Lorenzo Viani
Le chiavi nel pozzo

L'AMBULANTE

Precedente

Successivo

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

L'AMBULANTE

 

 

 

Non ci credevi che ci fosse lonferno

et ora ne verrai meco in sempiterno.

 

Un ombrellaccio da pioggia aperto rovesciato e confitto in terra è la bottega dell'ambulante, quando piove l'ambulante si mette la bottega sul capo e va per la campagna felice e beato. Baruffi di refe, cartine d'aghi, gomitoli, ghiomi, carta e buste, ceralacca e spago. Sulla cima di ogni stecca è appiccato un bamboccio e uomini col fischio al culo, ma di sasso.

Seduto sul muricciolo di un fossatello in aperta campagna l'ambulante gorgheggia, zufola, pispiglia, gracida, imitando uccelli piccoli e grandi.

Babbaruffiffi, aghighighighi, ghioghioghiomimimimiiiiiiii, ceraceraceralalalaccacacacacaca. Ventate verdi profumate d'erba nascente in mezzo a tanti colori di lontananze. Il merciaiolo grida: – Gente? Ma siete tutte morte?

Perchè allora ti han portato qui?

– O me lo dica lei? C'era un deposito per una pazzia, fu il padrone che strizzando gli occhi a du' marugei, disse: – Allora portatelo così e così.... O chi se lo credeva che «così e così» fosse lonferno de' giudei. Perbacco se ci vengo, dissi, se ci devo venire per forza vengo subito. O che avrebbe fatto lei?

– E se esci che fai?

– O me lo dica lei?

Perchè qualche volta piangi?

– È la disperazione.... sa.... vedo quella cosa.... vedo quell'altra.... una volta ero libero, m'intende?

– Lo sai perchè ti faccio tutte queste domande?

Mah.... È padrone lei.... Scrive.

– Allora portatelo «così e così» e buttate le chiavi nel pozzo.

– Ha sentito nulla lei?

– No.

– Ma io sì.

 

 

 

 

 

 

 


Precedente

Successivo

Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC
IntraText® (VA1) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2009. Content in this page is licensed under a Creative Commons License