Carlo Righetti, alias Cletto Arrighi
I quattro amori di Claudia

PARTE TERZA.

CAPITOLO V.   Sorpresa.

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CAPITOLO V.

 

Sorpresa.

 

Intanto che Steno e Claudia stavano nel salotto la Valenti era ritornata presso Mario Fox e gli aveva fatto cenno di seguirla. Salirono uno dietro l'altra la scala al primo piano, entrarono in una vasta camera tappezzata di cuoio di Russia, dove la Valenti si fermò e disse:

Eccoci.

 

E gli additò l'uscio della camera vicina.

Essa è . Io non l'ho avvertita ancora del vostro arrivo. Ascoltate; poi fate quello che il cuore vi detta.

 

E stettero entrambi in silenzio, coll'orecchio teso verso l'uscio della camera, da cui usciva un bisbiglio grazioso e dei piccoli scoppi di riso fresco e soave, come di donna felice.

 

Quantunque la voce fosse tanto sommessa da non poterne distinguere il timbro, Mario la conobbe.

Era quella della sua Forestina.

A un tratto egli udì:

 

Tu sei bello! Sì, tu sei bello come un cherubino. Oh mio Piero come ti amo! Se tu sapessi mia vita con che voluttà io ti stringo nelle mie braccia.

 

La Valenti sorrise e guardò in faccia al Fox che stava perplesso tra la sorpresa, lo spavento, e la gioia suprema.

 

Fece un passo per slanciarsi nella camera.

La Valenti lo trattenne.

 

No, la sorpresa le potrebbe far male. Essa è molto debole ancora, povera Forestina! Lasciate che io entri ad annunciarvi.

 

Due minuti dopo l'uscio si riapriva e la Valenti diceva a Fox.

Ora potete venire; ella vi attende.

Mario si lanciò nella camera e scorse in grembo a Forestina un bimbo nudo, sorridente e bello, che in vederlo nascose la faccia nel seno di sua madre.

 

Essa se ne stava seduta, tremante, interdetta, ansiosa, cogli occhi fissati in quelli di Mario.

Le presento Pierino Fox suo figlio di quattro mesidisse la Valenti ridendo e appoggiando la voce sull'ultima frase.

Dio di misericordia! — sclamò Mario Fox, cadendo in ginocchio ai piedi di Forestina e accogliendo il bimbo nelle sue braccia.

 

CONCLUSIONE.

 

Di ritorno dalla caccia Stacchi e la brigata trovarono, che, come Fata benefica, la Valenti aveva in poche ore fatti due miracoli.

La Valenti presentò a Stacchi e agli altri che non lo conoscevano il signor Mario Fox, che tornava da lungo viaggio e che era venuto impaziente di rivedere Forestina e Pierino.

Poi voltasi a Steno disse ad alta voce:

E lei, signor Marazzi, dia il braccio alla sua sposa.

 

Steno prese la mano di Miette la condusse dinanzi alla contessa Claudia e disse:

Ho l'onore di presentarle la signora Maria Marazzi mia moglie.

 

E quella sera la Miette cantò come un angelo.

 

 

Ora la mia storia è finita. E tu romanzo mio, che non saresti uscito adorno se Giulio Silvestri non te ne offriva spontaneo il mezzo, dovunque tu vada, racconta ai lettori l'atto gentile.

 

Milano, 6 Febbraio 1877.

Cletto Arrighi

 

 



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