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Lorenzo Viani Le chiavi nel pozzo Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
1 | 2 2 | 5 3 | 6 4 8| egli era della classe del '893, trentacinque anni precisi. 5 51| chiosco.~– Via ci va chi à rubbato. Mi sono ammascata 6 Ded| ardente!~ ~L. V.~Fossa dell'Abate.~Primavera XIII.~ ~ ~ ~ 7 54| piange sommessa; una luce abbacinante percuote questi occhi usati 8 8| Carpazii, e quasi l'uomo abbaiasse, sciangottò: – Mauthausen 9 52| disse Spara Orsi fissando l'abbaino.~ ~*~* *~ ~Spara Orsi, 10 51| perchè l'altra notte fece l'abbaio ai ladri che volevano rubare 11 44| chiudete, mi lasciate, mi abbandonate, perfidi aguzzini.~– Fermo, 12 2| ma le mortelle e l'edere abbarbicano sulla muraglia l'inverno.~ 13 20| La pozzanghera torba abbassa il lume di luna,~fiata nel 14 29| ebbe la sensazione di poter abbassare la spalla che aveva un tantino 15 29| rialzare la spalla che aveva abbassata, e tal altro ebbe la sensazione 16 24| nero~calato sul viso.~Occhi abbassati come i lumi della ribalta 17 53| dalle mute di scorta, si è abbattuto sopra un binario, nell'agonia 18 5| manicomio.~– Parla.~– M'abbeveri come gli uccelli di nidio, 19 | abbiam 20 29| e col capo vuoto nei più abbietti carugli della città. Fatti 21 53| un gatto sull'antenne ad abbisciare le vele e di lassù poteva 22 47| la corsa, la fune gli si abbisciava alle gambe e Testareggi 23 8| essere, an, an, an – ed abboccava come un cane arrabbiato.~ 24 28| forato e limato, il Barone è abboddito sul pietrato in un groviglio 25 6| t'impappina, il burraio t'abbonda di discorsi, la lattaiola 26 54| fausto presagio della messe abbondante. Tristezza e guai se l'erba 27 10| morti, mi sento il capo abbozzito e la pancia piena di ranocchi, 28 30| quell'altra?~Oscarvilde s'abbracchì a un calcio di platano ed 29 28| castagnaccio caldo che gli abbracciava lo stomaco.~– Vi siete messi 30 54| argento sembra, su quel cielo abbrividito, un astro palpitante, che 31 25| trasparente come la tarlantana abbruna la pastorella e l'ombra 32 12| ATTO~ ~ ~ ~Tra due argini d'abete~– che profumo d'incenso.~ 33 15| RUPE CAVA~ ~ ~ ~Abeti, altitudini.~Qui floscia 34 53| possibilità fisica e morale che abilita al delitto freddissimo.~ 35 Dis| niente vi è di discontinuo; l'abilità e la spontaneità dominano 36 30| raggiunsero il primo ceppo di case abitate Varese acculò il carretto 37 30| contrade e andiamo verso l'abitato, che stasera c'è da appicciare 38 2| Dentro il casone sembra abitino i morti: silenzio intorno, 39 55| PRESCRITTO L'ABITO NERO~ ~ ~ ~Sulla poltrona 40 Dis| primo la sua produzione.~L'abituale parsimonia verbale non permise 41 Dis| l'anima di quello, ormai abituato alla monotonia, si accendevano 42 Dis| Ma sarebbe assurdamente abusivo vedere in Lorenzo Viani, 43 Dis| stonature. Ma se anche fossero, accade spesso che le discordanze 44 28| di lì speculò quello che accadeva. Avendo egli fatto i collegi 45 53| sfavillanti diaccio elettrico, è accaduta una scena ottocentesca degna 46 8| loro storia. – Anche a me è accaduto precisamente come al Dante. – 47 29| i cani e le cagne, e gli accalappia cani chiudono un occhio.~ 48 15| sublima in urli~quando s'accallano le vetrate.~– Viatemivviaviavia 49 29| viperino.~L'inseguimento accanito dei gobbi e delle gobbe 50 | accanto 51 55| occhiello, appinza la pelle accapponita, ripercuote i denti gelati, 52 29| scarnite mani al cielo e poi si accatricchia per la terra, inzeppa il 53 7| del Pesciatino avrà certo accattata quell'j a gancio in qualche 54 30| per maneggiar lui i soldi accattati.~E si arrivò anche a questo; 55 32| anche mezzo cieco.... m'accecarono con uno schiaffo....~– Vi 56 8| di temenza, altolocata, accede al mio studio per le scale « 57 42| PREVIDENZA~ ~ ~ ~Il pazzo,~acceffa la scodella di pane,~la 58 4| si sbuzzano sul vetrame accenciati dall'uragano.~Il Filori 59 22| pipistrello,~ombrello di poveri accenciato dal vento nel cielo,~sembra 60 54| attendi~su le nostr'alpe accendi~amore, speme, Fè.~ ~Poi 61 53| diceva ai suoi amici – accennando la Torre: – Questa casa 62 Dis| questa stessa realtà e coll'accensione di stati emotivi mantenuti 63 6| qual piuma al vento~muta d'accento~e di pensier.~ ~– Ci risiamo, – 64 Dis| valore della sua Opera, lo accentua e lo innalza.~Nella vastissima 65 Dis| ideale sta a completare, ad accentuare, a rinforzare l'elemento 66 51| rodevano le burie. Il pastore accerbugito dal sole voleva disposarmi 67 29| ponte della ferrovia per accerchiare il cavalier Grotta rimasto 68 28| poi ascoltato meglio si accertarono che si trattava di un uomo!~ 69 8| ciclotimica, con stati psicopatici accessuali alterni di agitazione depressiva 70 54| neve; – certi fiori densi accestiti compatti, – l'azzurro dei 71 47| di fregata ma non volli accettare i galloni perchè dissi: – 72 52| fede amorfista. Spara Orsi accettava tutte le mattine una presa 73 Ded| a vivificare i riarsi.~Accetti, caro Paoli, questo libro 74 54| cenerine, il suo paesetto, acchiocciato sotto l'asta di un campanile; 75 7| sconosciute, le sue rime accidentate, i suoi pensieri sbilenchi 76 7| di piccoli uccelli neri acciecati su vasta distesa bianca 77 30| Monzone.~– Manzoni, ribattè accigliato Severino.~– O me lo lasci 78 37| sarebbe più avveduto, se accomodasse la valigia, e prendesse 79 Dis| Con rispetto commosso lo accompagnai nella sua stanza, spalancai 80 8| due guardie travestite che accompagnavano un pazzo al manicomio. La 81 51| Sdrenita, potrei starmene acconigliorata sull'aia ma invece sfoionco 82 30| lustrato gli zoccoli di nero e accordellato a treccia la coda.~Oscarvilde 83 47| occhi!~– Dal peso te ne accorgerai se è una capra. Mettetelo 84 53| ascoltare quell'adolescente, si accorgeva che, presso a poco, egli 85 29| imitarne il bifonchio ed accorrere per la taverna con le mani 86 52| figlioli è andata così: mi sono accorto che una mia scarpa era sciolta, 87 16| io odio, odio, Dio, Io.~Accosciato sull'erba,~Jodiata di sole 88 Dis| canti popolari, tutto in una accozzaglia senza ordine, nella quale 89 30| ceppo di case abitate Varese acculò il carretto e scaricò Oscarvilde 90 53| giovani della colonna, ha accusato un malore, dei crampi allo 91 30| questo; un giorno Oscarvilde accusò un dolore tremendo all'ascella 92 6| zucchero e croste per legno d'acero.~– I dottori ti spediscono 93 47| risciacquarono il capo con acqua acetata e gli misero in fronte un 94 53| ha dato il ribrezzo dell'aceto e del fiele commisti: e 95 8| limone, la saliva succo acido.~I versi s'empirono di tenebre, 96 54| sono, al capo dei letti, le acquasantiere; delle croci ce n'è soltanto 97 40| continuativi, gemono perle, e una acquatrella, gentile gentile, inverde 98 28| chiudenda di una chiavica dell'acquedotto che gemeva: «Aiuto!». Sulle 99 Dis| la tempesta del torace si acquietò ed egli, sorridendo, pacatamente 100 Dis| per Lui, non fecero che acuire la sua grande pietà per 101 47| pieno zeppo di semi (idee aculeate confitte in ordine di spirale 102 Ded| capo luminoso e sereno, adagiato sull'omero il corpo gagliardo 103 Dis| curarsi, a trovare il rimedio adatto per sedare la tempesta che 104 23| bocca d'una giovane morta.~Addenta il bocciuolo~Come il tremulo 105 43| muti, ubriachi di sangue addiacciato che farneticano e imbrogliano 106 3| allora metteteci in croce addirittura e fatela finita figli del 107 53| ergastolana, numero in una colonna addizionata a ogni stazione dalle mute 108 30| inglesi col portamonete addocciato di sterline, s'avvicinava 109 51| bocca aveva piena di bava addolchita che friggeva tra la dentatura 110 29| detto che non bisogna mai addormentarsi prima delle mogli, non destarsi 111 22| un canestro,~nel letto, addormentato,~sembra un saggio.~ ~QUANDO 112 46| MURAGLIA~ ~ ~ ~Addossato alla muraglia sta il marinaro 113 53| col cuoiame della pelle aderente al teschio, eran uomini 114 Dis| brandello di cuore nella sua adorata Viareggio. Aveva portato 115 54| questa invocazione:~ ~Dall'adorato trono~i nostri voti attendi~ 116 Dis| lo sprezzo paranoico o l'adorazione delirante, la cieca crudeltà 117 7| il firmamento di stelle s'adornava,~sopra un banco la natura 118 28| Figli dell'adulterio.~E agli adulti grida:~– Macrò.~I vecchi 119 7| Domjngo Vezzani, adusta figura scarnita adeguata 120 8| del Dante. L'uomo, uomo adusto dei campi, ossatura nutrita, 121 52| fiorito era rincotto dall'afa estiva, quella che fa bollire 122 52| chi tu sia – urlò un prete affacciandosi a un finestrino, piccolo 123 25| Silenziosa la luna s'è affacciata sulla Rupe cava: una mongola 124 Dis| Ogni volta che Viani si affacciava ad una Sezione qualcuno 125 Dis| composizione avveduta, talora affannosa, delle pagine del suo libro 126 Dis| il frutto di uno studio affannoso, profondissimo.~Il suo Genio 127 30| diaccio dell'accatto fu un affare di anni, ma a lui parve 128 8| spinosa gemeva, i capelli affebbrati erano tutti una pasta di 129 Dis| non pretendo davvero di affermare «tout court» che l'opera 130 28| alla gravità delle vostre affermazioni, di cui dovrete rispondere 131 Dis| visite all'Istituto, ha afferrato molti stati d'animo, che 132 30| di Alessandro Manzoni, lo afferrò con le lunghe braccia di 133 36| un campo verde, il vomere affetta pane intriso di granaglia 134 29| sbisciante pareva volesse affettare li mondo e tirarne un pezzo 135 Dis| ha un tono ed una forza affettiva emergenti dalle radici stesse 136 Dis| obbiettivare dal suo Io le cariche affettive di cui è onusto il suo spirito 137 8| dall'uso, parlava chiaro: Affetto da frenosi ciclotimica, 138 8| fronte e disse:~– Io l'ho affittato. – Parlammo lungamente del 139 37| tira via. Chi trova di che affliggersi di tutto, di che ridere 140 28| impegolare, decapitare, bollire, affogare, incatricchiare, ma lui 141 4| un uccello che di morir affogato si duole, s'aggrinfia e 142 43| svegliatevi che io mi salvo, e voi affogherete dal culo come i cavalli 143 Dis| commosso verso i cortili affollati da quel formicolìo di frantumi 144 29| la messa di mezzogiorno affoltita di cavalieri: – Cavaliere! – 145 25| azzurro stellato. La Rupe s'affonda nel Serchio fondo e la silenziosa 146 8| mano un libro nel quale affondava l'indice della mano destra: 147 8| ferro della tomba superba, affrontarli e finirli. – Il pazzo sudava 148 53| suo Valentino.~Valentino affrontò presto con le barche a vela 149 47| che solleva i pezzi dall'affusto: – Questa è una capra con 150 30| ventose, quelle specie di agave maligne che s'intromettono 151 28| tutte le imputazioni.~Gli agenti confermarono tutti i verbali.~ 152 Dis| sensibilità con sorprendente agevolezza. E non esiterei, qualora 153 51| calciando l'impiantito.~– Non v'aggagliate – riprese la Sdrenita – 154 37| con le dita. L'altro come aggallandosi dal profondo del mare fissa 155 44| atterrisce e impaura. Tutti s'aggattigliano su di lui e stringono la 156 55| diaccio sudore dei morti s'aggela sulla fronte come le goccie 157 4| giovenchi presi dalla freddura e aggelano l'ossame, il Filori s'intana 158 28| coda di rondine che gli fa aggettare una gobba simile ed una 159 29| come quelli della Versiera. Agghiozzati dalla bile, gobbi e gobbe 160 9| fiataccina del ciuco bendato, aggiogato al timone.~Sfondata la baracca 161 Dis| e non ritengo opportuno aggiungere niente ai loro giudizi, 162 7| tristi digiuni. Il teschio aggraziato da una pelle digrassata 163 12| bullette argentate.~– Mi sento aggricciare la pelle.~– Il martello,~ 164 51| arizza il pelo sulla carne aggricciata e mi si danna l'anima. Gli 165 36| terra grassa.~Il pazzo aggrinfiato alle rete come un granchio 166 53| cella insieme alla gente aggrinzata dalla perdizione.~Galera 167 30| La malignità ti s'è tutta aggrumata nel testone ma ti taglieranno 168 2| basi delle colonne sono aggruppati degli uomini che dormono 169 1| Baruffi di refe, cartine d'aghi, gomitoli, ghiomi, carta 170 1| grandi.~– Babbaruffiffi, aghighighighi, ghioghioghiomimimimiiiiiiii, 171 23| nel marmato gelo dell'aria~Agitando le scarne sue braccia come 172 2| eco.~Il lezzo delle membra agitate diffonde l'esalazione della 173 47| buone e mi dicono che sono agitato. Sono nato nello sperone 174 8| psicopatici accessuali alterni di agitazione depressiva con trasformazione 175 53| abbattuto sopra un binario, nell'agonia ha domandato del vino che 176 19| affamato,~bramito di bestia che agugna il mangime,~Sul guaime tosato~ 177 14| occhi stralunati e i denti aguzzi come un caimano guarda allupato 178 15| folano festuche e paglia~su aie gelide di sinibbio.~PROIBITE~ 179 29| freddo della cattedrale, l'aiutante Mangiazzuppe che aveva dormito 180 31| occhi di vetro, fissi fissi, aiutatemi a dir fissi. Il cavalier 181 51| i fatti miei, e allora m'aizzò il cane, ma allora gli feci 182 7| familiari e dei compari dell'aja, portato dai genitori sul 183 47| meglio.... sì.... no....~Aladino ho le cerage mature portale 184 29| bevve anche le cervella.~All'albeggiare, quando i piccioni che nidificano 185 8| muro una guardia.~Tutto l'albergo si buttò sul forsennato 186 7| quale rammemora che costì albergò – Santo Francesco quando 187 55| monatti, e neri diventano gli alberi, i mobili, la verde stoffa 188 30| Ercolino, un omotto biondo albino con gli occhi celesti e 189 Dis| epilettico, il terrore dell'alcolista allucinato, tutto ciò insomma 190 53| nato. Fino a che il delirio alcoolico durava, la bocca di Valentino 191 Dis| certi tipi di deliranti e di alcoolisti, che rispondono a vere entità 192 | alcun 193 | alcuna 194 | alcune 195 | alcuni 196 29| sembra aver sulla cervice l'ale di un areoplano e il motore. 197 54| processione; una moltitudine di alienate segue il prete e chiude 198 54| Una moltitudine di alienati segue la Croce ed apre la 199 54| cubi di pietra, in cui alita cupa o rumorosa la follia, 200 50| vide l'erba verde monda alitata dal venticello della primavera, 201 8| Nelle arene gli atleti allampanati urlavano – Essere o non 202 7| tante, – rispose Domjngo allargando la bocca a guisa d'orrida 203 28| stiletti per trucidarlo, ma l'allarme dato, con la sirena ai gendarmi, 204 47| vestiti da fatica tutti allegri matti, se qualcuno gli dimanda 205 29| pataracchi, le gobbe dall'allegria ballavano la tarantella 206 8| pazzo, sgattaiolò le scale allegro, dicendomi: – Ora mi sento 207 50| manca, non scorgendo veruno allentò la cinghia dei pantaloni 208 Dis| sua stanza. Ed infine fu l'allestimento della Mostra d'oggi.~Chi 209 29| Burlamacchi, Matteo Civitali, l'allievo prediletto di Donatello 210 7| come pece in caldaia si allineava terso normale ubbidiente, 211 8| notte io ed un amico eravamo alloggiati all'Osteria del Belvedere: 212 28| sua madre avevano preso alloggio nella casa del Segretario 213 47| con una vocina bianca si allontana scandalizzato. Badi come 214 30| orazioni – disse Varese allontanandosi col carretto.~A forza di 215 29| avvicinarsi, e alla ragazza di allontanarsi dopo averle preso nome, 216 8| del Dante commentato e le allontanò da sè come terrorizzato.~ 217 Dis| cui nulla si osserva nelle allucinazioni patologiche.~ ~*~* *~ ~ 218 28| rialzandosi pareva avesse allungato d'un paio di palmi le gambe 219 8| arresto della circolazione, ne allungò una lentamente sul cranio 220 30| vestito di bigio con gli occhi allupati.~– Varese ti ricordi dei 221 14| aguzzi come un caimano guarda allupato il chiacchiarone: – Tieni 222 7| posaron~e nel momento l'alma inquieta mi lasciaron.~ ~– 223 53| cui lampano, in celeste almorare, i segnali cabalistici, 224 30| con un paio di scarpe d'alona, bianche come le ali di 225 52| casamento, sfociai in una altana che guarda i monti di Pisa, 226 54| della collinetta c'è un altarino, coperto di un telo bianco, 227 Dis| non è che l'indagine sull'alterazione psichica attraverso l'esame 228 53| alla vigilanza speciale, alterazioni di fogli di via, ubriachezza 229 40| i talli delle viti sono alteri, e se le gemme scoppiano 230 28| Dresdde dal viso rinceppato d'alterigia andava oltre impettito e 231 8| stati psicopatici accessuali alterni di agitazione depressiva 232 52| una gradinata a gradole d'altezza gradevole, che un Imperatore 233 54| monache. I davanzali sono così alti che delle suore si scorge 234 15| RUPE CAVA~ ~ ~ ~Abeti, altitudini.~Qui floscia la ramaglia 235 8| terrorizzato.~La gente di temenza, altolocata, accede al mio studio per 236 8| botole pesanti. Le persone altolocate girano lo studio con gli 237 52| Pazzo – urlava inferocito l'altolocato.~ ~*~* *~ ~Spara Orsi 238 54| di celeste, – un celeste altomare, che vibra sulle pareti 239 | altr' 240 | Altrettanto 241 | altrimenti 242 | altrui 243 54| piccolo altare.~Da quell'altura si scorgono serpeggiare 244 7| apparve~di bianco il Divino~alzando una verghetta~questa farà 245 54| manicomio di Fregionaja, alzandosi dalla corsia dei letti uguali, 246 54| piano candide vie, da cui s'alzano fumate bianche quando qualche 247 31| Cavalier di Cristo, invitato ad alzare un braccio non può, perchè 248 28| si trattava di un uomo!~Alzata la chiovina fu veduto il 249 6| casa con le mani sempre alzate come se volesse scansare 250 29| Cavaliere:~– È giunta l'ora, alzatevi in piè.~Il Cavaliere si 251 30| di crusca.~Oscarvilde s'alzava prima che facesse giorno, 252 28| Barone, è giallotto, si alzi.~– Andiamo spalla allegra, 253 54| noi ti adoriam sull'ara,~alziam le voci a Te.~ ~La massa 254 29| una via? E i cacciatori amano i cani e le cagne, e gli 255 33| dalla parte della radica amara, e le tu' pecore brucano 256 39| in gabbia. La libertà è amata anche dalle bestie. Lo dice 257 30| Urbino, il tuo protettore amato.~Nel salone della Camera 258 29| il naso di stregone, l'ambiguità del negromante, la sfrontatezza 259 8| legno intravata alla parete; ambo le scale sono occultate 260 21| almeno perchè?~ ~DOMANI SERA AMELETO.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 261 43| bando, terzarola la randa, ammaina il pollaccone, scia, dirotta 262 51| va chi à rubbato. Mi sono ammascata che non avete inteso l'invenia.~– 263 51| porco l'altr'anno quando ammazzai il maiale viene tanta mai 264 14| le pere, quello che s'è ammicciato in un canto; ieri ha sverginato 265 47| Lasciato solo Testareggi s'ammicciò sull'erba sfinito e bolzo.~– 266 52| campanile, Spara Orsi volle ammirare anche quella. Una sturmaglia 267 29| una serata d'onore i suoi ammiratori, e le scarpe di chevrau 268 3| rincuocere il giorno di sole ed ammollare come il baccalà il giorno 269 28| quando erano passati, lui ammusato e la madre lacrimante.~– 270 8| chiuse gli occhi e pian piano ammutolì; la declamazione continuò 271 15| infrangibili sgrigna la follia ammutolita~con occhi di vetro,~denti 272 27| MUTO~ ~ ~ ~Ammutolito come le statue, i morti.~ 273 29| col mondo di là prendendo amorevolmente le mani diaccie di questi 274 Dis| dei reietti, da lui sempre amorosamente cantato, attraverso le sinfonie 275 7| l'immagine di un misero anacoreta che si fosse dannato alla 276 30| incriminata, tutti i gobbi, benchè analfabeti, si alzarono e con le dita 277 Dis| molti lo studiarono, lo analizzarono, lo definirono e non ritengo 278 Dis| si può negare una certa analogia fra la Creazione artistica 279 29| manine come le ali di un anatroccolo, e il viso di un suonatore 280 31| braccio non può, perchè è anchilosato, tutti gli arti sono contratti, 281 34| Le gambe arano, come un ancorotto, il cortile,~il capo tombato 282 47| attacchi il chiusino al giogo. Andai a Pisa e comprai trenta 283 28| sventola una legnata che, andando a vuoto, lo fa ruzzolare 284 10| intride il pane, incamò d'andar con la moglie lungo disteso 285 30| che s'era innamorato solo andasse a cantare sotto la finestra 286 47| gli scalei patibolari sono andati in perdizione e il vento 287 43| lo ciccò una gaima quando andetti ineufagio ne la Nuova Scozia.~ 288 54| si sono rasserenati come anditi di convento. Anche noi oggi 289 47| anima. S'è alzato tranquillo Andrea ottantatrè se portèro ben 290 7| il vuoto: lo spaventoso andrione dove stanno appiattate tante 291 2| casone, l'ordine uguale degli andrioni, le teorie delle finestre 292 28| riscaldavano lo squallido androne e l'odore dei fieni nelle 293 2| subbisso di stanze e di androni, e pensare che se dovessero 294 21| almeno perchè?~Parucca nivea anellata su viso in isfacelo,~occhi 295 14| due stanghe di barroccio anellate di tatuaggi violetti, con 296 53| Santa Caterina, Valentino, anello di una lunga catena ergastolana, 297 55| carne bianca di una vergine anemica ripolpa la fossetta clavicolare 298 8| uno di loro erculeo, ma anemico, con occhi sfolgoranti e 299 29| Serchio» in una specie di anfiteatro che fa il fiume del popolo 300 29| cravattina color pancina d'angelo volante gli solleticava 301 52| sostenuto nell'aria da due angioli, al disotto del Cristo stavano 302 Dis| ottenebrato dalla sfiducia angosciante, dal terrore dell'asfissia, 303 47| altra volata, poi, quasi angosciosamente, sospirò: Testa reggi, reggi 304 30| che gli era buttata all'anguinaglia dell'altra coscia e piagnucolava.~– 305 Dis| attraverso la mano del Maestro, animata, come sempre, dal vivace 306 6| discorsi, la lattaiola te lo annacqua, il pollaiolo ti rifila 307 43| forza di vele e di remi, annaspa sul pietrato, molla la scotta 308 2| da una piena, sulla vacca annegata, canne tronchi d'albero 309 53| ottusi come quelli degli annegati. La madre era già alla porta 310 7| spettrale figura del Profeta annodata nel fondo della tipografia 311 38| pazzia.~I capelli sciolti annodati come la criniera della cavalla 312 Dis| estremamente difficile.~Del resto D'Annunzio, Bistolfi, Roccatagliata, 313 50| come un cane si dette ad annusare e girare sì che pareva una 314 Dis| profonda fra le produzioni anormali dello spirito e quelle geniali.~ 315 7| profeta si palpava il petto ansante, le sue mani eran sollevate 316 7| delirante, e declamare con l'ansia di chi ha fatto una lunga 317 44| stringono la bestia che ansima come prossima a morire. 318 Dis| di vivere. Aveva salito ansimando l'erta dell'Asilo con lo 319 Dis| i battiti del mio cuore, ansioso per Lui, non fecero che 320 53| tutela anche il dormivegli antelucano – questa pesciaia, imprigionata 321 53| arrampicava come un gatto sull'antenne ad abbisciare le vele e 322 29| vàgero venditore di libri antichi all'aperto, sotto le grondaie 323 52| che un Imperatore dell'antichità aveva fatto a cavallo.~– 324 29| tamponato il viso con un libro antiquario, finiva sotto il fanale 325 29| Grotta era il cavaliere per antonomasia. Quando uno spiritato urlava 326 29| righe, un brillocche all'anulare, che gli dettero in una 327 30| ripido scalone soffiando e anzimando. Appena il manipolo squinternato 328 13| dita di una mano, tutte aperte, si fa una cresta sul capo, 329 7| altra batteva un tempo d'Apocalisse, la voce aveva la romba 330 54| dispongono in bell'ordine; quando appare il Santissimo tutti gli 331 6| entrò in casa, la tavola era apparecchiata e benedetta da una spera 332 28| a pochi momenti si vide apparire di fondo alla Dogana il 333 28| fu messo in uno stanzino appartato.~I censiti negarono tutte 334 54| Tristezza e guai se l'erba appassisce; il malaugurio è sui raccolti, 335 7| chiameranno il giorno che sarai appellato al Giudizio nella gran valle. 336 6| spalla, gli disse: – E buon appetito.~– Altrettanto a voi – rispose 337 7| spaventoso andrione dove stanno appiattate tante forme paurose e strane, 338 30| si sarebbe potuto anche appiccare.~La cavalla, che in quel 339 1| Sulla cima di ogni stecca è appiccato un bamboccio e uomini col 340 30| abitato, che stasera c'è da appicciare i soldi per la cena.~– Ora 341 55| gemello d'osso e l'occhiello, appinza la pelle accapponita, ripercuote 342 52| Loggia Matteo Civitali. Gli appiopparono quel soprannome perchè quando 343 8| rivelto sul letto, gli furono applicate delle pezze molli d'acqua 344 Dis| letteratura, con particolare applicazione allo studio dell'italiano, 345 38| argento mandano scintille.~ ~Appoggiata al calcio di un albero secco 346 53| che i ragazzi in galera vi apprendono la possibilità fisica e 347 50| omaccion mangia fagiuoli approssimandosi alle mura di Lucca sentendosi 348 30| povero stalliere che si era approssimato al loro tavolo – alla grazia 349 28| Barone Dresdde (gobbo e spia approvata dal governo), ma avvertiva 350 3| disabbandonate son diventate le ganze approvate dal governo dei carabinieri. 351 25| falpalo di celeste marino appuntato con una stella.~Il pazzo 352 30| un paio di baffi rossi e appuntiti come il fil di ferro.~– 353 30| gobbo Severino, con un neo appuntito come una lesina, – O non 354 Dis| queste riproduzioni.~Fu appunto questo accordo esatto che 355 39| RIZZIERI~ ~– O dottor fisico apri lo sportello all'uccello 356 8| mano destra: il Dante. L'aprì e lesse tremando:~ ~Nel 357 7| quella radiosa mattina d'aprile, strepitavano a rilento, 358 6| marionetta. Anche le mandibole s'aprirono e la bocca gli diventò una 359 29| lavoro, si vedevano le spighe aprirsi e richiudersi, come quando 360 28| lì, verso la mezzanotte, apriva al Barone Dresdde il portone 361 2| vetrate sono spalancate e aprono nella gelida parete abissi 362 Ded| immagine, con aperta fraternità apuana e vageresca, a nome di tutti 363 52| guarda i monti di Pisa, l'Apuane, il Serchio. Seduto su di 364 Ded| vageresca, a nome di tutti gli Apuani e Vàgeri a cui Ella, da 365 29| Alpe di Gorfino (nido di aquile), dei Monti di Villa, di 366 34| navigare, navigare!~Le gambe arano, come un ancorotto, il cortile,~ 367 29| la cima della spada dell'Arcangelo sembra dorata su tutto il 368 54| carra rosse fiammate.~All'arcano silenzio della Benedizione 369 2| sole di sotto una bassa arcata s'ode una fragorosa risata. 370 2| pieghettato dell'ombellico e l'archetto del ventre peloso e incuoiato, 371 29| brigadiere.~– Ma è lei che ha architettato questa oscena irriverenza 372 Dis| e perfino, nel complesso architettonico della Psicoanalisi, l'Incosciente 373 7| da un caporale di strade arcigno? Stiva di parole tritate 374 7| eran sollevate dai battiti ardenti del cuore.~ ~Ma vedranno 375 Dis| timidamente o più spesso con l'arditezza dell'ebbro, esclamava:~– 376 47| capretto, o datemi almeno un areggitesta che me lo metto come cercine 377 8| trentacinque anni precisi. Nelle arene gli atleti allampanati urlavano – 378 7| centro della Valdinievole, argentata in grigio da folti uliveti, 379 29| filtrati in un sottobanco di argentone.~Passati i baluardi, a passo 380 2| Penso che gli uomini per arginare la pazzia han dovuto reticolare 381 12| ULTIM'ATTO~ ~ ~ ~Tra due argini d'abete~– che profumo d' 382 30| di dannato e con quelli argomenti lì chiedi la carità.~– Allora 383 29| contemplazione degli astri arguiva il destino degli uomini, 384 7| questa maschera provata alle aride penitenze ed ai tristi digiuni. 385 Ded| rivoletti atti a dissetare gli aridi, a vivificare i riarsi.~ 386 25| graticola è sugata dall'arido mattone pavonazzo.~Non metterti 387 35| così urlava fino a che l'arie non diventavano tutte cilestrine 388 52| Orsi?~– Sì. Non sente che arietta abbiam quassù. Non mi baratterei 389 29| diventato dritto come un'aringa.~Gli occhi dei gobbi eran 390 54| in queste sale bianche e ariose del manicomio di Fregionaja, 391 28| Cristo.~– È più maligno d'Aristarco. Bada che il fosso beve!~ 392 Dis| convulsiva isterica o la gelidità aristocratica del demente precoce, lo 393 51| trogli, perchè oibbò mi s'arizza il pelo sulla carne aggricciata 394 7| rotolone di carta, una ragazza armata di una stecca d'avorio polita 395 43| naviga sempre la morte. Armate i remi di punta e di parecchio, 396 Dis| e in maggior rilievo le armonie degli sfondi.~In una triste 397 Dis| coloristiche o le crude armonìe dei suoi scritti.~È una 398 53| arco che sfocia sulla Val d'Arno, tra le quinte dei grandi 399 51| carne umana che paglian cani arrabbiati.~E uno l'altro dì mi chiamò 400 8| ed abboccava come un cane arrabbiato.~Quando il pazzo fu messo 401 53| Quando da ragazzetto si arrampicava come un gatto sull'antenne 402 8| semi-stuporoso e parvero arrestarsi i psicomotorii. Dopo cascò 403 28| inferocite le donne degli arrestati.~– Sei segnato da Cristo.~– 404 Dis| vita in attimi paurosi, che arrestavano anche i battiti del mio 405 53| morire. Lo sciagurato si arribbisciava sulla terra, la mangiava, 406 6| parlare.~– I vinai si sono arricchiti a forza di smerciar roba 407 30| gamba è andata al canaletto. Arrivati, mano alla borsa quattrini 408 50| ARRIVI E PARTENZE~ ~ ~ ~Un omaccion 409 28| mare.~La mattina, dopo l'arrivo del Barone Dresdde al paesetto 410 30| i soldi accattati.~E si arrivò anche a questo; un giorno 411 30| della carità – e con voce arrogante provocante e molesta cominciò 412 7| saggio di poesia nuova: pare arsa tanto è inaridita. I folti 413 40| maladice perchè la terra s'è arsionata e crepata. L'uomo bestiale 414 29| la faccia; i mosconi che artefaceva col fischio diventarono 415 Dis| interrotta la serie degli articoli sul Corriere della Sera, 416 Dis| insieme, niente vi è di artificioso, di stentato e tutto ha 417 8| nel vostro ragionamento artifiziato!~Quel povero cervello disabitato 418 Dis| Male rilasciò un poco gli artigli dal suo torace esausto, 419 7| non troverete.~ ~La mano artigliata di Domjngo Vezzani augnava 420 Dis| psichico-Viani» in rapporto all'artista-Viani.~Viani procede nelle sue 421 Dis| di tutto quello che gli Artisti, grandi e men grandi, di 422 Dis| le idee e le espressioni artistiche, nesso che proviene quasi 423 Dis| quell'istante il prodotto artistico sorge tutto d'un pezzo dal 424 25| stella.~Il pazzo che vuole ascendere nell'astro d'argento guarda 425 54| controllare se l'erba dell'Ascensione era fiorita. In questi luminosi 426 7| sembrano squadrati con l'asciatella, gli zigomi hanno già la 427 52| Spara Orsi era un vecchio asciutto come il pulasco, tutto pepe, 428 28| un'anima in pena, ma poi ascoltato meglio si accertarono che 429 28| imbrattato di lordura e mezzo asfissiato.~– Ieri sera sono stato 430 2| l'inverno.~La gente che aspetta d'entrare nel recinto è 431 28| barricata nella caserma, aspettando man forte dai soldati di 432 13| come una iena i pazzi che aspettano incuriositi.~Il medico seguito 433 53| partivano per l'isola ad aspiare.~Un numero, tra i più giovani 434 8| questa selva selvaggia ed aspra e forte.~ ~*~* *~ ~Feci 435 51| Quanto è vero il cielo se l'assaggiate una volta non vi risce più 436 Dis| della creazione in Arte, assegna sempre maggiore importanza 437 28| rivediamo ora.~Qualche marinaro asseriva di aver visto, non visto, 438 Dis| realtà già percepita ed assimilata.~Certamente anche Viani 439 Dis| trovato dell'arte egiziana, assira e babilonese, in certe espressive 440 28| Nel gabbione della Corte d'Assise c'erano tutti i capi banda, 441 Dis| l'ho vista nascere e l'ho assistita in tutto il suo sviluppo.~ 442 Dis| patologiche in omaggio ad una assoluta sincerità nella riproduzione 443 Dis| che la creazione artistica assomiglia alla allucinazione, il che 444 Dis| noncurante dell'asma, si assorbiva nel disegno.~Prendeva rapidissimamente 445 Dis| casa di riposo e rispondeva assorto:~– Sì, sono qui anch'io!~ 446 Dis| linee principali.~Ma sarebbe assurdamente abusivo vedere in Lorenzo 447 8| con occhi sfolgoranti e astratti fu messo capotavola; gli 448 29| dalla contemplazione degli astri arguiva il destino degli 449 29| addottrinato in negromanzia, ed in astrologia, la scienza dei Caldei: 450 53| ossessione, fissazione, ritorno atavico verso la tenevra della coscienza, 451 8| precisi. Nelle arene gli atleti allampanati urlavano – Essere 452 13| traluce, li vede ridere atoni e loro non se lo sognano 453 16| di rosa,~or tinta s'è d'atrabiliare:~lessa fuor dei denti cariati,~ 454 7| ossa tufate e la mandibola, atta a tritar ghiaia levigata 455 47| ed io levai il sughero e attaccai il chiusino al giogo.~– 456 47| Dice, guarda, t'insegno io, attacchi il chiusino al giogo. Andai 457 2| infiammate di sangue laccato attanagliata dalle robuste braccia del 458 Dis| ossessionante, disperante, che gli attanagliava il respiro e gli sospendeva 459 Dis| artistica.~Non è il momento di attardarmi a fare qui uno studio sottile 460 29| Mangiazzuppe era sempre là ad attendere il suo principale, dal quale 461 28| supplicasse il figlio di attenderla, ma il barone Dresdde dal 462 54| adorato trono~i nostri voti attendi~su le nostr'alpe accendi~ 463 47| soffiava per la fiataccina: – Attenti perchè se mi lasciate faccio 464 Dis| dotato di tenace e paziente attenzione, può riprodurre con esattezza 465 8| senza i «fissati» degli attergati.~– Pazzo? Ma voi parlate 466 44| suo possente ululo belvino atterrisce e impaura. Tutti s'aggattigliano 467 52| urlarono impauriti e atterriti gli astanti....~Il medesimo 468 30| Oscarvilde era stato qualcosa, lo attestavano le fedine lunghe tre dita 469 Ded| scorressero i mitici rivoletti atti a dissetare gli aridi, a 470 51| non ce ne stendo. Avete attiguzzito il can che dormiva.~Tu mi 471 Dis| gli sospendeva la vita in attimi paurosi, che arrestavano 472 Dis| l'Incosciente sia sempre attivo in tutti gli spiriti, anche 473 4| giornate che il cielo s'attorba e le foglie dei castagni 474 13| manicomio, come il primo attore da una sturma di popolo 475 Dis| parla a tutti gli spiriti, attraendoli, commuovendoli, turbandoli, 476 30| anni non era rimosso c'era attrappata una tarantola che Carnòt 477 54| il cielo si scombuia, s'attristano con singulti, come d'uccelli 478 Dis| del movimento psicologico attuale, nei riguardi della creazione 479 29| medico e al chirurgo. Erano d'attualità l'omino d'Antraccoli, che 480 Dis| d'oggi, nuova stigmate di audacia rappresentativa, esige qualche 481 7| artigliata di Domjngo Vezzani augnava la pagina, l'altra batteva 482 55| uccellaccio del cattivo augurio. Il pazzo penzola il capo 483 28| degli imputati gremivano l'aula. Quando l'usciere urlò come 484 2| uomini che dormono in queste aure tepide di primo mattino. 485 7| cervello par mandi fuoco ad aureolare questa maschera provata 486 44| intontito: – Sarà qui? L'autista dimanda, al ruzzola merda, 487 53| degna del Giacometti: l'autore della Morte civile.~Una 488 28| signori. Li riconoscete come autori dei tumulti, delle sparatorie, 489 Dis| comprensivo sulla pianura autunnale, la tempesta del torace 490 Dis| sfondi.~In una triste sera di autunno, Viani ci chiese aiuto. 491 44| tutti di falsi e di spie e avanza solenne come i grandi condannati 492 Dis| situandolo in uno dei posti più avanzati sul luminoso cammino della 493 30| squinternato fu nel salone, Carnòt avanzò risoluto verso il ritratto 494 51| che siete il ritratto dell'avarizia.~Io, benchè mi dican la 495 | avea 496 28| noi si puzzasse tutti come avelli scoperchiati. Ti si faceva 497 29| credulità del contadiname, avendogli promesso che studiava una 498 32| Perbaccone! O lei crede di non avercene! Ce n'ho tanti! O quella 499 | avergli 500 | averlo