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Alfabetica [« »] equivale 1 equivoca 1 equivoco 1 era 437 eran 1 erano 70 erasi 1 | Frequenza [« »] 529 è 467 da 467 l' 437 era 403 come 392 io 390 del | Carlo Righetti, alias Cletto Arrighi La scapigliatura e il 6 febbrajo Concordanze era |
Cap.
1 Pro| disceso da una carrozza che s'era fermata sulla piazza di 2 Pro| ansia cocente di poco prima, era succeduta sul suo viso la 3 Pro| piccola apertura che gli si era schiusa dinanzi.~Lo sconosciuto 4 Pro| che si chiama il dovere.~Era un uomo sui cinquant'anni, 5 Pro| che in questo frattempo era andato raccapezzando su 6 Pro| partí come un lampo.~ ~S'era messo un freddo da lupo. 7 Pro| avvertí il professore che si era varcata la porta della città.~ 8 Pro| diede ad esaminarli.~La era una di quelle malinconiche 9 Pro| vôlta altissima, a spicchi, era fregiata di stucchi foggiati 10 Pro| uscio per cui poco prima era scomparso il suo compagno 11 Pro| accorto chiunque che la era abitata... e abitata da 12 Pro| aiuti della sua scienza era là.~Una veste da camera 13 Pro| volse al professore che s'era fermato qualche passo indietro 14 Pro| o a soffrire. ~La madre era fuori di pericolo.~Il professore 15 1| quindi a Venezia ed a Roma, c'era a Milano una certa compagnia 16 1| sua principal residenza era chiamata — quasi per antonomasia — 17 1| sede ufficiale e pubblica era dal tabaccaio sull'angolo 18 1| d'un club o d'un caffè…~Era stato congedato colla solita 19 1| giorno 3 febbraio 1853, che era un giovedí — vale a dire 20 1| su qual fiore posarsi, s'era finalmente adagiata in quell' 21 1| verdolini e tutti destri, era stata data ad un altro infelice, 22 1| guantai.»~— Stamattina che era il giorno della scadenza — 23 1| pavonazzo della guancia. C'era il segno delle cinque dita. 24 2| amici,~A tanto amor mercè»~ ~era un giovine tra i 22 e i 25 2| abito sta dipinto...~Emilio era appunto cosí.~Senonché bisogna 26 2| sapere che da qualche tempo s'era fatta una grande trasformazione 27 2| paio. Il suo capo, che non era mai stato coperto da altro 28 2| di feltro a larga tesa, s'era già assuefatto al cilindro, 29 2| speranza a farla sorridente.~Era la fronte di Teodoro che 30 2| sublime ad Emilio, che non s'era accorto di nulla, e andò 31 2| Del resto la sua storia, era press'a poco la storia di 32 2| non felice, tranquillo, era disceso in questo microscopico 33 2| mesi dopo il suo arrivo, era sopraggiunto quel magnifico 34 2| il quarantotto.~Anch'egli era stato sbalestrato qua e 35 2| alla sua Bergamo.~Ma com'era da aspettarsi, dopo un anno 36 2| Sei mesi dopo egli si era veduto sospendere i sussidii 37 2| sussidii da casa.~Suo padre s'era stancato di mantenere alla 38 2| nulla.~Il povero vecchio s'era andato immaginando in buona 39 2| figliuolo di tanto talento s'era dunque trovato a 23 anni 40 2| il povero desio di gloria era morto di vergogna e di dolore.~ 41 2| Emilio Digliani, e da essi era nata la compagnia brusca.~ ~ 42 2| spontaneo, che nessuno s'era attentato di toccargliene 43 2| coraggio, spinto all'audacia, era proverbiale nel battaglione.~ 44 2| qualcheduno che pensava a lui c'era a questo mondo.~Ad ogni 45 2| indovinato da un pezzo.~Emilio era infatti un trovatello.~Ed 46 2| genitori.~Ma Emilio non era un trovatello da romanzo;... 47 2| trovatello da romanzo;... era un trovatello degno del 48 2| dire a suo onore che egli era tutt'altro che un trovatello 49 2| esistenza: a ventitré anni egli era riuscito a farsi credere 50 2| il rispetto alla donna.~S'era battuto in duello per vendicare 51 2| splendido coraggio, onde s'era fatto un nome nei giorni 52 2| apparato di indifferenza non era che dissimulazione e millanteria, 53 2| Al diavolo anche tu! ~Era il codice civile austriaco.~ 54 3| giovedí in casa Firmiani c'era sempre qualche invitato 55 3| conte Lorenzo, nonagenario, era seduto nel suo fido seggiolone, 56 3| si sarebbe accorto che era astratta in un pensiero 57 3| aspettava.~ ~La bella inquieta era piú che bella; era affascinante.~ 58 3| inquieta era piú che bella; era affascinante.~I suoi tratti 59 3| come quella d'un angelo. La era una di quelle testoline 60 3| scarsa, del di lei seno, era degna dello scalpello d' 61 3| donne israelite; ma non era senza ragione: nel viaggio 62 3| corso un gran pericolo e ne era stata salvata per caso da 63 3| riconoscenza del marito, era stata tale, che aveva promesso 64 3| or sono due anni.~Noemi era l'unica figlia del secondogenito 65 3| tutto l'oro del mondo — era un bell'uomo fra i quarantacinque 66 3| rettitudine, e il cui solo difetto era una dose terribile di orgoglio, 67 3| e nessuno dei convitati era ancora comparso. L'inquietudine 68 3| primo convitato.~Costui era un uomo ne' cinquant'anni, 69 3| di essere della famiglia.~Era infatti un nipote Firmiani.~— 70 3| Cristina? — sclamò Noemi che s'era alzata e s'era mossa incontro 71 3| Noemi che s'era alzata e s'era mossa incontro al nuovo 72 3| lí presso suo marito, che era venuto anch'egli a porger 73 3| rampollo. Il marito di Cristina era il rampollo del primogenito; 74 3| generazione.~Il secondogenito era sempre vissuto con suo padre 75 3| padre in casa Firmiani, e vi era morto.~Quanto al primogenito, 76 3| trasportato a Vilna, s'era innamorato colà di una povera 77 3| ritorno a Milano, egli non era rientrato nella casa paterna, 78 3| Girolamo suo figlio, — che era appunto quello che vedemmo 79 3| di suo padre, appena si era trovato in età di prender 80 3| in età di prender moglie, era corso a chiedere consiglio 81 3| questo!~Il conte Lorenzo era uno di quegli uomini che 82 3| dire che all'epoca in cui era accaduto questo dialogo — 83 3| pretese.~ ~Cristina Firmiani era una di quelle donne a cui 84 3| appariva al contrario. Non c'era un solo nastro in lei che 85 3| Cristina, come vedemmo, era seduta accanto a Noemi; 86 3| il servitore annunciò che era in tavola, Noemi venne ad 87 3| Il cuoco di casa Firmiani era famoso.~Lo spettacolo — 88 3| occhiata divorante. ~Questa che era stata preparata all'assalto 89 3| di nuovo ne' suoi occhi.~Era di gioia, di speranza o 90 3| sposato il Firmiani ella s'era sentito crescere a poco 91 3| cessasse, da quel giorno era divenuta la piú implacabile 92 3| di sua cugina.~Sua madre era d'origine romana; c'era 93 3| era d'origine romana; c'era nelle vene di Cristina un 94 3| poteva penetrare, coperta com'era da quella maschera uniforme 95 3| avea concesso, non appena era stata assalita da quelle 96 3| quelle furie tentatrici, s'era messa all'opera malvagia. 97 3| opera malvagia. E questa era diventata lo scopo principale 98 4| segreto di Noemi.~Noemi era rimasta orfana a dodici 99 4| far visita a sua madre, era il Dal Poggio. Quarantatré 100 4| cuor libero come il dí ch'era nata, e, chiusa com'era 101 4| ch'era nata, e, chiusa com'era nelle domestiche pareti, 102 4| occhi d'una tenera madre, era stata un po' trascurata. 103 4| frase ad esprimerlo — s'era accorta quasi con ispavento 104 4| ispavento che l'uomo a cui si era legata per tutta la vita 105 4| essere altrimenti. Ella era nata per amare e per essere 106 4| lo dissi indietro.~Allora era accaduto di lei ciò che 107 4| volendo, avrebbe potuto. Era una questione d'età, di 108 4| ad una donna come Noemi. Era freddo, serio, sterile come 109 4| animo, capí che la battaglia era superiore alle sue forze, 110 4| speranza di diventar madre. Era la sola speranza rimastale 111 4| fantasia le avea dipinte quando era fanciulla. Questa idea essa 112 4| compiacenza de' suoi bambini!~ ~Era in questo stato d'animo 113 4| taciti e loquaci, Emilio era quello che Noemi avrebbe 114 4| alcuno.~Quel giorno Noemi era venuta dalla Firmiani per 115 4| volerlo, senza saperlo, le era uscito di mente ogni rimpianto 116 4| rimpianto e senz'accorgersi era stata piú interessante, 117 4| piú che eloquenti!~Egli era partito innamorato di là. 118 4| innamorato di là. Noemi era sempre stato il suo ideale, 119 4| la sua carrozza, Emilio era scantonato frettolosamente 120 4| piaceva in lei; giacché Noemi era una delle poche donne che 121 4| dopo la rivede. Forse se ne era già dimenticato. Ma la rivede, 122 4| tributavano i suoi adoratori, ell'era rimasta indifferente. E 123 4| dopo l'altro. Cristina s'era accorta di tutto, e dissimulando 124 4| esca al fuoco.~Noemi non era andata una volta sola a 125 4| Cristina, e sapeva ch'essa non era fedele a suo marito; e sapeva 126 4| rivolgerle la parola. Il giovine era tanto commosso che non ebbe 127 4| veduta, tre anni prima. Era d'estate;... la sua carrozza 128 4| estate;... la sua carrozza s'era fermata dinanzi alla bottega 129 4| mercante di mode: ella ne era discesa, e nel discendere 130 4| cosí dire, la porta, ed era venuto fino ai piedi di 131 4| Questo periodo per Noemi era durato tre mesi.~Finalmente 132 4| Finalmente una sera Emilio era partito dalla conversazione 133 4| suo vecchio alloggio, ed era andato a cercarsi tre belle 134 4| essere vista.~Ma Noemi non era venuta quel giorno. Era 135 4| era venuta quel giorno. Era passata e ripassata piú 136 4| divinazione, forse Noemi era ancora salva.~Invece le 137 4| impressione tremenda.~Ormai non c'era piú via di scampo per lei. 138 4| ore prima della fissata s'era messo a spiar dalle socchiuse 139 4| ora dopo la povera donna s'era come svegliata da un sogno 140 4| tutta in lagrime... e s'era trovata d'essere l'amante 141 4| amante di Emilio.~ ~Ella era stata felice due mesi.~Aveva 142 4| fervidi trasporti di passione era capace a un tratto di diventar 143 4| amanti.~L'impero di Noemi era stato troppo breve! La sventurata 144 4| andò a casa sua.~Ormai ell'era a tale che il resistere 145 4| moti della sua passione le era divenuto impossibile. La 146 4| meno buona di quello che era, fin dal principio forse 147 4| esistenza d'una moglie. ~Emilio era in casa; ma stava per uscirne.~ 148 4| rompere il silenzio.~Ella era venuta per chiedere al suo 149 4| ragione della sua freddezza; era venuta per dargli una prova 150 4| prova di tutto il suo amore, era venuta per dirgli che un 151 4| minuti di colloquio ella si era alzata per partire di là...~ 152 4| trattenerla, e la sventurata si era seduta di nuovo.~Però, come 153 4| forse, dir la ragione.~Noemi era uscita di là dicendo queste 154 5| soliti, dalla Firmiani, v'era andata piú presto del consueto, 155 5| del di lei colletto, ch'era un bel lavoro di ricamo, 156 5| in quella sollecitudine c'era un intimo senso di invidioso 157 5| geloso, è segno che ti ama.~Era la prima volta che Noemi 158 5| dissotto dell'ideale che ella s'era formata del vero amore, 159 5| delle parole cosí strane!... Era già da qualche tempo che 160 5| da qualche tempo che io m'era accorta della sua freddezza... 161 5| mentre la sera prima non s'era fatto scrupolo di passarla 162 5| le avesse conosciute. Ell'era troppo sincera, ella aveva 163 5| Emilio, se l'estro gli dava, era pieno di spirito. Cristina, 164 5| bellezza, andava dicendo, — era troppo buona e troppo innamorata 165 5| Noemi che la sua carrozza era alla porta.~Ella si levò 166 5| Carlo e non al Martini, dove era solito recarsi ogni sera, 167 5| soleva andare a mezzanotte era il Martini. Ora, siccome 168 5| Ora, siccome il Martini era precisamente sulla strada 169 5| caffè S. Carlo.~Quella scusa era frivola, era puerile; chi 170 5| Quella scusa era frivola, era puerile; chi non lo vede? 171 5| e che lo stesso invito era già una caparra di perdono 172 5| S. Carlo, e il suo viso era cosí tetro e stravolto dall' 173 5| l'amarezza dell'anima sua era giunta all'estremo, e il 174 5| Questa genía, che a Milano era un po' piú numerosa di quella 175 5| alla vita.~In caffè non c'era piú altr'anima viva, che 176 5| toccasse terra, Emilio s'era slanciato contro il mascalzone, 177 5| giorno dopo la povera Noemi era stata messa a piú terribile 178 5| fermò nel suo studio, che era attiguo al gabinetto in 179 5| alzò, corse allo specchio. Era pallida, sí, ma non tanto 180 5| all'uscio dove poco prima era stata origliando, ed apertolo 181 5| l'agente di cambio, che s'era levato da sedere al suo 182 5| di star ad aspettarla.~ ~Era sull'imbrunire. Entrando 183 5| tutto.~Entrò.~La camera era buia per lei che veniva 184 5| ripigliò Noemi che si era seduta sulla scranna accanto 185 5| aveva ancora parlato — ed era Gastoni — le raccontò la 186 5| trovò che la sua porta era chiusa. Allora si fe' condurre 187 5| avesse saputo ch'ella non era andata da Cristina; e si 188 5| sapeva nulla di nulla, non s'era curato di lei. Solo la mattina 189 5| camino.~Il nonno pure, quando era entrata a dargli il buon 190 5| di errore in errore, ella era giunta a tale, che ogni 191 6| Assolutamente quella donna era stata creata da Dio per 192 6| di no, crollando il capo. Era questo un moto fatto in 193 6| solo con lui — mentre Noemi era uscita anch'essa dalla sala 194 6| un po' quella figliuola.~Era la prima volta dopo quattro 195 6| Dunque la quistione non era ben posata. Tu mi parlasti 196 6| impazienza del vecchio s'era cangiata in una specie di 197 6| non ti eri accorto ch'ella era malinconica e sopra pensiero. 198 7| narrerò che il dialogo.~Si era già a quel punto in cui 199 7| quei tredici scapigliati. V'era nei loro discorsi, nei gesti, 200 7| lastrico della via...~— Chi era?~— Temistocle... un certo 201 7| zero.~Eppure nella stanza c'era il caminetto, e la cassa 202 7| il caminetto, e la cassa era piena di legna; ma Temistocle 203 7| acceso quando il freddo era sopportabile, poi si era 204 7| era sopportabile, poi si era dimenticato anche di aver 205 7| suo genere quella stanza era un vero modello. Tu Niso 206 7| fe' sorridere entrando.~Io era andato da lui per affari 207 7| trovammo noi due.~Temistocle era bello, come può essere bello 208 7| ultimi esami in poi non gli era mai piú passato per il capo 209 7| piú presto al cimitero. Era nato artista, e artista 210 7| un bel giorno dunque, s'era messo a schizzar delle figure, 211 7| quelle linee da dilettante, c'era un non so che di cosí ben 212 7| destra del povero giovine.~Era prima del quarantotto. Allora 213 7| del quarantotto. Allora si era piú allegri... ~In quelle 214 7| fremere.~Eppure anch'egli era, come Emilio, uno dei piú 215 7| fanciullo di dieci anni; era capace di star dei quarti 216 7| ore di notte.~Tutto in lui era contraddizione. Tutto in 217 7| abbastanza emozioni. Egli era nato per vivere nel cratere 218 7| crocchio di gente; ma non era sotto il balcone di Temistocle; 219 7| incerto di una candela... ~Era Temistocle!~ ~ ~ 220 8| il frastuono delle voci era andato cessando poco a poco. 221 8| sparato della camicia s'era addormentato. Gastoni faceva 222 8| paradiso turco. Teodoro era famoso per questi lazzi; 223 8| famoso per questi lazzi; era nato col bernoccolo dell' 224 8| rumore della natura gli era ignoto...~E quando ci si 225 8| Eppure tra lei e Teresa c'era tutta la differenza che 226 8| prova.~Infatti Teresa non era altro che una splendida 227 8| interesse o di egoismo, era in quell'anima pura ed ignorante 228 8| tribú Irochese.~Suo padre era cocchiere in casa Cellerovigo; 229 8| Gigia con due minori sorelle era nata e cresciuta nelle stanze 230 8| cicisbei diversi, non s'era ancora innamorata di alcuno.~ 231 8| alle loro spalle.~Senonché era poi venuto anche per lei 232 8| momento.~Un bel dí ella s'era imbattuta in Emilio Digliani, 233 8| Gigia, tornata a casa, s'era sentita nascere in cuore 234 8| studio verso le tre e mezza. Era appunto in quell'epoca in 235 8| portata dal suo desio, si era messa ad allungar la strada 236 8| accorgeva di nulla; ma ella era felice per tutto il giorno...~ 237 8| piangere da sua madre; né c'era verso che alcuno potesse 238 8| Emilio — non ancora suo — la era venuta a sapere, se non 239 8| se non altro, che egli era libero, o — come diceva 240 8| sdegnare un'avventura in cui era tanto accarezzato il suo 241 8| Vedremo.~ ~Il giorno dopo s'era trovato nella corte dell' 242 8| no? Non l'amava ella? Non era Emilio per lei, il piú caro 243 8| e di amore che Emilio s'era sentito commosso fin nel 244 8| sospiri.~ ~Emilio però non era uomo da accontentarsi di 245 8| perdizione. La severa marchesa si era creduta in dovere di farla 246 8| lasciarle del denaro, ella s'era offesa cosí di cuore, cosí 247 8| sapevano; ma è pur vero che non era loro dato di passare dalla 248 8| e migliori di prima.~Ma era poi venuto il giorno in 249 8| sua rivale. Ma, com'ella era venuta a sapere che Emilio 250 8| contessa Cristina Firmiani, s'era ingelosita di costei. Tanto 251 8| Dal Poggio.~La Dal Poggio era assai conosciuta per la 252 9| il marito di Noemi, non era uscito totalmente illeso 253 9| non dirò di gelosia — che era troppo orgoglioso per questa — 254 9| in pensieri su cui non si era piú fermato da un pezzo. 255 9| propria condotta coniugale era irriprovevole sotto ogni 256 9| diventava triste e si annoiava, era ad incolparne soltanto la 257 9| del nonno.~Il Dal Poggio era un uomo a sistemi. Nel suo 258 9| alla vita coniugale, le era andato recitando una litania 259 9| voglia; ma poi a poco a poco era accaduto nel di lei cuore 260 9| qualche adoratore. E non era il timore sollecito di chi 261 9| animo quel po' d'angustia; era la paura che il mondo potesse 262 9| lire... Per un Dal Poggio c'era bene di che trascurare, 263 9| notte sognò che Noemi gli era stata infedele, e si alzò 264 9| certo che Girolamino non era in casa, poi vi andò.~— 265 9| istinti e la tenace natura. C'era della bellissima roba; ma 266 9| il buon gusto.~ ~Cristina era cosí. Sappiamo già a un 267 9| agli amori di sua cugina, era riuscita a darle un amante. 268 9| un amante. Ma questo non era che il prologo del dramma 269 9| crestaia dalla quale non s'era distaccato ancora del tutto. 270 9| crestaia fosse gelosa, c'era da aspettarsene uno sdruscito, 271 9| avrebbe potuto servire, era andata difilato ad ordinare 272 9| udire che il marito di Noemi era venuto per parlare con Girolamino 273 9| mutata un po' da quella che era...~— Che vuoi, Emanuele? — 274 9| capiva di perdere la bussola. Era quello forse il primo accesso 275 9| che lo prendesse dacché era marito di Noemi.~Cristina 276 10| L'inquietudine di prima s'era accresciuta di tutte le 277 10| vincere sé stesso, laddove c'era cosí piccolo bisogno di 278 10| camera da letto di sua moglie era divisa dalla sua da un'ampia 279 10| ella batteva, quel pensiero era onesto; ma doveva esser 280 10| al balenar del pericolo, era di fingere di non sentirsi 281 10| mostrava che la sua anima era altrove.~Ella pensava ad 282 10| cosí l'aveva guardato, e s'era accorta subito che qualche 283 10| nel suo capo. Attenta com'era a ogni moto della sua fisonomia, 284 10| po' di compagnia.~Noemi era da tanto tempo assuefatta 285 10| ringraziamento.~Il Dal Poggio era l'uomo meno indagatore che 286 10| quest'ultima frase, che già s'era pentita d'averla lasciata 287 10| quella insolita freddezza.~Era la prima volta — l'ho già 288 10| tanto tempo assonnata, si era desta sotto quei pungoli 289 10| sua moglie come non gli era mai accaduto di guardarla 290 10| trepida fantasia finché era lontano, tanto piú si trovava 291 10| rinnovata la domanda, ell'era perduta.~Fortunatamente, 292 10| Dal Poggio, tornato in sé, era rimasto perplesso fra i 293 11| dinanzi a un tiro di fucile.~Era una bella notte, e per gli 294 11| segnava le tre e un quarto. V'era un'oscurità uniforme di 295 11| accortosi a un tratto che la gli era sfumata dinanzi, si fermò 296 11| sebbene deserta e silenziosa, era però animata da un certo 297 11| zufoli, che si avvicinava. Era prodotto da un grosso branco 298 11| cioccolatta coi crostini. Era una specie di sudicio turbante, 299 11| un bastone, a cui da cima era attaccata una vescica rigonfia, 300 11| per la contrada, ché gli era sembrato di vedere nuovamente 301 11| Domani sarò libero... Era tempo che avesse fine questa 302 11| fantasia all'altra, Emilio era giunto innanzi alla porta 303 11| staccò da un chiodino, che era in un'imposta dell'uscio, 304 11| della Foppa.~ ~La Foppa era — anzi è ancora — una bettolaccia 305 11| negozio. La Foppa infatti era già fin dal 1848 un'osteria 306 11| accender un lume mentre era già sorto il mattino, non 307 11| partita e sorvegliava i punti era il gentiluomo, quello che 308 11| fiorentino si chiama: il Signore.~Era un ragazzaccio di diciott' 309 11| del suo primo furto, glien'era restato per gloriosa memoria 310 11| lí a badare i punti, si era voltato a destra verso tre 311 11| Lisandro, che in quel punto era muto, voltosi a lui:~— Mi 312 12| consimili a quelle da cui era chiamato quella notte.~Sulle 313 12| L'impazienza di taluni era d'altronde illogica; se 314 12| costo». La compagnia brusca, era appunto un nucleo di capi « 315 12| proclami, senza agenti. Era l'opinione piú avanzata 316 12| imporre».~Uno di questi capi era Emilio Digliani «e perciò 317 12| intelligente, ritenne fuga ciò che era soltanto prudente ritirata; 318 12| entrò poco dopo che Lisandro era andato insegnando a Fanfirla 319 12| Pendolina.~Mascherato com'era, nessuno lo avrebbe riconosciuto; 320 12| in quel punto la melodia era in pieno corso, cosí il 321 12| piccolo, tarchiato, macilento, era appunto uno di quegli astuti 322 12| alberghi e nei caffè.~— Era tempo di lasciarsi vedere; — 323 12| me... se no...~Il tuono era mutato. Al tu confidenziale 324 12| mutato. Al tu confidenziale era già successo il lei.~Emilio 325 12| palazzo civico alla sua casa, era stato pulitamente soffermato 326 12| protomedico stramazzare a terra... Era morto.~«Interrogata dal 327 12| chiesa, in faccia alla quale era accaduto il fatto, rispose 328 12| che l'arcangelo Gabriello era sceso dal cielo a punire 329 12| popolazione, e lo spirito pubblico era cosí esacerbato, che, quando 330 12| Ebbene? — rimbeccò Paolino — Era forse roba sua? Lei non 331 13| tornava ad un tratto, qual era stata nei primi tempi, la 332 13| tre ore. Tre ore! Non gli era accaduto mai di trovar tanto 333 13| al sopraggiunto.~Il quale era un uomo, che, a giudicarlo 334 13| imprudenza!~Emilio, che si era accorto di quel contegno 335 13| svegliarmi dicendomi che era stato suonato il campanello, 336 13| il campanello, e che ci era qualcheduno in istrada che 337 13| Giunti nella casa dove era tua madre, smontammo, e 338 13| che mi accompagnava, e che era tuo padre, mi sbendò, e 339 13| mio padre, che, come sai, era stato antiquario e mercante 340 13| ancora i libri del negozio, m'era facile di andarlo a cercare. 341 13| vedrai Emilio, tuo padre era un uomo senza cuore. Io 342 13| far un'opera buona, a me era spinta e ricompensa sufficiente 343 13| stesso giorno io sapevo chi era tuo padre; il suo nome mi 344 13| e ai connotati capii che era veramente lui. Stetti circa 345 13| in istrada e di fissarlo. Era lui; invecchiato di dodici 346 13| invecchiato di dodici anni, ma era lui. Mi guardò, ma o fece 347 13| detto infatti che egli si era ammogliato da qualche mese. 348 13| Al primo sguardo Emilio s'era accorto che le era accaduto 349 13| Emilio s'era accorto che le era accaduto qualche cosa. Ella 350 13| profonda adorazione.~Come era bella Noemi in quella posa, 351 13| un po' pel sangue che le era rifluito tutto al cuore!~— 352 13| tanto bene... Parla ancora. Era tanto tempo che non mi dicevi 353 13| soffrire pel passato? Ma non era io... Fui un infame... Vedrai 354 13| effusione di tenerezza. ~Emilio era rimasto sopra pensiero. 355 13| te io scordavo ogni cosa. Era cosí breve il tempo di star 356 14| orgoglio offeso nel petto, era andato meditando strani 357 14| non potrà piú negarmelo... Era lei.~— Che cos'hai veduto? — 358 14| la Gigia collo sguardo; era pallido; ma non mostrava 359 14| Il Dal Poggio intanto si era levato, e s'era accostato 360 14| intanto si era levato, e s'era accostato a loro.~— Io conosco, — 361 14| sugli occhi, la Dal Poggio era corsa a casa per contrade 362 14| contrade poco frequentate, e vi era giunta nel tempo che suo 363 14| gli hai detto?~— Che la era uscita un momento per fare 364 14| alla propria situazione.~Era detto che Noemi dovesse 365 14| sue freddezze. Finché si era trattato di nascondere le 366 14| lagrime e la tristezza, le era parso facile cosa; ma ora 367 14| della casa... Povera donna! Era un lampo in notte buia, 368 14| intera; la sua anima non era piena che di lui, della 369 14| indicibile disprezzo ond'era atteggiata la fisonomia 370 14| e facendo un gesto a cui era impossibile di non ubbidire — 371 14| fatevelo dire due volte.~Noemi era come istupidita; le sue 372 14| a sua moglie, con cui si era sforzato di non mostrare 373 14| al quale poco prima non s'era degnato di dare importanza, 374 14| all'aprirsi dell'uscio.~Era calma nel suo dolore come 375 14| cosa frivola e inutile — era stato scombussolato due 376 14| Firmiani.~La conversazione era sulle rimembranze di amore. 377 14| un pezzo nel suo cuore, era rivibrata repente; forse, 378 14| anni e dall'esperienza, era frizzata in quel punto una 379 14| convitati, giacché Noemi era tanto bella che la sola 380 14| angoscia che l'opprimeva, era sbattuto in viso come ognuno 381 14| voce per accorgersi che gli era accaduto qualche cosa di 382 14| Dal Poggio, entrando, si era avanzato verso di lui a 383 14| sclamò poi — Ma forse non si era già piú in tempo... Povera 384 14| parola in parola il dialogo s'era mutato in vero diverbio, 385 14| che il partire da Milano era il rimedio piú inutile del 386 14| spalle con disprezzo.~— Era inutile che tu venissi a 387 14| s'avvidero che la camera era deserta. Il marito andò 388 14| cortinaggi, guardò nel letto; era vuoto... Un'idea funesta 389 14| allestendo i bauli. Egli era cosí stravolto che questa 390 14| sua circospezione se ne era ita in fumo.~— Dov'è mia 391 15| incertezza. Di questa ormai Noemi era liberata. Suo marito sapeva 392 15| sempre risentita per lui, si era mutata in vero odio, in 393 15| buon vecchio. Dopo ciò, si era messa a letto.~La mattina 394 15| suo marito, e inteso ch'era fuori di casa, non aveva 395 15| gioie che trovò sottomano, era uscita.~Battevano le undici. 396 15| signor Digliani... e, se c'era, di farlo chiamar fuori.~ 397 15| Digliani da due giorni non s'era veduto alla banca. Noemi 398 15| indietro, disse di tornare dov'era stato la prima volta. Alla 399 15| prima volta. Alla finestra c'era il segnale. Lasciò la carrozza 400 15| sul pavimento, Emilio s'era levato precipitosamente 401 15| precipitosamente e le si era slanciato incontro; non 402 15| presentarsi sull'uscio si era anch'essa levata da sedere. ~ 403 15| veder quello sconosciuto, s'era arrestata con una leggera 404 15| il velo sugli occhi, si era ritratta indietro.~Emilio 405 15| contro alla stanza d'onde era uscito:~— Cara, — le disse — 406 16| torto.~Se non che in Emilio era cosí fresca la impressione 407 16| impressione delle parole di Noemi, era cosí vivo lo sdegno contro 408 16| si udí nel gabinetto dove era nascosta Noemi e il rumore 409 16| discreto spazio, in realtà era accaduta nel tempo che un 410 16| uscio del gabinetto d'onde era uscito poco prima il grido 411 17| quando in quando:~— Eppure era necessario; era necessario!~ 412 17| Eppure era necessario; era necessario!~Emilio seduto 413 17| ancora disperatamente... era divenuta a un tratto la 414 17| un colpo lo sventurato s'era veduto troncare tutte le 415 17| sclama Bartelloni che s'era levato anch'egli, e s'era 416 17| era levato anch'egli, e s'era messo alla finestra a fianco 417 17| Veloce come turbine Emilio si era slanciato a corsa nella 418 17| barricata. Un omnibus, che era giunto in quel luogo al 419 17| la lotta corpo a corpo era già impegnata fra una cinquantina 420 17| terra, vide Emilio da cui era stato salvato e riconoscendolo:~— 421 17| nuovamente a combattere.~Era Niso Piertini.~ ~I Tedeschi, 422 17| scannavano miseramente sul posto. Era in essi un delirio di strage...~ 423 17| castello, mentre Gustavo che era entrato il primo di tutti, 424 17| forse di essere solo, s'era determinato a far ciò da 425 Epi| un uomo di mezza età, che era andata a sedersi con lui 426 Epi| primi posti, a poppa.~Ella era cosí bella, e aveva qualche 427 Epi| di lei, come affascinati. Era impossibile guardandola 428 Epi| le stava a meraviglia, ed era stupendamente intonato coll' 429 Epi| In tutta la sua persona c'era un indefinibile languore; 430 Epi| rimembranza. La sua anima non era quaggiú; una contemplazione 431 Epi| indovinare s'avrebbe detto ch'era la cameriera, o la dama 432 Epi| camerino dell'economo, dove era stato a levare i biglietti. 433 Epi| sclamò Gastoni — Ma non s'era ella divisa da suo marito?~— 434 Epi| marito?~— Tutt'altro.~— Non era ella fuggita di casa? Io 435 Epi| scompiglio in quella casa.~— Era fuggita infatti, ma ora 436 Epi| Quando Noemi seppe che Emilio era stato ucciso, come si crede, 437 Epi| di Cristina Firmiani, che era stata colpita dal cholera