11-cacci | cadav-dito | diva-indip | indis-orien | orren-risca | risch-straz | streg-zufol
         grassetto = Testo principale
     Cap.grigio = Testo di commento

2501 3| per la sua serenità quando rischiava la vita, egli che sorrideva 2502 5| Il piccolo spazzacamino rise dall'allegrezza godendosi 2503 1| desisterò mai dalla presa risoluzione.~- Ma crederanno che tu 2504 2| accomodar la faccenda o il risolverla alla meno peggio:~- Io accetto - 2505 5| delle busse patite, volle risparmiarle al proprio allievo. Quella 2506 2| tanto amor, Leonora, il tuo risponda..,. Altro che la musica 2507 4| marchese di Tolosana - mi risponde. Creda, marchesa.... mi 2508 2| si fermava su due piedi, rispondendosi quello che gli avrebbe risposto 2509 3| adatta per quello che io vi risponderei; ma però non posso disconoscere 2510 2| aspettò del tempo prima di risponderle.~- Avete voglia di scherzare, 2511 2| rispondendosi quello che gli avrebbe risposto Lavinia, e concludeva combinando 2512 5| incomodarla ancora, dopo una rissa nella quale aveva lasciato 2513 1| Aimoni era già completamente ristabilito.~ ~ ~ ~ 2514 2| raggio di luce benefico e ristoratore.~Lasciò il pranzo da finire; 2515 4| ho sperato quasi in una risurrezione. Aspettavo una vostra parola 2516 2| come vi ho detto, sono in ritardo.~E il capitano Arditi stringe 2517 4| la sua prima visita, e si riteneva fortunato di avere così 2518 4| e intanto continuava a ritirarsi, restringendosi in fondo 2519 1| promesso di sposare quando ritorna dalla Sicilia. Anche a lui, 2520 1| borbottava Ghegola fra i denti, ritornandosene tutto solo a casa sua. - 2521 4| signor marchese.~- Appena ritornano, dite a mio marito, - aggiunse 2522 5| Il giorno dopo, quando ritornarono a prender la morta col becchino, 2523 2| malcontento, così ch'egli adesso ritornava infelice, ma di una infelicità 2524 1| te lo saprò dire.... se ritorno. - Così parlando si arricciava 2525 4| che, sicura di , non si ritrasse nemmeno, e: - Se io le dicessi - 2526 1| lunga allampanata scattar su ritta dalla sedia, non già per 2527 1| padrini e i due testimoni, riunirsi per caricar le pistole. 2528 1| sincero gliene disse tante che riusci ad assicurarlo e a convincerlo.~- 2529 1| del povero Giobbe pur di riuscir nell'intento, tornò da capo 2530 2| affaticandosi inutilmente per riuscire a sbottonargli un guanto.~- 2531 5| cuore vedendo quanto gli riuscirebbe difficile il dare almeno 2532 2| quantunque sperasse poco di riuscirvi, a tentare di persuaderlo 2533 5| buffo e meschino.~E come non riuscivano a sfamarsi proprio del tutto, 2534 3| Presso ad Archon i due rivali si trovarono di fronte, 2535 1| angoscia paurosa di non rivederlo mai più: allora risalì precipitosamente 2536 4| tutti gli altri.~- Non mi rivedrete più, signora marchesa.~- 2537 2| colla quale la donna si rivela madre o amante: moglie no, 2538 5| ed ossute, i suoi occhi rivelavano una tenerezza infinita.~ 2539 5| edificio e Quintino precipitò riverso a terra, battendo di tutto 2540 4| sua immagine ch'egli mi fa rivivere in voi.~- Grazie tante del 2541 2| poteva pigliar sonno: si rivoltava nel letto smaniando, colla 2542 5| in cima: ma quando volle rizzarsi facendo il braccio di ferro 2543 5| tutto era pronto, il cane si rizzava su, dritto in piedi, il 2544 2| tornava a sentirsi sano, robusto, contento, e provava una 2545 4| Lucia non era una bellezza romana; piuttosto sembrava una 2546 2| palco scenico cantava il romantico: Spirto gentil, de' sogni 2547 1| insegnerò a lui e a tutti di non rompermi le tasche!... Del vigliacco 2548 1| Aveva una vocina sottile, ma rompeva i timpani come un campanello. 2549 3| colle sue rose, colle sue rondini in cerca del vecchio nido 2550 2| sentiva nelle orecchie un ronzio fastidioso come se la camera 2551 3| terminata. Il maggio, colle sue rose, colle sue rondini in cerca 2552 3| della sua dama. Ella era rosea, avea l'occhio sereno e 2553 5| porticato a due archi, la luce rossastra d'un caffè e scorse della 2554 4| capelli non erano biondi, ma rossi, il disordine della pettinatura 2555 4| acconciava i suoi capelli rossicci copiosissimi, cioè con un 2556 5| sguardo, la fronte immota, una rossiccia lanugine sul mento; e perchè 2557 2| biondo capriccioso, a giorni rossiccio, a giorni quasi castano. 2558 3| un sospiro e nemmeno col rossore del volto.~- Nulla?... Non 2559 3| giro di valtzer. Con voce rotta dalla commozione e dall' 2560 5| ingrosso come erbe selvatiche rotte da un colpo di falce. Nel 2561 1| volergli allungare un man rovescio.~Era questi un giovinetto 2562 2| colazione allora, si sarebbe rovinato il pranzo, e poi aveva più 2563 3| passava per la via, se lo rubavano cogli occhi. Era bello, 2564 1| decidendosi mai al salto del Rubicone, brontolando con le sue 2565 1| Gussago limpido come un rubino, che si faceva bere anche 2566 5| si vedevano ogni sorta di rughe; aveva l'occhio senza sguardo, 2567 2| per non perdere il tempo, ruminava nella mente le frasi meglio 2568 3| cerca del vecchio nido e coi ruscelli colmi d'acqua appena calata 2569 5| quei capelli nerissimi, ruvidi, dritti, parevano un pennacchio, 2570 5| che lo mandò lontano, a ruzzolar nella neve.~ ~*~* *~ ~Per 2571 5| buttandogli in faccia dei pugni di sabbia o delle manate di fango; 2572 3| odio nell'anima, facendo sacramento a stesso~di far scontare 2573 5| ad un altro, per quelle sacre immagini che pendevano appese 2574 1| tanto, avrebbe fatto un sacrificio alle proprie convinzioni 2575 1| È una scalfittura, un salasso.... la dài, la pigli, e 2576 2| rimettergli prontamente il saldo della fattura già da tempo 2577 5| prima di dar principio alla salita, Quintino andava in giro 2578 5| Quintino. Figuratevi ch'egli saliva come un gatto in cima a 2579 5| lunghi e grossi sospiri gli salivano su dal cuore alla gola, 2580 2| stringe la mano al giovanotto, salta nella carrozzella e grida 2581 5| tutta forza attorno al petto saltando sulla neve per stirare le 2582 2| dinanzi a lui.~- Da dove è saltato fuori? - borbotta Michele 2583 1| serio, ma sicuro; Ghegola saltellante, sorridente, con una parlantina 2584 5| Ubbriacone!~- Va a lavorare!~- Mi salterebbe il ticchio di fartela passare 2585 5| l'abituale mansuetudine, saltò addosso come una belva a 2586 5| saltimbanco gittava per aria, salutando la folla, il cappellaccio 2587 2| risoluto verso l'uscio, e salutandola appena con un - Buon giorno - 2588 1| allontanarono tutti quatti quatti, salutandolo appena con un lieve cenno 2589 1| quartierino senza passare a salutar la padrona; entrò subito 2590 4| mormorò cominciando dal salutare Lucia.~- Ora potete venire 2591 1| poco cominciarono a non salutarlo e a non guardarlo più in 2592 1| che forzata, distribuiva saluti e strette di mano ai medici, 2593 2| colla bocca. Il capitano salutò Michele, questi gli rispose 2594 4| in cerca di una tavola di salvamento.~- Raiberti me lo ha assicurato 2595 2| possa rispondere di sì, e salvarle in tal modo la morale della 2596 1| che c'era molto del buono: salvava l'onore e non metteva in 2597 1| fermò per pigliar fiato - salverà l'onore, senza che ci sia 2598 5| ci fosse stato chi lo salvò dal commettere un delitto. 2599 1| conforti di una sartorella sana, fresca e sui diciott'anni, 2600 1| qualche battaglia fra le più sanguinose della storia; nella sua 2601 5| invocò la Madonna e tutti i santi del paradiso, poi a poco 2602 2| negri tale e quale: tutti i santissimi giorni dalle due alle cinque 2603 2| Che cosa farò tutto il santo giorno? Per oggi, tanto, 2604 2| motivo, adesso, si potrebbe saperlo?~- Quattordici ore senza 2605 1| indispettito. Per Dio, non sapevano parlar d'altro che di Garibaldi, 2606 2| schifiltoso, trovava quella carne saporitissima!...~ ~*~* *~ ~Sì svegliò 2607 2| ma questo fatto chi lo saprà?... nessuno, e intanto diverrò 2608 1| lecito?...~- Mah! te lo saprò dire.... se ritorno. - Così 2609 1| battaglione. Figurati!... appena saputa la cosa, immaginandosi che 2610 | sarai 2611 | saranno 2612 5| bettola, era emigrato in Sardegna; e nel Lombardo-Veneto non 2613 | saresti 2614 1| secondo l'usanza delle sartorelle bresciane, aveva puntato 2615 5| volgere il capo, o con qualche sassata che arrivava fino a Marco 2616 5| quella buffonata per una satira di colore politico.~Il povero 2617 1| avrebbe sdilinquito per Casa Savoia se si fosse trattato di 2618 1| lo guardava con due occhi sbalorditi. - Ho pregato un mio amico 2619 2| con degli occhietti furbi, sbarrati, ne imitava a tratti, comicamente, 2620 5| esercizio Quintino faceva sbellicar dalle risa passeggiando 2621 1| cassettoni aperti, ne rimase sbigottita; poi d'improvviso, sollevandosi 2622 2| inutilmente per riuscire a sbottonargli un guanto.~- Via, noioso 2623 5| poltrone e coi soprabiti sbottonati, perchè nella sala si sudava 2624 1| imbroglio simile lo lascerai sbrigare da me. Sono tuo cugino, 2625 2| mille bricciche da fare, e sbrigo tutto prima delle due apposta 2626 5| coi calzoncini corti a sbuffi verdi filettati di lustrini 2627 4| Tolosana, cara, diventerà la scala di Giacobbe!~- Ah! Gino, 2628 2| elasticità nuova, fece gli scalini a quattro a quattro e fra 2629 1| fare, si affrettarono a scambiarsi delle visite. Ma in questa 2630 1| nostro esule rimase a Brescia scandalizzato e molto malcontento anche 2631 3| di schiaffeggiarlo; ma lo scandalo sarebbe ricaduto su quella 2632 1| l'altra, anche un paio di scapaccioni, a buon conto preparò le 2633 4| completa.~- Si consoli; non ci scapiterà molto!...~- Forse, avendo 2634 2| Stasera mi divertirò come uno scapolo al Circo Americano; farò 2635 1| momento buono per farlo scappar via. Però, siccome egli 2636 1| il corpo e mancò poco non scappasse via. Fortunatamente in quel 2637 1| dopo potè dire d'averla scappata bella, che i medici, dapprincipio, 2638 4| posizione, non trovava altra scappatoia, per il minor male, che 2639 5| ragazzo, tremante di paura, scappò via appena l'uscio fu schiuso, 2640 4| Appena presentato, subito mi scarica addosso una dichiarazione 2641 5| si diffuse su quel volto scarno, distrutto, una tenerezza 2642 5| lustrini anneriti, colle scarpacce bianche, sformate, la coda 2643 4| nelle pozzanghere colle sue scarpine da ballo, colla pelliccia 2644 1| figura lunga allampanata scattar su ritta dalla sedia, non 2645 5| coprisse uno scheletro. Quando scattavano in salti e capriole o si 2646 5| povera pia, avrà voluto scegliere apposta per lui da un vecchio 2647 1| Devi sapere intanto che si scelse appunto la pistola, perchè 2648 2| progetto di assalirla con una scenata; non aveva più lena di parlare.~ 2649 1| circondata la faccia le scendeva giù fino ai fianchi avvolgendole 2650 1| posso sopportare di queste scene!...~- Ma se quell'altro 2651 2| godeva assai tutte queste scenette, sorrise impercettibilmente, 2652 2| mentre il tenore sul palco scenico cantava il romantico: Spirto 2653 5| dal solleone, coprisse uno scheletro. Quando scattavano in salti 2654 4| potrò credere che, pure scherzando, abbia della stima per me; 2655 2| L'amore fa di questi scherzi!... - E allora Michele, 2656 2| e Lavinia, sorridente, scherzosa, maliziosetta, fece capolino 2657 4| sfuggire a denti stretti, schiacciando quasi, con un moto convulso, 2658 3| lo dico io; io! pronto a schiaffeggiare il primo che mi smentisce!~ 2659 3| gettarsi sul marchese e di schiaffeggiarlo; ma lo scandalo sarebbe 2660 2| rimanere avvelenati - e si schiarì la gola due o tre volte, 2661 2| quella gente , che adesso schiatta dall'invidia, conoscerà 2662 2| sembrava un rantolo. - Era la schiavitù dei negri tale e quale: 2663 5| che capitava a lui nella schiena, ma che non gli facea volgere 2664 2| Michele, di solito tanto schifiltoso, trovava quella carne saporitissima!...~ ~*~* *~ ~ 2665 5| scappò via appena l'uscio fu schiuso, chè non voleva lo seppellissero 2666 3| era lo scopo e il vanto; sciabolare, storpiare, uccidere, il 2667 1| stanze erano tappezzate di sciabole, di spade, di pugnali e 2668 1| rimetteva prudentemente lo sciabolone nel fodero. - Che cosa doveva 2669 5| quella maglia di un rosso scialbo e stinto dalla pioggia e 2670 1| Nulla, nulla; lèvati lo scialle.~Ghita si levò lo scialletto 2671 2| Michele, in mezzo a quello sciame che ciaramellava, prese 2672 2| indifferenza; la trovava anche più scicche, e invece di aspettarla 2673 1| forma e di ogni tempo, dalle scimitarre ricurve alla turca, agli 2674 5| tisi in una stalla come una scimmia, lasciò in eredità al suo 2675 4| voi foste un vagheggino sciocco, presuntuoso e leggiero, 2676 1| appunto in quei giorni, aveva sciolta la sua legione. Ma quando, 2677 5| colle gambe all'aria, gli scivolò una mano, le sedie si smossero, 2678 2| alle tenebre, con una veste scolorita, i capelli di un bigio chiaro, 2679 4| che non me l'ha detto!... Scommetto che l'ha fatto apposta.~- 2680 1| E se quelle palle da far scomparire, se quel giuoco di bussolotti 2681 5| anche i fiaccherai erano scomparsi, in barba al regolamento, 2682 1| sera alla mattina tutto è scomparso. Ma la vera forza d'animo, 2683 4| soliti inchini a tre tempi, scomparve di nuovo.~- Come? Ma dunque - 2684 2| corte a madamigella Fayler e sconcerterò il suo esercito di adoratori....~- 2685 1| capo a pregar Menico, a scongiurarlo d'accettare i suoi consigli. 2686 5| ma, in tutti que' volti sconosciuti, egli non seppe più leggere 2687 1| Aimoni cerca d'avere uno scontro con me per far del rumore, 2688 2| inutilità, e quasi sulla sconvenienza, di quella sfida.~- Dunque - 2689 4| tutto ciò mi ha commossa, sconvolta. Oh, signore, dev'esser 2690 1| lui. La paura gli aveva sconvolto la mente; gridava tutta 2691 4| rinfrancato da questa nuova scoperta. - Ascolti. Mi deve rispondere 2692 3| che mai l'eterno femminino scoperto da Goethe avesse in lei 2693 2| nei palchi a diritta per scoprire se il capitano Arditi fosse 2694 5| tutti!... Allora tornò a scoraggiarsi, a disperare, e trovò più 2695 5| gambe.~Ma quando l'uomo scorgeva di lontano al di di una 2696 5| Certo i due affamati che si scorgevano lontani, sul fondo bianchiccio 2697 4| Shakespeare innamorato, scorgo un collega: - Conosci quella 2698 2| al capitano, che la notte scorsa avea ballato colla contessa 2699 5| luce rossastra d'un caffè e scorse della gente che stava ferma 2700 4| profumo ed un fru-fru che scossero tutte le fibre di Gino.~- 2701 2| altra, gli occhi per aria, scotendo convulsamente una gamba, 2702 5| del saltimbanco pareva che scricchiolassero. Era un pagliaccio ben triste 2703 1| spaducce di legno, i monelli scrivevano il suo nome su per i muri, 2704 5| in un deliquio che faceva scrollare il capo sinistramente agli 2705 1| biascicate col tono di volersi scusare, non ottennero, non solo 2706 2| rivoltò, ci battè sopra sdegnosamente col piatto del coltello 2707 1| e Ghegola, che avrebbe sdilinquito per Casa Savoia se si fosse 2708 1| consumava il suo tempo, sdottoreggiando di politica, ripeteva sempre, 2709 2| guardava Michele, che mezzo sdraiato sulla poltrona, una mano 2710 5| salto per riscaldarsi, ma sdrucciolò sul lastrico diacciato e 2711 5| alter ego le proprie maglie sdrucite, il cappellaccio bisunto 2712 1| questa è cosa nota, ergo non seccarmi, perchè io non sono venuto 2713 1| letto le sue gambe lunghe, secche, pelose, corse a richiuder 2714 4| domandava un coso lungo, secco, in livrea, ad un giovanotto 2715 | seco 2716 1| un po'!...~Menico tornò a sedersi sul letto, incrociando le 2717 1| un giovinetto, il quale sedeva ad un tavolo vicino, stomacato 2718 1| allampanata scattar su ritta dalla sedia, non già per avventarsi 2719 2| idea non fu così forte da sedurlo. Ormai cominciava a soffrire 2720 3| balordamente la morte, una seduzione. La temerità si confondeva 2721 1| altro che resistente alle seduzioni, fosse il dopo pranzo alticcio 2722 3| restar sul terreno.~Al segnale, il signor di Gaucherin 2723 2| digiuno. Guardò l'orologio: segnava le una e mezzo. Alle cinque 2724 5| spalle infastiditi, dando segni non dubbi di noia e di malcontento, 2725 5| forse ancor più d'adesso, la segnò fra le sue vittime, e un 2726 2| visita innocua di un piccolo segretario di prefettura, cercò nei 2727 5| usciva di mezzo alle gambe, seguendolo ad ogni passo senza mai 2728 3| vendicarsi. Quel riso beffardo lo seguiva dovunque, se lo sentiva 2729 5| nemmeno dei monelli che lo seguivano per un buon tratto di via, 2730 4| tutt'uno. Le cantilene di Selika e di Nelusko....~- Cioè 2731 2| dopo di essersi battuto con selvaggio accanimento contro lo stracchino 2732 5| tagliati all'ingrosso come erbe selvatiche rotte da un colpo di falce. 2733 2| ora, m'ha detto che gli è sembrato di vederti risentito per 2734 4| occhio nudo, chi sa come le sembrerò brutta!~- Divina!... Adorabile!... - 2735 5| spasimò più forte e gli sembrò che tutte le liete immagini 2736 3| piaga uccidendo l'ammalato, seminare il dolore dove c'erano e 2737 5| dell'ironia; e il pitocco seminudo, che non aveva mai un soldo 2738 5| diventava in sull'attimo di una sensibilità eccessiva, e chi gli voltava 2739 4| del cruccio e dell'ira. Senta, se lei mi lascia ridere, 2740 2| a camminare dinoccolato, sentendosi dentro una prostrazione 2741 2| dal ca.... Ma tu non ti senti bene?...~- È stato un capogiro.... 2742 3| pur la potenza d'inspirare sentimenti quali voi dite di sentire 2743 5| còmpito si riduceva a far da sentinella con un cheppì di carta ed 2744 2| stasera il signor conte si sentirà meglio, l'avverto, per sua 2745 1| storiella vecchia, egli, a sentirlo dire, voleva passare il 2746 2| di tenerezza così viva da sentirne le lacrime agli occhi. Aspettò 2747 4| quasi allibito, - voi vi sentite male.~- Non è nulla.... 2748 5| quell'uomo quel cane sentivano rancore per quegl'insulti; 2749 4| è l'emozione.... mi sento bisogno di prendere una 2750 | senz' 2751 4| fuori dal mondo che ci separa, in una campagna isolata, 2752 2| combineremo tutto.~I due amici si separarono, e Michele si avviò verso 2753 1| s'era fatto un silenzio sepolcrale. Subito, appena l'Aimoni 2754 5| schiuso, chè non voleva lo seppellissero anche lui colla mamma, e, 2755 2| sapere come finirebbe la serata. All'opera già non ci poteva 2756 2| quella sua contentezza gaia, serena e confidente, colla torbida 2757 3| Egli citato per la sua serenità quando rischiava la vita, 2758 4| parole Lucia si era rifatta seria, e i suoi occhioni avevano 2759 4| rispondere con franchezza, con serietà. Se lo ricordi, non ha il 2760 1| scale; poi, quando lo udì serrare con impeto anche la porta 2761 4| sentito una mano ghiacciata serrarmi la gola, un coltello piantarsi 2762 1| amico a nome tuo perchè ti serva da testimonio. Il duello 2763 2| fatto cenno al cameriere di servire Michele. Questi poco dopo 2764 4| Battista, perchè come tutti i servitori del mondo, anche lui si 2765 5| un gatto in cima a sei o sette seggiole, messe l'una sull' 2766 1| basso. Ma però, dopo qualche settimana, i suoi nuovi amici, vedendo 2767 3| quantunque con un'apparenza severa e castigata. Da tre anni 2768 4| striscia di sole molesta, sfacciata.~- Adesso però io non la 2769 4| pessimo genere, i colori sfacciati della veste di pessimo gusto, 2770 5| E come non riuscivano a sfamarsi proprio del tutto, così 2771 2| quando l'altro ebbe finito, sfettandosi del panattone che inzuppava 2772 1| patito dall'Aimoni. Di più, sfidato l'Aimoni e battutosi con 2773 1| e colla voce strozzata sfidò l'impertinente a ripetergli 2774 1| dubitavano, e a torto, di poter sfigurare, perchè fra i tanti giovani 2775 2| La contessa, dal canapè, sfilandosi colle dita inquiete le frange 2776 4| occhiata che era una carezza, e sfogliando a caso uno degli album che 2777 4| era pure un astro dei più sfolgoranti.~Le due cognate erano l' 2778 5| un conte, come un riccone sfondato. - Marco, per tutta risposta, 2779 5| Allora pensò a sua madre, sformata dalla pellagra e morta * 2780 5| colle scarpacce bianche, sformate, la coda e il cappello da 2781 2| afferrargli il braccio e si sforzava a tirarsi Michele vicino, 2782 4| volgarità Gino le aveva lasciate sfuggire a denti stretti, schiacciando 2783 5| rimpianse la vita che gli sfuggiva, per tutto ciò che non aveva 2784 1| la casa.~Menico, a questa sfuriata, si tirò un po' su, fuori 2785 2| dispettosamente piegate sotto lo sgabello per isfuggire i piedini 2786 5| dei tetti e dalle imposte sgangherate.~Ogni volta che Quintino, 2787 2| Dunque - gli disse - sgarbatone, ti è passata la luna?~- 2788 3| spensierata, egli la sentiva sghignazzante e pettegola, esultare all' 2789 5| alle porte, Quintino fece sghignazzare i doganieri che lo guardavano 2790 5| terriccio, camminando a sghimbescio, formavano un quadro triste 2791 4| offenderla.~- Lo credo, e non si sgomenti. A me piace lo scherzo e 2792 4| d'Ofelia nella mente di Shakespeare innamorato, scorgo un collega: - 2793 1| per la campagna delle Due Sicilie, il nostro esule rimase 2794 | sieno 2795 1| che è poi fratello di una signorina che l'Aimoni ha promesso 2796 1| sponda del letto.~- Via.... sii ragionevole.... pensa che 2797 2| non è donna, Lavinia, da simili commedie!... Riepilogando, 2798 1| pietà.~- Almeno - concluse singhiozzando - che tu fossi andato con 2799 1| salvatemelo, per carità! - singhiozzava la Ghita, e si stringeva 2800 4| rassomigliate in un modo singolare.~- Io?... Gli rassomiglio?~- 2801 1| piangeva, piangeva con dei singulti che facevan pietà.~- Almeno - 2802 5| faceva scrollare il capo sinistramente agli infermieri del suo 2803 1| mandante accadesse qualche sinistro. Noi due, vedi che cosa 2804 3| nuova, impensata di questa sirena noncurante e fatale. Il 2805 2| consorte era un capitano, ma la situazione rimaneva la stessa.~Il povero 2806 5| prendeva la spinta e si slanciava a cader lontano su due piedi, 2807 2| affaticato, come se avesse smaltito un bue, e andò a casa dritto, 2808 2| si rivoltava nel letto smaniando, colla gola secca, bruciata 2809 3| le voleva un bene pazzo, smanioso, furente, imprecava contro 2810 1| fuori i suoi paroloni da smargiasso e le sue arie da ammazzasette. 2811 5| fuggendo a casaccio, si smarrì fra le steppe e le distese 2812 4| queste parole acquistava gli smarriti colori, - dite a mio marito 2813 3| schiaffeggiare il primo che mi smentisce!~E da ciò un tafferuglio, 2814 5| era nato. Il saltimbanco, smessa d'un tratto l'abituale mansuetudine, 2815 1| non ostante, dal fare una smorfia.~- Via, via, - replicò Foscarini - 2816 5| giuoco, faceva allora delle smorfie e dei lazzi comicissimi, 2817 5| scivolò una mano, le sedie si smossero, mancò l'equilibrio a tutto 2818 3| penetrava dalla finestra socchiusa. Una folla di pensieri foschi, 2819 2| fuor dell'uscio che teneva socchiuso, colla sua manina bianca 2820 5| suore gli corsero intorno soccorrendolo, ma, in tutti que' volti 2821 1| corsero tutti d'intorno per soccorrerlo; soltanto Ghegola non si 2822 1| commosso, l'aiutava, la soccorreva, tentava di tutto per darle 2823 5| qualche tempo nessuno venne in soccorso del povero pagliaccio, nemmeno 2824 4| un addio per sempre alla società, al mondo, alle feste, ai 2825 4| davvero.~Gino pensò, con una soddisfazione colpevole, che anche quel 2826 5| tracce di tante angosce sofferte, il solco profondo di un' 2827 5| consolò tutto. Dopo di essersi soffiato nelle mani per riscaldarle, 2828 2| cotto, dal taglio fresco, soffice, spumoso.~Sant'Arduino se 2829 5| pasticcini e leccornìe, seduta in soffici poltrone e coi soprabiti 2830 5| maglie inzuppate d'acqua, soffiò colla bocca sulle dieci 2831 5| gigantesco dipinto sotto il soffitto, che dalla sua croce pareva 2832 3| luce, tormentato da un'afa soffocante, credette per un momento 2833 4| musica di Verdi rimaneva soffocata da un'armonia celeste dell' 2834 1| Menico, e non è a dire se ci soffrisse pel ridicolo che circondava 2835 1| capaci di tener la gente in soggezione, egli avrebbe fatto di tutto; 2836 2| la busta e lesse con un sogghigno d'incredulità: «Domani vi 2837 4| ricorda di avermi veduto!... - soggiunse Gino, il quale finalmente 2838 1| egli cominciava appena a sognare, non si sa più bene se un 2839 3| l'ora tanto aspettata, sognata, era giunta. Che importava 2840 4| finestre della sua stanza, egli sognava la moglie del superstite 2841 5| tante angosce sofferte, il solco profondo di un'angoscia 2842 1| egli chiamava, con gergo soldatesco, la sua madonna.~Ma, ahimè, 2843 1| casa, per deriderlo, dei soldatini di piombo e delle spaducce 2844 5| pubblico e all'inclita, soleva dire con quel sorriso nel 2845 1| braccio piegato ascoltarono le solite raccomandazioni, senza batter 2846 4| Battista, fatto uno dei suoi soliti inchini a tre tempi, scomparve 2847 5| stinto dalla pioggia e dal solleone, coprisse uno scheletro. 2848 2| boccone, e il cibo invece di solleticarmi, chè!... mi nausea! Avrà 2849 1| sbigottita; poi d'improvviso, sollevandosi sulla punta de' piedi per 2850 5| Quintino, il capo all'ingiù, si sollevava dritto sulle braccia, colle 2851 2| sospirone che voleva essere di sollievo, ma che invece sembrava 2852 5| però in un guaìto breve e sommesso.~ quell'uomo quel cane 2853 4| un riso fresco, giovane, sonante, e le fossette delle sue 2854 1| della propria coscienza, la sopporta tranquillo e sicuro.~Gianni 2855 1| trovasse la vita abbastanza sopportabile, anche in terra d'esilio.~ 2856 1| Sai bene che io non posso sopportare di queste scene!...~- Ma 2857 2| cosa per davvero, invece di sopportarmi sempre fra i piedi, mi 2858 5| rassegnato; e non solo sopportava tutto, anche quell'insulto 2859 2| non sa fingere e non mi sopporterebbe dalle due alle cinque e 2860 2| Non capisci mo'che sopporto la corte degli altri per 2861 2| per causa della colazione soppressa e per la limonata che lo 2862 5| in soffici poltrone e coi soprabiti sbottonati, perchè nella 2863 1| quando fu svegliato di soprassalto da un battere precipitoso 2864 1| mattina. E fu di sera appunto, sorbendo il moka, quella volta che 2865 3| temprava la sua virtù, faceva sordo il suo cuore. Era una donna 2866 3| c'erano e madri e spose e sorelle che imploravano misericordia. 2867 1| si avvicini o che possa sorprenderci!... Ce ne sono tanti, dei 2868 2| aspettarla dietro la porta per sorprenderla con un bacio, si cacciò 2869 5| si avvicinavano lesti e sorridenti all'uno o all'altro dei 2870 3| rischiava la vita, egli che sorrideva in faccia ad ogni pericolo, 2871 5| suo viso si vedevano ogni sorta di rughe; aveva l'occhio 2872 2| Michele, aveva avuto torto di sospettare. Allora si sentì invadere 2873 2| continuava - se i miei sospetti sul capitano fossero privi 2874 5| allora dei lunghi e grossi sospiri gli salivano su dal cuore 2875 3| con una parola, con un sospiro e nemmeno col rossore del 2876 4| e qui la marchesa sospirò un'altra volta - adesso 2877 2| il buon Michele tirò un sospirone che voleva essere di sollievo, 2878 2| minestra al brodo, calda e sostanziosa, e lui, difatti, l'avea 2879 1| da eroe ch'egli avrebbe sostenuta nel duello, senza nessun 2880 2| manica, di tanto in tanto, di sottecchi, guardava Michele, che mezzo 2881 5| avuto dentro delle punte sottilissime di acciaio.~Quando le seggiole 2882 3| avanzandosi a piacere. Non c'erano sottintesi: l'uno o l'altro dei due 2883 2| gennaio, e di dirle lentamente sottolineando le parole:~- Amleto, quando 2884 4| alle quali le piacesse di sottopormi, fra un anno, fra due, fra 2885 3| colla vita il loro zelo soverchio. Alla fine gli ufficiali 2886 5| era una bestiaccia magra, sozza, appuntita; ma però giudiziosa, 2887 1| influenza; colla Ghita faceva lo spaccamonti più che non lo facesse cogli 2888 1| simile spadone?... Se gli spaccasse la testa?~A questa idea 2889 1| dapprincipio, lo davano come spacciato.~Anche Menico, appena finito 2890 5| impetuoso e villano dallo spacco dei tetti e dalle imposte 2891 3| Choquart, guardia del corpo, spadaccino insolente e frenetico, il 2892 1| tappezzate di sciabole, di spade, di pugnali e di stocchi 2893 1| ricurve alla turca, agli spadini flessibili delle Eccellenze 2894 1| soldatini di piombo e delle spaducce di legno, i monelli scrivevano 2895 1| Chi è ? - gridò Ghegola, spalancando gli occhi, tutto spaventato.~- 2896 5| perchè ogni volta che si spalancava la porta entrava nella sala 2897 1| Aimoni ebbe forata una spalla parte a parte, e rimase 2898 1| che avea guadagnate le spalline d'ufficiale combattendo 2899 1| avvicinandoti d'altri cinque: avete sparati i tre colpi, non vi siete 2900 1| ripetutamente, in fretta, e sparì di corsa giù per le scale; 2901 2| subito nell'occhio e farebbe sparlare.~- Verrò travestito, con 2902 1| cuore, e viste le valigie sparse per la camera, e i cassettoni 2903 5| secca, arida, che lo faceva spasimare ad ogni respiro, ad ogni 2904 1| e si stringeva con degli spasimi da disperata addosso al 2905 5| Riadagiatosi nel letto, spasimò più forte e gli sembrò che 2906 3| una briga, e con questa spavalda aspirazione entrava nelle 2907 1| spalancando gli occhi, tutto spaventato.~- Sono io, apri, fa presto! - 2908 1| cipiglio da tiranno, e la spaventava in mille guise, qualche 2909 1| la testa?~A questa idea spaventosa Ghegola si chinò macchinalmente 2910 4| orientale, tutto dorature, specchi e arazzi, fiori e gingilli.~- 2911 | specialmente 2912 4| il tempo non c'è che uno spediente: dormire.... se si può. 2913 2| perchè in tal caso avrebbe spedita la lettera a casa mia; anzi 2914 1| raccoglieva compagni per la spedizione dei Mille.~Dopo quel fatto 2915 2| grosse manovre, con delle spedizioni, magari nel centro dell' 2916 4| domando solo di lasciarmi spendere la vita, tutta la vita, 2917 2| bottoni, si cacciò nel letto e spense il lume senza nemmeno leggere 2918 3| e quella musica folle, spensierata, egli la sentiva sghignazzante 2919 5| corpo gonfio, gli occhi spenti: l'avevano trovata morta 2920 4| fra dieci, potrei forse sperare....~- Che cosa?...~- Una 2921 2| ritornò da capo, quantunque sperasse poco di riuscirvi, a tentare 2922 2| quale, giunto sulla porta, sperava che Lavinia lo richiamasse 2923 5| proibito dalla Questura, chi spergiurava che gli metteva il capogiro, 2924 1| A mia disposizione?~- Spero bene che un imbroglio simile 2925 1| Gianni colla sciabola e gli speroni correndo giù per le scale; 2926 3| così si spiegò con lei spiattellandole la sua brava dichiarazione 2927 1| sorpreso che fidente.~- Spiègati!...~- Subito. Devi sapere 2928 3| tutto alla lesta, così si spiegò con lei spiattellandole 2929 2| Arditi, che le fa una corte spietata: orbene, il buon Michele 2930 3| avanzava inesorabilmente spietato.~Egli camminava con una 2931 1| paura, il quale, alle volte, spinge anche i timidi a compiere 2932 5| secondo, poi prendeva la spinta e si slanciava a cader lontano 2933 3| alla sala, urtato, serrato, spinto dalle coppie che ballavano, 2934 3| Gaucherin, che un'ora dopo spirava.~.... Carlotta di Morny, 2935 2| educato, e per voler parere spiritoso finì coll'essere impertinente. 2936 2| scenico cantava il romantico: Spirto gentil, de' sogni miei!...~- 2937 3| stato ad un ballo, e gli splendori delle gemme e dell'oro, 2938 1| penetrando nella stretta, alla sponda del letto.~- Via.... sii 2939 1| l'Aimoni ha promesso di sposare quando ritorna dalla Sicilia. 2940 3| dolore dove c'erano e madri e spose e sorelle che imploravano 2941 3| un fiotto di sangue gli spumeggiò sulla bocca, e colle pistole 2942 2| taglio fresco, soffice, spumoso.~Sant'Arduino se ne accorse. - 2943 2| guarnigione.~Alla cena, ad uno spuntino, non ci pensò nemmeno. La 2944 2| sensazione di un vuoto così squallido, così debilitante, da essere 2945 5| rischiarava tristamente il vasto squallore di quella notte d'inverno. 2946 5| gridandogli dietro colla vociaccia squarciata: Quintino! Quintino! accompagnando 2947 5| Marco, per tutta risposta, squassò, dimenandosi con violenza, 2948 4| facendo risaltare le curve squisite del busto, era sempre però 2949 3| firmato in piena regola, stabiliva che i due avversari, armati 2950 1| nella camera da letto e staccò una sciabola bene arrotata 2951 5| morta in una fossa d'acqua stagnante.~Da varî giorni ella avea 2952 5| a morire di tisi in una stalla come una scimmia, lasciò 2953 2| illudermi, ma non ci riesco: stamattina potrei quasi giurare di 2954 1| si buttò nelle braccia, stanca, priva di forze. Mai come 2955 1| sproposito dei re, e senza mai stancarsi, il noto epigramma~ ~Che 2956 2| già si sentiva le gambe stanche.... forse per il gran correre 2957 5| seduto sulle gambe di dietro, stanco, si appoggiava di tanto 2958 2| fornitore che lo pregava, stante gli impegni della fine del 2959 1| nel dopo pranzo. Le sue stanze erano tappezzate di sciabole, 2960 | starà 2961 | stare 2962 2| dalla sua parte, nemmeno per starnutire, le dimostrerò chiaramente 2963 3| che si sarebbe detto la stasse aspettando appoggiato alla 2964 4| valuta corrente, nei miei Stati - la sua passione che dura 2965 3| Carlotta di Morny pareva una statua di marmo pario, nella quale 2966 5| Quintino piantava le sue tende: stendeva un canovaccio sudicio per 2967 5| finito miseramente fra gli stenti e i rimorsi in un'isola 2968 5| casaccio, si smarrì fra le steppe e le distese d'acqua paludosa.~ ~*~* *~ ~ 2969 2| in mezzo ad una campagna sterminata coll'erba e gli alberi color 2970 | stesse 2971 | stessi 2972 | stettero 2973 5| a tre punte e le maglie stinte, e lo credevano sempre lo 2974 5| maglia di un rosso scialbo e stinto dalla pioggia e dal solleone, 2975 5| saltando sulla neve per stirare le gambe che avea aggranchite 2976 1| che vuoi! - E Ghegola si stirò di nuovo sotto le coperte, 2977 1| di spade, di pugnali e di stocchi di ogni forma e di ogni 2978 2| lasciava infilare colla stoica tranquillità di un dindio 2979 1| bisogna morire!~- Ma non vedi, stolido, che potresti far crepar 2980 1| sedeva ad un tavolo vicino, stomacato da quella retorica balorda, 2981 1| bianca bianca, i capelli di stoppa, la barbettina rada.... 2982 1| un sangue freddo da far stordire.~La ragazza fu quasi trascinata 2983 4| concludeva Gino - e quello stordito di Raiberti che non me l' 2984 3| e il vanto; sciabolare, storpiare, uccidere, il lugubre ideale. 2985 1| tutto musone, colla faccia stralunata, stava facendo le sue valigie 2986 1| per l'Aimoni.~Ghegola stralunò gli occhi a quelle parole, 2987 2| amarlo? Chi lo sospettava era strambo davvero! Se lo avesse amato, 2988 5| tenere in vita quelle due strane creature che facevano ridere 2989 2| e finì coll'ingoiarla a stranguglioni.~- Auf!... che vita!... 2990 2| sconcertato dai sogni più strani: Lavinia, in mezzo alle 2991 5| abbandonato, come s'egli fosse uno straniero anche in quella casa del 2992 2| la sensazione di un vuoto strano e molesto; poi, d'un tratto, 2993 5| produrranno con degli esercizi straordinari e non mai più veduti, inventati 2994 5| annunciato come un grande e straordinario esercizio, unico nel suo 2995 2| svestì con fretta concitata, strappandosi i bottoni, si cacciò nel 2996 3| avesse costretta un'anima strappata dal limbo. In quella donna, 2997 2| Lavinia forzò il buon Michele, strascinandolo contro voglia, lei gaia, 2998 2| La testa gli girava, era stravolto; il tradimento di quella 2999 5| angoscia nuova, indescrivibile, straziante.... ma poi, prima dell'agonia, 3000 3| quella donna che ignorava lo strazio della sua anima, che non


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