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2-averl | avrei-cipre | circo-dubit | durer-grati | gratt-lunga | lurid-papa | papav-ravve | razza-scopp | scorb-sutur | svane-vocin | vogli-zuppo
         grassetto = Testo principale
     Cap.grigio = Testo di commento

4504 7| muoia e non luci,~ma se svanen senza far tempesta~allor 4505 Dis| riafferrava e il ricordo svaniva.~Nella sua nobiltà d'animo, 4506 47| cominciò a picchiare sulla sveglia e io dissi: Suona – e lui: 4507 43| sperone di monte . O camorri svegliatevi che io mi salvo, e voi affogherete 4508 29| complicazioni non aveva svelato nemmeno a Mangiazzuppe: 4509 28| urlò una donna, e si svenne.~ ~*~*   *~ ~Dopo la condanna 4510 28| un ragazzo.~Il Barone gli sventola una legnata che, andando 4511 29| Apollo e di poi incendiata e sventrata, che Apollo volle perpetuare 4512 17| imperla nella buzzamaglia.~ ~SVENTRATE IL PAZZO.~ 4513 31| piedi del quadrumano, ed è sventrato.~– Come ti chiami?~– Bracciadoro.~– 4514 Dis| non voleva togliere allo sventurato quel po' di soddisfazione 4515 29| orecchi e sviscera gli occhi svergazzati dalla pazzia e dallo spavento.~ 4516 53| strappato, sanguinante, motoso, svergazzato dalla epilessia negli occhi 4517 14| ammicciato in un canto; ieri ha sverginato una saliera. Un pazzo, ha 4518 30| Guarda faccia di sughero svergognato e spiarispondeva spiritato 4519 30| troppo a collo detti una sverinata alle stanghe e lo persi. 4520 44| veggenza strabuzza da gli occhi svicerati, il cuore martella, il petto 4521 29| si tampona gli orecchi e sviscera gli occhi svergazzati dalla 4522 29| cielo chiaro e profondo. Si svita in un canto col capo al 4523 29| sinistro, con le lunghe braccia svitate che sciabolavano l'aria 4524 50| fagiuoli sembrò essersi svuotato come un otre del vento, 4525 29| Merendone» che aveva un taccio con la padrona per digrumare 4526 30| Vàgero.~– Ah vil da Dio! e tacevi. Scommetto che è quello 4527 8| la declamazione continuò tacita come quando si prega dentro 4528 2| d'entrare nel recinto è taciturna. Un cancello verde con sbarre 4529 6| portare lo strumento.~Tutti tacquero. Una delle cognate andò 4530 8| battono il capo in due spigoli taglianti: Dante e Shakespeare.~ ~ 4531 30| se non facevano presto a tagliargli la gamba alla coscia, Oscarvilde 4532 28| il macellaio di Pelleria tagliava il capo ad un vitello, se 4533 30| aggrumata nel testone ma ti taglieranno anche quello.~ ~*~*   *~ ~ 4534 51| che se cascate in terra tagliuzzate le pietre, venite fuori 4535 43| come un antico rematore talamita scia con un remo immaginario 4536 30| Eh quel gobbetto ha del talento, questo signor Manzone privilegiato 4537 40| braveggia come un giovenco se i talli delle viti sono alteri, 4538 30| caldo della bestia, qualche talpone suonava il tamburo dentro 4539 30| qualche talpone suonava il tamburo dentro una cassa di crusca.~ 4540 29| pertugio, e tremando si tampona gli orecchi e sviscera gli 4541 51| chiuse gli orecchi e se li tamponarono con le dita e urlavano alla 4542 29| strusciando i muri della città, tamponato il viso con un libro antiquario, 4543 12| pelle.~– Il martello,~le tanaglie,~la croce,~una boccata di 4544 43| i cavalli mustanghi.~La tanca in cui è relegato il marinaro 4545 47| penetrali delle prigioni tanfati di lezzo, gli scalei patibolari 4546 29| impazziti tra il moscaio e il tanfo caprino delle gobbe, quello 4547 29| abbassare la spalla che aveva un tantino rialzata, e gobbi e gobbe 4548 28| il Barone Dresdde che si tapinava per la terra come un derelitto 4549 29| dall'allegria ballavano la tarantella e i gobbi la manferina. 4550 30| rimosso c'era attrappata una tarantola che Carnòt prese e la schiacciò 4551 29| Forza vetturin che l'ora è tardadiceva una diligenzata 4552 40| Se gli occhi delle vite tardano a scoppiare l'uomo s'angoscia 4553 Dis| fronte alle più commoventi tare patologiche in omaggio ad 4554 25| crespo trasparente come la tarlantana abbruna la pastorella e 4555 55| essere giustiziato.~Le carra tarmolano sotto il muraglione la strada, 4556 11| colato di lava.~ ~Le carra tarmolavano sotto il muraglione la strada~ 4557 29| avrebbe portate nemmeno una tartana di cinquecento tonnellate, 4558 45| non s'è reso quel tanto di tartaro che abbiamo in corpo bisogna 4559 5| lo levi un ventino dalla tasca del panciotto?~– Eccolo.~– 4560 14| di barroccio anellate di tatuaggi violetti, con gli occhi 4561 29| bifonchio ed accorrere per la taverna con le mani protese facendo 4562 30| avvicinava mortificato ad una tavolata di gobbi che sbevazzavano 4563 2| bianco e terra d'ombra con tavoloni pitturati di giallo spento, 4564 54| fiori viene dalla singolare tavolozza di un pittore infermo, che 4565 2| catenaccio lucente. Nel tedio la gente ciampica la ghiaia 4566 8| contenuto ipocondriaco, tedium vitae.~– Ma queste firme 4567 47| dinoccolato entro la muta di tela crocchiava come un guindolo, 4568 2| teli di regatino tessuto al telare.~Non scorgendo la gente, 4569 30| presso la lanterna, le larghe tele dei ragni si muovevano all' 4570 28| Era dritto come un palo di telegrafo.~– Dovete sapere che il 4571 2| dall'inferiate sembrano teli di regatino tessuto al telare.~ 4572 54| altarino, coperto di un telo bianco, con tanti mazzi 4573 7| sua fede irragionevole e temeraria, contro il tutto piombaggine 4574 29| discacciare insetti e a temere l'avvicinarsi dei gobbi 4575 12| profumo di grano nostrale.~tempestata da cento bullette argentate.~– 4576 44| mulino e spara un pugno sulla tempia di un aguzzino.~– Almeno 4577 29| cappello equilibrato sul temporale sinistro, con le lunghe 4578 Dis| geniale e insieme dotato di tenace e paziente attenzione, può 4579 Dis| che lo ha circondato.~La tendenza del movimento psicologico 4580 3| la falce in culo e ora o tenercela o sentire lo sdricio. Ma 4581 Dis| voluto dare a me l'onore di tenere al battesimo questa sua 4582 33| Sirizio brucano l'erbetta tenerella sul declivio che finisce 4583 33| terra, belli, freschi, e tenerelli, chi sa quante volte i tuoi 4584 Dis| come laccato e, a forza di tenerlo in purga, me l'avete ridotto 4585 53| ritorno atavico verso la tenevra della coscienza, destino? 4586 52| privilegiato dal caso.~– Allora le tenga lei: il servitore anche 4587 29| Grotta.~– Allora lor signori tengono più alla gobba che alla 4588 54| ali di una procellaria che tenti posarsi sui vasetti dei 4589 29| Uno scaglione di gobbi tentò il guado del fiume con gli 4590 Dis| illustrano questo libro, tenuto dal Prof. Guglielmo Lippi 4591 Dis| psicopatologico.~La canuta teoria del «genio e follia» (con 4592 2| uguale degli andrioni, le teorie delle finestre tutte identiche, 4593 34| vita tagliata~La bocca di tepida terragiglia~inghiotte le 4594 2| che dormono in queste aure tepide di primo mattino. Come gente 4595 30| Oscarvilde palpeggiava il collo tepido della cavalla da tiro a 4596 40| pazzi ragnano sopra la rete terminale~Cecco il pazzo «Colonico» 4597 34| tagliata~La bocca di tepida terragiglia~inghiotte le lacrime,~il 4598 6| senti: i ciottolai ti danno terraglia della Gonfolina per terra 4599 53| giallo mortuario con strisce terragne e di color macubino, toppe 4600 6| fornai, ettecetera, mi terrete impastato sulla fronte un 4601 7| dalla santità alla porta terribile dell'inferno. Quello che 4602 6| pizzicagnoli ti vendono terriccio per pepe e i carbonai ti 4603 Dis| la rappresentazione della terrificante sofferenza del classico 4604 30| pezzidiceva la gente terrorizzata gettando soldi alla vista 4605 7| in caldaia si allineava terso normale ubbidiente, sciame 4606 43| molla la scotta in bando, terzarola la randa, ammaina il pollaccone, 4607 8| bacchetta: pane, carne, vino. Il terzetto era: due guardie travestite 4608 8| era smarrita.~ ~Finita la terzina l'uomo si chetò e aspettò 4609 Dis| nozioni, brani letterarî, terzine della «Commedia» o canti 4610 7| ciabattino: in un cumulo di teschi questo del Profeta emergerà 4611 13| impronta della mano nera! Il teschiotto tira a risucchio le palline 4612 2| uomini camminare su corde tese? Pagliacci e bindoli soltanto. –~ 4613 47| disse il mi' padrone.~– Il tesoro non lo piglio di gusto, 4614 2| sembrano teli di regatino tessuto al telare.~Non scorgendo 4615 28| gli avvertimenti di rito i testi furono fatti ritirare. Il 4616 53| TOCCA~ ~ ~ ~Oggi sotto la tettoia della Stazione di Pisa, 4617 14| allupato il chiacchiarone: – Tieni la lingua a te o ti ciancico 4618 5| del panciotto?~– Eccolo.~– Tienlo te. Mi faresti un altro 4619 20| alito d'una vacca.~Le labbra tifoidi della giacca del pazzo~leccano 4620 48| travagli, di buoldelculare, di tigna e di pidocchi, che fa sangue 4621 13| ergastolano, tosato come un tignoso, semino le mutande e i calzoni, 4622 Dis| qualcuno si faceva avanti e timidamente o più spesso con l'arditezza 4623 29| veicoli più strani dalle timonelle al baghere, alle bagatelle, 4624 28| scoppiavano da per tutto, i timorati della legalità correvano 4625 Dis| persecutoria, la speranza o il timore, la megalomanìa o la micromanìa, 4626 52| compromissione politica.~Sotto il timpano di una chiesa cuspidale 4627 16| parole~gialle come l'odio.~ ~TINTURA D'ODIO.~ 4628 Dis| impressi nella memoria certi tipi di deliranti e di alcoolisti, 4629 Dis| sue figure la espressione tipica della malattia dei soggetti.~ 4630 Dis| Salomè, l'atteggiamento tipico del fanciullo nella «Trasfigurazione» 4631 Dis| soggetto, il quale, per il tipo del male stesso, presenti, 4632 51| risce più dilevarvici chè tirano come un paglio di bovi. 4633 29| ebbe il barbaro coraggio di tirar un sasso alla croce, formavano 4634 47| più quattrini cominciò a tirarmi delle medaglie. Io lo so 4635 29| volesse affettare li mondo e tirarne un pezzo al Cavalier Grotta.~ 4636 30| braccia? ce ne osse roba da tirarti giù per il canal della gola.~ 4637 51| interno del chiosco la madre tirava i capelli alla figlia, e 4638 2| saviezza è una corda tesa tirente sottile sulla quale bisogna 4639 30| poi vedi come riduci. Gli tiri un par di labbrate e digli: 4640 Dis| sguardo sulle Provincie Tirrene della Toscana. Appena ritornato 4641 7| un mio grande amico poeta titanico, è quella spiritual cosa – 4642 44| squadrando il cancello dice titubante: – Sarà qui? Gli aguzzini 4643 26| spettegolìo di gallinelle. Toccale sotto; bai, bai, bai! L' 4644 30| portava nemmeno fortuna a toccarlo.~Da tutto l'insieme e da 4645 47| magazzino, a gli altri due toccarono le gambe, e a Testareggi 4646 49| ero vicino all'uscio, mi toccava l'avanzi.~ 4647 7| tempesta~allor sentirete il tocco di campana a festa.~ ~*~*   *~ ~ 4648 47| le gambe, e a Testareggi toccò il ceppo dov'era imperniato 4649 Dis| crea, sì, ed inventa, ma toglie il suo materiale dal fondo 4650 35| Al mattino un pazzo, togliendo un cavicchio di terra, 4651 Dis| bontà, il Maestro non voleva togliere allo sventurato quel po' 4652 Dis| dell'ebbro, esclamava:~– Toh, Viani!... o Lorenzo, sei 4653 53| mulero di ritorno da la Sagra toledanadiceva ai suoi amici – 4654 8| negli ovali delle pietre tombali e si muovevano lenti come 4655 34| ancorotto, il cortile,~il capo tombato di vento galleggia nel mare 4656 7| fogli d'un frontespizio.~Il tomito della carta saliva a frusto 4657 52| cominciò una requisitoria:~– Tommaso che dubita, Pietro che delira, 4658 30| di un Vàgero, questo bel tomo disse: – Gua', ecco Giacomo 4659 8| grave arresto psicomotorio, tonalità dolorose dell'animo, delirii 4660 35| nel cortile un circolo più tondo dell'O di Giotto, ma più 4661 52| come una trottola. S'udì un tonfo spaventoso.~– Gente è caduta 4662 14| di nave di pietra, e quel tonfotto laggiù, giubba lunga, a 4663 29| una tartana di cinquecento tonnellate, l'aveva messo fuori dell' 4664 28| questo infame paese ne faccio tonninagridò furibondo il barone 4665 29| cappello sodo color pancia di topo, viso sbarbificato, rase 4666 53| sul cuore marmato c'era la toppa bianca quadra col numero 4667 20| CANFINO~ ~ ~ ~La pozzanghera torba abbassa il lume di luna,~ 4668 38| sodo e caprino, l'occhio torbido, la bocca incagnita, gli 4669 55| il giallo della funebre torcia a vento.~– Morirò così!~ 4670 30| e contro i gobbi tirò un torcione fradicio mezzo di rigovernatura.~– 4671 41| po' qua, un po' .... a Torino?~– Prima, e poi?~– Poi andò 4672 30| schiena, tanto mi ha dato un tormento a caso, e te ti sgomenti 4673 Dis| contorcono, trascinati dalla tormentosa follia, i mille e mille 4674 53| il telaio delle quattro torri impostate nei paesi finitimi 4675 6| defunto in bara~a collo torto~mi racconta~di che male 4676 Dis| Provincie Tirrene della Toscana. Appena ritornato a Viareggio 4677 35| hai fatto il circolo, esci tosto, or dunque!~– O fratello 4678 Dis| saprà che ha composto per il Touring un mirabile vasto sguardo 4679 Dis| profondo rispetto per Moreau De Tours e per Lombroso) è ormai 4680 Dis| pretendo davvero di affermare «tout court» che l'opera d'arte 4681 54| vermiglione dei papaveri trabocca da un corbello; in un canto 4682 29| sulla piazza una ragazza traccagnotta del contado, precoce 4683 29| bobbia bisognava avere la trachea come un tubo di chiavica. 4684 52| occidentale del Bosforo Tracio...~– Ho capitodisse Spara 4685 52| trema, Giuda Iscariotte che tradisce.... o mos.... mos, mosca 4686 29| viso una parola d'amore traduce i verbi stragozzati: – Oh 4687 53| maledizioni.~La mattina di poi lo traducevano allo stabilimento di San 4688 26| lume di luna. Un guardiano trae a quelli presi nel Diluvio, 4689 52| Orsi, come tutti quelli che trafficano intorno alle scarpe, le 4690 29| fiume si cominciò anche a trafficar di amore.~– Falla tre libbre 4691 28| scorgevano i calafati, i quali trafficavano intorno alle caldaie di 4692 29| sentiva, sette volte e sette, trafitto il costato e la cuticagna.~ 4693 3| per uno, a testa, con i trafori per le corna che le abbiamo 4694 54| un astro palpitante, che tragga dietro tutta questa moltitudine 4695 Dis| mille e mille insensati dei tragici Ospedali.~E pur soffrendo 4696 53| Chi non ricorda il gruppo tragico di quella madre dai capelli 4697 28| fibbia d'argento fu preso a traito da un gobbo, che aveva le 4698 13| ortiche e lui, dal marmo che traluce, li vede ridere atoni e 4699 40| come un velo celestino. Tralucente è il confine tra la saviezza 4700 29| con gli urli: (la prigione tramanda le notizie senza fili).~– 4701 3| quattro mura? O digrumanti tramatori contro le nostre famiglie. 4702 8| ci sia alla vostra pazzia tramescolata della birbanteria. Badate 4703 52| disse Spara Orsic'è tramescolato un pò di Sodoma e di Gomorra.~– 4704 29| inzavorrarsi di zozza, un tramescolo di liquidi filtrati in un 4705 6| impiegherò a traversare il paese, tramezzo a macellari, droghieri, 4706 4| cielo, e i crocifissi, già tramortiti, cascavano dal braccio maestro, 4707 14| di marmo e casca in terra tramortito: – O che v'è di male, è 4708 30| povero Oscarvilde era come tramutato da un tremendo dolore al 4709 29| aveva uno» e la fame lo tramutava da una cantonata all'altra; 4710 28| dei frati francescani per trangugiare la ciotola della zuppa e 4711 Dis| e che si curava in una tranquilla casa di riposo e rispondeva 4712 6| VALORE~ ~ ~ ~Ogni dovizia non tranquillizzava la madre di due fratelli, 4713 52| Orsi.~– Su quello si può transigere.~Nel frattempo s'era levata 4714 28| vitello, se in quel momento transitava il Barone Dresdde, urlava:~– 4715 26| stia di galline sotto il transito d'una stazione, un fetore 4716 33| nuvolette della primavera trapelano la collina celeste.~– A 4717 31| la pelle dura del ciuco trapelato dalle legnate, l'occhio 4718 52| s'era levata la luna che trapelava da una bifora del campanile, 4719 2| tenete qui tra i pazzi che mi trarompono il corso del pensiero con 4720 7| fissato il Santo, sparuto trasandato divorato, e nella maturità 4721 Dis| riconosceva a fatica un amico, un «trascurato», uno dei suoi «vàgeri». 4722 Dis| tipico del fanciullo nella «Trasfigurazione» di Raffaello, i quadri 4723 Dis| specialmente comprendere, prima, e trasfondere poi, nella sua opera, il 4724 Dis| matita e il suo pennello si trasformassero rapidamente in istrumenti 4725 8| agitazione depressiva con trasformazione della personalità, confusione 4726 Dis| nozione psichiatrica, ha trasfuso nelle sue figure la espressione 4727 54| baldacchino vengono le inferme, trasognate, mortificate, umiliate. 4728 30| quella dei carri funebri che trasportano personaggi d'alto lignaggio. 4729 6| incerò l'arco, si alzò e trasse dallo strumento un motivo:~ ~ 4730 2| recinto d'un'alta muraglia che trasuda gelo come una cisterna. 4731 29| luce e baratri azzurri, trasumanato del tutto. Il destrofisico, 4732 31| ho sempre lavorato.~– Ti trattano bene qui?~– Sì, un po' di 4733 30| Carducciane.~– Al caso si deve trattare di Alessandro Manzoni – 4734 28| prime credettero che si trattasse di un'anima in pena, ma 4735 28| meglio si accertarono che si trattava di un uomo!~Alzata la chiovina 4736 13| lui fa forza di vele per trattenere le parole e guarda come 4737 29| ossequiente.~– Ti ricordi la trattoria della Sciacquaintrugli?~ 4738 7| a sera quando misura il travaglio della sua giornata?~O sei 4739 2| verde con sbarre di ferro traversali è dato volta con un catenaccio 4740 6| il tempo che impiegherò a traversare il paese, tramezzo a macellari, 4741 8| terzetto era: due guardie travestite che accompagnavano un pazzo 4742 7| arcate da casa matta, certe travi inchiavardate a stiva di 4743 2| il greto di un fiume che travolga il ghiaino ad incielarsi 4744 54| coro si fonde in un impeto travolgente:~ ~O di Fede sublime mistero!~ ~*~*   *~ ~ 4745 30| di nero e accordellato a treccia la coda.~Oscarvilde essendosi 4746 29| aperto, sotto le grondaie trecentesche di un casone lucchese. Di 4747 27| spera di ghiaccio.~Le labbra tremano come implumi nel nido.~– 4748 29| in alta uniforme, e tutta tremante disse che quel signore laggiù, 4749 7| sette volte il tuo nome farà tremare l'inferno.~– Per quel Dio4750 7| con adeguata lentezza alla tremenda, paurosa, imponderabile, 4751 29| gendarme era preso da un tremito e rivelava tutto). Sulla 4752 54| chè tutti stringono nella tremola mano di cera la lunga candela 4753 8| le labbra rosse e sorde tremolavano: – Più matti di così si 4754 8| papi; ogni tanto il treno tremotava sulla linea; poi il silenzio 4755 23| Addenta il bocciuolo~Come il tremulo capezzolo d'una vergine 4756 8| come papi; ogni tanto il treno tremotava sulla linea; poi 4757 8| era della classe del '893, trentacinque anni precisi. Nelle arene 4758 Dis| vastissima opera artistica trentennale di Lorenzo Viani e la sua 4759 54| contadini, destandosi, hanno trepidanti guardato nelle pilette l' 4760 54| impiantito in cerchi, losanghe, triangoli, fregi, calici con su l' 4761 28| paese, in cui doveva tanto tribolare, di nottetempo. Il paese 4762 28| madre del Barone Dresdde tribolata nel viso e suppliziata nei 4763 28| apparve su di un palchetto col tricorno in capo e la livrea rossa 4764 6| rifilano pesce di padule per triglie di scoglio.~– I macellari, 4765 47| Giannini col martello per trinciare le cipolle.~– Lo vuol vedere 4766 29| alla croce, formavano il trio degli Eresiarchi.~ su 4767 54| della messe abbondante. Tristezza e guai se l'erba appassisce; 4768 2| Tre donne vestite di nero, tritando Ave e Pater, salgono l'erta 4769 7| tufate e la mandibola, atta a tritar ghiaia levigata di fiume, 4770 33| la collina celeste.~– A tritarla ben benedice il pazzo 4771 7| arcigno? Stiva di parole tritate dentro il cassone dell'esametro 4772 28| Chi sarà?~– Ci vedo del trito.~Si seppe che il Barone 4773 9| brenne bolze. Da solo aveva tritolato venti quintali di scorza 4774 16| pazzo digruma,~frantuma,~trituma,~la cicca bavosa.~La bocca 4775 51| invece agli uomini gli dico: trogli, perchè oibbò mi s'arizza 4776 51| vivente. E tu figlia porca trogola e' fottuta stai a giornate 4777 51| le cosce, allora porche trogole e fottute, vi dico che la 4778 51| femmina. E io gli dissi: trogolo vatti lava il niffo, che 4779 30| a librate nella faccia, troiai.~– Guarda che qualcuno di 4780 29| alla via destra, e capitava Troncaceri e Biasciabodde con «Pesta 4781 2| sulla vacca annegata, canne tronchi d'albero e pecore gonfie 4782 30| gli era diventata come un tronco di sughero, non ci aveva 4783 30| soldi alla vista del povero troncone scamozzato: soltanto Varese 4784 23| scarne sue braccia come tronconi d'ali senza bordoni.~ ~PROIBITO 4785 Dis| Vedete questo? Era bello, tronfio per il gran bere, era come 4786 | troppo 4787 30| disse Varese e staccò un trotterello sulla via rotabile.~Appena 4788 47| muovere, scattò , staccò il trotto e a gran carriera fece tutto 4789 37| vengano e tira via. Chi trova di che affliggersi di tutto, 4790 7| guisa d'orrida caverna.~ ~Trovandomi ne l'universo grande abbandonato~ 4791 29| giudice istruttore, non trovandovi gli estremi ordinò senz' 4792 8| ma in quel verso tutti ci trovano la loro storia. – Anche 4793 10| Son matto da legare che a trovarne un altro come me bisognerebbe 4794 28| I camerali trovarono un'occupazione anche al 4795 30| rompersi il fil delle reni, e trovarsi a battere sui portoni il 4796 Dis| più giovane e non minore, troverà nella Mostra d'oggi un completamento, 4797 29| quelli delle gobbe eran truci come quelli della Versiera. 4798 28| le mani agli stiletti per trucidarlo, ma l'allarme dato, con 4799 42| cane.~Guattisce,~grugola,~trugola,~mugola,~col viso entro 4800 14| Salamone e ha il cervello di un trullo. Cotesto fa miracoli, naviga 4801 | tue 4802 7| già la spugna dell'ossa tufate e la mandibola, atta a tritar 4803 54| delle rose, il giallo dei tulipani.~Il pittore disegna, con 4804 30| calvaria gli c'era buttato un tumore maligno e stravolgeva gli 4805 48| monco, pien di cancheri, di tumori, di travagli, di buoldelculare, 4806 28| riconoscete come autori dei tumulti, delle sparatorie, dei saccheggi, 4807 Dis| sulla scena personaggi nel tumulto del delirio, possedesse 4808 2| meditazione.~– Qual pensiero ti turba?~– Uno solo – rispose il 4809 52| mentre egli era in quel turbamento di coscienza, un ignoto ( 4810 Dis| attraendoli, commuovendoli, turbandoli, si possa spiegare come 4811 8| roncola e gli occhi tutti turbati; l'altro, calvo, meningitico, 4812 8| tempo gli aveva messo un turbine nel capo: – Più matto di 4813 Dis| tempesta che avvolgeva in spire turbinose tutto il suo essere, quanto 4814 8| mentale, contegno disordinato, turbolento, insonne, irritabilità, 4815 29| Antraccoli, che con due parole turchine rimetteva insieme le ossa 4816 51| coglio fagioli e grano turco, saggina, segale, scandella 4817 53| sangue. Risse, oltraggi, turpiloqui, vilipendi, contravvenzioni 4818 53| pesce fresco – la legge tutela anche il dormivegli antelucano – 4819 Dis| pervaso, ma disse solo:~– Tuttociò è molto bello, è molto esatto, 4820 7| allineava terso normale ubbidiente, sciame di piccoli uccelli 4821 40| brinata, la neve.~Se gli uccelletti bezzicano sul colto, il 4822 30| disse inviperito il gobbo Uccio con un paio di baffi rossi 4823 29| tratto dall'utero di Corinide uccisa da Apollo e di poi incendiata 4824 52| girò come una trottola. S'udì un tonfo spaventoso.~– Gente 4825 30| bozzello e la puleggia. O udite!~Una mattina fu veduto Oscarvilde 4826 53| pronunziata dall'ergastolano. S'è udito bene la parola vino – decapitata 4827 51| alla figlia, e quella coll'ugne graffiava i vetri: – Sei 4828 Dis| Roccatagliata, la Deledda e poi Ugo Ojetti, Margherita Sarfatti, 4829 2| il vasto casone, l'ordine uguale degli andrioni, le teorie 4830 54| alzandosi dalla corsia dei letti uguali, ha guardato, alla prim' 4831 39| Dove siamo qui?~– Uhm sarà un convento.... questi 4832 7| argentata in grigio da folti uliveti, quella radiosa mattina 4833 Dis| opera che deve uscire dall'ulteriore sua elaborazione ed in quell' 4834 12| ULTIM'ATTO~ ~ ~ ~Tra due argini 4835 44| strambe. Il suo possente ululo belvino atterrisce e impaura. 4836 2| occhi, diacci come pietra umida di guazza, il rimanente 4837 28| Corte!» tutti s'alzarono umiliati. Le facce fiscali dei giudici 4838 7| mano spropositata, secca, uncinata, della larghezza d'un embrice.~ 4839 | uni 4840 29| cavalieri: – Cavaliere! – l'unico che si voltasse era il Cavaliere 4841 29| braccia di una guardia in alta uniforme, e tutta tremante disse 4842 Dis| opera sua esiste una grande unità di pensieri, insieme con 4843 10| bisognerebbe girare la terra universa. Mi sento il capo, vuoto, 4844 53| nel giorno del Giudizio universale. Il numero è ritornato in 4845 53| dalla perdizione.~Galera università del delitto? La sentenza 4846 7| caverna.~ ~Trovandomi ne l'universo grande abbandonato~che a 4847 28| ragazzi. Il balaimme era tanto unto e liso che faceva ribrezzo 4848 Dis| critico.~Ma io ho studiato l'uomo-Viani, il «caso» Viani dal punto 4849 4| vetrame accenciati dall'uragano.~Il Filori guarda e trema, 4850 30| tra il frate Nolano e l'Urbinate.~– Cos'è questo anatraio 4851 30| Bruno e Raffaello Sanzio da Urbino, il tuo protettore amato.~ 4852 28| Rosso, rosso, rosso – gli urlano.~Risponde scilinguato:~– 4853 53| espiare la colpa di aver urlato all'alba che le paranze 4854 54| abbacinante percuote questi occhi usati alla clausura, un suono 4855 54| sottomessa all'arco basso d'uscita: di sotto il portale il 4856 42| IL TEATRO È FORNITO D'USCITE DI SICUREZZA.~ 4857 48| di salassi bianchi, che uscivano dalla spelonca della tramontana, 4858 8| a tutti, sgualcito dall'uso, parlava chiaro: Affetto 4859 29| di Esculapio, tratto dall'utero di Corinide uccisa da Apollo 4860 Dis| atteggiamento è uno dei primi e più utili elementi della ricerca psichiatrica. 4861 29| gesti parevano pigiassero l'uva nella bigoncia.~– Tra me 4862 Ded| pietose, l'anima ardente!~ ~L. V.~Fossa dell'Abate.~Primavera 4863 30| potato il gambaraccio.~– Va' a lavorare, vagabondo d' 4864 51| sbollentate, ho pecore e vacche e galline e io, detta la 4865 47| piedi un paio di scarponi di vacchettone irti di chiodi spiccò un 4866 30| gambaraccio.~– Va' a lavorare, vagabondo d'un gobbo, che dalle malizie 4867 8| riportarlo in camera egli vagellava: – Meglio un oceano d'armi 4868 Ded| aperta fraternità apuana e vageresca, a nome di tutti gli Apuani 4869 51| sulla sua aia, io dissi: vaggo per i fatti miei, e allora 4870 29| Gli occhi di mostro marino vagolano sul ghiaino, le labbra marce 4871 7| Nella tipografia Valdinievolina c'è inciso sopra una capace 4872 Dis| pratico di Psichiatria, a valermi di quasi tutti i disegni 4873 37| avveduto, se accomodasse la valigia, e prendesse un biglietto 4874 37| mano. Sapiente è colui che valuta siffatte cose a prezzo di 4875 Dis| Kaulbach, di Géricault, di Van Gogh e le tre estasi di 4876 47| non sai scrivere ma sai vangare.~– Avevi dato trenta sacchi 4877 51| saperei anche leggere il Vangelo e lo disse anche un frate 4878 2| Il mare è sfumato di vapori. Campane a festa ovunque, 4879 Dis| completato lo studio dei varî dissennati, già descritti 4880 51| E io gli dissi: trogolo vatti lava il niffo, che la tu 4881 52| di un muricciolo c'era un vecchietto segaligno tutto imbucatato, 4882 30| alla porta del paese, non vedendolo più sul carretto, la testa 4883 14| pelo che il giudizio, a vederlo pare un Salamone e ha il 4884 13| nemmeno il latte di gallina, a vederti te con quel grugno rinceppato 4885 29| fecondati dal lavoro, si vedevano le spighe aprirsi e richiudersi, 4886 Dis| è il Manicomio. Noi li vediamo così.~La lode semplice e 4887 29| teste di gatto, orinali vedovi del manico, bigongioli di 4888 7| mi getterò al suolo, mi vedrà qualcuno,~avrà pietà vedendomi 4889 Dis| quel formicolìo di frantumi vegetanti, messi a bruciare sul rogo 4890 44| prossima a morire. Tutta la veggenza strabuzza da gli occhi svicerati, 4891 3| fratelli, o venite un po' giù a veglia con noi poveri cristi che 4892 51| viene tanta mai gente alla vegliata che mangionno tutta la corata 4893 3| dato per cibarmi tutta la vegliumata del catino che portavano 4894 29| della peste, con tutti i veicoli più strani dalle timonelle 4895 30| il cielo era sempre tutto vellutato di nero e la luna, giallo 4896 54| automobile vi transita a gran velocità. Intorno e in alto, boschetti 4897 6| duro, – nato a Ferrara – la vendano quanto gli pare a loro e 4898 29| sul sedile di un vàgero venditore di libri antichi all'aperto, 4899 6| per pepe e i carbonai ti vendon sassi dipinti di nero.~– 4900 28| avrebbero già buttato in «Venezia» (popoloso quartiere della 4901 | vengano 4902 | vengon 4903 | vengono 4904 | venir 4905 40| angoscia perchè: Fatiche mie venitemi dietro. S'angoscia se la 4906 | vennero 4907 1| ceraceraceralalalaccacacacacaca. Ventate verdi profumate d'erba nascente 4908 50| verde monda alitata dal venticello della primavera, e come 4909 34| STASERA FUNZIONERA IL VENTILATORE.~ 4910 28| pane per le formiche da una ventina di giorni.~Ma si seppe una 4911 5| l'ultimo. Me lo levi un ventino dalla tasca del panciotto?~– 4912 54| con l'altra mano, fanno da ventola chè la fiammella non debba 4913 30| settimana per questioni di spine ventose, quelle specie di agave 4914 53| cui pende, come un otre ventricale, il fagotto degli indumenti. 4915 | venuta 4916 | venuto 4917 32| qualcosa di male?~– Eh.... veramente sì.... perchè a quella strega 4918 Dis| produzione.~L'abituale parsimonia verbale non permise al mio maestro 4919 28| agenti confermarono tutti i verbali.~Il pubblico Ministero fece 4920 6| lo guardarono senza far verbo e senza sorridere; i ragazzi 4921 3| qui allo scrocchetto il verchione dietro le reni e ci sono 4922 Dis| alcoolisti, che rispondono a vere entità cliniche. Chi leggerà 4923 53| il furibondo donghe delle verghe percosse, sfavillanti diaccio 4924 7| bianco il Divino~alzando una verghetta~questa farà cammino.~ ~*~*   *~ ~ 4925 29| devota di Santa Zita, la verginella protettrice delle serve.~ 4926 30| intemerata: – Sarebbe una bella vergogna disabbandonare un povero 4927 31| ho sempre lavorato.~– Vergognati maiale!~– Silenzio costaggiù, ( 4928 29| fischio diventarono come veri e uno sciame bofonchiante 4929 54| gradazione dei verdi: il vermiglione dei papaveri trabocca da 4930 | verrà 4931 | verrai 4932 22| un uccello.~Il pazzo,~che versa come un canestro,~nel letto, 4933 8| la saliva succo acido.~I versi s'empirono di tenebre, l' 4934 29| truci come quelli della Versiera. Agghiozzati dalla bile, 4935 30| ci puntò sopra un dito in verticale, come quando si punta nella 4936 | veruno 4937 30| rossicci sì che pareva una vespa ingrandita, e contro i gobbi 4938 52| strangolare i lupi? «In veste di pastor lupi rapaci». 4939 28| cercava un gobbo per poterlo vestire alla goldoniana e metterlo 4940 51| segno e santo di croce se mi vestissero a madre superiore saperei 4941 26| come una gioconda massaia vestita di celeste e di stelle.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ 4942 2| LONFERNO~ ~ ~ ~Tre donne vestite di nero, tritando Ave e 4943 54| la prima mattina ch'essi vestono di celeste, – un celeste 4944 4| e trema di spavento. La vetraglia delle finestre par rattenga 4945 4| presagio, si sbuzzano sul vetrame accenciati dall'uragano.~ 4946 29| le gonnelle un pentolo di vetriolo per bruciargli la faccia; 4947 29| Si salvi chi può!~– Forza vetturin che l'ora è tarda – diceva 4948 53| e quando ritornava «di viaggio fresco», vestito di velluto 4949 Dis| mirabili risorse dello spirito Vianesco) hanno permesso all'Artista 4950 Dis| maggiori hanno studiato Viani-artista, Viani-letterato.~Per me, 4951 Dis| studiato Viani-artista, Viani-letterato.~Per me, che ho dovuto purtroppo 4952 29| Rimortaglio, del Massarosese, il Viaregginume, i Pietrasantini e le locche 4953 15| s'accallano le vetrate.~– Viatemivviaviavia via via via. –~Sui vetri 4954 54| un celeste altomare, che vibra sulle pareti immacolate, – 4955 53| mentre nel cielo di Pisa vibravano i rintocchi della campana 4956 Dis| Critica!) ed il loro animo vibrerà nel modo intenso desiderato 4957 30| tutti all'ultimo piano, vicini al creaturo celeste? Ce 4958 29| macerate, e la «Strega» di Vicopelago che levava il diavolo di 4959 Dis| la commozione di cui lo vidi pervaso, ma disse solo:~– 4960 53| vilipendi, contravvenzioni alla vigilanza speciale, alterazioni di 4961 30| accesa, perchè egli potesse vigilare durante la notte la bestia 4962 7| dalla scure pagana, la madre vigilava piamente dal Cielo: – «A 4963 6| Sfoghi di miseria,~canti, vigilie, fame.~Venti moscoviti,~ 4964 30| terrorizzato Oscarvildevigliaccaccio.~– Sicchè se tu avessi le 4965 2| cielo.~– Mandami a casa o vigliacco – rintrona nel cavo delle 4966 Dis| presieduto con giovanile vigore la Giuria della Mostra regionale 4967 30| disse il Vàgero.~– Ah vil da Dio! e tacevi. Scommetto 4968 30| Oscarvilde? – disse premuroso il vile di Varese.~– No – rispose 4969 53| Risse, oltraggi, turpiloqui, vilipendi, contravvenzioni alla vigilanza 4970 8| disprezzato dalla morte del sogno, vilipeso col ferro della tomba superba, 4971 29| di aquile), dei Monti di Villa, di Montegatesi, di Fornoli, 4972 6| calesse e mura palazzi e ville.~– Il calzolaio ti mette 4973 53| gelide parole: – Vengo di villeggiatura! A molti egli faceva ribrezzo, 4974 47| portata.~– Come ti chiami?~– Vinardi Ida.~– Sei una donna?~– 4975 33| volte fanno a tira tira, e vince chi ha il dente più forte 4976 2| violenti dei monti sangue e viola e il bianco calce lattata 4977 53| mandamentale, tutto ecchimosi violacee, con gli occhi impassibili 4978 54| tutti d'argento, i campi violacei, i bovi nivei, le carra 4979 Dis| senzazioni ricevute, direi violentemente, nelle sue visite all'Istituto, 4980 2| è visibile tra i colori violenti dei monti sangue e viola 4981 14| barroccio anellate di tatuaggi violetti, con gli occhi stralunati 4982 54| casone giallognolo sul cielo violetto. La croce d'argento sembra, 4983 8| dei pali elettrici, una viottola, un cancello ed un casellante 4984 29| l'ossa con il suo sputo viperino.~L'inseguimento accanito 4985 8| forte.~ ~*~*   *~ ~Feci da Virgilio all'uomo e lo condussi all' 4986 53| entro un carro bestiame: visi glabri, teste rapate a macchina 4987 2| risata. Ma l'uomo non è visibile tra i colori violenti dei 4988 14| dice il pazzo gigantesco ai visitatori, – miratelo! quello è un 4989 Dis| e non organo sensoriale visivo), perchè nel suo animo s' 4990 54| pittore infermo, che decora di vistosi e sgargianti tappeti i grigi 4991 8| contenuto ipocondriaco, tedium vitae.~– Ma queste firme vanno 4992 51| anche i bovi! E ciò anche la vitella! E non mi cicio io tutto 4993 40| giovenco se i talli delle viti sono alteri, e se le gemme 4994 30| pietrato del fosso per il solo vitto: un beverone d'orzo simile 4995 53| bocca di Valentino spurgava vituperi e sacrileghe maledizioni.~ 4996 Dis| animata, come sempre, dal vivace senso di pietà verso tutti 4997 Dis| tutta l'ardente bramosia di vivere. Aveva salito ansimando 4998 Dis| conservavano pur sempre la loro vivida fiamma, lanciarono un vasto 4999 Ded| a dissetare gli aridi, a vivificare i riarsi.~Accetti, caro 5000 53| rinvecchigniti tutti servatoi di vizi e di peccati che partivano 5001 40| una brinata può farne un vizzato da rifiutarlo anco le bestie. 5002 51| terra, che io avrei avuto vocazione. Ma io non mi volli tagliare 5003 47| riccioli? Un pazzo con una vocina bianca si allontana scandalizzato.


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