1814-artif | ascen-comod | compa-dimos | dinna-fragr | frain-intel | intem-muove | murar-pote | poten-rinas | rinci-soma | somig-tuam | turba-zuffe
Parte
4509 35 | con la sua tanto notabili somiglianze, che il Manzoni, scrivendo
4510 16 | sfratarlo, nè confiscargli la Somma per aggiudicarne il valore
4511 21 | con un accento anzi più sommesso che più forte rendeva onore
4512 21 | più del bue, che non debbo sommettere a questo quello, se nell’
4513 9(2) | inospite e selvagge,~~E di sonanti acque cascate, ed erti,~~
4514 28 | propria parola, nella cui sonorità si compiacciono, vagheggiandola
4515 41 | e’ gli avrebbe vinti e sopiti con le gioie che provava
4516 45 | mestissima il vederli tanto soprabbondantemente avverati13: «Sunt nempe
4517 19 | meglio vederne l’ordine, le soprabbondanze, i mancamenti, e quasi cosa
4518 44 | chiaro: ma il contrarre delle sopracciglia e delle labbra e della fronte
4519 33 | pericolosi dalle inevitabili sopraccrescenti gravezze; considerando che
4520 44 | forse alla mezzana statura sopraeccedenti un po’ quelle del capo,
4521 18 | vengono all’assunto, non sopraggiungendo per via di digressioni,
4522 24 | colla varietà; e se la madre sopraggiungeva temendo delle prolungate
4523 28 | suo intorno al libro del Soprannaturale, rispose parole brevi, non
4524 44 | cui la melodia spontanea soprannuota (mi sia lecito il modo)
4525 4 | nobiltà di pensare così soprastesse agli altri per eccellenza
4526 39 | e forte come di spirito sopravolante alla terra; mi prende un
4527 28 | che Vincenzo Gioberti, se sopravvissuto, ripeterebbe con gioia,
4528 28 | memoria degli uomini che sopravvivono, infelici, ai cimenti della
4529 41 | a patire il tedio, ch’è sorgente delle più acri infelicità;
4530 44 | età della Chiesa, cioè al sorgere d’un gran sole e all’apparire
4531 40 | montagna. Anzi di qui a lui sorgeva una consolazione degna dell’
4532 28 | e degli uomini nuovi che sorgono in essa; istigazioni di
4533 2 | attonito al Rosmini. Egli sorride e lo lascia seguitare; egli
4534 35 | della celia, che la ridiceva sorridendo, e lodando forse soverchio
4535 42 | reggevano per sedersi sul letto, sorrise; e gli astanti tra pietà
4536 26 | caduceo di Mercurio e i sorrisi di Venere Libitina.~Il Rosmini
4537 34 | Rosmini la tomba; che là dove sorse limpido un astro di carità,
4538 27 | nostra parola e l’opera sortisca talvolta effetto contrario
4539 18 | intimo. E coloro a cui pareva sospetta in esso la novità del linguaggio,
4540 12 | udire non dico credesse ma sospettasse, non so; non lo diede però
4541 39 | uomo ignaro de’ fatti ci sospettò un che di vero, importa
4542 6 | febbre le anime nuove e sospinge le non ben potenti di sè,
4543 9 | senonchè il suo volo lo sospinse più in alto: e meglio che
4544 36 | nella casa paterna, ma non sospira che al chiostro. E così
4545 28 | fa assistere agli ultimi sospiri di due donne affettuose,
4546 22 | del viver suo base e cima, sostegno e ornamento; e però congiunta
4547 39 | compenso, non ne potendo sostener le gravezze; trattasi d’
4548 15 | le argomentazioni che la sostengono e con ordine confutarle,
4549 2 | Se poi sostieni che di te guardingo,~Poco
4550 37 | affrettare troppo, il distendere sotterra le radici ben ferme innanzi
4551 30 | giovato a quell’analisi così sottile, congiunta a sintesi tanto
4552 33 | di più, questo impero pur sottinteso attestando paura toglieva
4553 26 | Cristiano, che si faceva sottomano a ogni tratto segni di croce
4554 31 | discente non alla insegnante, sottomettendosi acquistò tanto più merito
4555 31 | mossegli. Doveva il Rosmini sottomettersi non solo per non si aggregare
4556 24 | e siccome alla scienza sottometteva la fede, così alla virtù
4557 31 | risposta altra che generica, si sottomise puramente e semplicemente.
4558 27 | stesso come, ricusando Ugo di sottoscrivere il proprio nome a parole
4559 6 | imitazione di scrittori italiani soverchi in parole, fece poi più
4560 40 | infermità venga dall’attività soverchiante dell’una potenza, non perchè
4561 26 | scritti si ratteneva dalle soverchie significazioni anco della
4562 | sovra
4563 15 | legislatore dice con lode sovrabbondante il Poeta, D’entro alle leggi
4564 41 | questo pure aveva conforti sovrabbondanti a’ dolori. Perchè, quanto
4565 5 | Abbondio con Federico e la sovrana comparazione del povero
4566 44 | pronunzia sonante e pura. Sovranamente notò l’Aquinate che gli
4567 7 | i giudizii che in Italia spacciansi in fatto di stile e di lingua,
4568 37 | il Molinari già prete, spacciato da’ medici; al quale il
4569 34 | trepidanti nel valoroso rifiuto, spacciava una parola mia, non so se
4570 27 | que’ libri avevano facile spaccio. Ma sebbene, approvati com’
4571 27 | non la pace quaggiù ma la spada, e intende chiaramente la
4572 12 | Virgilio in quel collegio di Spalato ov’era stato scolaro Ugo
4573 40 | foresta che ascende ardua le spalle della montagna. Anzi di
4574 37 | radici ben ferme innanzi di spandersi in rami fruttiferi. Aveva
4575 9(2) | ove pria l’allegra aurora~~Sparge le rose, e seco suol di
4576 18 | dovizia d’idee ch’egli viene spargendo per illustrare l’idea principale,
4577 14 | notiziuole d’erudizione sparpaglia e impiccolisce i pensieri
4578 7 | concetti apparentemente sparpagliati pe’ Dialoghi, e mostrarne
4579 7 | diversità degli studi miei sparsi, e la dispersione della
4580 9(2) | E ovunque vaghi paesetti sparti,~~O biancheggianti solitarie
4581 18 | più ricchi, e’ s’ingegnava spartirla in monete spicciole, e fare
4582 4 | non ignudata, non secca e sparuta, ma vestita e splendente;
4583 28 | tratto tanti anco al più spasimato ricercatore del falso: nè
4584 41 | non afflitto; fin negli spasimi non s’abbatte, e si regge
4585 5 | comparazione del povero prete spaurito dalla coscienza de’ doveri
4586 21(3) | del trecento: V. Cr. tutte spaventaro, udite le parole della sapienza.
4587 21(3) | Frediani ch’è reso da si spaventò. All’incontro in Orazio
4588 28 | nel guscio del Bentham o spaziano per i vapori dell’Hegel;
4589 44 | Rosmini la fronte più alta e spaziosa e serena, come più affabile
4590 37 | di sale, accomodandosi a spazzare la casa, come il Muratori
4591 43 | riflettendosi in sè medesima, si specchiava quasi ne’ propri dolori,
4592 44 | natura, non pur modello ma specchio dell’uomo e simbolo pregno
4593 25 | idee: e un ammaestramento speciale destinava, come il Neri,
4594 32 | umane società, della ragione speculativa e della ragione pratica
4595 16 | intemperante; egli, ingegno sì speculativo, riprende l’intemperante
4596 39 | dimostrare come poco egli fosse speculatore di lucri, se a dimostrarlo
4597 16 | intemperante amore della speculazione; egli che deplora la decadenza
4598 21(3) | fioretti l’obstupuit dello Speculum, nota il Frediani ch’è reso
4599 42 | medici, e con l’anima in vero spedita, e, come dicono del morente
4600 33 | scorso dicembre approvava la spedizione di Crimea, non si sarebbe
4601 44 | e sovente, piuttosto che spegnerlo, temperarlo. Pronti e acuti
4602 2 | dell’anima mia diletto e speme~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~
4603 39 | amore di Dio e de’ fratelli, spenda pure in quest’opera gli
4604 27 | della fama, che vogliano spenderla piamente in pro degl’ingegni
4605 39 | dia a chi non ha. In libri spendeva: e trovandosi da vendere
4606 27 | ne’ modi e sì diligente spenditore del tempo, non si contentò
4607 20 | la facilità; non già la spensierata, l’acquosa, la vana; ma
4608 2 | oriental sol mezza inaura,~Spente del piano ormai le accese
4609 40 | suo cuore fosse freddo e spento, l’intelletto restìo e tardo,
4610 36 | vivace ed accorta, che poteva sperar nel mondo per altro che
4611 39 | Niente d’incredibile è da sperare che non possa essere creduto
4612 23 | e, interrogato da me che sperasse, rispose: nulla; la qual
4613 23 | fu augurio sinistro. Egli sperava però per lo scrittore dell’
4614 41 | abbandonava. E, finchè i medici lo speravan essi, sperò di vivere per
4615 40 | amici; e così facendo non speravo nè gratitudine nè compassione,
4616 42 | tempo e nella eternità. — Speriamo che il Signore La voglia
4617 33 | ma anco gl’ingegni minori sperimentano in sè come alle occasioni
4618 9 | caduto che gli aveva fatto sperimentare un nuovo genere di più quieta
4619 37 | saggio e d’altri e di sè. Sperimenti tali possonsi notare come
4620 2 | soggiungervi et malignum spernere vulgus; ricopiato e fatto
4621 13 | ricchezza rubacchiata e sperperata campiamo, sono da tanti
4622 31 | quale altrimenti si sarebbe spersa e divisa in sè medesima,
4623 20 | Peccato ch’egli abbia troppo speso del suo tempo nel confutare,
4624 12 | piacenteria, non m’avessero fatto spesse volte aspro a lui, e sollecito
4625 9 | quelle fronde per troppa spessezza languide; e forse la tenerezza
4626 36 | figliuola di gentiluomini, non spiacente della persona, vivace ed
4627 2 | Che dalla patria dalmatina spiaggia~Desti la proda verso Italia,
4628 16 | richiedeva più forza di mente a spiccar voli arditi per ricongiungerci
4629 13 | anco i modi burberi fatti spiccare dalla gentilezza dell’accento
4630 18 | ingegnava spartirla in monete spicciole, e fare a tutti gli spiriti
4631 7 | e se in tanta copia di spiegazioni, qualche parola è adoprata
4632 28 | Rinnovamento parole che spirano benevolenza più cara a me
4633 9 | un’aura di sacra mestizia spirare tra quelle fronde per troppa
4634 9 | forme d’un poggio, e far che spiri da esse il sentimento d’
4635 45 | nisi humaniorum litterarum spiritu animetur, ornamentis comatur,
4636 25 | rinfondere ne’ religiosi quella spiritualità di religione che gli pareva
4637 2 | di verità quel d’Orazio: Spiritum Graiæ tenuem Camœenæ Parca
4638 43 | attitudine del sepolcro, e spirò.~Era più che il tocco, e
4639 25(5) | o dotto~~Spirto e gentil, tu sol sovra il
4640 22 | quel Vero ch’eglin veggono splendere sopra se anzi che in sè,
4641 30 | richiamano a quant’ha di splendidamente misterioso il libero arbitrio
4642 45 | animi magnitudo vit acque splendor et constantia, et in negotiis
4643 34 | all’agonia e alla morta spoglia del sacerdote Roveretano
4644 1 | il mio dell’Adige alla sponda~Caro all’aurette mattutin
4645 39 | ritornato a morire sulle care sponde del lago natio, portò seco
4646 44 | concento in cui la melodia spontanea soprannuota (mi sia lecito
4647 8 | Grazia non toglieva a’ moti spontanei della natura, anzi alle
4648 6 | senza che ci perdesse la spontaneità dell’affetto. Debito dello
4649 9 | e delle credenze, per lo spontaneo accordarsi de’ principi
4650 2 | Del bruno agricoltor spossato e molle~Vera compassion
4651 3 | egli, omessa o aggiunta o spostata, il bello talvolta ci perde.
4652 46 | spettacolo, e non c’è pericolo di sprecare l’ammirazione. Nelle minuziose
4653 40 | ha scelto i più vili e spregevoli secondo il mondo e ciò che
4654 27 | irritano più incredibili spregi. Io sentii un medico scemo
4655 44 | di quest’altra Società, spregiatore umile delle ricchezze paterne,
4656 26 | è che certi pregiudicati spregiatori di quelli ch’e’ chiamano
4657 15 | censori, a strizzarli, si spremerebbe tanto: ma chi medita, vede
4658 25 | tutte le forme. Non già che sprezzasse le diligenze dell’arte,
4659 2 | meno, e volge meno ov’io lo sprono,~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~. . . . . .
4660 33 | facessesi in cui notare gli spropositi logici de’ giornali e de’
4661 38 | dal lavoro insolito, già sputava sangue. Non tanto per questo,
4662 9(2) | e boschi antichi,~~Ed or squarciati e rosseggianti fianchi,~~
4663 12 | civiltà e della crudeltà squisita degli uomini letterati mi
4664 35 | veneziana in colloqui dove la squisitezza letterata era ammorbidita
4665 4 | dargliene e attestano i molti e squisiti suoi studi; considerando
4666 | sta
4667 16 | civile, cioè concordemente e stabilmente efficace sulle moltitudini,
4668 12 | Rosmini: dalla quale poi mi staccai non per tedio o per insofferenza
4669 16 | leggieri o i passionati staccando una sua proposizione dall’
4670 24 | e non pertanto egli si staccava dallo studio con coraggiosa
4671 17 | grazie al Cielo passata la stagione de’ poemi didattici, offrirebbe
4672 16 | diverso fare filosofico dello Stagirita dal fare Italico e Greco
4673 40 | ingannato; perchè il vapore di stagno breve non può togliere il
4674 28 | senza munirla di prove; e stamparla non era necessario, e quella
4675 45(13)| mandategli nel ventitrè, stampate nel trentotto ne’ Nuovi
4676 39 | lettori amato, tanto dagli stampatori temuto. Spese in murare,
4677 4 | venete che dalle toscane stamperie; che in terra veneta avessero
4678 12 | scrisse una lettera, che io stamperò, Giovita Scalvini tiranneggiato
4679 9 | ricetto ospitale alle anime stanche, e dal cui pinnacolo poter
4680 | stando
4681 15 | con lor propria vita, e stanti ciascuno da sè, talchè anco
4682 | starà
4683 38 | loro arbitrio l’andare e lo starsene. Agli alunni suoi stessi
4684 | stata
4685 | state
4686 16 | voleva tenessesi conto; e le statistiche raccomandava, e ne porgeva,
4687 44 | raggio del vero, come quella statua che al primo sole metteva
4688 44 | senonchè forse alla mezzana statura sopraeccedenti un po’ quelle
4689 34 | e non osservato però lo Statuto. Seguì Pio IX a Gaeta; e
4690 | stava
4691 | stavo
4692 14 | famiglia di piante; come la stella che tremula quasi gocciola
4693 42 | sotto il velo lucente di stelle, ed essa Amicizia in veste
4694 34 | domestiche e solitarie, sotto lo stendardo di Cipro, ora raccolte intorno
4695 4 | stile oltra l’ingegno non si stende; e distingue cose che nelle
4696 2 | pensiero al di là della terra stendendo al mio collo le braccia,
4697 38 | sue migliori. Il Rosmini stendeva il disegno delle sue prediche,
4698 4 | deformità de’ pensieri. Sterminare la lingua chiama egli il
4699 20 | al Vangelo di Giovanni, steso con ancor più netta e quasi
4700 | stette
4701 24 | e cotesta necessità di stimare e d’amare era in lui non
4702 22 | magnetismo, pendeva da ultimo a stimarli più fruttuosi, ancorchè
4703 28 | fosse un nemico o se lui stimasse nemico; ne lo svogliò l’
4704 43 | affetto; il medico, uomo stimato da tutto il paese, e da
4705 36 | Canossa da più anni ve lo stimolasse. Margherita dunque esiliò
4706 4 | delle idee; e ne’ periodi stirati o rattratti, senza giunture
4707 44 | la stessa antichità della stirpe e per la natura del patriziato
4708 5 | rallegrava a quel vecchio stizzoso con umile condiscendenza,
4709 35 | studiare teologia; nè lo stolgono dal suo proposito esempi
4710 46 | grandi non cospirate con gli stolti che non intendono, con gl’
4711 3 | linguaggi, darebbe scoperte e storiche e d’altro. Sentiva nelle
4712 38 | non gravosi di spirito si stornassero dalla taverna e da’ vizi,
4713 27 | ringraziato: e obbedii, e stracciai le bozze di stampa. Poi
4714 26 | il Pindemonte le allegre strade dell’allegra Verona tra
4715 46 | senza provocazione, quante stragi senz’odio, quanti misfatti
4716 2 | caramente; e questo è quello strale~Che l’arco dell’esilio pria
4717 22 | imitate certe ingegnose stranezze di quel Santo civilissimo
4718 10 | per ripulsione dall’orbita straniera, ma per attrazione al naturale
4719 7 | oscuro e con la inutile straordinarietà dei vocaboli ch’è unico
4720 23 | nel verso contrario fu poi strascinato, più debole che pertinace,
4721 43 | Ott’ore continue il corpo straziato mandava gemiti lamentevoli
4722 45 | non si ripensano senza uno strazio confortatore):~ Finem animo
4723 11 | Milano ebbe amico non così stretto, ma ammiratore cordiale,
4724 2 | detto avresti, ch’io ti stringa al seno;~ ~ritraeva la famigliarità
4725 43 | e le ambasce erano così stringenti, e l’anima sì presente a
4726 37 | Lorenese poi, quando si fu allo stringere de’ voti, si dileguò amicamente,
4727 2 | famigliarità che doveva poi stringerlo al Poeta che con più puro
4728 42 | tradizioni ed affetti, e stringono tra dotti e indotti, tra
4729 15 | da certi suoi censori, a strizzarli, si spremerebbe tanto: ma
4730 25(5) | figli fragil vita dànno,~~Struggendo i vecchi testè nati; ed
4731 28 | e la fama del degno uomo strumenti a proprie oscure passioni,
4732 9 | colori e ne’ rilievi e nelle strutture della parola, e nel congegno
4733 35 | distrazioni di città popolata da’ studenti, nè letture a mente acerba
4734 15 | simili a que’ fisiologi che studiassero in sola una parte degli
4735 20 | controversia furono lette e studiate secoli dopo, e saranno da
4736 12 | Ovidio (ch’egli pure aveva studiato) per più affezionarmi a
4737 27 | nell’infanzia dell’uomo studiava l’infanzia de’ popoli; e
4738 28 | prete (nè i preti oggidì che studino forte, che scrivano potentemente,
4739 13 | Medicina diligentemente studiò; e ne lasciò documento l’
4740 32 | contrarie parti a’ quali lo studiosamente frantendere per utile e
4741 5 | assai giunte. Il Pederzani, studioso di Dante ne interpretava
4742 4 | indotta in lei ingrata e stupida obblivione de’ modi natii,
4743 27 | Io sentii un medico scemo stupire della fama acquistatasi
4744 27 | giornale, guardava quasi stupito, il raccomandatore; egli
4745 12 | insuperbire, mi metteva con stupore vergogna: perch’io avevo
4746 10 | accademico nè furibondo nè subitano a modo d’ubbriachezza che
4747 22 | anni dopo (giacchè le morti subite non sono improvvise se non
4748 24 | inestimabile, la quiete e sublimità della mente in sicuro collocata;
4749 12 | nella Biblioteca Italiana succeduto a quell’Acerbi dalla cui
4750 4 | di lingua; sani ingegni, succhi incorrotti, integrità di
4751 43 | oppiato con pepsina, il succiare con le labbra un liquore
4752 20 | valgono bene per le più sudate di tanti. Ma è da notarsi
4753 17 | manifesta la loro pienezza: le suddivisioni precise insieme e feconde,
4754 4 | modi natii, ma lo scrivere sudicio e forestiero egli chiama
4755 4 | insieme maniere comuni cioè suggellate dall’uso, le cui ricchezze
4756 12 | tragedia che commendava il suicidio com’atto d’eroi, l’autore,
4757 | sullo
4758 15 | ne sia forse avveduto. Il sunto che io feci d’alcune tra
4759 9(2) | Sparge le rose, e seco suol di spesso~~Condurmi il coro
4760 25(5) | A te l’arguto suon da questa valle~~Porti sull’
4761 2(1) | speranze consigli, i quali suonano rimprovero a chi non le
4762 43 | lamentevoli e forti, che pareva suonassero Dio eterno! Sulla mezzanotte
4763 30 | Quel ch’egli insegna del superare gli scrupoli è non meno
4764 17 | prima condizione del poter superarla; ognun sa come la storia
4765 22 | goffe, delle sbadate, delle superbamente dispensate come largizione
4766 2 | studio, non già con aridi o superbi o importuni consigli, da’
4767 22 | e’ non potesse patire di superbia, desto e sano. Ond’egli,
4768 35 | invitanti, l’obbedienza a’ superiori, il desiderio di poterne
4769 40 | scusa da loro a’ miei veri o supposti sbagli se affermo che gli
4770 23 | fatta all’autore dell’Essai sur l’indifférence: tant’era
4771 11 | gelosie e delle vanità che suscita il paragone fra condiscepoli
4772 19 | cose precedenti e delle susseguenti, e nell’atto stesso del
4773 37 | forse il Papa di dire che i sussidi del ragionamento e di tutte
4774 1 | quella mente così forte di svariata dottrina, quella parola
4775 17 | ricchezza, e veneratore della sventura dovunque ella fosse; il
4776 16 | per volerle scansare si sviano, per saltarle, rovinano.~
4777 22 | orgoglio stesso, e ritardarli o sviarli. Or la gratitudine è di
4778 28 | perditempo, atteso il risico di sviarsi dalla questione in disgressioni
4779 27 | nè anco negli uomini più sviati.~Poi si volse, ripeto, il
4780 41 | dell’affetto il Rosmini si sviluppava col senno del cuore, e trovava
4781 23 | che voglia a bello studio svisarle facendole spropositate.
4782 42 | anello d’oro tra Piemonte e Svizzera e Francia. Ornato di quella,
4783 12 | Ma il Rosmini intendeva svogliarmi d’Ovidio (ch’egli pure aveva
4784 28 | e dalla coscienza; ne lo svogliavano le occupazioni molte, le
4785 11 | pensiero che mano mano si venga svolgendo congioisca col cuore insieme
4786 16 | mente dell’uomo ne’ suoi svolgimenti. E anco qui ricorre a’ bambini,
4787 35 | Milano più confacevole allo svolgimento de’ suoi pensieri, abbandonò
4788 12 | coscienza non ancor bene svolta del cittadino; le borie
4789 41 | pensando che altri avrebbe poi svolte le sue idee più liberamente,
4790 15 | egli aveva già formato e svolto nella mente il concetto
4791 34 | morente che s’innalzavano tacite da’ cuori della povera gente.
4792 11 | approvasse, lasciava al tacito esempio e al tempo e a Dio
4793 2 | mesti~Alquanto gli occhi, e taciturno il labbro~No non terresti
4794 23 | lui e le cose, avrebbe o taciute o espresse altrimenti.~E
4795 19 | talvolta riscalda e ispira, talaltra fa parere troppo scusabili
4796 23 | di quel Rousseau in vesta talare che fu il Lamennais, ancorchè
4797 15 | e stanti ciascuno da sè, talchè anco chi neghi o dubiti
4798 | tales
4799 | taluna
4800 | tamen
4801 | tanquam
4802 45 | vero tuae tales sunt ac tantae ut non ad brevem hominum
4803 4 | alla compassione dell’umana tardità e debolezza. E però su quest’
4804 40 | spento, l’intelletto restìo e tardo, l’animo piccolo e neghittoso.
4805 38 | spirito si stornassero dalla taverna e da’ vizi, e così meritare
4806 2 | freddezza, dato un picchio sul tavolino esco senza far motto; il
4807 4 | immeditato e sciatto; che i teatri con traduzioni bislacche
4808 42 | figure da far accademica e teatrica la sua morte; ma il cuor
4809 44 | era eccitato a orare in teatro a Dio, e maturo affermava
4810 11 | iniziato nelle dottrine tedesche con la scorta del senno
4811 41 | volgari. Uno appunto dei tedii delle anime forti è l’accorgersi
4812 36 | sola contenta Diana~Æternum telorum et virginitatis amorem~Intemerata
4813 27 | nella diffidenza, e non temano i disinganni e le ingratitudini;
4814 3 | soggetti alti agli studi e temi belli a’ lavori e fine generoso
4815 46 | intendono, con gl’inerti che temono gli esempi del meglio, co’
4816 1 | differente di studi e di tempera, non noto a lui da’ primi
4817 40 | lui, polenta e patate), temperante in ogni altro fuorchè nello
4818 44 | piuttosto che spegnerlo, temperarlo. Pronti e acuti in lui tutti
4819 27 | scrissi pregando che si temperasse. Non so se la mia lettera
4820 28 | linguaggio fosse temperato e temperatamente accolto; vede perchè io
4821 32 | armonia delle cose: Ita temperatis moderatisque moribus ut
4822 35 | mestizia, e l’acrimonia temperavasi con la bontà; al visitarlo
4823 40 | lustra e polita~ Fu del tuo tempio per colonna eletta.~«Iddio
4824 39 | tanto dagli stampatori temuto. Spese in murare, non in
4825 1 | lunga consuetudine le fa tenaci e indulgenti, inchinarsi
4826 33 | a’ veri progressi; e così tendendo l’una mano riverente al
4827 25 | sentono gli spiriti eletti del tendere in ogni cosa alla possibile
4828 22 | del lodato, e par voglia tendergli insidie puerili. Anco nella
4829 28 | vita e presso alle sacre tenebre della morte.~Muore il Roveretano
4830 16 | invenzione dell’arsenale logico tenendo che l’India da lui lo togliesse (
4831 28 | bisognava con ordine severo tener dietro alle idee dell’autore,
4832 44 | faceva la mestizia più tenera e sapiente. E il volto e
4833 42 | manca, che la forma dovrebbe tenere di quella d’Orazio tra gli
4834 4 | trangugiare dalle menti tenerelle, che per mia fè colui il
4835 11 | l’educazione domestica a tenergli l’animo verecondo e raccolto,
4836 44 | il censore potente per teneri affetti, il fratello piissimo,
4837 41 | acquisto; ma ch’egli ha a tenersi in perfetta tranquillità,
4838 11 | questo affetto, quantunque tenesse della tenerezza materna,
4839 16 | De’ più tenui fatti voleva tenessesi conto; e le statistiche
4840 6 | pensati e conciliati al dovere tenevano del dovere nella sua coscienza.
4841 12 | di quella dignità ch’io tenevo come l’arma del povero,
4842 16 | che il metodo filosofico tenga le vie che tiene in fin
4843 3 | quella parte di stile che più tengono dell’idea, il Rosmini apprezzava
4844 28 | parola contraddicente al tenore d’esso discorso e al suo
4845 36(10)| HOR. Te nihil attinet — Tentare multa caede videntium —
4846 43 | parte, in paese ch’erasi già tentato aizzare contro lui vivo,
4847 23 | e la virtù farsi quasi tentatrice a sè stessa.~Ch’egli dovesse
4848 10 | respingeva da sè non tanto come tentazione quanto come onta fatta alla
4849 2 | cuore;~Credi, anco a me nel tenue petto il mise~Dio non mendace;~ ~
4850 2 | d’Orazio: Spiritum Graiæ tenuem Camœenæ Parca non mendax
4851 30 | pusillanimità delle coscienze che tenute sull’aculeo del dubbio fannosi
4852 35 | Rosmini in Padova a studiare teologia; nè lo stolgono dal suo
4853 28 | in disputa filosofica e teologica era superfluo, in disputa
4854 28 | che nè filosoficamente nè teologicamente si può sostenere, nè l’atto
4855 30 | ai dottori del probabile teologico egli riconosce per una parte
4856 4 | volendo apprenderla, fanno teoria della propria ignoranza;
4857 25 | generale e sul Metodo meditava teoricamente; e ne lasciò lavori abbozzati.
4858 9(2) | Perchè del primo, egual, tepido autunno~~Non sempre le tranquille
4859 12 | gratitudine ricusai. E quando terminati gli studi e rifuggendo dal
4860 2 | taciturno il labbro~No non terresti ove mirarmi in fondo~Dato
4861 16 | splendido il Cristianesimo, terribilmente sublime l’umana natura.
4862 24 | collocata; e respinti i terrori, la gioia grande e immota
4863 17 | quelle leggi di seconda e di terza mano, la cui vista parrebbe
4864 28 | anima, ora leggendo qualche terzina del Paradiso di Dante, ora
4865 2 | circondi, e dentro e fuori il tessa~. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .~
4866 16 | questo intendimento egli tesse la storia della filosofia
4867 25(5) | dànno,~~Struggendo i vecchi testè nati; ed ora~~Dell’alta
4868 14 | scrittura qual era la sua, testimone anch’essa dell’animo e della
4869 34 | del Comento a Giovanni, testimoni d’animo alto e sereno. Ed
4870 9 | insigne fra gli stranieri, il Thorvaldsen, in quegli atteggiamenti,
4871 Ind | Tasso (Torquato)~Terenzio~Thorwaldsen~Tommaso (d’Aquino, San)~
4872 39 | sforzino d’accorarlo a gara la tiepidezza degli amici, la sconoscenza
4873 31 | puramente e semplicemente. I timorati intanto, al timore di condanne,
4874 33 | non potendo confortare i timori e i dolori di tante sorelle
4875 4 | modi eleganti. E di morale tinge le sue imagini ragionando
4876 4 | detto di Vitruvio che vuole tinto di tutte le scienze l’architetto;
4877 44 | quali questi due sono come tipi ideali. Forse nel Rosmini
4878 46 | o di civiltà schiava e tiranna: vedete ne’ pochi luoghi
4879 12 | stamperò, Giovita Scalvini tiranneggiato da lui, lettera che, salvo
4880 41 | della materia, ma e dalla tirannia dello spirito proprio; e’
4881 12 | la nota ribelle al nuovo tiranno odiatore de’ tiranni fosse
4882 15 | travestitori delle idee altrui, tirano innanzi per lunghi capitoli,
4883 33 | propensione agli autori che tiravano al retrogrado era improvvida
4884 10 | ribrezzo della denominazione di Tirolese quasi contrapposta a Italiano;
4885 10 | persone,~lì comincia il Tirolo. Scherzi ignobili a questo
4886 12 | la porta del ricco e del titolato, egli volesse lasciare la
4887 28 | filosofica avesse luogo) che s’io toccai la carcere, era stato in
4888 4 | arme e i vestimenti~ Senza toccar nè il palato nè i denti.~
4889 16 | natura. In questa forza del toccare i termini del vero senza
4890 12 | rivedendolo sentii necessità di toccargliene, e nè anco mi venne al pensiero,
4891 27 | nobile riverenza. A lui toccarono poi guerre ben più dolorose;
4892 35 | Rosmini e unanime a lui, che, toccata quell’eredità a un prete
4893 41 | Nessun disinganno gli era toccato, perchè fin dagli anni delle
4894 39 | onnipotenza di Dio che gli tocchi da ultimo, gettato come
4895 22 | l’uomo che li ha giovati togliendoli da un’incertezza la qual
4896 40 | di stagno breve non può togliere il sole all’ampia foresta
4897 2 | colorate qua e là, nondimeno tolgono della piena distesa serenità
4898 2 | degli affetti modesti, mi si tolse d’innanzi e uscì in altra
4899 39 | fu detto che le arti sue tolsero a chi ne aveva il diritto
4900 7 | rimorso, il dolore di avergli tolta l’occasione d’un sapiente
4901 12 | cui venale tutela s’erano tolti ben presto i più celebrati
4902 10 | vedersi~ Le case aguzze e tonde le persone,~lì comincia
4903 4 | memoria di Dante da certi topi roditori che uscivano di
4904 5 | turbata che raccolta, più torba che mesta.~ ~ ~
4905 24 | zelo non fosse fosco nè torbo, lo dice la Storia dell’
4906 42 | Filosofia: e siccome anni prima, tormentato da un reuma dettava delle
4907 42 | cose, così negli stessi tormenti del morbo dovesse far prova
4908 19 | nell’arte cotesto è più tormento che danno; ma ne’ giovani
4909 21 | ne’ quali la lode dell’uno tornasse in depressione dell’altro,
4910 12 | della salute gracile; e, tornato ch’io fui nel medesimo albergo,
4911 40 | trascorro io inavvedutamente? Torno tosto a noi». Qui lo vedi
4912 27 | ristamparla, s’era messo a torre via ogni acerbità, riconciliatosi
4913 43 | e lo bacia: e pregato di torsi per memoria un qualche libro: «
4914 34 | se detta, certo frantesa tortamente, che avrebbe dipinto il
4915 23 | chi più rette e a chi più torte che forse non fossero nella
4916 39 | agnello sotto la mano del tosatore, quella mitezza semplice
4917 4 | la Crusca, che più libri toscani uscissero dalle venete che
4918 40 | io inavvedutamente? Torno tosto a noi». Qui lo vedi che
4919 20 | sentire quella unità nella totalità ch’era uno de’ canoni da
4920 39 | ultimo, gettato come il tozzo dell’elemosina, un dimittantur.~
4921 25 | Fin da giovane egli aveva tradotto il libro d’Agostino, Del
4922 7 | mi proponeva anni fa di tradurlo, ed egli ci farebbe sue
4923 26 | Francia ebbe estimatori e traduttori, e chi forse delle sue dottrine
4924 29 | dimostrate e dalla stessa traduzione corretta, e dalle più compiute
4925 33 | via, come tanti fecero, trafelati, e nella caduta schiacciarsi
4926 12 | l’intendimento di certa tragedia che commendava il suicidio
4927 44 | dalla impressione del dramma tragico era eccitato a orare in
4928 28 | pareva sarebbesi potuto tralasciare: e forse quel cenno diede
4929 15 | provati, nè senza cagione tralasciarono di provarcisi. Dove all’
4930 34 | bene non essere Cardinale.~Tralasciavo di dirvi che il Papa con
4931 18 | Cristianità alle dottrine tramandate da’ secoli e al fare de’
4932 34 | scienza e d’onesti dolori tramonti serena.~ ~ ~
4933 36 | dugento, nel quattrocento tramutatisi e Brescia, Conti del romano
4934 4 | tratto si fanno appurare e trangugiare dalle menti tenerelle, che
4935 | tranne
4936 9(2) | tepido autunno~~Non sempre le tranquille ore vissute~~Fra quelle
4937 9(2) | Vissi tranquilli dì, vissi a me stesso,~~
4938 41 | ha a tenersi in perfetta tranquillità, in gaudio pieno, senza
4939 33 | pensiero, o a quell’arte delle transizioni scientifiche più difficile
4940 2 | zeffiretto che sul fior trapassi:~Acre d’auro pensier non
4941 4 | concetti della mente sovente trapassino i termini del creato e abbiano
4942 13 | fece colpa, come se volesse trarre dalla sua l’antichità tutta
4943 4 | vantaggio che dalla scienza può trarsi agli studi delle lingue,
4944 16 | i termini del vero senza trascenderli, dell’accostarsi alle due
4945 12 | inutilità, quando l’animo mio trascorreva in isdegni soverchio giovanili;
4946 40 | glorî innanzi a lui? Ma dove trascorro io inavvedutamente? Torno
4947 22 | spropositate non sono che trascorsi di lingua o di penna. Esso
4948 23 | temperamento il rimedio. E questo trascorso di zelo perdonabile ad uomo
4949 15 | rettoricamente e poi la trascurano con leggerezza appena scusabile
4950 25(5) | ben d’esser uom; tu non trascuri~~Della virtù, che in faccenduole
4951 7 | ricchezza di mente, la qual si trasfonde nella elocuzione altresì.
4952 27 | in due versi a Circe, la trasformatrice nota degli animali noti.
4953 7 | dottrina, nè mai sopra tali traslati e sinonimie egli fa fondamento.
4954 17 | poesia che, anco quale traspare dalle opere che ne abbiamo,
4955 35 | sotto la sbadata allegria traspariva un non so che di mestizia,
4956 5 | i quali egli non poteva trasportare di volo nelle altezze del
4957 15 | Poeta, D’entro alle leggi trasse il troppo e il vano, più
4958 22 | intimo di chi scrive. lo trassero a maniere talvolta un po’
4959 5 | quel vederlo abbassarsi a trastulli quasi puerili, senza intenderne
4960 25(5) | Minimo ufficio; e il pueril trastullo~~Col lieve riso serba alacre
4961 45 | minuti. Che se la memoria, trasvolando tanti anni, me ne riporta
4962 4 | imitata, derisa.~Il Rosmini tratta la questione con intendimenti
4963 28 | persona il Rosmini prima, lo trattava in altra maniera: l’ebbe
4964 27 | degli occhi gravemente e che trattò lui con rispetto, io che
4965 40 | senza il quasi quotidiano travaglio di digestioni gravi e dolori
4966 15 | mediocri, i raccozzatori o travestitori delle idee altrui, tirano
4967 4 | lei, e la meditazione de’ traviamenti e delle pazzie umane, più
4968 28 | odio degli uomini anco più traviati, non è disperazione o ribrezzo
4969 17 | per inorgoglirne ma per tremare del facile abuso, e per
4970 23 | l’applicava in maniera tremenda. E in gioventù gli piacevano
4971 30 | il libero arbitrio e di tremendamente evidente. La legge morale,
4972 30 | innalza in vette gentili e tremola in foglie docili a ogni
4973 1 | amore del grande, e così un tremolare di fronde quasi vive allo
4974 14 | piante; come la stella che tremula quasi gocciola lucente nelle
4975 11 | come fratello, il quale da trent’anni lontano dall’Italia,
4976 38 | suoi confratelli; e nel trentanove, approvata da Gregorio XVI
4977 38 | improvviso e del meditato.~Nel trentaquattro Rovereto sua patria lo chiama
4978 2 | morente io sentivo la voce che trentasette anni fa mi diceva:~Tu lascerai
4979 37 | veggono. Dal ventotto al trentatrè visse, tranne il soggiorno
4980 4 | se Piemontesi e Dalmati e Trentini, se la bella riviera di
4981 3 | gentilezza mista al vigore trentino, ha eredità di memorie onorata
4982 42 | fede secondo il Concilio di Trento; e tutto quel dì volle rimanersene
4983 45(13)| nel ventitrè, stampate nel trentotto ne’ Nuovi Scritti, I, p.
4984 28 | prostrati con esultazione trepida e con adorazione superba.~
4985 34 | fu chi, per confermare i trepidanti nel valoroso rifiuto, spacciava
4986 43 | riverenza più religiosa, con più trepido affetto; il medico, uomo
4987 28 | leggiero che onorato da’ tribunali dell’Austria: sia detto
4988 46 | intuoneranno più audaci e quasi trionfanti le loro maledizioni. Non
4989 2 | Trionfo d’Amore ch’è dei Trionfi una delle più felici e ne
4990 45 | esse arbitrere . . . . . . Triplex tibi officiorum ordo ob
4991 40 | Antonio Rosmini, si sarebbe tristamente ingannato; perchè il vapore
4992 8 | lui di smodato, nulla di triviale, nulla di ricercato; ma
4993 22 | parola. Non dico delle lodi triviali, delle goffe, delle sbadate,
4994 3 | ricchi e di gentiluomini; del Trivulzi fra gli altri, alla cui
4995 Ind | Traversi (mons. Antonio)~Trivulzio~Troia (Carlo)~Uzielli~Vannetti (
4996 Ind | mons. Antonio)~Trivulzio~Troia (Carlo)~Uzielli~Vannetti (
4997 9 | nuove cose argomentò Carlo Troja con dotta divinazione, era
4998 30 | come grand’albero il cui tronco abbracciabile appena da
4999 39 | ha. In libri spendeva: e trovandosi da vendere per quattrocento
5000 42 | appoggio l’una sull’altra senza trovarlo, gli turbavano l’intima
5001 4 | più temperate. E non è mio trovato nè colpa mia se Piemontesi
5002 15 | si volesse stimarlo come trovatore d’una generale dottrina
5003 4 | e soggiunge cosa che non troverai la simile in tutto il Perticari,
5004 13 | che gli psicologi avvenire troveranno germi di scoperte; e che
5005 46 | di coteste alte doti si trovino conciliate semplicemente,
5006 34 | Ma nell’esilio il Rosmini trovò la corte; nè egli ci andava
5007 | tuae
5008 | tuam
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