Lorenzo Viani
Le chiavi nel pozzo

STANOTTE SI SOGNA

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STANOTTE SI SOGNA

 

 

 

Nel dormitorio ogni letto cuoce carne selvatica e manda un alito di rigno. I pazzi dormono garrottati, con la lingua tra un impalpo di bava.

Lontano s'ode il saracco che sega una ciocca di rovere.

Un pazzo sogna d'esser savio e parla come un libro: – Il mondo è pieno di capricci e di miserie, grandi e piccine: tutti i giorni e in tutti i luoghi si tocca con mano. Sapiente è colui che valuta siffatte cose a prezzo di fabbrica, e felice è chi le piglia come vengano e tira via. Chi trova di che affliggersi di tutto, di che ridere ogni momento, di che farsi ostacolo e croce di quel che avviene volta volta, o era meglio fosse rimasto uovo, o sarebbe più avveduto, se accomodasse la valigia, e prendesse un biglietto per l'altro mondo.

Il guardiano notturno stupefatto di questo discorso logico desta il sonnambulo, gli ottura il naso con le dita. L'altro come aggallandosi dal profondo del mare fissa stranulato il guardia, che gli dice serio:

Stanotte fai dei discorsi che non mi riquadrano, ma che ti son prese le paturne?

 

 

 

 

 

 

 

 


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