Parte
1 7 | Rosmini la onora di molta fede, la desidera a sè; e tanto
2 9 | pensiero, e con la triplice fede nel vero e nel buono e nel
3 11| sebbene rassegnato e avente fede nel consorzio degli spiriti
4 12| compiuta. Se non che la fede ch’egli poneva nell’ingegno
5 15| altri non solo con buona fede ma con cortesia riverente,
6 16| inzuppati. All’autorità ed alla fede egli vuole che la natura
7 17| la tradizione umile della fede ai voli animosi della scienza;
8 22| autorità in quanto attesta la fede e l’affetto intimo di chi
9 24| scienza sottometteva la fede, così alla virtù posponeva
10 27| dolorose; e fu chi gli negò fede e probità, scienza e mente.
11 28| essere più che un atto di fede e per diventare un sistema,
12 28| d’ogni filosofia e d’ogni fede; ne lo svogliava la tema
13 28| d’una umanità fatta per fede e amore sempre novellamente
14 28| le cose grandi; che nella fede e nell’affetto comprendono
15 30| autorità di ragione e di fede dopo il secolo diciassettesimo
16 31| confermare co’ fatti la sua fede nel vero, e nel tempo che
17 41| fece virtù, che unifica la fede e l’amore. Onde la speranza
18 41| sorte della Chiesa, la sua fede era ferma; e, malato, grave,
19 42| sommessa, la professione di fede secondo il Concilio di Trento;
20 44| presentimenti non solo alla fede e all’affetto ma alla ragione
21 44| natura e il mirabile della fede, un primo istitutore di
22 44| verginali, dal cui ingegno la fede germina come pianta novella
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