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X.
La serata al teatro Goldoni era stata fatale per Berto Candriani.
Innanzi tutto egli aveva visto Loredana sotto un aspetto nuovo; fino a quel giorno aveva considerata la giovane come una piccola borghese presa nella luce della vita mondana per un capriccio di Filippo e destinata a scomparir presto con quel capriccio; ma standole a fianco, ammirandone l'eleganza e la freschezza, vivendone alcune ore la vita, notandone l'ingenuità non priva d'orgoglio, s'era dovuto ricredere. Loredana era destinata a non scomparire presto: aveva tutte le qualità per essere un'amante di primo ordine, o una mantenuta lussuosa, o un'amica affezionata e fedele, a seconda dell'uomo che l'avesse guidata nel suo cammino.
Da quella sera in poi, Berto aveva notato che se ne parlava molto tra le dame; dal canto suo, tartassato di domande, aveva dovuto raccontare una quantità di cose vere e una quantità di cose false, per rispondere alla curiosità acuta delle amiche. Forte della sua fantasia, aveva prodigato particolari bizzarri, che raccontava dapprima ridendo; ma perchè le dame parevano credere, a poco a poco aveva ripetuto quei particolari ed altri ne aveva aggiunti con gravità; in modo che intorno alla ragazza s'era formata una leggenda.
Fausta di Montegalda, la quale ancora non poteva persuadersi che «quella stracciona» fosse una rivale, s'era involontariamente prestata a diffondere la leggenda. La ragazza si faceva chiamare Loredana e prendeva un bagno nel latte ogni mattina; mangiava fragole tutto l'anno, e il povero Flopi spendeva un patrimonio per procurargliele durante la stagione invernale. La camera dove riposava, con le pareti ricoperte di specchi, aveva un enorme specchio in luogo del soffitto, cosicchè la ragazza si vedeva riflessa, in tutte le pose e per ogni lato; la vecchiaccia che l'accompagnava era vedova, ma si diceva avesse avvelenato il marito.... Povero Flopi! Tra l'amante e la dama di compagnia s'era proprio encanaillé fino al collo.
Se qualcuno, in nome della verosimiglianza e della logica, osava qualche obiezione, Fausta rispondeva:
- Ma è così, ve lo assicuro. Domandatene al Candriani. Egli la conosce per benino, la ragazza....
E Berto era interrogato e doveva confermare o mitigare i racconti fantastici, i quali, passando di bocca in bocca, avevano ormai rivestito incredibili forme.
La celebrità di Loredana era fatta. Nessuno pensava più a negare che la ragazza prendesse un bagno di latte ogni mattina e vivesse di fragole; la signora Teobaldi, poi, aveva decisamente avvelenato il marito.
Berto non sapeva se riderne o temerne, perchè capiva che se Filippo avesse conosciuto quel romanzo e il suo autore, le cose si sarebbero fatte molto serie.
E mentre l'immane pettegolezzo sobbolliva, la vita di Loredana aveva avuto una buona ripresa. In quell'inverno la giovane era andata più volte a teatro, ora con la Teobaldi, ora con Filippo, scatenando una bufera di commenti e di discussioni, che non giungevano fino al suo orecchio. L'appartamento sulle Zattere, tutto raccolto e ben riscaldato pareva più intimo e voluttuoso.
Loredana aveva dimenticato Giselda Fioresi e i due milioni e la taccia di mantenuta; viveva spensieratamente con la cieca sicurezza di poter vivere sempre così felice.
Ella fu un po' sorpresa di vedersi un giorno comparire in casa Berto Candriani, il quale non le faceva mai visita nelle ore in cui Filippo era assente.
Berto indossava la redingote, aveva un garofano bianco all'occhiello, e in una mano i guanti paglierini; era addobbato per una visita di società, e anche questo maravigliava Loredana, che lo riceveva sempre come un vecchio amico, senza cerimonie.
- Credevo ci fosse Filippo, - disse, - ed ero passato a prenderlo.
- No, - rispose Loredana. - Flopi è andato al tè in casa Lombardi....
- Ah, sicuro! - mormorò Berto. - Sono le cinque, infatti; le cinque e un quarto, anzi.
- Se lei non ha niente di meglio a fare, - seguitò cortesemente la giovane, - può trattenersi un istante, e il tè gliel'offrirò io.
- Anzi, anzi, non domando che questo!
La conversazione languì un attimo. Loredana si chiedeva mentalmente: «Che cosa vuole?». Berto si distraeva a guardar la fanciulla, la quale indossava una semplice vestaglia tutta liscia colore scarlatto, serrata ai fianchi da una fascia alta di seta nera. Egli si diceva che era straordinariamente desiderabile.
- Flopi è sempre di buon umore? - domandò.
- Certo, - rispose Loredana. - È sempre di buon umore con me.
- Non ha più parlato di quegli incidenti al teatro?
- Di quali incidenti?
- Di quella sera, ricorda? quando io ebbi l'onore di riaccompagnarla, e si fece anche un brindisi....
- Ah mio Dio! - esclamò. - Di noi tre, se ne ricorda lei, soltanto!... Sarebbe curiosa che io e Flopi ne parlassimo ancora!...
- È vero; lei e Flopi han da dirsi qualche cosa di meglio, - -mormorò.
- Caro conte, - osservò Loredana, corrugando le sopracciglia, - sa che io detesto i sottintesi.
- Non ci sono sottintesi; dicevo una verità. Due persone che si amano, non han tempo di badare ai pettegolezzi.
Loredana si alzò per accendere la luce elettrica; la conversazione ricadde.
- Flopi le ha narrato la storia dei due milioni? - chiese Berto a un tratto.
- Mi ha narrato ogni cosa.
- Egli non li rimpiange di sicuro?
- Pare di no, - rispose Loredana sorridendo.
Entrò Piero, recando il servizio per il tè, che dispose sul tavolino. Vi fu una pausa lunga, durante la quale Loredana versò l'acqua bollente nella teiera, spense il fornelletto a spirito, avanzò il cestello dei biscotti verso il suo ospite.
- È un bel patrimonio, - riprese questi.
- Che cosa? - domandò Loredana.
Non s'era mai trovata sola col giovane, al quale sapeva di piacere, e se ne sentiva intimorita, perchè gli occhi di lui non l'abbandonavano mai.
- Dico che due milioni formino un bel patrimonio, - egli spiegò, prendendo una tazza dalle mani della fanciulla. - Un magnifico patrimonio, al quale pochi uomini rinunzierebbero per l'amore.
Loredana guardò Berto inquieta.
- Che cosa significa? - domandò.
- Non ci sono sottintesi, - dichiarò Berto sorridendo. - Volevo dire quello che ho detto; pochi uomini rinunzierebbero a due milioni per l'amore di una donna. Flopi è di questi uomini, e ciò mi fa piacere....
- No, conte, - interruppe Loredana, bruscamente. - Non è il caso di scherzare; lei sa qualche cosa?
- Non so nulla!
- Forse Filippo le ha confidato che è malcontento?
- Le do la mia parola, d'onore che Filippo non ha mai aperto bocca con me....
- E allora? - chiese la giovane freddamente. - Perchè trova strano che Filippo mi ami?
- Non trovo strano; dico che tra una donna, chiunque ella sia, e due milioni, quasi tutti gli uomini sceglierebbero questi e lascerebbero quella.
Loredana non rispose; la bella faccia ridente aveva preso un'espressione dura, che gli angoli rialzati della bocca facevan più recisa; e gli occhi fissavan dritti in volto il Candriani, cercando di scrutarne il pensiero riposto.
- È quello che io ho osservato a Flopi, - ella, disse. - Ma egli mi ha risposto che io lo scambiava per un mercante.
- Doveva rispondere così, - osservò Berto.
- Doveva essere sincero, perchè io con lui sono stata sempre sincera.
- Lei non aveva nulla da nascondere; ma la sincerità qualche volta è incomoda, - ribattè il Candriani. - Non si può dire a una donna: «Io preferisco due milioni al tuo amore»....
- Perchè mi parla a questo modo? - esclamò. - Filippo le ha dato l'incarico di esprimere le sue idee?
- No, - rispose Berto, stendendo una mano verso la giovane come a tranquillarla. - Filippo non mi ha dato alcun incarico, glielo posso giurare! Sono pensieri miei, quelli che esprimo.
Fece una pausa, si alzò egli pure lentamente in piedi, e movendo un passo verso la ragazza dritta nella veste flammea, aggiunse:
- Non si spaventi, non si turbi, Loredana. È un amico che le parla. Io voleva dirle questo fin dalla sera in cui ci siam trovati a teatro. Volevo dirle che, qualunque cosa avvenga, in qualunque momento, io sarò lieto di accorrere a una sua parola e di poter esserle utile....
- Come? - domandò Loredana smarrita. - Lei non crede sincero Filippo?
- Non so. È sincero oggi, forse. Domani potrebbe pentirsi, non tanto pur il patrimonio al quale deve rinunziare, quanto per la guerra che gli va movendo la famiglia. E se quel giorno venisse, le ripeto, ella deve ricordarsi che ha un amico devoto e pronto a tutto per lei....
La giovane squadrò da capo a piedi il suo ospite; non era più intimorita; un sorriso ironico le increspava le labbra e una luce vivida le sfolgorava dagli occhi.
- Io la disprezzo! - ella rispose pacatamente.
- Sì, sì, la disprezzo! - ripetè la giovane con calma. - -Lei ripaga a questo modo l'amicizia di Flopi? Lei viene a mettermi il sospetto nel cuore, mentre io era felice! Lei viene ad accusare Filippo, mentre egli è così buono con me, così fiducioso con lei! E tutto questo senza una ragione al mondo, solo per dirmi.... Per dirmi che cosa? Che lei vorrebbe succedere a Filippo, non è vero? Perchè lei crede che se domani Filippo mi abbandonasse, io prenderei un altro amante, forse il primo che mi capitasse, con la indifferenza con cui si muta d'abito? Questa è la stima che lei ha di me?...
S'interruppe, dando in una risata sardonica; e proseguì:
- Caro conte, ha commesso un'azione cattiva, e io dovrò avvertirne Filippo, perchè si guardi da lei, che è un falso amico! Lei è stato il solo ammesso in questa casa, e ne ha compensato Flopi tentando di farmi credere che rimpiange il denaro perduto, e cercando di portar via a Flopi una donna che egli ama. Mi ha messo l'inferno nell'anima, mi ha fatto dubitare, mi ha torturata....
- Loredana, non esageri, per carità, - interruppe Berto avvicinandosi. - Lei non mi ha compreso.
- L'ho compreso, l'ho compreso! - esclamò Loredana, mentre le lagrime cominciavano a scorrerle per le guance. - Ho compreso il suo scopo! Se avesse detto quelle malignità senza uno scopo, sarebbe pazzo! Ah, che dolore mi ha dato! Ora questo pensiero non mi si leverà più dal cervello; ora io continuamente mi domanderò se Flopi è contento, se non rimpianga il denaro perduto, se mi ama davvero! Ed ero così felice, così stupidamente felice!...
Sì lasciò cadere in una poltrona, e nascondendo il volto tra le mani, scoppiò in singhiozzi che le fecero sobbalzare violentemente il seno. A piccoli passi, piano, adagio, Berto si avvicinò, si curvò sulla spalliera, osò stendere una mano quasi per carezzare la testolina dolorosa:
- Loredana, - susurrò, - io le domando perdono; io non credeva di....
Ma dovette troncare. Loredana era scattata in piedi nuovamente; pareva davvero una viperetta, con la testa dritta e gli occhi sfavillanti:
- Vada via! - gridò. - Vada via; non mi tocchi! La disprezzo, gliel'ho detto. Vada via, vada via subito!...
- Vada via subito! - incalzò Loredana. - Non voglio più vederla! Vada via subito, o chiamo!
Il tono perentorio, la voce squillante, il fremito visibile che agitava la fanciulla, fecero comprendere a Candriani ch'era impossibile resistere; se avesse osato una parola o un gesto, Loredana avrebbe chiamato il servo o Clarice, facendo uno scandalo. Berto camminò a ritroso fin sul limitare, s'inchinò, uscì.
La giovane stette in ascolto qualche poco, indi si abbandonò sul divano, tuffando il volto tra i cuscini. Ella rimase in tal positura, immobile e con gli occhi asciutti, sforzandosi a pensare, fin che non udì nell'anticamera i passi di Filippo che rientrava. Allora balzò in piedi, si diede una occhiata nello specchio, afferrò un libro che giaceva sulla tavola e finse di leggere.
- Buona sera, piccola, - disse.
- Buona sera, Flopi. Ti sei divertito?
- No, per niente. E tu, che cosa hai fatto?
Un brivido passò nell'anima di Loredana; chinato il capo di nuovo sul libro, mormorò con indifferenza studiata:
- Nulla. È venuto il Candriani a trovarmi....
- Berto? - esclamò Filippo stupito. - A che ora?
- Alle cinque e un quarto, o alle cinque e mezza, non ricordo.
- E che cosa voleva?
- Era passato a prenderti per andare dalla contessa Lombardi.
- Ma è impossibile, Lori; pensa bene a ciò che dici! - esclamò Filippo.
Loredana s'impaurì; impossibile? perchè era impossibile?
- Ha detto così, - ella insistette.
- Ma dalla contessa Lombardi dovevamo trovarci più tardi, - osservò Filippo. - E infatti è venuto, mi ha visto, e non mi ha detto ch'era stato qui. Tutto questo è stranissimo....
Tacque; s'avvicinò all'amante, ancora seduta sul divano, e la scrutò attentamente.
- Tu sei molto agitata, - soggiunse. - Mi nascondi qualche cosa....
Loredana si sentì morire. Che cosa poteva credere Filippo? Bisognava raccontar tutto?... Alzò il capo, e disse, disperatamente:
- Io, il Candriani, non voglio più vederlo!
Filippo sussultò, l'attirò al petto, e baciandola rispose con calma:
- Ho capito. Non lo vedrai più!