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Lorenzo Viani Il cipresso e la vite Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
2520 6| Affeddiddio, ammazzo i dispiaceri e l'uggia coi ponci e col 2521 20| che eri al mio arrivo. Mi dispiacque non averti veduto. Ormai 2522 24| chiesi.~– Leggi e capirai.~«Disponete ch'io possa nel veniente 2523 33| zampogna, i barchini si dispongono intorno agli stormi a guisa 2524 44| non gli avesse messo a disposizione la sua biblioteca. Anche 2525 40| principessa non pare troppo disposta ad assecondare le voglie 2526 34| la mostra del Bargèo; ben disposti i quadri sulle pareti del « 2527 39| purità dei pensieri, dal disprezzo per le basse cose del mondo, 2528 4| come una lanterna.~Nella disputa interviene una terza donna 2529 45| turba le amicizie con i dissapori, tra dame e cavalieri, armi 2530 28| altro ieri, l'estate pareva dissepolta da certe crepe arsite di 2531 33| dell'Onnipotente avesse dissepolto la primavera di sotto un' 2532 21| detto senza offese – ci dissero.~L'Aiutante s'alzò: – Voi 2533 47| solleoni. Ma i due viandanti si dissetano con vino rosso, che lacca 2534 47| acqua fredda, e par che si disseti con le parole che gli proferisce 2535 13| legge? Scrivete: l'eterno dissidio tra coloro che si ostinano 2536 28| quadro e il serpente si dissipò con grande odore di zolfo.~« 2537 19| pareva che un desiderio di dissolvimento avesse invaso tutto.~– Mio 2538 8| Nuovo Vocabolario», ma ne fu dissuaso dal Martini.~ ~Martedì 8. – 2539 10| volle vicini: Castelvecchio dista pochi chilometri da Lucca. 2540 20| Italia. Come fu doloroso il distacco! Puccini voleva che partissi 2541 41| perciò è così difficile distinguerli, – rispose l'ignoto.~– È 2542 8| Cambrai Digny – ciò che lo distinse – dagli uomini della sua 2543 39| suo proprio e con una foce distinta, l'Esarino costava assai 2544 40| qui delitto; 3° Lealtà: distinzione non positiva ma negativa. 2545 7| Cecco, frate». Perchè ne fui distolto? C'è nel principio delle 2546 24| seppia, bocca di lupo; mi distraevo osservando l'acque morte 2547 40| girottolo per Lucca, e per distrarmi leggo tutte le insegne, 2548 46| palmizi lo occulta ai passanti distratti che transitano sul viale 2549 24| facendo, se ne fece larga distribuzione e s'ebbe parecchi rallegramenti.~ ~♦~ ~ 2550 29| le amarezze non avevano distrutto su quel volto martirizzato 2551 31| gli artisti vecchi, e la distruzione, dell'arte antica per inaugurare 2552 3| più cosa rispondere alle disturbate famiglie del paese che in 2553 45| pancia avrebbe dato noie e disturbi.~ ~♦~ ~Con l'andar degli 2554 4| quando vedeva la Lauretta disurpare – mangiare avidamente – 2555 30| ammaccati, ma questi sono disvelati soltanto dai critici fioriti 2556 32| subbia di Michelangiolo disvellò un giorno al sereno radioso.~ ~♦~ ~ 2557 9| facevano il «giro tondo».~ ~On dit qu' il est un petit vieux~ 2558 33| le nuvolette sembravano ditate di celeste su tutto quel 2559 45| arco del cielo sereno: «Dite, la vita – la toglie Lui, 2560 18| c'era il magazzino della «Ditta muraria Puccini».~– Bisognerebbe 2561 1| schiette, ed è ancor vivo il dittaggio: «Ei piangeva come vite 2562 45| lor compagnia era, per il dittatore, riposante; mentre Bruto 2563 47| una partitella così per divagarsi, uno scarto di toppa, una 2564 16| componeva La Bohème, si divagava da «Ermenegilda» col giuoco 2565 43| Giuseppe Giusti, con alcune divagazioni che tengon luogo di prefazione 2566 21| infranta, gettava alberi divelti e torbati di fango.~Il « 2567 17| Riccioni, augurandogli di divenire Cesare Versiliano». Sopra 2568 40| biblioteche e gli archivi divenissero un deposito di nodosi bastoni 2569 26| quel telegramma il Poeta divenne familiare tra i lavoratori 2570 21| Grande armata» apuana sta diventando un «branco di cenciosi»; 2571 33| uomini sono imbecilli quando diventano ciuchi».~Vedendomi con uno 2572 29| i viandanti, dopo poco, diventarono di cielo torbato. L'apostolo 2573 35| agresti) che il Fucini volle diventasse la sua ufficina, scorrevoli 2574 36| marciavano a rilento. L'ossa eran diventate pesanti come le schegge 2575 19| canto del fuoco.~– Siamo diventati accademici dell'Anca – diceva 2576 34| voga che, intonate da lui, diventavano incomprensibili, alternate 2577 5| dura, gli occhi iracondi, divergenti, la bocca beffarda, il naso 2578 46| Cannone»; quelli che dicono diversamente errano da Shelley a Williams. 2579 30| delle sette vacche grasse, divertimento, festa dei calzolai, non 2580 20| passione alla caccia, potrà divertirsi».~L'altra sera, algida, 2581 38| è un fiume?~– Che, se si divide in molti rami, secca.~~ 2582 10| notte~visibil segno del divin Creato.~ ~E mi fece un gesto 2583 14| critica, quella che presume di divinar il sesso dell'agnello quando 2584 29| fiamma del sole meridiano e divinarmi nel palpito dionisiaco dell' 2585 11| Re, e le due effigi sono divise da una fiammante tricromia 2586 47| ambulanti, carichi di mercanzia, divorano con gli occhi viperini le 2587 9| 1879 allorchè il maghetto divorava certi pasticcini:~ ~Ei mangia 2588 16| e l'altra lattata, e le divorò entrambe con tritumaglia 2589 7| pensiero, efficace nella dizione, variamente ed elegantemente 2590 36| del Debeli, tra il lago di Doberdò e lo stagno di Pietra rossa, 2591 48| muro di cinta della vecchia dogana, Omero Vestri dava una spallata 2592 35| in cuor suo sorrise alle doglianze del suo cavallo.~~ 2593 11| sbocciò dopo la morte – La dolcissima vita.~– Manda un vagito 2594 9| tu placare la belva con i dolciumi?~Le caramelle avevano una 2595 23| morta da pochi mesi e la dolente vita delle taverne e degli 2596 26| colavano argento fuso, sulle doline l'aria era più densa. L' 2597 28| e presto,~se Gesù vole, dolmiremo accanto.~ ~Gesù ha esaudito 2598 28| se mi ci fisso stianto...~Dolmite 'n pace anima buona, e presto,~ 2599 20| imbarcato per l'Italia. Come fu doloroso il distacco! Puccini voleva 2600 22| collo a piedi, a Roma per domandare una grazia; adolescente, 2601 9| di Castelveechio: «Vorrei domandarti un consiglio serio, ponderato 2602 37| capire come io, subito dopo, domandassi di essere inghiottito dal 2603 14| tetto. Con ogni cautela ho domandato il titolo del dipinto.~– 2604 44| pianto. A qualcuno che gli domandava ragione di tanta disperazione, 2605 15| solito velluto o felpa. Domando se fosse volgare un piano 2606 35| un buttero selvaggio, per domare la mia indole folle ci volle 2607 22| Milano. E bene allora anch'io domattina fra le 9 e le 9½ sarò a 2608 16| gatto pardo~capitò.~Ma «domenea»~vengo al Bozzo,~rulla il 2609 31| prime ore di un pomeriggio domenicale fui presentato, a Giovanni 2610 47| ma non mica passar delle domenicate sane per l'osterie e dannarsi 2611 1| sotto le gronde del camino domestico, sui ceppi accesi, scoppietta 2612 43| avessi lasciato il mare per domiciliarmi nel cuore della Valdinievole. – 2613 25| manipoletto per soggiogarlo e dominarlo.~Il manipoletto degli «Apuani 2614 40| conseguenza di grafico dominato da una costante forza unitaria. 2615 30| elettorale: la sua statura dominava la folla, la voce egli aveva 2616 13| trasmigrò gli oceani, per donare altrui ricchezze e ritornare 2617 8| poeta ci svolge quei papiri, donde il diletto che proviamo 2618 44| legato un fiasco vuoto, che dondolava come un palloncino alla 2619 33| con la luna.~Le folaghe dondolavano sull'acque tranquille e 2620 21| quel pancone, tutti questi doni di Dio? Che sia risposto 2621 24| conseguire la laurea in legge, dopodichè aprirò uno studio di notaro 2622 24| strepitoso convoglio.~– Arriva dopodomani.~– Io, vado in Francia – 2623 32| Sono le carceri. – Dalla doppia graticola si scorgevano 2624 34| barghigiano fino nell'ossa, che fu doppiamente caro anche a Giovanni Pascoli, 2625 37| rivoluzionario, era un assoluto doppione, nel fisico, del prefetto 2626 13| sull'ali della speranza dorate dalla fortuna, coi suoi 2627 42| modi che i Greci usavano, – dorico, ionico, frigio, eolio, 2628 48| ingegno, fra le Arcadi di Roma Dorilla Peneja, nata a Lucca al 2629 36| vagoni trasportavano dei dormienti. Nell'umidore del primo 2630 26| tepore sarebbe stato bello dormire per sempre. Il Poeta s'allontanò, 2631 4| capitò da queste parti. Dormiva, solo, là in quella casa 2632 28| È l'ora che i pettirossi dormono in pace sotto le foglie 2633 25| acqua piovana, mostrava i dorsali petrosi, la quale, proprio 2634 8| ricongiunge sopra, col crescer del dorso, con la grand'Alpe del Carchio 2635 21| italiane, compenso a una dotta epigrafe che il «Generale» 2636 40| e Orsina~che stamattina~dovea trattar?~. . . . . . . . . .~ ~ 2637 30| contemplava il cielo. Non dovei stentar molto a riconoscere 2638 10| e noi, io e la Libertà, dovemmo accontentarlo; ma per poco 2639 3| faccia energicamente il dover tuo e che tu lavori.~Solo 2640 40| romano su carta al tino: «Doveri del difensore»; 1° Studio, 2641 35| lasciato Lui. Sembra di doverlo vedere uscire dalla sua 2642 1| era così terrorizzato di doversi ricongiungere alla terra 2643 36| rami di gelso, come se ci dovesser passare le Rogazioni: i 2644 22| tutta quella vigliaccheria. Dovetti io riandar sotto l'acqua 2645 2| temenza d'essere arruotati dovevamo interrompere i nostri discorsi.~ ~♦~ ~ 2646 21| dagli Spagnoli, i quali dovevan riscattarla da' Genovesi 2647 10| redarguì paternamente il Brilli dovevate dire: «Signore, per favore, 2648 45| parte del corpo, aveva avuto dovizia di canti, ma la pancia era 2649 43| succedere) – allora loro domani dovranno ripetere a memoria le due 2650 14| vedere solo le teste; ma dovrebbero parere a bordo di un corsaro).~« 2651 38| pericolo che lo minaccia, – tu dovresti sapere che Federico Nietzsche 2652 45| tre braccia il franco o da dozzina. Udite: giureconsulto celebre 2653 1| che una specie di gomma dragante. Se invece tagliate, quando 2654 31| voce rauca del facchino Drago par quella di un lupo, resiste 2655 20| malinconia sottile e d'intensità drammatica, profonda, ci prendeva: 2656 29| vie bollenti di sole, i drammi della maternità nelle mangiatoie, 2657 28| scarabocchi fatti a ruzzoloni, uno dret'all'artro, li dedìo ar mi 2658 41| sentire le cose storte e le dritte che si dicono, si scrivono 2659 44| prosciutti sapientemente drogati e impepati, con trofei d' 2660 22| tre righe.~– Sì, ma poi è drogato di tante storie: lo volete 2661 33| trovarle un sapore a furia di droghe.~Tra i rari manoscritti 2662 9| qui vient le soir jeter du sable~dans tous les pauvres 2663 8| mirabile chiarezza ricordo:~a) dualismo nel Carducci: pareva gli 2664 18| scrivente osa avanzare i suoi dubbi. Non che il Maestro sgradisse 2665 23| fralezza della carne, o per la dubbia apparenza delle cose che 2666 4| altro che degli avverbi di dubbio. Tre donne taceranno se 2667 7| intera senza crolli, nè dubitazioni per tutta la vita». Questa 2668 42| Maria Luigia di Borbone, duchessa di Lucca. Il capitano offrì 2669 40| Regolo:~ ~Tu che d'incliti Duci il nome, o Musa,~togliesti 2670 27| piccoli golfi. Su quella duna il Poeta giura che, ritornando, 2671 34| ancora, la furente Isadora Duncan danzò lì presso sul Gombo, 2672 40| amatore, il quale se ne duole col padre di lei con sì 2673 48| veleggiava Shelley, dicesi durasse soltanto venti minuti), 2674 18| Gonfolina, famosa cava di pietre dure, sulla linea Pisa-Firenze, 2675 21| certi fondi dei dipinti del Durero, si cominciarono a scorgere 2676 26| a un lavoro della stessa durezza e della stessa fiamma.~« 2677 24| impeccabili ch'egli, nei tempi duri della tristezza, aveva composto 2678 35| casetta in cui Eleonora Duse passò gli anni della rasserenata 2679 | Ebbene 2680 15| virile e tenace, agitata da ebrezze di trionfo.~Sopra un tavolo 2681 38| lambiccano il cervello in ebullizione con i perchè dei perchè; 2682 18| Torre del Lago: Turris eburnea, vas spirituale. Eden empireo»; 2683 45| procace, il braccio tornito ed eburneo, il piè che trasporta le 2684 31| minestra fatta su un brodo eccellente, ma Tozzi sente il desiderio 2685 39| salvo negli avvenimenti eccezionali – e, dato il modico prezzo 2686 7| economiche, con un temperamento eccitabile e intollerante, che mal 2687 42| flebile, il terzo mansueto ed eccitante. Il lavoro, cominciato con 2688 7| più da moschettiere che da ecclesiastico, salì sui dirupi apuani; 2689 | Eccovi 2690 21| notte senza luna,~tra gli echi erranti e il cerulo silenzio~ 2691 7| non di rado da strettezze economiche, con un temperamento eccitabile 2692 18| eburnea, vas spirituale. Eden empireo»; è sempre il Maestro 2693 4| scritto e dormito c'è una edicoletta con la Madonna del Buon 2694 39| Bottini detto del «Giardino», edificato dal Buonvisi, – dal nobile 2695 45| centotrè. Tondo è il ricco edifizio del suo ventre che, nella 2696 43| completa di tutti gli scritti editi e inediti di Giuseppe Giusti, 2697 10| contemporaneamente alle Odi Barbare, edito coi tipi medesimi e dalla 2698 44| fatta la fortuna di nessun editore, nè provocate polemiche, 2699 25| infranti alla prima nuova dell'editto di Costantino, sul limite 2700 43| minutaglie di un rigattiere, l'edizione completa di tutti gli scritti 2701 28| in cui il pollice di un'educanda non potrebbe esservi intinto.~– 2702 22| Cercasi giovane commessa educata e bella»; «Il proprietario 2703 44| egli per sessant'anni aveva educato nelle scuole, e si smarriva 2704 43| Perchè l'esempio loro – Educhi all'amore della gloria – 2705 47| raffreddare il suo corpo efebico nelle cascate del Ricovani 2706 12| è eloquente, parla degli effetti del Jodone, del Joduro e 2707 2| chiarezza, della brevità, della efficacia.... Parole, ma il guaio 2708 40| dall'un lato e dall'altro, effigiati in visi mortuari stretti 2709 5| salotto buono, in cui era effigiato Giosuè Carducci. Il padre 2710 5| quelli della stampa che effigiava il Poeta, appesa sulle pareti 2711 36| sconvolgimento della morte. Tutti gli effluvi, la salvestrella, la menta, 2712 36| contatto della terra. L'effluvio, che alita sui campi ai 2713 47| amistà, e si stringono con effusione le mani.~– A questo qui – 2714 18| e costretto a fuggire in Egitto per salvarsi dalle mani 2715 | ego 2716 29| feste del sole elaboro l'egoarchica e possente signorìa di me 2717 1| austero e sdegnoso, longevo egoista ed altero (ogni pianta che 2718 21| mercoledì, venerdì, e sempre con eguale esito. Son cose che non 2719 29| venti e le feste del sole elaboro l'egoarchica e possente 2720 2| natii colori – pietrifica elasticizza ineterna»....~– Ripeti, – 2721 30| vulnerato dal tempo: dritto, elastico, vivace, schioppettante 2722 33| O senti: vengo ora dall'Elba, dove ero citato come testimonio 2723 20| viaggiatori scorgevano un elegante signore, alto, dritto, impassibile. 2724 7| nella dizione, variamente ed elegantemente dotto. Quando leggeva e 2725 6| lessi con molto piacere, elegantissima la prima, dignitosa e forbita 2726 13| Risultò inoltre che la eleggibilità era stata contestata in 2727 30| crepuscolare, l'intonazione elegiaca: – Mi hanno accusato di 2728 23| compose quei carmi e quelle elegie, conchiusi in versi, i quali, 2729 43| misteri.~ ~♦~ ~Le scuole elementari, Giuseppe Giusti, l'aveva 2730 18| sfidando la rabbia degli elementi e degli uomini, aveva portato 2731 26| sembran uscir dall'umido elemento~i due monti del Giglio e 2732 44| tenero ed è più propenso alla elemosina.~Gli affari di Vinaccia 2733 45| moderne storie, il poeta elenca tutto ciò che per la pancia 2734 35| prossima; la casetta in cui Eleonora Duse passò gli anni della 2735 13| compiere il suo dovere di elettore. Salutiamo l'Uomo grande 2736 48| sopra un palone della luce elettrica con su scritto: «Omero Vestri, 2737 8| Monte Tignoso che si eleva sulla città di Massa, sprone 2738 8| finitimo, quando Pietrasanta elevò il suo su quella rude e 2739 20| nascita, torrelaghese d'elezione, figlio di un «Bersagliere 2740 18| stato schiacciato dalle eliche.~~ 2741 26| scelta, – sotto l'insegna «Elmo di Mambrino» grande come 2742 12| gente di qua, l'infermo è eloquente, parla degli effetti del 2743 8| scaturirono più che mel dolci d'eloquenza i fiumi – non a lusinga 2744 31| di pietra di Colle Val d'Elsa, seduti su dei sedioli articolati, 2745 10| però; le tre bimbe, cioè l'Elvira, la Margherita e la Luisa, 2746 36| sulle rotaie a cingoli, embricate, dinoccolate come le vertebre 2747 24| soppesava un valigione da emigrante pieno di libri, i codici 2748 13| rammenta che sono essi, gli emigranti, del braccio e del pensiero, 2749 13| lavoratori e di eroi: dall'emigrato lucchese di Italy, a Beppe 2750 10| traslocato da Lucca a Reggio Emilia, il Pascoli fu desolatissimo. « 2751 2| o inzaccherato sulle vie emiliane gridava: – Arruotino impazzito!~ ~♦~ ~ 2752 29| interessarono personalità eminenti, come Isidoro Del Lungo; 2753 28| tipografia la offro alla mia cara Emma.~7 marzo 1872.~Renato».~– 2754 18| eburnea, vas spirituale. Eden empireo»; è sempre il Maestro che 2755 31| in una stanza, che si è empita di gente prima di aver avuto 2756 31| rifaceva insieme il tratto Empoli-Firenze. Quando rimanevo solo nel 2757 30| vie incontravo il maestro «emporium di sapienza», come un ortolano 2758 29| uragano, e mostrava il viso emunto tra un impalpo di capelli, 2759 42| sistema: diatonico, cromatico, enarmonico, il primo nobile e austero, 2760 21| conturbò il «Generale», end'egli lanciò il terzo ordine:~« 2761 13| fantasmi di Odisseo e di Enea rammenta che sono essi, 2762 25| fede magnanima ed eroica, l'energia di una stirpe, e quando 2763 39| guerra l'Esare fece una energica propaganda patriottica tra 2764 3| sola.~Ho caro che tu faccia energicamente il dover tuo e che tu lavori.~ 2765 48| nacido en España el 2 de enero del 1816, muerto en Viareggio, 2766 9| pauvres petits yeux~des enfants qui sortent de table.~ ~ 2767 29| nelle articolazioni. Nell'enfasi della declamazione egli 2768 29| atona. Ma il Salvestrini, enfatico, urlava: – Che vale la dialettica 2769 4| luogo che ebbero i miei in enfiteusi.~Nei mattini lucenti di 2770 1| uve. Qui spazia l'anima di Enotrio:~ ~La nebbia a gl'irti colli~ 2771 | entrambi 2772 32| Sì, – risposi perplesso.~Entrammo; gli amici eran tutti seduti 2773 12| affermerò che Pascoli bramasse d'entrare in gloria.~ ~♦~ ~Un giorno 2774 26| sussiego a noi, disse:~– Appena entrate, voi direte: buon giorno 2775 10| primi dell'ottobre 1873 entravo lento e pensoso sotto il 2776 12| metterla al sole.~ ~♦~ ~Entriamo sull'aia della Casa: una 2777 16| batuffoli di ovatta perchè non entrino pulci per il capo.~E in 2778 40| Incendio di Cartagèna agli entusiasmi per Ciuccianespole pagato 2779 42| dorico, ionico, frigio, eolio, lidio, – e dei loro intermedi, – 2780 5| suo compagno, grave come Epaminonda Tebano, là verso l'ottanta, 2781 2| nuovo, non direbbero gli epigrafisti puri, da epigrafe.... non 2782 28| del padre di lui David, epigrammista stimato anche dal Carducci: « 2783 29| grande palco, – ci fu l'epilogo della tumultuosa giornata. 2784 29| medioevale, raccontando episodi, fatti e curiosità di cui 2785 3| Fratello, fratello, ricordati l'Epistola: «Lussuria fa tempesta di 2786 4| vigoria, quelle di Giambi ed epodi che scrisse poi qui nella 2787 21| Viani, che dell'«Ordine equestre» conserva nell'Archivio 2788 41| concetto e di dottrina, equilibra la vita sulle colonne del 2789 1| che sul capo gagliardo equilibrano ceste colme d'uve. Qui spazia 2790 3| e fino a un certo tempo equilibrato, ma poi.... poi.... si sa 2791 45| stampò fatticcio e polputo, equipaggiato di ventresca e lardo. – 2792 27| Il Poeta fu scorto dall'equipaggio del «Poettino» sul ponte 2793 29| quello trascendentale ed equivoco di Hegel, di fronte alla 2794 29| la dialettica di Platone, Eraclito, Spinoza, Descartes, Schelling, 2795 | erasi 2796 10| Pascoliamo brucando questa erbetta sui fossi della strada come 2797 44| Vinaccia sul ciglio di una erbosa fossa e non se ne accorse 2798 35| parevano provenire dall'Erebo; erano le granate che sfussandosi 2799 15| Giacomo, – solo superstite ed erede di quella gloria che i suoi 2800 5| gli davano l'aspetto di un eremita mendico. Lo scolopio, che 2801 25| frati Agostiniani ebbero un eremo chiamato di Santa Maria 2802 9| fiera testa scarduffata, eretta sulle spalle, le mani poggiate 2803 15| taglienti come lame, fu eretto un capanno, e il Maestro 2804 18| terra ferma, ma combinata la erezione di un busto anche la prua 2805 4| lunghe lingue grige di tela ergastolana stesa a bianchire sull'erba 2806 | eri 2807 7| borgo del Marcaccio, sorge l'erma votiva. Tutta la Versilia, 2808 26| fulminata dai cannoni dell'Ermada. I soldati dagli oubleaux 2809 2| questa scultura vada da Erode a Pilato perchè è da mesi 2810 35| ricordo di tanti spiriti eroici che al fruscìo dei canneti 2811 19| amaro il pianto delle sue eroine.~~ 2812 13| quest'ora di lotta estrema erompe dal nostro petto il grido 2813 24| Ecco la nave col triplice erpice alato, misuratrice di onde». 2814 12| C'è silenzio lassù, dov'erra~quel falcetto con qualche 2815 29| Salvestrini, da una vita errabonda, tumultuaria e ardente, 2816 46| che dicono diversamente errano da Shelley a Williams. Infatti 2817 20| poetica di un antico cavaliere errante, scudo la larga tavolozza 2818 21| senza luna,~tra gli echi erranti e il cerulo silenzio~col 2819 44| e d'arrembaggio, ciurme erratiche, navilestre, le quali ricettavano 2820 19| musicista mondiale, cacciatore erratico, dalle lame torrelaghesi 2821 20| parola «ferro» con una sola erre) ho saputo da Mugnone che 2822 31| un certo Papini (se non erro il nome) fece una conferenza, 2823 14| Al vertice dell'Erta imperiale, fuori porta Romana, 2824 47| salgono come capre per queste erte; uomini pianigiani, coperti 2825 39| nemici.~Quante volte turbe di esagitati, di giorno e di notte, al 2826 1| odore di vinacce calpestate esala dai cellieri; sotto le gronde 2827 34| fresche di sotto il torchio, esalanti ancora di benzina e petrolio! 2828 29| mugghiare dei buoi.~Lo sconnesso esaltatore dell'io si dibatteva contro 2829 14| trittico. In uno, Mazzini che esamina il cielo (a Londra) per 2830 10| Brilli per farmi una idea esatta del Carducci uomo. Seppi 2831 13| circostanziate, precise, esatte si incrociarono tra il Poeta 2832 37| poi mi parlò, con qualche esattezza, dell'Italia e degli Italiani: – 2833 18| figlio, è impossibile che non esaudisca le sue preghiere per noi. 2834 42| sapere, Euripide, Sofocle, Eschilo, Omero, Tirteo, ma sopra 2835 28| devozioni: «Questa prima copia escita dalla tipografia la offro 2836 45| d'autore e le medaglie, esclamando in coro: «È una meraviglia!». 2837 15| strisce a lutto. Anche un esclamativo di pietra si piazzò sul 2838 23| proruppe subito dopo nell'esclamazione: «Oh, che pie' di straniero 2839 30| casa e ai ministri che lo escludevano dal Governo della cosa pubblica. 2840 14| assoluto con tutti, nessuno escluso. Una indiscrezione basterebbe 2841 28| le dita diceva: «Rita, mi escon di qui, mi pare di averli 2842 31| e inchiostro, – e quando escono, par studino il punto da 2843 21| stato prima così preciso esecutore dei miei ordini e poi?! 2844 41| Punire, Galera, Incendiare, Esecuzione, Plotone! Corsivi acri e 2845 23| compagni, ai fratelli, l'eseguirlo.... Lascio a mio figlio 2846 16| pezzo de La Bohème sarà eseguito dal duetto: Cecco Fanelli – 2847 24| d'Ortonovo.~Gli avvocati esercenti del Chiarone alla valle 2848 19| sensibilissimo del Maestro non esiste più nulla; le lame sono 2849 40| Mi sono accorto oggi che esistono anche i patrocinatori legali. 2850 21| venerdì, e sempre con eguale esito. Son cose che non vanno. 2851 35| bassotto. Il suo cavallo esopiano mastica erba su di una proda.~– 2852 30| iperboliche, le concezioni esorbitanti, i periodi ammaccati, ma 2853 6| quei liquori. Da questo esordio sarai indotto a credere 2854 48| Iparraguirre, «nacido en España el 2 de enero del 1816, 2855 6| Cecco frate», dopo le prime espansioni di gioia e di affetto, si 2856 4| che qui il Carducci era espansivo, – specialmente con la gente, – 2857 8| lontanissima sera il Giorgini volle esperimentare la prodigiosa memoria in 2858 8| Quale arte diabolica avranno esperimentato quelli di Pietrasanta per 2859 26| necessitava un barbiere esperto.~Il mio padrone: Fortunato 2860 13| manifesto e immediato di espiazione.~Di scorcio, come gli apostoli 2861 36| cielo turchino, si videro esplodere vividi bagliori elettrici 2862 1| scoppietta lo spiedo; gli uccelli esplodono a sciami dalle piante e 2863 37| La primavera era appena esplosa da un inverno nero inferno; 2864 26| dell'Adria si fiorivano di esplosioni e qualche granata si stemprava 2865 36| Improvvisamente parve che fosse esploso il sole; gli uomini si gettarono 2866 5| lo avevano visto nascere, esponevano, quasi increduli, il suo 2867 19| rosso-sangue che si sogliono esporre soltanto la sera della processione 2868 31| All'inaugurazione di una esposizione tra giovani, un certo Papini ( 2869 35| salda effigie di Giosuè, esposta tra i cimeli, sembra assentire.~– « 2870 45| puntate sul viso».~ ~♦~ ~Esposte in generale le qualità che 2871 | esse 2872 22| dimostrate in modo chiaro di essermi devoti senza mutamento io 2873 | esso 2874 | est 2875 46| tavoli. Ceccardo declamava estasiato:~ ~Rude, vento, che diffondi 2876 36| istante della vita, egli si estasiava a veder le spirali celestine 2877 9| veicoli, gravitano verso l'«esteriore» e con il pensiero annaspano 2878 10| Bibbiena, che è l'atrio esterno del Comunale di Bologna, 2879 39| egli non ha mai firmato per esteso, – era sottile e tagliente 2880 23| amici, ai compagni, agli estimatori; la vendetta ai compagni 2881 17| Verdi. Con lui pur troppo estinguesi la più pura luminosa gloria 2882 25| deputati. La memoria del Grande Estinto che accomuna l'Italia e 2883 21| dolce immaginando~andar, l'estiva notte senza luna,~tra gli 2884 33| quando nelle silenziose notti estive certi cacciatori, con una 2885 10| trapasso sereno. Un carnevale estivo folleggiava intorno alla 2886 2| dispense, riviste, sommari, estratti, poligrafati, vino e liquori. 2887 32| Apuane è d'uopo portarsi sull'estremità dell'antemurale del molo 2888 6| da uno di quei festevoli estri giovanili:~ ~O padre Consagrata, 2889 6| mirabili, che stuzzicavano l'estro. Il Chiarini, – Rodolfo 2890 19| CACCIARE E CANTARE~ ~ ~ ~ ~ ~L'estuoso giugno del 1891 il pittore 2891 20| West, scriveva al Pagni, esule in America del Sud: «Sono 2892 16| Compagnia della leggera» che esultava intorno al Maestro. Quella 2893 23| paterna musa.~Tu al canto esulti, e cacci le mani nel sen 2894 26| il Gabberi vi erano come eternati in uno stampo indelebile. 2895 8| Cinque Maggio all'Imperatrice Eugenia per consiglio del Giorgini, 2896 42| fiaccola di ogni umano sapere, Euripide, Sofocle, Eschilo, Omero, 2897 18| zelante predicatore dell'Evangelio. Una grande statua di cimolo 2898 26| indomani accompagnai all'Excelsior il Roccatagliata, ospite 2899 3| cuoio.~La cittadella di F., spersa nella ferace terra 2900 28| Fra Ermenegildo Parolai O.F.M. Rabdomante.~– E io cerco 2901 7| questo perchè. È un broncio. Fa' dunque tu. Rivolgiti al 2902 18| l'antichissima via del Fabbretto –, ribattezzata Lui vivo, 2903 36| unici dipinti in nero. Un fabbricante di casse da morto, che fischiettando 2904 41| sta per diventare terreno fabbricativo egli pensò che le misurazioni 2905 38| mansarde la capelluta tribù dei fabbricatori di ipotesi, che si lambiccano 2906 18| Pisa-Firenze, ci sono le famose fabbriche di boccali e di statuoni 2907 12| Conoscete anche la Elastina?~La faccenda minaccia di farsi seria. 2908 3| ma sono occupatissimo di faccende e studi. Fra qualche giorno 2909 31| dei conigli, ruzzolate dai facchini a pedate sul pietrato della 2910 | Facciamo 2911 41| fisiologica, ma un rito. Bel faccione roseo, lustro come scolpito 2912 | facendoli 2913 | facevamo 2914 8| colla quale – sdegnoso delle facili glorificazioni di un'ora 2915 42| Per Giovanni Pacini fu facilissimo: il genio è simile all'amore; 2916 15| giallastra che sfiora i faggi è la sua greggia randagia. 2917 47| sedute, a piè di qualche faggio, fan sosta per allattare 2918 43| torre di Uguccione della Faggiola. Quando, stavo per sedermi 2919 16| Gasperona» e la penna del fagiano sulla «scrocca» che una 2920 18| merlo, Becconero, Ghiro, La Faina, – avesse consacrato la 2921 11| Plinio Nomellini; sulla rossa falange spiccano l'Eroe a cavallo 2922 15| impugnava la tavolozza falcata come uno scudo di Numidia 2923 12| silenzio lassù, dov'erra~quel falcetto con qualche stella.~Solo 2924 19| state interrate, i falaschi falciati, le sponde dove si udiva 2925 6| Nel salir da Seravezza gli fallì un piede e si spaccò il 2926 29| ci si poteva accendere un falò che l'avrebbero scorto dalla 2927 40| aiuti all'accusa, ma neppure falsare con male arti il vero che 2928 31| anfiteatro. Le stie dei pollastri famelici, lo squacquerio delle anitre 2929 3| rispondere alle disturbate famiglie del paese che in massa si 2930 6| Carducci quando con tutta la famigliola andò ad abitare al Fornetto 2931 | fammi 2932 37| stretta, cupa, abbandonata. I fanali della macchina di Mirbeau 2933 15| desolata sposa e sei tenere fanciullette ed un garzoncello, – Giacomo, – 2934 25| mortuari; s'udivano anche delle fanfare intuonare marce funebri. 2935 8| Carducci voleva scrivere sul Fanfulla contro la prefazione al « 2936 29| impegolati addosso e marci di fanga, si acquarellò sulla tenda 2937 17| è un motivo del duetto. Fanne quel che credi. Giacomo».~ ~♦~ ~ 2938 17| rileva. Scomparsi Cecco Fannelli, Angiolino Tommasi e gli 2939 24| assoluzione il poeta, che fantasticava condanne, tristi esili, 2940 1| denso umore di vite. Queste fantastiche tinaie dilungano sull'argine 2941 26| agitate. La notte apriva fantastici abissi dove pareva che il 2942 35| ardito, ogni crocetta un fante.~– Giosuè, (tra noi apuani 2943 35| d'acciaro e pietrisco. Le fanterie allineate sotto il muretto 2944 38| dalla parte di Montparnasse, fantocci simili ad un Velasquez deturpato, 2945 | farà 2946 30| fossi suo scolaro, cosa farebbe copiare a me? – Martini 2947 43| bernesche del Giusti. – Fareste vergogna a uno Stato, voi 2948 | fargli 2949 17| cui, a tratti, lampavano i fari dei porti della Spezia, 2950 46| protestante» par quella di Farinata,~irraggia aria di gloria.~~ 2951 43| scolpito sopra la porta di una farmacia (omonima). Dante per noi 2952 48| scogliera, pareva assentire alle farneticazioni di Omero Vestri.~Finalmente, 2953 25| monte Prano e dei monti di Farnocchia e di Sant'Anna, anticamente 2954 30| lunghi e nobili servigi per farseli perdonare, che l'ingratitudine 2955 | farti 2956 19| erano i gagliardetti dei Fasci di combattimento aculeati 2957 32| sconquassata, fatta con vecchio fasciame di bastimento ancora impeciato.~– 2958 9| Le caramelle avevano una fasciatura di grande dignità: carta 2959 48| unì a quello del sole; le fascine di pino crepitarono, e, 2960 37| Mirbeau, che parve avere un fascino diabolico: tutti urlavano 2961 39| fu subito consenziente al Fascismo e uno dei primi ad aderire 2962 23| Mostra della Rivoluzione fascista in Roma.~Ceccardo era rimasto 2963 30| immemori e dai primi manipoli fascisti coincidevano col tempo in 2964 11| sempr'usi fole tessere co' fasti!~tu che in secol più chiaro 2965 42| Pacini capitò a Viareggio per fatalità. Da Catania, sua città natale, 2966 9| leone con le zampe unghiate faticava a tirare a sè la piccola 2967 20| lacustri scrisse le tre fatidiche parole, che dovevano poi, 2968 8| tempo nell'albergo dal nome fatidico e quello lo impiegò a leggere 2969 6| una bellissima stincatura fattami tra la neve giovedì sera, 2970 2| ringiovanire di dieci anni era un fattarello che mi era accaduto qualche 2971 45| e la mia mamma mi stampò fatticcio e polputo, equipaggiato 2972 45| pancino diventò una pancia da fattore e l'Andreini ne prese le 2973 14| villa, discreta come una fattoria, occultata da un muraglione, 2974 18| Spagna e all'Europa tutta la fausta novella della scoperta del 2975 6| tepidi cultori della natìa favella e degli antichi poeti, – 2976 19| e alla fiamma del ciocco favellano delle stragi d'uccellame.~– 2977 24| Università di Genova. Quel favellare ampolloso ch'egli aveva 2978 32| nel fondo, i granchi, i favolli, le schiaccine camminare 2979 36| le vertebre di un rettile favoloso. I quattro carriaggi pesanti, 2980 3| spelato che si fosse cibato di fazzoletti e di calze. Quand'egli fu 2981 47| soltanto in un luogo, gli fè palese ov'Ella desiderava 2982 48| muerto en Viareggio, el 28 de febrero del 1895», inobliabile aiutante 2983 1| sulla pianura pisana tutta feconda di vigneti prosperi. Le 2984 12| Tutti si propongono d'essere fedeli: c'è la fedeltà maliziosa, 2985 11| salone appare l'Attilia, la fedelissima. Solenne come un affresco, 2986 10| spero di aver ricordato fedelmente; ma ero tanto disorientata 2987 12| d'essere fedeli: c'è la fedeltà maliziosa, poi subito viene 2988 37| Robespierre, già segretario della Federazione del Giura, e di Michele 2989 38| tu dovresti sapere che Federico Nietzsche ha paragonato 2990 22| dicembre u. s. all'onorevole Federzoni - Parlamento - Roma, segnandogli 2991 2| tavolo da refettorio color fegato. Sul tavolo della combriccola 2992 18| una barchetta che viene felicemente al lido sopra i flutti indemoniati, 2993 45| una battaglia, più di un fello guerrier, presso alla vittoria, 2994 15| piace il solito velluto o felpa. Domando se fosse volgare 2995 24| la sua calligrafia minuta femminile, impeccabile. L'avvocato 2996 15| nuvole, cascano a picco, fendono l'acque piombate. Il cane 2997 29| con l'aiuto di una memoria fenomenale. Del Salvestrini si interessarono 2998 33| Lucchesia uno straordinario fenomeno: si videro fiorire le rose, 2999 25| cipressi sul piano rosso di feraci terre) scorgemmo il mare 3000 44| inghirlandati di vigneti feracissimi, protetti dal rigore dei 3001 14| rialza e resta in piedi, ferito a morte, e grida «Fuoco 3002 40| del suo scrittoio, come fermacarta a guisa di leggere il modulo 3003 42| infinitamente questa nascente città, fermai la mia dimora. Colà, feci 3004 41| galantuomo maligno credeva fermamente il cerusico Giuseppe Giambastiani 3005 38| che la vita è un fiume.~Ci fermammo sul pilone centrale e, appoggiati 3006 19| giunti alla sua altezza si fermarono, osservarono il dipinto, 3007 2| certa gravità il Brilli.~«Fermati passeggero se cristian ti 3008 30| alla ragazza: – Dove s'è fermato? Quali quadri ha notato? 3009 25| com'era suo costume) si fermava, traeva dalla corona il 3010 4| come l'Ave Maria.~ ~♦~ ~Ci fermiamo davanti alla casa dei Bevilacqua; 3011 20| lettera:~«Caro denti di «Fero» (i lucchesi pronunziano 3012 39| forze, ebbe in guiderdone un ferocissimo cane, che gli si avventò 3013 3| giorno avrai una mia Ode a Ferrara.~Addio. Io parlo spesso 3014 12| sono tre giovani medici: Ferrari, Maino e Maragliano. Il 3015 28| del Castagno. Con le suole ferrate dei sandali piallava fortemente 3016 19| brettoni, calzava gli scarponi ferrati e spalmati di sugna, s'armava 3017 3| sfavillava sotto lo zoccolo ferrato.~ ~♦~ ~Dopo tre giorni dall' 3018 48| ciuchi e i cavalli, quando li ferrava, dimandava al padrone del 3019 32| staccano bianche sulle fratte ferrigne; le varate dei detriti,