Antonio Gramsci
L'albero del riccio

Lettera XXXII   La scimmia pensatrice

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Lettera XXXII

 

La scimmia pensatrice

 

 

Caro Delio,

vedo che ti interessi molto alle scimmie. La fotografia che mi mandi è ben riuscita: deve trattarsi di una scimmia pensatrice. Penserà alle carrube che può mangiare e alle altre cose che le passerà come pasto la direzione dello Zoo.

E il pappagallo? Ho parlato dell’insalatina, ma mi riferivo ai passeri. Cosa mangia il tuo uccello? Vegetali teneri come l’insalata, oppure frutta secca e legumi, come le fave, le noci, i ceci, le mandorle?

Quando ero ragazzo abbiamo avuto in casa una cocorita che veniva dall’Abissinia: tutto il giorno rosicchiava fave e ceci (le mandorle e le noci ce le mangiavamo noi) ed era molto antipatica perché non sapeva far altro e non era bella per nulla: aveva un testone grosso come tutto il corpo e il suo colore era un grigio tendente al giallo. Spero che il tuo uccelletto sia molto piú bello e simpatico.

Scrivimi qualche cosa sulle tue letture. Ti faccio tanti complimenti per gli studi e per il distintivo che hai avuto.

Ti abbraccio caramente.

ANTONIO

 

 

 

 


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