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Alfabetica [« »] equilibrio 3 equipaggio 3 equo 1 era 603 eraclito 1 eragli 1 erano 125 | Frequenza [« »] 718 ma 689 i 672 da 603 era 584 piú 557 io 531 se | Paolo Emiliani-Giudici Beppe Arpia Concordanze era |
Capitolo
1 Ded| favellavano con una locuzione che era alle mille miglia dalla 2 1| che, aperto l'uscio, s'era fermo in sulla soglia. — 3 1| tranquillo e dabbene.~Pareva!~Era la seconda edizione di Tartufo, 4 1| nome Ignazio Gesualdi, ed era uomo di fiducia della illustrissima 5 1| pativa la buona marchesa. Io era, si può dir quasi, nato 6 1| dopo pochi mesi la scena era bell'e cangiata in casa 7 1| rapidamente la sua seggiola ch'era di lato e ponendola di contro 8 1| contro a quello per dove era entrato Ignazio Gesualdi, 9 1| dell'altra; la testa che era legata al busto per un collo 10 2| momento medesimo; l'uno era destinato a mandare a spasso 11 2| rompe la stampa.~La Crezia era una donnicciuola senza nome, 12 2| vicine facevano; la sua vita era un mistero per tutti. In 13 2| folletto sempre in faccende. Era su' quaranta anni, di persona 14 2| negozio? — O il babbo chi era egli? — a vicenda, rispondevansi: — 15 2| raccolto de' trovatelli era stato abbondante tanto, 16 2| quanto quello de' fagiuoli era stato scarso. E però agl' 17 2| privo delle materne carezze, era cascato in mani buonine.~ 18 2| precoce, il piccolo Beppe era quello. Fino da quando cominciò 19 2| pochi giorni o fuggiva, o era cacciato via. In questo 20 2| tutta la vita.~Una sera — era di venerdí e una malannaggia 21 2| tugurio, mentre la moglie era affaccendata ad apparecchiargli 22 2| a cinquecento? Che colpa era la sua, se il suo genio 23 2| becco d'un quattrino, gli era di sera, gli era il mese 24 2| quattrino, gli era di sera, gli era il mese d'agosto; una fame 25 2| percosse l'orecchie di Beppe era suono argentino, suono di 26 2| piú profonda dell'anima. Era qualche industre publicano 27 2| Innanzi all'uscio di Bottegone era allora, come è tuttavia, 28 2| raccontava come il diavolo, — ch'era uno del corteggio che Belfagor 29 2| spiando i nuovi arrivati. Non era scorsa una mezz'ora, ed 30 2| uomo in su' quarant'anni; era un cancelliere e sopra la 31 2| spese di casa. La moglie ch'era bellina davvero, ed aveva 32 2| piú bella di quello che l'era, tormentavalo perpetuamente 33 2| vide giunta in parte dove era poca gente, le si fe' presso 34 2| che il caso del marchese era uno di quegli affaroni, 35 2| sciupare il negozio, ma gli era di tale importanza che tutte 36 2| povero giovine di studio era invece la miglior pasta 37 2| proiettare sul capo ai mariti, era convinto che in ciò operava 38 2| compendio. Un giorno — gli era d'agosto — e lo noto perché 39 2| frigidità che resista — gli era d'agosto, e Beppe si presenta 40 2| sconvolge tutti i ninnoli di cui era pieno il suo tavolino, cerca 41 2| eccellentissimo marchese era in piazza Madonna; e dopo 42 2| una maledetta, poiché non era avvezza a far quelle parti — 43 2| sonno e l'appetito — e non era vero nulla, poiché i servitori 44 2| Novella, bisognava vedere; era proprio disperata; non sapeva 45 2| se usciva di casa non c'era cantonata in cui non ne 46 2| dietro; se stava in casa gli era un continuo andare e venire 47 2| attuarsi.~E davvero il trattato era piú facile ad attuarsi che 48 2| tempo la povera bestiolina era stata zitta tanto che il 49 2| che il paladino non se ne era accorto; ma come gli udí 50 2| volta la faccia di Beppe ch'era stato in quelle trattative 51 2| visita, fece dire che la non era in casa — quindi gli mandò 52 2| la vita del solo marchese era poco male; ma quel satanasso 53 2| deserta. Beppe pareva ed era sepolto in profonda meditazione.~ 54 2| cielo e le arene del mare.~Era il suo Genio protettore 55 2| tempo l'arte del mezzano era uno de' requisiti essenziali 56 2| da nessuno. Ma egli non era né ministro, né conte di 57 2| quelle conduce.~Il sole era giunto sull'orlo de' monti 58 2| statua della California. Era seduta maestosamente sopra 59 2| altra indicava ciò che v'era scritto, ed è questo:~ ~ 60 2| ingannava.~Sandro Imbroglia era uno di quegli uomini che 61 2| tempo; a quarantacinque anni era canuto. Di persona tozza, 62 2| labbri rintanata in fondo. Era lindo negli abiti e portava 63 2| corteccia, ma nella sostanza era un ladro che ti cavava la 64 2| cavava la roba di tasca, era un boia che ti dava ammodo 65 2| indossava una veste che non era né giubba, né soprabito, 66 2| un cane.~Il suo ricapito era in un caffè, ch'era il convegno 67 2| ricapito era in un caffè, ch'era il convegno degli strozzini 68 2| un uomo.~Sandro, infine, era la miseria incarnata; negli 69 2| medesima forma: ma Sandro era sazio, era colorito, era 70 2| forma: ma Sandro era sazio, era colorito, era grasso, di 71 2| era sazio, era colorito, era grasso, di guisa che si 72 2| e lo faceva forte; e che era ormai risoluto di trafficarle 73 2| erano in Firenze. Sandro era diventato il cucco de' signori; 74 2| su e Sandrino giú, Sandro era il medico piú famoso della 75 2| presenti dello infermo, e non era poco. Sandro, in fine, era 76 2| era poco. Sandro, in fine, era uno strumento eccellente, 77 2| volta dalla galera, non v'era un cane che gli facesse 78 2| nome di battesimo. Egli era consapevole dello aborrimento 79 2| aborrimento universale in cui era tenuto, faceva sempre le 80 2| aveva sessanta circa, e che era milionario all'epoca cui 81 3| potuto intendere che l'uno era andato in casa dell'altro 82 3| tirannelli delle città Lombarde, era stata, da bambina, rinchiusa 83 3| fiore dentro una stufa; ed era da marito allorquando il 84 3| scambiavano per amore e non era se non affare di sangue 85 3| adoratori della marchesa era un principe russo, il quale 86 3| riferire, perocché il russo era l'autorità sopra la quale 87 3| giurava la marchesa, egli era il suo Mentore, il suo angelo 88 3| immenso vortice di casi era sorto col capo cinto d'una 89 3| io che la vidi quando non era piú giovane nel teatro della 90 3| dipingerò come a me parve.~Era di persona né bassa né alta, 91 3| inesprimibile amore. Amalia era quanto di piú bello potesse 92 3| una misteriosa forza cui era vano resistere: la sua perfezione 93 3| resistere: la sua perfezione era tale che le donne, quasi 94 3| perocché la sua beltà non era né provocante né soverchiatrice.~ 95 3| tanta esterna formosità era di certo uguale se non superiore 96 3| quest'unica creatura, ch'era la sola cosa nel mondo, 97 3| educatore, nel quale l'onestà era pari al senno. Senza sovraccaricarle 98 3| l'anima della giovinetta era di continuo affaccendata 99 3| scema oggi, scema domani, era tutto bucato e rattoppato 100 3| sagrestia. E poiché Ignazio le era diventato necessario, per 101 3| indovinare. Cosí Ignazio era la colonna della casa, era 102 3| era la colonna della casa, era il tiranno della padrona. 103 3| beltà, agli occhi d'Ignazio era un capitale che andava senza 104 3| ogni altra cosa, in questo era mirabilmente debole ed agevole 105 3| francescone — principio che era il primo e supremo articolo 106 3| articolo del suo credo — s'egli era rimasto convinto delle ragioni 107 3| anche sospettare che essa era lí in mostra come mercanzia, 108 3| datosi un bacio — Ignazio era sempre pronto a baciare, 109 3| pronto a baciare, poiché se n'era fatto un costume che aveva 110 4| chi è colui che dianzi era con noi? È il piú ricco 111 4| abbattuta da un dolore che era preludio di altri mille 112 4| di bestiuola egli fosse. Era unico rampollo superstite 113 4| in questo eterno bambino; era la pupilla degli occhi suoi, 114 5| cotesto nobile intertenimento era in una magnifica villa — 115 5| che le si fece dinanzi, era bello come un dio greco 116 5| walzer, Roberto — che tale era il nome del cavaliere — 117 5| quello in che oggi si vede. Era forte, era bello, bastava 118 5| oggi si vede. Era forte, era bello, bastava egli solo 119 5| egli solo a se stesso: ma era tracotante. Giove ne patí 120 5| figura umana, che in origine era rotonda con membra raddoppiate, 121 5| quanto il suo cuore non era piú tranquillo, ringraziata 122 5| corse all'ultima stanza dove era poca gente, e si affacciò 123 5| in tumulto; il suo cuore era commosso; l'anima sua passava 124 5| ei cerca l'Amalia. Non era fra l'allegro drappello 125 5| una poltroncina, la quale era ombrata da un mobile che 126 5| sguardo. Il suo volto non era lieto, non era tristo, ma 127 5| volto non era lieto, non era tristo, ma rivelava che 128 5| idrofobia!~ ~Roberto Cavalcanti era unico figlio della contessa 129 5| pose nell'unico figlio, che era la viva immagine del padre, 130 5| crebbe, lo educò: Roberto era la sola consolazione della 131 5| vigile della genitrice, era rimasto un servo fedele, 132 5| rimasto un servo fedele, che era nato e cresciuto in casa 133 5| che, vivente la contessa, era stato economo, maestro di 134 5| avvertirne il conte: ma non era piú tempo; Roberto rideva 135 5| correre per tutta la città era un tessuto di fatti che 136 5| invidiato da tutti. Roberto era diventato giovine di moda, 137 5| egregia natura del giovane era cosí pura e potente che, 138 5| certezza, che a nessuna donna era dato sottrarsi ai capricci 139 5| vittime. E il generoso giovane era puro come un giglio; fino 140 5| vedere l'Amalia, il suo cuore era rimasto vergine; se qualche 141 5| leggiadro viso di donna era stato lí lí per accendergli 142 5| affetto, quella fiamma che era limpida e lieve come l'etere 143 5| un grido di maraviglia. Era una cambiale di cento scudi, 144 5| Molti dissero che il conte era stato cosí prodigo per vanità 145 5| giungeva a commuoverlo, ma era troppo tardi; i suo consigli 146 5| le sue voglie; ma non v'era altro rimedio, tranne quello 147 5| sarebbe stato un farmaco era un veleno, era un liquore 148 5| un farmaco era un veleno, era un liquore inebriante dato 149 5| ineffabile: l'anima sua era piena di desideri mal definiti, 150 5| di desideri mal definiti, era irrequieta; non sapeva che 151 5| medesimo ambito, il suo spirito era circondato dal pensiero 152 5| dentro i suoi confini; lí era il suo male; ma lí solamente, 153 5| cuopra, e la natura che era illuminata a poco a poco 154 5| come vera sorella.~Adelina era un soavissimo fiore cresciuto 155 5| contemplarla. L'Adelina era il tipo delle vaghe contadine 156 5| padre di Roberto, il quale era rimasto qualche anno in 157 5| svisceratissimo amore fraterno, ne era oltremodo geloso e nel seno 158 5| scosse dall'estasi in cui era rapito. Poi egli stese un 159 5| per un cencio, e sempre c'era, il casetto. Ma allora io 160 5| vedere il suo lavoro; gli era tal e quale come quello 161 5| mettermi un dito di sopra: come era diverso da que' contadinacci, 162 5| insieme; ma sapete che gli era seguito eh? E' non lavorava 163 5| indovinate cosa aveva fatto? C'era una madonnina seduta accanto 164 5| chi somigliava la madonna: era tutta me, proprio me; la 165 5| pittore con certe paroline che era un piacere a sentirle, le 166 5| cosí, e che in fondo non v'era nessun male, anzi gli era 167 5| era nessun male, anzi gli era un onore. E per dirla com' 168 5| a lui, ma il giorno non era nulla; gli era la notte. 169 5| giorno non era nulla; gli era la notte. La sera, dopo 170 5| ma lui proprio lí non c'era, sarà stato il poverino 171 5| prima cosa ch'io vedevo era lui. Lo dissi al confessore, 172 5| il quale mi rispose che l'era tentazione del demonio, 173 5| faceva paura, sapete, gli era tanto buono! Una mattina 174 5| perduta la testa, e che gli era innamorato di me e si consumava 175 5| toccar con mani che tutto era per il nostro meglio. Io 176 5| lampeggiavano; l'anima innamorata le era dipinta sul viso.~Roberto, 177 5| chiaro là dove prima tutto era buio. Pensò che in quella 178 5| la tana, per ispiare, com'era suo costume, chi entrava, 179 5| furba, sa ella. Il conte era disperato, non sapeva che 180 5| Baciatale la mano, partí.~Ed era tanta la gioia dell'anima 181 5| per la gran furia con che era volata su per le scale, 182 5| volte ripetere quel che era seguito. L'Adelina compiacevasi 183 5| misurare l'abisso dove il conte era caduto, senza speranza né 184 5| marchesa Eleonora, l'Adelina era ogni giorno a casa Pomposi, 185 5| infiammate fantasie! La vita loro era una continua beatitudine, 186 5| beatitudine, la romita stanza era diventata un santuario dove 187 5| adorazione che sentiva per lei, era irrequietissimo. Questo 188 5| dell'innamorato giovane non era turbata da queste procelle, 189 5| pochi giorni che l'Adelina era diventata famigliare in 190 5| fra tante anticaglie non v'era di nuovo che la sola Amalia, 191 5| inalterabili di rettorica, m'era apparecchiato a satisfare 192 5| simili vecchi ingredienti, c'era da far fiasco: ne vai d' 193 5| fritte e rifritte? La novità era indispensabile, e non ti 194 5| trovare un libro, ma non v'era né anche il Libro de' sogni8. 195 5| tanta ispirazione — gli era di maggio, già s'intende — 196 5| tempi degli dei d'Omero, non era quale è oggigiorno; che 197 5| diplomatico dacché Ulisse era il capo del corpo diplomatico 198 5| fissi al bel colle sul quale era posta la villa Pomposi; 199 5| costume del figurino di cui era scrupolosissimo osservatore 200 5| cavalleresca.~L'anima dell'Amalia era di certo nella medesima 201 5| a trattare lo strumento era bella oltre ogni credere, 202 5| principale, il paese non era se non accessorio, cioè 203 5| ricomporsi: erano sole, non v'era occhio di spia domestica 204 5| Adelina all'Amalia, che s'era ferma, quasi fosse incerta 205 5| impulso arcano e potente si era abbassato: le loro labbra 206 5| degli odierni costumi — era lieta, era contenta, era 207 5| odierni costumi — era lieta, era contenta, era satisfatta; 208 5| era lieta, era contenta, era satisfatta; sembrava un' 209 5| la piena della letizia era cotanto immensa che si sentiva 210 5| vaglia a ridirlo: l'Amalia era sua, tutta sua, chi avrebbe 211 5| sospetto, cioè se Roberto era quel giovine generoso che 212 5| A lei, cui tante volte era riescito sottrarsi alle 213 5| matrimonio, rimanendo lei, come era determinata di fare, fermissima 214 5| dello Spron d'Oro; a lui era costato cinquanta lire, 215 5| dritta o a sinistra, gli era mestieri girare tutta la 216 5| apparato le dava sospetto; onde era agitata da una sorda inquietudine 217 5| gelare il sangue; ma non si era per anche accorta di Babbiolino, 218 5| il bisogno.~La marchesa era rimasta oltremodo scontenta 219 5| esprimere la sua idea; poiché era nuova la idea che le aveva 220 5| marchesa per troppo impeto era trascorsa, contro le regole 221 5| esauriti gli ordinari che s'era proposta di usare per indurre 222 5| lei la buona giovinetta era cosa senza volontà. E siccome 223 5| essere ciecamente ubbidita era bastato il dire soltanto « 224 5| eterna fede a Roberto, e che era femmina da mantenergli la 225 5| occhiata per osservare come gli era fatto, e lo sposai senza 226 5| discorrendo.~La pillola era troppo amara, e fece nodo 227 5| consumato dissimulatore ch'egli era, ricominciò approvando i 228 5| la resistenza, cosí, se era già ferma a non cedere, 229 5| i piedi del suo diletto, era maggiore e piú spaventevole 230 5| avea letti in gioventù, era la storia di Clarissa Harlowe, 231 5| abbandonare i miseri, anch'essa era sparita. Lo amore che ella 232 5| benedetto dalla madre, non era piú agli occhi suoi lo spazioso, 233 5| sollevava dalla voragine dove era caduta dicendole: «Perché 234 5| una celeste calma le si era sparsa su la pallida faccia, 235 5| sola parola, la sua lingua era impigliata al palato; le 236 5| per il braccio che le si era svincolato dal pugno, e 237 5| quegli atroci tormenti, era lo amore di Roberto: con 238 5| certezza di sentirsi riamata era il soave liquore sparso 239 5| all'Amalia come quello ch'era un ricordo donatole dal 240 5| dalla finestra la treccia — era un riccio di capelli di 241 5| il cuore della giovinetta era l'amore, l'adorazione ch' 242 5| che le facevano patire, era talmente radicato che bastava 243 6| aspetto dell'edifizio non era quello d'un palazzo, ma 244 6| abitazione.~Pochi giorni dopo ch'era principiato il martirio 245 6| accorrere tutto il vicinato. Era un duello di vituperi e 246 6| sciupato, ma che in sostanza era un capolavoro dell'astuzia 247 6| in quella delle composte, era una frase intercalare, che 248 6| che t'hanno stregato? Gli era meglio che invece di fare 249 6| per ascoltare ciò ch'egli era per dire, seguitò: — La 250 6| strette, gli feci credere ch'era impossibilissimo avere un 251 6| assieme quella somma che non era piccina in oggi che i quattrini 252 6| figura d'un uomo, che s'era fermo sull'uscio. Non si 253 6| inclinato tutto da un lato. Era giovane d'anni, ma sulle 254 6| non conoscevo quel vini, era egli che li chiamava: bevemmo 255 6| anch'esso dello Spron d'Oro, era un uomo fatto come tanti 256 6| gli sguardi altrui, cioè era volgare di persona; non 257 6| dimostrava che il loro postero era caduto in bassa fortuna, 258 6| giorni sbrigò il lavoro, ed era andato a portarglielo onde 259 6| di cartapecora, nel quale era raffigurato l'albero e il 260 6| casata Arpia.~In basso v'era disegnata la figura d'un 261 6| piú tondi, e in ogni tondo era scritto un nome: nell'ultimo, 262 6| del foglio, a dritta, v'era dipinta l'arme.~Era uno 263 6| dritta, v'era dipinta l'arme.~Era uno scudo di figura ovale, 264 6| sotto in una striscia bianca era la seguente leggenda: strangulando 265 6| particolare il blasonaio non era sicuro non avendo potuto 266 6| documenti autentici — si era insignorito di tutti gli 267 6| curò mai il patrimonio ch'era tutto in poderi, lasciando 268 6| ci si smarrisce.~— Or chi era egli questo mio antenato? — 269 6| interruppe lo strozzino.~— Era uno che da Lucca venne a 270 6| O bella! Perché non c'era. — L'uomo dotto s'avvide 271 6| che potevo, imperocché gli era necessario...~— E se glie 272 6| La scusi.~ ~Il blasonaio era appena partito, quando nella 273 6| giurammio; e Beppe Arpia che era da tant'anni avvezzo ad 274 6| lotto, che per lui anche era stato una sorgente di lucro, 275 7| proprio cuore. La sventurata era rimasta parecchi giorni 276 7| Pomposi. Ignazio Gesualdi ch'era diventato direttore spirituale, 277 7| e se per allora la non era visibile, un leggiero incomodo 278 7| inferma; che tutta la casa era a soqquadro, e cose simiglianti.~ 279 7| Le parole di costei, ch'era la sola, di cui l'Amalia 280 7| gemeva la derelitta, ch'era rimasta al buio affacciandosi 281 7| chiusura d'una scena, che era stata fin allora condotta 282 7| arruffasse.~Il servo, cui era affidato l'ufficio di carceriere, 283 7| E andò via.~La fanciulla era genuflessa e con le mani 284 7| terminasse il noioso sermone, non era piú lí con la mente; era 285 7| era piú lí con la mente; era come rapita in estasi: cogli 286 7| forme e bellissima d'anima. Era sorella a Corso Donati capo 287 7| somiglievole a Catilina, s'era messo a capo della canaglia 288 7| d'una cuffia, sulla quale era avvolta intorno una benda 289 7| capo che a guisa di popone era infitto dentro un paio di 290 7| e sí per gli accessori, era accomodata con insuperabile 291 7| farla parlare. La scena s'era molto allungata, e temevano 292 7| cameretta, che un'ora fa, era stata suo carcere. Quivi 293 7| sopore affannoso che non era sonno tranquillo e benefico. 294 7| avvertirono che la notte era ancora profonda. Richiuse 295 7| seguita: la sua ragione era nuovamente tornata a porle 296 7| celeste figlio che pure era un Dio; io tranquilla vi 297 7| antro d'Ignazio Gesualdi era teatro d'un'orgia di tripudio. 298 7| immondi: quel banchetto era un osceno bagordo. Cotale 299 7| piú florida salute che non era innanzi, e non mostra il 300 7| madre risposto che ella era pronta a sposare l'uomo 301 7| e che mio primo dovere era quello di sottopormi ciecamente 302 7| della figlia.~Da fanciulla era rimasta tamquam tabula rasa 303 7| misura ciò che all'altre era concesso. Cosí la savia 304 7| litigio con la ragione, era approvata e riconosciuta 305 7| debole idea.~L'Adelina ch'era, come sopra accennammo, 306 7| Amalia, le fu detto che la era malata in camera: insistendo 307 7| insistendo di volerla vedere, le era stato sempre risposto che 308 7| sempre risposto che ciò non era possibile.~Roberto adunque 309 7| ai suoi gemiti; il lutto era nuovamente tornato ad intenebrare 310 8| sue infinite scelleraggini era segno all'odio pubblico.~ 311 8| palazzo, e chiamarvi, come era suo intendimento, il pristino 312 8| talvolta una antica seggiola era una pagina muta d'una cronaca 313 8| disegno gotico e a rococò, v'era grandissima profusione nelle 314 8| allopatica. Questa tale poi era altamente benemerita della 315 8| continuarsi o cessare.~Una di esse era viscontessa francese, legittimista 316 8| diceva ella, ve'. — Costei s'era messa accanto all'Amalia 317 8| maravigliosa della sua pelle era scomparsa dalle leggiadre 318 8| ammaliare i cuori altrui, era come un cristallo appannato: 319 8| sembrava moralmente spenta. Era coperta d'una veste bianca; 320 8| pensione, e che a quel tempi era aiutante di campo del generale 321 8| milione. Ma siccome Buonaparte era tristo fin dall'uovo, e 322 8| burattino del Nocchi.14 Era press'a poco vestito degli 323 8| grazia della solennità, era sovraccarico d'oro e di 324 8| alla cruda avarizia con che era stato trattato dalla madre 325 8| tanta omissione.~Beppe Arpia era un uomo di giusta statura, 326 8| pori, puzzava come un cane. Era grassoccio, il naso un po' 327 8| della scritta anch'egli era vestito in gran gala; ma 328 8| una gualdrappa. Ma tanta era la gioia che gli briacava 329 8| contestare che il consenso le era stato strappato con tutto 330 8| sapendo a quali mani maestre era affidata la figlia; come 331 8| pretesto che la marchesa era convalescente e quel tafferuglio 332 9| punto. Dal maggior viale era comparso un magnifico tir' 333 9| Ronzinante di Don Chisciotte, era saltato a un tir'a quattro 334 9| frustino a Beppe Arpia, era Roberto Cavalcanti.~ 335 10| giorno, in cui Beppe Arpia era stato pubblicamente frustato 336 10| parecchi suoi antichi amici. Era stato da alcuni anni suo 337 10| avesse il nome di paesana, era stata lauta e squisitissima, 338 10| terrazza sull'Arno. L'aria era dolce, il cielo sereno, 339 10| d'una luna lucidissima. Era una serata, come suol dirsi, 340 10| usciva dalle loro bocche, era un piccolo pandemonio. Il 341 10| conversazione naturalmente era l'avvenimento delle Cascine; 342 10| strozzature che quel cane — questo era uno de' nomi piú decenti 343 10| Ghiottoni; la sua famiglia era nobilissima fino da' tempi 344 10| tempo quella superficie era coperta d'un bosco. Il parrucchiere 345 10| fuori del campo dove egli era nato per operare portenti, 346 10| madornale sproposito che non era il piú grosso de' tanti 347 10| Stamperia reale. — Alcibiade era gran maestro in una loggia 348 10| contestabile. — Annibale era stato alla conquista del 349 10| riescí di veder Sandro che era andato a Pistoia, e per 350 10| la freddezza del sangue era spinta a tal punto, che 351 10| gambe all'aria un affare che era quasi concluso, si sarebbe 352 10| dissi, la mia posizione era cosí critica, ch'io avrei 353 10| cavallo17 —? La mia posizione era esattamente identica, si 354 10| cascato il polverino, la firma era scomparsa, e che io gli 355 10| duca Nottoloni. — Sandro era esterrefatto, e appena ebbe 356 10| riaccese il sigaro che s'era spento:~— Se la parola d' 357 10| corbellone. Nella state scorsa s'era tutti e due in Livorno per 358 10| con gli sgozzini: quand'era giovane, passi; ma co' capelli 359 10| due mila lire, e che mi era stato lasciato in ricordo 360 10| confesso candidamente che mi era impossibile restituire la 361 10| negoziante, che in questo affare era suo socio — diceva lui il 362 10| sua, come quello che non era strozzabile; sia che altra 363 10| ragione lo chiamasse altrove, era scomparso dalla stanza della 364 10| tale; ma questo pensiero era poco efficace a non fargli 365 10| destato in altra occasione: ed era segno evidente che la nuova 366 11| potersi ridire.~L'anima sua era come fragile legno senza 367 11| sbattuto fra le onde frementi, era come foglia rapita dalla 368 11| aveva dianzi agitato, ma era, a dir vero, stanchezza — 369 11| atteggiamento, i modi onde era stata accolta; e sebbene 370 11| ventilato un avvenimento che era gravissimo per sé, e in 371 11| qualche fondamento di vero era indispensabile e primo requisito 372 11| belli sembianti: l'Amalia era una creatura angelica, una 373 11| apportatrice benefica di conforto. Era una mattina autunnale, bella 374 11| nuova. Poi si accorse che ne era piena tutta la città, e 375 11| famigliari, quella mattina era burbero; nessuno osava apparirgli 376 11| osare muoversi cosí come era rimasta cadendo.~Il conte 377 11| momento gli poteva porgere, era quella di congiungere le 378 11| io mi rammento quando s'era a Bellosguardo; i nostri 379 11| fanciulla, conobbero che il caso era gravissimo; e comunque si 380 11| lumi della scienza medica, era impreteribile il ricorrere 381 11| Pomposi... ohibò! Non c'era da corbellare, il Gesualdi 382 11| lunghi anni desiderata, era in pericolo di vedere i 383 11| quell'arte sublime con cui era riuscito a fargli prendere 384 11| promessa fatta a Roberto, era corsa al palazzo Pomposi. 385 11| Appressatasi al portinaio, ch'era un vecchio, scrupoloso osservatore 386 11| la fermezza del vecchio era impotente a resistere. Da 387 11| splendido sposalizio che v'era apparecchiato, e la improvvisa 388 11| certa che una gran trama era stata ordita ad ingannarla, 389 11| appagarla.~Difatti, non era anche scorsa una mezz'ora, 390 11| penosa vigilia della notte, era ita a riposarsi nella sua 391 11| nella sua stanza. L'Amalia era sola, assistita da quella 392 11| confidente della padrona non v'era: pareva che un'arcana provvidenza 393 11| torture della febbre l'Amalia era anche bella.~L'Adelina, 394 11| dicendole che per miracolo era potuta salir su e introdursi 395 11| Intese che la sua amica era stata tradita, che la volevano 396 11| sempre Roberto, che non era spergiura. E tramezzo all' 397 11| all'ineffabile angoscia ond'era straziata vedendo la sua 398 11| pensando che per allora non era possibile ottenere che l' 399 11| intesa, le assicurava ch'era mandata a lei da Roberto 400 11| bramato si spegnesse, ma era soltanto sopita, e sotto 401 12| minacciarlo il destino. Era sepolto in un mare d'angosce, 402 12| silenzio, l'Adelina, ch'era confusa anch'essa e non 403 12| Amalia, la quale fino allora era stata agli occhi di lui 404 12| Pomposi col piccolo Arpia era il subietto di tutte le 405 12| tutte le conversazioni, era il chiacchiericcio di tutti 406 12| degli sfaccendati. Non v'era bottega, non v'era caffè 407 12| Non v'era bottega, non v'era caffè dove non se ne discorresse, 408 12| crudele malignità pubblica.~Era quindi affatto interna ed 409 12| la cosa piú dura a patire era il morso freddo del disinganno 410 12| ma combinato in guisa che era piú conforto che noia. Da 411 12| dell'Amalia; il corporeo era notissimo a chiunque; ella 412 12| parole di Cincinnato, come era inevitabile, irritarono 413 12| ama tanto, credi tu che vi era forza bastevole a trascinarla, 414 13| persuaderlo che oramai gli era forza non pensare piú all' 415 13| prode.~Ma come quegli che era gelosissimo del proprio 416 13| ai tempi in cui Firenze era la piú ricca ed insieme 417 13| cielo, può dirsi che non v'era cittadino che non sentisse 418 13| altri incliti ingegni. Non v'era casa, insomma, di ricco 419 13| io dicevo, e da gli altri era stato incitato a disfarsi 420 13| roba, la quale, se non gli era d'impaccio, massime i libri 421 13| Palazzo Pomposi dove Sandro era pronto ad aspettarlo.~Zanobi 422 13| guise d'indagare, ma non gli era riescito di saper nulla 423 13| con insana prodigalità gli era parso soltanto imprudente 424 13| anticipatamente ciò ch'egli era andato a rubare con l'apparenza 425 13| mestieri sapersi che Zanobi era il solo della famiglia che 426 13| imparato che il tal quadro era di tale artista, che nel 427 13| artista, che nel suo genere era unico, che era stato inciso 428 13| suo genere era unico, che era stato inciso nel tale tempo, 429 13| togliere quegli oggetti era il medesimo che privare 430 13| Imbroglia: mentre Zanobi non era meno sbalordito pensando 431 13| labbra coperte di peli grigi, era vestito di panni elettissimi, 432 13| stanze.~Zanobi in quel mentre era sceso giú dalla scala, e 433 13| concorso del nuovo compratore, era come una potentissima leva 434 13| dalla piú cupa tristezza era passato alla piú aperta 435 13| Beatrice, madre di Roberto, era nato e cresciuto con la 436 13| le minaccie del padre ch'era consigliere di stato di 437 13| valore ne' loro petti non era ancora morto, ma accennava 438 13| stupendi prodigi, Alamanno era capitano allorché un avvenimento 439 13| rimase zitto, come colui ch'era assuefatto a tollerare le 440 13| Catone e di Bruto20; ed era sangue italiano anch'egli! 441 13| sempre affettuoso e benefico. Era con lui rinchiuso nella 442 13| intrigando con Murat che era accampato sul Mincio, ora 443 13| abdicazione del re d'Italia, era usurpata — nelle mani dell' 444 13| grado di colonnello, di cui era insignito nell'esercito 445 13| pressoché raddoppiati: egli era diventato un ricco signore, 446 13| il suo piú prossimo erede era Roberto Cavalcanti. Alamanno 447 13| dimane nel suo palazzo v'era la vendita sopradescritta. 448 13| diseredarlo. Ma Roberto era il figlio della sua sorella, 449 13| come un giovine eroe; ed era possibile che lo affetto 450 13| cervello leggiero quale era il Gentilini, gli faceva 451 13| si vede che il cavaliere era nato in Livorno — se no 452 13| troppo per accorgersi che era il satana tentatore del 453 13| sorella da colui che le era stato sempre servo fedele 454 13| gemé, ma racconsolossi ch'era arrivato in tempo per trarre 455 13| ritorno all'albergo dove era alloggiato.~Zanobi quando 456 14| in una cupa malinconia.~Era presso la mezzanotte, allorché 457 14| trova addosso la Pulcella. Era, una traduzione italiana 458 14| lusso del descrivere; e m'era riescito il tratto piú brioso 459 14| dicerto, ripetuto due volte, era idea che germogliava nella 460 14| perocché l'animo suo s'era svincolato dalle sciempiezze 461 14| giunse a Firenze. Ignazio era già andato a conferire con 462 14| presentava loro annunziando che v'era da far presa: sognò croci, 463 14| lettera viaggiava e non v'era nulla da tentare. Ma siccome 464 14| rivelazione fattagli, lo strozzino era alla piena discrezione d' 465 15| bramosia che aveva di rivederlo era immensa. Mentre saliva, 466 15| ciò che la sera innanzi era accaduto a Roberto. Il vecchio 467 15| tanto piú doloroso quanto era meno aspettato.~A chi conosce 468 15| militare di cui Alamanno era insignito, fosse una credenziale 469 15| Roberto pensando al luogo dove era stato ritrovato dallo zio, 470 15| il quale fra tanti ciechi era il solo che avesse un occhio, 471 15| considerare al generale che era meglio sopire le cose; ma 472 15| la presenza dello zio gli era stata tanto giovevole ed 473 15| pretesto, come colui che non era assuefatto a mentire, alzò 474 15| di fare?~— Partirmi: ed era questa la ragione che mi 475 15| la quale, secondo lui, era innocente e meritava d'essere 476 15| di guisa che la scena ch'era principiata trista, prese 477 15| speranza: ma il disinganno era sí forte ch'ei non poté 478 16| naviglio naufragato, e se non v'era da farne piú conto, ne voleva 479 16| della fanciulla altro non era che una scalmana continuata, 480 16| spossata dalla febbre ch'era vicina a dar volta, e lo 481 16| improvvisava lí su due piedi, era troppo balordo per un volpone 482 16| buio laberinto del mondo era sempre uscito d'impaccio, 483 16| stendesse le braccia, mentre era la forca che tra le ombre 484 16| condurre a quel fine supremo, era il matrimonio mostruoso 485 16| nel proprio podere. Questa era, né piú né meno, l'opinione 486 16| la ricevuta, come vedete, era formulata in termini generali, 487 16| formulata in termini generali, era uno scarabocchio attaccabile 488 16| l'indole del negozio, ch'era questo.~Certi dilettanti 489 16| disturbo: ma perché il numero era grande, e gli industri colleghi 490 16| cambiali contraffatte, e s'era condotto da maestro in guisa 491 16| verso Alessandria.~La nave era a mezzo l'Adriatico, allorquando 492 16| polizia; avvertendone, secondo era suo costume nelle faccende 493 16| della vita di Beppe Arpia.~Era una notte torbida, procellosa 494 16| amata consorte. Il letto era spazioso; l'uno occupava 495 16| ciascuno a conto proprio. Era di poco trascorsa un'ora, 496 16| dirtelo chiaro e tondo quand'era tempo, come mi consigliava 497 16| sempre il mio confessore, gli era un dovere ubbidire al marito, 498 16| picchi raddoppiano, e il modo era tale che i famigliari di 499 16| a levarsi. La mezzanotte era appena battuta. Il servo 500 16| guisa di mulino a vento — era innanzi l'uscio e voleva