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Alfabetica [« »] bussarono 1 bussola 1 byron 1 c' 87 cabalistico 1 caccia 1 cacciandosi 1 | Frequenza [« »] 89 bene 89 mai 88 ora 87 c' 87 fra 85 allora 84 detto | Carlo Righetti, alias Cletto Arrighi La scapigliatura e il 6 febbrajo Concordanze c' |
Cap.
1 Int| come nel ferro le scorie; e c'è per essi un nome abbastanza 2 Pro| alterata — È in casa?~— C'è; — rispose la voce dall' 3 Pro| Poi debbo prevenirla che c'è una condizione a cui sarei 4 Pro| il professore ridendo — C'è chi ha paura; c'è chi crede 5 Pro| ridendo — C'è chi ha paura; c'è chi crede offesa la propria 6 1| quindi a Venezia ed a Roma, c'era a Milano una certa compagnia 7 1| pavonazzo della guancia. C'era il segno delle cinque 8 2| fiorini, né piú né meno. Non c'è sbaglio... Domani ci sarà 9 2| qualcheduno che pensava a lui c'era a questo mondo.~Ad ogni 10 2| diss'egli sottovoce.~— Che c'è?~— Di qua è uscito poc' 11 2| lasciarmelo qui ieri.~— Non c'è pericolo; — disse Emilio 12 3| giovedí in casa Firmiani c'era sempre qualche invitato 13 3| appariva al contrario. Non c'era un solo nastro in lei 14 3| madre era d'origine romana; c'era nelle vene di Cristina 15 4| dalle tentazioni. Ora non c'è nulla di piú triste e di 16 4| impressione tremenda.~Ormai non c'era piú via di scampo per 17 5| braccialetto, una trina, e c'è da scommettere mille contro 18 5| in quella sollecitudine c'era un intimo senso di invidioso 19 5| sudicio al non elegante non c'è infine che un passo... 20 5| alla vita.~In caffè non c'era piú altr'anima viva, 21 5| additava Emilio che dormiva.~— C'è pericolo? — gli chiese 22 5| replicò Noemi.~— Non c'è ferita; fu un colpo di 23 6| ma, naturalmente, non c'è che suo marito che le creda... 24 6| Qualche cosa di diverso c'è nel cuore di Noemi; nessuno 25 6| capo... Ci vedo troppo. Non c'è che Emanuele che non capisce... 26 6| su questo argomento non c'è da temere... Sa piuttosto, 27 6| nostra ipotesi a quel punto c'è un abisso.~— Gli è, caro 28 6| pena, perbacco! qui non c'è nessuno che la merita. 29 7| zero.~Eppure nella stanza c'era il caminetto, e la cassa 30 7| quelle linee da dilettante, c'era un non so che di cosí 31 7| Marino verso la casa di lui. ~C'è, nella notizia di un suicidio, 32 7| sia chi si troncò la vita, c'è sempre qualche cosa di 33 7| quella fatta! E dicono che c'è la Provvidenza!~— Dov'è 34 8| Eppure tra lei e Teresa c'era tutta la differenza che 35 8| a cercar nella via dove c'è dell'umido per aver il 36 8| piangere da sua madre; né c'era verso che alcuno potesse 37 8| creatura ch'io sono!~— Che c'è di nuovo? — sclamò l'amica 38 8| sclamò l'amica alzandosi.~— C'è, che s'egli mi avesse lasciata 39 8| Gigia... e vivere?~— Oh se c'è una provvidenza ci avrà 40 8| quattro? Vivrò anch'io se c'è giustizia al mondo.~— Chi 41 9| lire... Per un Dal Poggio c'era bene di che trascurare, 42 9| non so qual affare in cui c'entrava Girolamino. Aspettò 43 9| in casa, poi vi andò.~— C'è Firmiani? — chiese egli 44 9| lei.~Montò le scale e:~— C'è il conte? — chiese di nuovo 45 9| la sala di ricevimento.~ ~C'è un proverbio, o per meglio 46 9| istinti e la tenace natura. C'era della bellissima roba; 47 9| la crestaia fosse gelosa, c'era da aspettarsene uno sdruscito, 48 10| vincere sé stesso, laddove c'era cosí piccolo bisogno 49 10| capisco, Emanuele, che cosa c'entri il guadagno d'un autore 50 10| sotto un certo aspetto, c'è da ringraziare la Provvidenza, 51 10| propria debolezza.~— Non c'è nulla da ridere, mi pare; — 52 11| Eh sa bene, i soliti. C'è lo Spadon dei dodici...~— 53 11| Paolino?~— Sí; poi c'è il Disma e il Michele colle 54 11| accarezzò il mento — poi c'è il Gabiola e due altri 55 11| mustacchi colla sinistra.~— Ah! c'è anche il Fanfirla che mi 56 11| giacché mi hai detto che c'è Paolino, ci verrò, perché 57 11| ma è cosí. Da oggi io non c'entro piú per nulla con voi; 58 11| importa nulla, ma quando c'è una probabilità di riuscita... 59 11| ineffabile, della quale non c'è che una gran fede che valga 60 11| donna da conio.~— Che cosa c'è? — chiese ella strisciando 61 11| occhi biechi — Che cosa c'è?~— C'è che, se non la finisci 62 11| biechi — Che cosa c'è?~— C'è che, se non la finisci 63 12| dunque, bene in mente. C'è a Milano sei persone, che 64 12| alla polizia?~— Perché non c'è altri che tu, che possa 65 13| Mancomale!" diss'io "Dunque non c'è altro mezzo che mettere 66 13| solito albergo?~— No; non c'erano piú camere. Ti aspetto 67 13| odiosa.~— Ma che parole!... C'è un mistero dunque? Che 68 13| talento... e perché mi ami? Oh c'è qualche cosa di piú. Io 69 14| Ma già tu scherzi e non c'è modo di ragionare...~— 70 14| capisco in verità... Il male c'è o non c'è? Se c'è, in casa 71 14| verità... Il male c'è o non c'è? Se c'è, in casa mia o 72 14| Il male c'è o non c'è? Se c'è, in casa mia o non in casa 73 14| mia, fa lo stesso; se non c'è... la cosa è inutile. E 74 14| generoso e fervido amante, c'è sempre qualche cosa di 75 14| avverto, signora, che, siccome c'è della gente a pranzo, cosí 76 15| periodo di patimenti morali c'è un punto in cui, quando 77 15| signor Digliani... e, se c'era, di farlo chiamar fuori.~ 78 15| prima volta. Alla finestra c'era il segnale. Lasciò la 79 15| mondo altri che te. Non c'è che la morte che ci possa 80 15| mettimi in salvo;... non c'è tempo da perdere. Bisogna 81 16| entrare qua dentro? Fra noi c'è o non c'è una partita da 82 16| dentro? Fra noi c'è o non c'è una partita da aggiustare? 83 Epi| In tutta la sua persona c'era un indefinibile languore; 84 Epi| si giunse ad Arona.~— Non c'è dunque speranza di stogliervi 85 Epi| non ci credo, ma so che c'è.~— Hai torto di non crederci. 86 Epi| crederci. In tutti i proverbi c'è il suo lato di vero; — 87 Epi| od anche soltanto fisica. C'è stato il caso d'un mezzo