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         grassetto = Testo principale
     Partegrigio = Testo di commento

1 30| vicino a me le ombre dei 500.000 morti perchè questo sia 2 5| luglio del 1835, alle ore 11 di sera, e il paesetto in 3 33| Nel gennaio del 1556 accadde nel territorio di 4 21| questa valle è passato nel 1650 il senatore fiorentino Alessandro 5 48| nata a Lucca al 22 maggio 1786, morta qui il 1830. Una 6 41| quando, nell'aprile del 1793, faceva incidere la lapide 7 40| principe trojano soccombe. Data 1812.~Nel 1818 il Carrara vince 8 42| produzione la vertigine: dal 1813, in cui scrisse Annetta 9 48| España el 2 de enero del 1816, muerto en Viareggio, el 10 40| soccombe. Data 1812.~Nel 1818 il Carrara vince un così 11 7| occhi il giorno 16 marzo del 1821, al Marcaccio, presso Seravezza, 12 42| al mattino del 25 marzo 1825 si svolse il seguente dialogo 13 48| a Verona e ivi morto il 1828? – disse Omero Vestri all' 14 48| maggio 1786, morta qui il 1830. Una brevissima sintetica 15 45| Pare che anche nel 1833 fossero di moda i Lazzari 16 8| saputo che, il 25 aprile del 1839, in Firenze, Giovan Battista 17 3| pensare alla storia dal 1846 al 49 son dietro alla stampa 18 6| Pietrasanta, 6 novembre 1858, – dice:~ ~«....Accetto 19 6| grandissima. Il 22 gennaio del 1859 il Carducci scrive al Donati: « 20 5| e quella fotografia del 1860 fatta da qualche ignoto 21 7| Giosuè Carducci, verso il 1869, sollecitava «Cecco frate» 22 28| alla mia cara Emma.~7 marzo 1872.~Renato».~– Quando babbo 23 10| mattina dei primi dell'ottobre 1873 entravo lento e pensoso 24 29| Sorvolò quindi il tragico 1874 fiorentino, l'Internazionale, 25 9| una sera dell'ottobre del 1879 allorchè il maghetto divorava 26 15| Perseveranza del 15 luglio 1883. La gagliarda calligrafia 27 15| Sera, ma è del 23 febbraio 1893. Una sbisciatura di lapis 28 | 19 29 8| non a studiare, a 85 anni (1901). Diventò cieco: «Se fossi 30 12| gloria.~ ~♦~ ~Un giorno del 1903, in Pisa, io insieme con 31 17| lega alla Butterfly. Nel 1906 avevo lo studio, qui in 32 13| sull'aie; ma il 10 luglio 1908, Giovanni Pascoli, corrispondente 33 14| iniziato il 5 ottobre del 1910 da Giovanni Pascoli. Udite:~« 34 21| Viareggio li 25 marzo 1912. – La sentenza, notificata 35 23| morto il tre agosto del 1919, all'ospedale di Pammatone 36 30| di forestieri: 31 luglio 1921.~ ~♦~ ~L'ingratitudine è 37 44| Qui, il 18 marzo del 1922, è morto mio padre.~Non 38 19| mattina del 30 novembre del 1926, dopo una sosta a Milano, 39 | 20 40 | 29 41 | 31 42 | 4 43 | 48 44 | 49 45 | 50 46 30| vicino a me le ombre dei 500.000 morti perchè questo 47 40| ai superiori del carcere; Non venalità: che il ricco 48 | 7 49 | 70 50 | 85 51 30| fioriti sulle muraglie del «900».~– Venga al Renatico, – 52 17| Giacomo Puccini. Torre '904». Scrissero i fogli d'allora: « 53 22| domattina fra le 9 e le sarò a Viareggio e faremo 54 29| Balena», i fulmini avevano abbagliato e accecato i commensali. 55 16| il pineto, le leccete, l'abbaglio del mare.~Il Maestro faceva 56 14| cane, chè subito s'odono abbai e ringhi, a cui fanno eco 57 6| malediceva gli automobilisti, abbaiava come il gran cane della 58 7| sentimenti, ai quali si abbandonava di primo impeto per pentirsene 59 15| misteriose: C.E.L.~Il Maestro abbandonò il lago, cercò pace nel 60 42| lumicino. Edere tenaci s'abbarbicano ai pini, vialetti intarsiati 61 12| una crocetta, delle edere abbarbicate. Il pensiero da questo insieme 62 44| olivi, nereggiavano lecci abbarbicati alla roccia granitica che 63 12| sotto una cuffaia di capelli abbaruffati. Il vecchio asserisce d' 64 47| diavolo si finse corriere, abbassa il capo verso la terra. 65 26| colto da certa peritanza. Un abbassamento di vista e certi scatti 66 29| ultime saracinesche che si abbassano.~Quella mattina Pilade aveva 67 10| agosto del 1925 Ugo Brilli s'abbattè sereno nella morte. Nella 68 42| stile arciducale in cui s'abbattono le ombre delle vele, ormeggiate 69 9| non prevarrà».~La casa s'abbellì di fiori e il giardinetto 70 39| Arcangelo Salibeni, avevano abbellito di superbe decorazioni, 71 7| affetta i blocchi ciclopici, abbeverandoli con la tersa acqua dei suoi 72 7| teste di cipolla e di pane, abbeverandosi con acqua schietta, assaggiando 73 36| la terra e le fontane s'abbeverano per tutta l'annata.~Improvvisamente 74 | abbiate 75 29| l'esser precipitati nell'abbiezione, l'algide notti accosciati 76 18| ritorno, e le scarpe erano abboccate da un paio di ghette color 77 16| le ghette degli attori abboccavano le scarpe, e i colletti 78 19| Ferruccio Pagni se ne stava abbozzando una tavoletta lungo una 79 11| molto tempo, e tutti questi abbozzi pensava, raggiunta la pensione, 80 20| Lo circondammo e muti lo abbracciammo. Poi qualcuno disse: – Questa 81 27| Grasso, furente d'entusiasmo, abbracciava gli offerenti, tra cui era 82 14| primo, è proprio da te. Un abbraccio dal tuo G. P.P. S. – Specialmente 83 13| latina insieme. America abbreviata che io contemplo dall'altana. 84 39| per me affinchè mi siano abbreviate le pene del Purgatorio, 85 33| fioriti di bianco, le ombre abbrividite di azzurri, i botri verde 86 19| prediletto che scorgendolo abbrividiva e arricciava il pelame, 87 6| un gonfalone nero su cui abbrividivano bianche le parole: «L'arco 88 48| Silenzio.~– Ora prendo l'abbrivio e chi ferma è bravo: Scelli, 89 30| composta di gente sana, abbronzata nei campi, quelli a cui 90 5| suo ritratto fra tricolori abbrunati e similmente quelli del 91 25| piano; qualche tricolore abbrunato aliava sugli oliveti prossimi 92 3| sventolava, bolliva il latte, abbrustoliva il pane, lo imburrava e 93 19| costretto in una cassetta d'abete, alzata verso il cielo diaccio 94 5| po' per certa vanità di abile trucco, sembravano – ai 95 28| L'Arno le porta al mare abissate nel suo specchio d'argento; 96 26| notte apriva fantastici abissi dove pareva che il vapore 97 38| La notizia, come antico abitante del quartiere, mi ha riportato 98 3| Ma perchè è andato ad abitar proprio ? – si chiedevano 99 44| Giorgini di Montignosoabitarono alternativamente, per gran 100 30| annaffiata.~ ~♦~ ~In quei tempi abitavo non molto distante dalla 101 37| sedetti, nei pressi dell'abitazione del poeta, su una panchina 102 26| Quando Gabriele d'Annunzio abitò la «Versiliana», una villa 103 2| osteriola di campagna dove abitualmente stazionava una combriccola 104 15| e pioverne, in una città abituata al frastuono del Carnevale 105 6| I cavatori di Versilia, abituati a sincopare e a incorporare 106 44| capovolgere il corso delle abitudini? Fai una risata, e bevici 107 40| cui il Parlamento votò l'abolizione della pena di morte.~Quest' 108 24| del Baronio, quello per abuso di titolo d'alto lignaggio, 109 47| pendono da tremuli rami di acacia, verdi cangianti i piccioni 110 19| fuoco.~– Siamo diventati accademici dell'Ancadiceva il Maestro 111 41| mezzodì, l'ora in cui non accadono mai sciagure, passammo con 112 19| dei campi acquitrinosi si accagliava sui rami sfrondati dei pioppi 113 43| comunale nascosta con l'accalappiacani dietro una ciuffaia di oleandri 114 27| chiudono i cani randagi accalappiati dai chiappacani. Dovevano 115 26| santa, mi bagnai la fronte accaldata. Le quote dell'Adria si 116 33| sulla sponda del lago c'era accampata una tribù zingaresca di 117 44| ragione. Vinaccia si era accaparrato un posto sul pietrato dello 118 29| vertebre secche, la sottana era accappiata alla vita con una penitenza 119 17| e mi offrì un foglietto accartocciato: una poltrona di prima fila 120 10| Maestro parrebbe un volere accattare il suffragio di lode o di 121 9| osservava languido, come un accattarotto chiedone, le leccornie del 122 24| morte. Parole e immagini si accavallavano nella fantasia febbricitante 123 12| impalpo sulla fronte che lo acceca. È un frammento dell'Orgagna 124 33| ulivo benedetto e gli uomini accecati dai lampi recitano le devozioni. 125 29| fulmini avevano abbagliato e accecato i commensali. Tanti cervelli 126 30| recinto di un muretto: vi si accede per un cancellino coperto 127 16| c'era il mio studio. Si accedeva all'ultimo piano per mezzo 128 36| Anche i miei polsi batterono accelerati e il mio cuore ebbe dei 129 38| Giù, sotto i muraglioni, accenciati uno sull'altro si scorgevano 130 48| consueto e le gambe gli si accenciavano. Era allora che gli riaffiorava 131 12| luce le avvampa la testa, accende gli occhi chiari e tutto 132 13| rimuovere gli uomini dai vizi ed accenderli alle virtù».~ ~♦~ ~E venne 133 44| quel tal signore a cui accenna Massimo D'Azeglio nelle 134 30| acuta perchè nel libro è accennata soltanto due volte l'ora 135 8| Domenica 13 ottobre. – Ha accennato alla grande ammirazione 136 31| passo. Le ragazze se lo accennavano ridendo e gli dicevano sul 137 30| riguarda, – rispose Martini, e accennò certi dolori agli arti inferiori....~ 138 16| avanzava verso il lago, accerchiava la casa del Maestro, ed 139 41| fossetta soprasternale, s'accerta se i capelli siano scriminati 140 30| in Confessioni e ricordi, accertatosi chi fossi aprì il cancellino. 141 38| risucchio le pietre. Si accesero i lampioni; le sirene dei 142 1| camino domestico, sui ceppi accesi, scoppietta lo spiedo; gli 143 4| menta, rosmarini, pepirini, accestiti sul ciglio di una redola 144 42| Maestro di fare un viaggio: «Accettai e sbarcai a Viareggio, ove, 145 18| della Pania sotto cui s'acchioccia la casa del Poeta, giù, 146 47| Granaiolo, un manipolo di case acchiocciate sotto il campanile, precipiti 147 13| America le trebbiatrici acciabattano le ciantelle sulle strade 148 46| carico oggi di anni e di acciacchi, ma vivissimo d'ingegno 149 35| rispurgate, tritumaglia d'acciaro e pietrisco. Le fanterie 150 16| pungitopi», quei cardi accidentati che fanno lungo le siepi, 151 8| compreso il Giusti che si accigliò anche, ma lo stupore crebbe 152 20| Quando Giacomo Puccini si accingeva a musicare la nuova Bohème 153 19| tribolazioni, il suo cane acciocchito tra la cenere calda. – Oggi 154 13| dal nostro petto il grido acclamante di: Viva Giovanni Pascoli».~– 155 18| deputato propose, tra le acclamazioni, di innalzarlo «al genovese 156 41| Roccatagliata Ceccardi: «Ti accludo il testo di un telegramma 157 28| figlia di Renato Fucini, mi accoglie a cuore aperto. Ho rivisto 158 17| ringraziamenti per le cordiali accoglienze, saluti e una stretta di 159 14| avvistava il pittore, lo accoglieva, come già si è ricordato, 160 8| del poeta, Ida e Maria, accoglievano festose gli amici di Giovannino.~ 161 29| fagotto, il cui peso li accollava come le bestie da tiro. 162 8| raccomandarsi a lui, che lo accolse gentilmente, ma non lo contentò: 163 35| assoluta e risoluta.~– Quando accomiatandosi per l'ultima volta tolse 164 5| poeta di Valdinievole, si accomiatò con bel garbo dalla signora 165 26| vortice d'acqua. L'indomani accompagnai all'Excelsior il Roccatagliata, 166 19| benedizione, amici e camerati accompagnarono il Maestro all'estremo riposo 167 10| fiaschetteria bolognese, accompagnati da un bramito: – Poesia 168 4| alla messa?~– A quella no! Accompagnava i suoi alla chiesa, ma lui 169 25| memoria del Grande Estinto che accomuna l'Italia e Pietrasanta nella 170 26| pelle polita, il Poeta s'acconciò al taglio raso della barba, – 171 32| il quale, pregato da me, acconsentì di pernottare a Viareggio 172 16| vernacolo lucchese. Il Maestro acconsentiva soltanto nella strumentazione 173 10| io e la Libertà, dovemmo accontentarlo; ma per poco stemmo lontane 174 3| asserivano che l'uomo all'ingegno accoppiava anche la modestia e che 175 20| sogno; era dileguato, un accoramento forte lo affliggeva: – O 176 12| portici. Nei poggi i grilli s'accordano per l'elegia notturna.~ ~ 177 36| signorine con i capelli accordellati, intonacate in cappe grige. 178 11| pittore labronico.~ ~♦~ ~M'accorgo che sopra un tappeto s'attruciola, 179 6| fortuna,~giugni a la terra accortamente allora~quando l'aria comincia 180 29| abbiezione, l'algide notti accosciati sotto gli archi dei ponti 181 6| Vicino allo spaccasassi c'era accucciato un cagnaccio nero il quale, 182 8| assembrate le impressioni accumulate nella vita: il poeta ci 183 43| l'aveva affittata, per l'accumulo della sua corrispondenza 184 37| sue parole, e delle sue accuse, l'universo mondo, soltanto 185 22| e chi muore».~Ma le più acerbe amaritudini, per il Tonelli, 186 10| Carducci uomo. Seppi gli acerbi corrucci, gl'impeti contenuti, 187 41| il Ponte di Pisa sopra un'acquaforte. Sulla chiara fisionomia 188 41| quel sarago dipinti all'acquarello? Ebbene, voi non lo crederete: 189 29| addosso e marci di fanga, si acquarellò sulla tenda color tabacco: 190 15| turchini, par dentro un acquario. La villa, recintata di 191 35| sanguinolenti, esplodeva, ai primi acquazzoni dell'autunno del '15, dei 192 15| giunture, inargenta i capelli, acquerella la selva che scola sui tronchi 193 15| villa Puccini sembra un acquerello del Turner, quando il pittore 194 1| della vite al giorno, potè acquistare il tronco stagionato di 195 18| scultore chiavarese, – che acquistata da quei di Torre, – dai 196 9| consiglio serio, ponderato sull'acquisto del mio Castellaccio. Sarebbe 197 6| gigantesche prue profondate negli acquitrini. In alto la grand'alpe del 198 13| coro di raganelle in un acquitrino. In un giorno può battere 199 23| dispersi nella pianura acquitrinosa del basso Veneto, noi facevamo 200 19| pioppi, il fiatare dei campi acquitrinosi si accagliava sui rami sfrondati 201 25| rotte fiatate del piano acquitrinoso che si addossavano al grande 202 41| Esecuzione, Plotone! Corsivi acri e mordenti che misero il 203 43| gl'impedivano, di fare l'acrobata:~– Alla mia età, non si 204 10| la fronte a larghe bozze, aculeata di ciglia aspre, su cui 205 6| dal monte Croce, irto d'aculei neri, stava appoggiato uno 206 21| un suo lungo assordante aculeo la mia disperata nostalgia – 207 28| la pura lingua italiana.~Ada Negri».~ ~«A R. Fucini.~ 208 10| Giovanni Ricagni, coscienza adamantina di studente piemontese. 209 19| queste giornate, le riteneva adatte ai vigorosi raccoglimenti. – 210 45| Pistoia, città dei lupi, non adatti a serbare la pancia ai fichi, 211 29| parola ch'egli proferiva era addentata nelle articolazioni. Nell' 212 11| del famoso scolopio, gli addentò il cappello e si dette al 213 12| io insieme con un amico addentrato nelle lettere s'entrò «dal 214 23| la «cravache» paterna e s'addestrava a colpire; il padre teneva 215 28| L'anno di grazia 1887, addì due del mese presente che 216 47| abbrividito, come quando uno addiaccia il corpo, in acqua fredda, 217 35| una nuvola di pecore, all'addiaccio, c'è oggi il «Conte verde», 218 15| degli uccelli.~Il Maestro, addopato da un canneto, stava all' 219 9| il Pascoli e Maria vi si addormentaron padroni, tutto il borghigiano, 220 34| volte ho creduto si fosse addormentato.~Quando si staccava dal 221 23| Gabriele d'Annunzio.~«Se l'Ade pria togliesse me, ricorda 222 26| ferrigna. Il Poeta soleva adeguare i capelli alla cotenna polita, 223 22| Genova e ne avrebbe avuto «adeguato guiderdone»; poteva scriverlo 224 42| appena vide la vaghissima Adelaide, – così si chiamava l'angelica 225 3| triste la vita cercando d'adempiere il proprio dovere.~Anche 226 31| ferro o coi denti, la terza aderente al buono, leggera come la 227 17| antichi romei, dai soprannomi aderenti: Baccalà, Becconero, Ghiro, 228 41| della fondazione del Ponte, aderì «alla bella festa in cui 229 39| Fascismo e uno dei primi ad aderire al Centro nazionale cattolico, 230 17| inutilissimamente. Partiamo adesso per Torre del Lago» – completa 231 47| filo d'acqua.~Le meraviglie adiacenti alla valle dell'inquieto 232 38| martoriata dal freddo, nelle adiacenze della Sorbona, d'estate 233 4| Freddana e il Serchio sono adimate tra sbancacciature cretacee; 234 24| attentamente; una nube di tedio adombrò il suo sguardo sereno.~– 235 26| colui che poteva saggiamente adoperar la rasiera e le cesoie. 236 8| ma non lo contentò: si adoperasse a farlo nominare a Pistoia, 237 40| Giuseppe Panattoni, tra loro adoperavano composizioni polimetre: 238 13| che si possa per i nostri adorati eroi. L'avverto che farò 239 2| contente le più volte di adornarsi soltanto della semplicità, 240 26| accaldata. Le quote dell'Adria si fiorivano di esplosioni 241 5| fatta direttamente su lui da Adriano Cecioni, rustica, scabra, 242 8| lusinga di passioni, non per adulazioni di vanità, non a piaggiar 243 27| fogli delle corse sembrano adunate di spiriti immortali. Così 244 20| Ferruccio Pagni – che per la sua adusta secchezza il Maestro aveva 245 7| marmi al sole in su gli aerei piazzali delle sue cave, 246 23| in vetta a un pioppo un aereo nido»: Ceccardo, con il 247 16| nostalgia:~ ~Il pallone, l'aeroplano~qui, e Milano vo' veder.~ 248 31| stazione di Empoli mi sono affacciato, come solevo fare una trentina 249 30| facendo, ogni tanto ci si affacciava al balcone dal quale a fil 250 43| gradini del patibolo bovino, s'affacciò all'uscio, si attorcinò 251 20| tocchi lievi, di sospiri, di affanno, pervasa di malinconia sottile 252 40| mese corrente~fu rimesso l'affar dell'Orsina.~Deh! consola 253 9| Castellaccio. Sarebbe un affare che si potrebbe forse fare. 254 44| propenso alla elemosina.~Gli affari di Vinaccia andavano a gonfie 255 39| premurosamente conservava affascettate, aveva fatto come degli 256 48| Viareggio, non dovrebbe molto affaticarsi. Nella chiesa parrocchiale 257 6| cuccagna o in ben godi. Affeddiddio, ammazzo i dispiaceri e 258 42| meditasse la Saffo, – come lo afferma una storica lapide murata 259 34| sorridevano taglienti.~Non oso affermare che Giosuè Borsi sia stato 260 38| avevo inchiodato con la mia affermazione, si dismagò e con tono inquisitivo, 261 4| ci siamo pacificati sulle affermazioni della vecchia signora. Si 262 12| purgatorio son lunghi, quindi non affermerò che Pascoli bramasse d'entrare 263 4| dalle prime pagine ci aveva afferrati, e ci teneva incatenati, 264 7| dentate di sabbia silicea, affetta i blocchi ciclopici, abbeverandoli 265 37| diventò come spiritato e, affettando l'aria con le manine aperte, 266 38| gente, quando fosse stata affettata.~– Cos'è tutta questa baraonda, 267 25| possesso della eredità degli affetti lasciati da Giosuè Carducci 268 23| scrisse con tanta malinconia affettuosa il Nencioni.~ ~♦~ ~Tristano, 269 41| felicità ai neonati, ricordava affettuosamente e commemorava gli scomparsi.~ 270 20| milionario! Bene. Saluti affettuosi dall'amico Giacomo. (Scrivimi)».~– 271 4| la recisa ai giovenchi, affezionato al Posto provvido.~«...Io, 272 40| travertino del Programma, affiancate con i paludamenti della 273 25| conto di una trattoria) affidata a un messo di piè veloce 274 39| nobile signore il quale gli affidò la direzione di un quotidiano; 275 31| quegli individui che in casa affilano e temperano armi, – tutta 276 39| pareva che sguainasse un affilatissimo stile, e lo stile di L. 277 39| pregare fervorosamente per me affinchè mi siano abbreviate le pene 278 43| il panorama.... ama.~Mi affissai sul capo del ragazzo, tosato 279 35| quando dai queruli canneti s'affissava sul nasale del monte Gabberi, 280 1| oltre le mura, pare si affissino sulla pianura pisana tutta 281 43| via Giusti, che me l'aveva affittata, per l'accumulo della sua 282 10| fondamento, egli doveva affliggersi, chè assumeva degli atteggiamenti 283 20| un accoramento forte lo affliggeva: – O inobliabile Torre del 284 2| tutta la vita – Anche nelle afflizioni della sventura – Immacolato 285 39| con un'opera ciclopica, da affluente dell'Arno che era vollero 286 26| viola, rafforzavano i toni affocati del marmo statuario, spettacolosa 287 12| a Barga oggi, pomeriggio affocato. Nella canicola par vibri 288 8| molti uomini in pericolo di affogare. Per salvarsi cerca l'uno 289 46| seppe che quell'Inglese affogato era un grande poeta si sentì 290 34| rilesse soltanto nel salone affollato, e fu un vigoroso discorso 291 12| quando volava. I lauri che s'affoltano alle finestre danno di verde 292 34| guancia senza monocolo s'affondava in una ruga, e i suoi denti 293 33| aquile, delle aquile dovevano affrescarci sotto i nostri nomi; o che 294 43| vincitori – I vinti dell'Affricane Termopili – Nel gennaio 295 31| macchinista, che mangiava due uova affrittellate, un'occhiata al giornale, 296 14| quelli fierissimi da loro affrontati (vorrei vedere solo le teste; 297 39| che posa su quattro canti, affrontava i colpi della fortuna e 298 23| assoldato negli Chasseurs d'Afrique, – la cavalleria della Legione 299 29| Rivangare il proprio passato è agevole soltanto per chi l'ebbe « 300 15| piombate. Il cane si tuffa, si aggalla coi fischioni in bocca.~ ~♦~ ~ 301 36| ragazze dilettanti parevano agganciate ai cavalletti colore terra 302 36| quattro carriaggi pesanti, agganciati alla trattrice, si mossero 303 3| gli rimaneva di soldi, si aggeggiò per le feste: falde di pannetto 304 13| immagini incorruttibili aggelate sulla fronte rattratta; 305 40| s'avvinghia alla realtà agghiacciante, è tutta trascorsa. «Simmetria 306 47| damaschine e di garofani, agghindate a festa, salgono come capre 307 7| della cava e nei ricoveri aggiaccandosi, come le pecore, su letti 308 44| ragazzo di strada che soleva aggiogare al proprio veicolo, talchè 309 6| di pecore e campani, bovi aggiogati alle mambrucche cariche 310 44| un carretto a cui aveva aggiogato un ragazzaccio di strada. 311 21| nelle monete spicciole, – aggirandosi il conto sulle venticinque 312 10| discretamente intabarrato, si aggirava cauto, sospettoso, guardingo, 313 5| certi libri misteriosi, si aggiravano nei luoghi più collegati 314 20| fondata). A mezzogiorno mi aggiravo trasognato presso il Teatro 315 21| nostalgia – non volermi aggiungere il tuo silenzio.~«Aspetto 316 32| Buonarroti.~– È tutto lui, – aggiunsero, trasecolati, gli astanti.~– 317 16| come un gatto arrabbiato, aggranfiato alla «coda di rondine» del 318 10| Vedete fanciulli, ora aggravate l'atto ineducato con una 319 18| sopprimerlo.~La cosa si aggravava quando il figaro scorgeva 320 9| soddisfazione intima di essere aggredito dal Maestro. Giovannino ( 321 5| che lo rodeva, rattratto e aggrinzito e gli occhi appannati da 322 7| di Costa, alla cui base s'aggronda, coi tetti neri di piastroni, 323 37| assordante. Dei giovani aggruppati in un canto cantavano canzonette 324 5| declamazione, gli sguardi aggufiti dei cavatori, appollaiati 325 26| piovigginavano sul camice come aghetti di rame. Il mio compagno 326 27| Vallecchia, il Castello di Aghinolfi, e quello d'Ignoso. Le due 327 36| nuvole bianche; il vento agitandole gli dava il turchinetto. 328 8| scalmanato guidò la sciurma d'agitati a folleggiare sotto al monumento 329 5| lette bianche e bigie, gli agnelli nati allora. A cavalcioni 330 14| di divinar il sesso dell'agnello quando è ancora nel grembo 331 27| nel finestrino; il cane agonizzava e mi guardò con gli occhi, 332 6| Donati avesse sofferto d'agorafobia. I più non sapevano di quale 333 47| noi ce lo faranno di neve agostana.~~ 334 47| Giugno, luglio, agosto, feste agostane: San Pietro apostolo, San 335 25| antica Valle buona i frati Agostiniani ebbero un eremo chiamato 336 25| dopo aver vestito l'abito agostiniano, per sottrarsi agli Angioini, 337 4| si sedeva, come un antico agreste, Giosuè Carducci ad emendare 338 35| cervello disabitato delle case agresti) che il Fucini volle diventasse 339 30| dei malcontenti. Un buon agricoltore deve saper leggere e firmare 340 4| ospitale, – uno di quegli agricoltori lucchesi che fan tosto amicizia 341 45| andò ad infilzar Menenio Agrippa». Perchè sul più bello di 342 41| del mare, i rapini, verde agro, son quelli di Ripafratta: 343 6| spicciolò per tutto l'«agrofobia».~– Precisamente – disse 344 34| oleandri. La signora Diana, agucchiando al calcio di un pino, narrava 345 27| Giovanni Grasso, con Mimì Aguglia, e Musco e Maiorana. Grasso 346 | Ah 347 28| parlano dei grandi fogli:~«Ahimè! Caro Fucini, come il tempo 348 12| sole.~ ~♦~ ~Entriamo sull'aia della Casa: una facciata 349 6| braccio. Il vecchio cavatore, aiutandosi coi denti, ricoglieva i 350 48| avvocato Cesare Riccione, aiutato dal sindaco del tempo, Ferdinando 351 40| essere traditori, delatori, aiuti all'accusa, ma neppure falsare 352 29| con molto studio e con l'aiuto di una memoria fenomenale. 353 41| mento aguzzo, colletto d'alabastro, fiocco volante, ben vestito, 354 12| è traforato dalle cicale alacri. Il Duomo, che il podestà, 355 16| ci sono degli sgargianti alamari e va al tempo.~ ~♦~ ~Al 356 33| cadono a picco come fossero d'alastro, quelle ferite vengono sterminate 357 23| cravache», scandiva le sillabe alate:~ ~O figlio mio, ti ridi? 358 33| Nella più incarnatina delle albe che si fosse mai vista, 359 22| Principe tedesco che dicevano albergasse in uno dei più belli alberghi 360 5| visitare la camera in cui aveva albergato Giuseppe Giusti, i familiari 361 9| Castelvecchio, Caprona, Albiano, fu scosso dal terremoto. « 362 2| cavata fu donato dal sen. Albicini, legato al Brilli da amicizia 363 47| mare, ed è biondo come un albino; porta scarpe d'alpino, 364 35| Ceccardo per godere gli albori lunari.~Tra una nuvola di 365 14| altri. Eccoti il verso per l'album Fradeletto. Mandami le fotografie 366 26| eroica; costì martellava Alcione e la Francesca da Rimini. 367 | alcuna 368 33| scompiglio, un fremito d'ale ondulante, un impetuoso 369 19| Puccini aleggiò e forse aleggerà per l'eternità su queste 370 24| cantò i fantasmi e gli eroi aleggianti sul golfo?~La mattina, il 371 19| maestro Giacomo Puccini aleggiò e forse aleggerà per l'eternità 372 6| con atteggiamenti e sdegni alfieriani, rimaneva di sasso.~Erano 373 33| nutrono di spurghi marini e d'alga; la folaga, anche se spellata 374 25| qualche tricolore abbrunato aliava sugli oliveti prossimi alle: 375 3| forse colto da improvvisa alienazione mentale, ha preso stanza....».~ 376 1| cantano, i bovi statuari alitano nebbia dall'umide froge 377 29| maternità nelle mangiatoie, all'alito delle manze, i vagiti dei 378 18| quelle macchie d'unto che si allargano sulle vesti come piaghe 379 47| qualche faggio, fan sosta per allattare i poppanti; gli ambulanti, 380 6| tenne a battezzare,~chi t'allattava e chi ti rivestiva.~ ~♦~ ~ 381 5| teli neri, alcune donne allattavano le loro creature.~I pioppi 382 44| dal peso. Il ragazzo, così alleggerito, giunse in un attimo sullo 383 39| con grande copia di figure allegoriche e di personaggi mitologici: 384 2| un pittore.~– Sono stato allievo dell'autore degli affreschi.~– 385 44| presso le travature, dove si allinearono i recipienti del rosso vino 386 35| calligrafia risoluta (la sua) ben allineata, composta, leggibile tutta. 387 31| tavoli e di sedioli erano allineati sul pietrato dirimpetto, 388 11| nome dei genitori: Caterina Allocatelli Vincenzi e Ruggero Pascoli.~ 389 3| tempo si penserà a te e ad allogarti meglio. Meglio, no; perchè 390 10| raggiungere ratti la scuola, allogata in un palazzo vescovile. 391 29| ragazzi e la Beppa furono allogati in un covile, il Salvestrini 392 48| la Guardia volesse farmi allontanare, portavo rusco sul fuoco».~ 393 44| loro isole. Vinaccia poteva allontanarsi senza il pericolo, che altri 394 10| capolino, ma erano prestamente allontanate dal Boschi, il quale nervosissimo 395 24| dissi a quelli che si allontanavano in fretta e furia.~– Vivi 396 26| dormire per sempre. Il Poeta s'allontanò, solo, lungo un vialetto 397 23| nata troppo tardi. In forme allucinatorie vedeva riapprodare, alle 398 9| Il Castellaccio a cui allude il Pascoli è la casetta 399 47| vecchia, – dice un pastore, alludendo a quell'infuocato tremolìo 400 22| ti ricordi?), – il poeta alludeva ad una sera di tempesta 401 25| impastati di fresco, ancora allumachiti dal pennellone dell'attacchino, 402 18| verso la grande aquila d'alluminio pulsante con dodici cuori. 403 25| Lombrici rocca di Roma e che allungasse, nel fiero atto del suo 404 26| salone; le nostre ombre, allungate sull'impiantito, si ribaltarono 405 29| tremula sulla maniglia, allungò il collo e chiese a chius' 406 2| medesimo tavolo. Noi ci si alluogava a un tavolo da refettorio 407 28| visitare i morti.~La terra alluvionale aperta in crepe nere pareva 408 28| crepe arsite di queste prode alluvionali. Il ciglione dell'Arno, 409 28| Perla, e stagni desolati, alme d'acque morte e nocenti, 410 25| che, poggiato al bastione alpestre del Matanna, stendesse la 411 23| lanciando al segno, per queste alpestri vie d'Appennino, entro l' 412 26| precipitar di detriti, cascata alpina incantata, scandivano la 413 19| Maestro fu deposta sull'altar maggiore della piccola chiesa.~ 414 16| Ferruccio Pagni entrò con alterata melensaggine nella capanna 415 34| diventavano incomprensibili, alternate da strilli come di uccello 416 44| di Montignoso – abitarono alternativamente, per gran parte del secolo 417 15| un capanno, e il Maestro alternava il bugnone col pianoforte.~ 418 1| dalla Terra Santa nereggiano alti cipressi che, oltre le mura, 419 26| si stemprava nel mare. L'altipiano sembrava incenerito, le 420 37| conoscere anche persone altolocate, Jean Richepin, Ottave Mirbeau, 421 35| palta rossastra, parevano altorilievi di terra, cotta in uno stampo 422 | altr' 423 | altrimenti 424 | altrui 425 31| soglion fare i gatti all'altura da cui son precipitati, – 426 10| spiava, circospetto gli alunni dell'unica scuola non inquadrata 427 18| una bevanda lamponata, s'alzano sul piazzale della chiesa, 428 25| rilevata anche la scure per alzarla sulle aste dei nuovi legionari 429 3| mattina era il primo ad alzarsi, sfornellava, sventolava, 430 19| in una cassetta d'abete, alzata verso il cielo diaccio e 431 21| Allora tu, «Generale», alzati e canta. E voi tutti sedetevi.~ 432 38| avevo la illusione di aver alzato anche la panchina. Il giardino, 433 21| sedetevi.~Il «Generale», alzatosi, prese a declamare con maschio 434 8| nelle settimane elettorali, alzavano i gonfaloni sulle torri 435 38| aceto commisto con fiele, mi alzavo ed avevo la illusione di 436 14| fuori dei ranghi, – disse amabilmente a Nomellini: «Io, vecchio 437 6| pianacce di Giustagnana, – era amante del vino nativo, delle poesie 438 7| pastori della Garfagnana, – amanti del bel canto accanto ai 439 29| Bande Nere si notava che le amarezze non avevano distrutto su 440 6| rosignolo».~Che «Cecco frate» amasse le muse e il vino è chiaro. 441 40| giustificò così presso l'amata.~Parabole. Dalle tavole 442 20| desiderio di rivedere le amate sponde della sua patria; 443 40| le voglie del sua nobile amatore, il quale se ne duole col 444 | ambedue 445 30| maestro sorrise dicendo ambiguo:~– Ho capito, ho capito.~ 446 9| mio canto.~ ~♦~ ~Premio ambitissimo per il Caselli, droghiere 447 45| Cesare, imperator romano, ambiva circondarsi di uomini panciuti, 448 30| tutt'al più, a fare degli ambiziosi e dei malcontenti. Un buon 449 48| soprannome il «poeta», perchè era ambizioso di cantare in ottava.~Il « 450 1| serbatoi trasparenti di vino ambrispumante, ed i ravaneti delle avvoglianti 451 47| pellegrini, già incantati dall'ambulante.~Seduto su di un grottone 452 16| e Lodovico, il Gambogi, Amedeo Lori, Plinio Nomellini, 453 17| amicizia non avrà mai fine. Amen. Pietro Mascagni».~La pace 454 13| corrispondente del giornale americano La Prensa, mise nelle «Meditazioni 455 17| patriarcale famiglia. Mi ha amichevolmente accolto lo sposo, avvocato 456 48| Cantù, Mario Rapisardi, De Amicis, Giovanni Bovio.~A Giovanni 457 45| mai.~ ~Chi è che turba le amicizie con i dissapori, tra dame 458 47| quale stringe subito verace amistà, e si stringono con effusione 459 30| concezioni esorbitanti, i periodi ammaccati, ma questi sono disvelati 460 9| edere e cuoricini, pare ammagli i pensieri di tristezze 461 6| ch'era da qualche tempo ammalato».~La gita fu fatta su di 462 14| parlare a quei feroci ed ammansirli nel tempo stesso, e spingerli 463 20| Calamecca e tu non hai ancora ammazzato, imbavagliato, turlupinato 464 6| in ben godi. Affeddiddio, ammazzo i dispiaceri e l'uggia coi 465 47| di sette e mezzo reale, è ammessa anche dalla Chiesa, ma non 466 9| banca, io potrei essere ammesso al credito. L'oro depositato 467 12| lo volle sacra.~Mariù ci ammette anche alla visita della 468 13| pian grande. «Barga, che ammira la grandezza del Genio Vostro, 469 18| padre putativo di Gesù. Ammirabile nella fede perfetta di riconoscere 470 43| rumori.... ori, sedeva per ammirare il panorama.... ama.~Mi 471 18| dirimpetto alla sua tomba, è ammirato il gigante dei cieli, il « 472 8| Livio e Tacito. Il Manzoni ammirava del Giusti la lingua. Non 473 17| piccola «Cio-Cio» con arte ammirevole e con irresistibile effetto. « 474 8| debolezze d'uomini, sì ad ammonire, persuadere, convincere...», 475 45| raccontato che la plebe romana, ammutinata e ribelle alle leggi, erasi 476 15| anche le «Torbiere» sono ammutolite. Un porto in isfacelo è 477 12| tramonto. Gl'infermi sono ammutoliti sotto l'ombra dei portici. 478 29| dionisiaco dell'istinto amoralistico. –~I ragazzi erano cascati 479 33| argentato che, sospirando, amoreggiasse con la luna.~Le folaghe 480 1| isterilisce e l'uccide), va in amorevole accordo con il salice del 481 12| aprirà la porta di casa amorevolmente.~Dopo il lieve ondeggiare 482 35| neri, la signora Griselda l'amorosa compagna del pittore (tutte 483 23| Francesca Giovannetti, compagna amorosamente devota del poeta Ceccardo 484 40| che da trentatrè anni amoroso destr-riga alle centinaia 485 26| concludeva nel telaio delle ampie finestre: quelle a levante 486 22| strazio dell'onta tersogli d'ampio lume riaccenda la nobil 487 24| di Genova. Quel favellare ampolloso ch'egli aveva quelle citazioni 488 14| fregi e testate e di fine, analoghe.~«Quando vidi in una nera 489 13| italiana, fulminata dall'anatema del Poeta, si ritrae nell' 490 19| accordo lene, è sparito, l'anatraio dei germani ha preso il 491 22| proprietario della Veglietta d'Anciai avverte che per il ballo 492 | anco 493 42| a Fiumicino, ove era all'ancoraggio di uso un piccola bastimento 494 44| pietrato dello scalo, dove ancoravano le loro barche i vinacceri 495 44| napoletani salpavano le ancore e andavano a celebrare il 496 23| traversano le anime degli eroi, andando al soggiorno della immortalità, 497 23| palandrana napoleonica del padre, andargli dietro, come i canotti legati 498 37| A Parigi, prima che mi andassero in scadenza le vestimenta, 499 20| ultimo canto di Mimi: «Sono andati....». Via via che Puccini 500 4| minore mentre io scalzato andavo avanti a tutti, saltando


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