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Niccolò Tommaseo
Antonio Rosmini

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)


1814-artif | ascen-comod | compa-dimos | dinna-fragr | frain-intel | intem-muove | murar-pote | poten-rinas | rinci-soma | somig-tuam | turba-zuffe

     Parte
1 35 | soavi bisogni del cuore. Nel 1814 aperse ai genitori il desiderio, 2 9(2) | questi versi stampati nel 1818 al suo condiscepolo abate 3 35 | intenzioni il viaggio di Roma nel 1822, quando accolto cordialmente 4 | 64 5 | 65 6 | 66 7 4 | ch’è cosa forzata; non l’abbagliano le masse dei colori forti, 8 21 | ammirati, non si lasciava abbagliare all’affezione allo zelo 9 12 | Italia e alle lettere, io abbandonai gli agi della casa paterna, 10 42 | bella. La sua massima dell’abbandonare se stesso alla Provvidenza, 11 4 | si sono confuse e quasi abbaruffate insieme: lingua, stile, 12 5 | autorità), quel vederlo abbassarsi a trastulli quasi puerili, 13 41 | fin negli spasimi non s’abbatte, e si regge sopra di ; 14 | abbian 15 25(5) | virtù, che in faccenduole abbiette~~Grande, sovente di velarsi 16 46 | che fraintendono, con gli abbietti a’ quali è altezza l’altrui 17 41 | ingrato all’altrui pietà e non abbisognante di quella.~Un giorno a un 18 37 | Loreto e Sebenico, fece abboccarsi il prete Francese e il Roveretano; 19 12 | Censura ch’egli fingeva d’abbominare che il libro fosse interdetto; 20 10 | religione e di civiltà, abbominava. E a me narrò come gli ferisse 21 27 | crescenti; e nella fiducia abbondino anzichè nella diffidenza, 22 5 | luce, il colloquio di D. Abbondio con Federico e la sovrana 23 10 | rammentansi del Vannetti, il quale abborriva i Tedeschi come i Francesi 24 25 | teoricamente; e ne lasciò lavori abbozzati. Ma la pratica di queste 25 30 | grand’albero il cui tronco abbracciabile appena da molte braccia 26 34 | vecchio, quale infermo, ad abbracciare il condiscepolo ispiratore, 27 28 | errori, che sarebbe difficile abbracciarne a un tratto tanti anco al 28 11 | a stimarlo, ma non tutti abbracciati con quella pienezza d’affezione 29 16 | libro di minuta scrittura e abbreviata ma bella; e con l’anima 30 44 | scritta quasi in caratteri abbreviati ne’ nomi che sul fonte del 31 45 | cogitare, sed humilia et abiecta, unum hoc difficile illis 32 42 | sono moltissimi, e sono un abisso, al quale noi possiamo affacciarci 33 34 | rinascente di storia e di pietà, abitanti i pinnacoli di San Marco, 34 34 | che di a poco io dovrei abitare a un de’ capi di piazza 35 12 | credo suoi lontani congiunti abitata già da quell’inclita Nice, 36 22 | Ma quella ch’io dicevo abituale modestia della sua vita, 37 5 | indulgenza pia verso i così abituati, i quali egli non poteva 38 4 | due lingue scarseggi, dove abondi; e così lo studio delle 39 11 | quali più la sua natura aborriva. Gli fu scrittore ed amico 40 4 | umane che siano idee e non aborti; al contrario di coloro 41 41 | saprebbe che sciuparlo e abusarne: sapeva che quel ch’è da 42 3 | particelle che da’ pedanti abusate e scambiate e frantese, 43 11 | quale egli però non ha mai abusato; e questa direi una delle 44 8 | quando del raziocinio s’abusi; ognun vede che il virtuoso 45 45 | non recte intellectarum abusione) perniciosa scientia est, 46 17 | ma per tremare del facile abuso, e per ammirarle in chi 47 44 | amante dell’arti: ma egli abusò delle arti belle innalzando 48 42 | ritrovare e voci e figure da far accademica e teatrica la sua morte; 49 26 | non so quante ma di molte, accademie che lo ascrissero a , 50 22 | Questo anche al Rosmini accadeva talvolta; ed era sofferenza 51 23 | opinione o d’un atto; altr’è accagionarne un sol uomo come di bestemmie 52 23 | logica troppo fedele che accagionava un errore di tutte le conseguenze 53 13 | diletto che certi giorni accapacciato dalle nuove operazioni d’ 54 26 | profondesse le lodi per accattarsi lode, e che non degnasse 55 7 | perchè non solo e’ non accattava ammirabilità col linguaggio 56 43 | ne’ propri dolori, senza accelerarne l’impeto o alterare l’imagine 57 4 | città e letterati di grido; accenna che il vocabolario non è, 58 4 | chiama egli il depravarla, accennando a quella indeterminazione 59 27 | voluttuose del mare Pacifico, accennate da Isaia profeta dicente: 60 24 | rispettosa amorevolezza le accennava delle dilettevoli cose ch’ 61 44 | del troppo lungo mio dire accennavo, la vita di quest’uomo è 62 28 | incuorare coloro che pure accennino di mettersi per tale cammino); 63 39 | ribatterla espressamente pur coll’accenno de’ fatti, già messi in 64 17 | Rosmini come per digressione accennò delle sue idee cosmologiche 65 25(5) | bisbigliar degl’inusati accenti~~Forse l’orecchio v’apporrai 66 32 | necessarie alla civile, se non si accentrano co’ cerchi più ampi, la 67 11 | Cardinale: ma non me ne sono mai accertato. Così le tradizioni delle 68 2 | Spente del piano ormai le accese tinte,~Anche allora il cor 69 4 | questione a principî, e’ la accetta però quale è posta da altri, 70 34 | licenziò il Rosmini stesso, non accettando la cattedra offertagli se 71 16 | pompa d’ingegno, egli non accetto a que’ positivi la cui scienza 72 15 | vera: e dimostra come gli accidenti della vita più estrinseci 73 12 | come nella libera scena d’acclive e variata campagna. Sentivo 74 28 | pregai non volesse parere accodato ad altri avversari del Rosmini, 75 22 | le conosce insidiose, le accoglie come lo spassionato e l’ 76 26 | Rosmini, li rigettava; accogliendo con riconoscenza e la visita 77 23 | parte almeno della festosa accoglienza già fatta all’autore dell’ 78 22 | nelle attitudini, pronto ad accogliere il bene d’onde che gli venisse, 79 9 | compiuta era a lui quella che accogliesse meglio in le più comuni 80 1 | di Francia famigliarità, accolse, dopo meditate, le dottrine 81 23 | con chi avesse che fare, e accomodando al temperamento il rimedio. 82 41 | più merito ed efficacia, accomodandole all’intelligenza de’ più 83 37 | minestra non condita di sale, accomodandosi a spazzare la casa, come 84 25 | riingranditi; ma l’idea poi accomodava alla proporzione degli uomini 85 2 | ovunque serïosa l’accompagna~Con verga in man di disciplina. 86 28 | armonia più piena lo può accompagnare che l’affetto di queste 87 34 | da principi e da popoli, accompagnata d’armonie, di meditazioni, 88 12 | del cuore — un giorno io l’accompagnavo in fino alla porta di Casa 89 42 | innanzi si fece recitare, e accompagnò ad alta voce in prima, poi 90 16 | si trovano naturalmente accoppiate, e perchè la scienza non 91 1 | modello del genere, e porterà accoppiati insieme alla posterità grata 92 3 | stesso, e vietava che l’in accoppiato a aggettivo, potesse ora 93 35 | di razza francese, e che accoppiava la francese all’arguzia 94 39 | e dolori; si sforzino d’accorarlo a gara la tiepidezza degli 95 28 | vede con che rassegnazione accorata io m’esponessi al cimento, 96 12 | ne dimostrò, non offeso, accorato; e non volle trovarsi alle 97 39 | incanutisca anzi tempo e s’accorci la vita per adornare di 98 44 | sermoni del Grisostomo (accordandosi meco nello stimarlo la voce 99 22 | contrario? Del qual modo d’accordare insieme la verità e la pietà 100 9 | credenze, per lo spontaneo accordarsi de’ principi anco stranieri 101 19 | ne’ quali egli cercava l’accordo di tutte insieme le facoltà 102 28 | tanto buono da non se ne accorgere punto, e alla scarsezza 103 43 | orare, come se allora s’accorgesse della morte, appunta al 104 26 | di coraggio, è eziandio accorgimento, non nell’intenzione loro 105 34 | parroco; non sarebbero potuti accorrere gli amici della sua giovanezza, 106 25 | affacciatosi alla vita, s’accorse che quella del pensiero 107 36 | della persona, vivace ed accorta, che poteva sperar nel mondo 108 22 | e a discernerlo, fatto accorto dalla propria esperienza; 109 14 | distaccato dall’educare, e non si accostano che per azzuffarsi; oggidì 110 16 | senza trascenderli, dell’accostarsi alle due opinioni contrarie 111 27 | Rosmini, cert’uomo gli si accostò domandando danaro; e avutone 112 28 | giuoco del caso, com’un accozzamento degli atomi d’Epicuro. Fatto 113 33 | fedi, e che pur penano ad accozzarsi sotto un ambiguo vessillo, 114 39 | l’abito sacerdotale, per accrescere l’eredità de’ maggiori, 115 4 | che un Veneto ristampasse accresciuta nel secolo nostro la Crusca, 116 17 | e vedendo come da quella accumulazione di fatti il Tedesco non 117 39 | documenti alla mano e con accuratezza che in questi tempi di fiacche 118 28 | Non conveniva ad un prete accusare quasi con vanto un altro 119 28 | Alle celie frammischiò accuse ambigue, però più gravi: 120 28 | valentuomo, che per fare più acerbe le sue doglianze di prima, 121 19 | tale ne’ più tardi anni acerbo. Ben credo sia lecito dire 122 43 | con le labbra un liquore acidulo portogli per inumidirle, 123 31 | ultimo il Dimittantur ad acquetarli; e il dimittantur dopo tanta 124 2 | n Cielo io miro, ivi m’acqueto.~ ~Poichè gli eventi de’ 125 33 | delle notizie che veniva acquistando per via, faceva suo pro 126 34 | titolo suo di prete dovevano acquistar più valore e le preghiere 127 21 | onore di quel ch’ella seppe acquistare a stessa; perchè il Rosmini 128 11 | dalla cura incessante d’acquistarli e di diffonderli massime 129 4 | immedesimate, e paiono più acquistarne luce che dargliene e attestano 130 27 | scemo stupire della fama acquistatasi dal Rosmini, e dire: io 131 41 | da Dio, quanto del loro acquisto; ma ch’egli ha a tenersi 132 31 | insegnante, sottomettendosi acquistò tanto più merito quanto 133 20 | non già la spensierata, l’acquosa, la vana; ma quella ch’è 134 27 | moda; e il Rosmini rispose acremente, e prese a notare altri 135 37 | che fa il cuore presago e acuisce i consigli, e anco per quell’ 136 30 | coscienze che tenute sull’aculeo del dubbio fannosi inette 137 4 | greco e di veramente greco acume; il Solomos stato suo condiscepolo 138 27 | d’arguzie innocenti e d’acumi; nel più serio della vita 139 25 | gigante d’Aquino, e per adattarsi all’intelligenza e all’umore 140 40 | scritto, e forse a questa adatto, questi tre versi (parlo 141 15 | impercettibili a chi non s’addentri nell’intimo. E di qui viene 142 41 | ineffabili la sofferenza. Addestrato fin da giovane a patire 143 14 | bello d’unica vita, e si addestrava a comporre quelle tavole 144 11 | sempre pacifiche e gaie gli addestravano la parola e la mente, lo 145 4 | mia fè colui il quale per addietro sarebbe stato da latte, 146 27 | giovane prete non gl’imputasse addirittura tutte le conseguenze erronee 147 34 | non lustrasse di nulla, io additai i due capi di piazza, e 148 6 | il semplice, l’eletto: e additandoci un giorno un volumetto contenente 149 7 | quasi di farli parere comuni additandone il germe nella tradizione, 150 27 | nella seconda visita, dopo additataci l’Atlantide nelle isole 151 12 | De’ quali difetti e’ m’additava l’origine insieme e il rimedio, 152 36 | le preghiere della madre addolorata, deliberò di seguire come 153 42 | opere sue, dicendo lavoro e addoloro; così poteva ora dire: muoio 154 2 | di fidi amici, e insiem m’adducono~Per erma parte al vespertin 155 28 | ultimi di due forti umiliati, Adelchi e Napoleone; doveva, esso, 156 42 | stesso alla Provvidenza, la adempì. Onde il Manzoni ebbe a 157 11 | volle essere dotto per bene adempire gli uffizi della vita; così 158 1 | il mio dell’Adige alla sponda~Caro all’aurette 159 21(3) | All’incontro in Orazio nil admirari suona non si sgomentare 160 7 | Padre o di Filosofo che li adombra ma non li ritrae; fondandosi, 161 44 | la natura volle questo adombrato nella stessa sua morte; 162 40 | fors’anco che un alto vero adombravasi nell’antica distinzione 163 43 | ma onorava, dolendosi e adontandosi s’altri non ne facesse la 164 22 | pecchi d’eccesso, e se n’adontano più che altri della lode 165 7 | spiegazioni, qualche parola è adoprata in senso diverso dal più 166 15 | la raccomandano che non l’adoprino, della quale i sensisti 167 12 | tempo il degno uomo non solo adoprò il proprio affetto ai servigi 168 42 | cotesto. Che faremo noi? — Adorare, tacere e godere —. E così 169 42 | possiamo affacciarci solo per adorarlo. Quanto a me, sono del tutto 170 2 | egli che sapeva me non adoratore di Napoleone, e non l’adorava 171 2 | adoratore di Napoleone, e non l’adorava egli stesso; ma intendeva 172 28 | esultazione trepida e con adorazione superba.~Se il Gioberti 173 12 | se in quelli stessi che adoriamo per aurei non si riscontrino 174 4 | Cicerone che senza le idee l’adornamento delle parole è puerile, 175 39 | e s’accorci la vita per adornare di fregi novelli l’abito 176 2 | Soavemente il pose,~E l’adorò, beata;~ ~il Rosmini preso 177 26 | lode, e che non degnasse adulare nessuna delle passioni e 178 42 | pezzenti e re, tra pargoli e adulti, tra vivi e morti, un’unanime 179 4 | ancor cresciuta in corpo adulto e consolidato; e soggiunge 180 9(2) | che parlo? Ah desio vano aduno.~~E non so forse che la 181 2 | sempre~Nel più ridente d’esta aerea vita~Nel contristan quaggiù 182 36 | nurum: sola contenta Diana~Æternum telorum et virginitatis 183 35 | crescere occulto velut arbor aevo; e siccome i pensieri suoi 184 7 | profonde ed alte egli con la affabilità, se così posso dire, della 185 40 | noi». Qui lo vedi che s’affaccia all’avvenire, e si ritrae 186 42 | abisso, al quale noi possiamo affacciarci solo per adorarlo. Quanto 187 25 | persone differenti.~Appena affacciatosi alla vita, s’accorse che 188 23 | suoi, cioè a scrivere Les Affaires de Rome, e quel di più che 189 38 | benedizioni delle famiglie meno affamate e meno maltrattate di prima; 190 41 | speranza che è mantice agli affanni del timore, e da cui col 191 43 | sorriso: la convulsione affannosa, nelle preci dell’agonia 192 39 | opera gli averi e le notti, affatichi l’ingegno, consumi il vigore 193 4 | che seppe poi ritrovare; e afferma che la solidità e la proprietà 194 27 | rattenne quasi supplichevole, affermando per tutta ragione che ne 195 16 | darebbe troppo al Rosmini chi affermasse di lui che più nuove cose 196 17 | interrogazioni che colle affermazioni; come Cristo stesso sovente 197 40 | veri o supposti sbagli se affermo che gli assalti al Rosmini 198 28 | ambigue, però più gravi: affermò avergli io scritto di quelle 199 5 | giovanile per indole e taluni affettatamente giovialoni per imitazione 200 22 | elemosina, delle fredde, delle affettate; di quelle che intendono 201 36 | proposito, autrice di versi affettuosi e di prose corrette, valente 202 12 | aveva studiato) per più affezionarmi a Virgilio, anima ben più 203 10 | Tedesco ingegnoso e buono e affezionato a lui, le campagne famose 204 28 | celato, e la scelta de’ modi affidando a esso amico. Lo attesta 205 19 | esempi i quali sin dal primo affidandosi alla luce pubblica diedero 206 40 | il suo destino: «Ah non t’affidar mai di far gran cose da 207 34 | sulle cui rive l’avevano ad affidare alla terra i suoi figli, 208 35 | dall’onorata soma di Roma, affidava al tempo, cioè a Dio, le 209 17 | i limiti della scienza, affinati gli organi alla vita dell’ 210 30 | delicato sentimento d’artista, affinato dagli abiti dell’ascetico 211 40 | che vi era di più grande, affinchè niuno si glorî innanzi a 212 17 | imaginazione, nella sua potenza più affine al sensibile, ch’egli chiama 213 25(5) | tra gli astri~~Mai sempre affisso, il guardo unqua chinando~~ 214 46 | iscuorate i dubitanti, non affliggete i buoni, non disperate di 215 38 | visitare i malati e gli afflitti, soccorrere di consiglio 216 22 | in momenti di dubbio o di afflizione ricevono di buon grado una 217 38 | stomaco, si teneva ritto: ma, affralito dal lavoro insolito, già 218 18 | ecclesiastici e speranze per affrattellarsi al Rosmini. E la Logica 219 37 | grandezza è segno il non si affrettare troppo, il distendere sotterra 220 28 | tardi del solito, e poi affrettatosi e per la lena dell’ingegno 221 2 | verso Italia, e ’l vento~Affrettò ’l corso dell’antiche antenne.~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~ 222 15 | gli avversari, invece di affrontare l’idea principale e provarsi 223 39 | maggiori, sgomento a’ nepoti; affronti ostacoli e contraddizioni, 224 26 | gli paresse richiederlo, s’affrontò.~ ~ ~ 225 42 | dovesse far prova di quella agevolezza ch’è il segno della potenza; 226 3 | vietava che l’in accoppiato a aggettivo, potesse ora significare 227 16 | confiscargli la Somma per aggiudicarne il valore come meglio a 228 33 | italiano mettevasi, poco poteva aggiungere alla freschezza de’ suoi 229 7 | scriva assai bene italiano. E aggiungerò, se non è troppo ardire, 230 11 | altri fidati non gli si aggiungessero via facendo, più atti forse 231 8 | anzi alle doti naturali aggiungeva. Gli uomini curanti di vanamente 232 17 | l’attenzione languida, e aggiungono alla ricerca del Vero la 233 7 | Cristiani, che pure tanto ci aggiunsero, e che per zelo della purissima 234 3 | lettera, dicev’egli, omessa o aggiunta o spostata, il bello talvolta 235 37 | compagno nel trenta s’era aggiunto, il Molinari già prete, 236 4 | ingenuità, distinzione e aggiusiatezza del costrutto. Ma sentendo 237 31 | sottomettersi non solo per non si aggregare a que’ preti, che, scuotendo 238 25 | Roveretana, detta degli Agiati, che l’aveva accolto fra’ 239 44 | di continuo esercitati. Agili nella gravità i movimenti, 240 30 | contese su questo argomento agitate specialmente tra i moderni, 241 27 | farmene giudice. Quando agitavansi le miserabili zuffe per 242 44 | sensi.~Commozioni erano, non agitazioni, le sue, sì nella gioia 243 34 | secoli fa per l’appunto agonizzava fortemente la vita civile 244 2 | gelid’acque . . .~Del bruno agricoltor spossato e molle~Vera compassion 245 2 | rugiadoso insiem col rozzo~Agricoltore e col vivace augello,~Desto 246 10 | cominciano a vedersi~ Le case aguzze e tonde le persone,~ comincia 247 44 | mercante di guerra, il prode aguzzino di Carlo V, il vituperoso 248 13 | dimostrò coll’inanimire e aiutare i giovani che si dedicavano 249 12 | esercizio continuo di virtù, aiutata forse dalla divinazione 250 25 | con che l’intelletto è aiutato dalla memoria e dalla immaginazione, 251 12 | padre dolente, rifiutai ogni aiuto proffertomi e riproffertomi, 252 27 | il conoscerlo se talvolta aizza, più sovente mansuefà), 253 43 | paese ch’erasi già tentato aizzare contro lui vivo, furono 254 23 | contraddetto dai Gallicani, aizzati per vero da lui con parole 255 25(5) | trastullo~~Col lieve riso serba alacre e pronto~~ad opere canute.~ ~ 256 45 | in negotiis capessendis alacritas, in persequendis prudentia, 257 14 | il sapere umano in grandi alberi diramantisi con ordine bello 258 | alcuna 259 | alcune 260 | alcuno 261 16 | Rosmini ne tocca, quasi con le ale tese della mente, i due 262 2 | compassion mi tocca, cui~La messe aleggia e ’l colmo Autun vicino,~ 263 2 | La rigidezza del tuo core alfine;~Vola fra noi. Suolo vedrai 264 13 | dalle nuove operazioni d’algebra che andava tentando, smetteva 265 25(5) | questa valle~~Porti sull’ali sue vento cortese,~~Chè 266 41 | cosa, e da affettazione alieno; ma i suoi dolori eran altro 267 Ind | Sant’)~Alfieri (Vittorio)~Alighieri (Dante)~Ambrogio (Sant’)~ 268 17 | concetti nati in luce difende e alimenta. Si paragoni il dubbio socratico 269 13 | smetteva quel che a lui era alimento soave, di dire la messa. 270 34 | Agostino raccoltosi con Alipio e altri amici fuor del fiotto 271 32 | libri di filosofia pura allargandosi nel dilucidare e confermare 272 33 | conseguivasi del pari con un’alleanza la qual patteggiasse la 273 33 | imprevidenza degli uomini è fatta alleata al nemico; che dal combattere 274 28 | offrendosi di concorrere ad alleggerirgli quel nobile ma indebito 275 39 | coraggiosamente e quasi allegramente negata: fu detto che le 276 44 | serene le dispiacenze, le allegrezze raccolte, meditato l’istinto 277 35 | delicata, e sotto la sbadata allegria traspariva un non so che 278 36 | ricchezze sue luogo onorevole e allegro, e si reca ad onore lasciare 279 35 | la brama di fama poteva allettarlo, ma gli stessi suoi desideri 280 11 | gli sarà stato non pure alleviamento di fatica, ma benefica ispirazione. 281 2 | il Rosmini provò, come l’Allighieri, dell’età circa di nov’anni 282 33 | mettere alla pari una lamina d’alluminio e molto meno un pezzo di 283 4 | apparato di scientifiche allusioni; e così coll’indole dell’ 284 2 | non dissimil forse~All’alpestre tua terra, ambo ci chiuda.~ 285 43 | senza accelerarne l’impeto o alterare l’imagine propria, che, 286 33 | e della docilità vanno alteri com’altri della indocilità, 287 22 | altezza lo difendeva dall’alterigia vana; ed e’ soleva dire 288 16 | difetto, che sì sovente s’alternano nelle umane cose. Egli, 289 13 | astruse letture le eleganti alternava, trovando il solido vero 290 32 | varietà; di quella norma altissima del minimo mezzo, posta 291 45 | impetu, tanquam ignis in altum, ad virtutis gloriae cupiditatem 292 23 | mano in atto d’additare un’altura, rispose e’ si colloca ...; 293 38 | andare e lo starsene. Agli alunni suoi stessi non imponeva 294 32 | parole che rendono la grave e amabile armonia delle cose: Ita 295 42 | com’egli la dice, santa amabilità, il Rosmini moriva. A un 296 2 | e parco~Tutto condisca amabilmente il sale:~O finalmente allor 297 23 | poi d’opinioni, sempre l’amai; e, rivistolo nel quarantotto, 298 22 | in più apprensione e non amando canzonature in momento così 299 41 | ti creda soverchiamente amareggiato e ne patisca per te, e tu 300 28 | proprie oscure passioni, gli amareggiavano l’anima e gli mandavano, 301 41 | dimostrargli che in quell’amaro è misto un dolce più puro 302 35 | cugino di nome Carlo, che amassero insieme con la virtù le 303 25 | misera, l’amare in essa gli amati da Dio e da Gesù. E si doleva 304 39 | medesimo, e quanto da’ lettori amato, tanto dagli stampatori 305 2 | e ispirato cantico dell’amatore di Laura cantò Maria. E 306 18 | sono negli occhi de’ veraci amatori ornamento di vereconda ricchezza; 307 7 | nel Nuovo Saggio, e delle ambagi morali del Kant nella Storia 308 43 | restavano d’anelito ancora, e le ambasce erano così stringenti, e 309 28 | doveva, esso, assistere con ambascia di spirito forse più grave 310 2 | felici e ne descrive le ambascie e gl’inganni, ma delle rime 311 31 | impotenti e sospetti ad ambe le parti; doveva non solo 312 23 | all’altro i luoghi che meno ambiguamente contengono quelle idee, 313 33 | penano ad accozzarsi sotto un ambiguo vessillo, non può venire 314 7 | concetti più proprii a lui, ambiva quasi di farli parere comuni 315 26 | pregiudizi correnti o per ambizione o per timidità o per quel 316 2 | All’alpestre tua terra, ambo ci chiuda.~Certo scolpito 317 9(2) | quelle dolci mie latèbre amene?~~Sebben che parlo? Ah desio 318 9(2) | corre a mezzodì di colli ameni~~Con perpetua catena. . . . . . . . . . .~~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 319 1 | armonia.~Nato in Rovereto, l’amenità del paese cominciò bentosto 320 1 | morire in paese ancora più ameno del suo natìo; e la Provvidenza 321 37 | stringere de’ voti, si dileguò amicamente, temendo che quel legame 322 9(2) | Condurmi il coro delle amiche Muse;~~Il dorso ignudo del 323 17 | della dottrina Socratica ammaestrante più con le interrogazioni 324 14 | gli affetti; oggidì che l’ammaestrare è distaccato dall’educare, 325 22 | non potesse appisolarsi o ammalare; intendeva ch’e’ non potesse 326 10 | ingiustizia e la barbarie, anco ammantate di religione e di civiltà, 327 34 | offertagli se non a patto che ammettessesi dalla città l’Istituto, 328 35 | estraneo, egli prosegue ad amministrarla come per il cugino vivente, 329 35 | conte Salvadori, che gliela amministrasse con quella generosa pazienza 330 39 | arbitrio, per tema di cadere in amministratore del cui fatto avesse a diffidare 331 7 | non gli apparisse sempre ammirabile cosa; e come autorità filosofica 332 7 | non solo e’ non accattava ammirabilità col linguaggio oscuro e 333 17 | del facile abuso, e per ammirarle in chi più risplendono; 334 15 | cose, sarebbe giustizia ammirarlo come psicologo e moralista 335 21(3) | dello spirito umano è da ammirarsi con vero spavento.~ ~ 336 9 | suoi occhi; quantunque egli ammirasse nell’architettura palladiana 337 21 | e i difetti negl’ingegni ammirati, non si lasciava abbagliare 338 34 | Presbyter, quel Dalmata ammirato da lui e per gl’impeti santi 339 13 | con nuova luce d’ingegno e ammodernandole, le più luminose mostrando 340 11 | anco del freddamente ammonirne, ma, bastandogli di dar 341 35 | squisitezza letterata era ammorbidita dalla esperienza del mondo, 342 4 | anch’egli il Rosmini e l’amò. Il Bassich poi, fattosi 343 2 | mortali ignari~Legge occulta d’amor tempra e corregge;~Non fu 344 36 | telorum et virginitatis amorem~Intemerata colit.~ ~ ~ 345 12 | più d’una volta e con atto amorevole, ma tanto più memorando, 346 24 | veglie, esso con rispettosa amorevolezza le accennava delle dilettevoli 347 20 | ancor più netta e quasi amorosa scrittura del solito, con 348 34 | Neri da lui in giovanezza amorosamente lodato, a Vincenzo de’ Paoli. 349 4 | cielo vissuti. Ripete e amplia il detto di Vitruvio che 350 11 | che talvolta si temperano ampliando), e gli aprivano a nuovi 351 11 | dichiarare e temperare e ampliare (che talvolta si temperano 352 17 | pur questo solo avrebbe ampliati i limiti della scienza, 353 31 | Illustrabit, mihi crede, tuam amplitudinem, hominum iniuria8.~ ~ ~ 354 30 | certamente giovato a quell’analisi così sottile, congiunta 355 24 | perpetua, e essa stessa anatema vivo. Divisi, dic’egli, 356 32 | egli riconosce nel sociale andamento, legge di continuità insieme 357 16 | re di Napoli perchè non andasse al Concilio, il disegno 358 28 | odio e di spregio; ch’io andassi incontro a dispiaceri e 359 2 | schiette e più delicate. E, andato in Arquà come a pellegrinaggio 360 11 | zio in quel collegio, ove andavano chierici di Dalmazia a educarsi; 361 34 | Papa; al suo ordine me ne anderò, non prima, se non di forza. — 362 2 | catena.~Forse un giorno andrai mendico~Senza ingegno e 363 28 | madre misera milanese, agli aneliti ultimi di due forti umiliati, 364 43 | Sette giorni gli restavano d’anelito ancora, e le ambasce erano 365 40 | In questa lotta coll’Angelo suo pareva a lui che il 366 28 | nostra, all’Italia, a un angolo del Piemonte, sento che 367 41 | ad altri e a la vanità angosciosa di quella speranza che è 368 12 | esso salire in una mesta e angusta: ma io con gratitudine ricusai. 369 27 | trasformatrice nota degli animali noti. Il Foscolo allora 370 45 | humaniorum litterarum spiritu animetur, ornamentis comatur, mollitudine 371 37 | magnanima e infaticabilmente animosa nobilitate e ampliate; non 372 34 | o di quelle convulsioni animose che pigliano gli uomini 373 17 | umile della fede ai voli animosi della scienza; si sentirà 374 45 | asperulis hisce disciplinis animum quum appelleres, litterarum 375 24 | consolazioni che non negli annali sanguinosi de’ popoli, e 376 4 | lingua con que’ loro vocaboli annebbiati dimostrino la caligine e 377 Ind | abate)~Carli (Antonio)~Caro (Annibal)~Castelbarco (Casa dei)~ 378 43 | e battezzato il dell’Annunciazione nell’anno che la Repubblica 379 42 | consulto medico, gli si annunzia portargli una miglior medicina, 380 34 | con lettera di sua mano annunziò il cardinalato al Rosmini, 381 39 | cedè al legatario verso un annuo compenso, non ne potendo 382 30(7) | Verso d’una elegia d’Anonimo Fiorentino in morte d’Antonio 383 21(3) | non della paura, ma dell’ansiosa speranza: giacchè pavor 384 30 | rifece le scale e dopo ansioso pensiero ritornò ad avvertire 385 Ind | Maurizio)~Muratori (Ludovico Ant.)~Napoleone (primo)~Neri ( 386 2 | Affrettò ’l corso dell’antiche antenne.~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~ 387 9(2) | E ’l Sagittario d’antepor, consiglia~~La città più 388 40 | formato già, e altri indizi anteriori ne dimostrano i germi: come 389 43 | tuttavia, dell’italiana antichissima civiltà e gentilezza.~Di 390 4 | compiacciano in quel giuoco d’antitesi il quale può più giustamente 391 35 | bisogni del cuore. Nel 1814 aperse ai genitori il desiderio, 392 9(2) | guardata e più ben chiusa~~All’aperta, ventosa, umida villa,~~ 393 9(2) | colti amici~~Fra le soavi, aperte, allegre braccia~~La pura 394 24 | disponendo sulle seggiole i libri aperti, e ingiungendo a se stesso 395 16 | gran favola, tra dramma e apologo, ch’è l’umana filosofia. 396 9(2) | bella orridezza il guardo appaga.~~E corre a mezzodì di colli 397 32 | come di capacità così d’appagamento; e che il troppo ragguagliare 398 21 | che dalle opere sue non appaia. Così discernendo i germi 399 4 | antichi — Disapparar ciò che appararo imberbi». — E qui con sorriso 400 4 | finalmente in un certo fastoso apparato di scientifiche allusioni; 401 13 | parte, e ad altre ancora apparecchiarsi, che gli ha vietato la morte. 402 7 | giovane vana: e par che voglia appareggiare agli altrui passi minori 403 7 | colleganza de’ concetti apparentemente sparpagliati peDialoghi, 404 34 | dopo meditare lungo, gli apparì a un tratto formato il disegno 405 34 | Quand’ecco un giorno gli appariscono i carabinieri del re: «Se 406 12 | delle idee nel colloquio, m’apparivano più ampie; i palagi più 407 19 | di visione luminosa e di apparizione rivelatrice, siccome suona 408 31 | Rosmini che intendeva di voler appartenere, egli e i suoi, alla Chiesa 409 34 | Regola impone che chi gli appartiene non possa se non per poco 410 45 | disciplinis animum quum appelleres, litterarum eas humanitate 411 9(2) | cibi, conditi~~Di campestre appetito (o dolci cibi!),~~E salubri 412 28 | taluno de’ suoi difensori s’appiattasse per paura dell’abate Gioberti, 413 34 | la propria, inginocchiato appiè del suo letto insieme co’ 414 19 | e rifare poi, l’uso dell’appigliarsi alla prima parola che corre 415 22 | Rosmini che uomo non potesse appisolarsi o ammalare; intendeva ch’ 416 30 | ch’ella debbe7. Il Rosmini applicando qui il suo principio del 417 17 | cose, quant’egli dice dell’applicare l’imaginazione, nella sua 418 29 | compiutamente veduta o non bene applicata verità, meglio riparasi 419 32 | luogo a dire com’egli abbia applicati i suoi principi alle cose 420 7 | e come le sue dottrine s’applichino eziandio al senso del bello, 421 37 | reggendosi sopra senza appoggiare le braccia. Ma quella soave 422 42 | quasi slogate, cercavano appoggio l’una sull’altra senza trovarlo, 423 28 | strana l’egregio mi mosse apponendo a me, come detta di un discorso 424 25(5) | accenti~~Forse l’orecchio v’apporrai gentile;~~O sia che al patrio 425 41 | negli anni che ad altri apportano la verità di ingrate esperienze, 426 28 | interpreti di tale amicizia, apportatrici di consolazione ad una cristiana, 427 44 | odorato potente di finezza gli apportava in un giardino di fiori 428 27 | viso anima di coniglio, ci appose il suo nome. Io non posso 429 4 | arringando e scrivendo, apprendendo e insegnando, Dante e il 430 4 | non la sapendo volendo apprenderla, fanno teoria della propria 431 22 | mettesse il letterato in più apprensione e non amando canzonature 432 18 | nel seminario di Padova apprese e insegnò le eleganze latine 433 16 | mancare alla scienza; egli che apprezza tanto Aristotele in questo, 434 21 | la dignità? Sapeva egli apprezzare un pregio, anche solo che 435 25 | massime. Ma sebbene egli apprezzasse il servigio reso da coloro 436 4 | antichi volgarizzatori s’apprezzi la disinvoltura tutta italiana, 437 4 | suo dire, sì scelta e sì appropriata; e quegli accenni rapidi 438 22 | sappia trovare le parole appropriate, o le smentisca con quegli 439 42 | divino attributo. Ma più s’approssimava al termine della sua prova, 440 12 | quantunque non potesse in tutto approvare, e non dovesse manifestare 441 11 | egli li conoscesse e non li approvasse, lasciava al tacito esempio 442 38 | confratelli; e nel trentanove, approvata da Gregorio XVI la Società, 443 27 | facile spaccio. Ma sebbene, approvati com’erano dalla censura 444 12 | la Censura che lo aveva approvato ingiunse che a tutti gli 445 33 | che nello scorso dicembre approvava la spedizione di Crimea, 446 12 | non dovesse manifestare approvazione di tutte le opinioni mie 447 43 | s’accorgesse della morte, appunta al letto le braccia, e con 448 4 | in breve tratto si fanno appurare e trangugiare dalle menti 449 15 | dell’umano pensiero. Le idee appurate e ampliate della similitudine 450 10 | quelli a cui l’uomo più apre il cuore, e, se debole ( 451 24 | sentiero che viene l’amore aprendo a fra i triboli dell’ 452 2 | il varco~In proni carmi aprir, che scendon facili~Dall’ 453 33 | indizio degli errori morali, aprire una galleria miseranda d’ 454 4 | una coltella da selvaggi apritrice di crani. Oltre a questo 455 20 | nuova distesa di cose gli si apriva dinnanzi; e nel riordinare, 456 35 | doveva crescere occulto velut arbor aevo; e siccome i pensieri 457 21 | un’Accademia tra urbana e arcadica, tra grave e gioviale, ma 458 9 | masse d’ombre o di luce, architettare edifizii di scienza che 459 34 | come in prospetto del già architettato edifizio dell’intera sua 460 4 | tinto di tutte le scienze l’architetto; e raccomanda quella liberalità 461 35 | raccontando del Cardinale arcivescovo suo concittadino, essersi 462 2 | questo è quello strale~Che l’arco dell’esilio pria saetta.~ 463 39 | tutto alla verità, che arde dell’amore di Dio e de’ 464 2 | pio consiglio,~D’un gentil ardir fia pena~La franchigia dell’ 465 7 | aggiungerò, se non è troppo ardire, che l’italiano suo mi pare 466 7 | stile e lingua: e io non ardisco senza peritanza affermare 467 16 | di mente a spiccar voli arditi per ricongiungerci al passato, 468 2 | commosso e pieno~D’un sacro ardor, che in me la sparsa in 469 21 | meno che pura, che i suoi ardori raccolse sotto la fredda 470 13 | come ne’ più maturi dalle ardue e fredde altezze della dottrina 471 18 | vi leva di peso nel più arduo dell’idea. Siccome dal noto 472 26 | i versi del Parini Già l’are a Vener sacre, domandando 473 46 | vedete in questo granello d’arena ch’è il nostro pianeta, 474 11 | massime se versassero in argomenti di filosofia, prolungava 475 9 | alla quale sì nuove cose argomentò Carlo Troja con dotta divinazione, 476 4 | fedelmente; mi pare di poterne arguire che s’egli, rapito dall’ 477 40 | urbana quanto coraggiosa ed arguta la disgrazia della mia cecità ( 478 27 | celia e s’armava anch’egli d’arguzie innocenti e d’acumi; nel 479 2 | raccomandava lo studio, non già con aridi o superbi o importuni consigli, 480 17 | vanto sincero lo scheletro arido come bellezza suprema e 481 7 | eloquenza che non nelle aringhe degli avvocati da pergamo.~ 482 38 | dell’Etica e della Rettorica aristotelica la Morale e la Poesia cristiana 483 12 | dignità ch’io tenevo come l’arma del povero, e il ribrezzo 484 7 | ribattere le obbiezioni armate d’equivoci: e se in tanta 485 27 | suoi in vena di celia e s’armava anch’egli d’arguzie innocenti 486 4 | intero~L’uomo e il cavallo, l’arme e i vestimenti~ Senza toccar 487 44 | primo sole metteva armonie. Armoniche le proporzioni di tutta 488 9 | architettura palladiana quell’armoniosa pace e semplicità che all’ 489 3 | e il congegno de’ numeri armonioso; e ridiceva que’ versi ove 490 39 | lago natio, portò seco gli arnesi dell’arte sua, e li serbava 491 4 | straniere non tanto hanno arricchita la lingua quanto indotta 492 20 | volumi de’ quali egli ha arricchito più che l’Italia, poco più 493 22 | sarebbe adontato, non l’arricciavano punto. Quando in Rovereto 494 4 | avessero non breve soggiorno, arringando e scrivendo, apprendendo 495 27 | più certuni richieggono arrogantemente da loro, come se il dato 496 19 | altri non sia vanità ed arroganza. Fatto è che di grandi uomini 497 16 | a lui l’invenzione dell’arsenale logico tenendo che l’India 498 4 | Italia più semplice e meno artificiato; le quali modeste e socratiche 499 15 | maniera, usando, fra gli altri artifizi, di quella dissimulazione 500 44 | veemenza, meno cercati gli artifizî nel pieno dell’arte, più 501 2 | pure, tra le pure, e tra le artifiziate le più schiette e più delicate.


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