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2503 2, 132| con molte miserie hanno guidata la vita loro, ricevono nocimento 2504 2, 66| insieme col dimonio che l’ha guidato socto colore di contrizione 2505 2, 119| Costoro sono ciechi e guide de’ ciechi; e se l’uno cieco 2506 2, 127| scienziato che gattivamente guidi la vita sua. Ed eglino ne 2507 5, 1| ebbero relazione con lei; in guisa che tutti coloro i quali 2508 2, 89| anima che la gusta! che, gustandola, vede le segrete cose mie, 2509 2, 76| dilecto del cibo de l’anime, gustandolo nel fuoco della caritá mia 2510 4, 165| possiede me per grazia, gustandomi per affecto d’amore col 2511 3, 151| abisso della mia providenzia, gustandovi el lacte della divina dolcezza, 2512 2, 101| questa vita ricevono l’arra e gustanla in questo modo, cioè che 2513 1, 43| luogo suo, come decto t’ho. Gustanlo e possegonlo prima che si 2514 3, 136| della sanctissima fede, gustaranno me nella providenzia mia; 2515 2, 69| caritativamente.~ E cosí gustarebbero in ogni tempo la dolcezza 2516 2, 124| del costato suo, dove voi gustarete, per affecto d’amore, in 2517 2, 111| intellectuale, e ine vedesti e gustasti l’abisso della Trinitá, 2518 4, 167| uditala con sentimento e gustatala per affecto, con spasimato 2519 3, 148| Io non ho posto che l’uno gusti pure il bene suo proprio, 2520 4, 156| observatori della legge, gustiate vita etterna.~ 2521 2, 79| servi miei non mi veggano e gustino, non in essenzia, ma in 2522 2, 100| veduto e cognosciuto, però el gustoe, e corre come inamorata 2523 5, 2| moderna in pergamena.~ h)~ Nella Vaticana[27].~ 17) 2524 5, 1| frater Stephanus monachus habui a venerabili patre frate 2525 2, 91| pare che le possino avere. Hacci altro modo che lagrima docchio? 2526 | Haec 2527 2, 124| enorme peccato actualmente. Hagli bene inanzi gictata la saecta 2528 5, 2| Reichling (Appendices ad Hainii-Copingeri Repert. bibliogr., additiones 2529 2, 132| e’ parenti[292] tuoi, e haitelo cacciato giú per la gola 2530 4, 154| virtú de l’obbedienzia, e halle unite insieme, che[365] 2531 4, 156| sostengono intollerabili pene. Halli tracti della via della veritá 2532 4, 155| conpire i desidèri suoi, e hallo spogliato delle mondane 2533 1, 29| Padre mio mi mandò a voi, e hammi facto vostro ponte, acciò 2534 1, 43| ebbero quelli perfecti; ma hannola imperfecta. Ma perché costoro 2535 1, 35| essi spregiano il Sangue e hannolo conculcato copiei del 2536 1, 35| se’ tornato non cavelle. Hassi tolta la vita e data la 2537 5, 2| Neapoli] Wernerus Raptor de Hassia, 1478, 28 apr. In 4o; carat. 2538 5, 2| Dios me dexe perseverar hasta la muerte.~ Amr. Ihs~ dia 2539 3, 151| a vile facto prezzo. Havi data regola di vera umilitá, 2540 5, 2| precyous plantes for the helthe of mannes soule (translated 2541 5, 2| Schrift-Buch- und Bibliothekswesens herausgegeben, VI, 13-23) ritengono unica 2542 5, 2| Londra, Wynkyn de Worde: Here begynneth the orcarde of 2543 5, 2| de nouicio in iste sacro hermo di Camalduli. Dios me dexe 2544 5, 2| filius ysay...» si legge: «Hinc igitur et ego frater Raymundus 2545 5, 2| Mélanges d’archéol. et d’hist., fasc. avril-juin 1899.~ [ 2546 2, 120| l’anime de’ subditi loro. Hocteli posti che essi sono angeli; 2547 3, 144| che sta a questa porta: hogliele dato libero, che dica 2548 2, 113| dignitá non ha l’angelo, ed holla data agli uomini: a quelli 2549 5, 2| composant la bibl. de M. Horace de Landau (Firenze, 1885- 2550 5, 2| Bonebach, Francisci Dini. Ad hos igitur viros officina Henrici 2551 4, 166| viene, e che ve la tolle. Hottela posta per una chiave generale, 2552 3, 151| questa povertá pigliano. — Hottene toccato alcuna cosa perché 2553 2, 96| etterna. Questa era la veritá: hovelo manifestato col sangue di 2554 | hunc 2555 5, 2| 8o.~ 1648, Parigi, S. Huré: La doctrine de Dieu enseignée 2556 | iam 2557 5, 2| soule (translated by D. Iames). In f.o; 2 coll., senza 2558 | ibidem 2559 5, 2| autre édition connue jusqu’ici, et l’on ignore même le 2560 5, 2| e sono sostanzialmente identici.~ b)~ Nella Mediceo-laurenziana 2561 5, 2| souscription est tellement identique avec celle que porte l’édition 2562 5, 1| a trasportarlo in quell’idioma. Si ha conferma di questa 2563 5, 2| conscripta partim, partimque e idiomate italico in latinum... ac 2564 2, 129| offizio del sacerdote a uomo idiota, il quale a pena saprá pure 2565 2, 85| mormorazione vedendo molti grossi e idioti nel sapere la Scriptura 2566 5, 1| periodi, i pleonasmi e gli idiotismi delle voci e specialmente 2567 2, 128| prima, perché fa el popolo idolatro, facendo lo’ adorare quella 2568 5, 1| pubblicò in italiano.~ [15] Ieanne Anziani, Pour le texte du 2569 Inc, 4| le macchie delle vostre ignoranzie, e Io non mi ricordarò che 2570 5, 2| e Conradus Bonebach. Si ignorava chi fosse il primo dei quattro, 2571 5, 2| connue jusqu’ici, et l’on ignore même le lieu où il a exercé 2572 5, 2| typographi antea prorsus ignoti, primus mentionem fecit 2573 5, 2| correndo gli anni del nostro Ihesu Christo mille quatrocento 2574 5, 2| perseverar hasta la muerte.~ Amr. Ihs~ dia segudo de marzo del 2575 5, 2| ai trattati, ma il libro iiijo e il vo corrispondono l’ 2576 5, 2| c’è: «libro ijo», e libro iijo al cap. LXXXVI. Fin qui 2577 5, 2| del cap. LI c’è: «libro ijo», e libro iijo al cap. LXXXVI. 2578 | illa 2579 5, 2| A f. 140b: «Qui finiscie illibro fatto e conpilato per la 2580 | illum 2581 2, 119| il sole. El sole scalda e illumina, e col caldo suo fa germinare 2582 2, 119| germinare l’anime sterili, illuminandole col lume della scienzia, 2583 2, 119| disposte, participa me, Sole, illuminandolo nella[240] potenzia mia 2584 3, 140| nemici loro, e sapiente per illuminarli l’occhio de l’intellecto 2585 4, 166| umana.~ Anco ti mostrai, per illuminarti piú della mia veritá, come 2586 4, 163| obbedienzia soave; obbedienzia illuminativa, perché hai levata la tenebre 2587 2, 107| e in tucto dichiarato e illuminatone l’occhio de l’intellecto 2588 5, 1| pure molto obbligata agli illustri bibliotecari Guido Biagi 2589 5, 2| Catherina de Sena....: Ale illustrissime et excellentissime madame 2590 5, 2| madonna Ysabella consorte del illustrissimo signore Lodouico Sforza... 2591 2, 68| vorranno pur quello che s’hanno imaginato. Questo è difecto della 2592 2, 90| trovandovi piú caldo che non si imaginava. E cosí diviene de l’anima 2593 4, 155| ingannata sarebbe la tua imaginazione. E’ ti conviene essere sciolto. 2594 1, 51| ntellecto fa come il ladro che imbola l’altrui; e cosí la memoria 2595 2, 127| degno della morte etternale, imboli quel de’ poveri e della 2596 5, 2| sul petto, che guarda l’immagine dell’eterno Padre, e presso 2597 2, 79| insieme queste potenzie, e immerse e affogate in me, perde 2598 2, 128| potenzia che non gli fa essere immobili e statue ferme innanzi a 2599 1, 45| stando ne l’acqua non s’immollano, passando sopra le spine 2600 2, 79| nella visione de’ beati immortali che sempre rendono gloria 2601 2, 129| facta, per timore non se ne impacciará piú. E alcuna volta gli 2602 2, 132| li loro difecti essi la impalidiscono, cioè che l’amore e l’affecto 2603 3, 147| questo Maestro. Con questo imparare da lui presero gli appostoli, 2604 3, 149| alla scienzia e volontá d’impararla, spregiavano le ricchezze 2605 5, 1| 1911.~ [16] Come Caterina imparasse a leggere è raccontato dal 2606 2, 100| che pareva che avessero imparata questa doctrina, gustano 2607 2, 129| officio divino; e essi hanno imparato a fare malie e incantare 2608 2, 83| pieno lo Spirito santo e imparò la doctrina della mia Veritá, 2609 1, 25| abisso di caritá, pare che impazzi delle tue creature, come 2610 2, 110| l’anima; la quale acqua impedí l’affecto de l’anima, che 2611 1, 27| Figliuolo, e però erano impediti che neuno poteva giognere 2612 Var | 238~~~~19~~~~Nunc, ut impendam aliquantulum refrigeriumanimae 2613 2, 119| quando stava dinanzi a l’imperadore Gostantino disputando con 2614 | Imperocché 2615 Inc, 4| misericordia né di colui che impetrava la misericordia per lo ingrato, 2616 2, 119| unde la memoria sua s’è impita nel ricordamento del benefizio 2617 1, 54| quiete, perché la memoria s’è impíta e non è vòtia della mia 2618 2, 89| tempestoso a me, mare pacifico, e impíto el vaso del cuore suo nel 2619 5, 1| L’edizione del Gigli è importante specialmente per le copiose 2620 2, 85| per l’obedienzia ch’Io gl’imposi, corse a l’obrobriosa morte 2621 4, 163| villanie e che gli sieno imposti e’ grandi pesi dal prelato 2622 5, 2| altra in fine, sulle quali è impresso il bollo «Biblioteca pubblica 2623 5, 2| Fossi (Cat. codd. saec. XV impressorum qui in publ. Bibl. Magliabechiana 2624 5, 2| In fine: «Accuratissime impressus ac emendatus in alma civitate 2625 5, 2| des livres manuscrits et imprimès composant la bibl. de M. 2626 5, 2| changeant seulement le nom de l’imprimeur. Ce dernier, Bernardin de 2627 1, 49| vengono: o in loro medesimi, impugnando la loro propria sensualitá 2628 2, 83| veritá: però che la memoria è impugnata dalla imperfeczione corporale; 2629 1, 21| si fu ribello.~ La carne impugnò subbito contra lo spirito, 2630 2, 133| el faranno, non rimarrá impunita la colpa loro, se giá non 2631 2, 127| e se non el fa, non sará impunito questo peccato, quando li 2632 2, 119| corressero e non lassâro imputridire e’ membri per non corregere; 2633 2, 119| congregazione, acciò che non imputridisca gli altri con la puzza del 2634 2, 110| quale fue una acqua che inacquoe il papeio del lume della 2635 4, 165| dovesse piantare nella terra e inaffiarlo ogni , egli, obbediente, 2636 3, 140| originale e fecilo uno giardino inaffiato del sangue di Cristo crocifixo, 2637 1, 13| medesimo la tua creatura e inamorastiti di lei, e però la creasti 2638 4, 163| cui egli è stato subdito.~ Inamòrati, dilectissima figliuola, 2639 3, 153| acciò che io d’essa virtú m’inamori, e mai non mi parta da l’ 2640 3, 149| posso e voglio provedere, inamorinsi della providenzia mia e 2641 3, 145| rappresentare la imagine mia, s’inamorò di lei per amore di me. 2642 2, 97| rimaneva in allegrezza e inanimata a la virtú. Vorrei sapere 2643 4, 159| ch’e’ ladri vengano per inbolarli, né che la ruggine o tigniuole 2644 5, 1| gl’incisi che a volte s’incalzano e si succedono senza respiro; 2645 2, 126| desiderano, faranno con incantagioni di dimonia e col sacramento 2646 2, 129| imparato a fare malie e incantare le dimonia, facendosi venire 2647 2, 129| dimonia, facendosi venire per incanto di demonio, di mezza nocte, 2648 1, 30| d’amore! non ti bastò d’incarnare, che anco volesti morire? 2649 2, 125| quelle che sonno dimonie incarnate con loro insieme, e cosí 2650 2, 83| piú strectamente se lo incarnava. E tanto sello strinse, 2651 2, 126| e a l’avarizia. E cosí s’incatenano essi medesimi con la catena 2652 2, 83| della doctrina sua, legato e incatenato con la clemenzia dello Spirito 2653 2, 119| con l’asprezza del fuoco incendendo la piaga del difecto con 2654 2, 119| vera pazienzia, gictando incensi odoriferi d’ansietati desidèri 2655 2, 128| superbia, che non si vogliono inchinare a usare uno poco d’acto 2656 2, 93| foglie macchiate, rami inchinati infino a terra, percossi 2657 2, 98| fragilitá quanto ella è inchinevole, con una legge perversa 2658 5, 2| XXIX aprile. Regnante lo inclito principe messer Pietro Lando. 2659 4, 167| bene, Bene felice, Bene incomprensibile e Bene inextimabile. Bellezza 2660 5, 1| delle espressioni, certe incongruenze nei periodi, i pleonasmi 2661 2, 76| pervenuta a la bocca, piglia incontenente l’offizio de la bocca. E 2662 2, 96| hanno ricevuto vita etterna incontrario di coloro che ricevettero 2663 5, 1| inutilmente consultarsi, quando s’incontri qualche oscuritá.~ Prima 2664 4, 154| non tanto egli, ma e’ v’incorse tucta l’umana generazione, 2665 5, 2| Montalcino, essendo prima molto incredolo de’ facti della venerandissima 2666 5, 2| Caterina in estasi, con le mani incrociate sul petto, che guarda l’ 2667 2, 119| unguento solamente e non incuoce la piaga, tucto il corpo 2668 3, 146| colpa, che è non cavelle. Indarno s’affadiga con grandi e 2669 | inde 2670 3, 135| luogo ti dixi. Facto ho indebilire i nemici suoi, che veruno 2671 1, 14| originale, come decto è) indebilisce, e può l’anima rifrenarlo 2672 1, 14| dare vita a voi, fanciulli indebiliti per la colpa.[36]~ Solo 2673 2, 131| conscienzia; e a sé rende indegnazione, reputandosi indegno d’avere 2674 5, 2| Copinger, II, 1503; Proctor, An index to the early printed books 2675 | Indi 2676 5, 2| è disegnata una mano che indica il passo, ovvero uno di 2677 5, 2| soliti graffi che servono ad indicare tutto un periodo che si 2678 5, 2| divisione in capitoli, è indicata, dalla stessa mano e con 2679 5, 2| Nazionale di Firenze (v. Indici e cataloghi, n. IV) leggesi 2680 2, 129| commectono nel mondo. Ma neuno s’indugi, come decto è; ché forte 2681 Inc, 4| pagato per lui. Ma se egli s’indugia, passato el tempo, non ha 2682 4, 156| sia veruno che se ne fidi, indugiando a pigliare la chiave de 2683 2, 134| diserra e spezza e’ cuori indurati delle tue creature: non 2684 5, 1| Firenze la vergine senese per indurre a sottomissione i fiorentini, 2685 4, 167| quale lume pare che di nuovo inebbri l’anima mia.~ Deo gratias. 2686 3, 142| dolce inganno per farla inebbriare della providenzia mia. Lo 2687 2, 66| amore fu sparto. E però vi s’inebria e vi s’accende per sancto 2688 3, 149| feci e permissi per farla inebriare della providenzia mia; e 2689 2, 79| mente loro in me, bagnate, inebriate di Sangue, arse di fuoco 2690 2, 77| fanno cosí questi che sonno inebriati nel Sangue, anco virilmente 2691 5, 2| quale lume pare che di nuovo inebrii l’anima mia». «Conventus 2692 5, 2| 1846-48); La bibliografia inedita degli scrittori sanesi, 2693 5, 1| annotazioni ad alcune lettere inedite dei discepoli di Caterina, 2694 2, 91| a me, Padre, con gemito inenarrabile per voi.~ Adunque vedi che 2695 5, 1| suo tempo.~ Un’omissione inesplicabile si riscontra però nella 2696 2, 100| della mia caritá che v’amò inestimabilemente; e nella volontá de l’uomo 2697 2, 117| carissima figliuola, duolti inextimabilmente di vedere tanta ciechitá 2698 3, 145| con le molte tribulazioni, infamie, ingiurie, scherni e villanie 2699 5, 2| carthusiensis prope Trajectum inferius. Scriptus et comptetus decima 2700 2, 119| mani delle dimonia.~ Eglino infermavano, cioè facendosi infermi 2701 3, 151| molti panni, e sempre stará infermiccio; e spregiando poi sé e abbracciando 2702 2, 134| Figliuolo, acciò che le dimonia infernali non ne portino le tue pecorelle. 2703 3, 144| pare che gridi Dio, tucta infiammata d’amoroso fuoco per la considerazione 2704 4, 167| medesimo risponde e satisfa, infondendo uno lume di grazia in me, 2705 1, 19| divina bontá, pregandola che infondesse in lui uno lume di grazia 2706 5, 1| Dio, che risponde a lei, informandola di molte e utilissime veritá»[ 2707 | infra 2708 2, 119| membro che è cominciato a infracidare, che, se ’l gattivo medico 2709 2, 119| del subdito loro essere infracidato per la puzza del peccato 2710 5, 2| vergine Catharina..., fece l’infrascritto poema doppo la pratica et 2711 2, 105| da non potere il dimonio ingannarti col mantello della caritá 2712 5, 1| agiognendovi cavelle; e ine m’ingegnai di farlo el meglio ch’io 2713 2, 121| colpa del peccato mortale, ingegnandosi di farne quello che essi 2714 1, 59| timore. E se con odio s’ingegnaranno di dibarbicare la radice 2715 2, 124| vostra e loro ve ne dovete ingegnare d’acquistarla continuamente. 2716 2, 120| Dispiacerebbevi bene, e ingegnarestevi, per amore del signore, 2717 2, 108| Io, indegna tua serva, m’ingegnarò, secondo che mi darai la 2718 2, 99| debba con sollicitudine ingegnarsi d’andare al secondo lume 2719 2, 120| odiare i difecti loro e ingegnarvi, con affecto di caritá e 2720 Inc, 7| sovenendo alla sua necessitá, ingegnasi (poi che ha facto bene a 2721 5, 1| tutto il suo straordinario ingegno, sapeva appena leggere e 2722 5, 1| serba intatte tutte le ingenuitá delle espressioni, certe 2723 5, 1| segretari[4]. Ecco il suo ingenuo racconto.~ Anco la detta 2724 5, 2| da fra Guglielmo Flete d’Inghilterra appena avvenuta la morte 2725 2, 128| tiene la terra che non gl’inghioctisce? chi tiene la mia potenzia 2726 2, 127| dimonio infernale che le inghioctisci con disordinato amore; altro 2727 2, 71| . Perché vede la mente inghiottornita e posto el suo desiderio 2728 5, 2| e in terra un cardinale inginocchiato. A c. 155b una nota, di 2729 Inc, 6| volta parturisce parole ingiuriose, doppo le quali parole spesse 2730 3, 137| mondo. Parrá a loro una cosa ingiusta di vedere perire uno giusto 2731 4, 159| contra la sollicitudine, la ingnoranzia contra al cognoscimento, 2732 5, 2| Bourgoing), 8o.~ 1583, Ingolstadt, Sartorius: Dialogo. Versione 2733 2, 125| suo. Ed essi non vogliono ingrassare altro che loro e gli animali; 2734 2, 78| che disecca l’anima, ma «ingrassativo», che ingrassa l’anima ne 2735 2, 134| consumi affliggitivamente, ma ingrassila d’amore insaziabile, però 2736 1, 9| e non a sé. Parle essere ingrata a tanti benefizi e negligente 2737 Inc, 4| essi, come ignoranti, sonno ingrati e scognoscenti verso di 2738 4, 158| tucto insalvatichito, tucto ingrossato con poco odore di virtú 2739 5, 2| quale lume pare che dinouo inhebri lanima mia».~ r)~ Nella 2740 4, 158| posti. E perché il vivere inmondamente obfusca l’occhio de l’intellecto; 2741 2, 124| mi fanno, però che tucti inmondi vanno a questo misterio; 2742 3, 145| mortale, gustano il bene degl’inmortagli; stando nella carcere del 2743 3, 148| questa vita mortale e nella inmortale.~ In questa vita mortale, 2744 3, 140| doctrina della mia Veritá, innaffiandola col Sangue. El quale Sangue 2745 2, 66| vuole ricevere), cioè che t’innalzasti nella misericordia mia con 2746 3, 153| cosí inpazzato? Perché tu t’innamorasti della tua factura, piacestiti 2747 5, 2| pare che di nuovo si innebbrij l’anima mia». Segue l’orazione: « 2748 1, 9| perché elle sonno legate e innestate insieme e piantate nella 2749 5, 2| facce del f. 3 (membr.) un inno di 92 versi, che comincia: « 2750 Var | mortem invenit. Ammissit innocentiam...~~~~131 r.~~~~ — ~~~~... 2751 2, 132| dinanzi a me? Ora si truova innudo e senza alcuna virtú, e, 2752 4, 161| miserie e fadighe de lo inobediente. E de’ miserabili fructi 2753 4, 161| fructi che procedono da la inobedienzia. — El contrario fa il 2754 5, 2| Leg. in pelle del sec. XVI inoltrato.~ 3) Cod. T. II. 4 membr.; 2755 5, 1| scrissero, attinsero da lui. Inoltre questa edizione ha il pregio 2756 2, 115| vuole che li secolari s’inpaccino di corrèggiarli. — Questo 2757 3, 151| perfecto, con piú fructo e meno inpaccio, in cui si vede piú rilucere 2758 3, 147| Tucti voi altri sonate inparando da questo Maestro. Con questo 2759 2, 110| diventò lucido, quando fu inpassibile in virtú della Deitá, natura 2760 2, 75| col fuoco, dove l’anima s’inpasta nel sangue mio. E per mostrarvelo 2761 3, 153| Perché dunque se’ cosí inpazzato? Perché tu t’innamorasti 2762 3, 150| cognoscendo che e’ l’era inpedimento, le gittavano da loro. E 2763 3, 149| mondane ricchezze gli aveva ad inpedire di non lassarli giognere 2764 4, 158| egli non vuole che lo’ sia inpedito questo lume, col quale lume 2765 3, 149| e quelle, che anco erano inperfecte, per lo miracolo che poi 2766 Var | 364~~~~27~~~~...la quale inperfettamente adopera...~~~~161 r.~~~~ 2767 2, 92| caritá del proximo suo; inperò che la caritá è intrata 2768 4, 163| tu non vieni meno per la inportunitá del prelato né per grandi 2769 3, 150| stabili elle erano. Elle inpoveriscono e uccidono l’anima: fanno 2770 3, 144| exercizio, ché il lume venne inproviso, non exercitandosi, ma solo 2771 4, 159| con la giustizia, né la inprudenzia con la prudenzia, né la 2772 1, 11| la carne, quando volesse inpugnare contra lo spirito; ma la 2773 3, 145| gli lassai lo stimolo e inpugnazione della carne sua. E non potevo 2774 2, 93| è che egli sieno sempre inquieti, ponendosi a desiderare 2775 4, 161| lusinghevoli o aspre, parlando inreverentemente e con rimproverio. Egli 2776 3, 140| e in tucte le creature. Insalvatichí el mondo e l’uomo, el quale 2777 3, 140| libero arbitrio, el può insalvatichire e dimesticare secondo che 2778 1, 24| fructo loro sia provato e non insalvatichisca. come il tralcio che 2779 2, 93| insaziabilmente, che mai non si sazia. Insaziabili sonno e incomportabili a 2780 2, 93| possa nutricare della terra insaziabilmente, che mai non si sazia. Insaziabili 2781 5, 2| mysticae mirabilium scilicet et inscrutabilium operum Dei lucida demonstratio... 2782 2, 83| e io el farò»; Io glielinsegnai, quando gli posi Cristo 2783 2, 87| di Dio aveva facta a lei, insegnandole el modo che ella dovesse 2784 3, 151| insegnò il modo e regola, insegnandovi amare e seguitare questa 2785 2, 68| nella perseveranzia, e per insegnarle che essa non voglia poner 2786 2, 100| poteste avere, e perché esso v’insegnasse la via, la doctrina e regola 2787 5, 1| ed. Tommaseo) che le fu insegnato in un’estasi. Ciò fu nell’ 2788 1, 29| Egli ci era una via che c’insegnava la veritá vedendo l’exemplo 2789 3, 141| basta il presente . — E insegnavi a di mandare prima el regno 2790 1, 63| promesso a loro.~ Essi stavano inserrati per paura, però che sempre 2791 5, 1| al cui sapere ed alla cui instancabile cortesia non sono mai ricorsa 2792 3, 146| con umilitá reputandosi insufficienti. E però ti dixi che chiamavano 2793 5, 1| altri sopra nominati, serba intatte tutte le ingenuitá delle 2794 5, 1| sono stata autorizzata ad integrarli con le varianti di altri 2795 5, 2| secondo ch’e’ nostri bassi intellecti poterono comprendere, preoccupati 2796 4, 159| con la prudenzia, né la intemperanzia con la temperanzia, né il 2797 2, 129| fondati in virtú che sappino e intendano quello che dicono. Ed essi 2798 3, 137| contaminare le mie operazioni e intenderle secondo el loro basso intendimento.~ 2799 2, 107| perseveranzia, fo vista di non intendervi; ma Io v’intendo, e dòvi, 2800 3, 135| unigenito mio Figliuolo ella intendesse e cognoscesse la volontá 2801 2, 85| dello intenditore che non intendeva. E però Io mandai queste 2802 2, 85| illuminati dalla mia veritá, intendevano e cognoscevano nelle tenebre 2803 2, 85| illuminare gli accecati e grossi intendimenti. Levavano l’occhio de l’ 2804 2, 85| della Scriptura ma dello intenditore che non intendeva. E però 2805 2, 107| non intendervi; ma Io v’intendo, e dòvi, mentre, quello 2806 5, 2| per... retegnirlo con tuta intentione piutosto de occultarlo che 2807 5, 1| comprensione. A conseguire siffatto intento, esso non poteva venir meglio 2808 2, 102| giudice delle menti e delle intenzioni delle creature che hanno 2809 2, 90| exercitandola, non vi s’intepidisse dentro. che questo è 2810 5, 1| quali appariscono anche piú interminabili a causa della soverchia 2811 5, 1| piú regolare, agevola l’interpetrazione del pensiero della santa; 2812 5, 2| senza che questa partizione interrompa la numerazione dei capitoli, 2813 5, 1| le proposizioni da essi interrotte o sospese. E per qualche 2814 5, 1| quand’ella ritorna all’interrotto pensiero e lo vuol compire, 2815 4, 160| séguita vita etterna? Di quale intese e dixe la mia Veritá? Di 2816 4, 158| ricevuto il colpo, egli intinse il dito nel sangue suo: 2817 5, 1| volgare... Questo libro fu poi intitolato cosí: «Libro de la divina 2818 5, 1| le quali fanno continuo intoppo, senza riuscire a distrigare 2819 2, 131| mani de l’amore lo strigne, intrando in possessione prima che 2820 4, 165| che ringiugne quegli che intrarono nella loro puerizia, perché 2821 4, 159| abbi la condizione sua, non intrarrá nel reame del cielo». — 2822 2, 89| presumpzione, nella quale intrarrebbe uno vento sottile d’una 2823 4, 162| nuovo, come se allora allora intrassero ne l’ordine, la sposa della 2824 4, 163| caritá, col quale vestimento intrate in vita etterna.~ Unde l’ 2825 5, 1| E per qualche passo piú intricato mi è stata utile la versione 2826 1, 27| è ponte), egli le mura e intride la calcina, per murarle, 2827 2, 96| chi per un altro. Ma lo intrinseco sentimento, ineffabile dolcezza 2828 2, 130| dinanzi a me, che veggo lo intrinsico del cuore tuo, e dinanzi 2829 2, 75| vostra umanitá. Ma perché è intrisa e impastata l’una natura 2830 2, 93| altri mali: perché la parola intrò nel mezzo del cuore a colui 2831 5, 2| original italian, with an introduction on the study of mysticism 2832 5, 2| Azzoguidi, il quale, pel primo, introdusse ed esercitò nella sua cittá 2833 5, 1| copie manoscritte.~ Con l’introduzione della stampa in Italia cominciarono 2834 5, 1| quali, oltre alla continua intromissione di «onde», «adunque», «sicché», 2835 5, 1| quale, perciò, potrá non inutilmente consultarsi, quando s’incontri 2836 Var | vitam gratiae et mortem invenit. Ammissit innocentiam...~~~~ 2837 5, 2| Subiaco, in Mazzatinti, Inventari dei mss. delle bibl. d’Italia, 2838 2, 127| Essi non cercanovanno investigando de la vita loro, quando 2839 2, 129| sará l’anima del subdito inviluppata in gravissimi peccati, e 2840 2, 121| dimòni visibili né dagl’invisibili, però che neuno debba guardare 2841 3, 142| Io l’avesse satisfacto invisibilmente. Ma egli non parbe cosí 2842 4, 166| riformarò la sposa mia. Invitandovi a sostenere, lamentandomi 2843 2, 134| non ti dimandai, tu m’hai invitata, dandomi la materia del 2844 1, 55| gridando, nel tempio v’invitava, dicendo: «Chi ha sete venga 2845 2, 107| me.~ A questo chiamare v’invitoe la mia Veritá quando dixe: « 2846 2, 107| Anco do a chi mi dimanda, e invitovi a dimandare; e molto mi 2847 5, 2| del testo, è la seguente invocazione: «Al nome di Yhuxo crocifixo 2848 2, 113| voglio che si notrichino né involgano nel loto della immondizia, 2849 2, 129| facto peggio di lui, vi t’involli dentro come il porco nel 2850 1, 32| involle nel loto: cosí s’invollono nel loto della carnalitá. 2851 5, 2| manuscripti in Bibl. SS. Ioannis et Pauli Venetiarum apud 2852 5, 2| 1909-1911).~ [29] Cfr. Ioh. Bened. Mittarelli, Bibl. 2853 5, 2| della Cassano-Serra nella Iohn Rylands library di Manchester) 2854 5, 2| 3,1901-02) non accetta l’ipotesi del Giustiniani perché, 2855 2, 128| coloro che sonno superbi e iracundi.~ E tanto m’è spiacevole 2856 4, 159| crudeltá contra la pietá, l’iracundia contra la benignitá, l’odio 2857 5, 2| appena, dicendola «quasi irreperibile». Ve ne sono, invece, esemplari: 2858 Inc, 1| sonno ribelli con molta irreverenzia e persecuzione alla sancta 2859 3, 145| virtú della pazienzia non irrugginisca in loro; che, venendo 2860 4, 163| pazienzia sua sorella non irrugginiscano, acciò che, nel tempo che 2861 5, 2| orcarde of Syon, in the whiche is conteyned the revelacyons 2862 5, 2| opera ispirituale di quatro iscaglioni e gradi che ordinò e conpose 2863 5, 2| appresso ad Firenze, il quale iscripse don Francesco da Pisa monacho 2864 5, 1| di un certo libro, che, ispirata dal superno Spirito, dettò 2865 3, 148| e con orazioni facte in istato di grazia, abbreviate a 2866 5, 2| translated from the original italian, with an introduction on 2867 5, 1| sono però altre traduzioni italiane, ed anche una inglese stampata 2868 5, 2| denominazione di codd. canoniciani italici si conservano nella bibl. 2869 5, 2| Codicum omnium latinorum et italicorum qui manuscripti in Bibl. 2870 5, 2| laurentianae tom. quintus, italicos scriptores exhibens, col. 2871 | ivi 2872 5, 2| inchiostro nero: «libro jo», e sotto all’argomento 2873 5, 2| aucune autre édition connue jusqu’ici, et l’on ignore même 2874 5, 2| loquentis alme virginis Katerine de Senis... ore virgineo 2875 5, 2| the revelacyons of seynt Katheryne of Sene, with ghostly fruytes 2876 5, 2| Dziatzko (in Beiträge zur Kenntnis des Schrift-Buch- und Bibliothekswesens 2877 5, 2| con la sola iniziale, ma Konrad Burger (The printers and 2878 4, 161| primo che n’esca. Con le labbra sue s’appressima a me, e 2879 5, 2| ac iam tandem post multos labores exhibita (a fr. Theodorico 2880 1, 11| umilitá campa e passa tucti e’ lacciuoli del dimonio e delle creature 2881 2, 66| ricordamento de’ particulari e ladi peccati. Dicevo che Io non 2882 1, 38| altri e in singularitá della ladiezza del demonio. — Figliuola, 2883 3, 140| in diversi altri modi, si lagna de la infedelitá d’esse 2884 2, 126| un’altra volta ti mostrai, lagnandomi con teco di loro: cioè della 2885 3, 138| etterna. E perché dunque si lagnano di me? perché none sperano 2886 1, 17| spianai.~ Molto mi posso lagnare de l’uomo che da me non 2887 2, 127| figliuola, Io ho ragione di lagnarmi di questi miseri, e quanta 2888 3, 135| manifestandolo con uno dolce lagnarsi dell’uomo in questo modo, 2889 2, 92| offerire loro desidèri beati e lagrimosi senza pena: non con lagrima 2890 2, 95| la volontá è morta, con lagrimoso e dolce desiderio comincia 2891 2, 126| sanctissimo Sacramento; e tu laidamente le exerciti in miserabili 2892 3, 144| cose del proximo suo, e con laidi e miserabili toccamenti, 2893 2, 131| orribili, per farle paura con laidissimo aspecto e con molte e diverse 2894 4, 155| allora a terra el bructo e laido vestimento, e corrirai, 2895 3, 151| parla di lui la Scrittura, lamentandosi in sua persona: «Le volpi 2896 2, 134| difecti, hai manifestate e lamentatoti delle iniquitá loro, ho 2897 3, 143| orazione, con sospiri e lamenti, macerando la carne loro 2898 2, 128| sé ragione mi doglio e mi lamento, ma singularmente degli 2899 3, 146| difecti. Questi sonno e’ lami con che essi pigliano l’ 2900 5, 2| inclito principe messer Pietro Lando. ff. num. 224.~ 1547, Venetia, 2901 5, 2| figurano Giovanni Stanigamer di Landsberg e Werner Raptor di Marburg 2902 5, 2| dialogue, donné en notre langue par le p. F. L. Cardon. 2903 5, 2| pare che dinouo inhebri lanima mia».~ r)~ Nella biblioteca 2904 5, 2| Lucantonio de Zonta fiorentino de lanno Mcccc Lxxxiii adi XVII de 2905 5, 2| Siena... Segue Lettera ne laquale se contene el transito de 2906 5, 1| che ella «tornò ai propri lari, ed attese con grandissima 2907 5, 2| marzo del anyo 1569 comece las misas de paracuellos...».[ 2908 5, 2| due altre carte che furon lasciate non numer.; anche non numer. 2909 5, 2| in rosso sbiadito; spazio lasciato in bianco per le iniziali; 2910 2, 125| ma perché la vita loro è lasciva e miserabile, non sta molto 2911 3, 144| testimonanza; con parole lascive pericola sé e altrui; gitta 2912 2, 129| come disonesto, bructo, lascivo e miserabile, dirá a quelle 2913 1, 39| la potenzia mia in lui, lassandolo sostenere pene e tormenti 2914 3, 145| providenzia per sovenire al mondo, lassandomi costringere da’ penosi, 2915 1, 30| anco piú a l’uomo, cioè lassandoti in cibo, acciò che noi, 2916 2, 129| dono e il timore servile, lassará stare quella anima nelle 2917 1, 44| pigliare, però che non si lassarebbero pigliare se alcuno bene 2918 2, 134| salvare tante creature, che a lassarle obstinate permanere nella 2919 3, 149| aveva ad inpedire di non lassarli giognere al termine loro 2920 4, 155| tucti non si observino, né lassarne uno che tucti non si lassino. 2921 2, 119| e però corressero e non lassâro imputridire e’ membri per 2922 3, 151| consolazioni: perché tucto lassarono, però tucto mi posseggono; 2923 4, 158| odio, che se ne dispose a lassarvi la vita. E, mentre che visse, 2924 2, 66| se per la orazione vocale lassasse l’orazione mentale, non 2925 1, 48| prestata e non come cosa loro, lassavanle senza pena. Hanno pena perché 2926 2, 119| alcuni che, per li poveri, lassavano la Chiesa in debito. Questo 2927 2, 132| tua coscienzia, ché tu el lassavi, e non ti curavi perché 2928 2, 106| sanctissima fede, che voi non vel lassiate obumbrare dal dimonio e 2929 4, 155| lassarne uno che tucti non si lassino. Chi observa questo observa 2930 4, 164| come decto t’ho, egli ve la lassòe per regola e per doctrina, 2931 5, 2| mancano altresí postille latine, quando di mano antica, 2932 5, 1| licet in vulgari, sed ego latinizavi[11]. [414]~ Lo voltò in 2933 5, 2| Libro dal volgare senese fu latinizzato «quasi de verbo ad verbum..., 2934 5, 2| Berardelli, Codicum omnium latinorum et italicorum qui manuscripti 2935 5, 2| Chiude il volume quella lauda di santa Caterina che ricorre 2936 5, 2| codd. mss. Bibl. mediceae laurentianae tom. quintus, italicos scriptores 2937 5, 1| tenuti sott’occhio quattro laurenziani, tre riccardiani, due della 2938 3, 135| baptesmo in virtú del Sangue, lavando la macchia del peccato originale, 2939 4, 155| caritá; trassela del loto, lavandola col Sangue suo; dirizzolla 2940 2, 96| Io el ricreai a grazia, lavandovi la faccia de l’anime vostre 2941 3, 147| operazioni. Ogni menbro lavora el lavorio che gli è dato 2942 1, 24| ebbero nel sancto baptesmo. Lavorando la loro, lavorano quella 2943 1, 23| 47]~ Costoro non hanno lavorata la vigna loro; anco l’hanno 2944 1, 23| della sancta Chiesa. Voi lavorate nel corpo universale della 2945 3, 142| anima. E come provedeva e lavorava in quel cuore dentro, cosí 2946 1, 24| guastare la sua che non lavori o guasti quella del proximo.~ — 2947 3, 147| operazioni. Ogni menbro lavora el lavorio che gli è dato a lavorare, 2948 1, 23| passato el tempo, neuno lavorío può fare, né buonogattivo; 2949 2, 124| miei che sonno sani e non lebbrosi, perché per loro mi preghino.~ 2950 2, 96| de l’anime vostre da la lebra del peccato, dove l’anima 2951 3, 151| animale, che non ha ragione, leccasse le piaghe sue; e ne l’ultimo 2952 5, 1| eremitani di Sant’Agostino in Lecceto, discepolo di lei), e alcuni 2953 5, 2| Hain-Copinger, 4693; Proctor 7034; Lechi, Della tip. bresciana nel 2954 5, 2| ho accennato piú sopra, è lecito dubitare, perché, sebbene 2955 3, 141| caritá del prossimo, non ha lecta questa doctrina che gli 2956 2, 85| coscienzia, che a uno superbo lecterato studiante nella molta scienzia, 2957 2, 90| dispiacimento della colpa, resiste, legando la volontá, che non consenta, 2958 2, 98| la legge perversa, cioè legandola col corpo formato del piú 2959 2, 117| dal legame della caritá e legandoli nel miserabile legame, privati 2960 4, 155| nozze? Credi, sedendo e legandoti nel legame del peccato mortale, 2961 1, 14| gictata per amore di me; e léganomi e’ penosi desidèri vostri. 2962 5, 2| hoc est ut in ipso libro legant libentius literati...». 2963 2, 129| peccato mortale, e egli la legará in cotale e maggiore, e 2964 2, 115| sciolto in cielo, e cui tu legarai in terra sará legato in 2965 2, 66| sciogliere l’affecto suo e legarlo in me col lume de l’intellecto, 2966 1, 15| costrignermi con la lagrima e legarmi col legame del desiderio. 2967 1, 51| la propria sensualitá e legasi con la ragione. Io alora, 2968 5, 2| gotiche, rosse e nere).~ Legatura del sec. XVII in assi e 2969 3, 145| glorioso[334] libro, e, leggendo, hanno trovato che, volendo 2970 1, 28| grande peso lo’ diventa leggero. Essendo nella tenebre del 2971 5, 1| in fine del Libro vi si leggono le parole: «Prega per lo 2972 4, 162| farli levare? Che tolgano le legna del cognoscimento di sé, 2973 2, 85| la legge vechia, anco si legò insieme; ma tolsele la imperfeczione, 2974 5, 1| sentimenti, salvo che la lengua. Dio Padre parlava in liei, 2975 4, 165| perché sonno andati copassi lenti. Adunque ne l’amore de l’ 2976 2, 126| possibilitá di mecterle nel letame. Tu debbi essere specchio 2977 1, 47| fuggire la tristizia e avere letizia e consolazione, ed essi 2978 2, 78| mio Figliuolo; Io lo’ soletto e mensa. Questo dolce e 2979 5, 2| soste, che riposassero il lettore. Quindi, se i capoversi 2980 5, 2| della divina providenzia: «Leuandose una anima anxiatata de grandissimo 2981 2, 89| per l’offesa facta a me, levansi con uno cordiale dolore 2982 2, 90| cosa per se medesima, si levarebbe quelle che ella non vuole. 2983 4, 162| cognoscendola, non si curano di levarsenecurano che lo’ sia mostrato; 2984 4, 165| tu ti debbi sforzare di levarti per compire l’obbedienzia 2985 2, 131| parola al proximo loro) levasi adunque con amore ineffabile 2986 2, 96| e però si può destare se levassi lo istrumento della virtú 2987 2, 100| e bactuta col Sangue. — Levatevi dunque suso e seguitatelo, 2988 1, 36| giogni a la morte corporale, lévati su, e viene dinanzi al sommo 2989 2, 116| levata[234] la reverenzia, e levatisi con la grande persecuzione. 2990 2, 85| accecati e grossi intendimenti. Levavano l’occhio de l’intellecto 2991 1, 23| Conviensi dunque che prima vi leviate con la contrizione del cuore 2992 4, 167| di buona e sancta vita, e levimi dalla miserabile vita mia; 2993 4, 162| fabricò sopra el Corpo suo.~ Levinsi dunque con exercizio, con 2994 3, 144| fidi di me e non in sé, levisi dalla negligenzia e con 2995 2, 94| particulare, ché quando levo una cosa e quando un’altra: 2996 2, 124| segno che questo era veritá, levossi la puzza per l’odore che 2997 5, 1| il Libro nella sua vera lezione e con punteggiatura che 2998 5, 2| ut in ipso libro legant libentius literati...». Di scrittura 2999 4, 155| dricto e non ficto, amando liberalmente e non fictivamente la mia 3000 4, 159| pensiero di riponerla, ma liberamente la comunica co’ fratelli 3001 1, 51| virtú.~ L’anima è libera (liberata da la colpa nel sangue del 3002 2, 123| questi miei unti gli ho liberati dalla servitudine del mondo


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