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Lorenzo Viani Il nano e la statua nera Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
5004 26| soglion fare i pubblici ministeri quando si affissano sui 5005 17| diversi, come formiche non minori dei nostri cani, con alberi 5006 5| paesi finitimi, Nozzano, Minucciano, Segromigno, insieme ai 5007 28| ferrigne, sorse il paese: minuscole case acchiocciate sotto 5008 46| strabuzzate da una congerie di minutaglie alimentari, con le cinque 5009 14| prosciutto, affettavano minutamente lingue salate; i barattoli 5010 35| storia dei Bagni.~Dicono le minuziose storie di queste Terme che 5011 16| portici, come soglion fare i miopi, quasi sempre in compagnia 5012 38| bene.~L'Antitutto, colto da miopìa, pareva trapuntare con gli 5013 50| addito. – Dello Zambruccagam mira la costa; – l'Abissinia 5014 34| imaginativa, ammirata qual miracol nuovo, corteggiata quasi 5015 5| di dove scaturiva l'acqua miracolata, e farne mercimonio, la 5016 49| ascoltare dalla sua viva voce i miracolosi viaggi. Egli abita nei vecchi 5017 20| alla Svizzera, ma il più miracoloso di tutti, o fratelli, è 5018 36| fuggito da Venezia verso il miraggio di un eterno affetto.~Di 5019 3| della perdizione medesima mirando gli ex-voto dipinti con 5020 7| d'argento.~ ~Bello è il mirar l'immensità totale del firmamento~ 5021 15| andava sui porticati e pareva mirare il mare, lontano lontano.~ 5022 33| dei bagni di mare.~– Ma mirate là! – urla uno di loro – 5023 22| famoso Abate Giulio di Octave Mirbeau, anche quelli del povero 5024 15| senza allarme veruno. I misantropi di membratura tarchiata, 5025 22| un cento e più volumi di miscellanee rarissime. Dalla furia il 5026 21| gente ripopoli la città per mischiarsi tra la folla dei felici.~ 5027 5| poeti improvvisatori si mischiavano alla folla, e cammin facendo 5028 37| sincopare, – il tuo Monti era un miserabile sì fatto?~– Gli uomini si 5029 9| il titolo di un libro: I Miserabili.~L'omettino, imbavagliato 5030 8| del «luogo» dolendosi: – Miserere di noi che si dà la grazia 5031 41| aveva commesso. Autore del misfatto era Michele Petroni, di 5032 11| sermon prezioso,~i gran misteri della Santa Croce.~ ~I capitani, 5033 46| vino, tutto comanda alle misteriose essenze che lo animano. 5034 17| nonostante tutto, quei nomi, misteriosi per lui, lo misero in sofferenza:~– 5035 20| alzava una mano quasi per misurare l'impeto delle raffiche: « 5036 24| vedendo che lo scrivente lo misurava con occhiate inquisitive, 5037 34| Sicano~che il loro corso misurò.~ ~I monti, che visti da 5038 4| destavano le cetre e sampogne mitiche, abburattavano però le chitarre, 5039 32| memorie patrie, alle favole mitologiche, ai capistipiti della Genesi, 5040 6| si trarranno dei mostri mitologici, – si dice centauro a chi 5041 43| oleandri apparve il vescovo mitrato agitante il pastorale d' 5042 32| colui che obbligò il Re Mitridate ad avvelenarsi, che fece 5043 18| sul cravattino, confitta a mo' di spillo, un'elica di aeroplano 5044 33| insetti. Le monture e le mode si annientano. L'accattone 5045 7| Gloria del cielo: un perfetto modello per un pittore che si dilettasse 5046 41| Benedetto Paltoni, di Reggio di Modena, dimorante in Francia. Ma 5047 19| di gioia non fosse stato moderato dalla cavalleria, quelle 5048 37| che uno vedeva le cose con moderazione. La parola «spaccio» dette 5049 10| faceva ala sugli argini ai moderni ippogrifi. Il cornacchiare 5050 26| un libraio antiquario e moderno di Montereggio d'Apua: molti 5051 19| restauratori l'hanno adeguato a modesta sede di uffici; si potrebbe, 5052 10| asino è la bestia, che, per modestia, si potrebbe paragonare 5053 47| Comunione.~Il Previati tolto il modulo telegrafico lo meditò lungamente, 5054 26| lezioni le impartiva Ruffo Moggia, laureatosi, diceva lui, 5055 34| distinti. Ma non ristavano dal molestarlo.~Nella disperazione il « 5056 46| Rupe Cava, prossimo alle Molina di Cuosa; là l'«educator 5057 2| triturate dalla ruota del molino e ridotte farina nutriente.~ 5058 49| abbonacciato il «pampero», mollate tutte le vele, dopo più 5059 51| capelli sorgevano senza mollezza su la robusta ossatura della 5060 12| addosso come gli stracci molli che uno scultore mette su 5061 21| nascosto dietro le «Mura», una mollica di pane accazzottata, con 5062 5| sacrificato due cani, un molosso scarnato, chiamato Tago, 5063 5| macchine luminose erano varie e molteplici, ogni anno nuove nel disegno 5064 45| si mise in capo come una monaca la pezzuola nera che portava 5065 12| ossa del mento, con aspetto monacale, stan ferme come statue; 5066 38| dominato da un convento di monache sulla salita delle Battistine: – 5067 45| della spedizione di quel monarca in Affrica. Ritornato che 5068 5| giovinezza e la beltà».~Ordini monastici e Compagnie ecclesiastiche, 5069 48| circospetti uomini che avevano del monatto e dell'aguzzino intonacati 5070 37| giovinetti di Luzia, con le monche mani sanguinanti ai genitor 5071 21| della terra, storpi, ciechi, monchi mendichi, quelli che, come 5072 21| barbitonsore rurale, egli si fa mondare e zucconare e profumare 5073 21| come i granturcoli.~Così mondato, anche i panni, rappezzati 5074 2| diricciavano le castagne e si mondavano della scorza e della pecchia, 5075 39| chiodari provenienti da Mondovì) che, congegnato sulla cima 5076 27| ora ragazze inebriate. I monelli imprunetani s'aggranfiano 5077 26| libri di testo con carta monetata, senza avere prudentemente 5078 26| ridotte al pan bianco»: monito inutile. È nota la storia 5079 37| il giovanetto lesse il monologo di Cajo con voce bassa e 5080 28| catenacci, i quali a intervalli monotoni facevano suonare una lugubre 5081 36| del 1563 per quella via montana precipitante nella Lucchesia 5082 2| orridi pietroni, da cui i montanari traevano ruote pei loro 5083 42| composto del Guerrazzi, del Montanelli e del Mazzoni. Ai primi 5084 4| manipoli, di orde di derelitti montani richiamati dal verdore delle 5085 34| abisso. E allora decise di montare sul tetto del casone, nel 5086 41| del palazzo Pretorio, si montava il tristo ordigno oltramontano; 5087 42| loro concittadini, onde da Montemagno ripiegarono sopra Pietrasanta 5088 40| tante ore di cammino da Montepolledro, oltre i piani di Aspromonte, 5089 5| situati tra la Freddana e il Montesacrato. Il nano Pellegrino era 5090 49| navigazione l'equipaggio avvistò Montevideo, entrò nel porto impavesato, 5091 30| Regin, Boisseau, Jourdan, Montgarni, Richard, Sanson e Dupuy. 5092 20| il globo aerostatico di Montgolfier ha rivelato che si può, 5093 33| spada di un arcangelo. I monticelli diminuiti, la città, enormi 5094 36| sua tomba nel cimitero di Montmartre; egli giace poco lontano 5095 47| tutta gente isolana, di montura avevano soltanto un berrettino 5096 18| bocchini.~Il «Leonardo» monumentale, tra bagliori di rubini, 5097 13| rimaneva proprio dirimpetto al monumentino che i paesani avevano innalzato 5098 47| il vecchio divisionista Morbelli, un po' sospettoso, come 5099 15| salpare la rete. Su quella morbida coperta di rena tepida del 5100 17| spiaggia, che gli fu estremo morbido sarcofago, all'altezza del 5101 25| salva dal tifo, dal colera morbus e da qualsivoglia infezione. 5102 35| appreso che il serpe non morde il dormiente, che se vuole 5103 27| di affettarli nel legno o morderli con l'acido nitrico, ed 5104 49| satanica, forcuta, nera morella: concitato sempre, diabolico 5105 12| Prussia, razze cartavetrate, morene serpentate di giallo e d' 5106 30| tazza del cranio. La Fata Morgana danza davanti gli occhi 5107 19| assetato fiore,~col figlioletto morirà di fame.~ ~Nelle «Tragedie» 5108 46| di Alessandro il Grande morirono per aver bevuto acqua in 5109 44| volle che detto Giovanni morisse senza colpa et noi lo rimettemmo 5110 35| Cesare ha sorriso ambiguo mormorando: «La frusta... io conosco 5111 30| bel da fare l'insinuante a mormorare che il ripieno dei tortelli 5112 8| me voler contezza.~ ~El mormorava; e non so che 'Gentucca'...)~ ~ 5113 28| crescevano di pari passo e mormorazioni serpeggiarono per le sconsacrazioni 5114 8| rotolanti sulle vie maestre e il mormorìo del fiume che si vedeva 5115 6| comprava nessuno. – Prudenza fu morsicata da pecora. – Costanza fu 5116 24| andata a male mi tirò un morsotto alla via del naso e me lo 5117 27| anno. Delle spettacolose mortadelle rosse come cocomeri, dondolavano 5118 32| sulle spalle dei piccoli mortali.~Vi fu un'epoca verso il 5119 35| tempi, strisciano sotto i mortellini lineanti i viali di questi 5120 46| pisana con grandissimo onore. Mortigli i suoi, dovè abbandonarli, 5121 22| l'assoluzione in articulo mortis e, gridando, faceva testamento: – 5122 36| si facissi un cori d'omu mortu.~ ~Invece del diavolo, il 5123 48| edere tramano sui lastroni mortuari e ai pedali delle croci, 5124 47| precedentemente all'Alighieri un mosaicista ha raffigurato l'inferno.~ ~♦~ ~ 5125 6| si beve un quartuccio.~– Mosca! La lingua l'ho anch'io 5126 16| loppa, da uno sciamare di moscerini (il vino ribolliva nelle 5127 30| e tenta chiappare delle mosche impalpabili.~– Pensarci 5128 5| incrollabili mura, e le salve dei moschetti della torre del Palazzo 5129 16| dal viso aperto alla moschettiera, col cappello largo mosso 5130 13| la guerriera~Polonia, la Moscovia, il Turco fiero~che di Bisanzio 5131 50| gagliardo governato con mosti isolani, vino isolano schietto 5132 10| cotesto fatto, cantando: «Ben mostran gli Empolesi aver cervello – 5133 48| semola nel viso potente, mostrando i pugni chiusi come nodi 5134 19| Principi, per molti anni ha mostrato alla notte fonda i denti 5135 38| ragguagliava sui tempi passati e mi mostrava amorosamente i luoghi dove 5136 6| della villa era di continuo movimentata: «rimolle» di giovani filosofi, – 5137 30| all'aperto riescono più movimentati con schizzi d'acqua e di 5138 33| risolutamente al centro movimentato. Le guardie preposte al 5139 27| tavoloni sanguinolenti; i capi mozzi, dai colli gialli, recisi 5140 29| sue acque spumanti contro mucchi di pietrame, percorsero 5141 8| un sorbo, capovolgeva la mucchia del concio fumante e pareva 5142 28| occhiali a stanghetta. Una mucchiata di capelli si fondeva con 5143 20| come i musulmani, sopra un mucchio di alga marina: «Tu hai 5144 9| pollino. Sulle lezzole, la muffa, il belletto: sulle copertine 5145 8| Lontana la stalla dove mugghiavano i giovenchi, lontano e ben 5146 15| ascoltare in pace i possenti muggiti del mare.~Quando passava 5147 4| fiatavano l'umidore autunnale e muggivano roche le vacche, e vi stazionavano 5148 12| là della muraglia il mare muglia come una belva incatenata; 5149 35| stia al sole, – una vocina muliebre ha gridato così di sotto 5150 43| alabastrati; le mani solide e muliebri abitualmente vessavano una 5151 17| mare, percosso dal vento, mulinando sulle secche, ingollava 5152 11| simili alla gualchiera di un mulino, attristava i fedeli inginocchiati 5153 36| preghiera:~ ~San Giulianu sutu o Munti~prima guardastivu li passi 5154 19| sapete, è lo stesso che muoia una bodda (un che di simile 5155 19| quando ti pare a te». «Se muoio io, lo sapete, è lo stesso 5156 37| riconosci tu il figlio.~ ~Egli muore.~– Lo dicevo! Ma come! Avere 5157 19| campi trecent'anni, e poi muori, quando ti pare a te». « 5158 29| pellegrini, lungo le vie che muovevano a Lucca, trovavano ricetto 5159 20| confitti al nostro orgoglio,~ci muoviamo in giri eterni,~come ruote 5160 28| ai grandi, quei maestri muratori ebbero la risoluzione inflessibile 5161 48| guanciali e dal filo del muricciolo potrebbe vedere i freddi 5162 26| uno tocca l'altro, sul muricciuolo della diga sotto il fanale 5163 34| corteggiata quasi come decima musa dai due Pindemonte, Giovanni 5164 48| le lumache argentano i muschi. Su di un sarcofago, che 5165 20| fenomeni che si determinarono: muscoli agitati da forti convulsioni, 5166 38| modo obliquo e a sinistra, muscolo impari di forma irregolare: 5167 47| Torcello, dove una banda musicale aspettava i gitanti. Musica 5168 51| delle foreste del Chaco, musicati di bramiti. L'uomo dalla 5169 13| seccate dal vento salmastro, musicava di striduli suoni quel luogo. 5170 49| altro marinaro, afferrati i mustacchi del bompresso risalì a bordo, 5171 20| da me e si sedeva, come i musulmani, sopra un mucchio di alga 5172 10| uom da bere – che l'asino mutar fanno in uccello». Gli asini, – 5173 45| e parlava a urli come i muti.~– Datti pace e specifica 5174 14| beverci bene sopra.~– E che mutria!~– Ci vogliamo levare un' 5175 17| soltanto tre baracche, – una a mutuo contatto dell'altra, come 5176 49| femmine, undici dei quali nacquero sull'Oceano, gli altri a 5177 27| dall'incisore spietato di Nancy, zingaro e boemo egli stesso: 5178 17| quei personaggi erano i nani dipinti da Diego Velasquez, 5179 28| mai accadute in quell'anno napoleonico, la sorella del Còrso, Paolina, 5180 17| navigando – lungo le spiagge napoletane – su un barco-bestia di 5181 47| cavaliere, e il piccolo Dorsi, napoletano, e Marus De Maria e Umberto 5182 50| fez rosso scarlatto con la nappa, e via al volo verso la 5183 29| quella solennità.~«Io, – egli narra, – mi stavo pertanto tranquillo 5184 49| Antonini, di Viareggio, narrate ai loro concittadini». La 5185 42| dei «Poveri vecchi»), mi narrava, con certo orgoglio, di 5186 5| dalle strepitose chitarre, narravano la miracolosa comparsa del 5187 51| Boggiani, Luigi Zalzan. – Nelle narrazioni tremende e pacate tragittano 5188 17| viso duro con la radice nasale estremamente arcuata e gli 5189 39| Nella sala centrale del nascente Museo d'arte sacra ritorna 5190 28| che parevano udire anche nascere l'erba, trapelato il proposito 5191 5| dalle finestre e dai balconi nascondendo le smattonature e i crepacci 5192 4| merghi stridevano, i ricci si nascondevano tra le arene, e i marinari 5193 30| L'oste della taverna, nascosta tra gli olivi, tutto ieri, 5194 21| piombaggine, su cui ha passato, nascosto dietro le «Mura», una mollica 5195 41| lesso, ombrinotti, razza, naselli coi baffi, rombi e orate, 5196 8| piccolo come un orto; un nastro di seta rosa sottile e sinuoso, 5197 46| devozione alla sua città natale da meritare il caldo elogio 5198 50| ricreatrici.~In «Vignetta» sono nati o cresciuti tutti gli eroi 5199 27| Paolieri, – il poeta di questo «natìo borgo selvaggio» –, sopra 5200 5| era il nano Pellegrino, nativo delle Macendore, certi luoghi 5201 3| delle ottave rimate:~ ~In Natolia v'è Smirne e Trebisonda,~ 5202 43| cielo; su quei due paretai naturali si posava l'uccellame che 5203 8| portavano nel salone buono. Nature morte e le quattro Stagioni 5204 49| seminudi, raggiunsero i naufraghi.~Gli Antonini parvero perseguitati 5205 2| informano a imagine di croce, il naufrago sull'onde tempestose si 5206 23| i portolani, il giornale nautico ed astronomico, il Manuale 5207 3| memore dell'antico estro, naviga sulla piccola barca delle 5208 17| addirittura fiero quando, navigando – lungo le spiagge napoletane – 5209 11| essi hanno l'illusione di navigare ancora tra veglia e sogno 5210 49| sua scapigliata giovinezza navigò con gli ardimentosi capitani 5211 29| forme e caratteri di feste nazionali, chè feste puramente civili 5212 40| tanti sù li biddizzi chi 'nd'avite~ca la mattina d'oru 5213 41| guarisce lù, non mi guarisce neanco Gesù».~ 5214 2| legittime olive. Intorno alla necciaia non mancavano mai ragazzi, 5215 37| sua morte ei corse.~M'è necessaria la sua testa. Un troppo~ 5216 12| non pungolati da nessuna necessità, stazionano a giornate sane 5217 34| nel capo, per sollevarsi necessitava della distesa grandissima 5218 33| l'acciuffa gridandogli: – Negalo, sfacciatone!~– Nel nome 5219 | negl' 5220 36| color del piombo, tomba negletta, qualche fiore di latta 5221 33| sfacciatone!~– Nel nome di Dio lo nego.~– Signore, – dice contegnosa 5222 39| dai trattori, mercanti e negozianti. Diceva il popolino che 5223 24| Dunque, quando ero vivo e negoziavo di bestiame, un negoziante, 5224 38| Muraglione di Villetta di Negro dominato da un convento 5225 27| ambulanti, addottrinati in negromanzie con scimmie o pappagalli, 5226 48| chiusa della fosca chioma. Nell camposanto il fieno è giallo 5227 48| presidente degli Stati Uniti, e Nelly Ericksen, la gentile scrittrice 5228 40| nome di Stefano Zirilli, nemico acerrimo del bandito, e 5229 16| che hai addosso, non sei nemmen cresciuto. Fatti in là, 5230 27| verde d'erba, profumata di nepitella, al verde ronzio della pinetina, 5231 32| dell'uova sode. Giovanni Nepomuceno, Evangelista, Giovanni senza 5232 36| sottile, l'architettore d'ogni nequizia, il gran vermo, nel 1101, 5233 10| avvinghiato da manigoldi nerboruti, sollevato e agganciato 5234 20| sosta su qualche aia, dove nereggiasse un pomo, allora il Simonetti, 5235 43| fatalità; la barba Egli aveva nerissima e lucida come l'ebano, ben 5236 23| barca in carena; le ciglia nerissime, secche come aguglioli di 5237 5| e un mastino tutt'ossi e nervatura denominato Incitato, fido 5238 26| commerciati con su scritto nervosamente: «Di questi libri, rinvenuti 5239 7| ch'egli «per quistion di nervoso» potè lavorare bene ugualmente. 5240 46| profumi, di colori; se il nettare, or frizzante or pastoso, 5241 47| in salamoia senza nemmeno nettarle: cibo da gatti, assai noto 5242 15| e vento, sole ardente e nevischio senza allarme veruno. I 5243 20| pomo rivelò, cadendo, a Newton le leggi della gravitazione, 5244 41| Sor padron, ai dottori ni vado in sacca. Son istato 5245 49| incappellasse la cima con il nicchio di seminarista, tra lo scandalo 5246 28| Luna col nome solare di Niccolò Machiavelli. I liberi pensatori 5247 14| in elemosina due lire di nichel. Quando il beneficato s' 5248 27| sellini, su quell'abbaglio di nichelature, sembrano ninfee risecchite 5249 14| trattasse di un «Cavourre» di nichelio. Perdono or dunque e grazie 5250 17| voi che avete l'ardire di Nicolasito Pertusato, e le sembianze 5251 34| sotto cui erano aggrappati i nidi delle rondini. «Zizzania» 5252 38| inesplicabile della filosofia nietzschiana, per noi, si schiariva al 5253 39| nemmeno io per te, caro Nini, – disse Ezione dandosi 5254 17| Antonio l'Inglese, anzi del Nino di Vallecas e di Don Giovanni 5255 23| mondo. È degno dei loro nipoti, che dall'Artiglio si calumano 5256 49| Sarò disgraziato? Una mia nipotina mi ha bruciato il manoscritto 5257 46| Giovanni alla Vena sono, in nitide tabelle, descritti, con 5258 27| legno o morderli con l'acido nitrico, ed aveva una faccia, a 5259 35| benedette col remeggio delle nivee ali, come già la probatica 5260 36| punti;~comu guardastivu a Nnoccu ed Elia~cusi guardati a 5261 10| addicono, e comechè nel nobilissimo municipio di Empoli, da 5262 19| ritrovo serale di tutta la nobiltà dei Principi e dei Sovrani.~ 5263 50| poppa stava il celestial nocchiero – e più di cento spirti 5264 50| v'accento il capo con un nocchino. –– O che noi siamo poeti? 5265 43| allungarono le braccia nocchiute nel cielo; su quei due paretai 5266 4| ciel spirano i venti?~ ~I nocciuoli, la tracina, l'aguglia.~ ~– 5267 44| affinchè non ne avessero alcun nocumento, ordinò al carnefice che 5268 48| Ramée: rebbiati dal bastone nodoso del macellaio arcigno, quando 5269 17| poi mi vergognerei! Noi noiare chi non ti noia!~Calena, 5270 48| una voce da orco: – Se ci noiate, di voi ne faccio tonnina!~ 5271 35| quale trovava cosa oscura e noiosa la Commedia di Dante, non 5272 47| generale della Biennale, di noleggiare un vapore per il trasporto 5273 41| accaduto, andò a Viareggio, noleggiò una barca, prese il largo 5274 49| parla sempre di viaggi, di noli, di tempeste e di bonacce, 5275 24| che prendeva i ciechi a nolo e li portava alle fiere 5276 5| Il popolino, tutt'oggi, nomina quella via «Via dei Poveri», 5277 41| presi da ribrezzo a sentir nominare il boia. Per costruire una 5278 32| quarantotto, in cui, per far la nominazione sbrigativa, ricorrevano 5279 8| corti chiamavano così mia nonna, – sfaccendava per la casa 5280 47| po' nell'iperbole». Luigi Nono e Guglielmo Ciardi, giovialissimi, 5281 35| legge lei cotesti libri?~– Nooo, – ha risposto quasi offeso.~– 5282 9| nero i nomi di Nietzsche, Nordau, Flammarion, Hugo, Hegel, 5283 50| l'Abissinia bollente al norde è posta». Il «Duro» è là: 5284 43| alle peripezie della vita normale. All'alba, Don Carlos di 5285 23| in cui le immense vele di nostalgia dell'antica navigazione 5286 51| bevanda egli sazia la sete nostalgica della foresta tropicale. 5287 41| oltre i fiaschi di vino nostrano.~All'ispettore di polizia 5288 42| pranzo di venti coperti alle notabilità del Governo e del paese. 5289 9| eredità pesante, da certi notari scapoli, causidici vedovi, 5290 21| giovani di studio» da qualche notaro, e che nelle aule dell'Assise 5291 13| coll'andar del tempo fu notato, dai naviganti dell'Oceano 5292 47| vecchi, grassi e magri, noti e ignoti, per un sentierolo 5293 45| di tutto, – risposi, – ti notificherò che il Guidiccioni fu un 5294 45| vedono nelle fiere, a quelle notizie dette un sospiro tanto lungo 5295 19| Gabrelli. Re Vittorio li notò con un senso di compiacenza, 5296 26| sonnacchiosa dall'apparenza nottambula e sonnambula.~Mercurio sarebbe 5297 13| paese; qualche pescatore nottambulo asseriva di aver veduto 5298 41| come si può vedere da una notula dell'oste Contrucci ove 5299 51| Omegna, della provincia di Novara, che fu compagno di Gabriele 5300 35| pittore?~– Mi lasci pensare... novecentista. Può darsi?~ ~♦~ ~Dunque 5301 14| peperoncini sott'aceto o cipolline novelle.~L'accattarotto scaltrito, 5302 14| sottili fette di salami novelli, le coltelle affilate scarnivano 5303 35| soprassalto. – Cosa succede? Un novello Bernardino del Colle insidia 5304 4| defunti, quando il vento novembrino espande sul mare l'acredine 5305 5| Lucca e i paesi finitimi, Nozzano, Minucciano, Segromigno, 5306 36| ed Elia~cusi guardati a nui pri mari e pri via;~si qualchiduno 5307 37| Parla!~ ~Gli affamati di Numanzia, i quattrocento giovinetti 5308 32| Rutilio, tardo omaggio a Numanziano.~Molti Adamo, nessuna Eva. 5309 4| grembo il mare?~ ~I cori numeravano tutti quei pesci che svariano 5310 45| tardi egli fu scelto per nunzio apostolico presso Carlo 5311 33| bisogna entrare nel mare, e io nuoto in un mare di guai, e nessuno 5312 7| madre che, trovando sempre nuovi eccitamenti nella curiosità 5313 40| voi con l'aria soltanto vi nutrite –; tante son le bellezze 5314 40| e vù cù ll'aria sola vi nutriti~tanti sù li biddizzi chi ' 5315 49| nelle orazioni elettorali. Nutrito di studi fatti dagli Scolopi 5316 43| sullo sfondo del cielo nuvolato di bianco parve un grande 5317 6| avanza, come Giove, entro un nuvolo di polverone che ammolina 5318 50| riguardavano, il «Duro» ha obbedito subito al comando amichevole, 5319 49| libeccio... Qualcuno gli obbietta che Il libeccio fu diretto 5320 35| della corte Balbanese, con l'obbligo di edificarvi un Ospizio 5321 32| del Re Giarba, colui che obbligò il Re Mitridate ad avvelenarsi, 5322 26| lui è seduto un signore obeso dal naso adunco giudaico, 5323 18| non ha occhi?», mi è stato obiettato: «Vili!». Risponderò col 5324 11| imbroncati i pennoni in direzione obliqua all'albero, e han formato 5325 4| chitarre, e flautavano le ocarine; e sulle onde d'argento 5326 50| il cappello delle buone occasioni, conformato su quello dei 5327 25| sentite meglio?». Sopra le occhiaie del vecchio mendicante si 5328 14| padrone ha schizzato un'occhiata sull'uscio d'ingresso e 5329 42| con le sue alte finestre, occhieggia verso il mare e la Fossa 5330 17| Oceano».~Il pittorello, dagli occhietti piccoli come lenticchie, 5331 1| piccola piccola, con degli occhiettini neri su di un visino di 5332 1| come un cocomero, con due occhioni simili a due uova sode e 5333 9| dei libri per qualche sua occulta protesta contro i più. Frequentemente 5334 1| andarono prestamente ad occultarsi nell'andito della taverna 5335 1| alla tortura). Il nano lo occultavano molto facilmente dentro 5336 45| fasci di erba gramigna la occupano tutta, e al Guidiccioni 5337 22| del famoso Abate Giulio di Octave Mirbeau, anche quelli del 5338 39| rintracciata con un sapiente e oculato restauro, è uno dei più 5339 38| degli animali di liriche e odi. Ma il pistoletto batte 5340 21| dalla camicia di fuoco, che odiano la povertà vergognosa o 5341 5| nano Pellegrino, che era odiato da tutti gli altri accattarotti, 5342 37| che aveva si chiamavano: Odissea, Desdemona, Valeriano, Valkiria, 5343 34| delle folaghe~ ~Ma qual odo di zampogne~boschereccio 5344 35| da cui a ore insolite s'odono strane voci come di maghi 5345 51| genti~e di perigli e di odori~terrestri.~ ~Lo scarno profilo 5346 4| tratta da un tronco di odorifero cipresso, vigorosa polena 5347 11| dal viso quella prurigine odorosa. Quella specie di mastini 5348 38| labbra proferiscono parole odorose.~– Comprate il Cuore a vostro 5349 29| quasi, portò in sacrestia l'offerta del Padrone del mondo. Processionando 5350 51| alloggiamento; cento case gli sono offerte, case comode, fornite di 5351 4| capacitarsi di tutte le offese che i pescatori e le loro 5352 44| Pietralunga, controfirmata dai due officiali di detto Castello, Francesco 5353 50| di «Pezzo duro» c'era l'officina di Tonin Giorgetti, fabbro, 5354 42| Guerrazzi, alle ore sette offrì un pranzo di venti coperti 5355 29| un suo rappresentante e offrire al Volto Santo un cero semplice 5356 48| alla lacciata, venivano ad offrirlo per un quartuccio di vino 5357 24| bicchiere di vino, ma parve gli offrisse aceto e fiele, chè il cieco 5358 29| scarne, invelate di nero, offrono candeli, che tengono affasciati 5359 21| gli occhi del refrattario, offuscati dall'età e dalla debolezza, 5360 32| venditore di giornali e oggetti minuti sul canto della piazza 5361 37| non era la tritumaglia d'oggidì, il giovanetto lesse il 5362 4| di legno che serviva ad oggottare l'acqua dalla stiva, una 5363 | ognor 5364 | ognuna 5365 46| senza odore.~– L'acqua? Oibò! Udite: i soldati di Alessandro 5366 6| Un paio di estati fa, Ugo Ojetti, Pirandello e Fraccaroli 5367 16| Poldino, con una bella rama d'oleandro fiorito strappata nei giardini, 5368 15| le acque sono pacifiche, oleastre, senza spicco di bollori, 5369 8| morte e le quattro Stagioni oleografate decoravano le pareti spaziose. 5370 27| destramente strozzato. Una fumacea oliata e salata si leva di sotto 5371 47| 1907, Olivero piemontese e Olivari ligure, il versiliese Viner 5372 28| te. Il viso di S. E. era olivastro, un occhio gelato, uno spento; 5373 47| della Biennale del 1907, Olivero piemontese e Olivari ligure, 5374 38| di grande talento: Frate Oliviero, Guglielmo Boccanegra, il 5375 29| cui arcate il Serchio, fra olmi, frassini e pioppi, rompeva 5376 28| Grande, Piazzone, Piazza dell'Olmo, Piazza del Mirto. Le viuzze: 5377 32| il Buono, il Germanico, d'Oltremare, l'Infingardo, Cuor di leone, 5378 13| ma nessuno l'aveva mai oltrepassata, e la casa dell'«Inglese» 5379 1| pesanti come il macigno, gli oltrepassavano la rotula delle ginocchia, 5380 14| banco del pizzicagnolo, un omaccione lardato e possente che sopraffaceva 5381 7| piastrelle di marmo, che dall'ombellico salgono fino alla fossetta 5382 19| dieci), tutta la Via Regia ombrata da platani secolari (abbattuti 5383 48| veggono sedute sulle panchine ombrate dai ciuffi delle liane insieme 5384 37| dalle foglie zincate che ombrava l'orto, sotto il vento, 5385 27| passo passo, sulla via ombreggiata dagli olivi.~ ~♦~ ~Ognun 5386 28| bosco imminente dei Borboni ombreggiava un vialone deserto come 5387 9| costì combinarono che l'ombrellaio avrebbe dato una mano al 5388 9| girovago che rappezzava ombrelli – perchè io leggo soltanto 5389 33| rivenditore ambulante. Dentro un ombrellino color rosa stinto c'è la 5390 33| dal tiro dei cannoni. Non ombrelloni zebrati si alzano sulla 5391 41| colazione di pesce lesso, ombrinotti, razza, naselli coi baffi, 5392 4| l'acciuga, la sarda, l'ombrinotto, il sàrago.~ ~– Qual è quel 5393 48| Nel paese a questa donna ombrosa le dicevano, per soprannome, « 5394 15| Alceo, vanno sui cigli delle ombrose fosse che collegano le acque 5395 51| il singolare pittore di Omegna, della provincia di Novara, 5396 9| fatto l'apologia di questi «omettini» i quali pare siano sparpagliati 5397 44| andava, credendo esser l'omicida pigliandolo, lo condussero 5398 30| panconi corali in cui anche un omo badiale può assidersi pacificamente, 5399 36| tortu~si facissi un cori d'omu mortu.~ ~Invece del diavolo, 5400 22| crescendo mezzo braccio ogni ondata, non lasciava luogo a fuggire. 5401 13| barba partita in piccoli ondeggiamenti di grande dignità, come 5402 20| il ventaglio, con molle ondeggiamento:~– È tutto vento, vento, 5403 51| l'intonazione casalinga, ondeggiante, di quello che si parla 5404 2| fogliame, parevano, tra gli ondeggianti sospiri affannosi, il mare 5405 16| smeraldo, tra un lontano ondeggiar molle di olivi grigio-argento 5406 13| era deserto: uno squallido ondeggiare di pagliole marine, seccate 5407 3| con mani e cuore tremanti: ondoni tetri, spelonche, scogliere 5408 40| Musolino, alcuni marinari, onesti e leali, parvero galeotti 5409 38| parlano al loro cuore e onorano la principale tra le viscere 5410 39| e per dargli più degna e onorifica sede hanno trasformato le 5411 25| palude, tra i canneti e l'ontanelle. Un cagnaccio spelazzato, 5412 27| in costumato ordine alle opache pareti. Giovanotti dalle 5413 24| alle persone. Se transitano operai, di ritorno dalla loro opera, 5414 31| esposti, 225 appartengono a operaie, 399 a domestiche, 97 a 5415 46| ministri, poeti e umili genti operose della Valdiserchio e del 5416 10| favella, l'asino disse la sua opinione su queste feste maggenghe 5417 48| coloro che hanno masticato l'oppio, sognava sveglia e, come 5418 7| uomini. L'astrografia è l'opposto della pirografia: là si 5419 22| sdraiata quasi, nel petto opprimendo il cuore. Non ostante ciò 5420 8| giorno.~Anche la casa degli opranti aveva il salone mattonato 5421 34| ponente, i funai, che nell'oprare camminano all'indietro come 5422 49| elenchi telefonici e un orario ferroviario alto come un 5423 8| prima d'aver risposto alla orazione che guidava mio nonno. Lo 5424 24| due gocce di sangue nell'orbite vuote.~– Ora alziamoci, 5425 16| Orentano, in mezzo alla grande orchestrazione dei ranocchi, delle raganelle, 5426 48| minacciava con una voce da orco: – Se ci noiate, di voi 5427 47| sterpaie passavano, come un'orda sbandata, quasi tutti gli 5428 4| gruppi, di manipoli, di orde di derelitti montani richiamati 5429 25| uno è ammalazzato, cosa ordina in primis il dottore? Caffè 5430 29| altrove decidevano, per ordinare le sorti della Patria, se 5431 6| attaglia a una cornice d'ordinaria misura: uomo smontabile 5432 7| sapeva di resina e, dopo aver ordinato due bicchieri di vino legittimo, 5433 38| cervello formano come l'ordito sul quale dovete tessere 5434 34| indietro come i granchi, ordivano canapi per bastimenti. La 5435 32| tragedie dell'Alfieri. Pilade, Oreste, Elettra, ce ne sono a iosa, 5436 16| acceffagalline? Rimarrei piuttosto orfano per sette generazioni.~Voga 5437 21| maghi con lingue diverse, organi, vespri, concerti, sermoni.~ 5438 29| intese rapidamente con l'organista di cappella e i vuoti furono 5439 18| innegabile che siamo un tutto organizzato, un piccolo universo, un 5440 10| Anticamente gli organizzatori del volo dell'asino dal 5441 19| a Viareggio e la sera si organizzavano concerti nel salone del 5442 21| disdegnano le comitive: i poveri orgogliosi come Lucifero, dalla camicia 5443 4| bussola, chè le loro prue s'orientavano sempre sulla statua marmorea 5444 36| famoso fin dai tempi di Orlando e di Rinaldo per il suo 5445 32| Prediletto, Luigi duca d'Orléans detto Egalité, decapitato. 5446 51| piedi nudi sopra i pruni. L'orme si macchiavano del suo sangue 5447 11| lungo il pietrato in cui è ormeggiata la barca e fanno buona guardia 5448 12| le paranzelle sono stati ormeggiati nelle darsene a vele aperte 5449 4| trarlo in coverta, quando s'ormeggiavano nel canale era uno spettacolo: 5450 40| il ponte levatoio ove si ormeggiò la barcaccia. I curiosi 5451 40| detenuti, parlando, sono ornati e discreti.~– Questo deve 5452 38| peperone. Quando nacque la mia Ornella, nove mesi dopo la guerra, 5453 18| ciliegio, su pomi di bastoni, orologi a pendolo, specchiere, bocchini.~ 5454 47| e sbuffante, Locatelli (Oronzo Marginati), il livornese 5455 11| Areopagita alla vista di tanti orrendi prodigi esclamò: – O l'Autore 5456 31| slogavano gli arti perchè la orribile vista desse più frutto di 5457 44| la spada punitrice, vibrò orribili colpi sul collo dei miseri 5458 44| che cingevano Lucca come orride spelonche affissando le 5459 2| delle sue acque tra gli orridi pietroni, da cui i montanari 5460 19| dell'oscuro bosco entro all'orrore,~forse dei lupi sazierà 5461 3| genuflessa si sente marmare l'orsa come gli scheggioni delle 5462 10| congrega di bestie feroci: orsi dagli occhi di fuoco, leoni 5463 4| le sue casupole, i suoi orticelli, e le andane dei suoi gozzi 5464 40| nd'avite~ca la mattina d'oru lu vostru paisi....»~ ~« 5465 17| del molo gli urlavano: «A orza!». Ma il nano non potè più 5466 33| povero fosse un chicco d'orzo, lo macinerebbero per farne 5467 48| molti altri stranieri non oscuri ma eguagliati dall'oblio 5468 48| bianchi e lilla che amano l'oscurità, le quali intonano i loro 5469 19| alle soffitte:~ ~Che dell'oscuro bosco entro all'orrore,~ 5470 11| maggiore di tutti i delitti oscurossi il sole, la terra si scosse 5471 34| navi in partenza.~Un giorno osò fare la domanda che da settimane 5472 46| una candida cameretta dell'Ospedale di Pisa si è spento, con 5473 29| trovavano ricetto negli ospedali. Ve ne eran tanti di questi 5474 41| sulle mura era pronta per ospitarlo. In che mese e in che giorno 5475 19| Santini, che in quel tempo ospitò l'arcivescovo Sardi e la 5476 44| vescovo di Lucca il Beato Ossequienzo, a cui doveva succedere 5477 40| Sarebbe proprio il tuo.~Osservando il tramutarsi improvviso 5478 24| barbiere. Il giovanotto osservandolo ha detto ai suoi compagni:~– 5479 45| avrebbero messi così vicini. Osservate: via della Luna è vicina 5480 48| che di sul marciapiede osservavano la scena, dissero peritanti: – 5481 42| il Ciseri.~Quando io gli osservavo che il colorito di quel 5482 26| sperimentali, fatte d'acute osservazioni: penetranti e taglienti, 5483 46| con preoccupazione quasi ossessiva, una rubrica «Le piene dell' 5484 47| sestieri popolosi.~In un'osteriuccia stava seduto con la rassegnazione 5485 28| Piazza Paolina.~I marinai si ostinavano a chiamare piazza del «Mirto» 5486 44| Italia per scacciare gli Ostrogoti. Caduti ormai tutti i Castelli 5487 41| in terzini del valore di ottanta paoli. Per regalie e diritti 5488 49| ardimentosi capitani di cui oggi ottantaduenne, prodigio di memoria, ha 5489 23| Oceano».~Il «Bava» è morto a ottantatrè anni: – Per più della metà 5490 47| Giovanni Fattori, che avendo ottantun'anni non aveva potuto partecipare 5491 15| fantasiosi, i cantori dell'ottava rima, dell'Aminta e d'Alceo, 5492 45| alle lagrime di pentimento, ottenne il perdono e si ritirò in 5493 44| Gli assedianti chiesero ed ottennero un centinaio di ostaggi 5494 9| cencio. Molte cose sono ottime se usate con parsimonia: 5495 30| commenta un festaiuolo ottimista.~ ~♦~ ~L'oste della taverna, 5496 23| motori ausiliari, tenacemente ottimisti; strana figura che, circondata 5497 31| in rosso, due lettere. P. V.~– È tanto tempo che mi 5498 22| si fanno a mente fredda e pacata. Mettendo, come soglion 5499 39| sette. – Il droghiere più pacatamente pensò: «Se paga, guadagno 5500 51| Nelle narrazioni tremende e pacate tragittano nomi di altri 5501 15| suo baraccamento e con più pacatezza riascoltava l'eterno battito 5502 26| recapitare un ben confezionato pacco di libri; egli lo aprì e 5503 15| del sacco le acque sono pacifiche, oleastre, senza spicco