Cap.

 1      I|         urto de' suoi fondatori. Senonchè, i genovesi parevano piuttosto
 2     II|         affetto paterno per lui.~Senonchè, un giorno (e' doveva pur
 3     II|        mostra ed amicissimo mio. Senonchè, la figliuola mia è troppo
 4     II|      restituite ai loro signori.~Senonchè Galeotto, il quale scorgeva
 5    III|         torreggiava il castello; senonchè, giunto ad un crocicchio
 6     IV|        redini del suo palafreno.~Senonchè, a lui, come un giorno ad
 7     VI|         faccende e gran rumori.»~Senonchè, stavolta i braveggiatori
 8    VII|         quattr'occhi col ferito. Senonchè, la povera Gilda sprecava
 9   VIII|   abbiano in tasca un po' tutti. Senonchè, soltanto gli sciocchi ardiscono
10   VIII|       lui fosse tutto una pania. Senonchè, a guardare madonna Nicolosina
11     IX| guastargli il suo primo disegno. Senonchè, per mandare ad effetto
12     IX|          lui, appollaiato lassù; senonchè, a mala pena s'avvide, al
13      X|     sotto il portone più vicino. Senonchè, questa guardia era efficace
14      X|          non ragionava poi male; senonchè, mostrava di conoscer poco
15     XI|         riuscir pari al bisogno, Senonchè, il punto difficile era
16     XI|        serrati addosso i nemici; senonchè, per questa medesima angustia
17     XV|          lei con tanto sussiego?~Senonchè, Tommaso Sangonetto non
18    XVI|         e pensò di essere udito; senonchè, quel rovaio indiavolato,
19   XVII|   Carcare sulla Bormida d'Acqui. Senonchè (vedete, egli c'è un senonchè!)
20   XVII|    Senonchè (vedete, egli c'è un senonchè!) un Alfonso II, o degenere
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