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Lorenzo Viani Il nano e la statua nera Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
1001 | avute 1002 4| e da tutti i monti che avvallano tra chiostre sonanti d'acque, 1003 17| s'addormentò al timone e avvallò in un sonno profondo. Quando 1004 29| sotto la spera del sole, avvampa come una terracotta. Sul 1005 29| porte dei teli rosso-granati avvampano l'ombre. La poveraglia ha 1006 7| togliendogli, senza che lui se ne avvedesse, le lenti agli occhiali 1007 12| ma bisogna staccarla con avvedutezza chè altrimenti risguscia 1008 32| obbligò il Re Mitridate ad avvelenarsi, che fece prigioniero Aristobolo 1009 48| somministrare la polpetta avvelenata al cane che il giorno innanzi 1010 41| di Valdiroggio, che aveva avvelenato il padre e il fratello, 1011 32| rimarchevoli per qualche avvenimento memorabile in cui i nomi 1012 10| zuccherato. Il volo dell'asino avveniva la prima domenica di maggio, 1013 48| intromettendo il muso tra ferro, avventando la calura, come se da un 1014 4| delfini insidiosi potevano avventarsi sulla rete e lacerare il 1015 18| miniatura, girevole, che, avventata dai gesti convulsi, frullava 1016 4| ebrietà quasi feroce, si avventavano sulla belva dell'oceano 1017 36| Ceccardo, il giorno di un'avventura eroica, gridò ai fedeli: « 1018 51| senza la quale non ci si può avventurare nelle intricate foreste 1019 51| Pieve dei Monti di Villa per avventurarsi, senza sicuro destino, nelle 1020 17| ritoccar terra ferma, non m'avventuro più sul periglioso mare. 1021 33| villeggiatura lassù, se è di cuore avventuroso può illudersi di essere 1022 9| fatto l'indomani i suoi avversari e quello che speravano ch' 1023 22| avuto sempre una grande avversione a presentare i miei volumi 1024 50| nell'Africa italiana?~– E mi avvertite ora? O non lo sapete che 1025 50| dalla campagna d'Africa, fu avvertito di corsa da un facchino 1026 29| perchè i nostri padri erano avvezzi a confondere in uno stesso 1027 17| indisturbato su queste arene.~– Un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, – 1028 47| sentierolo lineato di prunaie si avviarono verso la cattedrale, dove 1029 24| mondo.~La mascherata si è avviata verso i viali delle tamerici: 1030 34| sembrano ripidi e taglienti, avvicinandosi hanno vaste ondate e profondità 1031 37| al Gabberi.~– I colpi si avvicinano. Tirano alle porte del paese!~– 1032 17| non c'è menda di sbeffo, avvicinatevi e beviamoci sopra e che 1033 50| bollisse una pentola: «E mi avvicino lemme lemme, – fino a le 1034 26| ascendere vapore sì come avviene quando al fuoco ribolle 1035 25| nasce un bimbo, prima che si avvii il latte dal petto della 1036 10| in mezzo a una ciurmaglia avvinazzata che, se non avesse ragliato, 1037 43| ventiquattro anni: bella, dell'avvincente bellezza delle donne spagnole, 1038 10| cervella. In quello stato fu avvinghiato da manigoldi nerboruti, 1039 19| per molti anni, la demenza avvinghiò i suoi urli al miagolio 1040 10| tempo debito, non mancai d'avvisare gli asini, badassero bene 1041 37| bianco e nero come gli avvisi funebri: «Cittadini! domani 1042 23| compitavano e commentavano l'avviso funebre, verniciato ancora 1043 49| navigazione l'equipaggio avvistò Montevideo, entrò nel porto 1044 48| pilastri del cancello s'avviticchia una vite rossa che, su alta, 1045 7| pendono dai freni che si avviticchiano al manubrio: su di uno è 1046 15| aveva il cappio della fune avviticchiato al petto, e aggrevendosi 1047 2| non mancavano mai ragazzi, avvogliati del saporito frutto della 1048 28| Emanuele; i Giardini: Massimo D'Azeglio. Un trapezio erboso tra 1049 35| d'una società di giovani azionisti-collaboratori, la quale vedeva la luce 1050 24| tortello gigantesco che, azzannato, ha esploso come una bomba: 1051 6| nero, con le due lettere L. B., intrecciate, la medesima 1052 9| quelli di tuo padre?~– No, babbo, – risponde egli angelico.~ 1053 9| non avrebbero cibato una bacca. Accennando il cibo, l'omettino 1054 10| guarda che prima del ponte Baccatoio tu non abbia a trovare la 1055 27| Meremeo e dal Sesto Caio Baccelli. In queste specie di barabuglie 1056 27| prestigiatori coi bussolotti e la bacchetta magica, e poi quelli che 1057 31| si riducono le gambe come bacchette di tamburo, e sul loro petto 1058 10| brenna e taluno, voltato il bacchetto, gli suonava la grancassa 1059 27| aurora. Una immensa favola bacchica ed agreste sembra tutta 1060 10| sulla groppa Sileno, aio di Bacco, passava ora umiliato, con 1061 4| quando torniamo dal mare si bacia la terra, ci si lava e ci 1062 13| Francobarbone», dovevano baciar basso e tacere come taceva 1063 11| si sono umiliati e hanno baciato la terra.~ ~♦~ ~Quando questi 1064 46| piene dell'Arno». I singoli bacini degli affluenti dell'Arno, 1065 46| riuniti, costituiscono il bacino generale imbrico, gli argini 1066 50| le «singolari tenzoni».~– Bada che ti sfido a singolar 1067 10| mancai d'avvisare gli asini, badassero bene ad astenersi dalla 1068 30| corali in cui anche un omo badiale può assidersi pacificamente, 1069 35| mentre ignude erano in essi bagnandosi, e, spalleggiato da altri 1070 5| medesimo Pellegrino, ti bagnasti il capo con il salnitro – 1071 16| cominciare la stagione delle bagnature e i due ricomparivano bracchi 1072 49| anche la Patria. Ricorda Bakunin, l'«orso di Basilea», per 1073 19| terremotata, fiancheggiata da una balaustra bella, ma sdentata, porte 1074 19| denti cariati della sua balaustrata in rovina, e il portone 1075 35| Gallicano, fabbro della corte Balbanese, con l'obbligo di edificarvi 1076 42| dalle inespugnabili mura balbettò: – Io non divido le sue 1077 5| scendevano dalle finestre e dai balconi nascondendo le smattonature 1078 32| lassù, in cima, sotto un baldacchino dorato. Quando si approssimava 1079 10| il raglio augurale e le baldorie, la fiera era rotta. Le 1080 43| screziato di trine e gli occhi balelanti parevano due rondini posate 1081 3| spuntano gli stendardi neri balenanti d'oro, tutti quelli che 1082 40| incutermi mia madre, facendomi balenare leggi e castighi, rafforzato 1083 37| di ponente. Sulla Capraia balenava giallo.~– Saran tuoni?~– 1084 3| orizzonte passano vele nere su baleni di sangue vivo. I crociferi 1085 49| spezzò, rimanendo la nave in balìa delle onde procellose, sotto 1086 38| sgricciolo di monumento a Balilla; la via XX Settembre non 1087 33| renature dalla parte del Balipedio, magnifica spiaggia deserta 1088 35| bevendo, e cantando, e ballando assai di giorno e di notte 1089 30| tempo piovigginoso, perchè i balli all'aperto riescono più 1090 24| fucile, chè quella entrava in ballo soltanto vicino agli abitati.~ ~♦~ ~ 1091 35| servitori, – sebbene la stagione balneare non fosse ancora inaugurata, 1092 9| Spinoza, Sue, Walter Scott, Balzac. Alzando i tomi qualche 1093 42| pariglia di cavalli balzani, «balzan da tre, caval da re». Prese 1094 42| una pariglia di cavalli balzani, «balzan da tre, caval da 1095 13| piano pascolando, fiori di bambagia il giorno e fioretti gialli 1096 43| l'asinello, il bue, il bambino Gesù, Giuseppe e Maria. 1097 12| giornale; egli, rotondo come un bambolo di gomma, con due spazzole 1098 13| sudata pensione) presso una banca marittima e stazionavano 1099 47| salva a Torcello, dove una banda musicale aspettava i gitanti. 1100 34| approderà.~ ~Lucchese fu Teresa Bandettini, «Amarilli Etrusca», poetessa 1101 6| poesia estemporanea, Teresa Bandettini-Amarilli Etrusca, Angeloni, Fortunato 1102 25| suo beneficato, fu messo a bando di Dio. Un vecchio incagnito, 1103 27| Baccelli. In queste specie di barabuglie infernali tutti cercano 1104 15| si sedeva fuori al suo baraccamento e con più pacatezza riascoltava 1105 17| straccali marini, soltanto tre baracche, – una a mutuo contatto 1106 13| prossimo a spengersi:~– L'avrà barattata con una falsa? – insinuò 1107 27| dei mercati segnati dal Barbanera, dal Goga Meremeo e dal 1108 44| nostri parenti li hai così barbaramente decollati?~Il carnefice 1109 11| tempeste, con dei visi di barbari, marchiati dai piovaschi, 1110 44| non ignorava che quando il barbaro padrone del monte Cedron 1111 32| tormentatori il furore di Federigo Barbarossa, specialmente se per ispregio 1112 24| su di una pietra come dal barbiere. Il giovanotto osservandolo 1113 21| sufficienti a soddisfare il barbitonsore rurale, egli si fa mondare 1114 32| I due figli di un fabbro barbuto come Vulcano, battitor di 1115 32| veniva spinto dal remo di un barcaiolo che si chiamava Tiberio. 1116 5| immagini e i simulacri su barchette disalberate e senza timone 1117 15| affasciano, li caricano sul barchetto e li vanno a gettare al 1118 2| naviganti, che sono salvati dal barco nel solcare il mare in tempesta, 1119 17| spiagge napoletane – su un barco-bestia di cinquecento tonnellate 1120 27| di polledro; i quadrupedi bardati venivano attruppati al calcio 1121 32| Marcione, Teodato, Eracleone, Bardesano, Seleuco, non compaiono 1122 43| Enrico di Borbone conte di Bardi, S. A. R. Maria Pia di Borbone 1123 10| vino fu bevuto a bocca di barile e sui prati verdi cominciarono 1124 1| manino, – urlava con voce baritonale il padrone del baraccone; 1125 31| provvidenziali, da Lord Brougham, dal barone di Watteville, e fu difesa 1126 12| rassodata dalla scotta e dalla barra, nella piletta dell'Acqua 1127 37| asserì che queste, sulle barricate, attutiscono, attufano, 1128 43| daziaria che vigilava la barriera confinante con la tenuta 1129 33| Dacchè sono state abolite le barriere daziarie è agevole agli 1130 24| lassù: ne è passata una barrocciata anche stamani allegri come 1131 17| Antonio facevano Antò, di Bartolomèo Meo, di Tommaso Tomà, di 1132 51| una doga, con gli occhi di basalto, naso uncinato simile a 1133 49| certo suo poema I contrasti basato su di una sua massima filosofica: – 1134 16| quegli sgabuzzini delle bascule di controllo, i due chiesero 1135 47| si poteva mettere sulla basculla e pesare, e non c'era verso 1136 28| capelli si fondeva con le basette ragguardevoli,~Il ministro, 1137 49| Ricorda Bakunin, l'«orso di Basilea», per averlo incontrato 1138 7| Roma, dove tra poco, nella Basilica di San Pietro, si svolgerà 1139 41| pesto d'aglio, e peperone, e basilico con cacio sardesco grattugiato 1140 7| giorno, in un'osteria di Bassano Veneto, alcuni magnani gli 1141 20| fogliame nei fondai, quei punti bassi e concavi delle selve, su 1142 26| statua di Garibaldi con i bassorilievi raffiguranti l'Eroe quando, 1143 31| d'essere la madre della bastardella e che era venuta per portarla 1144 20| del cemento armato: «Mi basterebbe uno schizzo; un'idea, un 1145 37| Propugnacolo», benchè di bastioni, nel dietrostanza, ci fossero 1146 21| con la sugna, si fece un bastoncino con un giunco.~A mezzogiorno 1147 6| lindo fazzoletto di tela batista, stirato e lucido, che spunta 1148 50| adunata dei vecchi soldati dei battaglioni che combatterono nell'Africa 1149 10| sirena». Quando l'asino battè i ginocchi e la cervice 1150 36| incuoiata; i piedi sbollentati battendo sollevano fumate. Lo sfondo 1151 24| Naso a pesetto al cieco battendogli la mano sulla spalla scarnata.~ ~♦~ ~ 1152 39| martello della Giustizia batterà sulla testa ferrata di Ezione 1153 28| per le sconsacrazioni e i battesimi.~ ~♦~ ~Al paese, fin dal 1154 10| L'auriga in serpa pareva battesse la lana. Accattarotti e 1155 45| Guidiccioni. Ma chi è che battezza le strade nel nostro paese? – 1156 28| vie del paese erano tutte battezzate e non sarebbe stata tollerata 1157 24| catena come un cane e lo battezzava tre o quattro volte al giorno 1158 28| eternamente «no».~Il popolo battezzò la Torre: Carbonaia.~Intorno 1159 38| monache sulla salita delle Battistine: – Il Visionario aveva gli 1160 15| pacatezza riascoltava l'eterno battito del mare.~Una notte che 1161 32| fabbro barbuto come Vulcano, battitor di mazza e di ottave, si 1162 14| del superbioso e glielo batto sul grugno come si fa ai 1163 21| di grilli.~I refrattari battono il tacco spietato, il temporale 1164 2| nuvolette leggere, come batuffoli di cotone, pareva radesse 1165 23| spuntare i denti, mi fece un bavagliolo di vela da bastimento, che 1166 17| tori, con le sue lingue bavose leccava i tre baraccamenti, 1167 6| sforzi per combaciare con la bazza volta all'insù, – la sacrificata 1168 1| parevano inguantate di pelle bazzana elefantina. Quando l'affricano, 1169 46| egli allora firmava Mario Bazzi; se lo scritto poteva trascinar 1170 7| ritratto astrografico della Beata Vergine Gemma Galgani, egli 1171 7| si svolgerà la solenne beatificazione della venerabile serva di 1172 49| mi ha messo nel cuore la beatitudine di colui che col corpo riposa 1173 33| rena.~– Lo darebbero per becchime ai polli.~Tutti insieme 1174 49| Regio Casino», un sorriso beffardo è affiorato sulle sue labbra 1175 34| in incognito. Dopo, egli, beffeggiato dai ragazzi, chiamava i 1176 43| morte le ha sigillato i begli occhi con un sospiro di 1177 44| dall'esercito di Narsete e Belisario, generali di Giustiniano, 1178 25| una stenderia di forme, in bell'ordine, erano tutte dorate 1179 9| Sulle lezzole, la muffa, il belletto: sulle copertine marmorizzate 1180 43| bella, dell'avvincente bellezza delle donne spagnole, slanciata 1181 40| nutrite –; tante son le bellezze che avete – che la mattina 1182 37| Manfredi.~– I nomi son tutti belli!~Cominciò la lettura una 1183 5| festa la giovinezza e la beltà».~Ordini monastici e Compagnie 1184 33| si potrebbe chiamare il Belvedere. L'isola del Tino, la Capraia, 1185 32| pioppo del piano; il ciuco, bendato e infioccato, se ne stava 1186 11| segna e siede alla mensa benedetta.~ 1187 35| innanzi un angelo le avesse benedette col remeggio delle nivee 1188 11| della chiesa più alta, par benedica l'opra.~I grandi barchi 1189 11| trova lontano sul mare, si benedice anche per lui l'uovo perchè 1190 43| piviale rutilante; egli, benedicendo, allargò le braccia: il 1191 51| profetico Adamo Lucchesi, quasi benedicente, alza il braccio verso le 1192 4| tempio, gli mandavano le loro benedizioni.~Se a queste scene si trovavano 1193 36| Serchio onde essi potessero beneficiare delle salubri acque dei 1194 35| secondo il solito, del benefizio di essi per conservazione 1195 25| pacato, vestito come un benestante che volesse imitare, con 1196 9| altra volta. La battaglia di Benevento!~– Oh, questo sì!~ ~♦~ ~ 1197 5| credo di propiziarmi un benevolo perdono alle mie colpe, 1198 46| Mazzarini: il «galantuomo benigno» che, quarantatrè anni fa, 1199 30| la rossa torre di Donato Benti, c'è gran baldoria per la 1200 49| durezze del mare l'impetuoso «Beppino»; ma chi ha sentito da ragazzo 1201 5| disperderò nei deserti della Berberia, mosso soltanto dalla devozione, 1202 5| sogno e si venerò prima in Berito, città della Siria. Per 1203 47| montura avevano soltanto un berrettino con la visiera incerata, 1204 50| ALESSANDRO IL «DURO»~BERSAGLIERE A ADIGRAT~ ~ ~ ~ ~ ~Bisogna 1205 50| mosse con eroica prestanza bersaglieresca verso le frontiere della 1206 24| ero vivo e negoziavo di bestiame, un negoziante, detto di 1207 36| Invece del diavolo, il bestione di cento forme e parvenze 1208 17| Persico, sulle coste della Betica. Questa m'è stata tatuata 1209 34| Ippolito, dal Cesarotti, dal Bettinelli, dal Parini, dal Passeroni; 1210 50| Tramonte, Giovanni delle Bettole, Giando di Sorbano, Rosso 1211 9| due si sfidarono dentro un bettolino; costì combinarono che l' 1212 7| Tervigiana; due ordigni da beveraggio pendono dai freni che si 1213 14| cacio romano, capite?... per beverci bene sopra.~– E che mutria!~– 1214 6| mangiare pane ammuffito e bevere alla fonte. – Buono costava 1215 33| se non fosse salato se lo beverebbero anche. Vede per esempio, 1216 18| infermo.~– Hai tu sete?~– Beverei un «Leonardo».~Per amor 1217 5| Qualunque infermo quell'acqua bevesse con ferma fede, o ne lavasse 1218 1| bottiglie; e così, di schiena, bevevano come se avessero consumato 1219 30| una trottola, insinua:~– Beviamo tutti!~– Lo so, – commenta 1220 17| di sbeffo, avvicinatevi e beviamoci sopra e che tutto sia sepolto.~ 1221 14| di vino sciacquerello che bevo, mi va tutto in sangue: 1222 48| sono stati in gran parte bevuti dalla pioggia e bruciati 1223 39| entrò, ordinò, mangiò, bevve, ribevve, tribevve, poi 1224 19| salone, – dove più tardi il «Biaccaccio», uno che in Barcellona 1225 9| e viscide come pelle di biacco; sulle pagine tarmolate 1226 37| una raffica di vento.~– Bianchiscono il pane macinando cornocchi 1227 12| le acque si sono sommosse bianchissime sulle verdi stagnanti. Quelli 1228 8| pietrame bigio con la facciata bianco-avorio che staccava sul grigiore 1229 48| volativo, baffi e capelli bianco-rosseggianti come le barbe del granturco, 1230 22| immobili erano come quelle del Biancone (lo statuone scolpito dall' 1231 13| bianca di polvere lineata di biancospini che, dalla pineta, porta 1232 43| rondini posate su una rappa di biancospino. Della principessa s'invaghì 1233 17| quelli del paese dove si biascia l'esse, a merenda e a cena, 1234 22| amiconi, l'infermo, invece che biasciarci una gotta torbida, pareva 1235 51| assennato, riflessivo, biblico, qua e là inzeppato di sentenze 1236 9| stato un male?~Nelle nostre biblioteche, parlo di quelli del mio 1237 27| baruffi, a intrighi, le biciclette, pedale contro pedale, manopola 1238 40| sola vi nutriti~tanti sù li biddizzi chi 'nd'avite~ca la mattina 1239 30| amalgamati con cervello, bieta e ricotta, aromando il ripieno 1240 8| lati, bozzato di pietrame bigio con la facciata bianco-avorio 1241 19| una balla, dove metteva i biglietti. «Questa sera Genoveffa, 1242 19| voce, anche ai personaggi. Biglietto d'ingresso: «Cenci o ossi». 1243 2| tiravano quattro o cinque bigonce d'acqua tolta dalla pila 1244 12| presacchi, le lenze, le bilance, le fascine, a mazzacchera. 1245 42| Stefano, da dove, dopo essersi bilanciato tra l'accedere alle proposte 1246 10| terra paludosa. L'asino, bilicando gli orecchi, un mezzo braccio 1247 20| callaia, una cateratta a bilico elevata sulla strozzatura 1248 43| ai figli dei servi: le bimbe tutte vestite di bianco, 1249 12| due spazzole di sagginali biondastri, estremamente miope, portava 1250 51| il suo volto, ma i suoi biondi capelli sorgevano senza 1251 12| zappa alle spalle e una bisaccia, è andato sui cigli delle 1252 13| Moscovia, il Turco fiero~che di Bisanzio regge il vasto impero;~lunge 1253 50| vino ferrato di Trani e di Bisceglie.~ ~♦~ ~«Domine non son degno – 1254 2| dove le castagne escivano biscottate a dovere, per essere triturate 1255 18| una scorza da un albero, biscottato dal sole, e con quella si 1256 48| in collo e alimentati con biscottini. Una serva alta e membruta 1257 46| Sieve, il Greve, il Pesa, il Bisenzio, l'Ombrone, l'Elsa, l'Era, 1258 4| costruita per provvedere ai bisogni spirituali della ognor crescente 1259 1| capo, riccio, lanuginoso, bitorzoluto, un cappello sodo. Era scalzo, 1260 47| ciminiera le torbava di bitume, il vapore ingavonandosi 1261 27| e dei luoghi finitimi ha bivaccato festevole e gioiosa tra 1262 34| VOLANTI»~DI DUE SPIRITI BIZZARRI~ ~ ~ ~ ~ ~Uno lo chiamavano « 1263 16| Bistolfi più cilindrato e bizzoso; Emilio Gallori, il serafico, 1264 9| che lo vorrebbe fare un blocchetto?~– Ao!~Si presentò un giorno, 1265 9| L'omettino rilevava i «blocchi» dei libri lasciati come 1266 12| alici e sarde agre come il blu di Prussia, razze cartavetrate, 1267 35| E pò~la vacca fece un bò~e il lupo lo mangiò.~La 1268 43| suoi piedi risuonare il boato delle tombe come campane 1269 38| Frate Oliviero, Guglielmo Boccanegra, il Duca De Ferrari, Byron, 1270 12| che l'anguilla preda a boccate e non lascia quel che ha 1271 25| di vetro soffiato, delle bocce, e un lungo ordine di bicchierini; 1272 18| orologi a pendolo, specchiere, bocchini.~Il «Leonardo» monumentale, 1273 47| Marus De Maria e Umberto Boccioni, venuto, fresco fresco, 1274 1| voluto cibarsi, tutto in un boccone, di Michelino.~Quelli che 1275 38| finisca.~ ~♦~ ~A pezzi e a bocconi divorai il Cuore; gli ultimi 1276 49| da Angelo Tonelli, detto «Bociorino» perchè prima di dirigere 1277 19| lo stesso che muoia una bodda (un che di simile di rospo), 1278 24| negoziante, detto di soprannome «Boddino», a cagione di una senseria 1279 27| spietato di Nancy, zingaro e boemo egli stesso: improvvisatori 1280 41| in sacca. Son istato dal boglia; s'un mi guarisce lù, non 1281 43| ravviata, ma intonsa; la «boina» carlista, specie di berretto 1282 30| botanica, fisica. Di Regin, Boisseau, Jourdan, Montgarni, Richard, 1283 35| è, transita carico della bolgia, la valle ove grandeggiano 1284 35| Qui l'acque scaturiscono bollendo, salate sulfuree fanno pensare 1285 5| nascita tutto sacrificato di bolli a secco e a fuoco.~Il signore 1286 30| tartarico, ma tutti vogliono bollire nella medesima contentezza 1287 50| corpo a «Pezzo duro», pareva bollisse una pentola: «E mi avvicino 1288 21| sciacquarone», o acqua bollita; alla fetta d'arrosto, steccata 1289 8| stralevata, o che rovesciasse i bolliti sopra la conca del bucato, 1290 8| rimuginasse le patate che bollivano per i porci in una gran 1291 15| oleastre, senza spicco di bollori, segno manifesto di fatica 1292 6| monumento a Giosuè Carducci in Bologna. Il fazzoletto perennemente 1293 24| azzannato, ha esploso come una bomba: un profumo di segatura 1294 41| mura, antica caserma dei bombardieri, sovrastante il quartiere 1295 1| forte, come quella di un bombardino. Lì per lì, i ragazzi gli 1296 18| Il «Leonardo» è come una bombola d'ossigeno prossima a svuotarsi.~– 1297 49| afferrati i mustacchi del bompresso risalì a bordo, aspettando 1298 47| se cenava;~coi Francesi, bona zente~se disnava solamente;~ 1299 36| salirono Letizia e Paolina Bonaparte, Maria Teresa, Caterina 1300 39| alla mensa e poi, con tanta bonarietà nella voce e appioppandogli 1301 36| suo trepido sposo Pietro Bonaventuri con lei fuggito da Venezia 1302 28| andare del tempo nel bosco borbonico fu fatto un taglio raso 1303 50| spirti entro siedero», si borbottava in cima di tavola; e in 1304 3| di là del Tino, con una bordata di trecentocinque salutano 1305 30| cavalli che il mercante di bordatino vuole istradare sulla piazza 1306 12| cavalletto da campagna, la borraccia felpata è la medesima di 1307 36| acque calde e fumo, dalla borraccina delle selve, dai poggi scoscesi, 1308 41| compagno fornito di una borsa di denari e, dopo averlo 1309 33| essere scambiato per un borsaiolo. L'accattone tiene alla 1310 26| entro il rovescio di una borsetta di cuoio, le dita dalle 1311 15| sull'intrico selvatico, i boscaioli trattenevano il respiro, 1312 8| torreggiar Lucca a guisa di boschetto~e donnearsi col prato e 1313 4| scerpevano selve, tagliavano boschi, e la gente famelica stava 1314 30| farmacia, storia naturale, botanica, fisica. Di Regin, Boisseau, 1315 36| queste stagioni i botri e i bottacci da cui rampolla l'acqua 1316 1| poltrona, si abbeverava ad una bottiglina, che pareva tenesse in caldo 1317 1| Svizzero mesceva, da un bottiglione verde ramarro, un certo 1318 6| Manuale, certe voluminose bozze di un suo volume, il filosofo 1319 50| che a quei tempi faceva il bozzellaio in «Vignetta», tirò via 1320 27| raccoglie i dipinti e i bozzetti di Ferdinando Paolieri, 1321 9| pesce. Le croste del pane bozzigliavano come cartone rinvenuto nell' 1322 32| bisogna lavorarlo come i bozzoli. Tu ti farai un nome e dopo 1323 33| guardia che da tempo lo bracca sospettosa l'acciuffa gridandogli: – 1324 27| ritmo. Di solito essi sono braccianti e suonatori ambulanti, si 1325 4| quella di un forno, e la brace tinge i lor volti di carminio 1326 19| forse dei lupi sazierà le brame,~o qual languente ed assetato 1327 45| sibilare come una frusta, bramendo e sospirando: – Un vescovo? 1328 31| Che mai non empie la bramosa voglia,~E dopo 'l pasto 1329 44| del Santo Volto scritta da Branca Cavaliero di Bronci Podestà, 1330 36| pietrame diaccio; il monte Brancoli per la croce sul vertice 1331 21| rappezzati come quelli di Brandaro, sembrano più buoni; egli 1332 49| trecento miglia dalle coste del Brasile; il vento «pampero» investì 1333 50| Vignetta», e ce n'era di bravissimi. Anche per la guerra d'Africa 1334 20| a meno. Sento una certa brezza». Il fogliame in gorgo di 1335 12| soffi il vento, o che i brezzoni invernali strinino la pelle. 1336 9| e avventure del celebre brigante Mayno della Spinetta, il 1337 33| estate su per i monti come briganti!~– Chi disprezza il povero, 1338 35| Bagni di Lucca in lieta brigata d'ambo i sessi. Nessuno 1339 35| giorno e di notte con amabili brigate di persone dell'uno e dell' 1340 49| cantava:~ ~Sulla poppa del mio brik,~col mio rum di contrabbando,~ 1341 29| popolo affollato, su cui brillava anche lo sguardo religioso 1342 18| che la Reale Accademia britannica insorse contro Franklin 1343 11| stanchi del volo.~Ai primi brividi della sera, quando le darsene 1344 43| occultate da una tenda di broccato rosso granato, che scende 1345 24| commensali: «Fa buono ai bronchi».~ 1346 44| scritta da Branca Cavaliero di Bronci Podestà, et signore del 1347 35| famiglia». Giù, molto in giù, brontola il Camajone occultato da 1348 17| lentamente s'umiliava, rientrando brontolando nel suo seno, e la calita 1349 11| dai bei visi apostolici, bronzati dalla salsedine a torso 1350 50| trafficare con le pulegge e le bronzine.~Durante la grande guerra 1351 43| attagliava bene in una sagoma del Bronzino: la testa eretta sul collo 1352 31| provvidenziali, da Lord Brougham, dal barone di Watteville, 1353 10| industre; e l'asinina famiglia, brucando cardi e gramigne, passava 1354 3| lontane, squallide come selve brucate nel fogliame, sono folte 1355 10| tempo della baldoria avevano brucato le fresche rombici al calcio 1356 11| eretici, che in queste notti bruciando precipitano nell'Erebo: 1357 12| foderati di iuta son tutto un brulichìo schiumeggiante. Per tutto 1358 18| un colletto inamidato e brunito dall'uso soverchio, che 1359 20| luttato; la fuliggine cagliata bruniva l'erba verdissima. Nei giorni 1360 6| spento, – di cose usuali; Bruno Cicognani l'ascoltava seduto 1361 18| Leonardo» aggrottato ad ogni brusco movimento del tavolo traballa; 1362 10| paura, masticando quella bruscola di fieno che i suoi fratelli 1363 20| immagazzinare il vento, nel brusìo dei padiglioni sente il 1364 44| calasse il sipario di quella brutta commedia.~Quando i Lucchesi 1365 17| fuori d'acqua) e lì facevano bufera col vino buriano.~Ma il 1366 49| sulle spalle ricurve da una «buffa» di pel gattino: quelle 1367 30| intempestiva è simile a bugia».~ 1368 10| antenati, ai tempi degli dei bugiardi, avevano portato sulla groppa 1369 20| lavorava di calzolaio in un bugigattolo di bottega, situata nel 1370 30| le spacchino. Gli orecchi bugnano come conchiglie e portano 1371 47| acqua e vento commisti, bugnava come un colossale calabrone; 1372 15| degli alberi centenari, i bugnoni delle spine che potevano 1373 47| carne bianca, drogata con bullette di garofano e mazzettini 1374 4| polena che doveva essere bullonata sul tagliamare della paranza, 1375 3| conoscevo il povero Tista buon'anima, – è il vecchio vicino, 1376 8| I Fondora (dei rami di Buonaccorso di Lazzaro Fondora, Coscio 1377 23| che mi impresse mia madre buonanima, mi ha tormentato dalla 1378 41| spendere un occhio.~ ~♦~ ~Il Buongoverno fiorentino acconsentiva 1379 12| gli faceva da guida. Un buontempone ghermì un anatroccolo, di 1380 18| arroventisce, impasta, trebbia, buratta; verrà giorno in cui, – 1381 25| piglia la sporta – dei burattin. – E ci ha la testa che 1382 17| facevano bufera col vino buriano.~Ma il nano era sospettoso. 1383 7| alcuni magnani gli fecero una burla, togliendogli, senza che 1384 17| Sul procelloso mare – Alle burrasche e ai venti – Per grazia 1385 41| roncola e lo precipitò in un burrone. In quella occasione Tommaso 1386 46| Al chiarore del vino di Busatica scoppiettavano i racconti, 1387 46| allarmata ha gridato: – Chi bussa a quest'ora? – È il lattaio, 1388 21| giorni ripetono dopo aver bussato agli usci.~Volti terragni 1389 48| alla casa della scrittrice bussavano circospetti uomini che avevano 1390 4| Apostoli, navigavano senza bussola, chè le loro prue s'orientavano 1391 27| pappagalli, prestigiatori coi bussolotti e la bacchetta magica, e 1392 18| in auge il secolo scorso: busti di Giuseppe Verdi di cioccolata, 1393 19| far festa al padrone, lo butta per terra e lo pesta.~Ma, 1394 15| naviganti d'acqua dolce si buttano al bosco, tagliano rami 1395 6| incenerisce le strade, fa buttare delle crepe alla terra arsita 1396 3| schiena che s'incurva, deve buttarsi alla via della terra, tra 1397 33| allora?~– Allora ci siamo buttati alla montagna, non la sente 1398 5| folla di fedeli i quali buttavano nel piattello denari come 1399 48| raffica di pallini avesse loro butterato il muso.~Ma chi è quel tetro 1400 38| piglio per le gambe e vi butto in mare. – Nelle scuole, 1401 38| L'indomani l'Antitutto buttò sul tavolo della taverna 1402 4| denti sgrigniti, con il buzzo gonfio di pesci divorati, 1403 38| Boccanegra, il Duca De Ferrari, Byron, Mazzini, Nietzsche. Un 1404 45| specie di Calvani – (col C), lì presso c'era la via 1405 | ca 1406 1| marinari avevano rilevato delle cabale, narrando di averlo veduto 1407 49| delle catene d'ormeggio, si cacciò con violenza contro i banchi 1408 4| tenevano una scodella di cacciucco, che durante la pesca cucinavano 1409 49| galleggiava un gran numero di cadaveri: equipaggi di altre navi 1410 41| rimpetto a loro, e molte caddero in deliquio soltanto a sentir 1411 3| posai sulla rena soffice; lì caddi in un sonno profondo e mi 1412 4| protettore dei pescatori cade in questa estatina dei defunti, 1413 20| fratelli, è che un pomo rivelò, cadendo, a Newton le leggi della 1414 11| addormentata. Se qualche stella cadente simile a uno scandaglio 1415 47| come il prezioso giallo Cadium, si dipinsero di quel colore 1416 7| Plana e su l'altro Trio di Cadore; un cinghione di cuoio sacrifica 1417 49| ricorda Eliseo Reclus e Cafiero.~A un tratto Enrico Sisco 1418 50| acerba e fiera... più giù Cafreria giace sul lito, – e di Buona 1419 40| Così, in quel pomeriggio, a cagion del berretto di Musolino, 1420 20| velo luttato; la fuliggine cagliata bruniva l'erba verdissima. 1421 12| miope, portava seco una cagnetta, idropica come un porcellino, 1422 49| suo amico, – l'avvocato Cairoli Parducci, padre di un Caduto 1423 40| alle falde dell'Appennino Calabrese, e bussò come un pellegrino 1424 40| testimoni e i fantasiosi costumi calabresi se ne stavano chiotti chiotti 1425 40| di bergamotto e tutta la Calabria apparve come in un sogno. 1426 47| bugnava come un colossale calabrone; a qualcuno parve che la 1427 28| mazzuoli dei maestri che calafatavano il fasciame delle barche. 1428 49| cameriere: – Penna, carta, calamaio. – Il Maestrale, vento fresco 1429 39| insellato tra le prunaie del Calambrone.~La negligenza dei custodi 1430 1| immaginare, gli Svizzeri erano la calamita di tutta la mitraglia della 1431 29| trionfali. Anche nei tempi delle calamità, delle carestie, della fame, 1432 47| mani. E firmaron Davide Calandra, slanciata figura di cavaliere, 1433 51| turchinetto e d'inchiostro, e calano verso le lame della palude, 1434 13| oro, lucente come il sole calante, disse con una voce affilata 1435 48| della granata di stipa, o il calappio dell'accalappiacani, e si 1436 44| parenti, sperando così che calasse il sipario di quella brutta 1437 29| tenuta, coperto del manto di Calatrava, rivolgendo ovunque il suo 1438 44| alla cintura, dalla quale calavano i loro calzoni di tela di 1439 13| aveva un vestito di lana calbigia, una camicia color terra 1440 4| sopra il perdono con pedate, calcagnate e schiaffi.~– Sei stato 1441 50| comando amichevole, si è calcato sul capo il cappello delle 1442 4| sbarcato e tutti volevano calciarlo e ingiuriarlo.~Il delfino, 1443 37| mastrante che nell'altra stanza calciava il levame e un tombolo di 1444 28| poveri. Un disco bianco calcina fu dipinto sull'ultimo torrione 1445 29| cattedrale di San Martino sembra calcinata sul cielo incenerito. Un' 1446 50| un paio di scarponi, si calcò sul capo il vecchio fez 1447 29| talvolta alla matematica, calcola i secoli, addiziona gli 1448 39| nemmeno il tempo di fare il calcolo mentale che Ezione era sparito. « 1449 9| donna aveva scodellata, calda fumante, pareva un impalpo 1450 24| rami delle pioppete e la caldaccia è spenta; dobbiamo prendere 1451 7| astrologia, la scienza dei Caldei, di quella figlia di savia 1452 8| l'ovile che rende nella caldura il lezzo dei manti, lontano 1453 40| una buca fonda, in essa ti calerai con fiducia e sotto troverai 1454 38| di un ambulante tra varie calìe scòrsi un altro libro dell' 1455 20| ginocchia, vede tanti sacchi di caligo, capaci di torbare il cielo 1456 51| Incitato (il cavallo di Caligola) annusava per l'aria l'acre 1457 17| brontolando nel suo seno, e la calita scopriva la battima, che 1458 3| fondali paurosi come le callaie dell'inferno, anche loro 1459 47| linea, si dispersero per le calli dei sestieri popolosi.~In 1460 25| quasi del tutto spariti; il callo, che producono il ferro 1461 45| vigilanza, a ristabilire la calma, ma si vide però in procinto 1462 19| 4, il mare non si fosse calmato, la facesse finita con quella 1463 23| mori, attracchi di fortuna, calme e tempeste, naufragi e arrivi 1464 37| circolazione la parola «calmiere», questa la si adoperava 1465 46| pure a bere, – rispondeva calmo il trattore.~ 1466 25| smagrito, era legato a una calocchia piantata nel pantano fuori 1467 46| Stagioni, luce, vento, calore, freddo, tutto confluisce 1468 23| nipoti, che dall'Artiglio si calumano ora, ridendo, in fondo alle 1469 17| sue traversità, condite di calunnie, persecuzioni, amaritudini, 1470 45| fosse.~– Sarà una specie di Calvani – (col C), lì presso c'era 1471 11| al vertice di schematici Calvari. Le rigide vigilie di questa 1472 11| Carchio dirupato come il monte Calvario, nei paesi acchiocciati 1473 36| Giuliano venia dal monte Calvaro con la croce dell'oro in 1474 29| i piedi stecchiti furono calzati in pantofole tempestate 1475 50| Duro».~– Maledetta la mia calzatura. – Il «Duro», che a quei 1476 18| ghette color pancia di topo, calzini viola, scarpe nere, orologio 1477 50| tirò via le ciabatte, calzò un paio di scarponi, si 1478 25| ciabattino «Digiuno»: «Il calzolaretto, che niente gl'importa – 1479 39| se le dicerie del popolo camaiorese che io ho ascoltato con 1480 18| occhio non funziona più? Si cambia. È impossibile pensare che 1481 51| case. L'esploratore sta cambiando alloggiamento; cento case 1482 37| scrisse, sopra un telo di cambrì, le parole magiche «Spaccio 1483 49| infiammato, e gli urli al trepido cameriere: – Penna, carta, calamaio. – 1484 12| abiti buoni e indossati i camiciotti o gli incerati. Come battiti 1485 6| al tamburello con Carlo e Camillo Pellizzi, l'onorevole Franco 1486 12| strascico che si può fare camminando lentissimamente e leggendo 1487 44| e ordinò agli ostaggi di camminare liberi e svelti davanti 1488 15| lavatoi profondi; il cieco camminava sull'orlo di questi pericoli 1489 17| aveva fatto i collegi di Camogli, adulto anche in istoria, 1490 23| adunata. Suonava anche la campanella del faro, quella a cui era 1491 27| sembrano ninfee risecchite e i campanelli bianchi fiori palustri. 1492 4| L'argenteo tinnire dei campani delle mandre s'impastava 1493 30| libri in tutto il mondo. Campanili di libri s'alzano sugli 1494 21| dell'Orgagna, al tocco di un campano, si è animato, alzato, decomposto, 1495 4| triangolare, poggiato su tre campate rettangolari, – quelle laterali 1496 12| di marmo statuario, che campeggia di sull'attico nel cielo, 1497 36| quattro pareti dell'osteria campeggiano le «Stagioni». Una carta 1498 47| alberghi sulla Riva o sul Canalazzo; gli altri, quelli che se 1499 15| levante per imboccare il canaletto che conduceva alle darsene, 1500 35| naturalmente medicate vanno per canalotti a stemperare quelle fredde