11-cacci | cadav-dito | diva-indip | indis-orien | orren-risca | risch-straz | streg-zufol
         grassetto = Testo principale
     Cap.grigio = Testo di commento

1001 2| affettando colla equestre diva una dimestichezza, un fare 1002 4| sono più che abbastanza per diventar matto!~- E allora, per ritornar 1003 1| può dire di più, che, per diventare un eroe, o soltanto un di 1004 4| e l'amo già troppo per diventarlo.~- Oh! oh! Una dichiarazione?!...~- 1005 2| di il capitano, ch'era diventato magro e lungo come Don Chisciotte, 1006 5| impossibile ma è proprio vero, diventava in sull'attimo di una sensibilità 1007 4| Anche lei! Tolosana, cara, diventerà la scala di Giacobbe!~- 1008 2| Arditi. Il buon Michele diventò pallido, Lavinia ch'era 1009 2| saprà?... nessuno, e intanto diverrò la favola, il ridicolo del 1010 1| la tua opinione; la mia è diversa: tante teste tanti cervelli!...~- 1011 3| provocazione. Fu un'inezia, che fra diversi contendenti e in altri tempi 1012 5| ingannavano però: l'uomo era diverso, benchè fosse la stessa 1013 2| Al Circo Americano non si divertì come aveva sperato. Trovò 1014 2| domeniche!... Stasera mi divertirò come uno scapolo al Circo 1015 1| costruire un bersaglio per divertirsi nel dopo pranzo. Le sue 1016 4| ripetete ancora le vostre divine parole di poco fa: Come 1017 4| aria.~- Decisamente sono divisi - concludeva Gino - e quello 1018 5| pallottola di neve e la divorava, con un appetito eccellente, 1019 4| rispose il servo.~- Con miss Dlain?~- No, col signor marchese.~- 1020 1| alla comodità di far la doccia in casa, e tutto ciò per 1021 5| Quintino fece sghignazzare i doganieri che lo guardavano battere 1022 5| angoscia mista ad alcunchè di dolcezza - «Di fame, illustrissimi 1023 5| il suo bene. La testa gli doleva, nel petto sentiva di tratto 1024 5| passar la stanchezza e il dolor di reni con una bastonata, 1025 1| momento, anche per lui, di una dolorosa perplessità: cioè quando 1026 2| prima, non potè a meno di domandare in confidenza a stesso: - 1027 4| suo capriccio fosse per domandarmi, quando io superassi tutte 1028 2| e lui, difatti, l'avea domandata; ma quando il cameriere 1029 2| una signora, che voi mi domanderete subito se è vedova, perchè 1030 4| ammenda.... ebbene, io vi domanderò perdono a Tolosana.... una 1031 2| alle dodici comprese le domeniche!... Stasera mi divertirò 1032 5| altro facevan festa a chi donava loro un pezzo di pan nero, 1033 2| divina! - esclamò il capitano dondolandosi dalla commozione.~- Sarà 1034 5| adagio adagio sulla colonna dondolante. Una seggiola, due, tre, 1035 5| riga, e vi dispensavano e doni e baci e carezze.~Allora 1036 5| primo al caduto, poi una donnetta che invocò la Madonna e 1037 4| piuttosto sembrava una donnina balzata fuori viva e fresca 1038 3| moltiplicarsi le fiamme dei doppieri, e tingersi in bianco, in 1039 3| appoggiato alla spalliera dorata di una poltrona vuota.~A 1040 2| contro la cornice a punte dorate del sofà. Lavinia non potè 1041 4| lusso quasi orientale, tutto dorature, specchi e arazzi, fiori 1042 4| ore, delle quali ne avrà dormito otto per lo meno, mi condurrebbe 1043 5| compassata, prudente.... o dormiva, o pensava. Mai un latrato, 1044 1| pareva proprio fatta a suo dosso, nello stesso tempo che, 1045 2| capitano.... delle armi dotte?... Lasciarsi fare un po' 1046 5| questi rientrò quasi subito dovendo riferire il fatto agli avventori, 1047 5| qualcuno che s'indovinava dovesse essere o una madre, o una 1048 1| che non c'intendiamo! Se dovessi accettare questo duello, 1049 4| le sue parole sul serio, dovrebbe ringraziarmene, caro Recanati - 1050 1| ottenere i suoi applausi dovrei perdere il mio tempo e la 1051 3| riso beffardo lo seguiva dovunque, se lo sentiva d'attorno: 1052 5| giacca di frustagno; l'aveva dovuta cedere ad un bracciante 1053 5| col corpo fra le braccia dritte, tese, che parevan di ferro. 1054 5| capelli nerissimi, ruvidi, dritti, parevano un pennacchio, 1055 5| infastiditi, dando segni non dubbi di noia e di malcontento, 1056 4| stima per me; ma se invece dubita solamente che io possa accettare 1057 1| compaesani, i veneti, i quali dubitavano, e a torto, di poter sfigurare, 1058 1| compromettere la causa. Il Duce dei Mille aveva cantato 1059 4| sera prima al ballo della duchessa Melikoff, le avea parlato, 1060 1| un biglietto di banca da duecento cinquanta lire.~- S'accomodi, 1061 1| la distanza, fissarono i duellanti l'uno di fronte all'altro. 1062 3| capitano d'artiglieria, duellista audacissimo, uccisore di 1063 2| canterellando il motivo del duetto: mia vita l'amarti - Se' 1064 2| Pazienza: la sua ferita le duole forse?~- Punto.... ma non 1065 1| quello del tentenna, non può durare un pezzo, allora, cominciò 1066 2| luccicante d'oro e colla durlindana sotto il braccio, ca minare 1067 1| spadini flessibili delle Eccellenze veneziane. I quadri ricordavano 1068 5| attimo di una sensibilità eccessiva, e chi gli voltava le spalle 1069 4| in uno stato, pareva, di eccitamento nervoso. - No, non sono 1070 2| sfogo, dopo quel borbottare eccitato, a mezza voce, il petto 1071 2| il melanconico lamento di Edgardo, e a mezza voce, convinto, 1072 5| mancò l'equilibrio a tutto l'edificio e Quintino precipitò riverso 1073 1| perchè sono una persona educata!...~- Hai paura!... Hai 1074 2| molto olimpico, ma poco educato, e per voler parere spiritoso 1075 4| lei, non della commozione effervescente di Gino, ma di una specie 1076 3| studiandone il modo e la forma più efficace, paventando con una timidità 1077 | ego 1078 | Eh 1079 2| si sentì animato da una elasticità nuova, fece gli scalini 1080 4| con un disordine pieno di eleganza e di ardire. Rideva, parlava, 1081 3| corazza di velluto ed un elmo di pizzi e di piume.~Carlotta 1082 4| confonda e impari a essere meno eloquente e più.... e più utile. Butti 1083 3| privo di vita. I fascini che emanavano da lei, erano altrettanti 1084 4| kaenferia, da far venir l'emicrania.~- Prima però.... ho da 1085 1| voleva passare il confine, emigrare in Lombardia, correre in 1086 5| uscio della bettola, era emigrato in Sardegna; e nel Lombardo-Veneto 1087 4| male.~- Non è nulla.... è l'emozione.... mi sento bisogno di 1088 5| casa colla faccia livida, enfiata, il corpo gonfio, gli occhi 1089 5| cominciava allegramente ad entrar co' suoi raggi, rigando 1090 5| noia e di malcontento, ed entrarono nel caffè brontolando fra' 1091 5| mensa, una donna, sarebbero entrati dentro per attossicare 1092 1| ancora che l'altro fosse entrato in camera, balzò daccapo 1093 4| esami, da pochissimo tempo. Entro in teatro, mi guardo attorno 1094 3| placida in mezzo al loro caldo entusiasmo: ebbe per tutti un sorriso, 1095 1| senza mai stancarsi, il noto epigramma~ ~Che cosa è re?...~Di reo 1096 1| di quelle lezioni da far epoca, e così insegnerò a lui 1097 | eppur 1098 2| avvezzo, affettando colla equestre diva una dimestichezza, 1099 5| sedie si smossero, mancò l'equilibrio a tutto l'edificio e Quintino 1100 1| Italia e Vittorio Emanuele; l'equivoco non poteva più essere mantenuto, 1101 | eravamo 1102 2| campagna sterminata coll'erba e gli alberi color cenere 1103 5| tagliati all'ingrosso come erbe selvatiche rotte da un colpo 1104 5| come una scimmia, lasciò in eredità al suo alter ego le proprie 1105 2| Michele: è uno sproposito, un'eresia, questo che dite; e poi 1106 1| come se ne vedono nell'Ernani. Co' suoi paroloni le intronava 1107 3| ed immane che cercava gli eroi; ma come un fantoccio insensato 1108 3| temerità si confondeva coll'eroismo, essere audaci voleva dire 1109 3| avversario, dove pareva a lui che errasse ancora il ghigno di quella 1110 2| matto.~- Oh! oh! quanta erudizione! - esclamò Lavinia, con 1111 3| per tante ore lo avevano esaltato e commosso, adesso gli suscitavano 1112 4| quasi, in un momento di esaltazione.~- Partire? Partirò dopo 1113 4| diplomatico - ero a Roma, per gli esami, da pochissimo tempo. Entro 1114 2| sempre più amara - certo esce da lei. Non ha voluto dirmi 1115 4| raccontò alla marchesa l'esclamazione di Gino al sentire che Giulia 1116 4| amare. Finito lo spettacolo esco dalla sala per incontrarla 1117 2| capitano di stato maggiore, per esempio, il cavaliere Arditi, che 1118 1| Gianni, che s'era proposto di esercitare la pazienza del povero Giobbe 1119 1| di pelle, sul quale, per esercitarsi il pugno, tirava lesto lesto 1120 1| quel buon consiglio e di esitare soltanto nella scelta fra 1121 1| tutte le incertezze e le esitazioni che gli turbavano lo spirito, 1122 5| dall'animo grato come un'espansione di riconoscenza e d'affetto 1123 2| amici si mostrò gaio ed espansivo. Si pose sul davanti del 1124 4| Gino fece prova di questo espediente, e il giorno dopo, alle 1125 1| repubblicano intransigente per non esporre la pancia in servizio della 1126 1| cugino con un'occhiata così espressiva, che diceva molto più di 1127 1| nuovo sotto le coperte, esprimendo la rassegnazione di chi 1128 3| assiduamente col pensiero prima di esprimerle, studiandone il modo e la 1129 2| forse, Dio non lo volesse, espugnato dallo stato maggiore! - 1130 | essendo 1131 | essendosi 1132 4| da troppo poco tempo per esserlo, e l'amo già troppo per 1133 4| cinque?~- Come! non vuol essermi amico?~- La conosco da troppo 1134 4| pur riconoscere; quello di essersene invaghito subito subito, 1135 | Esso 1136 5| erano stanchi, affranti, estenuati dai calori dell'estate, 1137 2| della musica italiana all'estero: sfido io, l'ho fermato 1138 2| Va bene, ma insomma, gli estremi per battersi non ci sono!~- 1139 3| sghignazzante e pettegola, esultare all'oltraggio patito da 1140 4| signore.... piuttosto in età....~- Alto di statura....~- 1141 4| Dodici ore ancora!... Una eternità. Per accorciare il tempo 1142 2| quella donna ormai appariva evidente: - Arditi lo sapeva certo 1143 1| abbastanza pratico di tali faccende. Dunque di' su, contami 1144 5| quella nuova buffonata.~Un facchino fu che si avvicinò il primo 1145 | facea 1146 3| di venticinque passi, con facoltà di far fuoco l'un contro 1147 | fai 1148 5| selvatiche rotte da un colpo di falce. Nel suo viso si vedevano 1149 5| ben tappati a guardar le falde cadere; poi levandosi il 1150 1| Aimoni con una stoccata, gli fallisse il colpo, e quell'altro 1151 4| scellerata!~Gino, nella sua falsa posizione, non trovava altra 1152 2| messo alla porta; è falso, falsissimo, perchè l'ho piantata io, 1153 3| Era bello, e poi aveva fama di ardito, di battagliero. 1154 3| anni, lei ventiquattro. Le fanciulle, quando Gaucherin passava 1155 5| I soldati, a veder quel fantaccino più rassegnato che formidabile, 1156 4| Tolosana che si disegnava fantasticamente fra i colori vivaci della 1157 4| bisogno di essere solo, di fantasticare. Passeggiò come lo portavano 1158 3| cercava gli eroi; ma come un fantoccio insensato e buffone che 1159 2| darebbe subito nell'occhio e farebbe sparlare.~- Verrò travestito, 1160 1| onore d'accompagnarla: le farei magari da ordinanza!~Menico 1161 | fargli 1162 5| salterebbe il ticchio di fartela passare io a calci nel sedere, 1163 | farti 1164 | farvi 1165 5| intorno. Gli si era mossa la fasciatura della larga ferita che aveva 1166 3| sembrava privo di vita. I fascini che emanavano da lei, erano 1167 5| il collo piegato per il fastidio della cordicella che gli 1168 2| nelle orecchie un ronzio fastidioso come se la camera fosse 1169 3| questa sirena noncurante e fatale. Il signor di Gaucherin 1170 2| patrimonio del passato!~- Non vi fate sentire, per amor di Dio, 1171 5| Sua madre era stata una faticona tutta cuore.... pareva la 1172 | fatte 1173 1| partisse per Modena, e di fatti si pose subito a disfare 1174 2| prontamente il saldo della fattura già da tempo consegnata, 1175 5| Illustrissimi! - cominciò - Favoriscano d'un benigno compatimento 1176 2| Peccato; così bell'opera la Favorita!... A tanto amor, Leonora, 1177 3| durante la danza, nel giro febbrile, vorticoso, insidiatore 1178 | fecero 1179 3| gioia, sorridendo benigna al fecondo lavorìo della natura. Ma 1180 4| anni, solitario, pieno di fede e senza alcuna speranza.... 1181 1| piemontesi, ai monarchici ed ai fedifraghi; tanto che un giovinetto, 1182 2| Michele, leggiero, svelto, felice, colla fisonomia ridente 1183 1| te?... Ebbene, così sia e felicissima notte! - e Menico si dimenò 1184 2| di che genere? Maschile o femminile?~- Il servizio, pur troppo, 1185 3| senza che mai l'eterno femminino scoperto da Goethe avesse 1186 1| pranzava di solito alla Fenice, dove c'era un vinetto di 1187 3| quaranta duelli ed altrettante ferite, che alla mattina si svegliava 1188 1| fece visita per il primo al feritore, perchè Ghegola era tuttavia 1189 5| scorse della gente che stava ferma attorno alla porta della 1190 1| sera prima di coricarsi. I ferma-porte rappresentavano degli zuavi 1191 5| poi a poco a poco gli si fermarono attorno otto o dieci persone, 1192 1| lui, poteva continuare a fermarsi a Brescia, non occorreva 1193 3| ribellarono a quell'atto.~- Fermatevi, Gaucherin! Voi uccidete 1194 2| contento dell'effetto, si fermava su due piedi, rispondendosi 1195 2| dietro. Michele però non si fermerebbe, continuerebbe a fuggire, 1196 3| duelli erano di moda come il ferraiolo a tre baveri e la cravatta 1197 3| morte non ebbe mai un più festevole sudario.~Il processo verbale, 1198 2| sai, mi avrebbe tagliato a fette come quel tuo prosciutto, 1199 4| fresca da un capitolo di Feuillet. Il corpicino pieno di grazia.... 1200 2| benissimo! una vettura!... Fiaccheraio, sei disponibile?~- Sissignore!~- 1201 2| infelicità che lo rendeva fiacco, sfinito, sotto il colpo 1202 3| Tracy; vide moltiplicarsi le fiamme dei doppieri, e tingersi 1203 3| beffardamente, si sedette al fianco di Carlotta. Per Dio! non 1204 5| pestavano addosso, ma non fiatava e non si allontanava punto. 1205 1| pelle. Ma.... poteva proprio fidarsi di Foscarini? E se quelle 1206 1| ma fu più sorpreso che fidente.~- Spiègati!...~- Subito. 1207 5| albero nell'estate, o in un fienile o sui gradini di qualche 1208 5| ricorreva un mercato o una fiera, affrettava il passo come 1209 4| sarebbe nuovo, ma:~/* Sì fieri sensi nell'ardente petto 1210 1| rincrescerebbe moltissimo, come puoi figurarti, se al suo mandante accadesse 1211 1| nello stesso battaglione. Figurati!... appena saputa la cosa, 1212 2| prematuri funerali, mentre figurava la sua tomba bianca con 1213 1| quaggiù a fare di queste figure!?~- E te?... chi ti ha pregato 1214 2| conoscerà la mia ritirata, figuriamoci come gongolerà dal piacere!... 1215 2| fosse da quella parte a filare con lei, poi, contento di 1216 5| calzoncini corti a sbuffi verdi filettati di lustrini anneriti, colle 1217 1| dita di punta, con quel filo che la faceva parere un 1218 4| talento superiore a qualunque filodrammatico, mi recita per benino la 1219 2| per qual motivo allora fingerebbe con me?... Cento volte, 1220 2| da capo a non sapere come finirebbe la serata. All'opera già 1221 1| pronto al bisogno. Ghegola finse, in sulle prime, di accomodarsi 1222 2| travestito, con una barba finta.~- Quanto sei caro! - esclamò 1223 2| ma dopo Palestrina, il fiorentino Lulli alla Corte di Luigi 1224 1| lesto lesto varii colpi di fioretto ogni mattina appena alzato, 1225 3| fronte, in un bel giorno di fiorita primavera, tutto sole, in 1226 5| e ne usciva il sangue a fiotti. Infermieri e medici e suore 1227 3| volgersi, volle parlare, ma un fiotto di sangue gli spumeggiò 1228 1| le valigie, poi, appena firmata la pace di Villafranca, 1229 3| sudario.~Il processo verbale, firmato in piena regola, stabiliva 1230 1| fantasia impaurita, sentiva il fischiar della sciabola attorno al 1231 2| leggiero, svelto, felice, colla fisonomia ridente e l'occhio limpido, 1232 2| vedi, se non teniamo un'ora fissa, tu, a forza di voler anticipare 1233 4| marito, - aggiunse Lucia, fissando Recanati che a queste parole 1234 1| dopo misurata la distanza, fissarono i duellanti l'uno di fronte 1235 1| rosso, non importa. Resta fissato che verrò qui a prenderti 1236 2| con gli occhi imbambolati, fissava ostinatamente un piatto 1237 2| troppo lunga!~- Hai delle fissazioni, dei capricci proprio da 1238 2| della finestra, guardando fisso in istrada, fingendo di 1239 5| di tratto in tratto delle fitte acutissime, ma la febbre 1240 5| refrigerante sulla riva di un fiume.... ma l'inverno?... l'inverno 1241 5| immobile sotto le seggiole, fiutando affannosamente inquieto, 1242 1| uomo superiore al pubblico flagello, e solamente quando la discussione 1243 1| alla turca, agli spadini flessibili delle Eccellenze veneziane. 1244 4| pieno di grazia.... nervoso, flessuoso, vivace. L'occhio ora provocante 1245 3| in rosso, e quella musica folle, spensierata, egli la sentiva 1246 4| in un altro mondo, in una follia di desiderii e di sogni. 1247 2| capitano fossero privi di fondamento? Oh! no; pur troppo tento 1248 1| il colpo, e quell'altro forasse a lui il petto con un simile 1249 1| Aimoni ebbe forata una spalla parte a parte, 1250 5| fantaccino più rassegnato che formidabile, se lo indicavano l'un l' 1251 2| lettera di Lavinia; era un fornitore che lo pregava, stante gli 1252 5| che avrebbero macinato un forno intero.~I suoi esercizi 1253 3| signor di Gaucherin se ne era fortemente innamorato, e siccome fra 1254 1| dei grandi ideali, delle forti aspirazioni: le monarchie 1255 1| sera fu colto da una febbre fortissima, e poco mancò non se ne 1256 1| buttarsi per terra in preda a fortissime convulsioni. Foscarini, 1257 1| Però, tutte queste fortune e la bella vita che menava, 1258 1| disinvoltura tutt'altro che forzata, distribuiva saluti e strette 1259 2| starà meglio - e Lavinia forzò il buon Michele, strascinandolo 1260 5| entrarono nel caffè brontolando fra' denti:~- Ozioso!~- Ubbriacone!~- 1261 5| precipitavano per terra con un fracasso di grande effetto.~Marco, 1262 Ded| carissimo Amico~ ~GIUSEPPE FRACCAROLI~ ~ ~ ~ ~ 1263 5| aggranchite nelle maglie fradice d'acqua, e, attraversata 1264 2| m'incaricò di dichiararti francamente ch'egli non aveva proprio 1265 4| Mi deve rispondere con franchezza, con serietà. Se lo ricordi, 1266 1| sua eloquenza di soldato franco e sincero gliene disse tante 1267 2| sfilandosi colle dita inquiete le frange della manica, di tanto in 1268 2| ruminava nella mente le frasi meglio adatte colle quali 1269 1| e si cacciò in mezzo al frastuono della via.~ ~*~* *~ ~Le 1270 4| perchè hanno sposato due fratelli. Uno per una.~- Ah! tu in 1271 1| è il Gottardi, che è poi fratello di una signorina che l'Aimoni 1272 3| guardò le pistole, osservò freddamente l'acciarino, le montò con 1273 2| fissandola con due occhi freddi, proprio di stagione, perchè 1274 5| io a calci nel sedere, la frega del Marco e del Quintino - 1275 1| tre salti nella camera, fregandosi le mani dalla contentezza. 1276 1| così tra carne e pelle, la fregola di essere o almeno di parere 1277 5| nell'inverno, egli si faceva fremendo il segno della croce.~ ~*~* *~ ~ 1278 3| un istante, fu visto un fremito sulle sue labbra, si fece 1279 3| 1829, il duello era una frenesia della vita; affrontare così 1280 3| spadaccino insolente e frenetico, il quale avea avuto quaranta 1281 5| in mezzo alla piazza più frequentata; e Quintino piantava 1282 2| dentro, per l'appunto, con un frequentatore platonico della contessa 1283 4| conservava più la prima freschezza e che molto candore lo doveva 1284 3| primo colpo.... nessuna fronda d'attorno si mosse. Gaucherin 1285 5| crepapelle, gli si fermavano a frotte d'intorno e facevano sì 1286 2| rinchiudersi di porte vicine, ed un fruscio di abiti, lo avvertì che 1287 5| carta ed un randello per fucile. I soldati, a veder quel 1288 2| guerra d'amor vince chi fugge! e allora chissà, fuggendo 1289 5| spazzacamino diè un urlo e fuggì.~Per qualche tempo nessuno 1290 2| fermerebbe, continuerebbe a fuggire, ed era tanto risoluto in 1291 4| addosso una dichiarazione fulminante. Io ne rido; e lei, con 1292 3| marchese di Tracy cadde fulminato ai piedi di Gaucherin, che 1293 1| i portici per un pezzo, fumando tranquillamente un sigaro 1294 5| beveva delle acque e del vino fumante, che mangiava pasticcini 1295 5| arricciandosi i baffi, fingendo di fumare con un pezzo di legno, che 1296 2| suoi proprî e prematuri funerali, mentre figurava la sua 1297 3| passi, con facoltà di far fuoco l'un contro l'altro, avanzandosi 1298 2| fissandolo con degli occhietti furbi, sbarrati, ne imitava a 1299 3| un bene pazzo, smanioso, furente, imprecava contro quella 1300 5| Quintino ebbe un impeto d'ira furibonda contro un perverso che gli 1301 1| prime, causato dall'ira, dal furore, non mai certo dalla paura; 1302 5| un giorno, s'abbattè nel futuro Marco Minghetti, allo stesso 1303 4| elegante visitatore in un gabinetto di temperatura e di lusso 1304 2| fra gli amici si mostrò gaio ed espansivo. Si pose sul 1305 4| la vedo più; - esclamò il galante mortificato. - Era sole 1306 2| scotendo convulsamente una gamba, faceva battere il tacco 1307 3| ballo, quando il cavaliere garbato s'inchinava innanzi a lei, 1308 1| sempre fermo al di qua del Garda, non decidendosi mai al 1309 1| dalla faccia ardita: un garibaldino, anzi un mazziniano per 1310 2| co' suoi atteggiamenti di gattina indolente, in un cantuccio 1311 5| Figuratevi ch'egli saliva come un gatto in cima a sei o sette seggiole, 1312 2| senza nemmeno leggere la gazzetta. Sotto l'inaspettata dichiarazione 1313 4| permetto una sola parola. Sono gelosa, e basta.~- Avete torto. 1314 2| pensando fra , con una gelosia rabbiosa, che, ad onta di 1315 5| Non diede un grido, non un gemito; rimase sotto, senza 1316 3| ballo, e gli splendori delle gemme e dell'oro, i lampi procaci 1317 1| vero? un certo coraggio sui generis, così detto della paura, 1318 1| di dargli una lezione di generosità perdonandogli quell'offesa, 1319 1| insperata gli andava molto a genio, perchè la parte da eroe 1320 2| cantava il romantico: Spirto gentil, de' sogni miei!...~- Che 1321 1| e ch'egli chiamava, con gergo soldatesco, la sua madonna.~ 1322 1| era stata sua. Poi fece un gesto deciso, baciò Menico ripetutamente, 1323 2| Lavinia, s'ella si fosse anche gettata alle ginocchia di lui; tanto 1324 3| giacchè il marchese di Tracy, gettate a terra le armi, colle braccia 1325 3| donne di Bordeaux, si era gettato vestito sul letto, convulso 1326 5| battè soddisfatto le manine ghiacce marmate, quando il funambolo 1327 3| nelle sue fibre, c'era del ghiaccio. Il suo occhio, quantunque 1328 5| perverso che gli avea chiesto, ghignando, s'egli sapeva dov'era nato. 1329 3| cammino.... Adesso anche egli ghignava; l'ora tanto aspettata, 1330 3| lui che errasse ancora il ghigno di quella notte; ma non 1331 1| sciabola attorno al capo.~- Che ghiribizzo era stato quello dell'Aimoni 1332 3| desolato; un grande sgomento, giacchè il marchese di Tracy, gettate 1333 4| cara, diventerà la scala di Giacobbe!~- Ah! Gino, ripetete ancora 1334 5| di disperazione le testa gialla piagata.~Nella notte il 1335 3| e tingersi in bianco, in giallo, in rosso, e quella musica 1336 5| putride e le canne insulse e giallognole di una campagna paludosa 1337 3| marchese di Tracy pareva un gigante di granito. Era forse più 1338 1| zufolando l'arietta della Bella Gigogin, e si avviò dal suo parrucchiere, 1339 4| specchi e arazzi, fiori e gingilli.~- Chi devo annunciare?~- 1340 1| esercitare la pazienza del povero Giobbe pur di riuscir nell'intento, 1341 5| prestassero un solo riflesso giocondo.~L'esistenza di Quintino 1342 2| attorniata da una dozzina di giovanottini che la corteggiavano, offrendole 1343 1| dopo, Garibaldi richiamò la gioventù italiana sotto le armi per 1344 4| collega: - Conosci quella giovinetta? domando. - È la.... Qui 1345 1| rincrescerebbe!... - borbottava il giovinotto a mezza voce, mentre ricambiava 1346 1| il terreno gli cominciò a girare sotto gli occhi, poi tutto 1347 2| pensò nemmeno. La testa gli girava, era stravolto; il tradimento 1348 5| in piedi, il saltimbanco gittava per aria, salutando la folla, 1349 5| sozza, appuntita; ma però giudiziosa, compassata, prudente.... 1350 2| mi porrò d' accordo con Giuliani per andare insieme dal ca.... 1351 2| Lavinia è bionda; non come Giulietta o come Ofelia, ma come una 1352 2| avvertì che Lavinia stava per giungere. Egli adesso aveva abbandonato 1353 2| attraversava il corpo, finchè giungeva ad abbrancare il suo rivale 1354 1| Camposanto.~Ghegola e Aimoni vi giunsero quasi nello stesso punto. 1355 1| quale domandava perdono giurando d'essere innocente!~La Ghita 1356 3| luce; che non era bugiardo giurandole di amarla immensamente. 1357 2| spirito - avrebbe subito giustificata quella visita clandestina. 1358 3| d'onore e la cavalleria giustificavano un assassinio, legalizzando 1359 2| dei cartocci di marrons glacès. Michele, in mezzo a 1360 5| restituiva le sedie a chi gliele aveva imprestate, raccoglieva 1361 5| compagno di viaggio e di gloria che gli trottava alle calcagna, 1362 5| il suo fido compagno di glorie.... e di digiuni.~Tuttavia 1363 5| spazzacamino rise dall'allegrezza godendosi quella mimica, e battè soddisfatto 1364 2| donna e che perciò se le godeva assai tutte queste scenette, 1365 5| tutto ciò che non aveva goduto. Solo!... solo!... sempre 1366 3| eterno femminino scoperto da Goethe avesse in lei un solo lampo 1367 5| ci fosse stata per lui la gogna o il patibolo. Ma la fame 1368 2| scusa di accomodarsi il goletto della camicia....~- Come 1369 2| dinanzi, poi appoggiando i gomiti sui bracciuoli della poltrona, 1370 2| la limonata che lo avea gonfiato come una rana. Avrebbe fatto 1371 5| livida, enfiata, il corpo gonfio, gli occhi spenti: l'avevano 1372 2| ritirata, figuriamoci come gongolerà dal piacere!... Ma chi ci 1373 2| contro lo stracchino di Gorgonzola, distruggeva adesso un vassoio 1374 1| scelto dall'Aimoni, è il Gottardi, che è poi fratello di una 1375 5| estate, o in un fienile o sui gradini di qualche chiesa nell'inverno, 1376 2| mai; pareva che avesse il granchio!... Allora egli si sentiva 1377 3| Tracy pareva un gigante di granito. Era forse più audace in 1378 5| fece prorompere dall'animo grato come un'espansione di riconoscenza 1379 1| sarebbe che a condizioni gravissime. È, o non è un'offesa che 1380 3| botteghe dei parrucchieri, gridando con voce grossa e volgare:~- 1381 5| per un buon tratto di via, gridandogli dietro colla vociaccia squarciata: 1382 1| andare avanti, si pose a gridare, a urlare, a dirgliene di 1383 1| alzò d'un tratto e venne a gridargli sotto il muso che «parlando 1384 5| hai niente di dazio? - gli gridaron dietro i soldati, per burla.~- 1385 3| Voi uccidete un inerme - gridarono - Basta!... cotesto è un 1386 1| aveva sconvolto la mente; gridava tutta la notte che lo volevano 1387 5| sul petto.~Non diede un grido, non un gemito; rimase 1388 1| Ghegola pronto tira il grilletto.... il colpo parte.... Aimoni, 1389 3| parrucchieri, gridando con voce grossa e volgare:~- Non usano più 1390 5| bastonata, e allora dei lunghi e grossi sospiri gli salivano su 1391 1| più corto, ma quasi più grosso di lui. Poi sul mezzogiorno 1392 2| dal piacere!... Ma chi ci guadagna un tanto, per giunta, è 1393 1| Foscarini durò poca fatica a guadagnarselo completamente.~- Il secondo 1394 1| bravo giovinetto, che avea guadagnate le spalline d'ufficiale 1395 5| strada, dava però in un guaìto breve e sommesso.~ quell' 1396 5| che fissandolo a sua volta guaiva a mezza voce. Ma intanto 1397 1| accanto al letto, teneva un guancialino di pelle, sul quale, per 1398 2| esclamò Lavinia sorridendo e guardandolo con due occhioni colmi di 1399 5| dalle risa passeggiando guardandosi intorno coll'aria da moscardino, 1400 2| donne, a quel modo, non guardano quasi mai i loro mariti.~ 1401 5| stavan ben tappati a guardar le falde cadere; poi levandosi 1402 1| a non salutarlo e a non guardarlo più in faccia; le signore 1403 4| Quel ritratto? Abbiamo guardato l'album degli uomini illustri: 1404 1| Nessuno de' tuoi conoscenti ti guarderà più in faccia.~- Anderò 1405 3| del giorno era Choquart, guardia del corpo, spadaccino insolente 1406 5| aumentò il buon umore delle guardie, che lo lasciaron passare 1407 4| tempo. Entro in teatro, mi guardo attorno svogliatamente e 1408 2| deciderà a farlo cambiare di guarnigione.~Alla cena, ad uno spuntino, 1409 4| riparare, con una mano, ai guasti che avea fatto il cappello 1410 3| non tremava più; si fermò guatando i due in modo da far paura; 1411 1| braccia, con un piglio da guerriero.~- Ma per l'amor di Dio, 1412 1| e la spaventava in mille guise, qualche volta allungandole 1413 1| dove c'era un vinetto di Gussago limpido come un rubino, 1414 4| nemmeno il tempo di poterle gustare.~- Marchesa cattiva! cattiva! 1415 1| Mazzini in Svizzera e Victor Hugo in.... in qualche altro 1416 3| e castigata. Da tre anni ì duellisti si erano costituiti 1417 3| storpiare, uccidere, il lugubre ideale. Le autorità per tre anni 1418 1| Egli aveva dei grandi ideali, delle forti aspirazioni: 1419 3| sempre le stesse in ogni idioma; ma alle quali si lavora 1420 3| perchè a nessuno sfuggisse l'ignominia di lui!~L'irrequieto giovinetto 1421 3| contro quella donna che ignorava lo strazio della sua anima, 1422 5| Il portico soltanto era illuminato da una lucerna che pendeva 1423 5| gran desiderio d'amare, e, illuso, anch'egli aspettò con2 1424 4| guardato l'album degli uomini illustri: il ritratto era quello 1425 2| poi lo si vedeva com'era imbarazzato. Però questa faccenda bisogna 1426 1| Chi lo crederà?... Gl'imbecilli!...~- No, perchè lo crederò 1427 2| ridente e l'occhio limpido, imboccava la Via Nazionale canterellando 1428 1| disposizione?~- Spero bene che un imbroglio simile lo lascerai sbrigare 1429 5| appunto l'inverno, sull'imbrunire, dopo una giornata di viaggio, 1430 2| occhietti furbi, sbarrati, ne imitava a tratti, comicamente, la 1431 1| appena saputa la cosa, immaginandosi che io sarei stato scelto 1432 2| correre che faceva coll'immaginazione.~Lavinia, nel frattempo, 1433 4| perdonerà se....~- È la sua immagine ch'egli mi fa rivivere in 1434 3| come un fantasma nero ed immane che cercava gli eroi; ma 1435 3| bugiardo giurandole di amarla immensamente. Le disse, insomma, tutte 1436 2| due stettero zitti zitti, immersi nella meditazione. La contessa, 1437 3| forse più audace in quella immobilità suprema. Attese, altero 1438 5| senza sguardo, la fronte immota, una rossiccia lanugine 1439 3| colle braccia incrociate, immoto, baldo, aspettava la morte, 1440 2| male?~Il servitore serio, impalato, che teneva aperta la porta 1441 5| arida, corsa dalla polvere o impaludata dal pantano, il paesello 1442 4| molto!...~- Forse, avendo imparato a vederla anche quando non 1443 4| allora per la prima volta imparavo ad amare. Finito lo spettacolo 1444 4| Ma via, non si confonda e impari a essere meno eloquente 1445 1| egli già, nella fantasia impaurita, sentiva il fischiar della 1446 2| che teneva aperta la porta impediva a Michele di spiegarsi chiaro.~- 1447 2| che lo pregava, stante gli impegni della fine del mese, di 1448 4| si fosse dimenticato dell'impegno che avea preso - disse la 1449 3| stata una vittima nuova, impensata di questa sirena noncurante 1450 2| queste scenette, sorrise impercettibilmente, più cogli occhi che colla 1451 3| traballare, ma fece violenza e imperò su stesso. Si guardò 1452 2| uno scherzo, più che un'impertinenza:~- No, no; caro Michele - 1453 1| acquetarla; mentre Menico, imperturbabile, non faceva che ripetere 1454 5| penetrava come un padrone impetuoso e villano dallo spacco dei 1455 3| madri e spose e sorelle che imploravano misericordia. La morte non 1456 1| conservare un segreto di tanta importanza?...~- Non è un ragazzo, 1457 1| fodero. - Che cosa doveva importare a quell'altro se lui voleva 1458 3| sognata, era giunta. Che importava a lui della palla che gli 1459 2| tutti gli altri, non me ne importerebbe uno zero. Diranno adesso 1460 5| spacco dei tetti e dalle imposte sgangherate.~Ogni volta 1461 3| pazzo, smanioso, furente, imprecava contro quella donna che 1462 5| sventurati trovano un conforto, impresse sul suo volto, fra le tracce 1463 5| sedie a chi gliele aveva imprestate, raccoglieva da terra il 1464 4| appassionato, la confessione imprudente di un amore che dura da 1465 2| che quella donna aveva l'impudenza di ripetermi due volte al 1466 5| una fossa d'acqua melmosa, imputridita; pensò a suo padre finito 1467 3| dolente, la tranquillità inalterabile della sua dama. Ella era 1468 1| becero e non lo avrebbe mai inalzato fino al suo livello, non 1469 2| cominciava a soffrire l'inappetenza per il lungo digiuno. Guardò 1470 2| leggere la gazzetta. Sotto l'inaspettata dichiarazione del capitano 1471 2| lentamente, con isforzi inauditi, che lo facevano sudare, 1472 3| comprenderlo; ma che lo rendeva incapace di difendere il suo orgoglio. 1473 2| Lavinia, che aveva avuto l'incarico di ricondurla dopo lo spettacolo. 1474 2| per una sua freddura, e m'incaricò di dichiararti francamente 1475 2| alla fine.... con una voce incerta.~- E lei?... avrebbe volontà 1476 1| occhi del cugino tutte le incertezze e le esitazioni che gli 1477 5| ogni passo senza mai farlo incespicare, con una precisione di tempo 1478 5| cappello in mano e il corpo inchinato.~La piazza era diventata 1479 3| quando il cavaliere garbato s'inchinava innanzi a lei, asciugandosi 1480 4| fatto uno dei suoi soliti inchini a tre tempi, scomparve di 1481 1| storia; nella sua camera, inchiodato forte sul muro, accanto 1482 5| al colto pubblico e all'inclita, soleva dire con quel sorriso 1483 2| fuggendo lui, che Lavinia non incominciasse a corrergli dietro. Michele 1484 5| alla Polizia e, per non incomodarla ancora, dopo una rissa nella 1485 1| Ghegola, di rimando, faceva l'incompreso, l'uomo superiore al pubblico 1486 4| spettacolo esco dalla sala per incontrarla all'uscita. Mentre la vedo 1487 1| proprio sulla porta, s'incontrarono nella Ghita che voleva ad 1488 2| resta del suo tradimento? L'incontro mio col capitano in Via 1489 5| incominciava, non si vedeva mai incoraggiato da un pubblico numeroso. 1490 4| Alla Corte?... Con una incoronazione, due matrimoni e un funerale?~- 1491 1| tornò a sedersi sul letto, incrociando le braccia, con un piglio 1492 3| appena quando le coppie incrociandosi le une colle altre mettevano 1493 3| sentiva d'attorno: era l'incubo della sua vita. E mille 1494 2| essendosi anche troppo indebolito per causa della colazione 1495 5| profondo di un'angoscia nuova, indescrivibile, straziante.... ma poi, 1496 1| si allontanarono, uno per indicare ai medici dove dovevano 1497 5| signor Marco Minghetti - e indicava il cane - e l'umilissimo 1498 5| rassegnato che formidabile, se lo indicavano l'un l'altro, ridevano a 1499 3| affrettando con un'ansia indicibile il momento nel quale saranno 1500 1| zero!~ ~Occorrendo, per l'indipendenza del paese e per una volta


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