Parte

 1   2|         mesi e mesi compiuta nello studio dello scultore, – al Giannotti
 2   3|       sulla sua testa, entrò nello studio, parve un gatto quando lo
 3   3|          come se le marmette dello studio si fossero tramutate in
 4   9|           seduto al tavolo del suo studio, la fiera testa scarduffata,
 5  10|       vincitori delle sei borse di studio che in quell'anno il Municipio
 6  12|   bicchieri capaci.~Di sopra nello studio è un tavolo, uno scrittoio
 7  13|      spalancate i finestroni dello studio, chi ha la fortuna di averlo
 8  13| prigioniera una rondine, il vostro studio diventerà un paretaio. Perchè
 9  13|      innesta sul pavimento del mio studio, Ornella, Mila e Franco
10  14|            quadro più alto del suo studio, che è altissimo: il telaio
11  14|             dal finestrone del suo studio si poteva scorgere bene
12  14|            che dall'altana del suo studio avvistava il pittore, lo
13  14|     affacciati al finestrone dello studio, sotto cui c'è un grigio
14  15|       rassetta la roba nell'ultimo studio del padre: veduto traverso
15  15|            proprio dirimpetto allo studio del Maestro, sorse una specie
16  16|        Cecco trovava ricetto nello studio di Giacomo dove, al sicuro
17  16|         del lago, di rimpetto allo studio del Maestro,  verso il
18  16|        verso il 1905, c'era il mio studio. Si accedeva all'ultimo
19  16|       piace, cielo e terra». Nello studio non v'erano sedie e il Maestro
20  16|      sedeva sullo strapunto. Nello studio non c'erano cavalletti,
21  17|       Butterfly. Nel 1906 avevo lo studio, qui in Torre del Lago,
22  17|           capitava sovente nel mio studio un vecchio granaio dove
23  21|           ed aprissi nell'Apua uno studio notarile?~– Saranno cose
24  23|         moglie: «È passata dal mio studio, tra i miei libri, accanto
25  24|        legge, dopodichè aprirò uno studio di notaro nell'Apua materna».
26  29|            l'era formata con molto studio e con l'aiuto di una memoria
27  30|            inquadra la porta dello studio. Io, impappinato e svergognato,
28  32|          recarsi l'indomani al mio studio.~Il dimani, di primo mattino,
29  32|         cui era incorporato il mio studio, sotto il torrione di gelida
30  32|        scale, che portavano al mio studio, squallide come quelle della
31  32|           che ebbi l'uscio del mio studio, nel quale c'era stretta
32  34|          sotto le finestre del mio studio che Giosuè Borsi passava
33  34|      piccolo Giosuè.~Allora il mio studio non c'era; c'era quello
34  35|        finestre spalancate del mio studio, nelle nottate di stupore
35  37|         occasione d'attendere allo studio della sapienza. A me le
36  40|          Doveri del difensore»;  Studio,  Coraggio,  Lealtà,
37  40|     officiosa fino all'estremo.  Studio del fatto e del diritto,
38  40|    Passaglia aveva modellato nello studio di Firenze la statua del
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