Cap.

 1    Ded|        Finaro, contro le armi di Genova, così onorevole pei combattenti
 2      I|        ad infierir le contese. E Genova, fattasi, nel 1305, per
 3      I|      Castelfranco e i diritti di Genova sulla terza parte del Finaro,
 4      I|         alleandosi coi nemici di Genova, accogliendone ad onore
 5      I|          suoi avvedimenti contro Genova, sovvenuto dal patrocinio
 6      I|    volerla.... messer lo Doge di Genova.... Ma sì, gli ha da appiccar
 7     II|         dianzi signore e doge di Genova, ebbe mandato Bartolomeo
 8     II|  convenga di fare; se mandarlo a Genova, o voler guerra da lei».~
 9     II|       buon cavaliere. Signore di Genova era Filippo Maria Visconti,
10     II|     posta d'ogni possedimento di Genova. Egli mi donò Castelfranco
11     II|         questo patto: mandasse a Genova messer Barnaba Adorno; da
12     II|    ricordare i vecchi diritti di Genova sulla terza parte del Finaro,
13     II|        in pace e in amicizia con Genova; del resto, avrebbero combattuto,
14     II|          di mandare un oratore a Genova, per rabbonire i Fregosi.~
15     II|      avea nome Abate, recatosi a Genova, mentre il Senarega scendeva
16     II|          gli altri fuorusciti di Genova, ospiti suoi, che, tornata
17     II|        nemmanco fosse tornato da Genova; donde per avventura, si
18    III|         Adorni, che, cacciati da Genova, sono venuti ad appoggiar
19      V|          il sigillo coll'arme di Genova, avea dato loro il passo
20      V|      signor Doge e del comune di Genova; - rispose Pietro Fregoso,
21      V|         piacer vostro.~ ~Data da Genova, addì 21 novembre 1447.~«
22      V|       pareva di avere offeso mai Genova, destreggiandosi in mezzo
23      V|       lui la ragione di Stato, e Genova a lui mettea conto vederla,
24      V|       improvvisamente sbarcato a Genova e con un pugno di suoi partigiani
25      V|       aspetto del messaggiero di Genova. Però, quando il marchese
26      V|      altro del crocchio.~- Non è Genova che vuol questa guerra, -
27      V|       trattenne col gesto.~- Sia Genova, o no, - diss'egli, per
28      V|   signore Giano Fregoso, doge di Genova, salute.~ ~«Tutto quanto
29      V|        mi dite, dei cittadini di Genova. Vi ringrazio tuttavia che
30      V|        mala pena entraste voi in Genova, niente abbiano giovato
31      V|        qual modo fosse tornato a Genova e salito ai sommi onori
32      V|      cortesia verso l'inviato di Genova, era rimasto in contegno.
33      V|       sforzati del messaggero di Genova.~Finita la lettera e sigillata
34      V|        Doge e al nobil comune di Genova; - diss'egli frattanto. -
35      V|          e tu proseguirai fino a Genova, per consegnare la lettera.~
36      V|        Tu dunque domani arrivi a Genova; consegni la lettera al
37      V|       castello, dove la sfida di Genova avea messo tutti in trambusto.
38      V|          dianzi col cavaliere di Genova e fosse gravemente ferito
39      V|        l'annunzio della sfida di Genova al capitano della Lega,
40     VI|         impresa del Finaro.~Come Genova avesse provveduto a radunar
41     VI|          podesterie. La città di Genova dava quattrocento balestrieri,
42     VI|      aveva fatto capo il Doge di Genova, per rafforzare l'esercito
43     VI|      quattrocento balestrieri di Genova calarono in bell'ordine
44     VI|      spingarde e dei falconetti. Genova, ad esempio, non ebbe bombarde
45     VI|          cose possono accadere a Genova e altrove. -~Le parole di
46    VII|   essendo Barnaba Adorno doge di Genova, avevano ingannato Sua Maestà,
47    VII|       promessa d'impadronirsi di Genova e darla a lui; e l'avevano
48    VII|       Questi erano odiatissimi a Genova, di guisa che sarebbe tornato
49    VII|         tardi ancora riseppe che Genova a Marco e ai cugini suoi
50    VII|         aveva scritto al doge di Genova, era egli inteso a difendersi.
51    VII|         tre podesterie intorno a Genova e dei vicariati di Spezia
52      X|       solo contro un campione di Genova e così por fine alla guerra;
53      X|        due campi del Finaro e di Genova, erano tutti figliuoli d'
54      X|         di possesso. Teneano per Genova, il Borghetto, a ponente,
55      X|       una galera li portò fino a Genova, ove il doge Giano Fregoso
56      X|         più oltre le armi contro Genova, per quanto tempo durasse
57      X|  Giustenice rimasero prigioni in Genova; e per gli uni e per gli
58    XII|          Congiuriamo, al Finaro; Genova è republica; vogliamo appartenere
59    XII|           vogliamo appartenere a Genova, perchè vogliamo la libertà.~-
60    XII|      libertà è un'ottima cosa, e Genova ve la darà; Ne ha da vendere;
61    XIV|          fazione sbandeggiata da Genova ed eletto doge Raffaele
62     XV|         Comanda la repubblica di Genova e noi siamo i suoi mandatari,
63    XVI|      quali, perchè fuorusciti di Genova e mortalmente odiati dai
64   XVII|         anno e mezzo di lotta.~A Genova, tenendosi certa la vittoria,
65   XVII|       fedeltà alla repubblica di Genova. E poi, ai quindici d'agosto,
66   XVII|     maggio, essendo già tratti a Genova come statichi cencinquanta
67   XVII|     finalmente dalle prigioni di Genova.~Chi vuol saperne di più,
68   XVII| godettero senza disturbo (poichè Genova, straziata dalle fazioni,
69   XVII| perdettero la pazienza, e mentre Genova ne pigliava ansa a tornare
70   XVII|     marchese e contro il doge di Genova, al tribunale del sacro
71   XVII|          lire alla repubblica di Genova. Questa a sua volta lo tenne,
72   XVII|        Finaro è un bel paese, ma Genova non gli sta di sotto, e
73   XVII|         su, mastro Bernardo! Con Genova a capo, si può far la Liguria,
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