Parte

  1   1|  mortuaria alla prima tinaia non c'è che un tiro di schioppo.
  2   1|     versetti scritti qui sopra), c'è la famosa scena della vendemmia
  3   2|        della combriccola loquace c'erano libercoli, dispense,
  4   2|           Al calcio di un leccio c'erano una ventina di biciclette
  5   3|         perchè tu stai bene dove c'è da far per il meglio morale....~....
  6   3|   piazzaletto della stazione non c'era nessuno. Appoggiati al
  7   3|    inflessibile linea dei campi, c'erano tre infelici: un gobbo,
  8   4|     tanto allo scuro: giù di qui c'era un ragazzo che conosceva
  9   4|     botteguccia di San Giuseppe; c'è soltanto un banco da falegname
 10   4|        il martello.~– Nelle case c'è sempre da riparar qualcosa, –
 11   4|        avrebbe scritto e dormito c'è una edicoletta con la Madonna
 12   6|          Vicino allo spaccasassi c'era accucciato un cagnaccio
 13   6|         ritratto: «Veramente non c'era più nemmen l'ombra dell'
 14   6|      nacque e morì «Cecco frate» c'è murata una modestissima
 15   6|         la Famiglia o il Comune, c'è scritto: L'amico Garfagnini.
 16   7| convittore, l'ebbe come maestro.~C'è una lettera del Carducci
 17   7|          Perchè ne fui distolto? C'è nel principio delle Mie
 18   7|      nera», e sul petto quadrato c'era il sigillo di una medaglia
 19   8|       sono gobbo: dunque Dio non c'è»: ecco definito il Leopardi.~
 20   8|        dei morti per esempio non c'è un argomento; sequela di
 21   8|        dalle poesie del Carducci c'è da cavare un volume (scelto)
 22   9|      statuario per la solennità, c'era un bimbo acceso di colore,
 23  10|        il quale gli gridò:~– Qua c'è Viani.~Brilli si scosse
 24  10|          senza sapere di andare. C'eravamo; tutti, tranne Giulio
 25  11|      vicino alla tomba del Poeta c'è ingombro di laterizi: un
 26  12|      propongono d'essere fedeli: c'è la fedeltà maliziosa, poi
 27  12|      acqua sui greti e qui sotto c'è la Corsonna e più in 
 28  12|         per l'elegia notturna.~ ~C'è silenzio lassù, dov'erra~
 29  13|          da Barga al Serchio non c'è un palmo di terra che non
 30  14|    Dunque mi farai le tavole.... c'intenderemo sul modo di comunicarti
 31  14|          Voglio che accetti. Non c'è altri. Eccoti il verso
 32  14|    nativo un fagotto dove dentro c'eran: una camicia rossa,
 33  14|          dello studio, sotto cui c'è un grigio ondeggiare di
 34  14|        Quella è la Pania e sotto c'è Castelvecchio.~– Maledetta
 35  15|        cattedrale... nel Puccini c'è un deciso e rarissimo temperamento
 36  15|         Nel centro di una parete c'è un ritratto giovanile del
 37  15|      salottino vicino alla tomba c'è tutto l'armamentario pronto
 38  15|        nel salone. Davanti a lui c'è una fotografia di Renato
 39  15|      Pellegrino. Davanti a Verdi c'è una schiamazzante fotografia
 40  16|           esortava il Maestro.~– C'è questa vipera. – Allora
 41  16|          Ghenga» di «Torre»? Non c'è nemmeno da cercarli nel
 42  16|       Maestro,  verso il 1905, c'era il mio studio. Si accedeva
 43  16|      strapunto. Nello studio non c'erano cavalletti, e le pareti
 44  16|        da tavola di disegno. Non c'erano  piatti  scodelle.
 45  16|          suolo e su quel terreno c'incassavano l'anguille pescate
 46  17|      sembravano serpenti, quando c'è il passaggio dei pastrani
 47  17|           Sulle squallide pareti c'era soltanto una fotografia,
 48  18|        lontano da Torre del Lago c'è Castelvecchio Pascoli,
 49  18|      antemurale di quella terra, c'è la stazione di Castagneto
 50  18|          lo seccava assai.~Poi c'era la seccatura degli omonimi:
 51  18|     della via Regia in Viareggio c'era un cartellone color altomare
 52  18|         bel viale degli oleandri c'era, non meno vistoso, il
 53  18|           ribattezzata Lui vivo, c'era il magazzino della «Ditta
 54  19|       Dalla stazione alla chiesa c'è un tiro di fucile, e per
 55  19|     festoni d'oro del granturco, c'erano i tappeti arancioni
 56  19|        il fosso della Burlamacca c'è ancora, vergine, una distesa
 57  21|       qui a tre tiri di schioppo c'è uno stallaggio, con rimescita:
 58  22|         l'articolo a Viareggio e c'era spazio; andava tutto
 59  23|        spaventoso nelle collere, c'era questa specie di tarlo
 60  23|      amore e di odio». Nel cielo c'era un subisso di stelle;
 61  24|      Spezia; nel portafoglio non c'era altra carta che quella
 62  24|          Nel punto medesimo, ora c'è il busto del poeta tragico,
 63  25|    cantonali delle rare casette, c'erano impastati di fresco,
 64  25|   ginestre e dell'odorifero pino c'era il modulo di un telegramma
 65  26|        una luna in quindicesima, c'era scritto: Parrucchiere
 66  27|        incinte di personalità; e c'era il sindaco d'allora comm.
 67  27|         comm. Cesare Riccioni, e c'era l'assessore cavalier
 68  27|      assessore cavalier Nelli, e c'era Oreste Molinelli, e al
 69  27|      guaire atrocemente. In alto c'era un finestrino ed io con
 70  27|     ponte di Motrone; dietro lui c'era tutto lo scenario delle
 71  28|      potrebbe esservi intinto.~– C'è ancora l'inchiostro, –
 72  29|           Sulle spalle di ognuno c'era legato un fagotto, il
 73  30|      dirò che lo preferisco dove c'è del tanfo.~Poi mi domandò
 74  31|         tra lo scrivente e Tozzi c'era una certa rassomiglianza.~
 75  31|  montagne lucchesi e San Miniato c'è la stazione di Pontedera,
 76  31|        Federigo Tozzi. Ma se lui c'era, sbracciava, a capo ritto
 77  31|     tutto immagazzinato qui. Non c'è altro che da scavare».
 78  32|       castagno del grande salone c'erano congregati tutti quelli
 79  32|        del mio studio, nel quale c'era stretta clausura, dissi
 80  33|    appassionatissimo cacciatore, c'è la maniera di cucinare
 81  33|    folaga, sulla sponda del lago c'era accampata una tribù zingaresca
 82  33|        davanti al lago e, sotto, c'è dipinta a tempera una schiera
 83  33|        parti, rispose:~«– O cosa c'è da ridere? I ciuchi sono
 84  33|      Permeee!~– Sì, per te. Ieri c'è stata la tela....~Non potei
 85  34|         Allora il mio studio non c'era; c'era quello di Plinio
 86  34|         il mio studio non c'era; c'era quello di Plinio Nomellini,
 87  35|        di pecore, all'addiaccio, c'è oggi il «Conte verde»,
 88  36|    Dirimpetto all'accantonamento c'era il palazzo quadrato,
 89  36|        giallo e velato di tedio, c'era quel celebre quadro ottocentesco:
 90  36|         granate.~Sotto il Debeli c'era, tra poggi e falaschi,
 91  36|         tribolato dalle granate? C'era stata l'azione di giugno
 92  37|        mastino.~ ~♦~ ~Nel salone c'era il fumo e la peste della
 93  38|          barbettaccia a punta; e c'erano altri truccati alla
 94  38|          labbra tinti di rosa; e c'erano dei falsi Rembrandt:
 95  38|     andavano al mare, e sul mare c'erano aperte le vele delle
 96  39|       più stretta di una spanna, c'era inciso il Ponte del Diavolo,
 97  39|          che stampavano l'Esare, c'è un grande silenzio; ascoltando
 98  40|    calcinate. Sull'ultimo tavolo c'è il manoscritto de L'Incendio
 99  41|          cimitero in città? Cosa c'è poi da conservare? – riflettè
100  41|       fare il foscoliano: – Cosa c'è da conservare? Le tombe
101  41|       dolcezza che è nettare non c'è altra squisitezza che la
102  41|          superi. O divina va che c'ingagliardisci la salute
103  43|         Non ci sono strade.~– Ma c'è una casa su cui è murata
104  46|      proprio nel posto dove oggi c'è il monumento. Io, il «Generale»,
105  46|       proprio sul luogo ove oggi c'è il «Balipedio». Una cosa
106  46|           Prometeo» e «Shelley». C'è rimasto il monumento, onesto
107  47|      scalpellino che lo riquadri c'è un viandante forestiero
108  47|    quello che cercava il ciuco e c'era a cavallo.~– E cercava?~–
109  47|         al posto della rimescita c'era un grande leccio, i cui
110  47|         dei poeti e dei re. Oggi c'è la taverna, la reggia dei
111  47|         una parete della taverna c'è un complicatissimo progetto
112  48|       brutto è parlar quando non c'è bisogno.~– Silenzio.~–
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License