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S. Caterina da Siena Dialogo della divina provvidenza Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte, capitolo grigio = Testo di commento
5005 2, 120| guardia, perché vi guardino e spirino le buone spirazioni ne’ 5006 5, 2| R. Chaudière: La doctrine spirituelle, escrite par forme de dialogue, 5007 3, 140| con tucte le membra sue, e spirò aciando septe volte nella 5008 2, 110| col caldo e fuoco dello Spirto sancto, avete ricevuto el 5009 1, 59| lentamente, e tanto per spizzicone rendono el debito loro a 5010 4, 161| Oh disobbedienzia, che spogli l’anima d’ogni virtú e vestila 5011 1, 26| l’affecto dalla terra, si spoglia del vizio; nel secondo s’ 5012 2, 83| di me Trinitá ecterna, lo spogliai di me, perché in me non 5013 3, 135| mio Figliuolo. El quale, spogliando sé della vita, rivestí voi 5014 4, 159| macerando la carne sua, spogliandola delle delizie e dilecti, 5015 3, 144| sua inperfeczione, fallo spogliare il cuore d’ogni altra creatura 5016 2, 78| mio Figliuolo.~ Nel primo spogliâro e’ piei de l’affecto de 5017 3, 141| Questo ha veduto l’anima spogliata di sé, e però gode in ciò 5018 2, 100| perduti loro medesimi, e spogliatisi de l’uomo vecchio, cioè 5019 3, 141| tucto truova; perché si spogliò tucto di sé, si truova vestito 5020 5, 2| Plaudeat et ecclesia de sponsa convenienti». A f. 4 il 5021 3, 144| aperte le porte, s’aprono li sportegli de’ sentimenti del corpo, 5022 4, 162| della divina mia caritá; sposando di nuovo, come se allora 5023 4, 159| dalla madre della caritá, sposata col lume della fede) sia 5024 1, 12| questo presente da le dolci spose mie, cioè da ogni anima 5025 Inc, 5| né dimostrareste d’essere sposi della mia veritá e figliuoli 5026 2, 85| predicazione degli appostoli, le sposizioni sopra e’ vangeli de’ vangelisti; 5027 3, 151| questa doctrina.~ Egli la sposò per voi questa sposa della 5028 1, 11| sotto e’ piei de l’affecto. Spregiandolo e tenendolo a vile n’è facto 5029 2, 129| sacerdozio perché tu le spregiassi, e te e il mondo sensualmente); 5030 3, 151| ricchezze del mondo, che l’ha spregiate con tanto desiderio? Non 5031 2, 119| della mia caritá, e sonno spregiatori delle grandezze e stati 5032 3, 149| scienzia e volontá d’impararla, spregiavano le ricchezze e facevansi 5033 2, 78| di loro medesimi. Non che spregino la consolazione e ’l dono 5034 2, 126| carissima figliuola, alcuna sprizzarella della vita di coloro che 5035 2, 70| il lacte della dolcezza sprizzato da me nella faccia de l’ 5036 3, 144| che ho proveduto a farla spronare con odio di sé e amore delle 5037 2, 129| la sua fameglia, per none spropriarli, non renderá il debito suo. 5038 5, 2| qui manuscripti in Bibl. SS. Ioannis et Pauli Venetiarum 5039 2, 79| me in veritá, fermato e stabilito che non può desiderare cosa 5040 2, 111| la natura mia divina, non staccandosi da me. Sí come ben ti ricorda 5041 4, 161| etternale, come il panno si staccasse dalla navicella, che, subbito 5042 4, 161| corregge inanzi ch’e’ panni si stacchino dalla navicella col mezzo 5043 5, 1| italiane, ed anche una inglese stampata a Londra nel 1895.~ [14] 5044 5, 1| in cui furono scritte o stampate. Furon di quelli i quali, 5045 3, 143| volontá sue, intantoché con la stanchezza della pena del cuore, la 5046 5, 2| quale figurano Giovanni Stanigamer di Landsberg e Werner Raptor 5047 2, 129| cruciato che gli altri: staracti a mente alora di cacciare 5048 | starai 5049 | staranno 5050 | starebbero 5051 2, 91| utilitá che essa si crede, ma starebbesi contenta ad avere quello 5052 | starete 5053 4, 161| volontieri quando egli può: lo starvi fa come se fusse suo nemico 5054 2, 131| ella fece buona guardia, ma stassi in pace.~ È vero che l’anima 5055 2, 128| gli fa essere immobili e statue ferme innanzi a tucto el 5056 3, 137| Verbo mio Figliuolo, poco stecte il popolo giudaico senza 5057 2, 73| fecero e’ discepoli che stectero in casa e non si mossero 5058 5, 2| giá ai Medici, come dallo stemma miniato nella 2a carta.~ 5059 1, 16| nondimeno, come affamata, si stendea l’orazione sua a tucto quanto 5060 5, 1| carthusiensis, quem ego frater Stephanus monachus habui a venerabili 5061 2, 119| facevano germinare l’anime sterili, illuminandole col lume 5062 2, 128| per te ornare, le braccia stese per te abracciare e i piei 5063 | steste 5064 | stette 5065 | stiano 5066 4, 167| cognosce la veritá; ella è stillata, ché manifesta le cose occulte; 5067 4, 165| Colui che mi comprendo e mi stimo, e del mio stimare e comprendare 5068 3, 145| amore e in pena; acciò che, stimolati dal fuoco del desiderio, 5069 4, 158| lume della scienzia, per stirpare gli errori che a quello 5070 4, 158| della sancta Chiesa come stirpatore de l’eresie.~ Perché dixi « 5071 | sto 5072 2, 134| propria, e però non la puoi stollere che tue non la dia a chi 5073 5, 2| margini del ms. molte note storiche, biografiche, geografiche. 5074 3, 147| delle vere e reali virtú, stormentano con sancte e buone operazioni. 5075 3, 147| via ad augmentare questi stormenti, se essi la vogliono cognoscere, 5076 2, 120| col vestimento de’ vizi, stracciati per la separazione della 5077 3, 137| quando in fuoco, quando strangolato da l’animale e quando per 5078 5, 1| popolana, e, con tutto il suo straordinario ingegno, sapeva appena leggere 5079 5, 2| a fr. Theodorico Loher a Stratis). In f.o di 185 ff. Il cat. 5080 4, 159| conversazioni vengono alle strecte amistá. Il corpo loro tengono 5081 2, 121| ricchezze e delizie del mondo, strecti, cupidi e avari verso e’ 5082 2, 71| el dilecto, e con amore stregne l’affecto di me, che so’ 5083 1, 43| de l’amore l’abracciano, stregnendo con estrecte d’amore me, 5084 1, 48| l’avaro, che per avarizia strema la sua necessitá! quanto 5085 Inc, 2| pare che piú dolcemente si strenga fra sé e Dio e meglio cognosca 5086 2, 110| che non fa altro[224] che stridare quando è acostata al fuoco: 5087 2, 110| sacramento non sente altro che strido di rimorso della coscienzia, 5088 4, 158| la fece tucta reale, non strignendola ad colpa di peccato mortale. 5089 2, 106| consolazione e abracciano e stringono la doctrina della mia Veritá. 5090 2, 83| incarnava. E tanto sello strinse, che egli ne die’ la vita, 5091 2, 83| dottrina di Cristo crucifixo. E strinselo per sí facto modo, siccome 5092 1, 43| costoro erano imperfecti, strinsero la misericordia mia, ponendo 5093 5, 2| senatore Carlo di Tommaso Strozzi n. 49». Oltre il Libro, 5094 2, 125| che ad onore di me; e però studiano non in buona vita, ma in 5095 2, 121| signori o donzelli di corte. E studiansi d’avere i grossi cavagli 5096 2, 85| a uno superbo lecterato studiante nella molta scienzia, perché 5097 1, 32| nella continenzia per meglio studiare. E anco le ricchezze le 5098 2, 104| e a molta amaritudine, e studiareste di fare solo operazioni 5099 2, 85| se longo tempo l’avessero studiata. Questa non è maraviglia 5100 3, 145| me e che essi hanno bene studiato, seguitando questa sancta 5101 2, 102| erano levati dal mondo e studiavano di mortificare il corpo 5102 5, 2| with an introduction on the study of mysticism by A. Thorold. 5103 3, 145| medesimi, che vi diventaranno stupefacti. Questo fa la providenzia 5104 5, 2| providentia... et de molte altre stupende et maravigliose cose.... 5105 2, 88| dolcezza gictate con grande suavitá, sí come di socto distesamente 5106 2, 119| l gattivo medico vi pone subbitamente l’unguento solamente e non 5107 2, 115| gli altri antecessori e subcessori che sonno seguitati doppo 5108 4, 163| ha in sé ragione ti fai subdita. Tu se’ benigna e pietosa: 5109 1, 23| con le vere virtú. E però subgionse a mano a mano dicendo:~ — 5110 2, 115| della servitudine, cioè subieczione della signoria de’ signori 5111 5, 1| sua alta mente e alle sue sublimi virtú, che del Libro furon 5112 5, 2| et collegium parisiense substraxerant se ab obedientia antipapae 5113 4, 159| che Io posso, so e voglio subvenirlo; apro le braccia della mia 5114 4, 159| della fede che Io so’ suo subvenitore, e che Io posso, so e voglio 5115 2, 117| membri del dimonio, vanno subvertendo e’ figliuoli della Sposa 5116 5, 1| a volte s’incalzano e si succedono senza respiro; pure, finiti 5117 5, 1| tanto che, morto Gregorio e succedutogli Urbano sesto, questi si 5118 2, 132| corrompono e’ subditi e succhiano il sangue a la sposa mia, 5119 1, 19| amoroso fuoco desiderava di sudare di sudore di sangue; e reprendendo 5120 1, 19| anima e il corpo, e però sudava per forza e caldo d’amore), 5121 Var | 41~~~~22~~~~...aquae sudorem abundanter effusum... ipsa 5122 4, 161| non obbedisce, e egli è suggecto a convenirli portare la 5123 2, 117| Sangue. Questo legame è suggellato col[237] suggello della 5124 5, 2| cristalli, munita di cinque suggelli, e tenuta per molti anni 5125 5, 1| concedutami, ma altresí per i loro suggerimenti e per le agevolezze che 5126 | sugli 5127 | sui 5128 5, 2| sainte Catherine de Sienne, suivi de ses prières recueillies 5129 | sullo 5130 5, 2| adomandava quactro petecione al summo Dio». Il colofono: «Anno 5131 5, 2| accuratius typis excusi... sumptibus A. Mylii. 8o.~ 1602, Parigi, 5132 | sunt 5133 3, 144| questi organi; unde tucti e’ suoni sonno guasti e contaminati, 5134 5, 2| Barduccio di Piero (Canigiani) a suor Caterina de Pieroboni, nel 5135 5, 2| presso di lei, seduta, una suora domenicana che scrive in 5136 3, 144| sensualmente, di padre, madre, suoro, frategli: ne trae ogni 5137 5, 2| Cod. Gadd. pluteo LXXXIX Sup. C. membr.; in 4o gr.; sec. 5138 | super 5139 5, 2| un tale «qui usque nunc superest et appellatur ser Cristoforus 5140 5, 1| fatto piú volte ricusar come superflue le varianti di altri codici. 5141 5, 1| smarriti.~ [17] Forse non è superfluo avvertire che lo scritto 5142 5, 1| libro, che, ispirata dal superno Spirito, dettò nel suo volgare. 5143 5, 2| col. 334 pel 1 cod.; e Suppl., t. II, coll. 253, 254 e 5144 5, 2| mancando le cc. 123 e 144, si supplí con due altre carte che 5145 2, 127| vedi, ché, se tu vedessi e’ supplíci che ti sonno apparecchiati 5146 5, 1| antichi codici, che il Gigli suppone essere di mano di Stefano 5147 5, 2| Franc. N. e del De Dacia, supponeva che i due tipografi se la 5148 5, 2| commercio con nomi diversi. Una supposizione presso a poco simile fa 5149 5, 2| Incipit prologus in libro supradicto... Iste liber, qui hic infra 5150 5, 2| in latinum translati per supradictum magistrum Raymundum in Venetiis 5151 5, 2| 6b, col. 1: «Hic incipit supradictus liber...». A f.o 141, col. 5152 5, 2| une des deux a été copiée sur l’autre, en changeant seulement 5153 2, 100| Sangue. — Levatevi dunque suso e seguitatelo, però che 5154 1, 51| lo ’ntellecto, sentendosi svegliare da l’affecto, si leva, quasi 5155 2, 95| proximo suo, mangiando con lo svenato e immaculato Agnello, unigenito 5156 2, 129| sa che quella anima non è sviluppata dalla tenebre del peccato 5157 5, 2| begynneth the orcarde of Syon, in the whiche is conteyned 5158 2, 123| e andará a celebrare. O tabernacolo del dimonio, dove è la vigilia 5159 5, 1| sí da non meritare la taccia, che gli è stata fatta recentemente[ 5160 3, 138| fanno come il cieco, che col tacto della mano, o alcuna volta 5161 1, 47| desiderio, come decto t’ho, tagliandone il veleno del disordinato 5162 2, 119| obstinato nel suo mal fare, el tagliará dalla congregazione, acciò 5163 2, 102| starai sicura, e avarai tagliata la via al dimonio, che non 5164 4, 156| piacere e dilecti del mondo. Tagliate le corna della superbia, 5165 1, 47| amore delle virtú) per amore tagliavano el veleno della propria 5166 1, 47| tenere, purché in veritá essi taglino el veleno della propria 5167 2, 132| sotterravi la margarita e il talento che Io ti missi nelle mani 5168 1, 33| e’ quali fanno come la talpa che sempre si notrica della 5169 5, 2| primus mentionem fecit Tamarus de Marinis». Si conoscono 5170 5, 2| Francesco Antonio Casella.~ Tammaro de Marinis (Per la storia 5171 3, 151| persona: «Le volpi hanno tana e gli uccelli hanno il nido, 5172 5, 2| italico in latinum... ac iam tandem post multos labores exhibita ( 5173 2, 129| ogni cosa e l’anima di quel tapinello, e fusse stato umile e senza 5174 4, 156| diserrata. O stolti e macti, non tardate piú a escire del loto delle 5175 1, 60| exercizio suo. E se costoro non tassano l’exercizio de l’orazione 5176 5, 1| quella del testo; né vi è la tavola dei capitoli, che trovasi, 5177 5, 2| Leg. in cart., cop. di tela.~ g)~ Nella biblioteca Landau 5178 4, 166| procedono, tel narrai, e acorda’teli con questi. E decto t’ho 5179 5, 2| la souscription est tellement identique avec celle que 5180 2, 127| altri ne prendano exemplo e temano, acciò che neuno si levi 5181 1, 15| uomini del mondo. E non temete perché ’l mondo vi perseguiti, 5182 2, 97| altri inganni de’ quali io temo che non ci sieno o possano 5183 3, 147| uno giubilo e uno suono, temparate e acordate le corde con 5184 3, 140| el fuoco e l’acqua, per temperare contrario con contrario; 5185 2, 121| pascono e’ figliuoli loro. O templi del diavolo, Io v’ho posti 5186 1, 43| questa vita gli ho posti a temptare molestando le mie creature; 5187 1, 43| caritá permecte che siate temptati solo per farvi venire a 5188 3, 150| sonno a basso; ora sono temuti e avuti in reverenzia dal 5189 2, 128| cielo alla bassezza della tenabre. E tanta è multiplicata 5190 1, 14| quale tolse la morte e la tènabre e donò la luce e la veritá, 5191 2, 76| facto modo, che perde la tenarezza della vita corporale, per 5192 2, 127| usura; non che tengano la tenda come i publichi usurai, 5193 4, 159| tolto da sé quello che la tenea in amaritudine ed in tristizia.~ 5194 1, 60| sedia della coscienzia sua, tenendosi ragione, sí che non passino 5195 2, 128| parendo lo’ amare e essere teneri di loro medesimi, essi ne 5196 4, 162| l’umilitá, come decto è, tenerla strecta nella mano de l’ 5197 2, 89| a piangere d’uno pianto tenero e compassionevole a se medesima, 5198 2, 73| sopra di sé, e con odio tenersi ragione, e non lassare passare 5199 4, 158| per difecto di colui che tenesse il timone, la fa andare 5200 1, 22| facto ponte, se voi non teneste per esso.~ 5201 2, 108| schiava e non figliuola, tenga quel modo, con debita reverenzia 5202 4, 155| dall’etterna danpnazione. Ma tengonla in mano senza el cingolo 5203 1, 29| figliuoli miei, che voi teniate sopra el ponte e non di 5204 3, 142| però a l’ultima messa Io tenni questo modo che Io ti dirò, 5205 2, 66| aveva di dire; non avendo tenpo non se ne debba curare, 5206 2, 127| bisogni spiritualmente e tenporalmente, però che per altro non 5207 2, 83| tracto di dosso: né per tentazione di demonia, né per lo stimolo 5208 5, 1| 1377, essendo alla ròcca di Tentennano presso la famiglia Salimbeni. 5209 1, 48| disordinato amore. Avesserle tenute come cosa prestata e non 5210 1, 49| sonno che vanno con tanta tepidezza che spesse volte vi ritornano 5211 2, 79| spirito unita in me leva da tera la gravezza del corpo. El 5212 5, 2| costrecto...». Ma qui è mutilo, terminando col verso: «Ch’ha di suo 5213 1, 52| giognere al termine suo.~ Due termini sonno, e ogniuno richiede 5214 4, 158| voto della povertá e non terrebbero proprio, né vivarebbero 5215 2, 78| cèlo, cioè che ogni affecto terreno e amore proprio sensitivo 5216 2, 131| peccato) la obscuritá e terribilezza loro non lo’ dá noia né 5217 2, 120| caritá, vi recano e’ grandi tesori, cioè i sacramenti della 5218 5, 2| ed. Il Gamba (Serie dei testi di lingua, Venezia, 1839) 5219 3, 144| bastemiando, dando falsa testimonanza; con parole lascive pericola 5220 5, 1| Ieanne Anziani, Pour le texte du Dialogue de sainte Cathérine 5221 5, 2| labores exhibita (a fr. Theodorico Loher a Stratis). In f.o 5222 5, 2| Colonia, I. Gennepaeus: Theologiae mysticae mirabilium scilicet 5223 5, 2| MDCCCLXIV).~ [34] Cfr. P. A. Thiele, Cat. codicum manuscriptorum 5224 5, 1| a venerabili patre frate Thoma Antonii de Senis, qui nunc 5225 5, 1| cuius exhibui prefato fratri Thomae dialogum quem sancta mater 5226 5, 2| nota: «Quando ego frater Thomas hic scripsi..., recepi litteras 5227 4, 162| inperfeczione di quelli che tiepidamente vivono ne la religione, 5228 4, 162| remedio da uscire de la loro tiepiditade. — O carissima figliuola, 5229 4, 159| inbolarli, né che la ruggine o tigniuole li rodino e’ vestimenti 5230 2, 129| E tanto gli hanno facti timidi e’ difecti loro, che l’ombra 5231 4, 158| di colui che tenesse il timone, la fa andare a onde; e 5232 1, 48| pena con molti disordinati timori; hanno presa la croce del 5233 5, 2| Saggio stor.-crit. sulla tipografia del Regno di Napoli, Napoli, 5234 5, 2| sua cittá natale l’arte tipografica. Egli stampò, senza nome, 5235 5, 2| queste due stampe i caratteri tipografici sono gli stessi. Due bibliografi 5236 3, 146| sí grande peso lo’ pare a tirare queste anime che sonno prese 5237 3, 146| abondanzia, che solo non poté tirarla fuore, e chiamò e’ discepoli 5238 1, 26| levato in alto, ogni cosa tirarò a me».~ Vedendo la mia bontá 5239 Inc, 3| a Dio veniva uno fuoco e tirava a sé il sacrifizio che era 5240 5, 2| eodem anno ac die emissa, titulo quidem paulum inter se differentia, 5241 2, 78| del fuoco, se non come il tizzone, che è tucto consumato nella 5242 5, 2| 1503; Proctor, An index to the early printed books 5243 2, 98| particulare quello che ti toccai in comune.[196]~ Tu sai, 5244 2, 111| toccarlo? Non solamente con toccamento e vedere di corpo, però 5245 1, 54| Tu sai che la cosa vòtia toccandola bussa, ma quando ella è 5246 3, 144| guardare le cose sancte e toccandole e udendole e odorandole 5247 2, 120| per mano di secolari; e, toccandoli, offendono me miserabilemente. 5248 4, 166| che vivevano come angeli, toccandoti, insieme con questo, de 5249 2, 111| raguardare questo misterio e toccarlo? Non solamente con toccamento 5250 2, 97| se piace a la tua bontá toccarne alcuna parola ancora, sarammi 5251 3, 151| povertá pigliano. — Hottene toccato alcuna cosa perché meglio 5252 2, 124| alcuno ce n’ha a cui non tocchi, ché pure tra’ gactivi ho 5253 5, 1| esiste piú. Ciò però non toglie né diminuisce valore a questo 5254 1, 32| sia abominevole e tanto tolga el lume de l’intellecto, 5255 4, 162| costoro di farli levare? Che tolgano le legna del cognoscimento 5256 2, 78| Gionti a la perfeczione, lo’ tolgo el giuoco de l’amore d’andare 5257 3, 138| dalla similitudine mia e tolgonla della vita della grazia. 5258 3, 150| uomo crudele a se medesimo, tolgonli la dignitá dello infinito 5259 2, 81| ingiuria l’uno a l’altro, e tòllare le cose l’uno dell’altro 5260 Inc, 6| che s’è facto strumento a tollarle la vita e darle la morte. 5261 3, 143| della mia volontá, Io gli tollarò el luogo e il tempo che 5262 1, 22| offerto a me per voi per tòllarvi la morte e darvi la vita.~ 5263 5, 2| Giovanni e Paolo, e «non inde tollendus, nisi reparationis causa».~ 5264 2, 122| che non lo’ può nuocere né toller lo’ lo stato loro.~ Questo 5265 1, 26| l’umana generazione, per tollergli la morte e rivestirlo a 5266 3, 142| con lei. E non potevo Io tollerle lo impedimento del difecto 5267 1, 35| sua; feci lui servo per tollervi la servitudine, e posili 5268 1, 23| Chiesa (de’ quali ti dixi che tollevano el peccato mortale della 5269 4, 167| l’anima; tu se’ fuoco che tolli ogni freddezza; tu allumini; 5270 2, 85| anco si legò insieme; ma tolsele la imperfeczione, perché 5271 2, 121| difecto vi possono essere tolti, né diminuisce la virtú 5272 4, 163| te ha electa per sposa, toltole la morte della volontá propria, 5273 2, 67| l’operazione: però che, toltoli el giardino, si sente privato 5274 5, 2| Bibl. mediceae laurentianae tom. quintus, italicos scriptores 5275 4, 158| dissolvesse.~ Raguarda il glorioso Tommasso, che con l’occhio de l’intellecto 5276 5, 1| Magenta, La certosa di Pavia (Torino, Bocca, 1897), p. 436. Il 5277 2, 131| annegato nel Sangue suo con la torma delle tue pecorelle, delle 5278 2, 126| e i corpi loro, essi le tormentano in questi cotali modi e 5279 1, 43| dalla mia giustizia per tormentare l’anime che miserabilmente 5280 2, 101| carne sua era dolorosa e tormentata, e l’anima era beata per 5281 1, 30| escono del peccato mortale e tornano a te: «Io non mi ricordarò 5282 2, 129| camparebbe le pecorelle sue e tornarebbero a l’ovile. Ma perché egli 5283 3, 146| infedeli tenebrosi vorrebbe che tornassero al lume del sancto baptesimo. 5284 1, 38| punto), tu eleggevi, poi che tornasti a te, prima di volere andare 5285 2, 77| del campo della bactaglia, tornata a me, Padre etterno, remuneratore 5286 2, 128| correggeranno, ogni grazia lo’ tornerá a giudicio. Ma che dovarebbe 5287 1, 49| l’amore), bisogno è che tornino adietro.~ 5288 3, 136| grazia. Ogni cosa veggono torta, dove ogni cosa è dricta. 5289 4, 155| se’ dricta senza veruna tortura, ché fai el cuore dricto 5290 5, 2| petits traictez..... Le tout traduict d’italien en franç. ( 5291 2, 92| rinnovazione della grazia, tráctane la secchezza de l’amore 5292 3, 150| senza conpassione eglino son tractati, perché si facevano amare 5293 5, 2| senensis... Dialogi in sex tractatus distributi... a domino Raimondo 5294 2, 95| che ha sanato lo stomaco e tractone fuore gli umori, dirizza 5295 4, 156| proximo vostro, furti e tradimenti, col disordenato piacere 5296 1, 37| Figliuolo che non fu el tradimento che egli gli fece. Sí che 5297 5, 2| le manuscrit du Vatican, traduit de l’italien par E. Cartier. 5298 5, 1| modo[8]. E il Maconi lo tradusse anche in latino, come rilevasi 5299 5, 1| Piccolomini; ve ne sono però altre traduzioni italiane, ed anche una inglese 5300 4, 161| la vita e da’le la morte, traendola della navicella de l’observanzie 5301 2, 134| lagrime sopra me miserabile, traendole del cognoscimento della 5302 1, 44| facesse misericordia al mondo, traendoli della tenebre del peccato 5303 4, 157| dirò della particulare, non traendoti di questo principio.~ 5304 2, 120| grande tesoro del quale traeste la vita, che per amore del 5305 1, 36| della fede. El quale lume traesti acceso del sancto baptesmo, 5306 2, 119| quegli che erano defectuosi traevano del difecto, facendosi defectuosi 5307 2, 80| cosa. Ma da la parte mia Io trago di loro gloria e loda al 5308 2, 128| per impazienzia, e cosí trai fuore il mirollo della superbia, 5309 5, 2| dernière édition de deux petits traictez..... Le tout traduict d’ 5310 5, 2| universitatis rheno-traiectinae (Traiecti ad Rhenum, 1887).~ [443]~ 5311 5, 2| ses disciples et de son traité de la perfection, d’aprés 5312 5, 2| questa nota: «Henrici Bor de Trajecto, qui multis annis fuit vicarius».~ 5313 5, 2| ordinis carthusiensis prope Trajectum inferius. Scriptus et comptetus 5314 2, 95| anima, tu se’ pacifica e tranquilla senza veruno male, ricoperta 5315 2, 89| l’anima a tanto dilecto e tranquillitá di mente, che non è lingua 5316 2, 71| ingannati ricevendo el demonio transfigurato in forma di luce. E de’ 5317 1, 60| amore, perché l’amore si transforma nella cosa amata. Se elli 5318 3, 153| somma, etterna grandezza, e transformata ne l’abisso della somma 5319 5, 2| ante Messanam discesserat, transisse videtur».~ Seguono le edizioni 5320 3, 136| posta in cosa finita, vana e transitoria, però gli viene meno, e 5321 5, 2| porcio huius libri in latinum translati per supradictum magistrum 5322 4, 159| essi ne verrebbero. Egli trapassarebbero l’obbedienzia, ché non observarebbero 5323 2, 126| molti altri, e’ quali Io trapassarò per non darti piú pena. 5324 4, 158| veruno subdito religioso che trapassasse l’ordine suo: non può offendere 5325 2, 95| cioè, poi che l’anima è trapassata dal timore a l’amore delle 5326 4, 156| fate ingiuria a me, perché trapassate il comandamento mio, e fate 5327 4, 158| observatori de l’ordine, ma trapassatori, l’hanno tucto insalvatichito, 5328 2, 125| schiectamente, lo’ pare che trapassino l’ordine, non tenendo i 5329 2, 125| observare l’ordine, ed eglino il trappassano: ché non tanto che l’observino 5330 1, 33| essi tolgono l’altrui? Come traranno la immonda anima della immondizia, 5331 3, 143| l’anima del peccatore per trarlo della colpa del peccato 5332 2, 73| l’odio fondato in umilitá trarrá la pazienzia, nella quale 5333 Inc, 4| Del quale cognoscimento trarrai quello che t’è necessario. 5334 5, 1| che mai non gliel potei trarre di mano: pregommi e fecemi 5335 2, 100| bactaglia a combactere per trarvi delle mani delle dimonia 5336 2, 71| che ’l dimonio alora si trasforma in quella mente in forma 5337 5, 1| esperimento, ora che m’affatico a trasportarlo in quell’idioma. Si ha 5338 4, 155| fuoco della divina caritá; trassela del loto, lavandola col 5339 3, 140| gli tolse il salvaticume, trassene le spine del peccato originale 5340 5, 2| quale profondissimamente tratta de la divina providentia... 5341 2, 84| sentimenti del corpo erano tratti per la forza dell’affecto 5342 5, 2| sotto gli anni domini mille treciento setanta otto del mese d’ 5343 1, 39| creatura che non riceva tremore, e renderá a ogniuno il 5344 5, 2| Boutourlin n. 678) e il Graesse (Trésor de livres rares et précieux, 5345 2, 67| avevo innanzi che io fusse tribulato che ora, e giovavami di 5346 3, 153| E che dicerò? Farò come Troglio che dicerò: — A, a, — perché 5347 5, 1| il «glorioso Paolo mio trombetta»!~ La piú nota edizione 5348 | troppe 5349 2, 85| in tenebre. El contrario trovará ne’ servi miei, ché el lume 5350 1, 37| somma ed etterna bontá, anco trovarebbe misericordia. Ma se passa 5351 3, 151| divisa da quello bene, e trovarebbesi di fuore della cittá in 5352 2, 124| In quello cuore aperto trovarete la caritá mia e del proximo 5353 2, 82| sangue di Cristo crucifixo, e trovaronsi in me, mare pacifico, levati 5354 2, 134| peccato e amore proprio che trovassi ne l’anima; e non la consumi 5355 2, 86| per lo cognoscimento che trovasti di me in te; unde venisti 5356 2, 79| gloria e loda al nome mio, ma trovavasi fra’ mortali che sempre 5357 3, 146| che decto Io t’ho), tu la troverai che ella t’è propria. E 5358 Inc, 1| con lui». E in piú luoghi troviamo simili parole, per le quali 5359 1, 53| dovete perseverare infino che troviate me, che vi do acqua viva, 5360 3, 151| gli pasco e gli notrico. E trovossi mai uno vero mio servo, 5361 4, 158| vivarebbero in particulare.~ Truovaci la ricchezza delle sancte 5362 | tuae 5363 5, 1| da lei in mezzo a gravi tumulti della cittá e col pericolo 5364 2, 128| superbia. Unde d’ogni cosa si turbano e si scandalizzano coloro 5365 2, 76| che neuno è che la possa turbare, perché ha perduta e annegata 5366 4, 155| gioconda, perché non hai turbata la faccia per inpazienzia, 5367 2, 131| non ricevono tenebre né turbazione di mente. Or cosí gloriosamente 5368 4, 167| Trinitá etterna. L’acqua non è turbida, e però non ha timore, perché 5369 5, 2| rispettivamente di rabeschi turchini e rossi. Una maggiore iniziale 5370 5, 2| Dialogo, per... retegnirlo con tuta intentione piutosto de occultarlo 5371 5, 2| presse». Il Panzer (Annales typ., IV, p. 18, n. 115): «De 5372 5, 2| conversi, nunc accuratius typis excusi... sumptibus A. Mylii. 5373 5, 2| sine dubio Henrici Alding typo 1o exscripti varia exemplaria 5374 5, 2| soggiunge: «Werneri Raptoris, typographi antea prorsus ignoti, primus 5375 5, 2| nomina quatuor diversorum typographorum prae se ferunt: Werneri 5376 | ubique 5377 3, 151| Le volpi hanno tana e gli uccelli hanno il nido, e ’l Figliuolo 5378 1, 11| mortificaste il corpo e uccideste[26] la propria volontá: 5379 2, 130| co’ secolari, cacciando e ucellando come se fusse uno secolare 5380 2, 130| venuto? Tu debbi cacciare e ucellare ad anime per gloria e loda 5381 2, 130| però se’ facto cacciatore e ucellatore di bestie, perché l’orto 5382 1, 48| cioè l’anima sua, che egli ucida el nemico suo; el primo 5383 2, 105| 212] mia bontá in loro; e ucidano e annieghino la loro propria 5384 1, 43| vi percuote e con esso v’ucide. Ma se l’uomo non dá questo 5385 2, 94| impazienzia che disecca l’anima e ucidela tollendole la vita della 5386 2, 102| degli altri che in tucto ucidevano la propria volontá, e questi 5387 3, 144| cose sancte e toccandole e udendole e odorandole e andandovi, 5388 1, 25| volontieri el vedrei e l’udirei da te.[50]~ 5389 2, 129| sarebbero sufficienti a udirli, quanti sonno e’ mali che 5390 2, 123| gli potrebbe narrare e a udirlo ci verresti meno. Ma pure 5391 5, 1| coloro, che lo scrissero e udîro, nollo pare cosí; e io so’ 5392 3, 144| dove Io gli li diei perché udisse la parola mia e la necessitá 5393 1, 50| dietro per la cagione che udita aveva da la dolce bontá 5394 4, 167| excellenzia de l’obbedienzia, uditala con sentimento e gustatala 5395 2, 125| fanno fructo nel cuore de l’uditore? Le loro predicazioni sonno 5396 5, 2| uolgare da la seraphica uergene sancta Chatherina da Siena... 5397 2, 119| Con le lagrime e sudori ugnevano le piaghe de’ proximi loro, 5398 5, 2| da Siena.... con la sua uita: et canonizatione.... Nouameute 5399 5, 2| mentali pulchre».~ Macchie d’umido nelle prime carte, e la 5400 1, 15| destruxi la superbia sua, umiliando la natura divina e pigliando 5401 4, 159| del cielo; e chi non si umiliará come questo fanciullo, cioè 5402 2, 128| ch’Io li posi, corrire e umiliarsi a l’obrobriosa morte della 5403 4, 159| che per amore si sonno umiliati e facti subditi con vera 5404 2, 83| grazia e in merito, e per umiliazione, però che egli avea gustata 5405 4, 155| alle creature per me, con umiltá e pazienzia porta ogni fadiga 5406 5, 2| Kenntnis des Schrift-Buch- und Bibliothekswesens herausgegeben, 5407 2, 72| dono e ’l donatore, cioè unendo la natura divina con la 5408 1, 53| conteneva me, che do acqua viva, unendosi la natura divina con la 5409 2, 100| cose principali, cioè: di unirti in me per affecto d’amore, 5410 1, 51| della grazia.~ Tanta è l’unitá di queste tre potenzie de 5411 Inc, 1| propria volontá, e vestitisi, unitisi e conformatisi con la mia. —~ 5412 2, 96| Del fructo de le quarte e unitive lagrime.~ — Decto t’ho del 5413 2, 96| Questi sonno e’ fructi unitivi che mangia l’anima in questa 5414 5, 2| Nella biblioteca della Universitá di Utrecht[34].~ 27) membr.; 5415 5, 2| codicum manuscriptorum Bibl. universitatis rheno-traiectinae (Traiecti 5416 2, 126| della colpa, e le mani tue unte e consacrate ministrando 5417 5, 2| providentia composto in uolgare da la seraphica uergene 5418 1, 42| per loro fu pagato, e l’uòpare della misericordia, le quali 5419 3, 144| disordenato de l’uomo, che ha uperte le porte sue, risponde con 5420 2, 87| col lume della fede viva upriva l’occhio de l’intellecto 5421 3, 153| lingua[359] può parlare, né urecchia udire, né occhio vedere, 5422 1, 47| questo modo le dovete usare.~ Usandole l’uomo cosí, observa el 5423 1, 33| verso del proximo: anco usarebbero pietá e misericordia a se 5424 2, 113| crudeltá loro non possono usarla senza el proximo loro. Perché, 5425 3, 148| che in acto e in affecto usasse la caritá (e se la perdete 5426 Inc, 7| vedi che acciò che essi usassero la virtú della caritá, Io 5427 4, 155| solo nel Verbo, e ora non l’usaste voi. Giá ti dixi che ella 5428 3, 144| providenzia, perché si vede essere uscita di sí grande pelago non 5429 2, 75| e d’alcune altre belle e utili cose.~ — Hotti decto che 5430 5, 1| informandola di molte e utilissime veritá»[2]. [412]~ Ma, poiché 5431 5, 2| Rubei da Valentia: Fioreti utilissimi extracti dal divoto Dyalogo 5432 5, 2| biblioteca della Universitá di Utrecht[34].~ 27) membr.; in f.o; 5433 5, 2| prouidentia composto in uulgare dala seraphica uergine....» 5434 | V 5435 1, 47| vuogli essere perfecto, va’ e vende ciò che tu hai, 5436 1, 46| operazioni, le quali fanno, non vagliano a vita[88] etterna, perché 5437 5, 2| Ferrara, L. de Rubei da Valentia: Fioreti utilissimi extracti 5438 5, 1| non toglie né diminuisce valore a questo codice, che anche 5439 Inc, 3| della colpa infinito, però valse.~ Questo dimostrò Paolo 5440 2, 127| essi tolgono coloro che vanamente e con infiata superbia le 5441 2, 85| le sposizioni sopra e’ vangeli de’ vangelisti; e’ martiri, 5442 2, 85| sposizioni sopra e’ vangeli de’ vangelisti; e’ martiri, dichiarando 5443 2, 94| stimolo della coscienzia, e vannolo spassando con miserabili 5444 2, 130| che è senza vergogna, ti vantarai di tenere il grande stato 5445 2, 130| debbi cercare; loditi e vantiti di quello che tu debbi venire 5446 5, 2| Alding typo 1o exscripti varia exemplaria eodem anno ac 5447 Inc, 4| quello che egli è, sentendo variate e diverse passioni acciò 5448 2, 92| le lagrime dánno infinite varietadi di lagrime. E come Dio vuole 5449 5, 1| In séguito poi il titolo variò in piú modi: Libro o Dialogo 5450 3, 148| mi visitasti». E non gli varrá in quello ultimo di scusarsi, 5451 2, 132| adornamento di casa e con molti vasi de l’argento, colá dove 5452 3, 153| intantoché, stando nel vassello del corpo, si vedeva fuore 5453 4, 165| obbedienzia del prelato suo. Vassene su per l’acqua come andasse 5454 5, 2| d’aprés le manuscrit du Vatican, traduit de l’italien par 5455 5, 2| direttore del museo etrusco Vaticano, al quale si rendono grazie 5456 4, 165| piú tardi, e chi nella sua vecchiezza. Questi anderá alcuna volta 5457 2, 85| la legge nuova la legge vechia, anco si legò insieme; ma 5458 2, 100| la volontá mia in loro; e vedendolo, non el pigliare per giudicio, 5459 2, 84| desiderio che eglino portano vedendomi offendere da le mie creature. 5460 2, 119| giustizia de’ subditi, volendoli veder vivere virtuosamente, e 5461 2, 106| se con prudenzia andará, vederá se l’allegrezza andará con 5462 2, 75| cognobbe questa dignitá di vedersi unita e impastata nel sangue 5463 2, 119| conserva lo Stato. Che se essi vedessero come egli si conserva per 5464 1, 50| fiume non correggendosi, vedevali giognere a l’etterna dannazione.~ 5465 Inc, 6| diversi modi: alcuna volta vediamo che parturisce una crudeltá 5466 2, 128| bisogni d’andare a visitarli: vedili morire di fame e non li 5467 4, 159| loro. A mano a mano essi si vedrebbero ruinare ne l’altro, trapassando 5468 1, 25| manifestarlo, volontieri el vedrei e l’udirei da te.[50]~ 5469 1, 62| corpi vostri. Alora[115] vedrete me, Dio, a faccia a faccia, 5470 1, 13| mi partirò infino che io vedrò che tu lo’ facci misericordia.~ 5471 1, 63| Figliuolo.~ Poi che l’occhio vegghia nel cognoscimento di me 5472 2, 73| perfeczione. Ella sta in vigilia, vegghiando con l’occhio de l’intellecto 5473 3, 150| sonno e’ mali che n’escono e veggonne e pruovanne tucto dí; e 5474 1, 47| non cognoscono el veleno; veggonsi avelenati e non pigliano 5475 2, 106| passando tosto l’allegrezza, vegonsi rimanere in tenebre. E però 5476 1, 62| mi potete vedere. E però velai Io la divina natura col 5477 1, 13| che hai facta ne l’uomo, velando la Deitá etterna con la 5478 1, 12| unii la mia natura in voi, velandola della vostra umanitá. E 5479 5, 2| col. 1a, in principio: «velassò» per «ve la lassò», ecc.~ 5480 5, 2| XVIII in assi coperte di velluto cremisi, con borchie di 5481 2, 132| perché l’amore proprio gli velò la pupilla del lume della 5482 2, 129| comincia ad abbaiare tanto velocemente che quasi conduce l’anima 5483 1, 43| siano vente, ma perché esse vencano e ricevano da me la gloria 5484 1, 43| amore e non per odio, perché venciate e non siate venti, e perché 5485 2, 114| per cupiditá e avarizia vendano la grazia mia dello Spirito 5486 2, 127| ma con molto soctili modi vendaranno el tempo al proximo loro 5487 1, 47| vuogli essere perfecto, va’ e vende ciò che tu hai, e dállo 5488 Inc, 4| ritornare a me Padre. Avendola venduta e sbaractata al demonio, 5489 3, 151| servitudine del dimonio; essendo venduto, v’ha ricomperati di Sangue; 5490 4, 162| ché in me non è questo veneno: anco mi dispiacque tanto 5491 5, 1| Stephanus monachus habui a venerabili patre frate Thoma Antonii 5492 5, 2| secoli seguenti, tranne l’ed. veneta del Sarzina [Giacomo Scaglia], 5493 | venir 5494 2, 66| non se ne debba curare, né venirne a tedio né confusione di 5495 | venisti 5496 | venivano 5497 | venivate 5498 | venivi 5499 1, 43| perché le mie creature siano vente, ma perché esse vencano 5500 5, 2| finito di scrivere a dí ventidue dicembre, correndo gli anni 5501 5, 1| consumata perfezione[13], ventisette orazioni della santa, la 5502 2, 90| molestie del dimonio sono verace via da giognere a questo 5503 5, 2| latinizzato «quasi de verbo ad verbum..., et hoc est ut in ipso 5504 5, 1| scritto originale, quello vergato dai discepoli mentre Caterina «