IntraTextIndice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, capitolo grigio = Testo di commento
3503 5, 2| obedientia antipapae et quod obsessus erat antipapa. Quod fuit 3504 1, 18| ineffabilemente. E però, non obstanti le iniquitá loro, Io lo’ 3505 2, 134| creature, che a lassarle obstinate permanere nella durizia 3506 2, 106| che voi non vel lassiate obumbrare dal dimonio e nol veliate 3507 3, 153| vedeva fuore del corpo per la obunbrazione e rapire che facto aveva 3508 5, 2| rilievo. Quando nel dettato occorre qualche esempio o similitudine, 3509 2, 95| si possono alcuna volta occultare, mostrandosi perfecte essendo 3510 5, 2| tuta intentione piutosto de occultarlo che de renderlo, sia certa 3511 1, 32| pensiere delle ricchezze non l’occupasse il cuore. Non fa cosí lo 3512 2, 79| le membra sonno legate e occupate dal legame e sentimento 3513 5, 2| MCCCCLXXVIII die vero vicesima octava mensis aprilis impressum 3514 5, 2| Mcccclxxiiij, die x mensis octubris». Leg. moderna. La tav. 3515 2, 93| operazione che vedrá o parola che oda, vorrá giudicare l’affecto 3516 2, 120| che vel mandasse voi non odiareste però el portatore, non obstante 3517 1, 59| però la volontá si muove ad odiarla.~ E poniamo che questa sia 3518 3, 140| con odio (ché, se non si odiasse, non ne le trarrebbe mai), 3519 1, 49| impazienzia, perché non ha odiata la colpa sua per l’offesa 3520 2, 132| le dure reprensioni che odono, sí come farebbero non essendovisi 3521 3, 144| toccandole e udendole e odorandole e andandovi, ogni cosa parrá 3522 4, 158| larga, tucta gioconda, tucta odorifera, uno giardino dilectosissimo 3523 2, 89| lagrime sonno uno unguento odorifero che gicta odore di grande 3524 2, 104| per questa mormorazione offendaranno la perfeczione loro. E però 3525 2, 99| volontá mia, spesse volte offendarebbero la loro perfeczione, facendosi 3526 2, 121| né punirli voi, però che offendareste me. Ma lassate la mala vita 3527 2, 130| eleggevano la morte che volessero offender me e sozzare la faccia de 3528 2, 114| no. Facendone altrementi, offenderebbero me.~ 3529 2, 113| loro. E non tanto che essi offendessero me e la loro dignitá, ma, 3530 1, 30| non mi ricordarò che tu m’offendessi mai». O misericordia ineffabile, 3531 Inc, 4| non mi ricordarò che voi m’offendeste mai. In altrui satisfarò 3532 2, 123| ché, facendole nascoste, offendete me e fate danno a voi, ma 3533 2, 132| speranza della misericordia, m’offendevano miserabilemente. O cieco, 3534 2, 66| da me, e chi so’ io che l’offendo! —~ Allora el dimonio non 3535 2, 69| spirituale della mente loro; e offendonmi piú non sovenendo a la necessitá 3536 2, 133| desiderio e continue orazioni, offerendole dinanzi a me per loro, però 3537 2, 124| cercare la salute loro, offerendoli a me con maggiore compassione; 3538 2, 100| la rosa, cioè che tu gli offeri dinanzi a me per sancta 3539 2, 129| E quanto piú per loro m’offerirai dolorosi e amorosi desidèri, 3540 1, 37| contrizione del cuore, e offerirla dinanzi a me per l’offesa 3541 2, 120| la immondizia loro, cioè offerirli dinanzi a me con lagrime 3542 2, 119| spirazioni: cioè che per loro offerivano dolci e amorosi desidèri 3543 2, 96| desidèri né fadighe le quali ha offerte dinanzi da me. Alora l’affecto, 3544 5, 2| Dini. Ad hos igitur viros officina Henrici Alding, qui paulo 3545 5, 2| dalla commissione degli oggetti d’arti e scienze, e rilasciati 3546 4, 167| abisso di caritá, dissolve oggimai la nuvila del corpo mio! 3547 5, 2| particolare proprietá. L’Olschki (A proposito di un documento 3548 Inc, 6| parole spesse volte séguita l’omicidio. E alcuna volta parturisce 3549 5, 1| usanza del suo tempo.~ Un’omissione inesplicabile si riscontra 3550 | omnium 3551 2, 130| n’avede che li giogne l’onda della morte, e vanne insieme 3552 2, 126| debbi essere specchio d’onestá; e tu se’ specchio di disonestá. 3553 5, 2| notifica la sua morte, benché onestamente».~ 2o c. 141a: «Certi nuovi 3554 5, 2| le copie, divise fra gli operai, sarebbero state messe in 3555 1, 33| misericordia a se medesimi, operando le virtú, e al proximo, 3556 1, 11| anima, le quali tucte sonno operative, che aduoperano fructo di 3557 5, 1| che contiene altre pie operette, del quale la Casanatense 3558 5, 2| scilicet et inscrutabilium operum Dei lucida demonstratio... 3559 5, 1| periodi e distrigarli con opportune parentesi, le quali, separando 3560 4, 163| che ella è chiave che v’opre, perché con la disobbedienzia 3561 5, 2| Calogerá, Nuova raccolta di opuscoli, XL (Venezia, 1784).~ [31] 3562 5, 2| G. Mallot: Le Dialogue et oraisons de l’excellente vierge saincte 3563 5, 2| quali essa benedecta vergine orando dixe doppo el terribile 3564 5, 2| in latino; e in ultimo «Orate pro scriptore»).~ 7o c. 3565 5, 2| Como per virtú de sante oratione se unisce la anima con Dio, 3566 5, 2| Senis cum nonnullis aliis orationibus. A f. 2a dedicatoria di « 3567 5, 2| Worde: Here begynneth the orcarde of Syon, in the whiche is 3568 5, 2| vulgaire italien sortant de son ordinaire extase... augmenté en ceste 3569 4, 155| l’obbedienzia l’ha facto ordinare a desiderare solamente me, 3570 1, 47| della disordinata volontá e ordinatala con l’amore e sancto timore 3571 2, 119| e di molta infidelitá, e ordinavano la vita di coloro che disordenatamente 3572 4, 158| vedi che, ne’ tempi che gli ordini si reggevano in fiore[374] 3573 5, 2| Siena.~ A f. 1a: «Incipit ordo capitulorum in latino libri 3574 1, 29| a voi. Io non vi lassarò orfani, ma mandarovi el Paraclito». 3575 3, 147| sancti hanno preso con questo organo. El primo che sonasse in 3576 5, 2| translated from the original italian, with an introduction 3577 5, 2| conto di questi capoversi originari, ma con giusto criterio 3578 5, 2| bolognesi P. A. Orlandi (Origini e progressi della stampa, 3579 5, 2| bibliografi bolognesi P. A. Orlandi (Origini e progressi della 3580 2, 128| la corona in capo per te ornare, le braccia stese per te 3581 5, 2| in rosso e turchino, ed ornate rispettivamente di rabeschi 3582 5, 2| iniziali in rosso, senza ornati; tav. dei 167 capitoli nei 3583 2, 131| alcuna cosa. Unde giongono orribili, per farle paura con laidissimo 3584 3, 147| Raguarda la gloriosa vergine Orsina, che tanto dolcemente sonò 3585 2, 119| morte.~ Questi erano veri ortolani, che con sollicitudine e 3586 5, 1| vero, alcuni punti un po’ oscuri: dei pensieri non compiutamente 3587 5, 1| non solo per la gentile ospitalitá concedutami, ma altresí 3588 5, 2| prima; 5o finalmente, vi si osserva l’uso di alcune lettere 3589 3, 147| mentalmente. Ché chi non osservasse i consigli mentalmente, 3590 5, 1| che stessero attenti ed osservassero ogni cosa, quando, secondo 3591 4, 156| observare voi, e, se non l’osservate, fate danno a voi e ingiuria 3592 2, 78| anima loro; cioè che ogni otta che vogliono unirsi in me 3593 5, 2| Christo mille quatrocento ottantacinque; et è il detto libro de 3594 5, 2| l’on ignore même le lieu où il a exercé sa presse». 3595 1, 48| loro col mezzo della morte, overo che di quello che essi amano 3596 5, 2| bibl. Bodleiana di Oxford (Oxonii, MDCCCLXIV).~ [34] Cfr. 3597 4, 165| exemplo di quelli che stavano oziosi e furono messi dal Signore 3598 5, 2| un principio d’indice.~ p)~ Nella Casa generalizia 3599 2, 95| navicella de l’anima, tu se’ pacifica e tranquilla senza veruno 3600 2, 67| pareva piú adoperare, e piú pacificamente col cuore riposato, innanzi 3601 2, 96| Sí come il fanciullo, che pacificato si riposa al pecto della 3602 2, 67| di virtú amavano me; ine pacificavano la mente loro con quella 3603 5, 1| Urbano sesto, questi si pacificò coi fiorentini.~ Proclamata 3604 5, 1| dottrina del decto libro in suo paese, e che molto piú frutto 3605 5, 1| Ranieri, o Neri di Landoccio Pagliaresi, nobile senese, anch’egli 3606 5, 2| Nazionale-centrale di Firenze[25].~ 15) Palat. 55. (637. E, 5, 10, 1); 3607 5, 2| Laude, e che ad es. nel palatino 13 della Nazionale di Firenze ( 3608 5, 2| insigni bibliografi dei paleotipi (Hain-Copinger, 4689; Copinger, 3609 5, 2| Ultima ed. del periodo paleotipico è quella fatta a Brescia 3610 5, 2| capitoli 167. Rubriche in rosso pallido; iniziali colorate; a 2 3611 1, 46| viva, e vanno come aciecati palpando e actaccandosi a quel che 3612 Var | l’udire, col vedere, col palpare...~~~~116 v.~~~~2~~~~~~347~~~~ 3613 3, 149| che le portasse cinque panuccioli. E, manifestandolo a lei 3614 5, 2| a exercé sa presse». Il Panzer (Annales typ., IV, p. 18, 3615 5, 2| Bernardinum de Misintis da Papia die quinto decimo mensis 3616 5, 2| 1569 comece las misas de paracuellos...».[430]~ f)~ Nella Palatina 3617 5, 2| con frequenti segni di paragrafi in rosso e turchino, alternati. 3618 5, 2| Naples (per Fr. N.) qu’il paraît que l’une des deux a été 3619 1, 17| ridico. Voi, servi miei, paratevi dinanzi con le molte orazioni 3620 4, 158| che a l’occhio loro non si parava tenebre d’errore che non 3621 | parecchie 3622 2, 104| scandalo in se medesimo, parendoli che non faccian bene. Or 3623 2, 97| l’uno la mente disposta, parendomelo vedere che esso si goda 3624 2, 102| e’ quali Io t’ho vetati, parendoti giudicare a dricto e tu 3625 2, 104| essere privati di me, e, parendovi essere privati della mia 3626 5, 1| distrigarli con opportune parentesi, le quali, separando gl’ 3627 2, 103| sonno pure servi miei), ma paressetelo vedere con la mente aviluppata 3628 5, 1| Laurenziana, che, con cortesia pari alla sua dottrina, mi è 3629 5, 2| rex Franciae et collegium parisiense substraxerant se ab obedientia 3630 5, 1| pena trovasi una maniera di parlar latino che possa corrispondere 3631 2, 108| in un altro luogo me ne parlaresti: de’ difecti che al dí d’ 3632 3, 143| peccato mortale. Ora ti parlaró di quello che fa la mia 3633 3, 153| desidero che ora un poco tu mi parlassi della virtú de l’obbedienzia 3634 4, 166| proprio amore spirituale; e parlatoti, in questi stati, di tre 3635 3, 138| molta impazienzia. Io ti parlo ora in particulare e in 3636 3, 153| infinitamente desidera te. Parmi ch’io possa dire la parola 3637 5, 1| sanctorum, die XXX aprilis, pars III, capp. I e II.~ [3] 3638 1, 43| possegonlo prima che si partano dal corpo nella extremitá 3639 2, 110| grazia in quella anima, ma partesi, e ne l’anima rimane maggiore 3640 1, 23| riportarete molto fructo, perché participarete de l’umore della vite. E 3641 2, 81| me Padre etterno e perché participassero la bellezza mia; ma, ribellando 3642 1, 41| caritá. Hanno una singulare participazione con coloro co’ quali strectamente 3643 2, 103| affecto della caritá che participiate il bene l’uno de l’altro; 3644 2, 77| non possono fare che non participino della luce de’ servi miei! 3645 4, 165| e bene, che Io ho in me, participo a voi, a ogniuno secondo 3646 5, 2| proprio nome sulle copie di particolare proprietá. L’Olschki (A 3647 5, 1| biblioteca di Siena una particolareggiata descrizione, la quale, un 3648 5, 1| scritto in tre mesi.~ Altri particolari circa il modo di comporlo 3649 1, 63| che ella vi giognesse, mi partii da lei, non per grazia ma 3650 1, 63| grazia ma per sentimento.~ Partiimi ancora perché ella vedesse 3651 5, 2| capuanum.... conscripta partim, partimque e idiomate italico 3652 5, 2| capuanum.... conscripta partim, partimque e idiomate italico in latinum... 3653 1, 13| ala presenzia tua non mi partirò infino che io vedrò che 3654 4, 162| male fanno: ché essi non si partirono dal secolo per stare con 3655 2, 65| caritá; altrimenti non debba partirsi da l’orazione. Però che 3656 4, 155| Perché ella è conceputa e partorita dalla caritá; in lei è fondata 3657 2, 86| lei e per ogni creatura; parturendo le virtú sopra del proximo 3658 2, 74| concepute per affecto d’amore, e parturiscele, al tempo del bisogno del 3659 4, 158| perseveranzia. Però che molti sonno paruti che sieno andati perfecti, 3660 2, 119| veduto che al subdito fusse paruto molto malagevole. Unde per 3661 1, 14| E non tanto che essi si pascano, ma essi hanno a pascere 3662 2, 101| ella ha fame, cosí se ne pasce, cioè che l’anima si notrica 3663 2, 103| perfectissimo e glorioso lume, pascendoti a la mensa del sancto desiderio 3664 2, 104| salute de l’anime. E cosí vi pascerete a la mensa del sancto desiderio; 3665 2, 127| dello Spirito sancto, e pascerle del cibo spirituale con 3666 2, 133| pecorelle,[296] le quali sempre pasceste nel giardino della sancta 3667 4, 167| che ricuopri ogni nuditá, pasci gli affamati nella dolcezza 3668 4, 161| schiecto ch’egli actenda a pásciare l’anime di questo seme della 3669 3, 151| providenzia, che sempre gli pasco e gli notrico. E trovossi 3670 1, 48| diversi stati appetiscono e pasconsi di terra. Vorrebbero che 3671 2, 130| senza vergogna alcuna. Le pasque e i dí solempni, ne’ quali 3672 4, 159| chinano per umilitá, ma passanla con superbia, chinando il 3673 3, 144| occhio de l’intellecto, non passará tempo che egli nol vegga 3674 1, 49| timore col lume della fede, passaranno a l'amore delle virtú.~ 3675 4, 162| uomo, che Io non volsi che passasse senza punizione, ché, non 3676 1, 22| acciò che giogneste a vita e passaste l’amaritudine del mondo. 3677 1, 53| per qualunque modo che voi passiate per andare a lui, cioè seguitando 3678 1, 36| Verbo? Creature mortali e passibili come voi, con la impugnazione 3679 2, 111| messa, essendo stata dinanzi passionata dal dimonio, tu ti ponesti 3680 2, 93| passato el coltello colá dove passò e introe la parola.~ Dico 3681 2, 76| ad perfecto stato.~ Unde passoe? per lo mezzo del cuore, 3682 5, 2| decta sposa di Iesu Cristo passòe di questa vita (questa narrazione 3683 3, 149| quello che gli bisogna e pate grande necessitá; ma el 3684 2, 66| molti salmi e dire i molti paternostri. E compíto el numero che 3685 Inc, 4| mio. Sí che tu portarai e patirai pene.~ Tu dunque e gli altri 3686 1, 47| la fragilitá sua non el patisse, può stare in questo stato 3687 1, 58| perché, commessa la colpa, pativano la pena.~ La legge de l’ 3688 5, 1| monachus habui a venerabili patre frate Thoma Antonii de Senis, 3689 4, 165| di cui si legge in Vita Patrum, che prima obbediva con 3690 5, 2| 8o.~ 1896, Londra, Kegan Paul and C.o: The dialogue of 3691 5, 2| in Bibl. SS. Ioannis et Pauli Venetiarum apud pp. praedicatores 3692 5, 2| die emissa, titulo quidem paulum inter se differentia, in 3693 2, 94| séguita timore servile e pauroso, facto servo miserabile 3694 2, 77| spazzatura del mondo, e noi pazientemente portiamo». Sí che vedi, 3695 3, 143| reputata grande stoltizia e pazzia se quelli, che è condannato 3696 1, 41| questa vita si merita e pecca, secondo che piace a la 3697 4, 162| conscienzia loro che non peccano mortalmente, stanno in tiepidezza 3698 1, 41| stato di grazia, non può piú peccare. E in tanto è unita la sua 3699 3, 149| monasterio. Sai che era luogo di peccatrici. Ella non pensò: — Come 3700 5, 1| del canonico Bernardino Pecci; nel secondo e terzo le 3701 2, 126| ordine col vestimento della pecora, ed essi sonno lupi rapaci. 3702 2, 121| ho messe nelle mani, come pecore senza pastore. E non le 3703 4, 161| rami che si contengono nel pedone de l’affecto, el quale è 3704 | pei 3705 5, 2| Copinger, II, 2, p. 253; Pellechet, 3389; Proctor, 6521; Reichling, 3706 1, 11| maggiore perfeczione nel grande penitente, che si dá molto a uccidere 3707 5, 2| margini. Come pure prove di penna sono nel recto della guardia 3708 2, 127| usare: anco gli sará fuoco pennace se egli non correggerá la 3709 3, 141| dica la mia Veritá: — Non pensate di quello che non sète sicuri 3710 3, 149| esperanza ferma, intantoché non pensava di sé né della sua famiglia 3711 2, 128| disaventurato uomo! Tu non pensi che tu non puoi escire di 3712 2, 66| proposti di dire, non pare che pensino piú oltre. Pare che pongano 3713 3, 142| sentendosi comunicata, pensossi con grande e affocato desiderio 3714 2, 132| in questo peccato, non si pente né ha dolore de l’offesa 3715 5, 1| da non poter dar luogo a pentimenti né a correzioni. Cosí, mentr’ 3716 2, 132| se egli si fusse doluto e pentutosi de l’offesa che aveva facta 3717 Var | 2~~~~~~200~~~~24~~~~...e perchè fuste liberi...~~~~82 v.~~~~ 3718 | perciocché 3719 2, 117| colui che ’l gicta. Cosí le percosse de l’offese loro, le quali 3720 2, 131| mano del libero arbitrio percossero e’ nemici suoi; sí che poi, 3721 2, 78| può percuotere, però che, percotendo el corpo, non percuote l’ 3722 2, 111| insieme l’uno con l’altro, e percoteva sopra de l’ostia in virtú 3723 2, 117| Perché ti dixi che mi percotevano, e cosí è la veritá. In 3724 2, 128| che Io t’ho dato, che tu percuota me[274] con le corna della 3725 1, 48| timore che essi hanno di non pèrdare quello che possegono, e 3726 4, 155| del sancto desiderio, la perdarebbero. El qual perdere è uno smarrire, 3727 2, 104| confusione. Per questo modo perdareste l’exercizio e la fervente 3728 1, 13| per lo peccato commesso perdecte la dignitá nella quale tu 3729 2, 119| però che, per timore di non perder lo Stato o le cose temporali 3730 3, 137| sopra di lui, nel quale perderá la vita corporale. Oh, quanto 3731 2, 119| prelazione, non temono di perderla, ma riprendono virilmente; 3732 2, 127| che questo è il modo da perderle, però che, se eglino abondassero 3733 1, 30| gl’ignoranti smemorati non perdessero la ricordanza de’ benefizi 3734 3, 148| usasse la caritá (e se la perdete in affecto per le iniquitá 3735 4, 154| grazia e diègli la morte, perdette la innocenzia e cadde in 3736 2, 119| E cosí tucti gli altri perdevano ogni timore, perché non 3737 2, 126| ricevi dal proximo tuo, la perdi.~ O figliuola carissima, 3738 Var | 2~~~~~~363~~~~16~~~~...perdidit vitam gratiae et mortem 3739 1, 27| sotto per lo fiume, va ad perdizione e ad morte. — Questo ponte 3740 2, 69| di virtú dicendo: — Io ne perdo la pace e la quiete della 3741 1, 30| misericordia, O Padre etterno, perdona a l’ignoranzia mia che ho 3742 3, 145| leva sé sopra di sé, non perdonandosi; ma coll’odio e rimproverio 3743 1, 13| piú sarai tu gloriato di perdonare a tante creature e dar lo’ 3744 Inc, 4| doctrina de’ servi miei, lo’ perdonarò la colpa e la pena. Come? 3745 4, 155| che gli è comandato che perdoni; non ha pena che l’appetito 3746 2, 128| parendo lo’ guadagnare, pérdono; parendo lo’ stare in delizie 3747 3, 141| abisso della mia caritá: pèrdono in tucto la cura di loro 3748 2, 81| mie che sonno viandanti e peregrine in questa vita, facte per 3749 5, 2| disciples et de son traité de la perfection, d’aprés le manuscrit du 3750 2, 83| della mia Veritá. Illuminato perfectiximamente col lume della vera contrizione ( 3751 2, 129| era l’amaro, né la cosa perfetta colá dove era imperfeczione, 3752 5, 1| Trattato della consumata perfezione[13], ventisette orazioni 3753 5, 1| Virtude eterna»: altri giunse perfino a fare del «glorioso Paolo 3754 3, 144| testimonanza; con parole lascive pericola sé e altrui; gitta parole 3755 2, 95| mare tempestoso che i venti pericolosi percuotono con le grandi 3756 4, 159| questa nutrice, l’obbedienzia perirebbe di fame, perché ne l’anima, 3757 3, 149| de’ padri loro perché elle periscano di fame? Provede, Signore, 3758 2, 90| benché spesse volte egli vi perisce, trovandovi piú caldo che 3759 2, 129| senza cane di conscienzia, periscono le sue pecorelle, e non 3760 3, 151| sposo della povertá, che perisse di fame? No, ché si sonno 3761 3, 135| e dinudato d’ogni virtú, periva di fame e moriva di freddo 3762 3, 138| dava ciò che egli dava e permecteva: tribulazioni e consolazioni; 3763 1, 36| passionati. Le quali passioni Io permectevo e permecto per acrescimento 3764 3, 139| misericordia ho facto quello, cioè permessolo, none facta la mala volontá 3765 2, 77| timore di loro.~ Questo permette la mia bontá: di fortificarli 3766 3, 147| sonare. E ciò ch’Io do e permetto in questa vita l’è via ad 3767 5, 2| stato voglia se sia, che in permudará questo libro, el quale á 3768 5, 2| Canigiani) a sor Chaterina de Perobon (Pieroboni) nel monasterio 3769 2, 116| però l’hanno diminuita perseguitandoli, vedendo in loro molti peccati 3770 1, 34| commissero la ingiustizia, perseguitandolo con molti obrobri infino 3771 1, 15| di colpa in colpa, sempre perseguitandomi con molte ingiurie e tenendo 3772 1, 12| voi: egli vi perseguita e perseguitará in fino a la morte perché 3773 2, 116| sonno levati e levano a perseguitare il Sangue.[236]~ 3774 1, 64| diceva, reputando che Pavolo perseguitasse me perseguitando e’ miei 3775 2, 89| recasi in una gloria d’essere perseguitata per lo nome mio, pure che 3776 1, 48| corporalmente, cioè che sonno perseguitati dal mondo, ma non mentalmente, 3777 Inc, 4| dispiacimento del proximo, perseguitatore de’ miei servi. In queste 3778 1, 64| dicendo a Pavolo, quando mi perseguitava: «Saulo, Saulo, perché mi 3779 2, 116| grave la colpa di coloro che perseguitavano la sancta Chiesa che tucte 3780 1, 12| conformitá con meco; e però perseguitò l’unigenito mio Figliuolo 3781 2, 83| Cristo crucifixo, cioè la perserveranzia della doctrina sua, anche, 3782 2, 77| Sangue, anco virilmente perseverano infino a la morte, dove 3783 5, 2| Camalduli. Dios me dexe perseverar hasta la muerte.~ Amr. Ihs~ 3784 2, 73| umile e continua orazione perseverâro infino a l’avenimento dello 3785 2, 77| ritrasse adietro che non perseverasse ne l’obbedienzia, che Io 3786 1, 49| virtú; e però non hanno perseverato. L’anima non può fare che 3787 5, 1| versione latina:~ Iste liber pertinet ad domum Sancte Marie de 3788 2, 89| partisse da quello affecto unde pervenne a le seconde lagrime decte; 3789 2, 76| scalone del sancto ponte, cioè pervenuta a la bocca, piglia incontenente 3790 2, 131| nemico, cioè al vizio e alle perverse cogitazioni, diêro odio 3791 2, 129| adiviene di questi cotali perversi modi? che l’uno séguita 3792 4, 161| CAPITOLO CLXI~ De la perversitá, miserie e fadighe de lo 3793 2, 117| Le dimonia s’ingegnano di pervertire le mie creature e trarle 3794 4, 158| anco la luce della scienzia pervertono in tenebre con la tenebre 3795 5, 2| contemplacione, adomandava quactro petecione al summo Dio». Il colofono: « 3796 5, 2| dernière édition de deux petits traictez..... Le tout traduict 3797 5, 2| il nobile signor Flavio Petrucci».~ Le cc. 78b e 79a sono 3798 5, 2| con le mani incrociate sul petto, che guarda l’immagine dell’ 3799 5, 1| mio diletto, quando uno pezzo quando uno altro. Poiché 3800 3, 142| nel dividere ne cadde uno pezzuolo, el quale per mia dispensazione 3801 2, 124| dispiaccia el male perché lo’ piaccia alcuno bene, ma perché la 3802 3, 153| parta da l’obbedienzia tua; piacciati, per la tua infinita bontá, 3803 2, 128| utilitá, o altri che ti piaccino che siano di quella medesima 3804 2, 83| per sentimento e unione; e piacendo alla mia bontá di farlo 3805 3, 141| alcuna prosperitá, dilecto o piacer del mondo. E, venendo lo’ 3806 1, 14| assai e poco, secondo che piacerà a lei di volere disponere 3807 3, 144| medesimo dispiacerebbe, né piacerebbe quello che avesse in sé 3808 4, 161| non egli medesimo. Volendo piacersi, egli si dispiace, dispiacendoli 3809 3, 153| innamorasti della tua factura, piacestiti e dilectastiti in te medesimo 3810 3, 149| che la facevo adimandare: piacevami di provare la fede sua, 3811 3, 135| inamora’mi della mia creatura; piacquemi di crearla a la imagine 3812 2, 126| sanctissima croce col Corpo piagato de l’unigenito mio Figliuolo. 3813 2, 66| piú che t’affliga né che pianga e’ difecti tuoi; — donandoti 3814 2, 89| de l’offesa del proximo: piangendo con coloro che piangono 3815 2, 119| insieme. — Essi piangevano co’ piangenti e godevano co’ godenti, 3816 2, 119| con teco insieme. — Essi piangevano co’ piangenti e godevano 3817 2, 94| CAPITOLO XCIV~ Come li predecti piangitori mondani sono percossi da 3818 1, 63| fece del mio Figliuolo, pianse. El suo pianto era ancora 3819 1, 23| Io so’ el lavoratore che piantai la vite vera de l’unigenito 3820 4, 158| extirpando le spine de’ vizi e piantando le virtú! Veramente Domenico 3821 2, 119| spine de’ peccati mortali e piantavano piante odorifere di virtú. 3822 5, 1| tenuto alcuno dí, tanto li piaque che mai non gliel potei 3823 5, 2| dorati nella costola e sui piatti, dov’è, pure in oro, uno 3824 1, 45| questa vita è piccola per la piccolezza del tempo. El tempo è quanto 3825 5, 1| versione italiana dell’ab. Piccolomini; ve ne sono però altre traduzioni 3826 5, 1| volume, che contiene altre pie operette, del quale la Casanatense 3827 2, 100| tucte corrono sotto e’ piedi loro. Stanno ne l’acqua 3828 4, 163| subdita. Tu se’ benigna e pietosa: con benignitá e mansuetudine 3829 1, 11| non per principio; ché, pigliandole per principio, di bisogno 3830 2, 71| sancti miei: E questo fa per pigliarla co’ l’amo del proprio dilecto 3831 2, 125| medesimo, e poi medica me; e io pigliarò la medicina che tu mi darai. 3832 3, 143| ma quello, che egli ne pigliava, era non cavelle, però che ’ 3833 3, 147| doctori e le vergini, tucti pigliavano l’anime col suono loro. 3834 2, 90| fugge come fa la mosca da la pignacta che bolle, per paura che 3835 2, 116| timore perverso che ebbe Pilato che, per timore di non perdere 3836 2, 132| actendono ad altro che a piluccarla e a trarne le prelazioni 3837 5, 2| maestro Andrea di Vanni pittore, amico della santa». Ma 3838 5, 2| retegnirlo con tuta intentione piutosto de occultarlo che de renderlo, 3839 1, 38| lo’ fusse, eleggerebbero piuttosto el fuoco e i crociati tormenti 3840 1, 12| per l’amore che Io l’ho, placano l’ira mia sopra e’ nemici 3841 1, 15| rimedio ci ha, col quale Io placarò l’ira mia: cioè col mezzo 3842 1, 14| obrobriosa morte della croce, placasse l’ira mia.~ E cosí satisfeci 3843 2, 132| sconti de’ difecti suoi e plachi l’ira mia, dimandando umilmente 3844 5, 2| ghostly fruytes and precyous plantes for the helthe of mannes 3845 5, 2| florescens flore recenti, Plaudeat et ecclesia de sponsa convenienti». 3846 5, 1| incongruenze nei periodi, i pleonasmi e gli idiotismi delle voci 3847 5, 2| Firenze[23].~ 5) Cod. Gadd. pluteo LXXXIX Sup. C. membr.; in 3848 5, 2| fece l’infrascritto poema doppo la pratica et la experientia 3849 5, 2| reuisto et... castigato (con poesie di papa Pio II e di altri 3850 4, 161| parola, ma parlare molto politamente.~ Se tu raguardi e’ fiori 3851 4, 165| de l’obbedienzia. Unde il pomo di quello legno era chiamato 3852 4, 164| rifiutato le ricchezze e le pompe del mondo actuali e mentali 3853 1, 9| penitenzia sua: cioè di pònare il principale affecto nelle 3854 3, 146| la buona e sancta vita, ponendola per exempro dinanzi a loro. 3855 2, 66| mia caritá; alcuna volta ponendole dinanzi a la mente sua in 3856 4, 165| legno secco dal suo abbate, ponendoli per obbedienzia che ’l dovesse 3857 1, 61| Figliuolo, e Io le satisfo ponendolo per obiecto a l’occhio de 3858 1, 13| Chi ne fu cagione che tu ponessi l’uomo in tanta dignitá? 3859 1, 43| Ella è l’arme la quale voi ponete nelle mani del dimonio, 3860 3, 149| provedesse, dixe: — Figliuoli, ponetevi a mensa. — Obbediendolo 3861 3, 149| della scienzia, el quale ponevano, per uno loro fine, dinanzi 3862 Inc, 4| con essa medesima mano e pongalo sopra la durizia del cuore 3863 2, 110| acciò che meglio m’intenda, pongoti questo exemplo. Se fussero 3864 2, 102| paresse cognoscere in altrui, ponlo insiememente a loro ed a 3865 4, 155| dimonio, al mondo e alle ponpe e delizie sue. Promectendo 3866 1, 51| intellecto a quello si muove, e ponsi per obiecto solo cose transitorie, 3867 2, 115| seguitati doppo el principale pontefice Pietro, a cui furono date 3868 5, 2| 424]~ 4o c. 143 a: «Certi ponti del sermone che ella ci 3869 5, 1| Avignone a Roma la sede pontificale nel 1377, avvenimento al 3870 5, 2| Buonganellis di Firenze, sotto il pontificato di Niccolò IV, essendo arcivescovo 3871 5, 1| l’ebbi fatto, el mandai a Pontignano a donno Stefano di Currado, 3872 5, 1| com’è noto, era di nascita popolana, e, con tutto il suo straordinario 3873 5, 1| sono propri del parlare dei popolani. Perché Caterina, com’è 3874 5, 2| convento dei Camaldoli presso Poppi. Nell’ultimo fb, questa 3875 5, 2| MoCCCoLXXXXo. Est eciam quedam porcio huius libri in latinum translati 3876 2, 76| gusta. La bocca ritiene porgendolo a lo stomaco. I denti schiacciano, 3877 2, 85| lume della sancta Scriptura porgerá in tenebre. El contrario 3878 4, 159| che egli ha in sé vorrebbe porgere a loro, vedendo che piú 3879 2, 85| che hanno in loro, quello porgono con fame e desiderio de 3880 2, 125| inganni. E il loro principio porrá el dimonio socto colore 3881 2, 125| observatori de l’ordine. Porranno bene le pietre in capo, 3882 1, 9| reputazione; e quello che è suo porrebbe a me, lagnandosi e mormorando 3883 2, 98| avere, ed anco a’ due ti porrò el terzo. El primo è che 3884 1, 23| quale fu el vino che vi porse questa vite vera. Ma essi 3885 4, 158| Egli fu uno lume, che Io porsi al mondo col mezzo di Maria, 3886 2, 121| mistico della sancta Chiesa pòrta per la sancta Scriptura, 3887 1, 12| debba essere pieno, cioè portandole tucte con affecto d’amore 3888 1, 12| el vaso senza l’acqua, portandolo, non sarebbe piacevole a 3889 2, 92| intrata dentro come donna, portandosene il fructo di tucte l’altre 3890 Inc, 4| demonio con esso lui ne va e portane quello che in questa vita 3891 2, 110| ricevete di questo lume quanto portarete de l’amore e affocato desiderio), 3892 3, 151| la vita, e pena gli è di portarla quando la vede tanto prolongare? 3893 3, 149| nella sua mente, che le portasse cinque panuccioli. E, manifestandolo 3894 2, 110| exemplo. Se fussero molti che portassero candele, e l’una avesse 3895 2, 120| voi non odiareste però el portatore, non obstante che egli fusse 3896 3, 142| non obstante che sieno pórti per lo mezzo del corpo, 3897 2, 77| mondo, e noi pazientemente portiamo». Sí che vedi, figliuola 3898 Inc, 4| in terra, che virilmente portiate, e morta sia ogni propria 3899 5, 2| lettere dorate, il nome: «Porzia de’ marchesi Bichi ne’ Gori-Pannilini». 3900 2, 67| privati di quello dove si posavano, lo’ pare che lo’ sia tolto 3901 3, 151| timore sancto; fattone non posessore, ma dispensatore a’ povari. 3902 4, 154| chiavi de l’obbedienzia e posile in mano del dolce e amoroso 3903 1, 35| tollervi la servitudine, e posili l’obbedienzia per consumare 3904 1, 47| umilitá e non con superbia, possedendole come cosa prestata e non 3905 4, 160| uno cento, e vita etterna possederete». — Quasi volesse dire la 3906 1, 48| essere saziati, se essi possedessero tucto quanto el mondo; perché 3907 1, 48| con dolore quanto l’hanno posseduta con disordinato amore. Avesserle 3908 1, 46| sonno presi e acquistati e posseduti senza me o con proprio e 3909 1, 47| poniamo che actualmente le possega. Observa el consiglio per 3910 1, 47| ricchezze del mondo, egli le possegga con umilitá e non con superbia, 3911 1, 43| come decto t’ho. Gustanlo e possegonlo prima che si partano dal 3912 1, 48| di non pèrdare quello che possegono, e da l’amore, desiderando 3913 2, 125| essi l’observano, mira le possessioni e la molta pecunia che essi 3914 4, 160| reina e possiede me, suo possessore. Vedi dunque che questi 3915 | possiamo 3916 5, 1| lei:~ Qualiter ita fieri possit, scribitur in libro, quem 3917 | post 3918 5, 1| qualcuna delle edizioni posteriori, per quanta diligenza siasi 3919 2, 123| servitudine del mondo e postigli a servire solo me, Dio etterno, 3920 2, 120| narrato delle virtú loro e postiteli ministratori del Sole, cioè 3921 1, 64| me. E non si ristá mai di potare la vigna de l’anima sua, 3922 | potea 3923 | potei 3924 2, 75| extremitá, volendola e non potendola avere, anco el riceverá. 3925 2, 94| che non può avere; e non potendolo avere, ha pena, e nella 3926 1, 43| cognosce sé non essere, non potendosi levare le pene e le molestie 3927 2, 119| potenzia, essendo forti e potenti contra e’ principi e tiranni 3928 4, 162| cognoscimento gli è agevole a potern’escire, se vuole.~ Ma questi 3929 | poterono 3930 | potersi 3931 | potesti 3932 3, 141| è, perché Io so’ ricco e potevolo e posso dare, e la ricchezza 3933 3, 145| spirituale e temporale; e potogli con le molte tribulazioni, 3934 | potrai 3935 3, 151| la vede tanto prolongare? Potrassi dolere di lassare[356] le 3936 2, 117| occhio mio ch’Io nol vegga. Potrebbersi bene nascondere a l’occhio 3937 1, 54| che senza la via non si potrebe giognere. Alora va e porta 3938 | potrò 3939 5, 1| italiano.~ [15] Ieanne Anziani, Pour le texte du Dialogue de 3940 5, 2| voll. 8o.~ 1884, Parigi, Poussielgue fr. 2a ed. della versione 3941 5, 2| Cardon. 8o.~ 1875, Parigi, Poussielgue-Rusand: Dialogue de sainte Catherine 3942 3, 151| satisfare alla necessitá delle povarelle che avevano bisogno. Alcuna 3943 3, 149| comandamento di Maria, si mosse, poverella e senza alcuna substanzia 3944 Inc, 6| tolle l’altrui, robbando le poverelle, e alcuna volta per acto 3945 3, 151| vedere umiliato in grande povertade, raguarda Dio essere facto 3946 5, 2| diversorum typographorum prae se ferunt: Werneri Raptoris, 3947 5, 2| Pauli Venetiarum apud pp. praedicatores asservantur catalogus, in 3948 5, 2| infrascritto poema doppo la pratica et la experientia che ebbe 3949 5, 2| Cod. Barber. 4063, segno prec. XLVI. 5; membro in f.o; 3950 5, 2| Baumium. La stessa op. preced. In f.o di 185 ff. Nella 3951 5, 2| Caterina. Il[441] poemetto è preceduto da queste parole: «Nastagio 3952 5, 2| Trésor de livres rares et précieux, Dresde, 1861 e seg.) affermano 3953 5, 2| notarius ac vita et fama precipuus. Usque nunc dico anno Domini 3954 5, 2| with ghostly fruytes and precyous plantes for the helthe of 3955 5, 2| queste ultime, oltre il predetto Libro, anche le Revelazioni 3956 2, 74| anunziavano la parola mia, predicando la doctrina del Verbo de 3957 4, 158| non er’altro che orare, predicare, disputare con gli eretici 3958 5, 1| nol conosciavamo; ma ch’el predicarebbe la dottrina del decto libro 3959 1, 63| el timore, seguitavano e predicavano Cristo crocifixo.~ Cosí 3960 2, 125| cuore de l’uditore? Le loro predicazioni sonno facte piú a piacere 3961 5, 2| Lodouico Sforza... frate N. del predicto ordine de obseruantia...» 3962 5, 1| Venetiis; loco cuius exhibui prefato fratri Thomae dialogum quem 3963 5, 1| Citato dal Gigli nella prefazione al t. IV delle Opere di 3964 1, 19| dinanzi a la divina bontá, pregandola che infondesse in lui uno 3965 1, 41| vostra, e però sempre mi pregano per voi. El quale desiderio 3966 2, 86| induce questa devota anima a pregarlo per ogni creatura e per 3967 2, 120| dispongano a ricevere e voi a pregarmi. Però che di mia volontá 3968 2, 103| la dichiarazione, che tu pregassi particularmente per alcune 3969 1, 16| per la sancta Chiesa, ma pregava per tucto quanto el mondo. 3970 2, 124| lebbrosi, perché per loro mi preghino.~ E alcuna volta lo’ mostraròe 3971 2, 127| desse, in quello scambio, la pregione, sí che egli sia correcto 3972 5, 1| gliel potei trarre di mano: pregommi e fecemi pregare che io 3973 3, 146| questa nocte veruna cosa prende, però che gitta l’affecto 3974 3, 150| cibi e disordenatamente prenderli, e disonestá. Ché, se non 3975 5, 2| intellecti poterono comprendere, preoccupati di grandissimo dolore».~ 3976 3, 151| gloria e loda del nome mio, e presala per sposa col lume della 3977 5, 2| l’anno 1454 per mano del presbitero Andrea Lorenzo de Buonganellis 3978 1, 12| vasello con l’acqua che si presenta al Signore: ché l’acqua 3979 2, 127| comprano con molti presenti, presentando quegli che sonno d’atorno 3980 1, 12| vasello non si potrebbe presentare; el vaso senza l’acqua, 3981 2, 72| con l’altro, che, essendo presentato da l’amico suo, l’occhio 3982 3, 147| Con questo imparare da lui presero gli appostoli, seminando 3983 5, 2| le lieu où il a exercé sa presse». Il Panzer (Annales typ., 3984 2, 127| che egli ha facto a colui prestandoli el suo, quello è usura, 3985 2, 127| dixi, saranno alcuni che prestaranno a usura; non che tengano 3986 3, 150| infidelitá verso di me, presumendo di loro medesimi, come se 3987 3, 136| providenzia, purché l’uomo non presummi né speri in sé. El quale 3988 5, 1| quello di prima, cioè a uno prete che ha nome ser Stefano 3989 5, 2| de Sienne, suivi de ses prières recueillies par ses disciples 3990 5, 2| Lo scorticato sta | in prigione per li peccati | dela madre 3991 2, 119| forti e potenti contra e’ principi e tiranni del mondo; e da 3992 5, 2| iniziale, ma Konrad Burger (The printers and publishers of the XV 3993 5, 1| Antonii de Senis, qui nunc est prior Sancti Dominici de Venetiis; 3994 5, 1| l’abito di certosino, fu priore della certosa di Pavia e 3995 4, 156| e fate ingiuria a lui, privandovi della dileczione della caritá. 3996 2, 80| che è apto a portare, il privarò del bene della terra per 3997 3, 140| doni dello Spirito sancto e privasi d’ogni virtú. Ine non è 3998 4, 161| Oh disobbedienzia, che privi l’anima del lume de l’obbedienzia, 3999 4, 161| continua amaritudine, e privila d’ogni dilecto di dolcezza 4000 5, 2| Luchaire ritiene essere probabilmente quelli di fra Raimondo da 4001 4, 154| alla salute vostra.~ Unde procedecte l’amore? Dal lume della 4002 2, 94| dolore del cuore, unde è proceduta la lagrima. Ché non la lagrima