Antonio Gramsci
L'albero del riccio

Lettera XLVI   Un colpo di sole

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Lettera XLVI

 

Un colpo di sole

 

 

Carissima Tania,

una mia rosa ha preso una terribile insolazione: tutte le foglie e le parti piú tenere sono bruciate e carbonizzate; ha un aspetto desolato e triste, ma caccia fuori nuovamente le gemme. Non è morta almeno finora.

La catastrofe solare era inevitabile, perché potei coprirla solo con della carta, che il vento portava via: sarebbe stato necessario avere un bel mazzo di paglia, che è cattiva conduttrice del calore e nello stesso tempo ripara dai raggi diretti. In ogni modo la prognosi è favorevole, a eccezione di complicazioni straordinarie.

I semi hanno tardato molto a sortire in pianticelle: tutta una serie si intestardisce a fare la vita sotterranea. Certo eran semi vecchi e in parte tarlati. Quelli usciti alla vita del mondo si sviluppano lentamente. Quando ti ho detto che una parte dei semi erano bellissimi, volevo dire che erano utili da mangiare. Infatti alcune pianticelle rassomigliano stranamente al prezzemolo e alle cipolline piú che ai fiori.

A me ogni giorno viene la tentazione di tirarle un po’ per aiutarle a crescere, ma rimango incerto tra le due concezioni del mondo e dell’educazione: se lasciar fare la natura che non sbaglia mai ed è fondamentalmente buona o se sforzare la natura, introducendo nell’evoluzione la mano esperta dell’uomo e il principio d’autorità. Finora l’incertezza non è finita e nel capo mi tenzonano le due ideologie.

Le sei piantine di cicoria si sono subito sentite a casa loro e non hanno avuto paura del sole: già cacciano fuori il frutto che darà i semi per le messi future. Le dalie e il bambú dormono sotterra e non hanno ancora dato segni di vita! Le dalie specialmente credo siano veramente spacciate.

Poiché siamo su questo argomento, voglio pregarti di mandarmi ancora qualche qualità di semi: 1. di carote, ma della qualità detta pastinaca, che è un piacevole ricordo della mia prima fanciullezza: a Sassari ne vendono di quelle che pesano mezzo chilo e prima della guerra costavano un soldo, facendo una certa concorrenza alla liquerizia; 2. di piselli; 3. di spinaci; 4. di sedani. Su un quarto di metro quadrato voglio mettere quattro o cinque semi per qualità; e vedere come vengono.

, ti abbraccio.

ANTONIO

 

 

 

 


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