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Lorenzo Viani Il nano e la statua nera Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Cap.grigio = Testo di commento
8008 44| Lucchesi commossi aprirono spontaneamente le ben munite porte e Narsete 8009 51| ARARUPE~ ~ ~ ~ ~ ~Viareggio si spopola; raffiche gagliarde di libeccio 8010 5| sopra di questi tappeti sporgevano bei visetti di donna, ma 8011 37| frantumavano la vetraglia; gli sporti si chiudevano, come sbatacchiati 8012 2| intrideva il pane, l'arca alla sposa, la cassa per seppellire 8013 10| per cattivo pronostico lo sposarsi nel mese di maggio. Anche 8014 49| navigavano anche con le loro spose e i figli piccolini.~ ~♦~ ~ 8015 24| più. A cagione di questo spregio mi chiamano Naso a pesetto, 8016 2| spoglio, il frantoio, dove si spremeva dalle ulive schiacciate 8017 2| di spalla: sulle vinacce spremute del succo primaticcio, i 8018 20| agitati da forti convulsioni, sprigionamento di scintille. Del matematico 8019 38| Mazzini, Nietzsche. Un giorno, sprofondati nei nostri ragionamenti, 8020 37| acquattati sopra una trincea spropositata chè le balle erano d'un 8021 20| la fornace ardeva in modo spropositato, sul cielo lattato pareva 8022 26| grotta tufosa, su di uno spruzzo pietrificato, c'è la statua 8023 11| la corona di spine, la spugna intrisa d'aceto e fiele. 8024 21| collo un cravattino, si spulizzì le vestimenta, s'ingrassò 8025 29| pioppi, rompeva le sue acque spumanti contro mucchi di pietrame, 8026 3| sobbollimento di candide spume e sembrano aver inghiottito 8027 10| stelle fra le prime che spuntavano in quei cieli turchini di 8028 25| fu trovato sulla spiaggia spurgato dal mare. La rimonta delle 8029 12| riducono per pascolare gli spurghi delle navi. Il pescatore 8030 17| andava lontano, verso lo spurgo delle fiumare, per far riposto 8031 36| gli urlasse:~– Ehi, amico, sputa l'anima.~– L'anima? – griderebbe 8032 3| naufragio.~Le darsene lontane, squallide come selve brucate nel fogliame, 8033 12| San Pietro, corazzati di squame solide e cangianti, dal 8034 11| il sacro velo del tempio squarciossi, sudò l'aria, andarono i 8035 4| sulla belva dell'oceano e la squartavano coi loro tagani affilati 8036 51| incendio su una boscaglia squassata dal libeccio.~– Volare, 8037 25| pelame delle ciglia: e, squassato dalla pazzia, il vecchio 8038 9| augna uno e lo sdruce e lo squinterna e lo dimembra, io, col tono 8039 9| Firenze, sopra un carretto squinternato.~Seppi da lui che Napoleone, 8040 44| Uguccione della Faggiola per stabilire la sua tirannia nella città 8041 48| mare.~Vicino al mare s'era stabilita «la mamma dei cani» in una 8042 20| Galileo. Ma l'occhio non si stacca dal sole abbacinante.~ ~♦~ ~ 8043 15| si appollaiano e non si staccano nemmeno quando il marinaro 8044 12| ha abboccato, ma bisogna staccarla con avvedutezza chè altrimenti 8045 8| facciata bianco-avorio che staccava sul grigiore degli ulivi 8046 6| dopo aver provato tante stadere fece a occhio e croce. – 8047 36| geografica dell'Europa assai stagionata è sulla parete dirimpetto, 8048 | Stai 8049 19| vecchia Viareggio, – ora stallaggi vi sono, e casupole di pescatori 8050 22| essendosi fermato ad uno stallaggio sulla via e visto il tempo 8051 8| il pollame, lontani gli stallini dei porci.~Nel «celliere» 8052 28| battezzarlo guardò, assiso sul suo stallo, intorno in alto, e, non 8053 50| reggimento glorioso.~Quando stamane ho messo dei buoni cani 8054 19| DA CIRCOLO DI SOVRANI~A STAMBERGA~ ~ ~ ~ ~ ~Da giovinotti, 8055 31| Solaio con le calze fatte di stame di pecora e un paio di scarpe 8056 27| averle inchiodate sulle staminali di una nave di seicento 8057 28| vollero la loro parte e fecero stampare il nome di Felice Cavallotti 8058 31| scervello sulle iniziali che hai stampate sul berretto. Spiegamene 8059 28| dipinto sull'ultimo torrione e stampato di lettere romane, una sesta 8060 | stan 8061 50| mano all'altra: i ponci che stanano la poesia anche se s'è ricettata 8062 27| cavalli di legno, senza mai stancarsi, si rincorrono tra loro, 8063 21| ascoltato la messa, con una stanchezza mortale addosso che sembra 8064 21| deserta, tutte le porte stangate, anche quelle dei caffè 8065 28| entrambi dagli occhiali a stanghetta. Una mucchiata di capelli 8066 7| tiene a cavallo del naso le stanghette, soltanto per scaramanzia.~ 8067 32| entrate, – e l'albergatore stangò la finestra.~ 8068 19| scorgevano soltanto gli stangoni delle gambe e il viso incagnito, 8069 23| affisso un manifesto luttato: «Stanotte è morto Raffaello Martinelli, 8070 9| alitava il fetore della carta stantìa. I libri parevano contesti 8071 30| pancotto e cacio pecorino stantìo e che l'involucro si potrebbe 8072 | star 8073 | staranno 8074 | starebbero 8075 | starei 8076 31| ufficio di recezione, con la statistica impassibile, dà volto alle 8077 43| interno delle tombe. La figura statuaria del Duca di Parma, reclinata 8078 8| madre e le sorelle, tutte statuarie si assidevano al telare 8079 33| astuccino di latta in cui v'è la statuina di piombo di Sant'Antonio 8080 13| ridotti dalla invalidità a stazionare di continuo sul pietrato 8081 26| Carrara, e seguiteranno a stazionarvi tutti gli studenti, che 8082 21| bollita; alla fetta d'arrosto, steccata d'aglio e rosmarino, – che 8083 25| grato profumo di arrosto steccato di rosmarino. Quanto rosmarino 8084 31| costato un busto con le stecche alte fino alle clavicole. 8085 2| renetta confitta in uno stecco e intrisa in un piatto in 8086 50| dovette rassegnarsi allo stellone rosso della territoriale 8087 12| il tremulo orizzonte e si stempera del tutto nell'acque fredde, 8088 35| medicate vanno per canalotti a stemperare quelle fredde del Camajone. 8089 3| I crociferi piantano lo stendardo sulla rena e s'inchinano, 8090 46| soltanto sfiorarla. Il vino stende i rami del suo albero genealogico 8091 17| famiglia – Con fatiche e stenti – Sul procelloso mare – 8092 24| Parigi.~Lo scrivente non stentò molto a riconoscere in quel 8093 9| apostrofò la donna: – Terra sterile! In un tempio tu sei!~Uno 8094 20| sulle armate dei pesci e sterminarle: «E pensare che tutta quella 8095 50| tostato.~«Acque lucenti sterminate e chiare... – e a poppa 8096 47| Sulla desolazione di quelle sterpaie passavano, come un'orda 8097 5| certi luoghi anfrattuosi e sterposi situati tra la Freddana 8098 | stessa 8099 | stesse 8100 10| astenersi dalla superbia e stessero fermi a reputarsi bestie 8101 | stia 8102 27| grogi, croccolano nelle stie. Chiudendo gli occhi par 8103 8| il timone al carro, lo stilo alla vanga, il rullo al 8104 28| imponendo alla Piazza il nome stimato di Alessandro Manzoni.~Uomini 8105 30| parola.~– Questo è dello Stinato.~– E questo è del monte 8106 9| gli occhi inchiostrati e stinti. Le mani dell'omettino, 8107 48| spaventoso della granata di stipa, o il calappio dell'accalappiacani, 8108 41| a patti ben chiaramente stipulati, fecero una convenzione 8109 28| commendevolissimo, leccato, lambiccato, stiracchiato, dicitor d'artifizio... 8110 21| satolla il vergognoso, – dice «stiracchio» o suola da scarpe; le patate 8111 6| fazzoletto di tela batista, stirato e lucido, che spunta dal 8112 17| son solo al mondo, mi sono stirpato da tutti; ma, a cagione 8113 49| Del «Prete di Sinistro», stirpe di navigatori dell'Oceano, 8114 46| dal mare: scarpettato con stivaletti di vacchettone rusticano, 8115 9| albergava l'omettino era stivata di libri e vi alitava il 8116 49| manda zaffate di pesce stivato entro le corbe. Chi da ragazzo, 8117 26| governatori di pesci», stizziti dal cicaleggio psicologico 8118 14| topo l'accattarotto tutto stizzito, con un bastone alto levato 8119 2| il «metato» che, tra la stizzosa fumea, dava le castagne 8120 18| tossi a cui i medici dicono stizzose; non contagiosa come l'asinina, 8121 | sto 8122 41| Per regalie e diritti di stola al curato di San Paolino, 8123 48| pergamene con delle piccole stole d'oro per segnapagina e 8124 37| deliri!~ ~– No, l'altra!~ ~– Stolto! alla sua morte ei corse.~ 8125 16| Marrota; sparivano tra le stoppie riarse della palude d'Orentano.~ 8126 14| evasive, pure oggi dovete stordellare anche voi, – e il signore 8127 30| oste e la sua moglie hanno stordellato tutta la santa notte; la 8128 28| dopo, quelli della sinistra storica sbattezzarono Via della 8129 26| studiato psicologia sulle storiche spallette del Ponte di Pisa. 8130 21| più infelici della terra, storpi, ciechi, monchi mendichi, 8131 6| altro, vedrà spuntare da una storta di strada il filosofo estemporaneo, 8132 46| tasche della pesante giubba strabuzzate da una congerie di minutaglie 8133 31| braccio rattrappati, un occhio strabuzzato, dei denti felini e un pel 8134 17| mareggiare di tomboli aspriti di straccali marini, soltanto tre baracche, – 8135 5| caricato il Volto Santo fu straccata sulla spiaggia di Luni. 8136 13| degli annegati forestieri straccati dal mare, ai quali non si 8137 13| Francobarbone» il luogo, in cui fu straccato dal mare il corpo efebico 8138 28| alla macchia, che fu tosto stracciato. Un collezionista di francobolli, 8139 24| il cuore tenero, tutti li stradano lassù: ne è passata una 8140 37| discussioni molte tavolate di pane stralevarono, e ne fu sfornato di quello 8141 8| alla rocca come una Parca stralevata, o che rovesciasse i bolliti 8142 19| ciancicandosi la lingua e stralunando gli occhi ottusi. Di Carnot 8143 17| padron Calena, che soffiava stralunato:~– Eppure son mesi che speculo 8144 44| ostaggi, i quali fingevano stramazzare per terra urlando e ululando 8145 20| fu preso dalle vertigini; stramazzò in un canto.~ ~♦~ ~Quando 8146 47| liberi da ogni imitazione straniera. Ho fatto un piccolo sacrifizio 8147 1| Pinciana non tardarono molto a stranomare l'affricano «Mangiagatti»; 8148 36| camice tutto toppe, qua e là strapanato, scopre costole e pelle 8149 39| dunque, o povero bifolco, ti strapazzi tanto?~Rispose il bifolco: – 8150 38| Legga il Cuore.~– Quello strappa le lacrime anche agli assassini 8151 24| signori in carrozza, per strappargli una palanca deve fare il 8152 16| rama d'oleandro fiorito strappata nei giardini, faceva il 8153 49| sconvolgimento di acque; strappate le ficcate delle catene 8154 21| lasciato nei loro occhi uno strappo di nuvole nere.~– Il Signore 8155 12| lungo la Senna, pesca a strascico che si può fare camminando 8156 21| stuccano come calce viva gli strati del pasto, egli non le assaggia, 8157 4| doppia elica seghettata, era stravaccato sulle pietre, a denti sgrigniti, 8158 7| valentia che dimostra lo stravagante incisore. Se l'astrografo, 8159 14| questo momento, l'«arnese» ha stravasato in una lamentela rumorosa, 8160 45| Paolo Matti – la donna irata straziava così Paolo Savi – bella 8161 41| concludente il tossico, fece strazio con una roncola e lo precipitò 8162 38| arrestata all'istante come stregata. Il fischiettino rimase 8163 31| mercè dei paltonieri e degli stregoni, i quali, a queste creature, 8164 44| sua tirannia nella città stremata di forze, Castruccio Castracane, 8165 29| la gente era ridotta allo stremo, ed esseri d'ogni condizione, 8166 28| cantavano le vele, sui ponti strepitavano i mazzuoli dei maestri che 8167 28| arrembaggi notturni, gli strepiti delle scalate, i nepoti 8168 5| cantastorie, accordati dalle strepitose chitarre, narravano la miracolosa 8169 46| della Valdiserchio, era strepitoso e giocondo.~Eccolo ora rubizzo 8170 31| clavicole. L'anche erano strette da una gonnella di ghineone, 8171 31| s'allargano gli occhi, si strettiscono la bocca, si riducono le 8172 36| bianche son vellutate di striature gialle e nere. Tanto ratte 8173 4| nei nostri mari i merghi stridevano, i ricci si nascondevano 8174 40| allumachita la toga del messo, stridula la sua voce: – La Corte!...~ 8175 13| vento salmastro, musicava di striduli suoni quel luogo. I pescatori 8176 27| smanganato copre gli urli e gli strilli; uno specchio girevole mitraglia 8177 49| esperienze cominciando dallo strillone; ma il Sisco vuole la paternità 8178 6| sinibbio, quel vento gelato che strina le foglie, fa guasto, ma 8179 13| rugginosi, dalle vestimenta strinate come fieno disseccato, il « 8180 25| ed ispida come un cardo strinato dal sinibbio, cattivo come 8181 9| messi tutti insieme non strinerebbero le setole di un porco – 8182 36| fianco di quella donna si stringeva il suo trepido sposo Pietro 8183 12| che i brezzoni invernali strinino la pelle. Questi uomini 8184 21| accazzottata, con un cravattino strinto come un cordino, e un paio 8185 40| udienza, la gente accalcata si strippava tra l'uscio e il muro, nella 8186 35| solito, di questi tempi, strisciano sotto i mortellini lineanti 8187 36| oggi una rimescita di vino striscino e rutilante. L'oste del « 8188 27| ordigni con cui i contadini strizzano l'uve. Il finto patibolo 8189 38| L'Antitutto, che era uno stronco d'uomo e si teneva su con 8190 18| ammattonato rosso degli strosci impetuosi di acqua, i quali, 8191 18| conterraneo.~Il vino gettato a stroscio giù per il canal della gola, 8192 30| non mancano. Sui prati si strozzano galletti di primo canto 8193 27| loro pari lo ha destramente strozzato. Una fumacea oliata e salata 8194 20| cateratta a bilico elevata sulla strozzatura del canale Burlamacca, ove 8195 49| egli, estremamente miope, strusciava quasi il naso affilato: 8196 21| colino e imburrate, che stuccano come calce viva gli strati 8197 47| davanti ai dipinti di Franz Stuck l'ombra accigliata di Federico 8198 26| a stazionarvi tutti gli studenti, che sono e che saranno, 8199 32| Anche il popolo minuto studia sulle carte i nomi con cui 8200 28| vorrà, attraverso i secoli, studiare l'umore della gente del 8201 26| venticinquina di anni fa ho studiato psicologia sulle storiche 8202 31| tutto il viso terragno. Studiava con me. L'amico vestiva 8203 45| qui nel dicembre del 1480, studiò all'Università di Pisa con 8204 33| fronte sembra che si sia stufato della compagnia. Fa una 8205 44| vergogna e paura.~A tale e sì stupenda novella le campane di tutte 8206 10| stoppa: – perdio, cotanta stupidezza è troppa!», soffiò la pantera 8207 43| I servi e il contadiname stupirono: per quei sempliciotti la 8208 6| cavaliere, – non c'è da stupirsi che esca fuori un ciclocanale.~ 8209 15| persone che lo fissavano stupite; e gli occhi di lui impietrati 8210 7| sfaccendati e tutti sono stupiti ed ammirati per la valentia 8211 3| percossi da un fremito.~Gli stupìti si fissano negli occhi. 8212 4| arcane cose coi pescatori stuporosi. L'argenteo tinnire dei 8213 4| mettevano l'antenna e la stuzza a guisa di un colossale 8214 21| pavoneggia inebriato con uno stuzzicadenti piantato nel fiocco del 8215 40| aria sola vi nutriti~tanti sù li biddizzi chi 'nd'avite~ 8216 45| ultima del paese, e la più subbissata; al nostro Ippolito Ragghianti, 8217 23| egli diceva patentati), fu subissato di domande e d'interviste, 8218 3| inorridito; il marinaro ha subìto tanti affronti dal mare: 8219 35| destano di soprassalto. – Cosa succede? Un novello Bernardino del 8220 44| Ossequienzo, a cui doveva succedere dopo anni quattordici San 8221 17| il nano fu al largo, gli successe come nelle favole: s'addormentò 8222 23| Bava» annotava tutti i «successi» delle ardimentose navigazioni.~ 8223 50| prima giovinezza.~– Cosa è successo? S'è forse mosso l'Ottavo 8224 13| rustico castagno stagionato succhiando i cannucci di ciliegio delle 8225 20| dava forma di gigantesco succhiello al vento: «Ho scoperto l' 8226 45| negligente – e narrò in succinto le risposte filosofiche 8227 2| sulle vinacce spremute del succo primaticcio, i contadini, 8228 40| a vederlo: stiva petrosa sudante diaccio, carena di una nave « 8229 36| quarto arco, il più superbo, sudarono tutti come diavoli, ma, 8230 13| gli «Invalidi» (la loro sudata pensione) presso una banca 8231 39| alacre bifolco, il quale sudava nei campi, dette a una comitiva 8232 44| in libertà, et delle cose suddette, che accaddero alla presenza 8233 29| degli Altari. Il segno di sudditanza o vassallaggio verso la 8234 11| del tempio squarciossi, sudò l'aria, andarono i mari, 8235 21| questuando, cinque o sei soldi sufficienti a soddisfare il barbitonsore 8236 3| per inghiottirli. Dopo il suffragio e la messa, si forma la 8237 22| consolarlo con proposte e suggerimenti. Chi ne diceva una, chi 8238 21| ingrassò le scarpe con la sugna, si fece un bastoncino con 8239 24| mangeresti lessi con un po' di sugo finto?~– Li mangerei, anche 8240 35| scaturiscono bollendo, salate sulfuree fanno pensare a un certo 8241 40| pregò, pregò, lungamente.~ ~«Sunnu li rrosi e vonnu 'mbrivirati,~ 8242 19| in ginocchio davanti alla suocera.~La Reggia era l'attuale 8243 32| specchiava nella tinozzella dove suoleva sciaguattare i bicchieri 8244 44| tutte le chiese di Lucca suonarono simultaneamente dei doppi 8245 27| solito essi sono braccianti e suonatori ambulanti, si accordano 8246 41| Il Governo pattuì con le suore superiori che il boia sarebbe 8247 42| considero, nei patimenti, parmi superarlo d'assai, imperciocchè la 8248 41| e finanziari difficile a superarsi. I lucchesi minuti, il popolino 8249 19| al seguito, con le dame superbe.~In quel salone, – dove 8250 36| gli edifici sono veramente superbi. Il diavolo, birbo, malizioso, 8251 10| del padrone. Il ciuco non superbì di questa manforte; anzi 8252 14| poi, rivado in traccia del superbioso e glielo batto sul grugno 8253 41| fermezza, dimostrò che era superfluo ricorrere agli esperti fiorentini.~ ~♦~ ~ 8254 28| straordinario del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione... 8255 41| Governo pattuì con le suore superiori che il boia sarebbe uscito 8256 3| dispersi. Con i compagni superstiti ha rievocato le tribolazioni 8257 7| nella curiosità e nella superstiziosa credulità degli uomini, 8258 39| disse il padrone guardando supplice il cielo.~ 8259 19| fissava di sotto in su, supplichevole: «Ditemi la verità; sarò 8260 14| dopo aver rivolto gli occhi supplici al cielo e le mani alla 8261 6| che quel tal giorno egli supplicò da Leonardo Bistolfi, il 8262 24| i denti da tane, questo suppliziatore di ciechi noleggiati aveva 8263 31| disse. – Nel girare, mi suppliziò il braccio e la gamba; per 8264 36| lampi.~Il viandante ch'io supponevo fosse il diavolo, il quale 8265 41| d'oro. Perchè non v'è da supporre che il mestiere del boia 8266 29| o vassallaggio verso la suprema autorità politica o civile 8267 42| popolo conferì allora i supremi poteri a un triumvirato 8268 18| colli fiammati dal sole, suscita vivide immagini, vigorosi 8269 36| monti. Fra tutte le memorie suscitate dal Ponte del Diavolo la 8270 10| Apriti, cielo: quel raglio suscitò il delirio nella folla accalcata 8271 4| per le annate che si erano susseguite piovasche e tristi, con 8272 21| e commenta con un certo sussiego esperiente la lista. Al 8273 40| chiostro? – Il direttore mi sussurra il nome del dipintore.~– 8274 40| Vincenzo Zoccali venivano sussurrati sommessamente.~Per una piccola 8275 36| preghiera:~ ~San Giulianu sutu o Munti~prima guardastivu 8276 4| numeravano tutti quei pesci che svariano sul celeste e lo smeraldo. 8277 24| con barattoli di tinta di svariati colori, e un altro congegnava 8278 34| Presta il mistero sarà svelato, – commentava il «Bisunti».~ ~♦~ ~ 8279 45| potava i sarmenti, un altro svelleva le malerbe, un altro zappettava 8280 24| appena fuori dell'osteria, svelse la gruccia, ma se la mise 8281 37| vuol mia figlia?~S'io la svenai, la piansi ancora. Non basta~ 8282 17| sepolto della baracca d'Angiò sventola il tricolore della Lega 8283 16| balconata si affacci la bella, sventolandosi con una rama di oleandri. 8284 49| da lui fondati sono stati sventolati dalla sua voce ancora gagliarda. 8285 6| il fazzoletto del maestro sventolò come una bandiera di pace 8286 33| accattarotti che hanno la sventura di essere colti in flagrante 8287 8| mamma mi cullava,~– O bimba sventurata, – mi diceva.~ ~Al mio stupore 8288 40| così fitta che le donne svenute rimanevano ritte impalate. 8289 39| dandosi alla fuga.~Il padrone svergognato urlò al fuggiasco:~– Questa 8290 12| questi vecchi pescatori svernano sul pietrato. Le anguille 8291 4| Pellegrino scendevano a svernare nelle Maremme. I pastori 8292 16| due trascurati, i quali svernavano tra i meandri della grotta 8293 17| un gallo quando sta per svettare il sole, disse umiliato, 8294 13| poi Lamagna;~Danimarca, la Svezia e la guerriera~Polonia, 8295 51| ardore delle passioni che si sviluppano tardi, già incamminato verso 8296 28| il paese arrestò il suo sviluppo. Subito dopo, fu tracciata 8297 28| andar del tempo il paese sviluppò a ponente. Se i piccoli 8298 8| Soltanto nell'ottobre, per la svinatura, il padronato abitava il 8299 14| è... è alla stazione, lo svincolo eccolo là...~– Ho capito – 8300 12| loro canna è smontabile e svitabile come il cavalletto da campagna, 8301 48| alti che parevano avere svitato il collo, dal viso rosso 8302 19| testone di macigno, aveva svituperato e maledetto, – in quelle 8303 1| Barberia. Quando questo Svizzero mesceva, da un bottiglione 8304 47| toni di caffè e latte con svolaggi di panna, le bandiere della 8305 47| augurio, quegli uccellacci che svolazzano sulle paludi morte, ma quando 8306 7| Basilica di San Pietro, si svolgerà la solenne beatificazione 8307 40| schiarire. L'epoca, in cui si svolse, alle Assisi di Lucca, il 8308 18| bombola d'ossigeno prossima a svuotarsi.~– Noi è innegabile che 8309 45| sospiro tanto lungo che si svuotò tutta e diventò come la 8310 29| alberi, cielo, i toni riarsi, tabaccosi dei due pittori vigorosi 8311 36| ferrigno della demonia sotto il tabarro del vagabondo, rispose:~– 8312 46| alla Vena sono, in nitide tabelle, descritti, con tutta la 8313 25| suole a dovere, tirai i tacchi a pero che parevano fusi, 8314 13| dovevano baciar basso e tacere come taceva lui.~ ~♦~ ~Ma, 8315 21| e il fienile, quello che tacita la fame dormendo sui gradini 8316 25| una signora in questa casa taciturna e profumata di rose. Non 8317 49| assisi signori e signore taciturni: non s'ode altro lagno che 8318 37| tombolo di pasta. Tutti tacquero perchè lui era capo delle 8319 4| la squartavano coi loro tagani affilati come rasoi riducendola 8320 8| Milla piangeva come vite taglia e quando i nepoti partivano 8321 44| deviò il corso del Serchio tagliando il fiume con un rastrello 8322 33| accattone sfrontato vi ferma tagliandovi la strada: – Un diecino 8323 31| monti le ragazze si fanno tagliare i capelli, s'allargano gli 8324 32| Pagani Cappellari detto Tagliarino.~– Mi dispiace, ma siete 8325 4| temporali, si scerpevano selve, tagliavano boschi, e la gente famelica 8326 49| torrenziali il brigantino tagliò la linea a trecento miglia 8327 7| come due topi presi nelle tagliole. Egli ha posato un piede 8328 38| quando egli l'accocca col tagliolo – Noi siamo al di là del 8329 8| ferro battuto, la guardavano tagliuzzare quella verde grazia di Dio 8330 5| molosso scarnato, chiamato Tago, e un mastino tutt'ossi 8331 1| suonare uno strumento, il talabalasco, il quale metteva ribrezzo 8332 42| verso il promontorio di Talamone. Una nave inglese lo imbarcò, 8333 45| cuore che la fama dei suoi talenti giunse alle orecchie del 8334 7| di bianco, dove spicca un talloncino cenerino con su scritto 8335 | taluno 8336 51| Qualche goccia di piovasco tamburella la sua pelle conciata nelle 8337 48| vetro, dritto come palo, tamburellava nell'attesa il pietrato 8338 23| le fabbriche, i rulli dei tamburi hanno suonato l'adunata. 8339 24| avviata verso i viali delle tamerici: ogni mascherotto aveva 8340 19| laterali e un'alcova ridotta tana di gatti, era abitato dai 8341 40| imputato...~Piano piano la tanaglia dell'errore giudiziario 8342 11| Passione del nostro Signore; le tanaglie, il martello, i chiodi, 8343 24| senza naso, i denti da tane, questo suppliziatore di 8344 48| smobiliata che esalava il tanfo del canile. La povera «Ouida» 8345 13| profumo snervante di fieno, tantochè la gente annusando diceva 8346 30| in Dio.~La gotta si cura tappando la bocca. Ma la gola fa 8347 25| tavolinetto coperto di un tappeto a fiorami, con su un centrino 8348 33| toppa, e un gileino verde tarantola, e delle scarpe smusate, 8349 15| misantropi di membratura tarchiata, s'armano di una fiocina 8350 12| sull'altar maggiore. Figure tarchiate, aduste dalla salsedine, 8351 16| del vino legittimo.~Voga, tarchiato, ma dinoccolato e scollato 8352 1| ragazzi della Pinciana non tardarono molto a stranomare l'affricano « 8353 28| di Antonio Fratti sulle targhe di Via del Giardino. Certi 8354 35| debitamente lavorata dai tarli, c'è l'Apocalisse «discifrata 8355 29| un giorno il trivello del tarlo, che pertugia i cervelli 8356 26| scaffali trivellati dalle tarme e sotto un velo di ragnatele.~ 8357 9| di biacco; sulle pagine tarmolate come le foglie delle pannocchie 8358 10| dell'orecchiuto quadrupede: tarpani d'uomini, grandi e grossi, 8359 10| torrione, – paurosa Rupe Tarpea al cui fondo erano scogli 8360 30| c'è stato messo l'acido tartarico, ma tutti vogliono bollire 8361 9| incisivi cariati e grumati di tartaro, i canini color rosa incarniti.~ 8362 14| Hanno il fiuto come i cani tartufai quella gente – ha detto 8363 16| mani robuste annodate sui taschini del panciotto affondato 8364 8| il foro, l'inzeppò di un tassello del medesimo legno e vi 8365 18| frolla, l'amaro Torquato Tasso di zucchero vainigliato, 8366 47| cauti come il cieco che tasta prima il terreno col bastone, 8367 25| silenzio sia, anche su questo tasto.~– Ma cantare si può?~– 8368 17| trafitto da un dardo. – Lo feci tatuare ai tempi che m'ero intabaccato 8369 17| Betica. Questa m'è stata tatuata sulle secche di Barberia – 8370 21| stoffa da annodarsi al collo taurino, rossa o celeste, e poi 8371 30| biblioteca è il lenitivo.~Il taverniere che ha aperto rivendita 8372 37| queste discussioni molte tavolate di pane stralevarono, e 8373 43| bianco esplodevano ora sulle tavole.~Quel giorno la principessa 8374 14| qualcuno ha letto invece sulla tavoletta: «Oggi tortelli».~– Mi sembra 8375 22| o mezzi, o interi, e di tavolette di legno messe per costa 8376 51| aquilino ha in mano una tazzina di «mate», piccola come 8377 19| facevano le marionette in quei teatrini portatili: un telaietto 8378 19| sfondo di lecci e lauri, un teatrino granducale, – ci facevano 8379 32| eloquenza, primo alla Rocca di Tebe, chi porterà il tuo nome 8380 37| cadavere di Tiberio gettato nel Tebro, passavano sulla bocca del 8381 23| soleva dire) navigato la Tecca, la Mecca e la Martinicca, 8382 50| quercia, e nero come il legno tecche, – soldato volontario del 8383 47| se disnava solamente;~coi Tedeschi su la schiena~nè se disna, 8384 35| come di maghi che parlano tedesco e con il loro vocione rintronano 8385 37| basta~per vendicarla?...~ ~tediarono l'uditorio. Anche la disperazione 8386 38| infastidito da una domanda tediosa: – Giovanotto, le carte! – 8387 36| Radetzky e l'ammiraglio Teghetoff. Fu su questo colle paradisiaco 8388 2| sparpagliavano per la città con la teglia della torta, larga come 8389 16| nero, tutto scatti, con un teglino di cappelluccio a fungo, 8390 12| con la impassibilità di un tegolo o di un albero, ed è desto 8391 37| Rileggi la scena~ ~– Va, tel ripeto;~o tu non sei più 8392 19| quei teatrini portatili: un telaietto di un metro quadrato, foderato 8393 31| colore piombo, regatino al telaretto, e portava un berretto d' 8394 49| giornali, leggono gli elenchi telefonici e un orario ferroviario 8395 6| e nessuno sa dove sia un telefono, non c'è da sgomentarsi; 8396 47| Previati tolto il modulo telegrafico lo meditò lungamente, lo 8397 20| colto con la freccia da Tell sulla testa del figlio diede 8398 17| grazia, dopo tanti anni per tema delle sbeffeggiature, il 8399 23| navigazione scapigliata e temeraria sono state ridotte o abolite 8400 49| marinareschi, passano navigazioni temerarie. Enrico Sisco, l'antico 8401 16| avevano cento e una ragione di temere la presenza di Voga e Poldino, 8402 4| carestia e i rivieraschi temevano l'approssimarsi di gruppi, 8403 51| arrancano uomini che il temperale ha stanato dai covili della 8404 42| Focione: nello amore della temperanza e della giustizia, e nei 8405 36| germanica di Enrico Heine si temperò all'atticismo. Il piccolo 8406 29| furono calzati in pantofole tempestate di pietre preziose. Chi 8407 3| se la mattina, sia sole o tempesti, non va a salutare il mare.~ 8408 2| croce, il naufrago sull'onde tempestose si compone ad adorazione 8409 17| pugno chiuso verso il mare tempestoso, gridava:~– Ora poi mi vergognerei! 8410 30| questi diano di cozzo nelle tempie e le spacchino. Gli orecchi 8411 51| In questa giornata temporalesca, che pare spalanchi le vie 8412 51| libeccio addossano nubi temporalesche sul grande schienale del 8413 42| come sospinto dai movimenti temporaleschi della Toscana, per la via 8414 44| i Lucchesi ricorsero ai temporeggiamenti sperando nell'aiuto dei 8415 39| chiodi metaforici tanto temuti dai trattori, mercanti e 8416 27| Impruneta hanno memoria pronta e tenace, imaginazione ardente e 8417 23| abolite dai motori ausiliari, tenacemente ottimisti; strana figura 8418 48| rimangono sopra tramortite, le tenaci edere tramano sui lastroni 8419 24| tasca un soldo ci voglion le tenaglie e lui lì – soggiunse Naso 8420 34| intorno vede~dolce incanto tende al cor.~ ~Una mattina di 8421 10| facevano le faville, e le tendine della diligenza sbatacchiavano 8422 1| fiasca, e l'altro dietro un tendone d'aleppo rosso sangue.~Certi 8423 15| attrezzano i tramagli, li tendono ed aspettano astuti che 8424 42| pettoruto in lunga veste – tenea la vita indietro, alta la 8425 20| Nel fondo dei suoi occhi tenebrati saltava la pazzia. Con le 8426 20| le nuvole bianche se ne tenebravano, come la biacca sopra la 8427 11| si scosse e si ricoprì di tenebre, le montagne si divisero, 8428 31| Ruota» girava nei sobborghi tenebrosi di Parigi e in altre centocinquantasei 8429 42| Guerrazzi, dalla cella di un tenebroso carcere, scrisse:~«Me accusano 8430 17| un estremo anelito tentò tener barca pari; ma il gozzo, 8431 10| governare, l'asino, con erba tenerella, per avere dato con i suoi 8432 13| era amato dal padre con la tenerezza con cui gl'Inglesi amano 8433 2| pareva radesse i brenti teneri: erano le pecorelle che 8434 1| una bottiglina, che pareva tenesse in caldo sulla pancia.~Come 8435 23| Son tanti i fasti che tengo a memoria,~son tanti i casi 8436 36| i ciocchi, San Giuliano tenne in sott'ordine lo strano 8437 31| una quindicina d'anni mi tennero all'«Ospizio», poi, non 8438 36| forma di mendico andasse, a tentare i romiti in vetta ai monti, 8439 22| Non ostante ciò gli amici tentarono di confortarlo: – Coraggio 8440 30| e ai peccati di gola: le tentazioni non mancano. Sui prati si 8441 16| Velasquez, del Goya: lo tenti.~E venne l'ora del ritratto 8442 8| quella mancina sulle onde tenui dei fili. Anche il telare 8443 50| che ti sfido a singolar tenzone – diceva Tonin Giorgetti.~– 8444 50| avvenivano le «singolari tenzoni».~– Bada che ti sfido a 8445 32| Prodico, Cerdone, Marcione, Teodato, Eracleone, Bardesano, Seleuco, 8446 32| Narciso asseriva che anche Teofrasto era di questo parere.~ ~♦~ ~ 8447 26| per rimettersi, nel clima tepente, delle ferite d'Aspromonte. 8448 4| mar dal fondo, e dei lor terghi~fanno i curvi delfini archi 8449 4| del porco, nero pece sul tergo e madreperlato sotto, con 8450 35| minuziose storie di queste Terme che un dì, – remoto, – i 8451 12| passaggio ai primi geli e lo terminano là verso marzo. Quando sui 8452 40| Il processo Musolino era terminato da qualche settimana quando 8453 41| eccitabile e sovreccitabile che terminò la sua vita al manicomio, 8454 12| serpentate di giallo e d'ombra terragna, orate lucenti, ombrine 8455 21| bussato agli usci.~Volti terragni e di cera, occhi rammendati 8456 23| per significare ai pigri terrazzani che nessuna terra dell'universo 8457 40| galeotti passavano rapidi sui terrazzini come marinai comandati di 8458 19| per una scala ampia, ma terremotata, fiancheggiata da una balaustra 8459 51| e di perigli e di odori~terrestri.~ ~Lo scarno profilo del 8460 3| bocca e cuore chiusi, la terribilità del naufragio, finalmente 8461 25| sborniato si sdraiava sul terriccio e rosicchiava i sassi, gridando 8462 50| allo stellone rosso della territoriale e partire per ignota destinazione. 8463 32| numeri: Primo, Secondo, Tersilio, Quarto, Quintilio, Sestilio, 8464 3| tuoni; eppure il cielo è terso, l'acque cristalline, il 8465 7| si può leggere: Crocetta Tervigiana; due ordigni da beveraggio 8466 39| bicchierini io». Eccoti la terza mattina capita più disinvolto 8467 41| cassa d'olio sopraffino in terzini del valore di ottanta paoli. 8468 12| come sono dai canapi d'erba tesati dai pescatori ansimanti 8469 5| custodire gli inestimabili tesori della cattedrale e i preziosi 8470 38| l'ordito sul quale dovete tessere più tardi». Chi sarà mai, 8471 15| tremiti delle mandibole pareva tessessero il tedio e l'affanno che 8472 10| ranno e sapone in questa testardaggine di volermi mandare in alto 8473 29| apuani caparbi e versiliesi testardi, vennero ad aspra contesa 8474 44| queste presenti lettere testimonianza per la verità a tutti voi, 8475 26| aveva permutato i libri di testo con carta monetata, senza 8476 49| scorbuto, contratto nella tetra fortezza dei Santi Pietro 8477 23| navigatore risoluto, temerario, tetragono, che aveva a suoi bei giorni 8478 3| e cuore tremanti: ondoni tetri, spelonche, scogliere nere, 8479 48| butterato il muso.~Ma chi è quel tetro signore dalla faccia risoluta 8480 16| ordinò un altro gotto di Tettuccio, che sarebbe come il brodo 8481 11| pesca miracolosa del mar di Tiberiade. Il Santo protettore dei 8482 | tibi 8483 34| gente che folleggia~e l'umor tien della luna~far non vo' dimora 8484 43| parve un grande dipinto del Tiepolo. Le principesse volavano 8485 25| romanzo; il limone salva dal tifo, dal colera morbus e da 8486 21| una giubbettina dal bavero tifoide, con un colletto piombaggine, 8487 23| dei venti gagliardi, dei tifoni impetuosi, erano segnalati 8488 30| aperto rivendita sotto i tigli dirimpetto alla grande Alpe 8489 43| di una stoffa color del tiglio secco. Il pranzo fu imbandito 8490 32| dopo aver soggiogato il Re Tigrane. La gente minuta spicciola 8491 1| che aveva un orso e una tigre ridotti come due vecchi 8492 10| sagginati dal pelame di fuoco, tigri flessuose, pantere maculate, 8493 5| potente.~– ...di Pellegrino, Timante, Matteo.~– Favorisca leggere 8494 46| gradevole aromatico armonico, di timida mammola o di sgargiante 8495 21| hanno subito ragione sui più timidi e deboli.~L'accattarotto 8496 36| arnese». – Se ne trovi una timorata si fa a mezzo.~ 8497 21| approssima al desco pasquale timoroso, dopo aver ascoltato la 8498 16| il vino ribolliva nelle tinaie) e io dissi al nano:~– Se 8499 4| di un forno, e la brace tinge i lor volti di carminio 8500 17| toccarlo pareva dovesse tingere. Una sturma di ragazzi di 8501 40| la fumata della ciminiera tingeva di carbonella il cielo lattato. 8502 10| vino avrebbe traboccato dai tini. Anche sul torrione si fece 8503 32| stesso, si specchiava nella tinozzella dove suoleva sciaguattare 8504 42| rispondeva: – Il Guerrazzi si tinse di rosso da giovinetto, 8505 12| stellato, triglie e fragolini tinti di sangue vivo e di rosa, 8506 42| ritratto mi pareva un po' «tinto», l'amico, più fanatico 8507 26| misurati, sobri, con un tiraggio di fiato medesimo, c'erano