Cap.

 1   III| lieve accento di rimprovero: parmi poi che ella non dovrebbe
 2     V|     una bella sera d'estate? Parmi di essere trasportata a
 3     V|      di gotica architettura; parmi di sentirne i patetici canti,
 4     X|  Ovunque io ti vedo, ovunque parmi di udire il suono della
 5     X|    in Brescia al tuo fianco. Parmi vederti e parlarti, e sento
 6     X|  dalla corrente del pensiero parmi di essere in quello della
 7   XII|   quelle frasi scorrevoli, e parmi sempre di scoprirvi qualche
 8    XV|   Tutto mi sembra visione, e parmi di essere solo ed isolato
 9    XV|    ripensare a quei momenti, parmi di essere ancora nella tua
10    XV|     il sorriso sulle labbra; parmi di parlarti, o meglio che
11    XV| lacrime che si chiama mondo, parmi di aver scoperto le tracce
12    XV|  Tuttociò che faccio e dico, parmi che sia a te diretto; alla
13    XV|      Non mi riconosco più, e parmi di mutar carattere ogni
14    XV|  sulla realtà del mio stato. Parmi di esser felice, e di non
15   XVI|     guardo quel dipinto, più parmi di vederti viva a me dinnanzi.~«
16   XVI|     carattere e di pensiero; parmi che quegl'occhi non siano
17   XVI|      d'allora in poi, eppure parmi che in quel frattempo siano
18   XVI|     leghi alla mia infanzia; parmi che il corso d'anni ed anni,
19   XVI|   colli del lago, del cielo, parmi di respirare in grembo a
20   XVI|     divenuta insopportabile, parmi di essere isolata in un
21   XVI|      ti so occupatissimo, ma parmi che sarei felicissima, ricevendo
22   XVI|   lagrime agli occhi, perchè parmi che colà tutti gli oggetti
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