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Lorenzo Viani Le chiavi nel pozzo Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
2502 29| Eresiarchi.~Lì su quelle luride tavole il Cavaliere Grotta 2503 30| cavalla da tiro a cui aveva lustrato gli zoccoli di nero e accordellato 2504 52| degringolante faldistorio del lustrino amorfista rispose: – Tu 2505 2| il sentiero. Le tre donne luttate strascicano il peso delle 2506 14| maravigliosi, e lo dicea anche i' Macchiavelli: Per progredire retrocedere 2507 53| visi glabri, teste rapate a macchina rasa, vestiti di ruvida 2508 47| rape – una volta dissi al macchinista che mi facesse quindici 2509 53| ragionamenti complicati e macchinosi, i quali hanno una logica 2510 28| il fosso beve!~Quando il macellaio di Pelleria tagliava il 2511 29| del Barghigiano, delle Macendore, del Rimortaglio, del Massarosese, 2512 29| rimetteva insieme le ossa macerate, e la «Strega» di Vicopelago 2513 45| come il pellame del bue macilento scuoiato e risciacquato 2514 47| granturco non si macina, ma si macinano le rape – una volta dissi 2515 28| E agli adulti grida:~– Macrò.~I vecchi che avevano navigato 2516 53| strisce terragne e di color macubino, toppe quadre bianche sul 2517 51| Dio – gemè la figlia.~– O Madonna – strepitò la madre calciando 2518 29| Biasciabodde con «Pesta madonne» il quale con «Cuma di Pontetto», 2519 56| spedito come su una via maestra.~– Si va bene di qui per 2520 Dis| sinfonia del libeccio e del maestrale e tutta l'ardente bramosia 2521 54| come i soldati sulle vie maestre, rasentano le pareti per 2522 7| moderno incastrato ai muri maestri, innestato ai pavimenti 2523 Dis| discordanze mettano in valore e in maggior rilievo le armonie degli 2524 Dis| fallito.~Prima di me, altri maggiori hanno studiato Viani-artista, 2525 7| nuovo alla ossessionante magìa della stampa, il suo pensiero 2526 29| bussolotti, e la bacchetta magica e alcune cartine contro 2527 8| altra parte. Una voce di mago rintronò la stanza:~– Essere 2528 Ded| il gran padre Serchio, or magro come un'acciata di seta, 2529 1| tutte queste domande?~– Mah.... È padrone lei.... Scrive.~– 2530 55| predestinato alla garrotta, una maiolica gl'insanguina, coi riflessi, 2531 28| mostrare.~– O ludro, o furo, o malaisso.~Il Barone Dresdde faceva 2532 28| i grascini salutavano a malapena il Barone Dresdde.~– O della 2533 16| sull'erba,~Jodiata di sole malato,~il pazzo digruma,~frantuma,~ 2534 48| che nella vita ha avuto, malattie da non guarire; cancheri 2535 54| se l'erba appassisce; il malaugurio è sui raccolti, e l'erba 2536 30| di lamentarsi per quelle maledette gambe e quelle braccia: 2537 40| governa, raccoglie, senza maledire il sole, la pioggia, la 2538 29| sono rimasti in trappola, e maledisse le sette note musicali e 2539 28| gobbo dietro la schiena malediva i suoi genitori.~Rasentando 2540 | malgrado 2541 29| Cavaliere Grotta con l'occhio maliardo, il sorriso incantatore, 2542 30| quelle specie di agave maligne che s'intromettono fra la 2543 30| vagabondo d'un gobbo, che dalle malizie del mondo che hai addosso 2544 48| da non guarire; cancheri malmaligno, petecchie, buodelculare, 2545 30| spaccio all'ospedale.~– Gobbo malnato o che io sono zoppa! – e 2546 53| colonna, ha accusato un malore, dei crampi allo stomaco, 2547 28| intoppo alla bocca con delle manate di sabbia.~– Sicchè è ridotto 2548 13| stassi bene, anche se non mi mancasse nemmeno il latte di gallina, 2549 6| madre. – E voialtri non gli mancate mai di rispetto – dissero 2550 30| chiamava Rabicana, alla quale mancava soltanto la favella, chè 2551 47| sapeva distinguere la gamba mancina da quella drittagna, per 2552 28| calzolaio gobbo, ma poco mancò che non lo prendesse a trincettate 2553 53| scendeva le scale del carcere mandamentale, tutto ecchimosi violacee, 2554 2| parete abissi di cielo.~– Mandami a casa o vigliacco – rintrona 2555 38| mille.~I pesci d'argento mandano scintille.~ ~Appoggiata 2556 30| intesi: portar fortuna e mandare delle maledizioni. Di voi 2557 48| fatica di tanti anni per mandarsi la testa nel pallone, e 2558 3| misura delle nostre teste mandatela col dire che ci volevate 2559 2| dove son ruffiani e spie.~– Mandatemi a casa. Perchè mi tenete 2560 52| cuspidale v'era un mosaico che mandava bagliori d'oro: Cristo in 2561 6| venti anni.~– In custodia lo manderebbero, ma, ma; ci pensate voi?~– 2562 7| ribolle il cervello par mandi fuoco ad aureolare questa 2563 7| spugna dell'ossa tufate e la mandibola, atta a tritar ghiaia levigata 2564 6| una marionetta. Anche le mandibole s'aprirono e la bocca gli 2565 47| cento mila muli bianchi li mando avanti e lui è ambizioso 2566 51| sfoionco con le gambe da mane a sera. La Sdrenita, che 2567 30| diventato come un tagliere per maneggiar lui i soldi accattati.~E 2568 29| tarantella e i gobbi la manferina. Era tutto un: Balla te 2569 36| Allora figliolo tu dai manforte agli aguzzini; quando fui 2570 51| in forno, non l'avete mai mange le seme con la polenta? 2571 33| Sirizio – il mondo è tutto un mangiamangia; la terra, mangia gli uomini 2572 51| domenica mattina mi son mangiata una gallina e bevetti anche 2573 19| di bestia che agugna il mangime,~Sul guaime tosato~sbadiglia 2574 33| giudizio.~~ MANGIA TE CHE MANGIO ANCH'IO~ ~ ~ ~Il pastor 2575 51| gente alla vegliata che mangionno tutta la corata e un coscio. 2576 Dis| melanconico o la gioia fittizia maniaca, l'amore estatico o l'odio 2577 8| Nelle fasi depressive egli manifesta grave arresto psicomotorio, 2578 Dis| all'espressivismo di questa manifestazione d'arte realistica e dovrà 2579 Dis| si risale alle sue prime manifestazioni preistoriche vi si scorge 2580 52| Orsi chiese spiegazioni manifeste al priore il quale pacatamente 2581 8| colpi di mazzuolo, segno manifesto che lo studio ospita un 2582 29| degli zampucci di porco, le manine come le ali di un anatroccolo, 2583 30| soffiando e anzimando. Appena il manipolo squinternato fu nel salone, 2584 55| Eccoli! e così sia!~La mannaia dell'orologio di sala suona 2585 3| pidocchi. Ora poi dovremo mantenere anche i figli che hanno 2586 28| ritornarono verso il paese mantenevano la distanza medesima di 2587 Dis| accensione di stati emotivi mantenuti nelle linee della normalità 2588 40| Il pazzo vestito di un manto di pecora rabicana è giovevole 2589 47| del berretto, l'odore del manufatto rincotto nelle stive del 2590 51| grimo e lo peluccavano le manze, e lo brucavano le pecore, 2591 52| Apostoli in atteggiamento di maraviglia: tutti personaggi due volte 2592 14| retrocedere, o costassù che fate i maravigliosi, e lo dicea anche i' Macchiavelli: 2593 29| giornali costavano «due citti marci» a Pinella, un mascalzone, 2594 6| ti chiede.~– Un dentista marcia in calesse e mura palazzi 2595 30| e scaricò Oscarvilde sul marciapiede, cominciando a gridare come 2596 29| tatto magico, ed era zuppo marcio di delirio ambizioso, ma 2597 54| di castagno inquadra un mareggiare d'olivi, che dilunga con 2598 2| degli uccelli. Una calda mareggiata d'olivi avvalla verso il 2599 2| acqua.~– O demonio di' al maresciallo dei carabinieri che con 2600 Dis| Deledda e poi Ugo Ojetti, Margherita Sarfatti, Franco Ciarlantini 2601 40| un colossale tramaglio ai margini d'una redola; alta come 2602 51| vo' e di te che siete due margoffe tutto culo e che di voialtre 2603 4| vetri come le serpi, le marigiane, uccelli di tenebroso presagio, 2604 54| come l'ordito di una vela marina.~Giù nelle case della pianura 2605 28| chiesero stupiti i vecchi marinai dopo aver fissato il Barone 2606 28| Barone Dresdde al paesetto marinaresco, fu veduto, dai vecchi navarchi, 2607 17| del pazzo~un sorso d'acqua marinata~slitta~come l'argento fuso~ 2608 30| perchè era zoppo il suo marito, ma lei andava dritta come 2609 43| due stuzze, – dei colombi marmati tragittano sul cortile. – 2610 28| quando il vento gelato marmava anche le panchine di legno, 2611 44| occhi svicerati, il cuore martella, il petto sbalza, un braccio 2612 7| chiaviche, il picchiottìo dei martelli, le sgusciature dei cinghioni: 2613 7| istante pensare al Santo Martire, col capo diviso in due 2614 53| compassione. Anche in quella carne martirizzata c'era una scintilla a cui 2615 52| ruinasse sull'ossa umiliate e martirizzate di Spara Orsi.~Una notte 2616 1| strizzando gli occhi a du' marugei, disse: – Allora portatelo 2617 47| fiammifero del gatto diceva il 25 marzo la lattaia Leonilda comprava 2618 28| sacrificato così da due mascalzoni che non so chi siano. È 2619 7| fuoco ad aureolare questa maschera provata alle aride penitenze 2620 13| bocca come dagli orridi mascheroni delle fontane l'acqua scaturente 2621 51| guardò indalocchito come il maschio suole guardare la femmina. 2622 43| prugravia via, s'è rotto sul mascone. Il bastimento capolevato 2623 54| alziam le voci a Te.~ ~La massa delle inferme, quelle medesime 2624 26| gigli, come una gioconda massaia vestita di celeste e di 2625 29| Macendore, del Rimortaglio, del Massarosese, il Viaregginume, i Pietrasantini 2626 10| dormito lungo disteso nella mastra dove s'intride il pane, 2627 2| Contro il savio, normale, matematico, loico, equilibrato, che 2628 29| signore laggiù, alto, col mateo (così chiamavano le ragazze 2629 Dis| inventa, ma toglie il suo materiale dal fondo comune o istintivo 2630 Dis| Istituto, da far sì che la sua matita e il suo pennello si trasformassero 2631 21| diacciate,~labbra molli come la matrice scalciata di pelo.~– Ma 2632 9| Pretura che io son dato in mattia? E il pazzo Giovanni mostrava 2633 2| pensiero con tutte le loro mattie.~L'odio dei folli contro 2634 52| Orsi accettava tutte le mattine una presa di tabacco da 2635 51| il dottore e il pollaio mattiniero crocita e il gallo canta. 2636 47| Aladino ho le cerage mature portale allo spazzacammino – 2637 7| trasandato divorato, e nella maturità consapevole lo ritrasse 2638 54| un telo bianco, con tanti mazzi di fiori campestri. Lì la 2639 39| bestie. Lo dice Giuseppe Mazzini a pagina sedici.~ ~*~* *~ ~– 2640 8| s'ode come dei colpi di mazzuolo, segno manifesto che lo 2641 7| dei cinghioni: l'inferno meccanico moderno incastrato ai muri 2642 | meco 2643 29| Grotta t'andrebbe dato una medaglia.~Egli rispose offeso:~– 2644 28| non sarei più io se non mi medicassi col pelo di chi mi ha ridotto 2645 6| pollaioli, burrai, farmacisti, medici, dentisti.~– Divaghiamolo.~– 2646 29| aveva scritto di suo pugno: «Medicina miracolosa contro i calci 2647 19| tosato~sbadiglia il pazzo.~ ~MEGAFONO.~ 2648 Dis| speranza o il timore, la megalomanìa o la micromanìa, la scarica 2649 51| segale, scandella e le mela le do al porco sbollentate, 2650 30| Varese scorgendolo gli disse melenzo: – Potevi salire anche te.~– 2651 7| legnosa di viso sembrava il memento omo della pazzia avvinghiata 2652 44| condannati a morte eternati nelle memori pagine della storia: – Lo 2653 Dis| profondamente impressi nella memoria certi tipi di deliranti 2654 Dis| che gli Artisti, grandi e men grandi, di ogni tempo, ci 2655 29| teschio con un gran naso mencio e ciccioso, le orecchie 2656 2| mugugna. Sembran tutti ciechi mendichi.~L'uomo che ha riso è vicino, 2657 51| galline, e di chiocciole menichine, domenica mattina mi son 2658 47| settimana avendo una quota mensile mi pare che ci possa stare 2659 29| paura. E se nominava, anche mentalmente, le sette note musicali, 2660 30| dissero in coro i gobbi.~– Mi meraviglio di lui là – disse Ercolino 2661 Dis| come del resto, nemmeno le meravigliose riproduzioni del patologico 2662 1| colori di lontananze. Il merciaiolo grida: – Gente? Ma siete 2663 44| autista dimanda, al ruzzola merda, stregato dalla paura: – 2664 48| non ci sei altro che te, merdume d'un accattarotto.~ 2665 29| capo di un uomo. Poi c'era «Merendone» che aveva un taccio con 2666 30| Maledetto a chi te l'ha mesciuto – disse Oscarvilde a Varese 2667 6| tacche.~– I granaioli vendono mescolanze del diavolo.~– I mugnai 2668 29| della chiesa, subito dopo la messa di mezzogiorno affoltita 2669 7| suole rivestire di eterna mestizia?~Non so rispondere.~Son 2670 2| annodate dietro la schiena. La mèta di tutti è un casone recinto 2671 51| grosse.... ve la ricordate la metafora delle cosce?~Nell'interno 2672 Dis| lavorava.~O era lo studio metodico, paziente, della letteratura, 2673 29| Cavaliere aveva scritto: «Metodo per raddrizzare i gobbi 2674 Dis| spesso che le discordanze mettano in valore e in maggior rilievo 2675 Dis| Infatti, per prima cosa, mettendo piede nel mio Asilo, interrompendo 2676 6| Scarti di testa? Allora ci metterà anche la mia. Io son scarto 2677 47| quando Testareggi si vide mettere in piedi un paio di scarponi 2678 28| vestire alla goldoniana e metterlo fuori al suo teatro come 2679 30| voce io – disse Varese – mi metterò a fare il saraffo della 2680 31| di Cristo, all'ordine di mettersi a sedere, s'inginocchia 2681 25| arido mattone pavonazzo.~Non metterti in duolo per me, pastorella 2682 Dis| l'opera propria prima di mettervi mano. Ma se, in genere, 2683 47| accorgerai se è una capra. Mettetelo insieme agli altri due negligenti. 2684 8| quando a vent'anni ci si metteva il numero estratto in sorte 2685 8| temenza di ladri! Si fece la mezza e ci si rivoltò dall'altra 2686 29| ranocchio ingrandito, un mezzano di bestie detto Boddino, 2687 28| passava di lì, verso la mezzanotte, apriva al Barone Dresdde 2688 29| subito dopo la messa di mezzogiorno affoltita di cavalieri: – 2689 47| tempo di guerra non sapevo mica quel che era, era un sacco 2690 3| ingrassa porci o orecchi di miccio. Silenzio che la dico io 2691 Dis| timore, la megalomanìa o la micromanìa, la scarica convulsiva isterica 2692 Dis| paesi, hanno largamente mietuto nel campo patologico, producendo 2693 45| lo beveresti?~– Anco du' miglioni.~ ~IL DIALETTO LUCCHESE 2694 | mila 2695 45| LA L SEGUITA DA DITTONGO: MILIONI RINFORZATI.~ 2696 29| vorrebbe dire che alle prime minaccie di un gendarme era preso 2697 14| le dita, vuole andare a minare il centro della terra, quello 2698 28| dai rivoltosi e gli altri minati.~Il Barone Dresdde s'intanò 2699 Dis| anni, più giovane e non minore, troverà nella Mostra d' 2700 Dis| composto per il Touring un mirabile vasto sguardo sulle Provincie 2701 14| di un trullo. Cotesto fa miracoli, naviga su di nave di pietra, 2702 48| acquaio, è seduto sull'erba a mirare il mondo come lo vedono 2703 14| capo nel muro dirimpetto. Mirate lui là, quello con la giubba 2704 30| Giacomo Leopardi, ravvolto in miseri cenci ma con un paio di 2705 51| Tristi e meschini. Cristo misericordioso non gli levate le vostre 2706 37| è pieno di capricci e di miserie, grandi e piccine: tutti 2707 47| dissi! – Macina le rape poi misi l'ombrello nel pagliaio 2708 28| Barone Dresdde alla croce dei missionari, sul piazzaletto del convento 2709 29| contadini aveva inventato un misterioso ricettario, chiuso in una 2710 7| mai? Parole decimetrate, misurazione di concetti cubati da un 2711 7| rispondere.~Son negato alle misurazioni. So, soltanto, che udendo 2712 47| che mi facesse quindici misure: – O grazie! La mi mamma 2713 Ded| cui pareva scorressero i mitici rivoletti atti a dissetare 2714 47| pietrame, l'immenso cortile mitragliato di ghiaiottole, i penetrali 2715 28| saracinesche e parve che delle mitragliatrici sparassero ovunque. La forza 2716 Dis| istintivo o ideativo e emotivo o mnemonico, cosicchè le sue creazioni 2717 6| un motivo:~ ~La donna è mobile~qual piuma al vento~muta 2718 7| cinghioni: l'inferno meccanico moderno incastrato ai muri maestri, 2719 52| perchè quando i ragazzi lo molestavano egli esclamava iracondo: – 2720 43| remi, annaspa sul pietrato, molla la scotta in bando, terzarola 2721 30| creaturo celeste? Ce n'è di moltoni nel profondo dell'inferno.~– 2722 28| Di lì a pochi momenti si vide apparire di fondo 2723 54| decorarli delle giovani monache. I davanzali sono così alti 2724 55| diventano neri come le cappe dei monatti, e neri diventano gli alberi, 2725 50| omaccion vide l'erba verde monda alitata dal venticello della 2726 51| altrimenti doventavo una zucca mondà. A proposito a casa ci ho 2727 Dis| avviene qui, in piena stagione mondana, in un periodo cioè, in 2728 53| esclamato qualcuno udendo il mondano nome celebre.~– Valentino!~ 2729 47| guarda di non prendere moneta. Le patate cotte sotto cenere 2730 25| affacciata sulla Rupe cava: una mongola tinta dal sole, lei sola, 2731 Dis| quello, ormai abituato alla monotonia, si accendevano per un attimo 2732 26| bai! L'han prese al Foone. Monta pur sù che la polledra è 2733 4| acque ceneraccie, e solide montagne, et a volte la croce sull' 2734 29| dei Monti di Villa, di Montegatesi, di Fornoli, del Barghigiano, 2735 54| meschini salgano verso il monticello che è davanti a Fregionaja, 2736 30| siamo rimasti?~– Là dove il Monzone.~– Manzoni, ribattè accigliato 2737 53| la possibilità fisica e morale che abilita al delitto freddissimo.~ 2738 28| dicendo che c'era dei gobbi morali che volevano porgere aiuto 2739 Dis| nelle quali l'elemento morboso ha costituito un motivo 2740 28| alla Sardigna, dove si fa morca da barocci con le carogne 2741 29| cavalieri. Fu mai veduto un cane mordace libero del guinzaglio in 2742 Dis| più profondo rispetto per Moreau De Tours e per Lombroso) 2743 29| schiacciato sotto quel peso morì, ma era diventato dritto 2744 4| tavola come un uccello che di morir affogato si duole, s'aggrinfia 2745 7| madre» – canta il Vezzani:~ ~Moristi senza saper che avevi un 2746 7| ricordi dei suoi travagli mortali, tanto che i capelli parevano 2747 2| porci. È primavera, ma le mortelle e l'edere abbarbicano sulla 2748 54| di erba Santa Maria, di mortellino formano la gradazione dei 2749 54| le inferme, trasognate, mortificate, umiliate. Qualcuna piange 2750 28| diavolo in corpo – dicevano mortificati i popolani.~ ~– Eppure dal 2751 29| lucchesia e paesi limitrofi?~– Mortificatissimo, brigadiere.~– Ma è lei 2752 52| scorcio la cena degli Apostoli mosaicata e cominciò una requisitoria:~– 2753 52| mos, mosca mosca.... mos; mosaici moscaiiii.~– Moscaio sarai 2754 52| mosca mosca.... mos; mosaici moscaiiii.~– Moscaio sarai te, mascalzone 2755 29| antifona del moscone: certe mosche cavalline pinzavano e facevano 2756 29| bruciargli la faccia; i mosconi che artefaceva col fischio 2757 6| canti, vigilie, fame.~Venti moscoviti,~un fornaio che piange,~ 2758 8| si muovevano lenti come mossi da una rotella, la fronte 2759 30| Soltanto Oscarvilde non s'era mosso dal tavolo onde Varese scorgendolo 2760 30| ridotto un tagliere, e Varese mostrandolo alla gente sulla piazza 2761 30| suola di sugatto niveo con mostreggiature di bulgaro giallo punteggiate 2762 7| una Cartiera vicina: certi mostri di castagno dalla testa 2763 29| Cavaliere. Gli occhi di mostro marino vagolano sul ghiaino, 2764 53| strappato, sanguinante, motoso, svergazzato dalla epilessia 2765 51| urlò.~– Novve po', non mi movo fine a che non vi ho ricontato 2766 28| Barone Dresdde mise sù una muffa che pareva stato un anno 2767 12| far l'erba alle bestie.~Mugghia la vacca alla rastrelliera.~– 2768 55| mannaja, le bianche giovenche mugghiano scuotendo i rossi peneri 2769 11| Mannaja.~Le bianche giovenche muggivano scuotendo i rossi peneri 2770 44| no.~Il gran veggente muglia come il toro stretto dalle 2771 6| mescolanze del diavolo.~– I mugnai hanno fatto giuramento di 2772 42| Guattisce,~grugola,~trugola,~mugola,~col viso entro la scodella 2773 2| a sfebbrarsi sbadiglia e mugugna. Sembran tutti ciechi mendichi.~ 2774 53| di Barcellone – figura di mulero di ritorno da la Sagra toledana – 2775 44| come il ritrecino di un mulino e spara un pugno sulla tempia 2776 7| da nubi~par che il saper muoia e non luci,~ma se svanen 2777 28| dinoccolato, disarticolato, muove il capo come la serpe rotta 2778 8| gli occhi, i negligenti si muovono, si agitano, come colui 2779 2| equilibrato, che argina coi muraglioni il gran fiume di pece bollente 2780 43| coverta, invece di scardazzare muscelli, pelucca l'erbetta che butta 2781 8| campi, ossatura nutrita, muscolatura salcigna, impalcatura del 2782 43| dal culo come i cavalli mustanghi.~La tanca in cui è relegato 2783 35| saltava come un cavallo mustango, gridando con la bava alla 2784 13| come un tignoso, semino le mutande e i calzoni, mi hai levato 2785 53| che mamma ti fece,~che non mutasti mai da quel dì....~ ~Dentro 2786 53| addizionata a ogni stazione dalle mute di scorta, si è abbattuto 2787 43| ha temenza del naufragio, muti, ubriachi di sangue addiacciato 2788 Dis| presenti, per esempio, un mutismo irriducibile.~Ma tale studio 2789 47| Testareggi comincia il viadoro:~– Nacqui il 2 maggio cinque per otto 2790 51| du' soldi.... ma aria – naneggiava la madre.~La Sdrenita sgusciò 2791 29| gobbe che avrebbe spaventato Napoleone I. Ma il Cavaliere Grotta 2792 6| giardino e dice che son di Napoli, i pizzicagnoli ti rifilano 2793 36| inchiostro di china e le narici nel nero di seppia, su di 2794 1| Ventate verdi profumate d'erba nascente in mezzo a tanti colori 2795 Dis| essa, poi perchè l'ho vista nascere e l'ho assistita in tutto 2796 29| Chi lo aveva chiamato si nascondeva tra la folla e il Cavalier 2797 8| gl'illuminava il viso. Sul nastro del cappello aveva collocato, 2798 28| vedere di lassù il suo paese nativo.~Nelle nottate di sinibbio, 2799 Dis| continua visione del Bello naturale, pochi mezzi chimici e l' 2800 34| MARINARO~ ~ ~ ~Piange il nàufrago, il capo ravvolto, come 2801 47| sperone quantuno la metà della Nazione m'ha detto: – Dieci cento 2802 | neanche 2803 Dis| invece a trovare la quiete necessaria per lavorare.~Infatti, per 2804 52| osteria di campagna, per sue necessità dovette andare in corte.~ 2805 Dis| se, in genere, non si può negare una certa analogia fra la 2806 28| stanzino appartato.~I censiti negarono tutte le imputazioni.~Gli 2807 7| Non so rispondere.~Son negato alle misurazioni. So, soltanto, 2808 8| che lo studio ospita un negligente. I ragazzi salgono le scale 2809 29| stregone, l'ambiguità del negromante, la sfrontatezza di un vàgero, 2810 29| Grotta era addottrinato in negromanzia, ed in astrologia, la scienza 2811 2| ghiaia sollevata sembra un nembo di grandine.~Appena s'apre 2812 32| addosso.~– Credi d'aver nemici?~– Perbaccone! O lei crede 2813 29| Mangiazzuppe era passato al nemico facendosi una gobba con 2814 30| il gobbo Severino, con un neo appuntito come una lesina, – 2815 6| o mie dilette cognate, o nepoti, che per tutto il tempo 2816 2| l'unghie la ghiaia e la netta del pacciame: gramigna, 2817 29| alcune cartine contro la nevralgia e il mal caduco.~È cosa 2818 52| rapaci». Non sente che gli ci ni giuoco anche il Dante, a 2819 29| albeggiare, quando i piccioni che nidificano sui cornicioni del San Michele 2820 5| abbeveri come gli uccelli di nidio, mi si sono steccolite le 2821 28| di dire tutta la verità, nient'altro che la verità».~– 2822 28| Barone Dresdde: si seppe nientemeno che il Barone Dresdde era 2823 51| dissi: trogolo vatti lava il niffo, che la tu donna a casa 2824 51| dentiera: – Me non mi compra nimo avete in te'?~– Addio mamma – 2825 27| Nel «Padiglione» s'ode il nitrito~del polledro strangozzato 2826 | niuna 2827 | niuno 2828 21| sapere almeno perchè?~Parucca nivea anellata su viso in isfacelo,~ 2829 30| procellaria, e la suola di sugatto niveo con mostreggiature di bulgaro 2830 Dis| ricordo svaniva.~Nella sua nobiltà d'animo, nella sua grande 2831 44| al collo, alla vita, ai nodelli, dice risoluto e beffardo 2832 13| fissi sulla tavola, non noia e non vuol essere noiato, 2833 13| non noia e non vuol essere noiato, a volte con le dita di 2834 30| proprio collocato tra il frate Nolano e l'Urbinate.~– Cos'è questo 2835 29| da ribrezzo e paura. E se nominava, anche mentalmente, le sette 2836 Dis| cera, di spermaceto.~Poi, noncurante dell'asma, si assorbiva 2837 Dis| secondo tutti i processi «normali» del pensiero, con percezioni 2838 Dis| mantenuti nelle linee della normalità sociale, tutte cose di cui 2839 54| nostri voti attendi~su le nostr'alpe accendi~amore, speme, 2840 12| Che profumo di grano nostrale.~tempestata da cento bullette 2841 7| il suo tetto di mattoni nostrali sorretti dall'onesto castagno 2842 | nostri 2843 29| la prigione tramanda le notizie senza fili).~– Cavaliere 2844 29| e il mal caduco.~È cosa notoria che il nostro contadino, 2845 28| suo paese nativo.~Nelle nottate di sinibbio, quando il vento 2846 52| quella. Una sturmaglia di nottivaghi come la luna domandò a Spara 2847 29| un cavaliere della ronda notturna, e con Mangiazzuppe andarono 2848 29| Il Cavaliere alto uno e novanta aveva il fracche e i pantaloni 2849 47| soldi e comprende civiltà novantuno.~Questo è bianco, branco, 2850 51| Passate via – urlò.~– Novve po', non mi movo fine a 2851 Dis| caso e quindi, senza alcuna nozione psichiatrica, ha trasfuso 2852 26| pidocchi pollini va come nube di loppa nell'aria profumata 2853 7| presi gli occhi miei da nubi~par che il saper muoia e 2854 29| Ovattato nel cielo, bianco nubiloso, l'ultimo rantolo del motore, 2855 2| il petto e schiacciare la nuca: – A casa ho detto!~Il primo 2856 53| sua anima si presenterà nuda al cospetto di Dio nel giorno 2857 Dis| remoti, si sono visti crearsi numerosi rapporti fra queste entità 2858 6| disse disperata una delle nuore – qui abbiamo da tanti anni 2859 43| fosse precipitato in mare, nuota su quel mare di pietre grige 2860 53| scarponi coi chiodi in cui nuotano i piedi, mani gialle, incatenate 2861 8| adusto dei campi, ossatura nutrita, muscolatura salcigna, impalcatura 2862 4| colate della fonderia, e nuvoloni fiatano bassi come giovenchi 2863 Dis| qualche cosa, di dovere obbiettivare dal suo Io le cariche affettive 2864 29| Gratissimo dei suoi consigli. Obbligatissimo!~Senza tante riverenze il 2865 Dis| folla di sventurati, in occasione di qualche sua visita all' 2866 44| schiaccia gli occhi sordi su gli occhiali e squadrando il cancello 2867 50| ventraia piena dette un'occhiata a dritta e una a manca, 2868 40| polloni delle vite vengon su a occhiate perchè una brinata può farne 2869 8| per le senici delle botole occhieggiano incuriositi l'uomo.~L'uomo 2870 55| tra il gemello d'osso e l'occhiello, appinza la pelle accapponita, 2871 52| città greca sulla sponda occidentale del Bosforo Tracio...~– 2872 14| progredire. E il pazzo batte l'occipite in una colonna di marmo 2873 8| parete; ambo le scale sono occultate da due botole pesanti. Le 2874 50| Un contadino lucchese, occultato nel fondo di un catrafosso 2875 28| sapere che il Barone Dresdde occultava la gobba sotto la cappa 2876 28| una rimessa di barrocci, s'occultò sotto un copertone, e di 2877 8| notte, il «Belvedere» fu occupato da un silenzio di catacomba, 2878 28| I camerali trovarono un'occupazione anche al Barone Dresdde. 2879 8| egli vagellava: – Meglio un oceano d'armi sulla carne il flagello 2880 2| una cisterna. Lassù non s'odono più i soavi cantileni della 2881 7| onesto castagno che sa ancora odor di selva il Profeta è colto 2882 30| sberciare insulse preghiere offensive ai passanti, sognando il 2883 29| una medaglia.~Egli rispose offeso:~– Le medaglie le portano 2884 54| ha sostato ed il prete ha officiato sul piccolo altare.~Da quell' 2885 28| ponente, pareva che il paese offrisse due fioretti al mare.~La 2886 | ognun 2887 8| e declamò melanconico: – Ohimè, povero Yorick!~ ~*~* *~ ~ 2888 51| gli dico: trogli, perchè oibbò mi s'arizza il pelo sulla 2889 Dis| Roccatagliata, la Deledda e poi Ugo Ojetti, Margherita Sarfatti, Franco 2890 51| della Sdrenita aveva dell'oliva indolcita e gli occhi eran 2891 43| che naviga in un golfo di oliveti. Ragazzi facciamo forza 2892 53| mondo di sangue. Risse, oltraggi, turpiloqui, vilipendi, 2893 Dis| rapidissima, potrebbe essere oltremodo interessante, specialmente 2894 Dis| commoventi tare patologiche in omaggio ad una assoluta sincerità 2895 Ded| e sereno, adagiato sull'omero il corpo gagliardo su cui 2896 29| chirurgo. Erano d'attualità l'omino d'Antraccoli, che con due 2897 7| viso sembrava il memento omo della pazzia avvinghiata 2898 30| padrone detto Ercolino, un omotto biondo albino con gli occhi 2899 47| pietrato del cortile come un onagro, e faceva le faville come 2900 | ond' 2901 28| fine, gobbo nefando.~Sia l'onda a lui sepolcro, un sacco 2902 Dis| cuore dell'Artista, come un'ondata benefica, e ne accese lo 2903 7| mattoni nostrali sorretti dall'onesto castagno che sa ancora odor 2904 Dis| cariche affettive di cui è onusto il suo spirito complesso. 2905 Dis| creazione artistica sulle comuni operazioni dell'anima umana è soltanto 2906 Dis| definirono e non ritengo opportuno aggiungere niente ai loro 2907 28| fermo nella sua deposizione orale e scritta non vedeva il 2908 7| l'imponenza delle cavità orbitali e della dentiera intatta. 2909 30| Varese lo riprese: – Potevi ordinare anche al plurale.~– O che 2910 7| una stecca d'avorio polita ordinava i fogli d'un frontespizio.~ 2911 29| non trovandovi gli estremi ordinò senz'altro la scarcerazione 2912 54| parete bianca e scabra come l'ordito di una vela marina.~Giù 2913 Dis| doloroso e fermarsi lunghe ore a studiare quelle centinaia 2914 29| naso mencio e ciccioso, le orecchie equine sono trasparenti 2915 29| addottrinato nelle favole di Orfeo, sapeva anche come si legava 2916 28| Lavoro, ma non essendo un organizzato non riceveva nessun beneficio 2917 Dis| animo (dico «animo» e non organo sensoriale visivo), perchè 2918 Dis| rivelazione di un nesso nuovo, originale, fra le immagini, le idee 2919 Dis| la sua intensità e la sua originalità, che sfido chiunque a definire 2920 7| chè il profeta è di pura origine lucchese, razza dell'istinto 2921 29| d'ovatta, teste di gatto, orinali vedovi del manico, bigongioli 2922 28| in capo e la livrea rossa orlata di giglietti bianchi, con 2923 52| mi son seduto, così, sull'orlo del pozzale – e Spara Orsi 2924 30| quelle teste confitte sugli orologi da sala.~– Ho bello e capito – 2925 55| così sia!~La mannaia dell'orologio di sala suona fredda a morto! 2926 7| allargando la bocca a guisa d'orrida caverna.~ ~Trovandomi ne 2927 13| dalla sua bocca come dagli orridi mascheroni delle fontane 2928 2| ha sacrificato in quest'orrido inferno che se quando gliele 2929 7| selva il Profeta è colto da orrore:~ ~Quando non mi resterà 2930 52| mi baratterei col Conte Orsetti.~Poi siamo bene scarpettati 2931 2| del pacciame: gramigna, ortica, ingrassa porci. È primavera, 2932 13| portano i fiori pungi topi e l'ortiche e lui, dal marmo che traluce, 2933 43| parecchio, e tenete il timone a orza, s'investe in quello sperone 2934 30| solo vitto: un beverone d'orzo simile a quello che davano 2935 29| che ha architettato questa oscena irriverenza all'anima intemerata 2936 29| Sciacquaintrugli?~Non ode, oserei dire non vede, i suoi occhi 2937 Dis| mille insensati dei tragici Ospedali.~E pur soffrendo e talora 2938 8| manifesto che lo studio ospita un negligente. I ragazzi 2939 8| tavolone comune, capitarono tre ospiti, uno di loro erculeo, ma 2940 52| siamo in Pretura?~Spara Osri aveva riportato ottantatre 2941 30| ho io du' braccia? ce ne osse roba da tirarti giù per 2942 29| cerimonioso, ascolta devoto ed ossequiente.~– Ti ricordi la trattoria 2943 Dis| tutte cose di cui nulla si osserva nelle allucinazioni patologiche.~ ~*~* *~ ~ 2944 53| al luogo in cui era nato: ossessione, fissazione, ritorno atavico 2945 37| ogni momento, di che farsi ostacolo e croce di quel che avviene 2946 44| diverte, e si fa baldoria, – e ostentano, i confortatori, una ilarità 2947 51| volevano rubare la piside e l'ostie consacrate e l'ossa e le 2948 31| Quanti anni hai?~– Sull'ottanta.... ma io ho sempre lavorato.~– 2949 31| CAVALIER DI CRISTO~ ~ ~ ~Ha ottantasett'anni e ha sempre lavorato, 2950 52| Spara Osri aveva riportato ottantatre condanne per ubriachezza 2951 47| alzato tranquillo Andrea ottantatrè se portèro ben venèro se 2952 24| di cera vergine signorina ottantenne,~Sul ventre covertato di 2953 54| campane porta in queste anime ottenebrate una luce nuova. Sono le 2954 Dis| dell'Asilo con lo spirito ottenebrato dalla sfiducia angosciante, 2955 53| elettrico, è accaduta una scena ottocentesca degna del Giacometti: l' 2956 37| desta il sonnambulo, gli ottura il naso con le dita. L'altro 2957 53| gli occhi impassibili ed ottusi come quelli degli annegati. 2958 8| delle figure che sono negli ovali delle pietre tombali e si 2959 29| Oh maledetto moscone!~Ovattato nel cielo, bianco nubiloso, 2960 8| ritornò quello del Dante, più pacato, a farmi visita. La fronte 2961 2| la ghiaia e la netta del pacciame: gramigna, ortica, ingrassa 2962 52| una presa di tabacco da un pacifico priore, a cui diligentava 2963 27| di un cavallo brado.~Nel «Padiglione» s'ode il nitrito~del polledro 2964 31| faccia così? Devo dire il Padrenostro? Guardi che io ho sempre 2965 15| intombano una gialla casa padronale.~Qui cubi di muta follia~ 2966 6| pesciai ti rifilano pesce di padule per triglie di scoglio.~– 2967 7| diviso in due dalla scure pagana, la madre vigilava piamente 2968 15| illusorio folano festuche e paglia~su aie gelide di sinibbio.~ 2969 2| camminare su corde tese? Pagliacci e bindoli soltanto. –~Un 2970 51| avvogliati di carne umana che paglian cani arrabbiati.~E uno l' 2971 7| partiti a fiammella, la paiòla d'ossa dove ribolle il cervello 2972 7| consapevole lo ritrasse in una pala d'altare con la febbre dell' 2973 47| addio, e pappà mi dette un palancone da due soldi e comprende 2974 6| ciabatta ha fatto i quattrini a palate. Bisogna che tu pigli quel 2975 6| marcia in calesse e mura palazzi e ville.~– Il calzolaio 2976 28| Dresdde apparve su di un palchetto col tricorno in capo e la 2977 8| L'esperienza mi ha fatto palese che i pazzi del sottosuolo 2978 8| scarpata della ferrovia, dei pali elettrici, una viottola, 2979 13| teschiotto tira a risucchio le palline degli occhi e si vede soltanto 2980 48| per mandarsi la testa nel pallone, e che glie l'hanno sgonfiata 2981 28| avesse allungato d'un paio di palmi le gambe del Barone, e la 2982 29| quelle lungarine alte un palmo? Fu mestieri ch'egli desse 2983 23| d'una vergine itterica.~Palpa il rimanente del corpo nel 2984 7| spento.~ ~Il profeta si palpava il petto ansante, le sue 2985 2| ha sigillato la bocca e palpebra fitto fitto, facendo balenare 2986 30| senz'altro dire Oscarvilde palpeggiava il collo tepido della cavalla 2987 54| cielo abbrividito, un astro palpitante, che tragga dietro sè tutta 2988 Dis| in quelle pareti io vedo palpitare i miei ammalati.~Essi esprimono 2989 28| sabbia.~– Sicchè è ridotto al pan bianco (alla ostia consacrata) – 2990 28| gelato marmava anche le panchine di legno, il Barone Dresdde, 2991 29| lardato, una cravattina color pancina d'angelo volante gli solleticava 2992 5| ventino dalla tasca del panciotto?~– Eccolo.~– Tienlo te. 2993 53| è stato deposto su di un pancone, il capo come spiccato dal 2994 54| È quasi sera e le scabre Panie son tutte color rosa, e 2995 54| poco passerà il Santissimo. Panieri di erba Lucia lanceolata, 2996 32| io gli volli bruciare i panni.... e una notte mi son sognato 2997 30| lavoro c'era giustamente il Panteom delle celebrità Italiane 2998 27| STASERA AVRÀ LUOGO UNA PANTOMIMA.~ 2999 7| quali pare si dovè ispirare Paolo Uccello per i suoi quadri 3000 28| tutto stravolto nel viso paonazzo, con gli occhi celesti che 3001 30| che pare un cameriere del Papa – disse lo scaltrito Sady