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     Partegrigio = Testo di commento

2015 13| confida che vorrà ancora considerarsi cittadino onorario di Barga». 2016 21| Ulteriore indugio sarà considerato un atto di vigliaccheria!~ 2017 45| quella gioia suprema con una considerazione sulla pancina d'angelo un 2018 41| neonati e il saluto ai morti, consiglia: I funghi si fanno così: 2019 43| un vocabolo in gergo, gli consigliava di saltare. Il Maestro rispose 2020 31| fratelli e delle sorelle, lo consigliò a concorrere alle Ferrovie 2021 43| corallina e ad altri vermifughi consimili. Dante e amaro come il veleno, 2022 26| Argento.~ ~La «rappresaglia» consiste nel rispondere a tono continuando 2023 23| la primavera ghiacciata consolasse in qualche modo il nostro 2024 31| chitarra nella testa.~Tozzi si consolava alzando il capo e guardando 2025 39| cattolica, lieto di poter oggi constatare come siano stati compiuti 2026 48| quando aveva bevuto più del consueto e le gambe gli si accenciavano. 2027 38| giardino del Lussemburgo e consultante i sunti bisunti. Anche i 2028 24| versi al poeta che distratto consultava invece il Codice penale 2029 16| raffreddori e i creditori, è consumare meno i panni e le scarpe.~ 2030 23| rimasto solo in Genova, a consumarsi l'anima per una passione 2031 48| gettavano, il bel corpo si consunse».~ ~♦~ ~Compiono oggi quarant' 2032 13| io son pago anche della contadinanza onoraria».~Alcuno speculò 2033 18| ogni pezzetto di terra ha contato i suoi passi, come tutti 2034 7| intollerante, che mal sopportava i contatti della comunità, non fu certo 2035 29| tutto cieco. A capo basso contava i soldi che la gente gli 2036 29| martirizzato l'impronta di una contegnosa austerità la fronte aperta 2037 14| bordo di una goletta, che contempla veramente la sua stella: 2038 30| signore alto, vestito di nero, contemplava il cielo. Non dovei stentar 2039 26| palpitava per l'emozione, io contemplavo estatico il Poeta riflesso 2040 44| nobile signore assorto nella contemplazione del mare. Questi era Francesco 2041 13| America abbreviata che io contemplo dall'altana. Le ultime propaggini 2042 22| che Vela l'estrema onta contenda al morente, e lo strazio 2043 28| solo, e nessun altro gli contende quella roba che raddoppia 2044 33| dai colpi; i cacciatori si contendono quelle uccise in due, in 2045 29| di quello che poteva contenersi nell'orbita della possibilità. 2046 42| poeta Cammarano era pronto a contentarlo, ma che almeno gli facesse 2047 2| componimento rettorico, e sono contente le più volte di adornarsi 2048 8| accolse gentilmente, ma non lo contentò: si adoperasse a farlo nominare 2049 10| acerbi corrucci, gl'impeti contenuti, gli sdegni per il rumore 2050 9| Virginibus puerisque, e conterrà un paragone tra me e te».~ ~ 2051 33| perseverante dell'Asino del suo conterraneo Francesco Domenico Guerrazzi, 2052 18| altra e più dura ragion di contesa vi fu tra quelli del comune 2053 12| che a noi ricordi l'aspre contese~d'antiche glorie ancora 2054 9| mura una rete fittissima, contesta di edere e cuoricini, pare 2055 13| la eleggibilità era stata contestata in antecedenza.~Si pensò 2056 12| banchi; uno scaffale vetrato contiene i libri di Bologna, gli 2057 38| inventato da me. Del resto, – continuai come uno che vuol salvarsi 2058 30| ma anche gli avversari continuamente lo ricordano con questa 2059 26| consiste nel rispondere a tono continuando la declamazione regolare:~ ~ 2060 38| filosofo Tebano m'interdì di continuare, volendo prendere nota, 2061 17| auguriamoci che siano imitate e continuate le virtù dell'uomo e dell' 2062 25| ventotto anni fa, pei rovesci continui d'acqua piovana, mostrava 2063 9| annusava un ciotolone vuoto, contorceva la nervatura alzava il pelame, 2064 13| Dall'Alpi Apuane agli ultimi contrafforti dell'Appennino, in questa 2065 45| di basso, di soprano e di contralto. Lo misurarono e lo pesarono 2066 15| figlio di un bravo e dotto contrappuntista, maestro di cappella di 2067 8| Giorgin mio bello.~ ~Fu egli contrario nel Consiglio Superiore 2068 40| rettilinee intatte e punteggiate contrassegnate ai vertici da nomi o da 2069 26| dei tigli, i lecci neri contrastavano con l'albore lattato dei 2070 30| leggere e firmare i suoi contratti; un sapere maggiore non 2071 7| quasi con terrore. A ciò contribuiva, oltre la libertà del suo 2072 24| codici.~Processi in quantità contristarono la vita già faticata del 2073 39| quelli che io avessi offesi e contristati anche inavvertitamente, 2074 37| Jean Richepin ero io. Potei controllarlo entro uno specchio che mi 2075 23| grande specchio, dov'egli controllava come col tempo andasse prendendo 2076 21| e, se la domanda non ti conturba, quanto ti è rimasto del 2077 45| maligno, magro all'osso, volle conturbare quella gioia suprema con 2078 10| voci d'ombroso augurio, conturbarono il trapasso sereno. Un carnevale 2079 5| gridi ed urli, gli aveva conturbato quella pessima giornata 2080 21| crisi d'invisibilità», conturbò il «Generale», end'egli 2081 29| cuore avventuroso si davano convegno in una taverna aperta entro 2082 33| La folaga, alla cui tela convengono, in questo lago leggendario 2083 6| Cecco frate» con tutte le convenienze.~Gl'intimi di Ceccardo, 2084 45| la sua scienza.~Bisogna convenire che il poeta panciuto Giovanni 2085 11| grande peritanza al portone conventuale, che subito s'apre per darci 2086 40| Programma di eloquio biblico si converge verso il bastone di «Ciuccianespole» 2087 34| libri, perciò le nostre conversazioni erano serene e pacate: colori 2088 34| avvenne quello che avvenne: la conversione, l'interventismo, la guerra, 2089 8| ad ammonire, persuadere, convincere...», stazionò per breve 2090 48| E Omero, con più forte convinzione, declamò: – In questa casa, 2091 30| Tutte le autorità furono convitate la sera a un banchetto di 2092 23| osteria in osteria, tra conviti di amici, a cantare i suoi 2093 7| Liceo «Raffaello», esile convittore, l'ebbe come maestro.~C' 2094 39| questa nella seduta solenne convocata nelle magnifiche sale della 2095 24| passaggio di quello strepitoso convoglio.~– Arriva dopodomani.~– 2096 36| tombe dei soldati s'eran coperte di roselline rosse.~La batteria 2097 30| accede per un cancellino coperto di verdura. Un servo fedelissimo 2098 36| batteria nera, occultata da copertoni incerati, su di una lunga 2099 36| primo quadro che io avevo copiato a tocco di penna nell'adolescenza 2100 26| nipote del gran figaro si copiava il Dante: la poesia ci era 2101 39| non oltrepassava le mille copie – salvo negli avvenimenti 2102 28| prego, lo legga lei ed io lo copio:~«L'anno di grazia 1887, 2103 44| cantastorie a celebrare la copiosa svinatura. La Pieve a Elici, 2104 30| Emilio Gallori, Adolfo Coppedè, Rizzoli di Bologna e io, 2105 44| Vinaccia», e quel nome ti copre bene come il tuo ombrello.~– 2106 1| a ritroso, si prepara a coprire le nudità del Patriarca; 2107 7| quando il telo bianco, che copriva il volto luminoso di «Cecco 2108 27| applausi spaccavano il teatro, coprivano, l'eterno battito del mare.~ 2109 5| istintivamente in una declamazione corale di sondaggio:~ ~A te disfrenasi~ 2110 36| quelle dei rivenditori di coralli, capii trattarsi di studentesse 2111 43| collegato alla santonina, alla corallina e ad altri vermifughi consimili. 2112 33| ritornano in porto con le corbe ripiene di salacche; pescatori 2113 28| con una corta pala e un corbello, razzola sul concio; ma 2114 12| d'orbaco, di mortella, di corbezzi e di cipressi è sepolto 2115 29| vita con una penitenza di corda. I ragazzi si tenevano alla 2116 42| cane,~che salta in tra 'l cordame,~il tempo scruta e il mare~ 2117 45| scoperti e tesati, come le corde di un violino. Se raccontate 2118 28| degli occhi di lui e la sua cordialità espansiva.~Gli accordi musicali 2119 3| bene.~Mi ricorderò di te.~Cordialmente ti saluto e t'auguro perseveranza 2120 18| fantastico di uva sospeso per una cordicella è volato verso la grande 2121 39| tiene con tanta dignità un cordone della bara, in cui giace 2122 40| vedrebbe di sopr'occhio cori tutto il rispetto al «professore 2123 12| motivo antico. La macchina cornacchia e di benzina sul profumo 2124 19| migravano branchi di corvi, cornacchiando come rochi strumenti di 2125 28| figlia.~Automobili padronali cornacchiano lontane. Un cavallo sagginato, 2126 37| Veber, spiccavano, entro cornici di lusso su una parete pisello 2127 2| da epigrafe.... non vo correggere perchè proprio non so. Ti 2128 34| Giosuè scriveva alla prima e correggeva volando. Scriveva chiaro, 2129 25| Carducci sollecitata da una «correntale» di comando (un pezzo di 2130 28| terre son magre d'acque correnti.~– Tuttavia sondiamo.~Il 2131 28| mai». Una vena di poesia correrà perenne sotto queste pietre. 2132 22| spazio, della stampa, della correzione delle bozze.... ma nulla. 2133 40| delle «comparse» in versi. Corrispondendo con Giuseppe Panattoni, 2134 13| 1908, Giovanni Pascoli, corrispondente del giornale americano La 2135 43| per l'accumulo della sua corrispondenza aveva preso in affitto una 2136 30| godigia, luneddiana ecc., che corrisponderebbero a ghiotto, fame, l'epoca 2137 5| grandicello. Nessuna imagine corrispondeva all'altra e su tutte era 2138 1| sconturbava i sonni e gli corrompeva i sogni, talchè sognava 2139 1| legno cipresso resiste al corrompimento della terra, allora fece 2140 5| connotati, anche guasti e corrotti, e si aggirasse nei luoghi 2141 30| a tutti, non l'ombra del corruccio balenò su quella fronte 2142 43| querciolo, socchiuse gli occhi, corrugò la vasta fronte, doveva 2143 44| sostando in Bargecchia Corsanico e a Pieve a Elici.~ ~♦~ ~ 2144 14| dovrebbero parere a bordo di un corsaro).~«Oppure Garibaldi dorme 2145 41| Incendiare, Esecuzione, Plotone! Corsivi acri e mordenti che misero 2146 34| come un pennacchio, un corsivo di Giosuè.~Dopo qualche 2147 28| Un uomo scarno, con una corta pala e un corbello, razzola 2148 37| anticaglie e dei muri di cortili sventrati. Dalle finestre 2149 6| spigolo della prima casa di Corvaia, quasi schiacciata dal monte 2150 27| delle Apuane e la Versilia, Corvara e Vallecchia, il Castello 2151 19| gru e migravano branchi di corvi, cornacchiando come rochi 2152 29| cocca della giacchetta, il cosacchino rattratto le scopriva l' 2153 22| continuo a ricevere e dalle cosette mie che riporta. Grazie. 2154 40| grafico dominato da una costante forza unitaria. Argomento: 2155 25| prima nuova dell'editto di Costantino, sul limite ultimo di quella 2156 43| guardingo come un fuggiasco (costassù è severamente proibito ai 2157 41| non lo crederete: mi sono costati cento franchi l'uno; un 2158 11| dolori allo sterno e al costato. Il medico lo percuote come 2159 39| foce distinta, l'Esarino costava assai poco: centesimi due.~ 2160 43| ai panini di ramerino che costavano quanto un quaderno.~Il maestro, 2161 45| chiedere, pacifico, alle costellazioni, palpebranti nel remoto 2162 39| risonante Serchio.~Se il Serchio costò tanto ai lucchesi, quando 2163 2| alla campagna e noi s'era costretti a camminare sui vialetti 2164 43| Maestro~– Ma lei vorrebbe costringermi alla grotta dell'Inferno ( 2165 42| la mia dimora. Colà, feci costruire una piccola casetta».~Pochissimi 2166 47| palese ov'Ella desiderava si costruisse il tempio. Questo tempio 2167 47| tempio. Questo tempio fu costruito un secolo più tardi e dedicato 2168 48| dei tre vecchi che videro costrurre e ardere il rogo: «Fu posto 2169 10| Poseidone, tra i discorsi senza costrutto veruno e senza fondamento, 2170 27| Cecco di Pistellino», il costruttore del «Poettino». Se quel 2171 44| fonte battesimale, di rude costruzione romanica, di questa umile 2172 36| verdi, pareva una delle sue costruzioni architettoniche basata sulla 2173 31| dello Zocchi. La gente costumata, nelle altre salette, massimamente 2174 25| mutamento dei tempi e dei costumi dei popoli. Ventotto anni 2175 26| adeguare i capelli alla cotenna polita, facendoli rasare 2176 | cotesto 2177 42| il Maestro si formò un coticetto del loro sistema: diatonico, 2178 18| cortile della fornace già cotti, se sono un po' polverosi 2179 29| Beppa furono allogati in un covile, il Salvestrini parlò più 2180 17| davanti alla casa dove fu creata.~Nella memorabile sera di 2181 31| discorso «cose nate e non create». Il decano dei macchiaioli 2182 42| giorni.~Durante questo furore creativo, il Maestro leggeva e rileggeva 2183 2| Segato – al nuovo genio della creatrice sapienza italiana che le 2184 46| Percy Bisshe Shelley, creatura mattutina armoniosa d'amore 2185 5| donne allattavano le loro creature.~I pioppi dalle stecchite 2186 8| accigliò anche, ma lo stupore crebbe quando il Giorgini volle 2187 4| perplesso, mi ha detto:~– Non creda, poi poi, che si sia tanto 2188 6| Lei beva la cicuta se credecommentò all'istante il 2189 41| inviato a Gabriele d'Annunzio. Credendo mandalo al Popolo d'Italia 2190 28| quando la gente lo invitava credendolo un cuor contento.... Avesse 2191 1| cipresso (è assai diffusa la credenza che le bacche del cipresso, 2192 6| esordio sarai indotto a credere che io mi sia in cuccagna 2193 41| acquarello? Ebbene, voi non lo crederete: mi sono costati cento franchi 2194 17| del duetto. Fanne quel che credi. Giacomo».~ ~♦~ ~Un caro 2195 7| che «Cecco frate», è un «creditore». –~Per sconsigliata negligenza, 2196 16| scansare i raffreddori e i creditori, è consumare meno i panni 2197 46| Infatti quest'ultimo venne cremato con lo stesso rito, il 21 2198 29| immondizia e lordure, le vampate crematorie delle vie bollenti di sole, 2199 31| ridosso del tetto; forno crematorio l'estate, ghiacciaia l'inverno. 2200 19| entro gli stracci grigi e cremisini,~a righe d'or dei vecchi 2201 15| alla maniera di Tranquillo Cremona, onde la soffusione dei 2202 11| nel salottino, ove in un crepaccio di muro, lavorano le famose 2203 37| quando, verso settembre, crepano e cambiano di colore, un 2204 33| camini sul cui focolare già crepitano come sarmenti i rami dell' 2205 44| castagno bronzati dalle crepitanti fiammate dei sarmenti, scaffali 2206 48| sole; le fascine di pino crepitarono, e, nell'olezzo omericamente 2207 46| tuffa rosso pare un rogo con crepitìo d'onde: la testa dell'«Inglese 2208 29| ombra delle sconfitte, il crepuscolo della cecità. Gli imprescindibili 2209 8| morte va di grado in grado crescendo – e la salvezza del popolo 2210 8| si ricongiunge sopra, col crescer del dorso, con la grand' 2211 17| parco una debole luce a cui crescevano intorno orrori d'ombre musicate. 2212 5| ansietà, in questi popolani, cresciuti in un'atmosfera carducciana, 2213 4| adimate tra sbancacciature cretacee; se ne intravede il corso 2214 29| borgo della Toscana, dai cretacei paesi di Capraia e Montelupo, 2215 12| forza di spalle per salire, cricchiolando ossa e grucce, uno ha un 2216 26| la barba fu graduata al crinale delle mandibole e i baffi 2217 47| viandanti e degli ambulanti, crisalidi di poeti; entrando, vi è 2218 9| ghirlande~di calendule e crisantemi~e di rose appassite.~Albero 2219 15| fotografia di Francesco Crispi; un vasto sorriso è sul 2220 13| comunale, il Palazzo di Cristallo.~Il 25 giugno dell'anno 2221 2| Fermati passeggero se cristian ti appelli.»~– Sì! ... Vedi? 2222 2| G. A. Nacqui ebbi l'acqua cristiana e morii». «L. B, respirò 2223 30| sono disvelati soltanto dai critici fioriti sulle muraglie del « 2224 24| Roccatagliata Ceccardi, letterato e critico d'arte. Segretario generale 2225 7| comitive congregate nei «Crocchi», presente anche il dotto 2226 32| sui cartoni v'erano, quasi crocefissi, tutti i miei amici tribolati.~ 2227 36| santa alla cedrina alle crocette ai trifogli, – per farne 2228 19| passa il catafalco con Gesù Crocifisso. In testa al corteo erano 2229 11| tutti i tratti somatici sono crollati.~E ricordo che quando Nomellini, 2230 26| ceppe radicate nella terra cromata di ragia. Appena il cancello 2231 28| rotto da un subisso di toni cromatici: quadri ovunque. Tutti belli: 2232 42| loro sistema: diatonico, cromatico, enarmonico, il primo nobile 2233 39| fu arguto collaboratore e cronista dell'Esare.~E il gerente? 2234 29| questi seguito sulla Via Crucis. Non v'è borgo della Toscana, 2235 7| girevoli, li quartabona e cuba, – Seravezza ha fatto scalpellare 2236 6| sopra un mucchio di sassi cubati, ch'egli, prima di sera, 2237 6| credere che io mi sia in cuccagna o in ben godi. Affeddiddio, 2238 47| che abbia inghiottito una cucchiaiata di minestra bollente. Il 2239 11| attruciola, s'arribiscia, un cucciolo, un lupetto dallo sguardo 2240 33| un uccellaccio che rende, cucinandolo, il salvatico delle marigiane, 2241 41| così! Gli altri pezzi si cucinano a parte o si uniscono alle 2242 33| cacciatore, c'è la maniera di cucinare la folaga e di toglierle 2243 12| scruta l'infermo di sotto una cuffaia di capelli abbaruffati. 2244 25| irreparabile angoscia avrà culto perenne e sarà fulgido esempio 2245 6| fuoco e fulmini per i tepidi cultori della natìa favella e degli 2246 36| scerpate dalle schegge, cumuli di pietre focaie, tombe 2247 28| frate francescano, nel sole, cuoceva i toni trotati del saio 2248 33| palustre e fa scervellare un cuoco che deve trovarle un sapore 2249 9| fittissima, contesta di edere e cuoricini, pare ammagli i pensieri 2250 37| fuligginose, in una via stretta, cupa, abbandonata. I fanali della 2251 26| autunno, chè l'ombre eran cupe e il frondeggiare dei pini 2252 40| veste ufficiale.~ ~Fuggì Cupido~quando il terribile~barbitonsor~ 2253 43| presso Monsummano, in cui si curano i dolori articolari) o alle 2254 10| nelle sue di niente altro curante; noi, le tre figlie, sedute 2255 26| mantrugiato dalla folla curiosa e cieca. «Non mi hanno ucciso 2256 10| via dei Castagnoli, attirò curiosamente i miei occhi. Avvicinatici, 2257 5| memorie belle buone curiose»), pare si aggirasse tra 2258 12| legnosi e trasumanati passano curvi sotto la crinella colma 2259 35| questa sala dove, in una custodia di vetro, sono esposti i 2260 35| assentire.~– «Questo cliché custodiscilo con molta cura, ti sarà 2261 12| di cuoio ove sembra sia custodita una pipa enorme. Apprendo 2262 10| ossigeno e per le punture cutanee che all'ultimo più non sentiva. 2263 40| rimesso~il tuo processo~Cutelli e Orsina~che stamattina~ 2264 | D 2265 40| scaricato costì questo colossale dado cementato di pietre. A un 2266 36| riposo; i soldati con le daghe recidevano l'erbe, – i palei 2267 47| affannoso, arrossato di rose damaschine e di garofani, agghindate 2268 16| che Resti con noi vezzosa damigella era musicata in vernacolo 2269 47| domenicate sane per l'osterie e dannarsi il corpo e l'anima. Ecco, 2270 47| mentre voi tutti stavate a dannarvi per l'osterie col maledetto 2271 29| sangue, balenavano cieli di dannazione.~Quando i ragazzi e la Beppa 2272 47| un paio d'occhiali che dànno lampi ai suoi occhi di lupo, 2273 9| vient le soir jeter du sable~dans tous les pauvres petits 2274 38| umiliati, come quelle ombre dantesche che, per sostener solaio 2275 26| all'indietro, come dannati danteschi, i funai che, veduti tra 2276 34| la furente Isadora Duncan danzò presso sul Gombo, allora 2277 11| tu, vino, che tra calde dapi~sempr'usi fole tessere co' 2278 41| fascia la sua piramide» – daranno la stura ai versi di Gabriele 2279 42| per carità, progredite: darete all'Italia un capolavoro.~ 2280 1| d'ogni pena~deh vieni a darne ormai l'ultima cena!~ ~( 2281 42| delle vele, ormeggiate nella darsena che è dirimpetto, al mattino 2282 33| fiatano caldo come i bovi, può darsi che abbia pensato, come 2283 14| fratelli Bandiera non posso darti particolari, non avendo 2284 31| dirimpetto, ma tutti vuoti, e davan l'idea che la clientela 2285 44| Maurizio Pellegrini. Sul bianco davanzale marmoreo della finestra, 2286 28| prima è del padre di lui David, epigrammista stimato anche 2287 32| lungo ordine di secoli, il Davide che l'enorme subbia di Michelangiolo 2288 9| separatamente pregato di pagare il dazio e di farla recapitare alla 2289 17| furono pochissimi: dalla debile trama fu tolto soltanto 2290 40| Ciuccianespole pagato di debiti alla moda. Sul frontone 2291 17| tra i lecci del parco una debole luce a cui crescevano intorno 2292 8| non a piaggiar vizii o debolezze d'uomini, sì ad ammonire, 2293 10| respirò più forte.... poi debolmente.... poi più nulla.~«Non 2294 31| cose nate e non create». Il decano dei macchiaioli Giovanni 2295 15| damasco, rosso sangue, v'è decapitata la maschera in bronzo della 2296 40| sommo giureconsulto fosse decapitato e il cranio fosse deposto 2297 40| parabola più stravagante: la decapitazione in effigie. Lo scultore 2298 30| collerica, ma a fondo gioviale, decidono, in un momento di resipiscenza, 2299 44| per gran parte del secolo decimonono, i senatori Niccolao Gaetano 2300 29| case aristocratiche».~Una decina di anni fa, il buon Baccio 2301 27| l'attore raccontò come si decise a recitare la Morte Civile: « 2302 43| Ave Maria.~ ~♦~ ~Quando mi decisi di lasciare il mare per 2303 21| Generale», alzatosi, prese a declamare con maschio impeto:~ ~È 2304 5| misterioso ospite, a quei versi, declamati con tanto calore, rimanesse 2305 8| perchè la poesia che egli ha declamato è mia e ve ne do la prova 2306 5| da capo a piedi, gli si declamavan versi concitati di sondaggio:~ ~ 2307 26| che, per «rappresaglia», declamavano certi marinari incotti di 2308 23| travagliava intorno alle prime declinazioni latine: «Tristano, ti lascio 2309 20| sagrosanto, che tanto ti decora le gualcite labbra? Aspetti 2310 9| su impresse le stampe che decorano le cronache del Sercambi; 2311 17| ritoccato certi affreschi che decoravano il salotto lacustre del 2312 39| avevano abbellito di superbe decorazioni, per battagliare con la 2313 10| vecchio, come si può in questo decrepito mondaccio intarmolito. Pascoliamo 2314 39| della Pinacoteca consegnò il decreto di nomina a suo socio al 2315 27| dimensicne si chiamò il «Dedalo» e s'ebbe anche un'«ode»: « 2316 19| Maestro seppe che volevo dedicare un mio libro «Alle raganelle 2317 10| Prima avevo pensato di dedicarlo a Giosuè Carducci e di parlare 2318 10| E sta' zitto. Io voglio dedicarmi a un'impresa che tornerà 2319 28| uno dret'all'artro, li dedìo ar mi babbo e alla mi mamma. 2320 38| gli spettri scarniti dalle deduzioni filosofiche, che a quell' 2321 30| sapienza», come un ortolano definì il Martini, ero preso da 2322 37| la folgore», come ebbe a definirlo Auguste Rodin, ma l'incontro 2323 21| Aiutante, aspetto conferma definitiva ordine 22-23 febbraio. Non 2324 10| ceteris. Poi, ho mutato definitivamente pensiero: rivolgermi al 2325 8| dunque Dio non c'è»: ecco definito il Leopardi.~Sei agosto 2326 23| l'azione penale, perchè defunto», «Mio, fratello è morto!», 2327 29| commemorazione di Shelley. Giornata degna dell'ultimo atto del Rigoletto. 2328 37| che, se Richepin mi avesse degnato di una risposta, questa 2329 26| nella seconda scena, egli degnò soltanto Ceccardo. D'Annunzio 2330 39| sue stanze, più modeste e degradanti verso Santa Chiara ospitava 2331 40| dobbiamo essere traditori, delatori, aiuti all'accusa, ma neppure 2332 2| nella vecchia pista che li delimita frullano, a giornate sane, 2333 16| ringraziare il pubblico delirante, il Maestro tirò loro il 2334 25| nobil ombra....~Ceccardo delirava a delle chimere. Egli era 2335 24| del Codice penale per i delitti che succedevano in quei 2336 17| effetto. «Alla più grande e deliziosa ButterflyGiacomo Puccini. 2337 27| tra una catena di valli deliziose e di piccoli golfi. Su quella 2338 37| ricordare.~Davanti alla casa dell poeta della Chanson des 2339 43| fissato sulle grondaie.~– Ehi, demonio, – urlò il macellaio al 2340 5| mandrie di pecore, come nuvole dense di bufera, andavano sulla 2341 15| aspe e maciulle. Torbati densi di fuliggine risommavano 2342 1| colossali tinaie colanti denso umore di vite. Queste fantastiche 2343 7| nelle sgrigiolanti segherie, dentate di sabbia silicea, affetta 2344 32| titanica; i profili seghettati, dentati, angolari del Carchio dirupato, 2345 26| sotto le bozze frontali e il dente della nuca, cerchiava la 2346 29| nella lettura e trainava i deportati.~ ~♦~ ~Pilade Salvestrini 2347 36| al vagone di coda come un deportato; il facchino bisunto, piantata 2348 9| ammesso al credito. L'oro depositato in una banca starebbe più 2349 19| la salma del Maestro fu deposta sull'altar maggiore della 2350 40| decapitato e il cranio fosse deposto sul tavolo del suo scrittoio, 2351 25| commosso della Camera dei deputati. La memoria del Grande Estinto 2352 31| aveva la compostezza della Deputazione toscana che presentava, – 2353 45| v'è di più. Dalla pancia derivano i casati: e la stirpe Panciatica 2354 29| Platone, Eraclito, Spinoza, Descartes, Schelling, Hegel, l'essere 2355 47| la grotta di Macereto, descritta dal D'Azeglio nel Niccolò 2356 5| il quale delle immagini descritte avesse avuto i connotati, 2357 47| vuole sia stato Dante per descrivere approssimativamente l'Inferno; 2358 46| sentì come interessato a descriverne il rinvenimento con minuzia 2359 4| connotati corrispondenti alla descrizione che ne fece il Chiarini.~ ~♦~ ~« 2360 26| vapore andasse a picco. Verso Desenzano la luna ruppe le nuvole 2361 43| numero uno. Il padrone della desertà e sola casa di via Giusti, 2362 3| Appena raggiunta la sede desiderata Ugo Brilli deve aver scritto 2363 10| vieni, vieni, vieni amato e desiderato, parleremo, mangeremo, beveremo 2364 47| luogo, gli fè palese ov'Ella desiderava si costruisse il tempio. 2365 16| per regolamento:~«Uscir da desinare con l'appetito e andare 2366 10| mi festeggia con un caro desinaretto: quadretti con rigaglie, 2367 28| Pillacchera, Perla, e stagni desolati, alme d'acque morte e nocenti, 2368 10| Reggio Emilia, il Pascoli fu desolatissimo. «Perchè, – egli scrive, – 2369 20| America del Sud: «Sono il despota di tutte le folaghe di Calamecca 2370 20| idea di tornare a casa mi desse le vertigini. Puccini tornò 2371 37| giardino e cancello. Senza destar sospetti potei essere introdotto 2372 20| su cui posava il polso, destiero, il cuore gagliardo. Ferruccio 2373 44| zappava la terra.~– È il destinaccio maledetto che mi ha sagrificato.~– 2374 46| armoniosa d'amore e di luce destinata agli spazi ai silenzi alle 2375 42| vescovati, son dal cielo destinati». Si narra che Lord Buckingham, 2376 3| tuo desiderio. Se altra destinazione si trova, farò a te Ravenna; 2377 25| lunghi anni vegliando i destini d'Italia, indigete Nume.~« 2378 39| anguste vie di Lucca, franco e determinato. Polemista pungente, ironico, 2379 23| lontana quella del padre, detersa dalla malinconia e senza 2380 3| dimani egli fece un rapporto dettagliatissimo al Provveditore agli studi, 2381 29| promessa ch'egli avrebbe dettato per il giornale le sue memorie, 2382 25| incitatrice, il gesto e i detti erano per Ceccardo come 2383 46| nelle taverne, il Bovio dettò l'epigrafe per il monumento 2384 38| falsi Velasquez, Raffaelli deturpati, Rembrandt trasmodati, sonando 2385 38| fantocci simili ad un Velasquez deturpato, coi baffi all'insù, i capelli 2386 40| La fortezza di Regolo, si devia per una graduazione di sonetti 2387 23| Giovannetti, compagna amorosamente devota del poeta Ceccardo Roccatagliata 2388 7| Giosuè Carducci, che gli fu devotissimo sempre, e Giovanni Pascoli, 2389 47| ognun di voi si rechi con devozione al tempio, e non pensi al 2390 15| delle giornate invernali, diacce e pioverne, in una città 2391 9| nervatura alzava il pelame, diacciava la lingua fuor del telaio 2392 19| abete, alzata verso il cielo diaccio e plumbeo dai fedelissimi, 2393 26| mettevano il soffitto in diagonale sull'impiantito di noce, 2394 29| enfatico, urlava: – Che vale la dialettica di Platone, Eraclito, Spinoza, 2395 30| amico: – Ma quel continuo dialetto non vi annoia?~– Che importa; 2396 42| coticetto del loro sistema: diatonico, cromatico, enarmonico, 2397 5| ebbe il capo pieno zeppo di diavolerie poetiche, scendeva, a braccio 2398 48| cui veleggiava Shelley, dicesi durasse soltanto venti minuti), 2399 21| Generale puoi star tranquillodiceste; poi tutta quella vigliaccheria! 2400 4| Carducci disse: «Se me lo dicevi prima, ti ci facevo un fregio 2401 18| per molti anni fu guerra dichiarata tra il lago e il mare.~Oggi 2402 38| mi disse:~– Qui tu hai dichiarato che la vita è un fiume.~ 2403 31| Empoli, gli dissi: «Ma mi dici cosa andiamo a fare a Firenze?».~« 2404 40| Al diciotto del mese corrente~fu rimesso 2405 36| fu incisa la sigla e la dicitura: Batteria nera. Dirimpetto 2406 48| Isadoro De Iparraguirre, Conde Die Iparraguirre, «nacido en 2407 | Difatti 2408 44| ombrellone incerato; il quale lo difende dal sole e dalla pioggia. 2409 2| calabrese – Giovinetta – Osò difendere in faccia al Borbone – L' 2410 41| come il romano Coclite: Tu difendi il Ponte e la fede t'è scudo, 2411 40| carta al tino: «Doveri del difensore»; Studio, Coraggio, 2412 2| sull'argine di un fiume, difeso dai veicoli che transitavano 2413 24| prescritti delle querele per diffamazione e per ingiurie palesavano 2414 13| dal piccolo teatro dei «Differenti» l'ultimo figlio di Virgilio 2415 21| in succinto, vi dirò la differenza che passa dai versi studiati 2416 4| sovente parlava di cose difficili con dei signori i quali 2417 19| gementi per magia di uomini, diffondeva nel tempio, coi motivi suoi 2418 46| estasiato:~ ~Rude, vento, che diffondi in suon di pianto~un dolore 2419 42| di Giovanni Pacini è un diffuso odore di tabacco e di pece. 2420 33| detto «Ferro» perchè avrebbe digerito i chiodi rattrappiti, Cecco 2421 26| Parraguirre, e conciati tutti i dignitari della Corte, all'annunzio 2422 6| elegantissima la prima, dignitosa e forbita e immaginosa, 2423 31| colonnati madreperlati dei poggi digradano in bell'ordine verso gli 2424 13| dell'Appennino, in questa digradante da Barga al Serchio non 2425 29| il cranio velato di pelle digrassata mostrava le suture, i parietali 2426 38| e per segno, di ogni mia digressione sull'interessante argomento, 2427 16| faceva a se stesso delle digressioni sul pubblico, sui diritti 2428 33| il suo quarto di folaga, digrumava anche l'ossa, gridando agli 2429 26| Poeta s'alzò, si specchiò or dilatando gli occhi or socchiudendoli 2430 26| più densa. L'ora del sonno dilatò un immenso silenzio. Le 2431 1| ubriachezza di Noè. Cam lo dileggia; Jafet, tra la curiosità 2432 20| Ma, quando il sogno; era dileguato, un accoramento forte lo 2433 48| poco dopo aver salpato, si dileguò nella nebbia; un tempo rotto 2434 3| via, Brilli, ormai, chè mi diletta assai di piangere più che 2435 36| ginocchia, e le ragazze dilettanti parevano agganciate ai cavalletti 2436 1| Queste fantastiche tinaie dilungano sull'argine del lago di 2437 21| carte si rovineranno. mi dilungo.~Ceccardo».~ ~♦~ ~Il mattino 2438 9| giunture, scattarono bramendo e diluparono il gatto. Un altro ragazzo 2439 33| com'era, avrebbe da solo diluviato anche lo spiedo. Quando 2440 5| fede a quella vecchierella dimagrita, dagli occhi vividi e dai 2441 6| su per queste pianacce ho dimandato del vecchio cavatore.~– 2442 47| nel suo idioma, fa molte dimande e mostra loro la carta ed 2443 43| Valdinievole. – E dove abita? – mi dimandò. – Bagni di Montecatini, 2444 1| non è vicina al cuore.~Il dimane Domè trasse di sotto il 2445 27| infuriato.~Una barca di più gran dimensicne si chiamò il «Dedalo» e 2446 23| canto discreto dei grilli, dimenticato da tutti, suo padre compose 2447 13| suo nome fu lasciato nel dimenticatoio, – dice la minuta storia 2448 22| devoti senza mutamento io mi dimenticherò di avervi conosciuti. Ave. 2449 29| chiedeva qualcosa di tepido che dimoiasse il gelo. I ragazzi, ravvolti 2450 22| tornando a Viareggio non mi dimostrate in modo chiaro di essermi 2451 45| la mia pancia che, – ho dimostrato, – ha pregio anch'essa, 2452 6| della morte. Nei giorni di dimostrazione, lo spaccasassi e il cane 2453 48| eterno»; ma, nonostante il dinamismo contenuto nei due epitaffi, 2454 26| mina; alcuni quintali di dinamite erano stati colati per tortuosi 2455 36| rotaie a cingoli, embricate, dinoccolate come le vertebre di un rettile 2456 7| dei roveri, un cavatore dinoccolato, sul cui capo petroso verdeggiava 2457 36| senza vento, la tradotta dinoccolò l'ossame sulle rotaie. I 2458 38| rimanessero impeciati, tipi di Diogeni ravvolti in un mantello 2459 29| e divinarmi nel palpito dionisiaco dell'istinto amoralistico. –~ 2460 13| al mare, vedrà le rondini dipanare goiate nere entro il telaio. 2461 6| bianco trasparente che dipinge i volti di lacca, onde celebrare 2462 33| sotto casa che stavo dipingendo un ciuco....~«A queste mie 2463 20| di Calamecca, indugiava a dipingere, sopra un pezzo di legno 2464 37| fatta da Cappiello; altrove diplomi e medaglie d'oro, mazze 2465 42| primavera del 1822 si recò per diporto a Fiumicino, ove era all' 2466 13| ma si muove a mano o, a dir meglio, a braccia. È una 2467 34| pittore – fammi leggere cosa dirai.~– Io non ho scritto ancora 2468 34| sulle pareti del «Lyceum», diramati gl'inviti, passati i comunicati 2469 40| se non avesse il frac si direbbe che assistesse allo spettacolo 2470 2| Patriottismo è vocativo nuovo, non direbbero gli epigrafisti puri, da 2471 10| andato come un bambino, direi quasi senza sapere di andare. 2472 39| Bottini, che per trent'anni diresse il più minuscolo e battagliero 2473 26| disse:~– Appena entrate, voi direte: buon giorno Poeta.~ ~♦~ ~ 2474 9| Stasera è partita la scatola diretta presso Zanichelli il quale 2475 5| credo sarebbe quella fatta direttamente su lui da Adriano Cecioni, 2476 24| quando è transitato il direttissimo; fui colpito dal medesimo 2477 4| Pizzorne.~Da monte Catino diroccato, – la cui torre campanaria 2478 1| non lacrima che a pioggia dirotta. La vite, invece, che con 2479 31| Tozzi sente il desiderio di dirugginare i denti sull'osso di una 2480 33| interchiudono, dando la mano alle dirupate scoscese delle Apuane, tutta 2481 32| dentati, angolari del Carchio dirupato, dell'Altissimo statuario, 2482 35| altana, granaio, cervello disabitato delle case agresti) che 2483 3| faticata, l'avversa fortuna, i disagi.... ebbe tempeste di mente 2484 31| conferenza, la quale trovò la disapprovazione generale; augurò la morte 2485 24| si confacevano alle sue «disavventure».~Dopo i processi che terminavano 2486 32| piano, saliva al cielo e discendeva alla terra.~– Cos'è questo 2487 37| d'acciaio.~Il cameriere discese le scale a mani vuote con 2488 47| Storie» che all'ore fresche è disceso dalle altitudini di Granaiolo; 2489 37| istante una giovane tutta discinta, dai lineamenti rotti e 2490 16| fondo e neri: Ferro Kina, disciplinatore dello stomaco e educatore 2491 5| Aristea accennava con grande discrezione agli intimi lo strano signore 2492 30| Dopo Ubriachi, si discusse molto di vocaboli; le parole: 2493 1| dell'uomo; gli antichi non disdegnavano tracciare anche sulle mura 2494 41| grande ira e il mio impetuoso disdegno».~ ~♦~ ~In questi ultimi 2495 48| Bel nome sciupato.~– Se ti disdice il nome d'Omero, vieni a 2496 48| orologi, gli era una cosa disdicevole alla sua reputazione; allora, 2497 36| cimitero della Brigata Arezzo disegnato dall'architetto Sant'Elia, 2498 37| come potei, che io ero il disegnatore di cui aveva certo ricevuto 2499 17| Giacomo Puccini».~Allora non disegnavo altro che bestie. Gli uomini 2500 14| notate di qualche timido disegnino. Lo scrivente faceva da 2501 23| deserto, Sidi-Bel-Abbès, disertò, con armi e cavallo, raggiungendo 2502 5| corale di sondaggio:~ ~A te disfrenasi~il verso ardito~te invoco, 2503 45| ventresca e lardo. – Ch'io ne disgrado il carneval lombardo», perchè 2504 45| dicevano: «La pancia è la disgrazia della vita. La pancia mena 2505 33| qua, con gli animali sono disgraziato. O senti: vengo ora dall' 2506 6| farsi bruna,~e più sente disio chi s'innamora,~e va senza 2507 38| la mia affermazione, si dismagò e con tono inquisitivo, 2508 30| calava a grandi veli sopra il disordine di un comizio elettorale: 2509 10| fedelmente; ma ero tanto disorientata che mi sono rimasti ricordi 2510 22| Caro Lorenzo, ricevo il tuo dispaccio da Milano. E bene allora 2511 30| salitovi sopra il maestro, disparve rombando.~– Senza novella!~– 2512 2| loquace c'erano libercoli, dispense, riviste, sommari, estratti, 2513 11| messi in capo. Drigo si dispera a suo modo in un canto.~ 2514 8| giorni. Il Manzoni faceva disperare il Giusti a furia di chiedergli 2515 24| grosso chiodo su cui aveva disperatamente battuto il grande martello 2516 36| mareggianti. Ogni stazione dispersa nel canapile suscitava un 2517 7| lui andarono quasi tutte disperse; un nucleo di esse pare 2518 23| ancora. L'inverno del '18, dispersi nella pianura acquitrinosa 2519 23| basta.~ ~♦~ ~Dopo la guerra, disperso di bel nuovo nella Val di


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