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Lorenzo Viani Le chiavi nel pozzo Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
3002 54| verdi: il vermiglione dei papaveri trabocca da un corbello; 3003 8| granturco, si dormiva come papi; ogni tanto il treno tremotava 3004 47| mamma mi disse addio, e pappà mi dette un palancone da 3005 47| un fiasco. Ho trovato un parafango ma tanto una vite l'ho portata.~– 3006 7| rotativa che girava lenta a paragone dei battiti del suo cuore.~ ~ 3007 28| Rasentando i muri come un paralitico, si portava verso la piazza 3008 Dis| odio furibondo, lo sprezzo paranoico o l'adorazione delirante, 3009 53| aver urlato all'alba che le paranze avevano portato del pesce 3010 26| maglie.~Le galline sono state parate nel pollaio. Il cortile 3011 | parecchio 3012 44| amico si va a trovare un parente, un fratello, un confratello, 3013 13| giocare al lotto a tutti i parenti e amici, e loro per ricompensarlo 3014 Dis| stonatura allora se il Poeta dei Paria ancora una volta glorifica 3015 7| tutte le scabre suture; i parietali sembrano squadrati con l' 3016 Dis| letteraria. Chi ha letto Parigi, I Vàgeri, Ubriachi o Ritorno 3017 8| Io l'ho affittato. – Parlammo lungamente del Dante. L' 3018 8| attergati.~– Pazzo? Ma voi parlate come un libro stampato!~– 3019 6| stadera.~Fino a qui avevano parlato il pastaio e il droghiere; 3020 6| Quel giorno a tavola si parlerà di tutt'altro che d'amore – 3021 30| soldi per la cena.~– Ora parli da uomo diritto, da drittone – 3022 32| PARLIAMO D'ALTRO....~ ~ ~ ~– Sono 3023 33| al retino del manicomio parlotta col pazzo che scassa la 3024 28| Dresdde si vedeva sovente parlottare col capo delle guardie ed 3025 30| aperto.~– Il Vàgero con calma parò dentro l'edificio camerale 3026 Dis| sua produzione.~L'abituale parsimonia verbale non permise al mio 3027 8| Dante. – Infatti l'uomo, partendo, mi ragguagliò che egli 3028 14| giubba lunga, a giorni fa partenza per la luna e quell'altro 3029 50| ARRIVI E PARTENZE~ ~ ~ ~Un omaccion mangia 3030 Dis| della letteratura, con particolare applicazione allo studio 3031 53| una logica e un raziocinio particolarmente quadrati e stabili: – «La 3032 7| sfumature di rame e sono partiti a fiammella, la paiòla d' 3033 53| di vizi e di peccati che partivano per l'isola ad aspiare.~ 3034 53| imprigionata gravida grossa, partorì in prigione il suo Valentino.~ 3035 21| vorrei sapere almeno perchè?~Parucca nivea anellata su viso in 3036 8| uno stato semi-stuporoso e parvero arrestarsi i psicomotorii. 3037 Dis| relazioni di somiglianza parziale, non di identità coessenziale, 3038 Dis| al Clinico, per lo meno parzialmente nel campo dello studio fisionomico 3039 25| gregge di ovatta interminato pascola sulle lattiginose vie dell' 3040 30| e una cravatta bianca, a passante salda con la quale se a 3041 30| insulse preghiere offensive ai passanti, sognando il tempo in cui 3042 28| acciata di lana e vedeva passare il Barone Dresdde gridava:~– 3043 51| soggiungeva la madre – ma passeggiate.~La Sdrenita, che aveva 3044 54| Fregionaja, su cui tra poco passerà il Santissimo. Panieri di 3045 47| il vitello? cappaini... passeri.... meglio.... sì.... no....~ 3046 51| Passate via!~– Via ci passino i cani – sbavava la Sdrenita – 3047 Dis| fiore ardente della mia passione per le Arti belle, la cosa 3048 47| perchè ero ai cronaci. Al mi passivo c'è una chiave dentro un 3049 29| argentone.~Passati i baluardi, a passo deciso, in un attimo, il 3050 8| affebbrati erano tutti una pasta di sudore, le labbra rosse 3051 30| disse beffardo il gobbo Pastrengo.~– Allora – urlarono tutti 3052 29| argine si combinavano già i pataracchi, le gobbe dall'allegria 3053 47| non prendere moneta. Le patate cotte sotto cenere perdio 3054 2| di nero, tritando Ave e Pater, salgono l'erta del monte 3055 33| PATERNITÀ~ ~ ~ ~Dopo la visita del 3056 47| per segno quell'ordigno patibolare che solleva i pezzi dall' 3057 47| tanfati di lezzo, gli scalei patibolari sono andati in perdizione 3058 Dis| psicopatologico, se è cosa patologica avere la suprema possibilità 3059 Dis| Ubriachi o Ritorno alla Patria ha profondamente impressi 3060 52| soltanto quello, è un mezzo patrimonio.~ 3061 30| esclamando: – Neccio e neccio fa pattona.~Soltanto Oscarvilde non 3062 37| ma che ti son prese le paturne?~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 3063 7| lentezza alla tremenda, paurosa, imponderabile, fissazione 3064 7| stanno appiattate tante forme paurose e strane, le luminelle del 3065 Dis| sospendeva la vita in attimi paurosi, che arrestavano anche i 3066 25| sugata dall'arido mattone pavonazzo.~Non metterti in duolo per 3067 38| Azzarda il medico.~– Le pazze non han bisogno di tante 3068 51| mio perdonate ai poveri peccatori spersi in questa valle di 3069 28| Il Barone Dresdde salì la pedana e s'ebbe le riverenze del 3070 28| Bisognerebbe digrumarlo nella pegola.~Gli spaccasassi seduti 3071 4| dal braccio maestro, nel pelago fondo. A uno a uno fur tutti 3072 7| la fronte, per mezzo di peli setolosi che spuntano sulla 3073 45| ARCHEOLOGICO~ ~ ~ ~Spossato come il pellame del bue macilento scuoiato 3074 28| Quando il macellaio di Pelleria tagliava il capo ad un vitello, 3075 29| uscì all'aperto, scosse la pelliccia come i cani quando hanno 3076 Dis| Maestro, Giovan Battista Pellizzi, quando Viani sottopose 3077 2| e l'archetto del ventre peloso e incuoiato, vedendo tanta 3078 43| di scardazzare muscelli, pelucca l'erbetta che butta sulle 3079 51| fosse, c'era grimo e lo peluccavano le manze, e lo brucavano 3080 54| si va a processione!~Il penetrante profumo dell'erbe e dei 3081 8| sceso le scale in puntali, e penetrato nella nostra camera declamava 3082 7| maschera provata alle aride penitenze ed ai tristi digiuni. Il 3083 47| col lapis, sempre con la penna. Fogli da mille li conosce 3084 29| cervello degli spettatori, i pennacchi di stoppa che il Cavaliere 3085 28| un sacco il suo lenzuolo. Pensa che il mare è lì davanti 3086 3| che mi viene da recere a pensarci. A proposito di recere io, 3087 6| manderebbero, ma, ma; ci pensate voi?~– Dopo dieci giorni 3088 7| a frusto a frusto ed io pensavo, con adeguata lentezza alla 3089 30| false.~– O a mangiare non ci pensi... come fo?~– O non l'ho 3090 6| vento~muta d'accento~e di pensier.~ ~– Ci risiamo, – disse 3091 2| capovolti sul tavolo e sembrano pentoli unti. Una finestrona è tagliata 3092 55| cattivo augurio. Il pazzo penzola il capo dalla poltrona e 3093 1| fosse lonferno de' giudei. Perbacco se ci vengo, dissi, se ci 3094 32| Credi d'aver nemici?~– Perbaccone! O lei crede di non avercene! 3095 Dis| corrispondono alla realtà già percepita ed assimilata.~Certamente 3096 Dis| normali» del pensiero, con percezioni e ricordi della realtà, 3097 | Perché 3098 47| patate cotte sotto cenere perdio son buone e mi dicono che 3099 30| che ghigna ha. E non volle perdonargli mai a Leopardi che s'era 3100 51| San Valentino: Signor mio perdonate ai poveri peccatori spersi 3101 54| porto, dove anche le anime perdute si ritrovino.~Il portichetto, 3102 7| anima avrà lasciato~allor perduti si vedranno~al Divin lor 3103 5| codardo? Non sei ancora perduto del tutto – disse un alcoolista 3104 14| Giobbe quando rubava le pere, quello che s'è ammicciato 3105 Dis| oggi un completamento, un perfezionamento della squisita sensibilità 3106 29| Egli sapeva imitare a perfezione il volo del moscone a ritroso 3107 31| piedi come un giocatore perfidioso. Ha la pelle dura del ciuco 3108 Dis| veduto che il Subcosciente e perfino, nel complesso architettonico 3109 29| le finte di prendere il pericoloso insetto che poi gli rifuggiva:~– 3110 Dis| stagione mondana, in un periodo cioè, in cui sembra (oh, 3111 Dis| abituale parsimonia verbale non permise al mio maestro di espandersi 3112 | Però 3113 29| sventrata, che Apollo volle perpetuare se stesso sottraendo alle 3114 Dis| imbecille, la concezione persecutoria, la speranza o il timore, 3115 8| reato della simulazione perseguibile.~– Io sento il capo che 3116 30| sverinata alle stanghe e lo persi. Lui poteva gridare: fermati 3117 8| da due botole pesanti. Le persone altolocate girano lo studio 3118 50| doghe imperniato su di una pertica per cavare le fogne) lo 3119 29| terra, inzeppa il capo in un pertugio, e tremando si tampona gli 3120 33| tu butti il concio e il perugino sulle braschette dei cavoli, 3121 Dis| ricchi lasciti degli Incas Peruviani; poi la rappresentazione 3122 43| verso il cielo col capo pesante come un ceppo.~Un colpo 3123 8| occultate da due botole pesanti. Le persone altolocate girano 3124 47| imperniato il piede che pesava un quintale e mezzo.~– Non 3125 53| dormivegli antelucano – questa pesciaia, imprigionata gravida grossa, 3126 7| toni alla feroce terra del Pesciatino avrà certo accattata quell' 3127 29| Troncaceri e Biasciabodde con «Pesta madonne» il quale con «Cuma 3128 54| rasentano le pareti per non pesticciare, prima del prete, i tappeti. 3129 47| oltre il Lagaccio, l'alito pestifero.~La città voleva luce e 3130 48| guarire; cancheri malmaligno, petecchie, buodelculare, e travagli, 3131 51| inferocita la madre.~– Non vi petizzate – badava a dire la Sdrenita – 3132 29| solleticava l'enorme naso a petonciana e il mento ciccioso. Il 3133 4| vetro par si spezzi nella petrosa Pietrapana su cui sbisciano 3134 28| le sue riserve.~In tutti petti batteva il cuore per la 3135 8| gli furono applicate delle pezze molli d'acqua gelata sul 3136 51| pieni di rusco, teneva una pezzuola stinta legata sotto la gola 3137 55| braccioli come sulle bianche pezzuole che si mettono sotto le 3138 43| ce lo leva più il cul di piaggia? – Il marinaro sta seduto 3139 30| anguinaglia dell'altra coscia e piagnucolava.~– O che piangi?~– Varese 3140 7| battaglie. La rotativa sembrava piallasse stanca un rotolone di carta, 3141 7| pagana, la madre vigilava piamente dal Cielo: – «A te madre» – 3142 8| l'uomo chiuse gli occhi e pian piano ammutolì; la declamazione 3143 54| altre processioni della piana, ma questa è certo la più 3144 25| silenziosa fanciulla d'un altro pianeta mostra al collo un falpalo 3145 28| una lunga fila di donne piangenti si avviava alla stazione.~– 3146 30| quando vide Varese si mise a piangere, ma Varese fu pronto al 3147 6| scansare uno schiaffo e piangeva sempre.~– O fatelo ritornare – 3148 29| bandita, Buzzoverde, un pianigiano che sembrava un enorme ranocchio 3149 26| nel retone il Diluvio e piantano le granfie nelle maglie.~ 3150 47| da quella drittagna, per piantargli bene nella zucca questa 3151 28| Barone, e la gobba pareva piantata sulla cima di due seste 3152 54| del prete, i tappeti. Sul piazzale gli infermi richiudono le 3153 28| croce dei missionari, sul piazzaletto del convento dei frati francescani: 3154 47| una spazzola cominciò a picchiare sulla sveglia e io dissi: 3155 7| penetrali delle chiaviche, il picchiottìo dei martelli, le sgusciature 3156 37| capricci e di miserie, grandi e piccine: tutti i giorni e in tutti 3157 29| All'albeggiare, quando i piccioni che nidificano sui cornicioni 3158 28| Andrebbe sbrecciato in mille picini il gobbo nefando.~Il Barone 3159 30| dita inseguivano come un pidocchio su una testa rapata la parola 3160 54| un viatico d'eternità.~Al pie' della collinetta c'è un 3161 29| giunta l'ora, alzatevi in piè.~Il Cavaliere si alzò digordito 3162 52| slatineggiava Spara Orsi – le farò piedibus calcanti. E tutte le sere 3163 2| gli si scorge il bottone pieghettato dell'ombellico e l'archetto 3164 48| sordo, muto, zoppo, monco, pien di cancheri, di tumori, 3165 51| come un'acciata di stoppa e pieni di rusco, teneva una pezzuola 3166 Ded| trent'anni, apre le braccia pietose, l'anima ardente!~ ~L. V.~ 3167 Dis| colpito dallo spettacolo pietoso di quella folla di sventurati, 3168 4| si spezzi nella petrosa Pietrapana su cui sbisciano serpenti 3169 29| Massarosese, il Viaregginume, i Pietrasantini e le locche del Lago e quelli 3170 51| La Sdrenita era rimasta pietrificata nel gesto d'ammiccare la 3171 52| requisitoria:~– Tommaso che dubita, Pietro che delira, Giovanni che 3172 29| tutti quei gesti parevano pigiassero l'uva nella bigoncia.~– 3173 56| mamma poi la presero a pigione e ci hanno messo il manicomio.~– 3174 6| a palate. Bisogna che tu pigli quel che ti dà, e bisogna 3175 43| ma guardali come se la pigliano) beccano gli occhi.~Il marinaro 3176 30| gambe saresti capace di pigliarmi a pedate come la zoppa.... 3177 47| zoccoli ferrati, quando gli pigliavano le ruzze.~Quando Testareggi 3178 47| padrone.~– Il tesoro non lo piglio di gusto, di gusto vuol 3179 7| tutto piombaggine inerte e pigro.~ ~*~* *~ ~Domjngo Vezzani, 3180 8| prigionia e andava da Erode a Pilato per dimostrare agli increduli 3181 54| prim'alba di stamane, la piletta dell'acqua santa o il piede 3182 54| trepidanti guardato nelle pilette l'erba miracolosa, che germina 3183 28| Se il concino di via Pinciana scardazzava un'acciata di 3184 Dis| darsena e del balsamo dei suoi pini e tutta la sinfonia del 3185 29| tutta, e ci bevve sopra una pinta d'acqua.~Dalla lontana corsia 3186 29| certe mosche cavalline pinzavano e facevano scianguinare, 3187 29| enorme moscone che con un pinzotto potrebbe trafiggere e ingoiare 3188 7| temeraria, contro il tutto piombaggine inerte e pigro.~ ~*~* *~ ~ 3189 2| uomini i quali posano il capo piombato sulle mani annodate, i berretti 3190 40| essere abbeverato. Ma se i pioppi e i faggi, per cinque o 3191 47| cassetta di salia perchè il pioppo l'ho in camera io – sì – 3192 4| serpenti infuocati, e il piovasco pianta stecche d'ombrello 3193 1| bottega dell'ambulante, quando piove l'ambulante si mette la 3194 40| giovevole quando son giornate piovose, e quando son giornate di 3195 3| come il baccalà il giorno piovoso, o ravvedetevi e spicinate 3196 47| nel mezzo.... ci fai due pipe.~– Ma al mare ci sei mai 3197 22| PROSPETTIVA~ ~ ~ ~Il pipistrello,~ombrello di poveri accenciato 3198 51| Ma non vi piglia mai la pipita – urlò la madre. Ma la Sdrenita 3199 3| catinelle ieri mi han fatto pisciare in un catino. A proposito 3200 51| ladri che volevano rubare la piside e l'ostie consacrate e l' 3201 1| ambulante gorgheggia, zufola, pispiglia, gracida, imitando uccelli 3202 28| mondo.~– Non vedete che si pitizza con quella vecchia?~Infatti 3203 28| Barone Dresdde era gobbo.~– Pitta m'ingolli se ci credo. Era 3204 2| terra d'ombra con tavoloni pitturati di giallo spento, sui panconi 3205 6| La donna è mobile~qual piuma al vento~muta d'accento~ 3206 51| ricca sfondata, comprateci piuttosto tante pane che siete il 3207 6| tan....~ ~e con le dita pizzicava le corde come cose vive.~– 3208 29| starnutire come il tabacco pizzichino.~– Datemi una delle vostre 3209 6| spera di sole. Il suonatore pizzicò le corde incerò l'arco, 3210 50| pantaloni e si fe' fare il pizzicorino dalle erbe fresche.~Mentre 3211 6| acquavite di Francia, con un pizzicotto di zucchero ti ripuliscono 3212 30| abbracchì a un calcio di platano ed aveva perso la favella.~– 3213 30| Potevi ordinare anche al plurale.~– O che io son gobbo? – 3214 52| Orsi – c'è tramescolato un pò di Sodoma e di Gomorra.~– 3215 8| sarebbero disinteressati del poema, ma in quel verso tutti 3216 30| quella sturma di gobbi le polemiche Carducciane.~– Al caso si 3217 7| armata di una stecca d'avorio polita ordinava i fogli d'un frontespizio.~ 3218 52| non era una compromissione politica.~Sotto il timpano di una 3219 28| egli rifischiò tutto alla polizia e volle essere segnato tra 3220 43| terzarola la randa, ammaina il pollaccone, scia, dirotta la nave appoggiato 3221 6| erbivendole, fruttaiole, lattai, pollaioli, burrai, farmacisti, medici, 3222 6| lattaiola te lo annacqua, il pollaiolo ti rifila dei pulcini gonfi 3223 26| Foone. Monta pur sù che la polledra è doma.~Il cortile delle 3224 29| parevano in sella a dei polledri tanto filavan via lasciando 3225 26| di stabbio e di pidocchi pollini va come nube di loppa nell' 3226 55| scarno come quello di un pollo roso dalle pucette.~La camicia 3227 40| bestiale incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate 3228 47| ordine di spirale nella polpa dolciastra che di nulla 3229 2| sul bavero, il bianco dei polsini e del colletto gela la carne 3230 Ded| raffigurare i Fiumi: poggiato sul polso sicuro il capo luminoso 3231 48| verde e fresca e sogna il polverone della strada.~– O fratelli 3232 44| gran veggente stretto ai polzi, al collo, alla vita, ai 3233 29| chiudono un occhio.~Quel pomeriggio domenicale il Cavaliere 3234 28| con il lungo bastone col pomo d'avorio, e le calze con 3235 30| al padrone: –Portami un ponce – Varese lo riprese: – Potevi 3236 29| madonne» il quale con «Cuma di Pontetto», ch'ebbe il barbaro coraggio 3237 28| dai soldati di fuori. I Ponti levatoi furono aperti dai 3238 Dis| della «Commedia» o canti popolari, tutto in una accozzaglia 3239 28| già buttato in «Venezia» (popoloso quartiere della città intersecato 3240 30| segacchiare io questo po' po' di popone che ho sulla schiena, tanto 3241 51| anima vivente. E tu figlia porca trogola e' fottuta stai 3242 51| alla mente le cosce, allora porche trogole e fottute, vi dico 3243 47| allucinata nel bugatto.~– Porcona!~ ~ ~ ~ ~ ~ 3244 28| gobbi morali che volevano porgere aiuto al Barone Dresdde ( 3245 51| benchè mi dican la Sdrenita, porgio a tutti, ate in te'? ate 3246 30| soltanto gli inglesi col portamonete addocciato di sterline, 3247 30| biscantare.... ci siamo intesi: portar fortuna e mandare delle 3248 10| legarmi come un Cristo e portarmi lassù a Monte fiorito? O 3249 32| moglie?! O quelli che mi portaron qui? Come li chiama lei? 3250 47| parafango ma tanto una vite l'ho portata.~– Come ti chiami?~– Vinardi 3251 29| corna, che non l'avrebbe portate nemmeno una tartana di cinquecento 3252 29| in fretta e furia, furon portati alla strega d'Antraccoli 3253 Dis| alla allucinazione, il che porterebbe a concepire una relazione 3254 36| la camicia canapile.~– La portò anche il nostro Signore ( 3255 7| gancio in qualche colonia portoghese, chè il profeta è di pura 3256 28| apriva al Barone Dresdde il portone camerale, e lo faceva giacere 3257 30| e trovarsi a battere sui portoni il ferro diaccio dell'accatto 3258 29| sono le colonne su cui posa la credulità del contadiname, 3259 7| due colombe~e al lato si posaron~e nel momento l'alma inquieta 3260 54| una procellaria che tenti posarsi sui vasetti dei gerani.~ ~*~* *~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 3261 52| Spara Orsi stava in quella posizione aveva delle sensazioni dantesche: 3262 33| con tutte e due le mani e posò il mento sul tavolo giallo 3263 30| momento solo.~Oscarvilde, da possedere cavalli e ruote:~ ~e fin 3264 Dis| nel tumulto del delirio, possedesse una profonda cultura psichiatrica. 3265 Dis| di psichiatria, ma è in possesso d'una singolare esperienza 3266 | possono 3267 Dis| raffinatezza, situandolo in uno dei posti più avanzati sul luminoso 3268 53| vino che gli è stato dato. Postogli il calice alla bocca ha 3269 30| che a Oscarvilde gli hanno potato il gambaraccio.~– Va' a 3270 Dis| Il pubblico profano non potè restare insensibile di fronte 3271 47| respiro ed ha soffiato il suo potente alito esplosivo sul casamento 3272 Dis| l'estrema sensibilità, il potere impressionistico, la possibilità 3273 28| non vedeva il momento di poterla scodellare alla Corte a 3274 28| cinematografo cercava un gobbo per poterlo vestire alla goldoniana 3275 | potevano 3276 | potevo 3277 | potrebbero 3278 | potrei 3279 | potresti 3280 | potuto 3281 32| Vi sentite contento?~– Poverino se fossi fuori sarei contento.... 3282 52| seduto, così, sull'orlo del pozzale – e Spara Orsi dette atto 3283 20| LUNA A CANFINO~ ~ ~ ~La pozzanghera torba abbassa il lume di 3284 Dis| volessi comporre un trattato pratico di Psichiatria, a valermi 3285 53| decapitata forse dal convulso preagonico? – Il fatto sta che all' 3286 Dis| sue creazioni hanno dei precedenti, hanno raccordi storici, 3287 6| violino e attaccò un motivo precipitante saltando e ballando:~ ~Sfoghi 3288 5| SUL PRECIPIZIO~ ~ ~ ~– Me lo fai un favore?~– 3289 2| manda informazioni esatte e precise io, io, eterno di Dio, gli 3290 8| 893, trentacinque anni precisi. Nelle arene gli atleti 3291 Dis| rapidamente in istrumenti di precisione clinica.~Sia sufficiente 3292 8| come il marmo, a scatto preciso, colla logica delle macchine 3293 55| sole, indora la fronte del predestinato alla garrotta, una maiolica 3294 28| già mia madre me lo aveva predetto.~– «Ricordati che finirai 3295 51| fine è più saporita e lo predicò anche il prete all'altare, 3296 29| Matteo Civitali, l'allievo prediletto di Donatello e il Cavalier 3297 29| diffidente verso la scienza preferiva il Cavalocchio all'avvocato 3298 8| continuò tacita come quando si prega dentro noi stessi.~ ~*~* *~ ~ 3299 51| Avevate fe' che non sapessi pregare? – urlò delirante la Sdrenita: – 3300 30| al zoppo Oscarvilde che pregherà per i vostri poveri morti, 3301 6| ripidissimo monte.~– Però vi prego, o fratelli, o madre, o 3302 Dis| sue prime manifestazioni preistoriche vi si scorge l'effetto di 3303 30| male Oscarvilde? – disse premuroso il vile di Varese.~– No – 3304 29| contatti col mondo di là prendendo amorevolmente le mani diaccie 3305 47| sull'erba sfinito e bolzo.~– Prendete quell'uomo e fatelo muovere – 3306 6| casa: fatelo ritornare, lo prendo io in custodia.~ ~*~* *~ ~ 3307 29| cornicioni del San Michele prendono largo nel cielo intenerito, 3308 2| strascicano il peso delle loro preoccupazioni; una guida il rosario e 3309 29| tavole il Cavaliere Grotta preparava i discorsi per il contadiname, 3310 52| accettava tutte le mattine una presa di tabacco da un pacifico 3311 55| PRESCRITTO L'ABITO NERO~ ~ ~ ~Sulla 3312 Dis| hanno fruttato le opere qui presentate.~Con l'Arte ha completato 3313 Dis| Viani non ha bisogno di - presentazione.~Ma la sua Mostra d'oggi, 3314 Dis| ritornato a Viareggio ha presieduto con giovanile vigore la 3315 Dis| allucinato».~La voce «allucinato» presuppone un elemento psicopatologico, 3316 Dis| dei soggetti.~Con ciò non pretendo davvero di affermare «tout 3317 52| ripugnante.~– Dev'essere il pretore immascherato a prete – disse 3318 42| COLAZIONE DI PREVIDENZA~ ~ ~ ~Il pazzo,~acceffa 3319 Dis| visione, che si potrebbe dire «previsione» dell'opera che deve uscire 3320 54| pavimenti sono ingentiliti di preziosi tappeti floreali.~Ai piani 3321 37| che valuta siffatte cose a prezzo di fabbrica, e felice è 3322 47| ghiaiottole, i penetrali delle prigioni tanfati di lezzo, gli scalei 3323 8| dei tanti scampati dalla prigionia e andava da Erode a Pilato 3324 54| uguali, ha guardato, alla prim'alba di stamane, la piletta 3325 23| setata,~Iniettata di sangue primaverile.~Il pazzo ti bacia come 3326 29| sempre là ad attendere il suo principale, dal quale era trattato 3327 Dis| Subcosciente nelle sue linee principali.~Ma sarebbe assurdamente 3328 29| del contado, nè precoce nè procace, con un viso che pareva 3329 Dis| all'artista-Viani.~Viani procede nelle sue creazioni di primo 3330 54| di fiori campestri. Lì la procescione ha sostato ed il prete ha 3331 Dis| compierà secondo tutti i processi «normali» del pensiero, 3332 54| Crocifisso esce come volando. I processionanti, divisi in due file, come 3333 54| qui si scorgono le altre processioni della piana, ma questa è 3334 51| disposarmi lì per lì, sulla proda, ma io gli feci paleo e 3335 Dis| settore mentale. Esse non sono prodotti d'una fantasia in eccesso, 3336 Dis| mietuto nel campo patologico, producendo una serie ininterrotta di 3337 29| dei gobbi e delle gobbe produsse un gran colpo di sangue 3338 Dis| relazione profonda fra le produzioni anormali dello spirito e 3339 Dis| questo libro, tenuto dal Prof. Guglielmo Lippi Francesconi.~ ~ ~ 3340 Dis| dal Maestro.~Il pubblico profano non potè restare insensibile 3341 53| morti, a chi lo interrogava proferiva gelide parole: – Vengo di 3342 Dis| di uno studio affannoso, profondissimo.~Il suo Genio crea, sì, 3343 Dis| proviene quasi sempre dalle profondità del Subcosciente ed ha un 3344 26| nube di loppa nell'aria profumata di biancospini.~Nel cortile 3345 1| ceraceraceralalalaccacacacacaca. Ventate verdi profumate d'erba nascente in mezzo 3346 15| aie gelide di sinibbio.~PROIBITE~LE ENTRATE DI FAVORE.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 3347 23| tronconi d'ali senza bordoni.~ ~PROIBITO L'INGRESSO A SPETTACOLO 3348 6| danno osso a bizzeffe colla proibizione di guardar sotto la stadera.~ 3349 Dis| riproduzioni del dolore umano, proiettato nel settore mentale. Esse 3350 30| a piangere, ma Varese fu pronto al conforto:~– O che piangi! ' 3351 53| queste due parole è stata pronunziata dall'ergastolano. S'è udito 3352 28| trincettate appena sentì la proposta, anzi il calzolaio gobbo, 3353 | propria 3354 30| maligno com'era mi fece proseguire e giunto alla porta del 3355 51| rotture sporse il capo di Proserpina:~– Passate via – urlò.~– 3356 22| PROSPETTIVA~ ~ ~ ~Il pipistrello,~ombrello 3357 30| coperta di cavallo col viso prossimo ad una lanterna a olio di 3358 8| aveva l'aspetto d'un pastore protestante vestito di bordato scuro, 3359 29| Santa Zita, la verginella protettrice delle serve.~Il Cavaliere 3360 47| ambizioso di me che mi dice provare per credere. La cassetta 3361 7| aureolare questa maschera provata alle aride penitenze ed 3362 53| Gran sacrificio.~Chi non provava ribrezzo ad ascoltare quell' 3363 28| indispettito. E la vecchia proverbiava:~– Bada che finirai più 3364 28| siano. È proprio vero il proverbio che dice: Chi va per far 3365 33| disse perplesso il pazzo, e proverbiò al medico: – Ma lei è sicuro 3366 Dis| espressioni artistiche, nesso che proviene quasi sempre dalle profondità 3367 Dis| mirabile vasto sguardo sulle Provincie Tirrene della Toscana. Appena 3368 30| vita o di morte, ora vi provo.~ ~*~* *~ ~Un giorno il 3369 29| trascurati, il Cavaliere Grotta provò anche un pezzo d'esordio: « 3370 30| carità – e con voce arrogante provocante e molesta cominciò una lunga 3371 43| bastimento capolevato di prua rovescia il pazzo sul pietrato 3372 43| ceppo.~Un colpo di mare a prugravia via, s'è rotto sul mascone. 3373 28| levante, verso i bugnoni delle prunache, il Barone Dresdde che si 3374 Dis| sorse dai penetrali della psiche umana quasi di getto, e 3375 29| parole. Il padre Paoli, il psichiatra cristiano, che tutti i giorni, 3376 Dis| sua visita all'Istituto psichiatrico.~La sua inenarrabile sofferenza 3377 Dis| indagine sull'alterazione psichica attraverso l'esame esteriore 3378 Dis| fisica e l'atroce dolore psichico, l'asma tenebroso, ossessionante, 3379 Dis| impressioni sul «complesso psichico-Viani» in rapporto all'artista-Viani.~ 3380 Dis| complesso architettonico della Psicoanalisi, l'Incosciente sia sempre 3381 Dis| una singolare esperienza psicologica. Ciò gli è bastato perchè 3382 Dis| riguardante le condizioni psicologiche dell'Artista al momento 3383 8| semi-stuporoso e parvero arrestarsi i psicomotorii. Dopo cascò come slacciato 3384 8| manifesta grave arresto psicomotorio, tonalità dolorose dell' 3385 8| frenosi ciclotimica, con stati psicopatici accessuali alterni di agitazione 3386 Dis| impeto creativo con elementi psicopatologici ha cessato di esistere. 3387 55| quello di un pollo roso dalle pucette.~La camicia di marmo statuario 3388 2| della bestia feroce. Coi pugni scarnati un di loro si percuote 3389 6| pollaiolo ti rifila dei pulcini gonfi d'acqua, il limonaio 3390 30| la noce, il bozzello e la puleggia. O udite!~Una mattina fu 3391 48| vedono gli scienziati, tutto pulito e diaccio, e gli fa schifo.~– 3392 13| ricompensarlo gli portano i fiori pungi topi e l'ortiche e lui, 3393 36| colle di fiori, un contadino pungola i giovenchi nivei, con la 3394 7| atteggiamenti, quando Domjngo puntava un dito giù verso i sottoscala, 3395 38| medico s'inciela fino alle punte dei piedi. Vola.~– Lo vedi 3396 30| mostreggiature di bulgaro giallo punteggiate a dentro e fuori, un paio 3397 Dis| volesse prendere tra due punti di vista, quello riguardante 3398 30| mondo.~E Carnòt per tutti ci puntò sopra un dito in verticale, 3399 | puoi 3400 7| portoghese, chè il profeta è di pura origine lucchese, razza 3401 Dis| caratteri morbosi.~E si renda pure quanto più si vuole intensa 3402 53| capitava al suo paese, purgano, esangue, con le labbra 3403 Dis| Viani-letterato.~Per me, che ho dovuto purtroppo fare inaridire, fra le pagine 3404 6| fornai impastano grano che puzza e ti danno il pane di due 3405 28| mille pareva che noi si puzzasse tutti come avelli scoperchiati. 3406 Dis| riempiendo decine di grossi quaderni di appunti, cenni storici, 3407 53| marmato c'era la toppa bianca quadra col numero nero.~– Come 3408 7| di castagno dalla testa quadrata e dal ventre stecchito ai 3409 53| raziocinio particolarmente quadrati e stabili: – «La saviezza 3410 2| quelle di un fantoccio.~Dal quadratone di una finestra si scorge 3411 53| di color macubino, toppe quadre bianche sul cuor con nel 3412 2| impassibile: i monti celesti quadrettati dall'inferiate sembrano 3413 47| chi il franco.~Lì per lì quadrupedi e via. – Dice, guarda, t' 3414 | Qualcuna 3415 | qualora 3416 | quand' 3417 47| Sono nato nello sperone quantuno la metà della Nazione m' 3418 | quaranta 3419 28| fra gli indiziati e una quarantina di scapigliati erano in 3420 28| buttato in «Venezia» (popoloso quartiere della città intersecato 3421 2| Nozzano, La Certosa. I quercioli e i castagni della selva 3422 30| che dopo una settimana per questioni di spine ventose, quelle 3423 28| quando risoffiavi tutto alla questura.~– Quando ti facevi vento 3424 2| salgono l'erta del monte di Quiesa. In vetta rosseggiano boschi 3425 Dis| quanto invece a trovare la quiete necessaria per lavorare.~ 3426 Dis| E poi venne, all'Asilo quieto di Nozzano, sulle rive del 3427 9| solo aveva tritolato venti quintali di scorza di pino. Il ciuco 3428 53| sulla Val d'Arno, tra le quinte dei grandi gazometri e la 3429 47| la settimana avendo una quota mensile mi pare che ci possa 3430 7| faceva pensare a un frate rabdomante.~ ~Acqua e morte presto 3431 Dis| nella quale egli solo si raccapezza. Oppure era la composizione 3432 28| schifo!~– Ora che non ti raccatta più nemmeno il barroccio 3433 54| sciame di farfalle che si raccolgono sull'impiantito in cerchi, 3434 54| appassisce; il malaugurio è sui raccolti, e l'erba non fiorita va 3435 28| filo di pietà per i suoi raccomandati, ma il Barone alla insidiosa 3436 30| mercato diceva serio: mi raccomando al vostro buon cuore. Io 3437 6| in bara~a collo torto~mi racconta~di che male è morto.~ ~Colpa 3438 53| anni dallo sguardo atono e raccorcito dalle muraglie, eran giovani 3439 Dis| hanno dei precedenti, hanno raccordi storici, hanno radici in 3440 8| medesime pagine, una gioia radiante gl'illuminava il viso. Sul 3441 33| radichella dalla parte della radica amara, e le tu' pecore brucano 3442 33| stomaco.~– I morti mangiano la radichella dalla parte della radica 3443 7| da folti uliveti, quella radiosa mattina d'aprile, strepitavano 3444 29| cavallo e a piedi s'eran tutti radunati sulle «prese del Serchio» 3445 Ded| quali i romani solevano raffigurare i Fiumi: poggiato sul polso 3446 Dis| raggiunto ora la più squisita raffinatezza, situandolo in uno dei posti 3447 29| che pareva recessero delle raganelle, specialmente per le parole 3448 29| mateo (così chiamavano le ragazze di campagna il cappello 3449 53| esaudito dal destino. Quando da ragazzetto si arrampicava come un gatto 3450 47| Perchè una sera venne un ragazzotto in camera mia e con una 3451 29| consumazione, essendo la ragazzuola fuggita alle parole interrogative 3452 30| sulla via rotabile.~Appena raggiunsero il primo ceppo di case abitate 3453 Dis| richiamare alla nostra mente, ha raggiunto ora la più squisita raffinatezza, 3454 8| Infatti l'uomo, partendo, mi ragguagliò che egli era della classe 3455 53| sono riflesse, capovolte in ragionamenti complicati e macchinosi, 3456 Dis| alcunchè di riflessivo, di ragionato, di profondamente studiato, 3457 19| MAGGIO~ ~ ~ ~Raglio di ciuco affamato,~bramito 3458 40| mani alle maglie i pazzi ragnano sopra la rete terminale~ 3459 30| lanterna, le larghe tele dei ragni si muovevano all'alito caldo 3460 15| altitudini.~Qui floscia la ramaglia sgronda sul terreno impalpo.~ 3461 7| hanno delle sfumature di rame e sono partiti a fiammella, 3462 7| bardiglio un epitaffio il quale rammemora che costì albergò – Santo 3463 51| ho anche le zucche che si rampicano sul tetto e rimangono al 3464 43| scotta in bando, terzarola la randa, ammaina il pollaccone, 3465 7| lucchese, razza dell'istinto randagio dei cani.~Certo quand'egli 3466 10| abbozzito e la pancia piena di ranocchi, stanotte ho dormito lungo 3467 29| pianigiano che sembrava un enorme ranocchio ingrandito, un mezzano di 3468 29| bianco nubiloso, l'ultimo rantolo del motore, si spenge, il 3469 52| In veste di pastor lupi rapaci». Non sente che gli ci ni 3470 30| un pidocchio su una testa rapata la parola gobbetto: infamità 3471 53| bestiame: visi glabri, teste rapate a macchina rasa, vestiti 3472 47| rosso come un cocomero, rapato dei capelli a dovere, fu 3473 Dis| pennello si trasformassero rapidamente in istrumenti di precisione 3474 Dis| difettano in questa mia rapidissima, potrebbe essere oltremodo 3475 Dis| assorbiva nel disegno.~Prendeva rapidissimamente centinaia di appunti, che, 3476 Dis| sono visti crearsi numerosi rapporti fra queste entità contrastanti.~ 3477 Dis| complesso psichico-Viani» in rapporto all'artista-Viani.~Viani 3478 Dis| nuova stigmate di audacia rappresentativa, esige qualche parola di 3479 Dis| elemento ideale sarebbe quindi rappresentato qui dal contributo intellettuale 3480 Dis| Incas Peruviani; poi la rappresentazione della terrificante sofferenza 3481 54| compresi di riverenza, come raramente si vede durante tante funzioni. 3482 53| teste rapate a macchina rasa, vestiti di ruvida iuta 3483 29| topo, viso sbarbificato, rase le sopracciglie e i baffi, 3484 28| malediva i suoi genitori.~Rasentando i muri come un paralitico, 3485 54| soldati sulle vie maestre, rasentano le pareti per non pesticciare, 3486 52| un libretto foderato di raso rosso non riquadrò a Spara 3487 2| vestito di cielo turchino raspa con l'unghie la ghiaia e 3488 6| come i pastrani – disse rasserenandosi il violinista: – risalgo 3489 54| dei fiori sacri si sono rasserenati come anditi di convento. 3490 47| biasci da te la capra, ti rassoda il costato. – gli urlavano 3491 12| bestie.~Mugghia la vacca alla rastrelliera.~– Chi era?~– Un capo vuoto.~ 3492 28| l'odore dei fieni nelle rastrigliere facevano sognare il Barone 3493 4| vetraglia delle finestre par rattenga un impetuoso mare che fischia 3494 29| staccatisi dai colonnati rattorti, e la cima della spada dell' 3495 31| quello del cimitero) le mani rattrappite come gli scavi di Volterra, 3496 53| cuoio ergastolano c'erano rattrappiti i piedi di Valentino della 3497 13| medico seguito da tutta la rattutaglia del manicomio, come il primo 3498 55| fossetta clavicolare che rauca croccola di salive e di 3499 24| nero,~Vene celesti cielo.~– Rauco uno spurgo sega la dura 3500 29| detto Boddino, che in un ravoglio gli avevano mangiato il 3501 3| chè tardi è per chi non si ravvede mai, e se avete scritto 3502 3| baccalà il giorno piovoso, o ravvedetevi e spicinate tutto, chè tardi