Cap.

 1     II|        verbi grazia. Cascherano! bel nome! E lo sposo n'ha un
 2     II|          Orvia, se la è così, un bel malanno l'ho fatto! Ma già,
 3     II|     essere stato mai altro. E un bel giorno i vincoli della consuetudine
 4     II| rabbonire i Fregosi.~Ora, vedete bel caso, quest'oratore fu bensì
 5    III|         torto. Una forosetta, un bel tocco di donna, che non
 6      V|          dicevano i vecchi.~- Un bel garbuglio s'è fatto! - andava
 7     VI|     forze, chi assalta ha sempre bel giuoco.~A pareggiare le
 8     VI|         colpi al giorno erano un bel trarre, e ne ho detto le
 9    VII|         prego. Vedete intanto il bel frutto delle vostre fantasie;
10   VIII|       più naturale del mondo. Un bel viso, segnatamente se accompagnato
11   VIII|         Apollo dal Belvedere, un bel viso, io dico, ha sempre
12   VIII|        Farò di salire con questo bel forastiero sui merli. Chi
13   VIII|        egli non vedrà proprio un bel niente. Io le conosco, le
14     IX|        poverino; mandiamo questo bel chiavacuori in sua vece,
15      X|      anguillari divelti e il suo bel fico brigiotto, onore dell'
16      X|          di ritorno al Finaro il bel conte di Osasco. Aveva egli
17     XI| raccontare com'egli cambiasse di bel nuovo padrone, e questa
18    XII|       non dico di no. Sarebbe un bel colpo e il tentarlo piacerebbe
19    XII|          dell'Altino; ed ebbe un bel beccarsi i geti e dar l'
20   XIII|          n'era ancora lontano un bel tratto, e gli bisognava
21   XIII|            Io l'ho conosciuto da bel principio, quel villano
22   XIII|    assedio accennava a durare un bel pezzo, la congiura di Giacomo
23    XVI|  giustizia a tuo senno.~- Eh! un bel regalo! - borbottò il Picchiasodo
24    XVI|     Messer Pietro mi ha posto un bel carico sulle braccia! -
25   XVII|        regalo a lui e al Maso un bel gruzzolo di monete; colle
26   XVII|  prodezze comuni. Il Finaro è un bel paese, ma Genova non gli