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Alfabetica [« »] ghiotto 1 ghirlande 1 già 78 giacchè 51 giace 1 giammai 9 giardini 3 | Frequenza [« »] 51 col 51 dalla 51 donna 51 giacchè 51 loro 51 musica 51 sarà | Achille Giovanni Cagna Un bel sogno Concordanze giacchè |
Cap.
1 I| pianista Ermanno Alvise, giacchè era desso il gentile disturbatore 2 I| aveva accettato volentieri giacchè riguardo a madamigella Laura, 3 II| cerimonie di presentazione, giacchè la madre di Laura già conosceva 4 II| le passava per la mente, giacchè in quei suoni ella vi trovava 5 II| coraggio di accingerci a tanto, giacchè gli occhi parlano spesso 6 III| visione, un ideale13? No, giacchè egli avea sentite le mani 7 III| guadagnato qualche dolore, giacchè era facile scoprire che 8 IV| impossibile resistere più oltre, giacchè se dipendeva solamente dalla 9 V| sì poco la società.... Ma giacchè parliamo di quel pittore, 10 VI| ben riparato dalla luce giacchè entrandovi stentavasi a 11 VI| venire. In così dire Laura, giacchè era ben dessa, lasciò la 12 VII| godere in terra - Ridano pure giacchè non sanno piangere; il riso 13 VIII| necessariamente diverso per entrambi giacchè il tuo cuore amando si apre 14 VIII| di quella cara fanciulla, giacchè sotto quelle parole velate 15 VIII| anelava a quel momento, giacchè avrebbe potuto parlare di 16 IX| particolarmente; ho finito.~Era tempo, giacchè Ermanno non ne poteva più, 17 IX| mia pace per istudiare, giacchè l'arte oramai non ha per 18 X| bellissima, ma mio Dio! giacchè eri sulla strada potevi 19 X| piangessi nel lasciarti, giacchè tu hai sì poca fede in me! - 20 X| ben stranamente cambiata, giacchè mi rubasti col cuore quel 21 X| nascono nella meditazione? Ma giacchè tu sei causa di questa impotenza 22 XI| faccia molto più allegra, giacchè sua madre nel vederlo entrare, 23 XI| alquanto, fare un viaggio. - Giacchè lavori tutto l'anno, è pur 24 XI| colazione, e poi ti farai pulito giacchè per le dieci ho promesso 25 XI| Animo dunque, sbrighiamoci, giacchè vedo che l'aria di Milano 26 XI| loro prime cure affettuose, giacchè ad esso sono dovute quelle 27 XI| ingenuità veramente materna, giacchè chiunque altro si sarebbe 28 XII| necessario, rispose Ermanno, giacchè io gli aveva tutto confidato.~- 29 XIII| quelle fantasie da Salon, giacchè ei studiava quasi sempre 30 XIV| volesse più lasciare Ermanno, giacchè gli rivolgeva costantemente 31 XV| punto ben strano per me, giacchè mi trovava sotto la pressione 32 XV| adattarmi all'allegria, giacchè essa rivela sempre alquanta 33 XV| non prenderti soggezioni giacchè ella non ignora che tu sei 34 XV| coraggio di scendere nella via, giacchè non sapeva più reggere all' 35 XV| straordinario mi sorprese non poco, giacchè se è vero che tu ricevi 36 XV| è tutto per mio volere, giacchè in questi giorni passai 37 XVI| certe gioie troppo puerili, giacchè la tua intelligenza che 38 XVI| arrecato la tua lettera; giacchè dessa è la prima in cui 39 XVI| dimenticarti un istante85 appena, giacchè io ti ho sempre nella memoria.~« 40 XVII| trascrivere quel che ne disse, giacchè quella lettera, altro non 41 XVII| quella lettera, fu grande, giacchè egli era ben lungi dall' 42 XVII| terminata la sua messa, giacchè nel dolore che l'opprimeva 43 XVII| Sia rimorso, sia pietà, giacchè non oseremmo dirlo amore, 44 XVII| Ermanno,~ ~15 Dicembre~ ~«Giacchè tu ti ostini a tacere, rompo 45 XVII| noi continuamente in giro, giacchè abbiamo peregrinato per 46 XVII| sua fermezza di proposito, giacchè, se non erro, in una lettera 47 XVII| attacchi ho duopo premunirmi, giacchè essi straziano troppo l' 48 XVII| che crede di quelle carte, giacchè per conto mio sono certa 49 XVIII| pianse per consolazione, giacchè ella sapeva quanta influenza 50 XIX| Non era una gran festa, giacchè il signor Ramati da uomo 51 XX| cadano sulla coscienza, giacchè ne avrebbe un eterno rimorso!~