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Alfabetica [« »] buttò 3 buzzurri 2 buzzurro 1 c' 163 c. 2 cà 1 ça 1 | Frequenza [« »] 165 ed 164 donna 164 fosse 163 c' 161 senza 158 dunque 156 oh | Carlo Righetti, alias Cletto Arrighi I quattro amori di Claudia Concordanze c' |
Parte, Cap.
1 1, 1| rinchiuse. Santa Caterina non c'entra con essa.~A furia di 2 1, 1| mettersi ad una tavola dove non c'erano avventori.~Tanto giù 3 1, 1| come lì sullo spianato c’era folla. Tutta gente caratteristica. 4 1, 1| mia morte tutto è perduto! C'è poi una clausola, che lega 5 1, 1| poi a scoprire? A giorni c'è il ricolto delle castagne, 6 1, 1| sorsero di fianco. Ora non c'era più modo di fuggire, 7 1, 2| sui due piedi, di botto!~C’era nel lacrimare della bella 8 1, 2| fu un punto solo. In Arno c'era poca acqua. In quattro 9 1, 2| portò fuori svenuta.~Non c'era intorno anima viva. Nessuno 10 1, 3| quale nel mondo volgare non c'è perdono, nè indulgenza, 11 1, 4| quella casa di Oliosi... dove c'eri anche tu....~— Lei! Quell' 12 1, 4| bandiera d'Oliosi? E poi io non c'ero proprio nella casa.... 13 1, 4| precisamente al posto dove è ora, c'era il presepio, co' suoi 14 1, 4| Ma, dico, mamma, che cosa c'è di nuovo oggi, per mia 15 1, 4| guarda.... altro che buono! E c'è chi meriterebbe che io 16 1, 4| piede in questa casa.~Non c'era nulla a ribattere!~ ~ 17 1, 4| barattolo dove l'anno dianzi c'erano delle ciliegie nello 18 1, 4| lisciandosi i baffi e dicendo: non c’è male ancora; e passando 19 1, 4| inenarrabile schianto.~— Non c'è perdono che tenga — tuonò 20 1, 5| scoppiò in lagrime.~— Che c'è? — sclamò ridendo la Nina. — 21 1, 5| molti paesi barbari dove non c'è duello, furono per così 22 1, 6| del resto anche stamattina c'è stato un duello, e uno 23 1, 6| la sua Euridice.~— Ma che c'entra tutto questo?~— Dico 24 1, 7| liberalità inesauribili; non c'è stata sottoscrizione patriottica 25 1, 7| A sentirlo parlare, poi, c'è da non credere alle proprie 26 1, 7| diceva qualche volta — non c'è stato che quel buon diavolo 27 1, 7| Povero signor Filandro! Egli c'è riuscito finalmente, poco 28 1, 8| avete detto ieri sera.~— C'è anche una donna, ma voglio 29 1, 8| parecchi. E che belle donnette! C'è tra le altre una certa 30 1, 8| stabilimento, che tra le altre cose c'è pericolo di valanghe.~— 31 1, 8| Non è più di moda!~— Che c'entra la moda? Credi tu, 32 1, 8| un braccio: — Vedo che c'è il marchese Cacciaterra. 33 1, 10| Stabilimento. La sconosciuta non c'era.~Domandò di lei a tutti 34 1, 11| venuti su. Di là, vedono, c'è il ponte dell'inferno, 35 1, 12| alberi, poi! Per me non c'è nulla di più stupido d' 36 1, 12| 27 anni!~— E dunque? Che c'è di nuovo? — cominciò sotto 37 1, 12| schiva come un'appestata! C'è da perdere la testa! Oh 38 1, 12| dice scribacchino, quando c'è presente uno scrittore.~— 39 1, 12| in generale! Io, dove non c'è la musica, mi secco e ci 40 1, 13| più debole dell'uomo.~— C'è del vero, ma non in tutto! 41 1, 13| potendo, l'avrebbe voluto. C'è in Italia una frase che 42 1, 13| sono!~— Ma che necessità c'è di farsi rapire? Non sei 43 1, 13| mia mano a mio zio. Non c'è una ragione al mondo di 44 2, 1| che passino in terraferma. C’è dippiù la contemplazione 45 2, 1| da una donna.~— Ma come c'entra una quistione sottile 46 2, 1| ci può essere poesia dove c'è la certezza matematica 47 2, 1| ogni modo, ripeto, che cosa c'entrano gli angeli?~— A dir 48 2, 3| gesuita, nè gentiluomo!~C'era nella voce del principe 49 2, 3| cascate del Chamboul, dove c'è un famoso tempio dedicato 50 2, 3| cominciavano le colline e c'erano caverne nei contorni; 51 2, 3| visionario. Nel suo racconto non c' era nulla di romantico, 52 2, 3| nulla di romantico, come non c'è nulla di più comune in 53 2, 4| ninna nanna.~Nella gran sala c'era molta gente; e, a finestrelle 54 2, 4| alto mare, di notte buia, c'è nella voce di un marinaio, 55 2, 4| della rassegnazione. Non c'era più nulla da fare, fuorchè 56 2, 4| avuti i piedi a segno, e c'era poi sempre la solita 57 2, 4| principe di Bandjarra non c'era.~Intorno agli estinti 58 2, 5| cominciarono a parlare.~— C'è da farne venti cause! — 59 2, 8| come nel ferro le scorie; e c'è per essi un nome abbastanza 60 2, 8| sciaguratamente il posto c'è! Il governo crede aver 61 2, 8| carnefice. Dal momento che c'è la pena di morte ci deve 62 2, 8| boia! Dal momento che non c'è il divorzio ci devono essere 63 2, 8| autorizzati! Dal momento che c'è una questura politica ci 64 2, 8| quelle stanze. Tanto più che c'erano de' buoni tappeti!~ 65 2, 8| barba e occhi castagni?~— C'è quella voglia di lampone 66 2, 10| prossimo!~— Ma, in nome di Dio, c'era bisogno di portarsi in 67 2, 10| buonissima speculazione.~— Non c'è che dire! — sclamò il notaio. — 68 2, 11| che davano su un giardino. C'era in essa un confortabile 69 2, 11| sembravano tanti inviti a sedere; c'erano quadri di autori appesi 70 2, 11| di disegno, ma anche qui c'è un guaio: io, non so il 71 2, 11| straordinaria e nuova, che in verità c'è da strabiliarne. Giacchè, 72 2, 11| così perchè il popolo non c'entra menomamente.~— Credevo 73 2, 11| assicura, n'è vero, che non c'è da restar compromesso accettando 74 2, 11| vero? — sclamò Steno.~— Non c'è che un caso solo in cui 75 2, 12| sola, tutti e tre uniti. Ma c'era il rischio che l'occhio 76 2, 12| compero tutto quello che c'è da vendere — rispose il 77 2, 12| gradini della scala.~— Che c'è di nuovo? — gli domandò 78 2, 12| gli domandò Steno.~— C'è, c'è una cosa incredibile! — 79 2, 12| gli domandò Steno.~— C'è, c'è una cosa incredibile! — 80 2, 12| la sua trippa a sedere. — C'è che Gignous ha venduto 81 2, 13| artistica lo avesse ispirato.~Ma c'era ben altro!~ ~Ecco che 82 2, 13| chissà che cosa diamine c'è sotto ora! Basta; stiamo 83 2, 13| vedere!~Comunque fosse, c'era da guadagnar cinque mila 84 2, 13| sostituzione è in sospeso. C'è da aprire un secondo plico, 85 2, 13| trovatello... In ogni modo c'è sempre grandissimo pericolo. 86 2, 13| E facendolo giuocare, c'è da cavarne profitto. Proponetegli 87 2, 14| voi, non dubitate.~— Non c’è da sgomentarsi del resto — 88 2, 15| cominciò la comare — c'è questo signore che è venuto 89 2, 15| maledetta parola!»~Ma non c'era verso! L'aveva udita 90 2, 16| sia la nemica dell'altra? C'è in me la europea che comincia, 91 2, 16| la brutta idea... ma non c'è caso; la è come la marea... 92 2, 16| restare innocente quando c'è, in casa, una nonna bigotta, 93 2, 16| averle scritte lui! Qui c'è della dettatura! Ma scoprirò!~ ~ 94 2, 16| Altrimenti guai a me!... E poi c'è un sacro dovere di mezzo.~— 95 2, 17| fenca, fenca afanti. Non c'è pisogno ti fare tanta complimenta, 96 2, 17| anni?~— Le rimanenze non c'entrano colla produzione. 97 2, 18| ardeva di febbre.~— Ma che c'è di nuovo? Tu mi sembri 98 2, 18| Claudia rispose di sì.~— C'è da credere al magnetismo!~— 99 2, 19| come dicono gli Inglesi.~— C'è da muoversi molto? — aveva 100 2, 19| sembrare avversione: di più c'è quella medesima sofferenza 101 2, 19| cui fu rapito il tesoro, e c'è quella di cui soffre l' 102 2, 19| scolparti?~— Scolparmi? C'è colpa? Sono io forse che 103 2, 19| senza che sapesse che io c'ero? Fosse mai una prova 104 2, 22| rigore del termine. In essa c'è la quintessenza della contraddizione 105 2, 23| quale, si può dire, non c'entrava premeditazione, nè 106 2, 23| confessione di un amore colpevole, c'è qualche cosa che supera 107 2, 23| signori fisiologi, non c'è via di mezzo, per un uomo. 108 2, 23| ridicolo la virtù maschile.~ ~C'è nella storia sacra una 109 2, 23| qualunque puritano a dirmi, se c'è scena coperta di maggior 110 2, 24| Per certi delitti non c'è perdono.~ ~Mentre il Millo 111 2, 24| Forestina. Voleva amore!~ ~— Non c'è altro! — sclamò balzando 112 2, 24| chi sono, io. Con lei non c'è che la forza che possa 113 2, 25| antare sola a Milano?~— Che c'è di male? Nun sono io vedova 114 2, 25| mi basta. A Milano non c'è lo zio?~— Ma lui tomani 115 2, 25| minacciai si avvera, e non c'è forza che valga a salvarmi! 116 2, 25| soglia dell'uscio.~— Che c'è? — domandò la Claudia ridendo.~— 117 2, 26| ma non è tutto.~— Che c'è di più? Mio Dio, tu mi 118 2, 27| figlio di Tommaso B... non c'è stato modo di trovarlo.~ ~ 119 2, 27| lei parrà un poco strano. C'è, tra le altre cose, in 120 2, 27| idee sul tornaconto che c'è, o che ci dovrebbe essere, 121 2, 27| signor Steno Marazzi non c’è?~Tutto le teste si volgevano 122 2, 28| la lettera d'invito. Non c'è nessuno fra i presenti, 123 2, 29| dicono che a questo mondo non c'è felicità ripetono una cosa 124 2, 30| a non capire lo scherzo, c'è da mandar l'autore alla 125 2, 30| ricevetti mai nulla.~— Oh ma c'è dunque proprio chi mi vuol 126 2, 30| che uscirne atterrito. Non c'è lingua umana che sopporti 127 2, 30| raccogliere la eredità? Non c'era dubbio! Egli solo, l' 128 2, 30| può avermi tradito! Non c'è dubbio! Nataniele Rota 129 2, 31| chimera!~Nei costumi odierni c'è, è vero, una certa riservatezza 130 2, 31| fuorchè da sè stessa.~ ~Non c'è idea della bontà modesta 131 2, 32| li apre e che li chiude, c'era quella sciagurata orma 132 2, 32| e domandatene conto. Non c'è uomo a Milano, dai quindici 133 2, 32| sfuggitale di bocca, così che non c'era da dubitar che non fosse 134 2, 32| convenzionale; dunque traviata. Non c'è via di mezzo! Ah se tu 135 2, 32| passo verso di lei.~— Che c'è?~— E dunque?~— Dunque che 136 2, 32| quale, per una donna, non c'è inganno possibile. — Claudia, 137 3, 1| Lodigiano o verso il Piemonte, c'è un villaggio che si compone 138 3, 1| la muraglia è interrotta, c'è un gran cascinale colla 139 3, 1| nei dodici mesi dell'anno, c'è gran movimento.~Il padrone — 140 3, 1| sarebbe difficile trovarla.~C'era il così detto basolone, 141 3, 1| Dunque che montino non c'è che la signora Ceramelli, 142 3, 1| loro con un sorriso.~— Poi c'è la signora Ceramelli degna 143 3, 1| Stacchi contò i cacciatori. C'erano tutti.~Si uscì fuori.~ ~ 144 3, 1| riuscirò mai nulla di buono.~ ~C'era nel sorriso e nelle palpebre 145 3, 1| vuol saperne di loro, e se c'è una povera creatura che 146 3, 2| Perchè non sia più amore non c’è che la indifferenza. Io 147 3, 2| per mettermi a dura prova? C'era, e c'è ancora per me 148 3, 2| mettermi a dura prova? C'era, e c'è ancora per me di che perdere 149 3, 2| sclamò il Marazzi, — Che c'entra il conte Millo? Non 150 3, 2| lettera.~— Prima di leggerla c'è da fare altri patti, caro 151 3, 2| burlo niente affatto. Non c'è nulla di incredibile mi 152 3, 2| nuovo a passeggiare.~— Ma c'è una condizione! — disse 153 3, 2| offeso, a ricordarsi che c'è al mondo un'altra creatura, 154 3, 2| Vi prego terminate.~— Non c'è altro!~ ~Steno si alzò 155 3, 3| campanili delle chiese.~— C'è un albergo in quel paese?~— 156 3, 3| donne?~— Oh sissignore; c'erano anche sei o sette signore.~— 157 3, 3| rinnovarono.~ ~Il principe non c'era. Osvaldo Millo non 158 3, 3| era. Osvaldo Millo non c'era. La signora Delmonte 159 3, 3| Delmonte nè i suoi zii non c'erano.~A chi domandar conto 160 3, 3| Ma anche la Valenti non c'era.~ ~La portinaia gli disse 161 3, 4| tra gli altri convitati c’è anche il signor Steno Marazzi.~— 162 3, 4| proposta è un po' strana.~— Non c'è nulla di strano. Per fare 163 3, 5| dimenticare il passato...~— Non c'era bisogno della sua preghiera,