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Lorenzo Viani Le chiavi nel pozzo Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
501 | avrei 502 | avuta 503 2| calda mareggiata d'olivi avvalla verso il piano lucente di 504 Dis| Oppure era la composizione avveduta, talora affannosa, delle 505 37| rimasto uovo, o sarebbe più avveduto, se accomodasse la valigia, 506 18| CORTILE~ ~ ~ ~Muraglia avvenata di sempre vivi,~e di sepolti 507 49| FESTE FISSE E AVVENTIZIE~ ~ ~ ~– Di che giorno è 508 28| saccheggi, degli incendi, avvenuti nella disgraziata primavera 509 28| della parte civile.~Dopo gli avvertimenti di rito i testi furono fatti 510 28| approvata dal governo), ma avvertiva che se lo avesse ritrovato, 511 28| fila di donne piangenti si avviava alla stazione.~– E il gobbo 512 29| indirizzo.~Il Cavaliere Grotta avvicinatosi alla guardia gli fe' compita 513 30| addocciato di sterline, s'avvicinava mortificato ad una tavolata 514 7| Principe di Danimarca s'avvinghiavano sul viso sparuto del profeta.~– 515 28| della difesa era zeppo d'avvocati, le famiglie degli imputati 516 29| preferiva il Cavalocchio all'avvocato e più spesso il semplicista 517 51| Gli uomini son quell'orsi avvogliati di carne umana che paglian 518 Dis| intimamente il cupo mistero che avvolge tutto quel pensiero umano 519 Dis| per sedare la tempesta che avvolgeva in spire turbinose tutto 520 51| spolpato come un chiodo, era avvoltato in un vestito tutto toppe.~ 521 Dis| E pur soffrendo e talora azzannato dalla sfiducia, dalla disperazione, 522 52| rovesciare il capo che l'azzannavano le scapole scarnate. Quando 523 38| Lo vedi un tuo paesano? – Azzarda il medico.~– Le pazze non 524 30| come S. Rocco: nella gamba azzoppita, che gli era diventata come 525 29| lui tutta luce e baratri azzurri, trasumanato del tutto. 526 28| Il Barone Dresdde, col B maiuscolo, ridotto a battere 527 30| Oscarvilde, che aveva fatto il baalaro da un inglese che aveva 528 1| uccelli piccoli e grandi.~– Babbaruffiffi, aghighighighi, ghioghioghiomimimimiiiiiiii, 529 Dis| dell'arte egiziana, assira e babilonese, in certe espressive figurazioni 530 3| sole ed ammollare come il baccalà il giorno piovoso, o ravvedetevi 531 23| primaverile.~Il pazzo ti bacia come la fredda bocca d'una 532 3| lezzone falsario e digrumante baciali il culo alla spia che vien 533 3| di là dal mare venite e baciamoli le mani come al nostro rettore. 534 6| il figlio infelice e lo baciò sulla fronte e lo pose a 535 30| guidava i cavalli copertati di bacucchi neri neri.~– Tutto nero 536 47| allontana scandalizzato. Badi come parla scandalosa.~– 537 29| imperativo, fe' portare da tre badilanti tre pietre di un quintale 538 29| timonelle al baghere, alle bagatelle, con diligenze e londrine, 539 29| strani dalle timonelle al baghere, alle bagatelle, con diligenze 540 52| era un mosaico che mandava bagliori d'oro: Cristo in atto di 541 53| all'ergastolano sono state bagniate le labbra col vino mentre 542 54| elevazione si rialzano. Dopo il baldacchino vengono le inferme, trasognate, 543 44| stasera ci si diverte, e si fa baldoria, – e ostentano, i confortatori, 544 2| palpebra fitto fitto, facendo balenare il bianco e il nero degli 545 29| piazza si sfollava in un baleno, i cavalieri, invece che 546 28| giorno che l'abbiamo dato a balia lo rivediamo ora.~Qualche 547 29| manferina. Era tutto un: Balla te che ballo anch'io.~Il 548 6| precipitante saltando e ballando:~ ~Sfoghi di miseria,~Sfoghi 549 29| le gobbe dall'allegria ballavano la tarantella e i gobbi 550 9| pazzo Giovanni mostrava le balle di pulasco che in tre giorni 551 29| Era tutto un: Balla te che ballo anch'io.~Il cavaliere Grotta 552 Dis| della sua darsena e del balsamo dei suoi pini e tutta la 553 10| Diceva sconsolato il povero Baltrò:~– Son matto da legare che 554 29| di argentone.~Passati i baluardi, a passo deciso, in un attimo, 555 7| della tipografia faceva balzare alla mente l'immagine di 556 1| ogni stecca è appiccato un bamboccio e uomini col fischio al 557 47| dietro a me – scecchi di banca davanti. Han trovato un 558 7| stelle s'adornava,~sopra un banco la natura contemplava,~vennero 559 28| Assise c'erano tutti i capi banda, il tavolone della difesa 560 29| gli avanzi di quella corte bandita, Buzzoverde, un pianigiano 561 6| un usciere.~Un defunto in bara~a collo torto~mi racconta~ 562 8| Kriegsgefangenenlager, le sentinelle, le baracche, la spartizione del pane, 563 47| del Giannotti, dentro un baraccone, una capra con cinque piedi 564 29| mondo, per lui tutta luce e baratri azzurri, trasumanato del 565 52| arietta abbiam quassù. Non mi baratterei col Conte Orsetti.~Poi siamo 566 17| come l'argento fuso~sulla barca di seppia disugata,~s'imperla 567 53| calzato di spardiglie di Barcellone – figura di mulero di ritorno 568 53| Valentino affrontò presto con le barche a vela gli sbruffi del mare, 569 7| sopra una capace lastra di bardiglio un epitaffio il quale rammemora 570 29| Montegatesi, di Fornoli, del Barghigiano, delle Macendore, del Rimortaglio, 571 28| Sardigna, dove si fa morca da barocci con le carogne pari tuo. 572 43| la nave appoggiato alla barra del timone, grida: Eccolo, 573 28| ovunque. La forza si era barricata nella caserma, aspettando 574 28| gatto in una rimessa di barrocci, s'occultò sotto un copertone, 575 1| campagna felice e beato. Baruffi di refe, cartine d'aghi, 576 29| intenerito, come frammenti di basalto staccatisi dai colonnati 577 52| privilegiato dal caso, basava il piede sullo stampo di 578 53| alla scrocca il berretto Basco e calzato di spardiglie 579 53| molesta e ripugnante: la base.~ ~*~* *~ ~Chi non ricorda 580 2| viva nell'intonaco.~Alle basi delle colonne sono aggruppati 581 2| bollente di sole di sotto una bassa arcata s'ode una fragorosa 582 4| fonderia, e nuvoloni fiatano bassi come giovenchi presi dalla 583 28| Quando il calzolaio del Bastardo insetava le suole al fiosso 584 Dis| esperienza psicologica. Ciò gli è bastato perchè nel suo animo (dico « 585 47| il ciuco della sua aia, bastava che lo lasciassero un secondo 586 2| manicomio per la saviezza basterebbe una cella sola.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 587 2| cortili, le spianate, i bastioni, gli spalti, i contrafforti, 588 31| di Volterra, la schiena a basto, le gambe a roncone, i piedi 589 7| Uccello per i suoi quadri di battaglie. La rotativa sembrava piallasse 590 8| l'uomo fu nello studio si battè una mano sulla fronte e 591 6| suonatore, seduto accanto a lui, battendogli una mano sulla spalla, gli 592 7| portato dai genitori sul fonte battesimale si chiamò semplicemente 593 28| sei gobbi inviperiti lo battezzarono di pedate sul viso, ed avevano 594 44| aguzzino.~– Almeno uno l'ho battezzato: impostore.~ 595 52| tutte le sere Spara Orsi si battezzava sugli spigoli il capo ricucito 596 Dis| illustre Maestro, Giovan Battista Pellizzi, quando Viani sottopose 597 44| calvo meningitico fa da battistrada e chiama il veggente, carezzevole. – 598 29| bordello. Torzoli di cavolo, batufoli d'ovatta, teste di gatto, 599 28| schizzavano fuori del capo, e una bavarella bianca alla bocca come i 600 16| frantuma,~trituma,~la cicca bavosa.~La bocca che fu di rosa,~ 601 7| di Lucca, in quei tempi beati deve aver fissato il Santo, 602 1| per la campagna felice e beato. Baruffi di refe, cartine 603 43| guardali come se la pigliano) beccano gli occhi.~Il marinaro mostra 604 30| compagnia di un Vàgero, questo bel tomo disse: – Gua', ecco 605 54| file e si dispongono in bell'ordine; quando appare il 606 30| intemerata: – Sarebbe una bella vergogna disabbandonare 607 Dis| mia passione per le Arti belle, la cosa rimane estremamente 608 33| mangiano i frutti della terra, belli, freschi, e tenerelli, chi 609 44| strambe. Il suo possente ululo belvino atterrisce e impaura. Tutti 610 9| la fiataccina del ciuco bendato, aggiogato al timone.~Sfondata 611 6| tavola era apparecchiata e benedetta da una spera di sole. La 612 48| O fratelli o sorelline benedette fate l'elemosina a questo 613 52| d'oro: Cristo in atto di benedire, seduto alla foggia greca, 614 54| All'arcano silenzio della Benedizione succede il canto lene e 615 Dis| dell'Artista, come un'ondata benefica, e ne accese lo sguardo 616 28| Gli altri accattarotti lo beneficiavano d'insulti e lo facevano 617 28| organizzato non riceveva nessun beneficio dai camerali. Gli altri 618 30| il malcaduco come al sor Beppino.~– Ho capito – disse beffardo 619 Dis| bello, tronfio per il gran bere, era come laccato e, a forza 620 28| avesse messo i gobbi alla berlina lo avrebbero preso a trincettate.~ 621 7| così la Valdinievole. Il Berlinghieri, stregato e maledetto pittore 622 Dis| Gogh e le tre estasi di Bernini.~La rassegna, composta con 623 29| capo sotto la giubba chè la bestiaccia non avesse ad infettarli 624 53| essere stivata entro un carro bestiame: visi glabri, teste rapate 625 28| Aristarco. Bada che il fosso beve!~Quando il macellaio di 626 45| Ma un bicchier di vino lo beveresti?~– Anco du' miglioni.~ ~ 627 30| fosso per il solo vitto: un beverone d'orzo simile a quello che 628 51| son mangiata una gallina e bevetti anche lo sciaquarello del 629 28| stilettate.~Il gobbo Dresdde beveva la tazza del veleno sulla 630 30| Varese, ormai scemunito dalla bevita, gli disse: fattelo tagliare: 631 6| quella francese, non la bevo.~– Divagatelo.~– Divagatelo.~– 632 51| la Sdrenita con gli occhi bevuti dal cielo lammiava:~– Tristi 633 40| neve.~Se gli uccelletti bezzicano sul colto, il pazzo li governa 634 26| loppa nell'aria profumata di biancospini.~Nel cortile gli uomini 635 53| nuovo,~come le brocche del biancospino!~Solo ai piedini provati 636 47| boddone.~– È bene che tu te la biasci da te la capra, ti rassoda 637 29| e capitava Troncaceri e Biasciabodde con «Pesta madonne» il quale 638 45| abbiamo in corpo bisogna biasciar acqua come le bodde:~ ~Acqua, 639 28| Vai al paese che ti ha biasciato quando spendevi a destra 640 40| il cielo, e la terra, e biastima, e si danna.~Il pazzo vestito 641 39| BIBI RIZZIERI~ ~– O dottor fisico 642 45| bevere anch'io.~– Ma un bicchier di vino lo beveresti?~– 643 6| caffettieri con un mezzo bicchiere di fondacci di caffè ribollito, 644 29| semi chiuse, ad imitarne il bifonchio ed accorrere per la taverna 645 52| luna che trapelava da una bifora del campanile, Spara Orsi 646 30| basse arcate vestito di bigio con gli occhi allupati.~– 647 37| valigia, e prendesse un biglietto per l'altro mondo.~Il guardiano 648 29| parevano pigiassero l'uva nella bigoncia.~– Tra me e vo', appena 649 47| Testareggi lo portarono sopra un bigoncio e gli risciacquarono il 650 29| orinali vedovi del manico, bigongioli di saponata, che gli gettavano 651 28| Dresdde era già alla prima bilancia, il taittino, non tagliato 652 2| corde tese? Pagliacci e bindoli soltanto. –~Un pazzo contemplava 653 30| detto Ercolino, un omotto biondo albino con gli occhi celesti 654 8| pazzia tramescolata della birbanteria. Badate che incorrete nel 655 30| allegra e posso cantare e biscantare.... ci siamo intesi: portar 656 40| con le briciole di pane biscottate nelle tasche dei pantaloni. 657 29| buttar giù quella bobbia bisognava avere la trachea come un 658 Dis| difficile.~Del resto D'Annunzio, Bistolfi, Roccatagliata, la Deledda 659 20| CARTA DA SPOLVERO UNTA~BISUNTA.~ 660 6| rubarteli mezzi, ti danno osso a bizzeffe colla proibizione di guardar 661 29| che per buttar giù quella bobbia bisognava avere la trachea 662 12| tanaglie,~la croce,~una boccata di fieno alla bestia.~– 663 2| savi esplode da tutte le bocche. Contro il savio, normale, 664 4| fondono e colano in rivi nelle bocchette, come le colate della fonderia, 665 23| giovane morta.~Addenta il bocciuolo~Come il tremulo capezzolo 666 29| mezzano di bestie detto Boddino, che in un ravoglio gli 667 47| Testareggi gonfiando come un boddone.~– È bene che tu te la biasci 668 29| areoplano passa sul cortile bofonchiando come un enorme moscone che 669 29| diventarono come veri e uno sciame bofonchiante gli ronzava intorno al capo: 670 21| viso in isfacelo,~occhi di boga e di gelo,~denti d'ossa 671 8| rotella, la fronte levava un bollore di goccie, ogni pelo di 672 9| stranguglioni come le brenne bolze. Da solo aveva tritolato 673 47| ammicciò sull'erba sfinito e bolzo.~– Prendete quell'uomo e 674 29| viso di un suonatore di bombardino, il quale portava sul capo 675 28| man forte sui gendarmi, bombe a refe nere scoppiavano 676 30| diavolo il gobbo Varese.~– Sta bono, Varese, che vedo le stelle, 677 8| pastore protestante vestito di bordato scuro, teneva in una mano 678 29| sotto il fanale di un lurido bordello. Torzoli di cavolo, batufoli 679 Ded| sotto cui scorrono Dogaia e Bordogna e il gran padre Serchio, 680 23| come tronconi d'ali senza bordoni.~ ~PROIBITO L'INGRESSO A 681 28| primi colpi dei «fucili borghesi», le armi, egli rifischiò 682 30| canaletto. Arrivati, mano alla borsa quattrini come rena.~Varese 683 54| velocità. Intorno e in alto, boschetti di rossi albatrelli, avido 684 2| Quiesa. In vetta rosseggiano boschi di rossi albatrelli avido 685 51| della verità. Andate nel bosco e scunigliatevi a un pino. 686 52| sulla sponda occidentale del Bosforo Tracio...~– Ho capito – 687 50| col gitto alla mano (quel botticino di doghe imperniato su di 688 30| malcaduco?~– Chetati gua' bottino!~– Allora riattacchi col 689 30| tutto vestito di nero coi bottoni d'oro e il cilindro e i 690 30| il guscio e la noce, il bozzello e la puleggia. O udite!~ 691 31| sventrato.~– Come ti chiami?~– Bracciadoro.~– Di dove sei?~– Di Pisa, 692 55| sui centrini bianchi dei braccioli come sulle bianche pezzuole 693 27| come quello di un cavallo brado.~Nel «Padiglione» s'ode 694 6| scarti di testa.~– Eh? – bramì il violinista. – Scarti 695 53| di', riportami là, e i bramiti di lui: – Ci sono nato e 696 19| Raglio di ciuco affamato,~bramito di bestia che agugna il 697 Dis| maestrale e tutta l'ardente bramosia di vivere. Aveva salito 698 47| novantuno.~Questo è bianco, branco, manco, manco chi chiama 699 Dis| salvo!~Aveva lasciato un brandello di cuore nella sua adorata 700 Dis| ogni sorta di nozioni, brani letterarî, terzine della « 701 33| concio e il perugino sulle braschette dei cavoli, lo potresti 702 40| son giornate di sole. Egli braveggia come un giovenco se i talli 703 28| spaccasassi seduti sui cumuli di breccia, se scorgevano il Barone 704 29| misericordia una scafagna di brennosa con stracciatella di cavoli 705 8| egli era stato colto da breve pazzia e che col tempo gli 706 52| il Dante, a pennello?~– Briaco molesto e ripugnante, quanti 707 48| levante.~– O recitume di briao finiscela col tuo viadoro – 708 40| pazzo li governa con le briciole di pane biscottate nelle 709 29| limitrofi?~– Mortificatissimo, brigadiere.~– Ma è lei che ha architettato 710 29| i pantaloni a righe, un brillocche all'anulare, che gli dettero 711 54| nè vi pende il drappo di broccato; il telaio di castagno inquadra 712 53| vestito di nuovo,~come le brocche del biancospino!~Solo ai 713 24| la dura noce del collo~– Bromuro!~– Muro?~ ~SPETTACOLO PER 714 29| di pietra, il Civitali di bronzo, san Michele dall'alto della 715 51| peluccavano le manze, e lo brucavano le pecore, e giù sotto terra 716 29| pentolo di vetriolo per bruciargli la faccia; i mosconi che 717 30| intromesso tra Giordano Bruno e Raffaello Sanzio da Urbino, 718 30| son nepote~ ~si trovò a bruschinar brenne e a lavar carrozze 719 43| che la circondano, c'è il brusio di un mercato, un eterno 720 30| profondo dell'inferno.~– Brutta faccia di dannato e con 721 54| anche la bianca camicia di bucato. Le loro teste umiliate 722 29| quale era trattato come i buffoni alle corti, poi c'era «Pinella», 723 34| morta sciambrotta nel petto. Bugna come in una~conchiglia,~ 724 28| dune di levante, verso i bugnoni delle prunache, il Barone 725 30| niveo con mostreggiature di bulgaro giallo punteggiate a dentro 726 12| nostrale.~tempestata da cento bullette argentate.~– Mi sento aggricciare 727 48| cancheri malmaligno, petecchie, buodelculare, e travagli, che ha fatto 728 48| tumori, di travagli, di buoldelculare, di tigna e di pidocchi, 729 10| cristiani, o metteteci una buona parola, sudo freddo come 730 30| medesima che mi dicesite Buonero.~ ~*~* *~ ~– O che lo 731 7| sottoscala, e colla testa burattava il silenzio, indaloccando 732 51| sotto terra lo rodevano le burie. Il pastore accerbugito 733 6| fruttaiole, lattai, pollaioli, burrai, farmacisti, medici, dentisti.~– 734 6| fruttaiola t'impappina, il burraio t'abbonda di discorsi, la 735 8| MATTO LEALE~ ~ ~ ~Fu bussato alla porta. Un uomo che 736 1| gomitoli, ghiomi, carta e buste, ceralacca e spago. Sulla 737 47| dovere, fu messo in quel bustone di berretto da fatica con 738 43| muscelli, pelucca l'erbetta che butta sulle connettiture del pietrame, 739 29| indugiava in una osteria che per buttar giù quella bobbia bisognava 740 33| dei cavoli, lo potresti buttare sulla faccia dei tuoi morti. 741 30| una crescenza che gli era buttata all'anguinaglia dell'altra 742 1| portatelo «così e così» e buttate le chiavi nel pozzo.~– Ha 743 30| voglia del lavorare, o gente buttategli il sollievo della carità, 744 33| di verzura.~– E quando tu butti il concio e il perugino 745 29| di quella corte bandita, Buzzoverde, un pianigiano che sembrava 746 29| il Cavaliere Grotta col C maiuscolo, con gesto imperativo, 747 53| celeste almorare, i segnali cabalistici, nero disastro ferroviario, 748 29| in mezzo di una via? E i cacciatori amano i cani e le cagne, 749 29| campeggiava sul viso di cacio frescone, due golettoni 750 53| commisti: e lì è spirato.~Il cadavere insaccato nella iuta ruvita 751 29| levata, levò il fugone e andò cadere nelle braccia di una guardia 752 7| fino all'ultimo momento~che cadrò solo:~ma i' vorrei sentir 753 52| tonfo spaventoso.~– Gente è caduta nel pozzo?!~– Mano ai ganci, 754 29| cacciatori amano i cani e le cagne, e gli accalappia cani chiudono 755 28| cospetto diventò umile come un cagnolino.~Il Barone Dresdde si vedeva 756 14| e i denti aguzzi come un caimano guarda allupato il chiacchiarone: – 757 29| diventati come quelli di Caino, e quelli delle gobbe eran 758 2| natura. Qualche foglia morta cala lenta sul viale di ghiarella.~ 759 28| darsene e lo scorgevano i calafati, i quali trafficavano intorno 760 28| nelle cantine, i «locali» calarono le saracinesche e parve 761 44| Gran tempio, la cappotta è calata, dai trasparenti di celluloide 762 51| frate cercatore che aveva la calcagna screpolate come una ghiova 763 52| Orsi – le farò piedibus calcanti. E tutte le sere Spara Orsi 764 29| Medicina miracolosa contro i calci dei muli e dei cavalli». 765 51| Madonna – strepitò la madre calciando l'impiantito.~– Non v'aggagliate – 766 30| pieno di fitte, sono stato calciato dalla cavalla, mi sento 767 53| mangiava, la sbavava, la calciava, fino a che, tutto strappato, 768 7| pensiero sgallato come pece in caldaia si allineava terso normale 769 28| trafficavano intorno alle caldaie di pece bollente, gli urlavano:~– 770 29| astrologia, la scienza dei Caldei: dalla contemplazione degli 771 6| Un dentista marcia in calesse e mura palazzi e ville.~– 772 53| stato dato. Postogli il calice alla bocca ha dato il ribrezzo 773 54| losanghe, triangoli, fregi, calici con su l'Ostia consacrata, 774 30| chiamava come quello di Caligola ruzzolare di sella, rompersi 775 13| furioso: – Come stai?~La callaia che argina la pazzia del 776 30| aperto.~– Il Vàgero con calma parò dentro l'edificio camerale 777 2| incarnato.~– Io son qui per le calugne di una sgualdrina, qui dove 778 2| carabinieri che con le sue calunnie mi ha sacrificato in quest' 779 30| dolore al capo: proprio sulla calvaria gli c'era buttato un tumore 780 53| della Tocca provati ai rovi, calzati con la pelle che sua madre 781 53| scrocca il berretto Basco e calzato di spardiglie di Barcellone – 782 28| col pomo d'avorio, e le calze con gli scarpini con la 783 6| Colpa di vinai, zozzai, calzolai, caffettieri, pastai, pesciai, 784 30| che è quello che pare un cameriere del Papa – disse lo scaltrito 785 26| incugnatella di pazzi nel camerone, ma deve staccarli dalla 786 47| lattaia Leonilda comprava le camicie a sei soldi la settimana 787 46| qua,~Tanto di là.~Lascia caminà....~ 788 7| chi ferra inchioda e chi cammina inciampa.~Fantasia!~Il poeta 789 53| filo della saviezza e vi camminò speditamente impassibilmente.~ 790 43| quello sperone di monte là. O camorri svegliatevi che io mi salvo, 791 29| il lungo naso a timone campeggiava sul viso di cacio frescone, 792 54| con tanti mazzi di fiori campestri. Lì la procescione ha sostato 793 51| stendo. Avete attiguzzito il can che dormiva.~Tu mi volevi 794 30| roba da tirarti giù per il canal della gola.~Di lì a una 795 30| l'altra gamba è andata al canaletto. Arrivati, mano alla borsa 796 28| della città intersecato di canali).~Il Barone Dresdde al buon 797 36| e qui ritonfa la camicia canapile.~– La portò anche il nostro 798 54| scorgono serpeggiare nel piano candide vie, da cui s'alzano fumate 799 7| bianca di cielo, ma su quel candore sidereo egli vedeva guizzare 800 29| questa oscura cella.~La canea delle donne, con le voci 801 22| pazzo,~che versa come un canestro,~nel letto, addormentato,~ 802 20| LUNA A CANFINO~ ~ ~ ~La pozzanghera torba 803 30| e da un certo profumo di canfora impastato con quello della 804 2| piena, sulla vacca annegata, canne tronchi d'albero e pecore 805 54| speranza. Quelli che possono cantano, con la ispirazione dei 806 7| sei un grande poeta.~– Ma cantate sempre il dolore? – chiesi. 807 31| sempre lavorato io.... canterali, comodini, seggiole, panconi.... 808 4| d'altra primavera, egli canterella con un lagno di fonte nel 809 50| fagiuoli aspettava lo scarico canterellava in dolce metro:~ ~Me ne 810 6| un fornaio che piange,~un cantiere,~il boia, trenta sbirri~ 811 2| non s'odono più i soavi cantileni della natura. Qualche foglia 812 28| pareva stato un anno in cantina, invece il popolo al suo 813 28| nelle chiaviche e nelle cantine, i «locali» calarono le 814 29| fame lo tramutava da una cantonata all'altra; quando a quell' 815 Dis| prodotto psicopatologico.~La canuta teoria del «genio e follia» ( 816 14| lingua a te o ti ciancico la capezza, falso e spia che altro 817 23| bocciuolo~Come il tremulo capezzolo d'una vergine itterica.~ 818 28| d'Assise c'erano tutti i capi banda, il tavolone della 819 28| avevano navigato la Francia capirono l'antifona. Le guardie guardano 820 39| frati.... son cieco.... ci capisco poco.~– Non ti accorgi che 821 30| faccio quello che posso, ma capitali non ne ho. Qui è questione 822 8| sera, al tavolone comune, capitarono tre ospiti, uno di loro 823 8| che mi va via.~– Ma non capite che voi siete sprovvisto 824 6| senti: un farmacista che capitò quassù con uno zoccolo e 825 30| crusca e dello strame si capiva che negli stallaggi Oscarvilde 826 43| sul mascone. Il bastimento capolevato di prua rovescia il pazzo 827 29| volle che la diligenza si capovolgesse e una diecina di gobbi, 828 53| raziocinio sono riflesse, capovolte in ragionamenti complicati 829 2| inceratino mortuario si sono capovolti sul tavolo e sembrano pentoli 830 56| impiantito sembra il soffitto capovolto, il pazzo è poggiato con 831 47| vuol vedere il vitello? cappaini... passeri.... meglio.... 832 55| aperti diventano neri come le cappe dei monatti, e neri diventano 833 30| Ora dice che fa i soldi a cappellate sotto le mura di Lucca: 834 44| floreale del Gran tempio, la cappotta è calata, dai trasparenti 835 47| sotto il berretto crepa il capretto, o datemi almeno un areggitesta 836 37| libro: – Il mondo è pieno di capricci e di miserie, grandi e piccine: 837 Dis| possibilità spirituale di captare, nella sua forma estetica, 838 Dis| sfido chiunque a definire caratteri morbosi.~E si renda pure 839 6| vendono terriccio per pepe e i carbonai ti vendon sassi dipinti 840 29| avesse ad infettarli di carbonchio.~Per i contadini aveva inventato 841 31| qui?~– A San Matteo (le carceri di Pisa).~– Perché t'hanno 842 43| un'orbita vuota come un cardo: – Questo me lo ciccò una 843 30| sturma di gobbi le polemiche Carducciane.~– Al caso si deve trattare 844 28| zucca frataia.~– Quando c'è carestia di sedani rialzano i gobbi – 845 44| battistrada e chiama il veggente, carezzevole. – Vieni, vieni, vieni, 846 55| tenera come una mimosa, verde carfagno e fioretti gialli, attende 847 16| atrabiliare:~lessa fuor dei denti cariati,~la lingua~scilingua.~La 848 50| Eppure ne ho fatta tanta da caricare un bastimento, poi cantarellava 849 29| e la moglie, dopo averlo caricato di tante corna, che non 850 Dis| obbiettivare dal suo Io le cariche affettive di cui è onusto 851 2| Campane a festa ovunque, Carignano, Nozzano, La Certosa. I 852 28| morca da barocci con le carogne pari tuo. Non ti accorgi 853 8| Il Carso, Mauthausen, i Carpazii, e quasi l'uomo abbaiasse, 854 28| ergastolani salivano sui carrettoni cellulari, e una lunga fila 855 30| croce simile a quella dei carri funebri che trasportano 856 47| staccò il trotto e a gran carriera fece tutto il giro del cortile 857 30| bruschinar brenne e a lavar carrozze sul pietrato del fosso per 858 8| era è cosa dura.~ ~– Il Carso, Mauthausen, i Carpazii, 859 Dis| pagine del suo libro o delle cartelle per il Corriere della Sera. 860 28| gambe, rimaneva lì sotto il cartellone della Camera del Lavoro 861 7| dei «cavalli matti» di una Cartiera vicina: certi mostri di 862 29| tutto). Sulla scatoletta di cartone aveva scritto di suo pugno: « 863 29| capo vuoto nei più abbietti carugli della città. Fatti i fogli 864 34| abissi del mare,~nella sua casacca color cenere.~ ~Piange come 865 14| in una colonna di marmo e casca in terra tramortito: – O 866 8| meningitico, colla pelle cascante, osservava malfidato il 867 51| faccie a scuretti che se cascate in terra tagliuzzate le 868 4| crocifissi, già tramortiti, cascavano dal braccio maestro, nel 869 8| arrestarsi i psicomotorii. Dopo cascò come slacciato sulle coltri: 870 8| viottola, un cancello ed un casellante schematico si potevano vedere 871 56| Non mi spaventi! È una casetta che comprò la mi' mamma 872 3| digrumante hai fabbricato il casomatto perchè ci hai sacrificato 873 6| impolpettano i mobili di casse di zucchero e croste per 874 7| parole tritate dentro il cassone dell'esametro finchè non 875 28| panca dopo avergli pagato un castagnaccio caldo che gli abbracciava 876 29| Controneria, delle Pizzorne, di Castelnuovo della Garfagnana, dell'Alpe 877 26| spruzzato dall'oro dei casti gigli, come una gioconda 878 28| giostrava con un coltellaccio castragatti, e dava coltellate all'aria. 879 8| occupato da un silenzio di catacomba, noi rivelti sui sacconi 880 53| fresco», vestito di velluto Catalano con in capo alla scrocca 881 2| traversali è dato volta con un catenaccio lucente. Nel tedio la gente 882 53| rintocchi della campana di Santa Caterina, Valentino, anello di una 883 50| occultato nel fondo di un catrafosso vicino, col gitto alla mano ( 884 53| del delitto? La sentenza è cattedratica. Questo pare sicuro che 885 55| Anche tu uccellaccio del cattivo augurio. Il pazzo penzola 886 Dis| attraverso la nebbia sanguigna causata dal convulso del respiro 887 29| del moscone: certe mosche cavalline pinzavano e facevano scianguinare, 888 29| la scienza preferiva il Cavalocchio all'avvocato e più spesso 889 50| imperniato su di una pertica per cavare le fogne) lo centrò nel 890 30| nella faccia di uno per cavargli un occhio. Oscarvilde soltanto 891 7| la bocca a guisa d'orrida caverna.~ ~Trovandomi ne l'universo 892 35| un pazzo, togliendo sù un cavicchio di terra, faceva nel cortile 893 7| emergerà per l'imponenza delle cavità orbitali e della dentiera 894 29| lurido bordello. Torzoli di cavolo, batufoli d'ovatta, teste 895 Dis| realistica e dovrà anch'esso cedere allo stimolo emozionale, 896 28| cioè quando i rivoltosi cedettero, ai primi colpi dei «fucili 897 Dis| respirava e lavorava. Il Male cedeva alcunchè ed egli.... respirava 898 7| più forte era il Profeta celato d'ombre, quella schiezza 899 53| qualcuno udendo il mondano nome celebre.~– Valentino!~Ma vi è stato 900 30| giustamente il Panteom delle celebrità Italiane e Manzoni era proprio 901 40| trasparente come un velo celestino. Tralucente è il confine 902 54| piccoli davanzali delle celle, lavorano a decorarli delle 903 28| salivano sui carrettoni cellulari, e una lunga fila di donne 904 56| un serbatoio d'acqua di cemento armato, gelido e sudante 905 30| lui là che è ridotto un cencio su un bastone di granata. 906 4| la croce andò nell'acque ceneraccie, e solide montagne, et a 907 54| che imbiancano le colline cenerine, il suo paesetto, acchiocciato 908 8| dolorose dell'animo, delirii cenestetici a contenuto ipocondriaco, 909 Dis| grossi quaderni di appunti, cenni storici, linguistici, curiosità, 910 29| Precisamente! Così!~La guardia fe' cenno al Cavaliere Grotta di avvicinarsi, 911 29| un bottone del fracche, cenò e si bevve anche le cervella.~ 912 28| uno stanzino appartato.~I censiti negarono tutte le imputazioni.~ 913 28| messo a far la spia?).~– Cent'anni il ladro e mai la spia – 914 55| strutte di cera posano sui centrini bianchi dei braccioli come 915 50| per cavare le fogne) lo centrò nel centro dell'omaccion 916 1| ghioghioghiomimimimiiiiiiii, ceraceraceralalalaccacacacacaca. Ventate verdi profumate 917 47| no....~Aladino ho le cerage mature portale allo spazzacammino – 918 1| ghiomi, carta e buste, ceralacca e spago. Sulla cima di ogni 919 28| impresario di cinematografo cercava un gobbo per poterlo vestire 920 54| raccolgono sull'impiantito in cerchi, losanghe, triangoli, fregi, 921 29| le gambe dilogate come la cerchiala (quell'ordigno con cui i 922 54| l'Ostia consacrata, croci cerchiate d'oro.~In poco tempo, tutti 923 40| duole perchè la luna ha un cerchietto d'argento – segno sicuro 924 47| areggitesta che me lo metto come cercine sulla testa crepata.~ ~*~* *~ ~ 925 54| umiliate sono tutte glabre e ceree; per i riflessi del vestito, 926 29| Grotta?~Lo scheletro si alza cerimonioso, ascolta devoto ed ossequiente.~– 927 7| sapientemente scardinata dalle cerniere, potrebbe servire già di 928 Dis| lungo e faticoso studio di cernita e di sviluppo, hanno fruttato 929 55| bianche dello sparmaceto sul cero.~Negli occhi c'è il giallo 930 47| gli misero in fronte un cerotto in croce sì che pareva l' 931 | certa 932 | Certamente 933 8| L'uomo dopo aver avuto la certezza che io m'ero fermamente 934 29| cenò e si bevve anche le cervella.~All'albeggiare, quando 935 20| del pazzo~leccano il dente cervicale su cui gira il capo~come 936 29| insetto sembra aver sulla cervice l'ale di un areoplano e 937 Dis| elementi psicopatologici ha cessato di esistere. Ciò che fa 938 54| corbello; in un canto v'è un cestello di rosoline laccate; e poi 939 30| soffriva di malcaduco?~– Chetati gua' bottino!~– Allora riattacchi 940 8| Noi si stette zitti e cheti come due ragazzi.~– Laerte, 941 8| Finita la terzina l'uomo si chetò e aspettò che qualcuno gli 942 29| ammiratori, e le scarpe di chevrau che sbadigliavano come la 943 30| Severino.~– O me lo lasci chiamare Manzone! Tu sapessi come 944 7| del battesimo; Domenico ti chiameranno il giorno che sarai appellato 945 29| Dunque lei con la sua chiara intelligenza....~– Grazie, 946 28| vi saranno rivolte, con chiarezza.~– Rivolgetevi verso quei 947 53| cella Firenze da una donna chiassosa, ma di fondo buono, che 948 47| cronaci. Al mi passivo c'è una chiave dentro un fiasco. Ho trovato 949 6| che tu gli dia quel che ti chiede.~– Un dentista marcia in 950 52| sua fede amorfista, gli chiedeva umile:~– Ce le avrebbe un 951 30| con quelli argomenti lì chiedi la carità.~– Allora vuol 952 28| terra.~– Chi sarà? – si chiesero stupiti i vecchi marinai 953 7| cantate sempre il dolore? – chiesi. Domjngo si alzò e disse:~– 954 2| cos'è la saviezza? – fu chiesto repentinamente ad un pazzo.~– 955 29| Cavaliere sorrideva a delle chimere lontane lontane. Il Cavaliere 956 Dis| Bello naturale, pochi mezzi chimici e l'assistenza spirituale 957 36| intinta nell'inchiostro di china e le narici nel nero di 958 51| secco, spolpato come un chiodo, era avvoltato in un vestito 959 28| trattava di un uomo!~Alzata la chiovina fu veduto il Barone Dresdde 960 29| semplicista al medico e al chirurgo. Erano d'attualità l'omino 961 54| alienate segue il prete e chiude la processione e canta: « 962 29| cagne, e gli accalappia cani chiudono un occhio.~Quel pomeriggio 963 | chiunque 964 6| quassù con uno zoccolo e una ciabatta ha fatto i quattrini a palate. 965 7| di steccone a un misero ciabattino: in un cumulo di teschi 966 2| lucente. Nel tedio la gente ciampica la ghiaia come nel fondo 967 14| Tieni la lingua a te o ti ciancico la capezza, falso e spia 968 Dis| Margherita Sarfatti, Franco Ciarlantini ed altri molti lo studiarono, 969 33| robusto.~– Non mi fai più cibar di verzura.~– E quando tu 970 3| catino ieri m'han dato per cibarmi tutta la vegliumata del 971 28| ciotola della zuppa e doveva cibarsi coi fondigli dei caffè.~ ~*~* *~ ~ 972 16| digruma,~frantuma,~trituma,~la cicca bavosa.~La bocca che fu 973 30| come un epilettico e si ciccava la lingua.~– Ma ti senti 974 43| un cardo: – Questo me lo ciccò una gaima quando andetti 975 14| IL CICERONE~ ~ ~ ~– Per progredire retrocedere, 976 51| anche la vitella! E non mi cicio io tutto il latte! A mo' 977 26| Il cortile delle donne ciciurla come una stia di galline 978 47| ridotta ghiaia.~Il muraglione ciclopico è stato macinato.~La testa 979 8| chiaro: Affetto da frenosi ciclotimica, con stati psicopatici accessuali 980 Dis| adorazione delirante, la cieca crudeltà dell'imbecille, 981 2| e mugugna. Sembran tutti ciechi mendichi.~L'uomo che ha 982 35| arie non diventavano tutte cilestrine con qualche stella.~Un pazzo, 983 30| nero coi bottoni d'oro e il cilindro e i guanti bianchi come 984 54| per quella che cresce nei cimiteri.~In questi saloni stamane 985 28| Dresdde. Un impresario di cinematografo cercava un gobbo per poterlo 986 2| reticolare questa gobba di monte; cingere d'alte muraglie questo spropositato 987 50| scorgendo veruno allentò la cinghia dei pantaloni e si fe' fare 988 30| con un bastone di granata cinghiata di cuoio e quando vide Varese 989 7| martelli, le sgusciature dei cinghioni: l'inferno meccanico moderno 990 6| avuto cinque anni e ne aveva cinquanta. Il droghiere e il pastaio 991 29| Dopo aver riposto una cinquantina di scatolette nelle tasche 992 29| portate nemmeno una tartana di cinquecento tonnellate, l'aveva messo 993 37| il saracco che sega una ciocca di rovere.~Un pazzo sogna 994 53| come spiccato dal busto ciondolava verso il binario, gli scarponi 995 2| mani di una di quelle teste ciondoloni.~– A casa ci son le fatiche 996 28| francescani per trangugiare la ciotola della zuppa e doveva cibarsi 997 6| divagarlo.~– O senti: i ciottolai ti danno terraglia della 998 47| martello per trinciare le cipolle.~– Lo vuol vedere il vitello? 999 2| La gente sale un viale cipressato, la ghiaia sollevata sembra 1000 15| lontani, sotto – Rupe cava –~I cipressi intombano una gialla casa