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Lorenzo Viani Il cipresso e la vite Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
4522 32| giornali.~Non visto, uscii dai meandri della scogliera e pedinai 4523 | meco 4524 36| acacie esili, fruscianti medagline verdi, – insieme ad altri 4525 | medesimi 4526 31| tra mercanti arcigni e mediatori astuti, sembra d'essere 4527 12| compagni sono tre giovani medici: Ferrari, Maino e Maragliano. 4528 41| Annunzio. Milano La barbarie medievale non mutilava il testo di 4529 29| fiorentina, specialmente medioevale, raccontando episodi, fatti 4530 42| genio di Giovanni Pacini meditasse la Saffo, – come lo afferma 4531 42| la più celebre, è stata meditata in questa casa: sono viareggine 4532 13| americano La Prensa, mise nelle «Meditazioni d'un solitario italiano» 4533 23| Se mi sopravvive a lungo, mediti, ricordi, e non perdoni. 4534 10| nella fantasia l'immagine di Medoro schizzato dall'Ariosto nell' 4535 8| bocca scaturirono più che mel dolci d'eloquenza i fiumi – 4536 20| volta per sempre, nella melanconica distesa lacustre: il Maestro 4537 16| Pagni entrò con alterata melensaggine nella capanna de La Bohème; 4538 41| galantuomini a prima vista, – disse melenso il padrone dal banco. – 4539 42| due pezzi già vestiti di melodia.~Il Maestro si pose al pianoforte 4540 20| lago, da cui trasse tante melodie; Ferruccio Pagni nel piccolo 4541 41| guardava il mio tragittare melodrammatico sul Campo. Siccome il vecchio 4542 4| mangiare avidamente – uva e melograni, e che sovente parlava di 4543 32| maestro. Renaioli dalle membra impolpate d'acque sciapite, 4544 13| sulla fronte rattratta; memento homo a tutti quelli che 4545 47| quella della Colombaia sul Memoriante. Verso quale meraviglia 4546 8| Il senatore non voleva nè men sentir nominare il Carducci. 4547 45| disgrazia della vita. La pancia mena molti sulla forca. La pancia 4548 3| Provveditorato. come un mendicante. Tutti gl'indumenti avevano 4549 23| compagnia di poeti, di re, di mendicanti. Nel mondo non si soffre 4550 5| l'aspetto di un eremita mendico. Lo scolopio, che ai suoi 4551 45| che l'andò ad infilzar Menenio Agrippa». Perchè sul più 4552 13| cittadino onorario. Sopra una mensola, di contro alla veneranda 4553 12| pezzi d'architrave, di mensole fiorite, di capitelli, di 4554 3| da improvvisa alienazione mentale, ha preso stanza....».~Il 4555 | Meo 4556 47| prossimità di un filo d'acqua.~Le meraviglie adiacenti alla valle dell' 4557 25| fiorente rigoglio delle sue meravigliose energie intellettuali, vada 4558 47| Inferno; il Prato fiorito, un meraviglioso giardino salvatico oltre 4559 31| vagone di terza classe, tra mercanti arcigni e mediatori astuti, 4560 47| gli ambulanti, carichi di mercanzia, divorano con gli occhi 4561 7| portavano le loro gregge a meriggiare nelle selve ombrose.~I cavatori 4562 7| dirupi apuani; e mattinò e meriggiò, nelle selve di Giustagnana 4563 27| novella?~– Disse: «Poettino merita una laude».~– Avrà detto 4564 15| che i suoi antenati ben si meritarono nell'arte armonica e che 4565 39| Purgatorio, che purtroppo ho meritato. Desidero soltanto che al 4566 45| ha pregio anch'essa, merito ed eccellenza, e a torto 4567 10| quella viuzza di Bologna.... Merlino onnipossente incantatore. 4568 44| andava e chi veniva, chi mesceva e chi beveva, e ognun sa 4569 27| cui, per la sua statura meschina, gli dicevano di soprannome « 4570 40| dell'Orsina.~Deh! consola il meschino cliente~che indifeso non 4571 13| numero sermone ed armonia, mescolatamente e di per sè, per rimuovere 4572 15| chiuso, grande come un messale, lo spartito della Turandot. 4573 13| apparve anche la figura messicana di Paolo Mantegazza, il 4574 46| intrufolarsi nel mare. Se uno del Messico, del Chilì, del Perù o dell' 4575 40| uscire per la porta e fu mestieri sottoporla al taglio della 4576 48| nell'olezzo omericamente mesto del vino e dell'olio, che 4577 16| molle, palette, piatti, mestoni, bicchieri. E Cecco trovava 4578 39| 1870 in poi era chiuso a metà e dalla voce dell'Esare 4579 18| contro l'altra, – e non metaforicamente, – armate. Il candidato 4580 25| Tra il ciuffo delle metalliche ginestre e dell'odorifero 4581 43| invece nell'udire il suono metallico di un vettone di nocciuolo, 4582 11| bofonchiando come un calabrone di metallo; i paesani di Castelvecchio, 4583 39| e del mondo pacatamente; metodico e tenace nel lavoro, tra 4584 16| ne avete bisogno davvero: metodo efficace per scansare i 4585 29| raccogliere i soldi a tastoni mettendosi il cappello di traverso, 4586 40| lei con sì aspre parole da metter capo a una sfida. Nè basta: 4587 9| che fosse già grande,~per metterci le ghirlande~di calendule 4588 12| pena.~– Provate un po' a metterla al sole.~ ~♦~ ~Entriamo 4589 47| il principe Camillo di Metternich, Vittorio Emanuele Re di 4590 8| Digny per un'iscrizione da mettersi sulla tomba del suo amico. 4591 20| sei lontana!~Un tempo, dei mettimale avevano potuto velare la 4592 3| pur tranquilli; da domani metto un supplente: poveri ragazzi.~ ~♦~ ~ 4593 12| a quello che i contadini mettono sul cavo del muro ove ripongono 4594 34| scrisse su di una «garitta» di Meudon: «Abbasso Parigi. Viva Barga!». 4595 22| tra le ore 10 e le dieci e mezza capiterò nei pressi della 4596 1| abiti di Domè ne furono mézzi. Una casigliana dell'imperterrito 4597 26| Poeta doveva accendere la miccia d'una grande mina; alcuni 4598 36| febbricitante con la statura di Michelangelo, di Raffaello e di Giotto, 4599 13| scrivere o plasmare, con la midolla del pane mantrugiato, delle 4600 9| tanto crudele; senta il tuo miele,~senta il mio canto.~ ~♦~ ~ 4601 1| fienaia roncolita e nera, miete a più non posso, e massimamente 4602 36| bifolchi, che ritornano dalla mietitura: invece della falce fienaia, 4603 41| benigno erba folta, fieno non mietuto, còccole amare.~Un uomo 4604 46| diversi Stati, chè Viareggio e Migliarino erano stranieri tra loro». 4605 45| naso, sapete subito, mezzo miglio di lontano, che uno magro 4606 8| recitandoli a memoria li migliorava nella forma. a) Significò 4607 14| cavallo, la infinitamente migliore poesia che sia stata fatta 4608 15| e rimarrà come una delle migliori impressioni dei saggi di 4609 44| d'ottobre, quando i tordi migrano verso i folti oliveti di 4610 19| s'attrattavano le gru e migravano branchi di corvi, cornacchiando 4611 | Mila 4612 23| cuore: il volume, quello miliare dei Sonetti e Poemi, dedicato 4613 20| e che già sei diventato milionario! Bene. Saluti affettuosi 4614 17| Alto là! – formidabile. Due militi della benemerita a cavallo, 4615 13| tarchiato e sodo come un tronco millenario; uno di quegli uomini rubesti 4616 45| e mercante.~ ~♦~ ~«Se il millesettecentottantasei, il dì 16 di marzo, – continua 4617 16| davano, chi sa, forse per la millesima volta, La Bohème. – Ci sarà 4618 20| attaccò dall'ultimo canto di Mimi: «Sono andati....». Via 4619 9| grossa bestia sbuffasse e minacciasse e scotesse la vecchia casa.... 4620 10| per orgoglio! – strepitò minaccioso il Brilli. – Dica per orgoglio!~ 4621 8| te fan dei lunari~son pur minchioni.~ ~♦~ ~Monte Tignoso che 4622 34| non pensavo a scrivere, nè Minerva mi aveva ancora punito coi 4623 20| dalla falce frullana ti mini l'esistenza? Caro professor 4624 29| curiosità di cui era come una miniera. Questa cultura egli se 4625 24| lor Mani una nave, e sia ministra di sterminio e di morte. 4626 43| Montecatini, – comperai, tra le minutaglie di un rigattiere, l'edizione 4627 13| detto io.~ ~♦~ ~Lettere minute, circostanziate, precise, 4628 46| descriverne il rinvenimento con minuzia di particolari. – Viareggio 4629 3| che Ugo Brilli scorreva il minuzioso rapporto impallidiva e alzava 4630 8| quaderno di scuola; – «Con mirabile chiarezza ricordo:~a) dualismo 4631 28| uscio e l'inghilese comprò miracolosamente il quadro dipinto. – Neri».~– 4632 16| che abitava sulle rive del miracoloso Stige, dove tu sicuramente 4633 45| stordirono la puerpera con i «mirallegro», in chiave di basso, di 4634 14| disegni che oggi si possono mirare nella Galleria degli Uffizi. 4635 37| un arco, illuminando una miseranda bottega di anticaglie e 4636 10| luce giovanile. Per i miei miseri conti d'avvenire ci voleva 4637 29| col fardello della nostra miseria e del nostro ideale. Io 4638 13| Montagne Rocciose? Che piccolo Mississippi è cotesta Corsonna. E le 4639 15| piazzò sul lago con tre cifre misteriose: C.E.L.~Il Maestro abbandonò 4640 5| fanaticoni, con certi libri misteriosi, si aggiravano nei luoghi 4641 26| Lorenzo Viani, con quanta mistica forza è vulnerato il legno 4642 37| gialli, un cappello celeste misturato, con della caligine, un 4643 28| a passi lunghi ed uguali misura una «scassata». Ogni poco 4644 3| delle poesie, palcheggiava, misurando la stanza a grandi passi.~ ~♦~ ~ 4645 37| Mirbeau mi fissò stupito, misurandomi da capo a piedi; poi disse, 4646 45| soprano e di contralto. Lo misurarono e lo pesarono e lo scrutarono 4647 12| ecc.; essi però si sono misurati nella fatica d'indagare 4648 37| mie Bestemmie – disse; e, misuratomi con una occhiata, da capo 4649 24| col triplice erpice alato, misuratrice di onde». La fiera stirpe 4650 45| nella massima circonferenza, misurava braccia due e un sesto bono, 4651 17| sponda su cui i canneti misuravano l'impeto del vento di monte 4652 41| fabbricativo egli pensò che le misurazioni fossero cominciate.~– Peccato, – 4653 40| parabola della vita, ove il mito ellenico s'avvinghia alla 4654 39| allegoriche e di personaggi mitologici: Andromeda allo scoglio, 4655 45| canonico d'alto grido, mitrato, priore e protonotaro. Gran 4656 39| qualsiasi orifizio, sopra i mobili di stile nelle sale magnifiche.~ ~♦~ ~ 4657 4| cameretta nuda, vedova di mobilia, sembra la botteguccia di 4658 6| privi della loro vivezza e mobilità, erano come velati d'una 4659 20| stilli» a ritornare al moccolo sagrosanto, che tanto ti 4660 16| lacustre che Cecco conobbe modella alla «Scuola del nudo» di 4661 19| certi uccelli di padule modellati col sughero e dipinti al 4662 14| Lo scrivente faceva da modello, portando seco dal paese 4663 21| le nevi dell'Appennino di Modena e Parma, raggiungerà la 4664 25| consenso o diceva una parola moderatrice o incitatrice, il gesto 4665 14| sulla medesima Iliade e moderna Odissea. Dunque mi farai 4666 45| son piene le antiche e le moderne storie, il poeta elenca 4667 6| neve giovedì sera, mentre modestamente avvinazzato, di buia notte 4668 39| nelle sue stanze, più modeste e degradanti verso Santa 4669 6| Cecco frate» c'è murata una modestissima pietra con su una semplicissima 4670 28| spalanca, quattro lapidi modestissime sono una dopo l'altra: la 4671 3| aver inviato al Maestro un modestissimo dono: forse il famoso pacchetto 4672 33| falco, strillava in tutte le modulazioni:~– No, no, no, no, no, oibò! 4673 29| Ascoli andò ai pesci. Con i moduli dei telegrammi stracciati 4674 32| piccolissimo sotto la sinistra mole mortuaria, fiorita di semprevivi, 4675 34| rissoso contro il contadiname molesto e i cacciatori di frodo 4676 28| scriveva i Sonetti, ricordo che molinando le dita diceva: «Rita, mi 4677 37| poltrona bassa imbottita, a molla che mi rimbalzò per aria. 4678 16| vaso omonimo, di tutto, molle, palette, piatti, mestoni, 4679 24| Borodino!~ ~♦~ ~Una mattina di molt'anni fa, mentre stazionavo, 4680 26| cameriere del Poeta, che s'era moltiplicato nella teoria degli specchi 4681 | moltissime 4682 28| sagginato, passato pochi momenti avanti, aveva lasciato, – 4683 44| Elici, Montemagno e Pedona, Mommio e la Sassaia e Stiava, lo 4684 14| nell'atto di dire: – J'atans mon astre. – Garibaldi, a bordo 4685 26| tornate presto alla mia mensa monastica».~Al ritorno, il Garda aveva 4686 10| può in questo decrepito mondaccio intarmolito. Pascoliamo 4687 18| Pascoli. Le castagne secche, monde della pecchia, sono le caramelle 4688 19| Giacomo Puccini, musicista mondiale, cacciatore erratico, dalle 4689 21| dato un pizzicotto nelle monete spicciole, – aggirandosi 4690 26| slabbrate della nave di Monfalcone. La nave era fulminata dai 4691 23| vedendo cadere in una monotona vita di guarnigione la sua 4692 8| Massa, Ugo Brilli rompeva la monotonia delle «pratiche» salendo 4693 13| Messa d'oro» in onore di monsignor Bonomelli.~Pascoli tacque 4694 22| l'acqua. E la nausea mi monta alla bocca. Ieri sera riportai 4695 26| pertugi nel cuore della montagna. Era una mattinata rutilante. 4696 12| tovaglietta d'altare. Io, montagnolo d'origine, sento asciugandomi, 4697 44| verso i folti oliveti di Montecarlo: «In questa modesta casa 4698 28| celeste avvocata M. SS. di Montenero e il cane rientrò nel quadro 4699 25| greggia su per i pendii di Montereggio, ora a un contadino legnoso 4700 44| Oggi sul rettilineo di Montetraito tragittava il cantastorie 4701 38| capitavano dalla parte di Montparnasse, fantocci simili ad un Velasquez 4702 7| massimamente nella parte montuosa l'impetuoso scolopio è ancora 4703 9| riponeva nella posizione monumentale.~ ~♦~ ~Questa scena mi si 4704 12| Il Duomo, che il podestà, Morando Stefani, sta audacemente 4705 41| Plotone! Corsivi acri e mordenti che misero il Ponte di Pisa 4706 20| lo slancio di Giacomo mi mordeva. Mi buttai su di un treno 4707 41| funghi si fanno così: i morecci e i cocchi al tegame, si 4708 8| Raccomandò al Manzoni, morendo la sua fama. «Che altro 4709 19| vegliava contro le insidie di Morfeo.~– Sparano in Punta grande? – 4710 2| ebbi l'acqua cristiana e morii». «L. B, respirò aspirò 4711 2| età sua cinquantanovesimo moriva all'improvviso – Santamente 4712 46| interno la signora Kraceniski mormora un canto con accordo di 4713 36| una statua sull'erba. Il moro, su di una barella fatta 4714 40| mortuari stretti tra le morse delle mani, il Diritto Civile 4715 34| si appinzavano con delle morsette a uno spago appiccato al 4716 29| crolli delle illusioni, i morsi della iniquità, le fosse 4717 12| folto di lauri, d'orbaco, di mortella, di corbezzi e di cipressi 4718 25| alla chiesa.~Dalla siepe di mortellino che circonda la casa del 4719 29| screpolato. Il tatuaggio delle mortificazioni, dei taciti dolori, i crolli 4720 13| è sul mio tavolo, calco mortuario di gesso, con i vigorosi 4721 36| dalla lunga barba bianca mosaica, con una papalina nera: 4722 44| spezzata l'ala nemmeno a una mosca, pur essendo vissuto solitario 4723 48| riposano le ceneri di Costanza Moscheni, che fino dai primi anni 4724 7| con atteggiamenti più da moschettiere che da ecclesiastico, salì 4725 33| cresce in bocca come il mosciame, quegli interiori di pesce 4726 17| cui erano impigliati dei mosconi, le finestre avevano i vetri 4727 48| appassionato veleggiatore, si mosse in barchetta da Livorno, 4728 36| agganciati alla trattrice, si mossero su di una via maestra tutta 4729 31| muro da suo padre, che, mostrandogli la sfilata dei fratelli 4730 13| in questo intendimento di mostrare la nostra infinita gratitudine 4731 4| la sposa ha detto: – Ho mostrato ai signori la camera dove 4732 28| qualcosa di più suo.~– Le mostrerò il calamaio nel quale è 4733 16| per giorno, ingozzata da mostri dal collo lungo e nero che 4734 45| con me benigna e liberal mostrossi,~e per risalto dell'architettura~ 4735 15| dei macchinari sembravano mostruosi uccellacci d'acciaio che 4736 26| scenario si apriva come un mostruoso libro: il Sacro, la Tambura, 4737 19| diffondeva nel tempio, coi motivi suoi prediletti, l'anima 4738 34| stuzzicadenti appuntato, ridette moto all'orologio del poeta che 4739 16| Bozzo,~rulla il mozzo~del motor.~Viva il lago~dolce svago.~. . . . . . . . . . . . . . . .~ ~ 4740 41| carciofi, ma, quando viviamo a motore spento, li vediamo seminati 4741 9| delle caramelle che avrà per motto: Virginibus puerisque, e 4742 38| caligo, sembravano muggiti di mucche travolte dalla piena. Il 4743 6| spaccasassi cieco seduto sopra un mucchio di sassi cubati, ch'egli, 4744 48| el 2 de enero del 1816, muerto en Viareggio, el 28 de febrero 4745 29| vagiti dei bimbi impastati al mugghiare dei buoi.~Lo sconnesso esaltatore 4746 41| perfetto chè la minestra è sul muggine, lupo del mare, i rapini, 4747 38| ravvolti nel caligo, sembravano muggiti di mucche travolte dalla 4748 21| del Diavolo dove il fiume muglia come l'inferno.~L'Aiutante 4749 46| Papazzino», assentivano con mugolazioni. Altri marinari davano un' 4750 21| Alessandro Vettori con venti mule cariche d'oro.~– Ed io l' 4751 26| banda, simile a quella di un mulino, eran percosse dall'acque 4752 16| Braciola, Broscia, Tiberio, Mulone, Pinanna, il Traglio, la 4753 | multa 4754 16| qui sul lago: questo è «Mundo», questo è «Bellantino»....~– 4755 27| come un ragazzo. – «Quando «muoio» nella Morte Civile penso 4756 48| sempre solo, meditabondo, muovendo le labbra al ritmo delle 4757 25| legionari che, dalla via Sacra, muoveranno verso i confini del mondo.~ ~♦~ ~ 4758 10| forse non poteva più; muoveva appena gli occhi alla voce 4759 14| fattoria, occultata da un muraglione, abita e lavora Plinio Nomellini, 4760 38| domicilio.~Giù, sotto i muraglioni, accenciati uno sull'altro 4761 18| il magazzino della «Ditta muraria Puccini».~– Bisognerebbe 4762 23| coll'impeto di Giovacchino Murat, re e cavaliere, – era una 4763 25| la sua fredda spoglia e muriamola lassù entro il sommo dell' 4764 27| Grasso, con Mimì Aguglia, e Musco e Maiorana. Grasso era nella 4765 40| d'ossatura possente, di muscoli salcigni, di faccia serena 4766 6| Cecco frate» amasse le muse e il vino è chiaro. Egli 4767 12| cane lupo slegato, senza museruola, che abbaia, guattisce, 4768 16| la «Pandora», una certa «Musette» lacustre che Cecco conobbe 4769 19| canneti, a cui il vento dava musicalità sibilante, sono state sbarbate 4770 42| Questo si chiama, – dice musicalmente nelle sue memorie il maestro, – 4771 20| Giacomo Puccini si accingeva a musicare la nuova Bohème nord americana, 4772 17| crescevano intorno orrori d'ombre musicate. Una vetrata istoriata da 4773 19| poesia.~Giacomo Puccini, musicista mondiale, cacciatore erratico, 4774 17| intervennero moltissimi grandi musicisti.~Sopra un foglio di carta 4775 12| un vinello razzente e mussante ribolle nei bicchieri capaci.~ 4776 40| al padre e di regnare, – muta in odio l'amore e del rifiuto 4777 46| sono mutate in cent'anni. Mutata questa spiaggia, dove le 4778 26| acqua mettevano il cielo mutevole sotto le ceppe radicate 4779 4| lampeggiavano sul colle di Mutigliano dopo il quale è il luogo 4780 41| La barbarie medievale non mutilava il testo di Tacito laddove 4781 32| Apuana è sepolto un popolo muto di statue; in queste «Tecchie» 4782 45| il Panciera friulano, e Muzio Panza calabrese; e osti 4783 | n 4784 48| Conde Die Iparraguirre, «nacido en España el 2 de enero 4785 2| nome doveva essere G. A. Nacqui ebbi l'acqua cristiana e 4786 25| tempo le generazioni dei Nani e dei Coboldi».~I poeti, 4787 38| spaghi: fiatavano dalle narici della nebbia, quasi a confermare 4788 44| compiacendosi d'ascoltare le favole narrate dai semplici paesani; su 4789 27| inverno nel canto del fuoco.~– Narratemela.~Così «sull'onde del mare 4790 23| cronache dei giornali genovesi narravano: «Verso mezzogiorno una 4791 2| maestro, Michele Marcucci. Narravo: «Appena messi piede nel 4792 46| Baudoni erano presenti alla narrazione di «Papazzino», assentivano 4793 35| canneti s'affissava sul nasale del monte Gabberi, luogo 4794 7| lo mio primo Amore.~ ~Lì nascevano i «contrasti» coi pastori 4795 43| succedendo; la guardia comunale nascosta con l'accalappiacani dietro 4796 35| indole folle ci volle il nasicchio, la cavezza e il bacchio, 4797 42| fatalità. Da Catania, sua città natale, nella primavera del 1822 4798 31| detto nel discorso «cose nate e non create». Il decano 4799 5| bianche e bigie, gli agnelli nati allora. A cavalcioni alle 4800 6| per i tepidi cultori della natìa favella e degli antichi 4801 2| colla splendidezza dei natii colori – pietrifica elasticizza 4802 19| col sughero e dipinti al naturale dai pittori della comitiva.~ 4803 30| tanfo.~Poi mi domandò così naturalmente: – Ma dica un po', Viani, 4804 22| Viareggio sotto l'acqua. E la nausea mi monta alla bocca. Ieri 4805 27| ma «Cecco di Pistellino» nautico faceva volare «Poettino» 4806 33| spinta, dava direzione alla navicella, cominciarono a sbucare 4807 48| un ma: uno, da bordo a un navicello ancorato dirimpetto alla 4808 10| parlate.~Dopo pochi minuti si navigava in pieno Carducci.~Per tutto 4809 29| Grandi nomi quella sera navigavano nella barcaccia: Giacomo 4810 44| arrembaggio, ciurme erratiche, navilestre, le quali ricettavano in 4811 20| ha le bisacce ripiene di nazionali d'oro? Che «stilli» a ritornare 4812 | neanche 4813 19| spalancate su Torre del Lago, il nebbione aveva inghiottito il bosco, 4814 29| non aveva attitudini di necroforo. Rivangare il proprio passato 4815 29| SALVESTRINI~ ~ ~ ~ ~ ~I necrologi han detto di lui: «All'Ospedale 4816 40| distinzione non positiva ma negativa. Non dobbiamo essere traditori, 4817 45| torbo e accigliato. Lo negheranno fino all'estremo. L'Andreini 4818 45| ma la pancia era stata negletta e mortificata tra le ritorte 4819 7| creditore». –~Per sconsigliata negligenza, le carte di lui andarono 4820 28| pura lingua italiana.~Ada Negri».~ ~«A R. Fucini.~Con affetto 4821 1| salice del pianto. Spira dal negromante cipresso un'aura funebre, 4822 12| che regna tra il fumo del nembo e tra il lume degli astri.~ 4823 23| figlioletto fu, invece della Nemesi dai capelli serpentini e 4824 45| pancia grossa diventa come un nemico dei loro nervi scoperti 4825 6| Veramente non c'era più nemmen l'ombra dell'uomo di un 4826 25| unghiate sul greppo su cui nereggiava la casetta di Giosuè.~– 4827 44| cenerine ondate di olivi, nereggiavano lecci abbarbicati alla roccia 4828 34| capelli bianchi sul capo nerissimo.~Più tardi, ancora, la furente 4829 45| come un nemico dei loro nervi scoperti e tesati, come 4830 2| calligrafia discretamente nervosa ci sono segnati i pareri 4831 7| scultore seravezzino Vezzosi nervosamente bene, radiò nella fitta 4832 37| piccole piccole, grufolavano, nervose entro i taschini del gilè; 4833 41| vestito, fiore all'occhiello; nervoso, impaziente, scansa le briciole, 4834 34| bel garbo, il monocolo, lo nettava con la pezzuola di tela 4835 43| alla custode; quello della nettezza urbana volle essere ragguagliato 4836 18| gli portò via il naso di netto e la terra rossa sembrò 4837 21| domenica e lunedì scorso è nevicato: da martedì piove a dirotto: 4838 16| o paralacqua, o piova o nevichi, per assuefarsi a tutto 4839 28| mi mamma. Poveri vecchi, ni' vo' tanto bene.~Neri».~ 4840 44| secolo decimonono, i senatori Niccolao Gaetano e Giovan Battista 4841 47| descritta dal D'Azeglio nel Niccolò de' Lapi, sotto Mammiano, 4842 47| San Pietro apostolo, San Nicodemo discepolo, – e poi più forte, – 4843 37| il fumo e la peste della nicotina e uno strepito assordante. 4844 41| soltanto tagliuzza l'aglio) e niepitella.~L'uva.~L'uva ora risplende 4845 38| dovresti sapere che Federico Nietzsche ha paragonato l'uomo a un 4846 23| di bel nuovo nella Val di Nievole, mentre stavo seduto su 4847 33| si tramutò in una grande Ninive penitente.~Di solito i popoli 4848 37| tavolino laccato era pieno di ninnoli; delle riviste, che sembravano 4849 28| reliquia.~La «signorina Nippia» ha salito e sceso le scale 4850 35| in tutto il suo splendore niveo.~– Quello è il «Dantino», 4851 9| ebbero una medaglia d'oro a Nizza e il droghiere s'ebbe il 4852 18| innalzarlo «al genovese nocchiere che, sfidando la rabbia 4853 43| maestro che, a forza di nocchini, ci voleva inzeppare nel 4854 38| dovesse ingollare delle nocciuole col guscio, perchè spalancava 4855 43| metallico di un vettone di nocciuolo, pieno di nodi, col quale 4856 1| desolata da stagni d'acqua nocente, rosseggia oggi la vite. 4857 43| vettone di nocciuolo, pieno di nodi, col quale egli scandiva 4858 24| alloro all'occhiello; il nodo scorsoio della cravatta 4859 40| divenissero un deposito di nodosi bastoni e in campagna ci 4860 40| piedistallo, come l'immagine della noia; se non avesse il frac si 4861 45| quella pancia avrebbe dato noie e disturbi.~ ~♦~ ~Con l' 4862 29| trovati stuonati, la musica noiosa. Il maestro Puccini, con 4863 5| cui aspettava un vetturale noleggiato dal Carducci a Massa. È, 4864 14| galoppa, galoppa, galoppa».~ ~Nomellinì lavorava, consapevole della 4865 39| Pinacoteca consegnò il decreto di nomina a suo socio al trasvolatore 4866 24| dire – Parlate.~– Sei stato nominato segretario generale della 4867 10| Di certo non parlò, nè nominò mai: Dio.»~ ~♦~ ~Rileggendo 4868 14| camicia rossa, un berretto del nono reggimento garibaldino, 4869 20| musicare la nuova Bohème nord americana, La Fanciulla 4870 12| profilando un poeta uomo normalmente si fa della cronaca minuta, 4871 34| anni, la garitta e il grido nostalgico.~Tutto era pronto per la 4872 35| saporite come il pane di grano nostrale intriso nell'arcile casalingo, 4873 21| aprissi nell'Apua uno studio notarile?~– Saranno cose da pensarci 4874 20| commemorazione del Maestro è stata notata l'assenza del Pagni, il 4875 14| dalle istruzioni, a volte notate di qualche timido disegnino. 4876 8| visite e dei dialoghi sono notati in un quaderno di scuola; – « 4877 30| fermato? Quali quadri ha notato? Era solo? –Sì!~Rapidamente 4878 29| Giovanni delle Bande Nere si notava che le amarezze non avevano 4879 43| Via G. Giusti.~Il Maestro notò qualcosa in un piccolo taccuino; 4880 19| Soltanto i lavoratori nottambuli possono penetrare in questa 4881 35| spalancate del mio studio, nelle nottate di stupore lunare, osservo 4882 35| pastore, in cui s'intanava di nottetempo Ceccardo per godere gli 4883 20| pittura, vieni al ponce notturno, mentre io sto strizzando 4884 6| Consagrata, io ti vo' fare~in nova foggia una laudativa.~O 4885 6| asserì: – Chi beve acqua, novantanove su cento, scrive delle lettere 4886 44| schivo.~Maurizio Pellegrini, novantenne, alto, con la fiera testa 4887 46| Ecco un telegramma di Novaro, della Reale Accademia d' 4888 36| pittura dell'Ottocento e del Novecento.~ ~♦~ ~La batteria nera, 4889 21| tenere i polli strozzati.~– Novità? – chiese il «Generale», 4890 31| impiegato Federigo Tozzi giunse novizio alla stazione di Pontedera, 4891 20| temere. Una vecchia sorella nubile l'ha assistito.~Sapeva egli 4892 14| che indaga pure il cielo, nubiloso quasi, nell'atto di dire: – 4893 26| frontali e il dente della nuca, cerchiava la poderosa cervelliera. 4894 7| quasi tutte disperse; un nucleo di esse pare sussista ancora. 4895 14| grande torma di cavalli nudi.~«Finale. Garibaldi, che 4896 16| modella alla «Scuola del nudo» di Firenze. Nè s'odono 4897 25| stato appena assunto tra i Numi della Patria, – presentì 4898 1| del Patriarca; una delle nuore (che il popolino chiama 4899 37| Malon, non molto pratico del nuoto, si era spinto al largo 4900 23| cartolina di Ceccardo: tristi nuove del certo. Un talloncino 4901 25| per alzarla sulle aste dei nuovi legionari che, dalla via 4902 19| Arcipelago toscano, tra i nuraghi della Sardegna, nel mareggiare 4903 33| marigiane, quegli uccelli che si nutrono di spurghi marini e d'alga; 4904 26| anfiteatri~e dall'altro tra i nuvoli turchini~di San Giuliano 4905 34| O primavera questa notte ò pianto~ed ora il vento del 4906 27| Avrà detto una lode, – ho obbiettato.~– No, no, disse proprio 4907 15| diventato poi lo storico più obbiettivo e vivo del Maestro: scarnito 4908 26| Non mi hanno ucciso gli obici, mi ucciderà il palpeggiamento 4909 45| ripieni di minuta penna d'oca, con le mani a cintola, 4910 45| scrutarono perfino con l'occhialetto, come gli antiquari soglion 4911 31| passero aveva soltanto gli occhietti sul viso rubicondo. Tozzi 4912 28| appreso tutta la sua sapienza, occultano del tutto la casa; si scorge 4913 38| poichè i cavalli erano occultati dalla folla, sembravano 4914 4| fiorente come la bionda Maria occupa buona parte dell'uscio da 4915 38| monaco della Tebaide, non mi occupai, nè lo potevo, di filosofia. 4916 3| cose avrei a dirti, ma sono occupatissimo di faccende e studi. Fra 4917 9| dirsi nostra e che noi l'occupavamo da padroni, ecco comincia 4918 15| verno~fuggendo i nembi l'ocean sorvola~con acuti clangori,~ ~ 4919 13| popolo che trasmigrò gli oceani, per donare altrui ricchezze 4920 26| il frondeggiare dei pini oceanico, le acacie inverdivano il 4921 37| aperse la via per andare da Octave Mirbeau.~Boulevard de Boulogne 4922 9| Ti annunzio prossima un'odicina a proposito delle caramelle 4923 14| medesima Iliade e moderna Odissea. Dunque mi farai le tavole.... 4924 13| che insegue i fantasmi di Odisseo e di Enea rammenta che sono 4925 44| sindaco di Viareggio d'allora, Odoardo Arrighi, un impetuoso e 4926 25| metalliche ginestre e dell'odorifero pino c'era il modulo di 4927 1| aperto su di lui, e poi quell'odorino di cipresso (vago richiamo 4928 45| senza gambe. La pancia è offensiva per l'uomo digiuno».~Per 4929 27| entusiasmo, abbracciava gli offerenti, tra cui era l'autore. Grasso, 4930 27| Grasso, al seratante fu offerto un grande ritratto a sfumino 4931 41| Varo. Attenta una inutile offesa oggi a voi, o Immortale, 4932 21| Giovanotti, s'era detto senza offese – ci dissero.~L'Aiutante 4933 39| tutti quelli che io avessi offesi e contristati anche inavvertitamente, 4934 40| 3° Lealtà, 4° Assistenza officiosa fino all'estremo. 1° Studio 4935 12| delle bestie. Una ragazza ci offre un asciuttamano di bucato 4936 23| il tuo prim'anno chiude, offrendoti dolce vendemmia~d'oro, e 4937 28| escita dalla tipografia la offro alla mia cara Emma.~7 marzo 4938 28| Fucini, come il tempo ci offusca la vita pur con le onoranze. 4939 37| di avorio.~ ~♦~ ~L'unico oggetto intonato all'opera di M. 4940 | ognuna 4941 33| modulazioni:~– No, no, no, no, no, oibò! Uccelli del paradiso ci 4942 34| incantato.~Più tardi, sotto l'oleandro medesimo, posò Grazia Deledda; 4943 16| effetto di belle e grandiose oleografie: «Non vedo l'ora di salutar 4944 48| pino crepitarono, e, nell'olezzo omericamente mesto del vino 4945 30| sagomato. La testa possente, olivastra tra il candore dei capelli 4946 34| fiammelle rosa spiccava il volto olivastro di «Grazia» – tutti le dicevano 4947 44| Tra il folto di un oliveto, dietro il palazzo podestarile 4948 28| brucava le fronde di un olivo: – Guardi, signoria, la 4949 6| pampini avviticchiate agli olmi, ciocche d'olivi schiappate 4950 45| satollava a dovere, era oltremodo gioviale e socievole~ ~Eccovi 4951 39| tiratura dell'Esare non oltrepassava le mille copie – salvo negli 4952 45| del naso,~come fossi un omaccio fatto a caso?~ ~Il poeta 4953 40| spiovevano dei capelli anellati, ombrata dalle grandi ali di un cappello 4954 28| nasconde la villa di Mercatale ombreggiata da altissimi cipressi.~Insospettati 4955 15| bassa e tutta coperta dalle ombrella dei pini. Qui è nata Turandot. 4956 48| crepitarono, e, nell'olezzo omericamente mesto del vino e dell'olio, 4957 18| c'era la seccatura degli omonimi: proprio nel punto centrale 4958 | ond' 4959 33| tiglia.~Oggi i nomi di questa ondata di pittori (vivi e morti) 4960 4| intravede il corso per un vasto ondeggiar di pioppi chiomati, varianti 4961 33| scompiglio, un fremito d'ale ondulante, un impetuoso sciaguattìo 4962 3| e li fissava in quelli d'onice di Carducci.~Al finale Brilli 4963 10| viuzza di Bologna.... Merlino onnipossente incantatore. Caro Ugo, vuoi 4964 33| tutti parve che la mano dell'Onnipotente avesse dissepolto la primavera 4965 45| e Carlo Panciusce furono onor di Lilla e di Cambrai. Teologo 4966 41| alla bella festa in cui si onora la tenacia proba e intelligente 4967 13| anche della contadinanza onoraria».~Alcuno speculò se la logica 4968 30| momento di resipiscenza, di onorarvi e da vivo, lo fanno compiutamente. 4969 30| lui che non basta avere onorato la Patria con lunghi e nobili 4970 22| Egli si è anche comportato onorevolmente, – Carlini tremava, – quando 4971 33| trattavano le folaghe con gli onori delle beccacce. Nel tempo 4972 36| barella fatta di rami d'ontano, fu portato a ridosso della 4973 12| d'antiche glorie ancora onusta~il benvenuto ci dai cortese.~ ~ 4974 26| terminato la sua grande fatica l'operaio della parola. Gabriele d' 4975 2| tacquero piansero – Patirono operarono e fecero – Ricordiamo – 4976 48| giubbone intignato. Dopo questa operazione, il «poeta» scioglieva la 4977 44| nostra terra conchiuse la sua operosità poetica.~Maurizio Pellegrini – 4978 38| succedevano, all'avversa fortuna opponendo coraggio e rassegnazione.~ 4979 19| era cosa tempestiva, ossia opportuna e profittevole, e sarebbe 4980 40| che argomenti! Contro gli oppositori caparbi e venali, bastonate 4981 48| vieni a specificare la tua opposizione all'epitaffio – disse risoluto 4982 46| getta sulla riva: forse l'opposto di attraccare? – Dunque 4983 39| aveva ancora ultimato l'opra; e v'erano degli abbonati 4984 28| del Fucini.~Ha risposto un oprante che brucava le fronde di 4985 19| Caronte», i cacciatori, gli opranti, increduli quasi, osservavano 4986 25| per Ceccardo come di un oracolo infallibile.~Nella deserta 4987 26| ponte del naso. Egli pareva orasse prono. Adeguata la corona 4988 12| Sotto un folto di lauri, d'orbaco, di mortella, di corbezzi 4989 29| che poteva contenersi nell'orbita della possibilità. Sorvolò 4990 34| e lo riponeva nell'arco orbitale come entro un incastro. 4991 22| lo strillone, un gobbo orbo, pareva un bastimento con 4992 18| cielo un tremito che, ad orchestrarlo, ci sarebbe da portare in 4993 18| tempi in cui il Maestro orchestrava il flautar degli uccelli 4994 15| Antonio rassetta ogni cosa e ordina, a Torre del Lago tutti 4995 25| attenzione di Ceccardo, che, ordinata la sosta al manipoletto 4996 21| loci sed et honoris causa. Ordino all'illustrissimo prefetto 4997 20| in tono imperativo, mi ordinò di andare subito da Puccini. 4998 33| spola della tessitrice sull'ordito; quelle uccise cadono a 4999 21| una spalla fino sopra le orecchie.~E l'Aiutante alzò il sacchetto, 5000 40| Avrebbe voluto soccorrerla Oresto, capitano di Ara, ma questi 5001 16| loro teste allampanate.~Fu organizzata una serata «a totale beneficio» 5002 46| commemorazioni del «Poeta» sono state organizzate al «Prometeo» o alla «Shelley».~ 5003 45| di veloce gazzella: ogni organo, o parte del corpo, aveva 5004 43| dei cittadini rumori.... ori, sedeva per ammirare il 5005 14| in una bellissima notte orientale; ha in mano la barra del 5006 39| recipiente, munito di qualsiasi orifizio, sopra i mobili di stile 5007 12| altare. Io, montagnolo d'origine, sento asciugandomi, odor 5008 2| epigrafi, come ben dice l'Orioli, sono, per consentimento 5009 25| il vivido occhio cerulo orlato di rosso sul manipoletto 5010 23| facevamo dei fossati e li orlavamo di ferri spinosi; i ghiaccioli 5011 42| sciaguatta tra la ripa e la nave ormeggiata.~ ~Di su una prova un veglio,~ 5012 42| abbattono le ombre delle vele, ormeggiate nella darsena che è dirimpetto, 5013 39| sfoggio di grandi figure e di ornamenti, – nelle sue stanze, più 5014 18| carità, gloria della Chiesa, ornamento del sacro Ordine dei Minori, 5015 48| che ivi Giuseppe Giusti, ornato di tutte le grazie dell' 5016 13| pavimento del mio studio, Ornella, Mila e Franco gli zirlano 5017 48| che misurano le ore sugli orologi, gli era una cosa disdicevole 5018 12| orologio sul tavolo verde di un orologiaio e il cielo il bicchiere 5019 29| della galera, della vita orrenda delle traduzioni, disse 5020 40| incendiando Cartagine. All'orrendo spettacolo non regge la 5021 16| già tutti i gesti muti e orribili della rassegnazione: spettri