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Lorenzo Viani Il nano e la statua nera Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
2503 35| di marzo nelle piscine – destinate ai vari ordini di pazienti 2504 49| italiana.~Ma il Carlo era destinato a tragica fine: il brigantino, 2505 50| territoriale e partire per ignota destinazione. E seguì l'Ottavo con l' 2506 12| tegolo o di un albero, ed è desto ed accorto, che l'anguilla 2507 27| dopo che un loro pari lo ha destramente strozzato. Una fumacea oliata 2508 40| Come? Qui?...~– Sì!~Anche i detenuti, parlando, sono ornati e 2509 23| severamente) «simbolo di deterioramento della fama di un capitano 2510 20| tutti i fenomeni che si determinarono: muscoli agitati da forti 2511 42| egli intende vincere i suoi detrattori con la persuasione e con 2512 12| rubesti, alimentato dai detriti marini. A intervalli brevi 2513 18| ho pregato l'inventore di dettare parola per parola ed egli 2514 46| l'«educator di stomachi» dettava le sue esperienze agli inesperti 2515 24| arcano del mio naso: allora devi sapere, – continuò Naso 2516 12| argento, lo scompigliano, lo deviano: percosso da lunghe aste, 2517 44| quattordici San Frediano, il quale deviò il corso del Serchio tagliando 2518 45| l'universa terra. Cosa ti devo dare per il disturbo? – 2519 29| ipso facto tutti i bandisti devono tornare al loro posto. La 2520 12| abbassati ed umiliati, entrano devote nel tempio dai colonnati 2521 11| croci nere che i pescatori, devoti e solenni come quelli di 2522 12| osterie dirimpetto, dopo le devozioni, e tra il rosso lume del 2523 21| debolezza, lampeggiarono diabolici, la bocca ripercosse i denti 2524 37| attutiscono, attufano, e diacciano le palle di fucile. Un altro 2525 3| levante, e di lì specula e dialoga e indaga e consiglia.~E 2526 36| ceppa cavernosa Enrico Heine dialogò col ramarro in presenza 2527 27| gigantesca trivella, del diametro di una quercia millenaria, 2528 7| dice il vecchio colono – diamoci la mano e lasciamo il cielo 2529 30| altra, sembra che questi diano di cozzo nelle tempie e 2530 3| Gerusalem la santa.~Nel Diarebecche formato fu d'immonda~polve 2531 11| come rubini, freddi come il diaspro, color fondo marino, e zaffiri, 2532 27| dei polli arrostiti alla diavola e a delle cartate di patatine 2533 36| superbo, sudarono tutti come diavoli, ma, benchè in giù ci vadano 2534 18| sul cielo turchino, e par dicano anche agli uomini: «Mangiatemi, 2535 39| Pare che Ezione, se le dicerie del popolo camaiorese che 2536 4| il nostro Signore.~– Ben diceste, fratelli. Perdonanza delle 2537 37| figlio.~ ~Egli muore.~– Lo dicevo! Ma come! Avere alla portata 2538 27| Ferdinando Paolieri, tutti dichiaranti il suo amore per l'Impruneta.~ 2539 30| oggi, una giornata di sole dichiarato. Per questa festa grande 2540 45| cuoco dei frati.~– Se mi dici chi era il Guidiccioni t' 2541 49| direttore del Maestrale, a diciannove anni, s'imbarcò sul Carlo, 2542 31| Protagonisti: una bastarda di anni diciassette, un vecchio e una vecchia: 2543 43| che doveva avere verso i diciotto anni, appariva e spariva 2544 28| lambiccato, stiracchiato, dicitor d'artifizio... regio professore 2545 17| erano i nani dipinti da Diego Velasquez, avrebbe preso 2546 18| Costaggiù si parla di cose difficili?~– Che non sono di tua competenza, – 2547 28| Sofista? Chi non è mai o difficilmente contento, che trova a ridire 2548 12| e avanza in disordine si diffonde in un attimo, dalla foce 2549 28| ramificava un lauro che diffondeva, tutt'intorno, un acuto 2550 23| un doloroso stupore si è diffuso sulle calate e nelle darsene.~ 2551 39| un soldo in tasca entrò difilato in una drogheria e ordinò 2552 26| altro, sul muricciuolo della diga sotto il fanale rosso; il 2553 7| dal ghebbio una pietra non digerita.~«Imaginate una notte illune 2554 21| si contenta di poco, che digiuna trecentosessantacinque giorni 2555 33| francobollo dorato. La carne digrassata, gli occhi schiariti, la 2556 7| egli si abbandona ad altre digressioni sull'astrografia, asserendo 2557 3| del mare sulla nuda terra, digrigna i denti: – Con una boccata 2558 44| affissando le mura affollate digrignavano i denti come mastini.~Narsete, 2559 21| scalciate di tutti i denti, che digrumano con le gengive rincallite 2560 44| l'altro inghiottita dal dilagare delle acque, quando Lucca 2561 18| vigorosi pensieri, che si dilatano tosto e vaniscono e brucano 2562 37| Vincenzo Monti.~Qualcuno dilatò: – Metti fuori il tomo del 2563 7| modello per un pittore che si dilettasse alle Sacre immagini. Stampe 2564 37| spento da tanti anni, lo fe' dilezzolare, imbiancare, scialbare. 2565 3| declina, per l'ossa che si dilogano, la schiena che s'incurva, 2566 31| e una donna fatta, di dilombamento marziale, che palcheggiando 2567 39| giorno Ezione, dopo aver diluviato in un'osteria periferica 2568 2| uscita. Soldati e ragazzi diluviavano in un baleno quella grazia 2569 39| disinvolto del solito Ezione e dimanda il solito bicchierino, lo 2570 17| il sole, disse umiliato, dimandando l'assenso del padron Calena, 2571 23| battesimo, i vecchi navarchi si dimandavano perplessi: «Chi sarà?». 2572 14| gridato:~– Signor mio bello, dimando perdonanza, credevo si trattasse 2573 39| ascoltare e occhi per vedere, il dimane Ezione fu scoperto insieme 2574 9| sdruce e lo squinterna e lo dimembra, io, col tono di voce più 2575 14| verso i Corsi mascherati, dimentichi delle scuole e dei grammaticali 2576 49| inserita sul viso scarno, ne diminuisce il volume; gli occhi sono 2577 33| arcangelo. I monticelli diminuiti, la città, enormi pavimenti 2578 32| Ghiguccio, o Ghigo. Con quei diminutivi pareva che gli raccorciassero 2579 32| sonoro si spicciola nel diminutivo Paolino, o sale nel controcanto: 2580 41| inarrivabile Tommaso Jona chiese le dimissioni da esecutore, che furono 2581 34| tien della luna~far non vo' dimora alcuna;~altro mondo vo' 2582 41| Paltoni, di Reggio di Modena, dimorante in Francia. Ma per molto 2583 19| Pinciana, Viareggio: ivi dimorava il vecchio arcivescovo di 2584 7| ammirati per la valentia che dimostra lo stravagante incisore. 2585 18| glorificate poi. L'infermo si è dimostrato dotto: non ignorava che 2586 41| Jona, per la sua fermezza, dimostrò che era superfluo ricorrere 2587 43| sua carne aveva un profumo dinervante, le braccia tra gli sbruffi 2588 15| delle vele di fortuna nelle dinervanti bonacce dell'Oceano, i dialoghi 2589 46| Bistolfi, il Toscanelli, Ulisse Dini, il Bianchi non disdegnarono 2590 16| legittimo.~Voga, tarchiato, ma dinoccolato e scollato in tutte le giunture, 2591 12| paese una moltitudine di Diogeni con la lanterna e il canestro. 2592 11| suo Autore. Il sapiente Dionisio Areopagita alla vista di 2593 49| d'aspetto, si scorgono i Dioscuri madreperlati da una pioggerella 2594 12| dirugginano i denti, che dipanano le maglie di una lunga catena.~ 2595 48| qui. – La serva massiccia, dipanata tutta in tulle nero, quando 2596 30| ostessa, e quante volte ha dipanato il suolo sulla spianatoia 2597 32| scontentezza del cuore umano può dipendere anche da un raglio d'asino».~ 2598 17| cui il pittore tribolato dipingeva mare placido e senza vento, 2599 47| prezioso giallo Cadium, si dipinsero di quel colore le labbra 2600 40| mi sussurra il nome del dipintore.~– Come? Qui?...~– Sì!~Anche 2601 48| aprivano sul banco: – Cosa ci dirà in tutto questo «pippiume»? – ( 2602 35| letteraria, artistico-scientifica diretta da Luigi Perelli, edita 2603 26| penetranti e taglienti, direttamente dal vero. Sulle spallette 2604 44| passarono le armate lucchesi dirette in Terra Santa alla conquista 2605 7| in questi giorni passano, diretti verso Camigliano, – piccolo 2606 19| gabinetto al Re sardo per dirgli che qualora, la mattina 2607 2| mezzo alle selve dove si diricciavano le castagne e si mondavano 2608 49| Bociorino» perchè prima di dirigere un giornale fece tutta una 2609 29| immortale autore della Saffo, dirigeva una sua messa in quella 2610 8| lanciavano la spola dalla mano diritta a quella mancina sulle onde 2611 19| lettera alla Duchessa per dirle che il giorno 5, alle 3 2612 47| mi fareste un piacere a dirmi dove con maggior economia 2613 4| santo giorno, i pescatori dirottavano la barca al desiato porto, 2614 12| delle barche incagliate dirugginano i denti, che dipanano le 2615 50| paziente della lima; ma la lima dirugginiva i versi (lima dell'intelletto, 2616 5| Solo come un cane.~– Come, disabbandonate i cani? – dicevano stupefatti 2617 29| congetture e di dati le ipotesi, discarna all'osso, richiama al margine, 2618 38| entra nell'intelligenza discende e si stampa nell'anima per 2619 32| palesa dai nomi dei propri discendenti.~I due figli di un fabbro 2620 1| indietro, guardando, con una discesa a quarantacinque gradi, 2621 35| tarli, c'è l'Apocalisse «discifrata et esposta con dubii morali 2622 13| per quel ferrato senso di disciplina e di rispetto che i marinari 2623 47| Nomellini, il carrarese Dazzi, Discovolo e tutte le celebrità di 2624 25| lame di levante.~Ho, con discrezione, accennato alla signora 2625 21| desiderano la solitudine e disdegnano le comitive: i poveri orgogliosi 2626 46| Ulisse Dini, il Bianchi non disdegnarono talvolta collaborare al 2627 7| San Genesio. Gli è stata disdetta da un paese, dove si venera 2628 13| pezzo, arcigni, scontrosi, disdicenti ogni amicizia, schivi da 2629 51| sembra ringagliardire e disdire gli ottant'anni, che lo 2630 37| imbianchino, che sapeva anche disegnare lettere, scrisse, sopra 2631 7| i suoi argomenti, fa dei disegni sulla terra: «Lassù, in 2632 48| indebolita di cuore e di mente, diseredata come una mendica, s'era 2633 49| scrivere. La vita è male. Sarò disgraziato? Una mia nipotina mi ha 2634 39| terza mattina capita più disinvolto del solito Ezione e dimanda 2635 17| buona pasta, il nano, con la disinvoltura di un vecchio navigante 2636 47| Tedeschi su la schiena~nè se disna, nè se cena.~ ~a quelli 2637 42| non ricorda le ingiurie disoneste ed ingiuste di cui era posto 2638 40| si sbandò e fu un correre disordinato: il berretto pareva portato 2639 5| Palazzo, non solo per evitare disordini, ma anche per custodire 2640 40| Il bandito rimase come disorientato; ai polsi, oltre alle catene, 2641 47| iniziativa di spedirgli un dispaccio che fu tosto scritto sulle 2642 44| così i Lucchesi tanto disperatamente gridavano.~– Saprò ben io 2643 44| dirotto, urli, gemiti e voci disperate si alzarono tosto dalle 2644 12| Soltanto i passionisti disperati rimangono, in quelle sere, 2645 10| terminare il volo.~L'asino, disperato, proruppe in un raglio, 2646 5| varcherò monti e mari, mi disperderò nei deserti della Berberia, 2647 15| picchiottare di un bastone, si disperdeva nei labirinti portuari tra 2648 51| È la «chiusa» d'Ararupe, dispersa nelle boscaglie del Paraguay: « 2649 47| avrebbe cambiato linea, si dispersero per le calli dei sestieri 2650 25| il pane ad un lebbroso, dispiacendogli di vederglielo porgere con 2651 19| acciarino». «Speriamo. Mi dispiacerebbe morire a credenza». «Mangia 2652 28| e i Macelli. La via non dispiacque al maestro il quale vi transitò 2653 22| L'uomo propone e solo Dio dispone.~Un giorno gli amici confortatori 2654 44| si sarebbe arresa e che disponesse a suo talento la sorte degli 2655 5| cui sagome taglienti erano disposte delle migliaia di candele 2656 4| per ispregio.~– Non si può dispregiare quel che ha fatto il nostro 2657 16| del luogo: Voga e Poldino, dispregiatori delle acque naturalmente 2658 16| e guardavano con sommo dispregio tutti quei sofferenti, i 2659 13| vestimenta strinate come fieno disseccato, il «Francobarbone» rendeva 2660 44| acqua miracolosa, la fonte disseccossi nè mai più ricomparve.~ ~♦~ ~ 2661 3| sono state pietosamente dissepolte e portate a riposare, in 2662 2| dalle foglie, poca guazza lo disseta, il suo legno è incorruttibile. 2663 5| di radicchiella amara, e dissetandomi d'acqua piovana, varcherò 2664 10| calcio dei pioppelli e s'eran dissetate con acqua, che sapeva di 2665 49| della sua cultura. Non posso dissociare l'imagine di Enrico Sisco 2666 31| peccato.~– Passaporto alla dissolutezza, – disse qualcuno.~E vi 2667 11| la macchina del mondo si dissolve!»~– Non vi sentite arricciare 2668 2| che è di là da mai) se dissotterrate una cassa di castagno, essa 2669 26| come ai pesci quando son distesi sulla coperta di una paranza. 2670 26| parlavano.~ ~♦~ ~In due sale distinte dello stabilimento, qui 2671 10| parlavano, – un asino che si era distrattamente sbrancato da una carovana, 2672 16| Carlo Fontana, l'astratto e distratto scultore carrarese, dalla 2673 13| yesse» che, in un momento di distrazione forse, egli proferì al « 2674 15| Nessuno poteva aiutarlo a districarsi dalla boscaglia nè a salvarsi 2675 29| scritta. La cronologia, per distruggere la leggenda, s'allea talvolta 2676 38| macerie del nostro animo distrutto dai colpi a bruciapelo della 2677 1| metteva ribrezzo per la voce disumanata che emetteva (molti credevano 2678 23| di battesimo (morto nel disuso) aggiungono il soprannome, 2679 17| arene.~– Un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, – disse 2680 19| sotto in su, supplichevole: «Ditemi la verità; sarò tubercoloso?». 2681 46| mandorlate, pinolate, maritozzi, diti di apostolo, amaretti e, 2682 42| il Guerrazzi fu nominato dittatore.~Il pensiero e l'opera del 2683 35| l'acqua del San Giovanni, diuretica alcalina; la cannella getta 2684 22| fatiche che hai durato nelle diuturne lunghe letture (ma questo 2685 12| all'ombra di un faggio, e divagano allegri sulle loro inclinazioni, 2686 22| recava spesso da lui, per divagarlo con la lettura di libri 2687 37| nè poco; i giovinastri si divagavano leggendo il Cajo Gracco. 2688 49| vecchio si accascia sul divanetto.~Il direttore del Maestrale, 2689 27| come palle di gomma sui divani a molla e qualcuno si batteva 2690 3| pareva dovessero ferirmi, divennero tenere come seta fina; avevo 2691 25| sembrava ritornato nuovo: divenni il calzolaio di sua fiducia; 2692 15| rametti di lami lucenti, e diventano come ciocchi di sorbo ridossati 2693 2| intrecciata quando è fresca può diventare anche una vela. Il rimanente 2694 21| convulso, gli occhi gli diventarono grifagni, le mani gli si 2695 22| perfidiosa che era, pareva diventasse serena. Di nero c'erano 2696 16| foscheggiano sotto la «Querceta», diventassero calde come le pietre del 2697 26| di varia dimensione, di diversa statura, ma di identica 2698 24| infreddolito e ora te lo diverto per le vie dell'universo 2699 10| la cui madre, dopo averli divezzati del proprio latte, gli aveva 2700 15| acque chiare. La ciurma si divide e s'aggrappa alle due funi 2701 42| mura balbettò: – Io non divido le sue idee.~– Lasci perdere, – 2702 29| il quale, imbalsamato il Divin Corpo dopo averlo deposto 2703 29| si accinse a ritrarne le divine sembianze. Essendosi egli 2704 11| tenebre, le montagne si divisero, le tombe si aprirono, il 2705 35| vari ordini di pazienti divisi in queste categorie: cavalieri 2706 47| allegramente, il vecchio divisionista Morbelli, un po' sospettoso, 2707 38| A pezzi e a bocconi divorai il Cuore; gli ultimi capitoli 2708 4| il buzzo gonfio di pesci divorati, e tutti ci pigliavano sopra 2709 19| Carnot, che fin allora divorava allupato il castagnaccio, 2710 44| invotendosi humilmente et divotamente, che se Iddio per sua grazia 2711 51| dura ed arcuata come una doga, con gli occhi di basalto, 2712 7| pellegrino, con tono deciso, e dogmatico, ha detto:~«L'astrografia 2713 23| medesimo:~ ~Maria, mar di dolcezza,~i vostri occhi pietosi,~ 2714 15| dal mare salso alle lame dolciastre. Quelli che furono a bordo 2715 23| motivi,~ch'or mi fanno compir dolente storia...~ ~S'inizia così 2716 15| sui cui pietrati sogliono dolersi gl'infermi accattoni, rasente 2717 21| monte di Quiesa, che si dolgono fuori al portone dei «frati» 2718 3| naufragi.~Qualcuno che il dolore ha impietrato ascolta con 2719 33| là. Veramente per certi doloretti che sento qui alle giunture 2720 37| un quintale l'una. I lai dolorosi d'Aristodemo a Gonippo, 2721 9| alla periferia; ella si dolse con l'omettino di tante 2722 37| morte.~Comunque tutti si dolsero che questa tragedia non 2723 25| di lui, non ho esitato a domandargli: «E il deschetto, e i ferri?».~– 2724 9| voce più carezzevole, gli domando:~– Farai così anche a quelli 2725 43| sepolto nella Cappella dei domenicani al Verano. È qui invece 2726 43| corpo, vestito dell'abito domenicano, fu per volontà di lei trasportato 2727 11| pescatori sederanno alla mensa domestica; se qualche posto è vuoto, 2728 31| appartengono a operaie, 399 a domestiche, 97 a giornaliere, 4 ad 2729 44| ormai tutti i Castelli che dominar si potevano dall'alto delle 2730 10| L'asino, di lassù, poteva dominare l'isola dell'Asinara, l' 2731 46| della natura, capaci di dominarla con l'ascetismo e la forza 2732 19| Magnifica visuale doveva dominarsi, il 1820, dalla balconata 2733 4| un solo volger d'occhi si dominava il mare aperto. Le nude 2734 8| greppi del Rimortaglio si dominavano tutta la Pieve e la vallata 2735 45| affacciandomi al finestrino dominavo tutto l'orto dei frati e 2736 50| Trani e di Bisceglie.~ ~♦~ ~«Domine non son degno – la poesia 2737 33| fa vergogna e paura. Chi dona ai poveri fa capitale! Povertà 2738 39| preziosi vestimenti e parati donati dalla sconsolata Maria Teresa 2739 29| Giaffa al porto di Luni, donde fu dal vescovo lucchese 2740 27| mortadelle rosse come cocomeri, dondolavano dai ferri delle pizzicherie 2741 8| Lucca a guisa di boschetto~e donnearsi col prato e col Serchio.~ ~ 2742 8| piangendo. A volte, questo donnone spettacoloso teneva nel 2743 37| incoglierà male.~ ~– In questo dono~ti riconosco, o madre. In 2744 49| tempesta, mentre stavano per doppiare il Capo Horn. L'Adele, moglie 2745 41| mangiando, cucì a refe doppio uccellame con carne e polli, 2746 12| colonnati fioriti di capitelli dorici tuffano la mano, rassodata 2747 4| bel colonnato dell'ordine dorico addossato al muro e sostenente 2748 42| abitato dalla Duchessa, e dormì nel letto di quest'ultima. 2749 35| che il serpe non morde il dormiente, che se vuole entrare tra 2750 35| suoni a disgrazia. Tutti i dormienti sì destano di soprassalto. – 2751 47| cavaliere, e il piccolo Dorsi, napoletano, e Marus De 2752 9| impiantito. Quando il pastone di dottrina fu caricato sul carretto 2753 22| mattone.~– Libri pesanti di dottrine sì. Ecco perchè io ho avuto 2754 | Dov' 2755 46| onore. Mortigli i suoi, dovè abbandonarli, e fondò Il 2756 33| scappi l'estate ci vado anche dovessi finire in galera: mi dia 2757 32| cassa un palmo più corta e dovettero inzepparcelo a forza. Per 2758 46| Cecubo cantato da Orazio con dovizia di lodi; la Grecia portava 2759 4| pianure, indice di vegetazione doviziosa.~La gente della montagna 2760 8| prodotto che il «luogo» desse doviziosamente e che poteva essere convertito 2761 36| di ginestre, il pietrame dovrà esser portato su a schiena 2762 23| il capitano.~– Il volume dovrebb'essere intitolato....~– 2763 40| pascoliana che chi può e chi sa dovrebbe tosto schiarire. L'epoca, 2764 7| della Madonna di Montenero e dovunque si venerano sacre reliquie, 2765 18| di domani mi renderà la dovuta giustizia, – noi troveremo, 2766 9| indignato, col cipiglio di un dragone della guardia, rispondeva: – 2767 19| il castagnaccio, udì del dramma solo il grido e: «Come, 2768 43| Nel Castello la sveglia fu drammatica. – La principessa Elvira 2769 31| giornaliere, 4 ad artiste drammatiche, 40 a sconosciute, 35 a 2770 5| da numerosi lampioncini. Drappi e tappeti d'ogni colore 2771 29| Santo è occultato da un drappo di damasco su cui v'è ricamata 2772 50| Fortunato di Papazzino, Drea di Tramonte, Giovanni delle 2773 38| andare e venire di folla a dritta e a manca congestionava 2774 25| del vecchio mendicante si drizzò il pelame delle ciglia: 2775 47| sentirono quella carne bianca, drogata con bullette di garofano 2776 39| tasca entrò difilato in una drogheria e ordinò imperiosamente 2777 49| conviene aspettare silenziosi, dubbiosi, senza manifesti segni d' 2778 35| discifrata et esposta con dubii morali in ventitrè lettioni», 2779 42| Prese alloggio nel Palazzo Ducale, precisamente nell'appartamento 2780 46| il «gobbo Abelungi», il «Duchino», il «Mattaccino», erano 2781 38| La scuola era distante duecento braccia dal mare placido, 2782 17| libeccio, – sorgevano sulla duna: una era la bettola di Calena, 2783 33| San Martino in Lucca si duole a invernate: – Povertà non 2784 3| incrociano i pennoni in segno di duolo; sui carabotti, guardinghi 2785 30| Montgarni, Richard, Sanson e Dupuy. Ridotto ad uso degli italiani».~– 2786 22| per le fatiche che hai durato nelle diuturne lunghe letture ( 2787 18| di poi, egli dava ferma e durevole forma nell'arte.~– Motore 2788 49| potesse dai rischi e dalle durezze del mare l'impetuoso «Beppino»; 2789 40| aria aperta son scabre e durissime, coperte della reliquia 2790 43| dei più bei dipinti di Van Dyck. Al suo apparire la gente 2791 43| nerissima e lucida come l'ebano, ben ravviata, ma intonsa; 2792 | Ebben 2793 | Ebbene 2794 27| tutta questa moltitudine, ebbra di canti e di vino.~ ~♦~ ~ 2795 20| pazzia, s'avviò sorridente ed ebbro verso il paese.~Fantasticò 2796 32| Cerinto, Imeneo, Fileto, Ebione, Carpocrate, Prodico, Cerdone, 2797 35| cittadine lucchesi, ebrei ed ebree... e servitori, – sebbene 2798 35| cittadini e cittadine lucchesi, ebrei ed ebree... e servitori, – 2799 4| votivo, i pescatori, con ebrietà quasi feroce, si avventavano 2800 13| dove la lana delle pecore è eccellente perchè, non essendovi lupi, 2801 19| arcivescovo al tenore. «Mah.... Eccellenza, c'è una certa parola!». « 2802 32| soprannome. Anche da questo eccesso di memoria possono accadere 2803 47| marinai, che tranne poche eccezioni al principio della loro 2804 41| dimostrazioni, temperamento eccitabile e sovreccitabile che terminò 2805 7| che, trovando sempre nuovi eccitamenti nella curiosità e nella 2806 1| vimini e lo esponevano per eccitare la curiosità, sopra il banco, 2807 49| avesse disposizioni alla vita ecclesiastica. Ma ne ebbero presto una 2808 5| Ordini monastici e Compagnie ecclesiastiche, autorità civili e militari 2809 37| pur non vestendo l'abito ecclesiastico, e che in vita sua si tramescolò 2810 | eccola 2811 39| Ezione.~– Che male c'è? – echeggiò cupo il padrone. –Ma io 2812 28| Giardino. Certi addottorati eclettici eclissarono la Via della 2813 28| Certi addottorati eclettici eclissarono la Via della Luna col nome 2814 28| cisterna, dondolava una luna eclissata che diceva eternamente « 2815 8| la vallata che rendeva la eco delle carra rotolanti sulle 2816 35| Balbanese, con l'obbligo di edificarvi un Ospizio per la cura gratuita 2817 36| abbia messo le mani lui gli edifici sono veramente superbi. 2818 20| soltanto il disegno: l'edifizio è qui». E l'Eolo boschereccio 2819 35| diretta da Luigi Perelli, edita a spese e per opera d'una 2820 38| in su e cantò a gallo: «Edmondo.» De Amicis gli stese la 2821 41| Conservatorio Luisa Carlotta, le cui educande, tutte vestite di bianco 2822 9| loro che noi, cresciuti ed educati sulla strada, abbiamo amato 2823 13| straccato dal mare il corpo efebico di Shelley, era deserto: 2824 26| delle fiere; qui il giovine efebo alato non vede che una lunga 2825 41| il caso di dire che agli effetti gastronomici quello del 2826 45| cuoco dei frati.~– È tutto effetto della nostra ignorantaggine, – 2827 35| mariti, non potè il temerario effettuare l'enorme suo intento, ma 2828 7| riuscita. Per schiarire più efficacemente i suoi argomenti, fa dei 2829 18| fatto incollare la «grande effige» sul collo di ogni fiasco, 2830 51| il braccio verso le loro effigi.~A un certo momento, l'esploratore 2831 3| gli stendardi in cui sono effigiati i Santi protettori dei naviganti, 2832 40| capitelli, un cavaliere è effigiato in ampia parete, scabro 2833 21| spalanca le finestre agli effluvi della primavera che ritorna 2834 32| Luigi duca d'Orléans detto Egalité, decapitato. Nell'uso, questo 2835 7| seduto come gli Scribi dell'Egitto ed ha cominciato a picchiottare 2836 20| ebanista seduto come uno scriba egizio di creta cruda sopra una 2837 48| stranieri non oscuri ma eguagliati dall'oblio della morte.~ 2838 8| di me voler contezza.~ ~El mormorava; e non so che ' 2839 1| inguantate di pelle bazzana elefantina. Quando l'affricano, dopo 2840 30| avvicinarsi la gotta dal piede elefantino: inguvia giù e spera in 2841 26| vietato di parlare; molto elegantemente è stato scritto sui vetri 2842 26| gorgheggiare. Con la consueta eleganza sulla porta di questa sala 2843 38| ai ragazzi delle scuole elementari i quali sono tra i nove 2844 49| o giornali, leggono gli elenchi telefonici e un orario ferroviario 2845 49| misericordia nelle orazioni elettorali. Nutrito di studi fatti 2846 32| Alfieri. Pilade, Oreste, Elettra, ce ne sono a iosa, Saul 2847 7| terracotta; un fanaletto elettrico è centrato sul manubrio: 2848 42| trasportò al di sopra di Eleusina, e, tolto il fuoco dal territorio 2849 36| Un «santissimo» par si elevi tra spelonche di monti. 2850 41| carceri, ma il direttore elevò le più rigorose proteste: – 2851 23| ardimentoso e viareggino d'elezione, – è parente di Tono della 2852 36| guardastivu a Nnoccu ed Elia~cusi guardati a nui pri 2853 34| ricurve, teli e lenzuoli, ed eliche fatte con legno di faggio 2854 26| segheria di marmi a filo elicoidale, i cui denti son fatti di 2855 7| aprire dalla principessa Elisa Baciocchi nelle mura di 2856 48| nella vita, riposano Rosa Elisabetta Cleveland, sorella dell' 2857 49| in Pietroburgo; ricorda Eliseo Reclus e Cafiero.~A un tratto 2858 35| Dirimpetto, rivestite d'ellere e di rose son le ville di 2859 37| un filo di logica... di elogica! Per queste discussioni 2860 46| natale da meritare il caldo elogio funebre di ministri, poeti 2861 32| Tebano agguagliava nell'eloquenza, primo alla Rocca di Tebe, 2862 27| questi colli interchiusi tra Ema e la Greve. Lungo la via 2863 48| Ramée; uno splendore quieto emana dalla vasta fronte lavata 2864 11| piovaschi, con tutti gli emblemi della Passione del nostro 2865 11| trasognati il palmizio alto, embricato, che, tra le basse arcate 2866 1| per la voce disumanata che emetteva (molti credevano che fosse 2867 16| più cilindrato e bizzoso; Emilio Gallori, il serafico, cereo, 2868 8| costruito sul colle più eminente da dove si vedeva~ ~in piccol 2869 10| gramigne, passava la vita senza emozioni volatoie.~Prima che le bestie 2870 31| dantesca:~ ~Che mai non empie la bramosa voglia,~E dopo ' 2871 42| innanzi, domandato se, per la empietà di un uomo, i fratelli dovessero 2872 8| sul coppo dell'olio per empire la libbretta al colmo, tanto 2873 35| fonte con due fiaschi che ha empito quasi di trafugo.~– Galantuomo, 2874 10| nobilissimo municipio di Empoli, da tempi remoti, s'incocciassero 2875 50| ove fu Cartago altera, – emula già di Roma acerba e fiera... 2876 38| rilievo sullo sfacelo del viso emunto. Quando la follìa vagabonda 2877 32| Moltissimi Paride, altrettanti Enea, rarissimi Simone, non ispirati 2878 26| gli psicologi i quali nell'enfasi della discussione talvolta 2879 27| Nomellini, il quale mi ha detto enigmaticamente, accennandomi quegli animali 2880 20| polso e: «Vieni e vedrai!».~Entrammo nel retrostanza. Sulle pareti 2881 32| siete in troppi e qui non c'entrate, – e l'albergatore stangò 2882 19| voltato per la Via Regia, l'entusiasmo dei viareggini non ebbe 2883 17| Nell'Indie basse, sull'Eoo, ho visto raffigurare da 2884 48| assistenza ai colpiti di un'epidemia; vi ha riposo anche il celebre 2885 31| sinistro delle pestilenze ed epidemie provvidenziali, da Lord 2886 51| Laude di Gabriele, in cui l'episodio di Guido Boggiani prende 2887 36| delle pietre con su incisi epitaffi che ne esaltano il nome 2888 17| vie maestre. Sopravvive l'epitaffio che il nano fece scrivere 2889 6| con la serenità con cui Epitteto scrisse il Manuale, certe 2890 32| il vento. I nomi hanno le Epoche e le Ere. Ci sono certi 2891 49| che faceva rotta verso l'Equatore. Tra bonacce e piogge torrenziali 2892 19| un occhio con una ditata, equilibrandogli così il testone di macigno, 2893 32| sommamente difficile stare equilibrati su questo nome: o si scende 2894 10| proibita dalla mascella equina e il naso pavonazzo con 2895 49| gran numero di cadaveri: equipaggi di altre navi andate in 2896 38| maestro a mia madre, la quale equivocando rispondeva ingrugnata: – 2897 28| Regie Stanze» spezzò l'equivoco, imponendo alla Piazza il 2898 32| Cerdone, Marcione, Teodato, Eracleone, Bardesano, Seleuco, non 2899 41| gambe non lo reggessero) l'Erario lucchese spese un mezzo 2900 18| pecorelle al calcio brucano erbette e fiori di maggio. L'inventore 2901 30| aromando il ripieno con erbucio e prezzemolo, e ha fatto 2902 39| l'arazzo, se lo mise come Ercole alle spalle e sparì verso 2903 32| nomi hanno le Epoche e le Ere. Ci sono certi punti fissi 2904 48| vedessi quanti libri. Io son l'erede universale. Domani la trasportano 2905 22| leggi leggi, aveva lasciato eredi universali i suoi amici 2906 9| libri lasciati come una eredità pesante, da certi notari 2907 13| vistoso patrimonio il figlio ereditò il soprannome del padre 2908 49| Alpi Apuane e far vita di eremitaggio, per i giornali dovette 2909 26| stinto, dalla lunga barba eremitica, crocifisso quasi su queste 2910 7| discorsi si riferiscono agli eresiarchi pagani.~– Quando è così – 2911 11| croce: quelle sono anime di eretici, che in queste notti bruciando 2912 11| la pelle di dosso ad un eretico e leggendo fremevano e lacrimavano: « 2913 43| sagoma del Bronzino: la testa eretta sul collo gagliardo era 2914 35| certe celle pulitissime, ma ergastolane, ed escono come incappucciate 2915 17| rottami della «Marginetta» s'erge, come la potente ciminiera 2916 5| Fiato! – urlò il nano ergendosi sul torso potente.~– ... 2917 34| trovò mai la vetta che s'ergesse come una muraglia sull'abisso. 2918 48| degli Stati Uniti, e Nelly Ericksen, la gentile scrittrice danese, 2919 2| situate in una vallata erma e derelitta, arginata a 2920 43| sull'omero, coperta dell'ermellino partito in pieghe di grande 2921 18| costrette entro un anello ermetico saranno, preventivamente 2922 50| cuori avventurosi, di anime eroiche e di uomini rudi, amanti 2923 40| Piano piano la tanaglia dell'errore giudiziario vi stringe la 2924 28| ex-seminarista Michele Coppino erudito, letterato, sofista, chiarissimo, 2925 20| pagina del cielo mutevole – eruttava perennemente una fumacea 2926 37| della trafitta, fu trovata esagerata.~– Giusto il castigo, trasmodata 2927 38| Lo meditai tra una folla esagitata che guardava i tetti e il 2928 37| disperazione e della fame. Folle esagitate, attruppate dietro labari 2929 36| fetore della groppa del becco esala dalla barba riccia. La tentazione 2930 48| casa mezzo smobiliata che esalava il tanfo del canile. La 2931 1| fratelli e una sorella. I tre esalavano un profumino anaciato che 2932 36| su incisi epitaffi che ne esaltano il nome e i miracoli. Chi, 2933 46| giornale un'elevata e poetica esaltazione della produzione vinicola, 2934 22| camuffato a libro. A un breve esame la biblioteca risultò composta 2935 15| vedesse, la sensibilità esasperata dal continuo fissare il 2936 37| il suo parlare risoluto, esasperato, concitato, estremo, il 2937 2| pecchia, da dove le castagne escivano biscottate a dovere, per 2938 17| proruppe in una desolata esclamazione, accennando l'Alpi: «O bianchi 2939 40| la fronte. Tutti, nessuno escluso, vi ripetono contriti e 2940 47| complicate, non ha ancora escogitato nessun palliativo e lenitivo; 2941 4| ch'ella fosse sepolta all'Escuriale.~In quei tempi, dalla soglia 2942 42| assistito, da giovinetto, alla esecuzione del ritratto che di Guerrazzi 2943 44| tagliato, et quello che a tali esecuzioni è deputato acconciò la mannaia 2944 41| conteneva la pena di morte, da eseguirsi mediante una rudimentale 2945 23| composto sotto un disegno (eseguito dalla mano esperta del « 2946 7| imitazione, ha bisogno più di esempi che di altezzose parole». 2947 27| umane. Gli antichi, dopo le esequie dei loro poeti, sacrificavano 2948 41| esecutori, i suoi birri, ma esigeva tali diritti di trasferta 2949 16| onice; Leonardo Bistolfi, esile e scarnato, tutto barba 2950 41| ufficiali poliziesche, che esistesse in Volterra un individuo 2951 43| sempliciotti la Terra Santa esisteva soltanto nelle imaginette 2952 18| Arno intenerite da questa esitante primavera mettono gemme 2953 25| sulla testa di lui, non ho esitato a domandargli: «E il deschetto, 2954 2| vite si lascia godere, ma l'esito del frutto ce lo fa sospirare 2955 17| persecuzioni, amaritudini, esodi: e da ultimo proruppe in 2956 22| da un'altura vicina, l'esortava a morire santamente; e il 2957 4| quando il vento novembrino espande sul mare l'acredine delle 2958 21| commenta con un certo sussiego esperiente la lista. Al brodo di pollo, – 2959 23| disegno (eseguito dalla mano esperta del «Bava» medesimo) del 2960 41| superfluo ricorrere agli esperti fiorentini.~ ~♦~ ~Dopo aver 2961 13| dispiace, – disse il più esperto dei marinari.~– A tutti 2962 43| bottiglie di vino bianco esplodevano ora sulle tavole.~Quel giorno 2963 51| casa, fuse dalla pioggia, esplora il cielo nubiloso. Un grande 2964 37| spenti dalla lontananza?~– Esplosione di ponti minati?~Tuoni, 2965 16| olivi grigio-argento e verdi esplosioni di palmizi sul cielo turchino, 2966 24| gigantesco che, azzannato, ha esploso come una bomba: un profumo 2967 31| volto alle ombre: su 8oo esposti, 225 appartengono a operaie, 2968 25| I lambicchi dei caffè espressi filtravano in tre bicchieri 2969 38| delle sue pareti. Tutte le espressioni inerenti al cuore, principale 2970 18| schiaccia, comprime, imprime, esprime, deprime, si carda, arroventisce, 2971 | essendogli 2972 | essendovi 2973 46| comanda alle misteriose essenze che lo animano. Il vino 2974 10| fermi a reputarsi bestie essenzialmente quadrupedi; e chi mi diede 2975 | essergli 2976 36| petto, annodò le mani e in estasi, come in delirio, recitò 2977 16| lacrime d'oro, dopo avere estatato nella palude d'Orentano, 2978 6| Gentile.~ ~♦~ ~Un paio di estati fa, Ugo Ojetti, Pirandello 2979 4| e paura, ed ascoltavano estatici il canto votivo dei pescatori:~ ~ 2980 4| pescatori cade in questa estatina dei defunti, quando il vento 2981 45| falci fienaie, dei versi estemporanei, e il necroforo; più in 2982 15| e ardimento alla ciurma estenuata; ma se all'altezza del sacco 2983 29| Carlo, seguito dai ministri esteri e dello Stato, dall'autorità 2984 18| lente di comunicazione dall'esteriore all'interiore abbia perduto 2985 18| quando non ci fosse all'esterno consistenza di rumori?~Alla 2986 46| il Mazzarini firmava per esteso. Nobile sempre, sovente 2987 40| procedurale, ma di psicologia e di estetica: «Signor presidente, voi 2988 40| che l'incidente a fondo estetico sollevato dal bandito alla 2989 50| ancora combusta dal sole estivo, che il «Duro ha preso tutto 2990 46| si potrebbero fare, dagli estratti del Ponte, dei voluminosi 2991 23| ottave di sua immaginazione estrosa:~ ~Son tanti i fasti che 2992 41| fu fatta a pezzi, ed egli esultante, tratta dal fuoco la mannaia, 2993 42| fratelli». Il Guerrazzi esultò nell'apprendere che gl'« 2994 2| nelle ceppe dei castagni eticati dalle saette.~La casa, che 2995 18| incorporando liquido, recipiente, etichetta, chiamano così alla brava 2996 17| pezzami della seta. Gli Etiopi pitturano arene infeste 2997 19| un'intera famiglia data in etisia, e quel male lo attaccavano, 2998 28| vetrici, salicastri ed eucaliptus contrastarono l'acredine 2999 32| Numanziano.~Molti Adamo, nessuna Eva. Una infinità di Abele, 3000 32| sode. Giovanni Nepomuceno, Evangelista, Giovanni senza terra, Huss 3001 40| leali, parvero galeotti evasi da Portolongone.~– I vestiti 3002 14| Vengo di là, – ha risposto evasivamente l'accattarotto, accennando 3003 14| discretamente prudenti ed evasive, pure oggi dovete stordellare