10-armat | arnes-capoc | capod-cor | coral-escon | escul-guatt | guelf-lenta | lente-numer | nunc-preme | premu-rimbe | rimbo-scriv | scroc-stacc | staff-urtan | urtar-zufol
                grassetto = Testo principale
     Cap.       grigio = Testo di commento

5002 VI | coi fatti di non averlo scroccato, il suo soprannome di guerra. 5003 XIII | ripetè mastro Bernardo scrollando il capo e battendo le labbra. - 5004 VI | esempio, fu egli il primo a scrollare con braccio poderoso i pali, 5005 XIV | fatta, giudicò che troppi scrolli sarebbero bisognati a schiantarle, 5006 I | i lettori possono, senza scrupoli di coscienza, chiamar di 5007 III | possiamo riuscire donzelli, o scudieri, meritarci le grazie segrete 5008 XII | anzi no, dico male, ha scuffiato, macinato a due palmenti, 5009 Ded | buone intenzioni, che io, scultore a mio modo, pongo oggi sotto 5010 IV | è la prova del vino. La scuola antica porta così. Ippocrate, 5011 VIII | e la più efficace delle scuole.~Il conte d'Osasco, dal 5012 XV | avventandosi all'uscio e scuotendolo vigorosamente.~- Salvo la 5013 V | l'aiuto dei famigli, per scuoter di dosso la polvere, ricusando 5014 III | dacchè non si ardisce di scuoterlo; ma perchè ci scalderemmo 5015 III | grave; ma tratto tratto scuoteva il capo e sbuffava a guisa 5016 VIII | faccia del Bardineto era scura, aggrondato il sopracciglio, 5017 V | in una tavola di pietra scuriccia, vedevasi scolpita l'arma 5018 VII | quando la tenera età, non che scusare, consentiva ogni dimestichezza 5019 II | di terre e castella. Ma scusatemi, messer Giacomino; e' son 5020 VII | intorno? - replicò ella sdegnata, guardandolo in aria di 5021 II | ostinatezza di Giano, si sdegnò grandemente il marchese.~- 5022 XI | adesso bisognerà darle una secchiata d'acqua, per la sete. A 5023 VI | mare, dov'erano tirate in secco alcune feluche e fregate 5024 VII | il dotto collegio, aveva secondato le cure del cerusico Rambaldo, 5025 III | posò l'archibugio e andò a sederglisi gravemente da lato.~- Ah, 5026 I | a tavola, sono andati a sedersi sul murello, per contemplare 5027 X | sera messer Barnaba Adorno. Sedeva egli a cena nel palazzo 5028 XIV | con piglio austero dal suo seggiolone per muovergli incontro, 5029 IX | anche i suoi luogotenenti si segnalavano in simili atti d'incredibile 5030 VI | intiera giornata. Quivi si segnalò Paolo Adorno, nipote di 5031 I | alto e l'ostro umilmente segnato nel basso. La strada di 5032 XVI | Colui che il Falamonica segnava a dito, era per l'appunto 5033 V | antichissimi tempi. I Romani segnavano in que' pressi una stazione 5034 III | intendiamo!), non fossero già segni bastanti! Ah, vedi? chini 5035 VI | signore di Osiglia, che segretamente se la intendeva coi Genovesi. 5036 II | che richiedesse fedeltà e segretezza a tutta prova.~Ragioni queste 5037 IX | borbottato Giacomo Pico, seguendola infino all'uscio; - va e 5038 III | di profonda amarezza. - Seguimi; or ora vedrai.~E senz'altro 5039 XI | meditando in cuor suo di seguir le pedate del balivo di 5040 XIV | occasione tu fossi il primo a seguirmi e negli scontri picchiassi 5041 VIII | di non essere il primo a seguirvi. -~Giacomo Pico, diede un' 5042 X | Galeotto si applaudì di aver seguitato il consiglio di Temistocle 5043 XIV | quattordici soldati che li seguivano su per la scala, ad uno 5044 VI | già accennato a suo luogo. Seicento fanti dovea fare il vicariato 5045 II | era andato, con che animo sel pensi il lettore. Si allontanava 5046 III | perdere la tramontana; la selvaggina mi piace, e se la mi capita 5047 V | intorno ai cinquanta, ma di sembianza più giovane, la mercè d' 5048 II | membra robusto e di belle sembianze, quantunque infoscate un 5049 XII | difficile a trovare che non sembrasse a tutta prima. Osservare 5050 XVI | mano sulle spalle. - Non mi sembrate troppo saldo sulle gambe.~- 5051 XV | nel petto, così forte che sembrava dovesse ad ogni colpo schiantarsi. 5052 IV | Io n'ho una mezza serqua seminati sulla pelle, e fo conto 5053 XVI | castigo, e nei lutti che si seminava d'intorno, attingeva una 5054 III | non belle, brutte, ma semplicemente volgari, potesse farlo apparire 5055 II | dimesticamente messer Giacomino, sendo egli venuto in tenera età 5056 V | infiammarsi, ma in pari tempo di senni umani e cortesi, quanto 5057 II | frasche. Mandò giù la ingrata sensazione di quel primo incontro con 5058 II | vedere ogni giorno, che ci si sente subito come stranieri alla 5059 XV | in soprassalto il ferito, sentendo il freddo acuto della lama 5060 VIII | solo aveva udito la sua sentenza da lei e veduto il suo fortunato 5061 III | capo e, per uno di que' sentieruoli che serpeggiavano lunghesso 5062 XII | meglio delle capre, ogni sentieruolo, ogni ciglione, ogni solco. 5063 XII | Campora, - Messer Pietro sentirà e risolverà secondo il suo 5064 I | paura. Vedrete, messere, sentirete che vino! Non fo per dire, 5065 IX | volta un martirio. Non l'hai sentita tu una spina nel cuore, 5066 IX | amato, tu, se non perchè sentivi in me un affetto che rispondeva 5067 IX | Imperocchè, vedi, io lo sentivo, di essere amato da te. 5068 XIII | la sua. - Tanto, non ci sentono, e l'ultimo di loro, con 5069 XII | col sommo delle dita un sentore, anzi una voglia, di baffi. - 5070 IX | quella vece, al dolore della separazione, quanto ella già appartenesse 5071 VI | poscia lo sforzo decisivo. Sepolti, per così dire, entro a 5072 X | fratello malamente ferito e sepolto ancor vivo dai genovesi; 5073 VI | cinquanta animosi soldati, che seppellirglieli sotto le rovine d'un castello 5074 VII | dai signori della lega, seppi che andavate sposa a questo 5075 XII | poi, che volea dire questa sequenza di prigionieri? Prima il 5076 III | castaldo, un procuratore, un ser faccenda, un ceccosuda. 5077 V | me che io fossi uomo da serbar la mia fede, e m'avete indicato 5078 III | nostro; eccoti la sorte serbata a noi, boni homines, uomini 5079 X | era che la Gilda, non pure serbava rancore contro la sua signora 5080 III | bandieraio della salmeria, serbavo la pancia pe' fichi. Brutta 5081 VI | di gennaio incominciò la serenata, come il Picchiasodo la 5082 IX | ultimo giorno di vita della serenissima repubblica.~Giunsero a notte 5083 XVII | andò furibondo a turbare la serenità d'un convito nuziale e afferrata 5084 XI | come un ladro in mezzo ai sergenti della giustizia.~- E adesso, 5085 IX | le sue mura comandavano i serpeggiamenti della via più faticosa che 5086 I | cui alcuni ceppi di vite, serpeggiando lunghesso i muri, erano 5087 V | onde, per una ripida strada serpeggiante sulla costiera del monte, 5088 XIII | l'avrei giurato! - gridò, serrando rabbiosamente le pugna. - 5089 VI | sotto la mano; frattanto serrava i panni addosso a quelli 5090 XIII | ambedue coll'amaro, l'una servendo a puntino, l'altra comandando 5091 XI | farla breve, del ragazzo che servì i due forastieri all'osteria 5092 XVI | la più parte, e innocuo servidorame, andò Giovanni di Trezzo 5093 I | spillare il migliore, per servir degnamente i due forastieri; 5094 XI | Buon per te che non lo servirai più. Vuoi restare con me?~- 5095 XII | questi pericoli che non serviranno ad altro fuorchè a ribadirgli 5096 I | giova. Per altro, a che servirebbe, lassù?~- Adagio a' ma' 5097 IX | averci divisi per sempre? Serviresti alla sua gelosia, non al 5098 XIII | l'ufficio, era andata a servirla nel suo spogliatoio, ma 5099 II | profferto all'amico, per servirlo, come dicevasi allora, di 5100 V | vostri comandi.~- Sì, puoi servirmi benissimo; - rispose il 5101 VII | dicevano che tante bastite non servissero a nulla; eppure, la mercè 5102 XIII | ionadattica non gli sarebbe servita a nulla col soldato in vedetta, 5103 VII | siete l'amico nostro, il servitor più fedele e più caro; mio 5104 I | quello che hai! -~L'oste, serviziato per indole e giubilante 5105 VIII | rispondergli che, ottocento sessant'anni prima di lei, un'altra 5106 VI | baluardo la bellezza di cento sessantatre nespole. Per una bombarda, 5107 VIII | lo avessero chiarito del sesso forte le basette che gli 5108 XV | voglion essere scale di seta, o nulla. Stia al fresco, 5109 V | erano riusciti alla porta settentrionale del borgo; d'onde, per una 5110 I | dalla cui apertura una severa ma bella veduta si affaccia 5111 VII | indietro un passo e guardandolo severamente. - Non amereste par avventura 5112 Ded | romani, colle sue torri severe, cogli archi a sesto acuto 5113 XII | quello della gioventù. Adesso sfa facendo la sua meriggiata 5114 XIV | contro quelle torri di pietre sfaccettate a punta di diamante, non 5115 XII | Calice, come è chiaro e sfavillante, sebbene già il piede vi 5116 XVII | ambedue come i nostri cuori, sfavillanti come i nostri occhi, generosi 5117 VII | Bardineto, che sentiva la sferza e non era d'indole da patirla, 5118 III | l'ira del tempo e doveano sfidarla altri quattrocento di poi, 5119 VI | sarebbe sincerato della sfidata condizione in cui era.~Antonio 5120 III | forse millequattrocent'anni sfidavano l'ira del tempo e doveano 5121 V | grosse. Pico aveva la spada a sfidò a duello il Fregoso. Egli, 5122 XIV | dal battifolle di Pertica, sfilano leggieri a guisa di ombre 5123 XIV | processione di ombre che gli sfilava da vicino, gli parve di 5124 VIII | si toccano leggermente, sfiorano col sommo delle ali la casta 5125 IV | Bernardo, e un sorriso venne a sfiorargli le labbra; ma fu pronto 5126 VII | Ottone. -~Un amaro sorriso sfiorò le labbra di Giacomo. Ferito 5127 III | rabbia nel vino, come a sfogarla in una mareggiata di sangue.~ 5128 XIII | ci avrebbe avuto gusto a sfolgorarli con quattro parole: «porto 5129 VI | sguisciarono in cantina e gli sfondarono le botti, che non ci avevano 5130 XIII | che proteggevano la porta, sfondata nel muro di fronte, in mezzo 5131 IV | piglio burlesco. - Non si sforacchiano mica le tue botti, la 5132 VI | potesse rendere al valore sfortunato, e mentre nel campo di San 5133 III | financo a quella che ci sforza di ridere. Cose che non 5134 V | del popolo!~- Rompe guerra sforzato; gli vincon la mano, al 5135 XI | quella grandine li colse e li sfracellò senza misericordia. Tosto, 5136 VI | se, mentre tu fossi qua a sfrombolare quella colombaia, come la 5137 XV | della ferita di Giacomo, e a sfrombolarle in pari tempo la sua prima 5138 VI | che lavorasse a cottimo, a sfrombolarne gli assalitori. Volavano 5139 I | Giano Fregoso mirava a sfruttare quello sdegno cittadino 5140 XV | ora, vedremo se ella mi sfugge. -~Così dicendo, Giacomo 5141 XVII | presenza il castello di Osasco, sfuggendo al nostro tema e, come potete 5142 XV | cercando la luce che gli sfuggiva. Mosse ancora le labbra, 5143 XV | bella schifa 'l poco, donna sgargiante, anima dell'anima mia.~- 5144 XVI | modo che il passo fu subito sgomberato. - Madonna, - proseguì allora 5145 XI | gente, lasciando libera e sgombra la via al nemico.~Obbedirono 5146 III | paese! - ripetè Giacomo Pico sgomentito. - E adesso....~- E adesso... 5147 VIII | spero non gli torneranno sgradite. Anch'io combatterò pel 5148 VIII | certi omaggi non tornano mai sgraditi alle donne! ma intendiamoci, 5149 V | Campora, che non avrebbe sgradito di paragonare la cantina 5150 II | al lontano amico avrebbe sgranchiato le gambe.~E la guerra stava 5151 XII | pisolare in un canto, aveva sgridato il paggio, ordinando che 5152 II | lui aspettava ansiosa; lui sgridava, se tardo a giungere per 5153 VIII | da uno sciocco, e con sguaiata maniera.~- Non vi offendete, 5154 III | un suo simile certe risa sguaiate che accompagnavano il repentino 5155 XIV | dar dentro, colla spada sguainata. Dietro a lui una frotta 5156 IV | già stavano colle spade sguainate, si fecero in mezzo dell' 5157 XV | nel lampo dei vicendevoli sguardi l'imminenza dello schianto 5158 VI | sparpagliarono qua e per la casa, sguisciarono in cantina e gli sfondarono 5159 V | alcuno dei vostri vicini che siasi più attentamente studiato 5160 VII | avere che amicizia per voi. Siatene amico, ve ne prego. Vedete 5161 V | ricevere ospiti d'allegrezza, sibbene messaggieri di guerra.~Era 5162 IV | le frasi, che gli uscivan sibilando dalle labbra contratte, 5163 X | discreto e va per le spiccie; sicchè, non temete ch'egli intenda 5164 IX | oramai teneva altre fila sicure, come a momenti dirò. Smesse 5165 I | fiancheggiata da quattro torri, che siede a custodia dei passi sottostanti. 5166 XI | mettendosi a tavola. - Siedi, amicone. Domani sarai l' 5167 I | da alberi frequenti, da siepi e casolari. Ma eglino, a 5168 V | abbiano a misurarsi in imprese siffatte con noi. Inoltre quando 5169 IX | a tentar la salita. Ora siffatti onori si lasciano volentieri 5170 XIII(14)| Nell'originale "sighiozzi". [Nota per l'edizione elettronica 5171 V | Genova.~Finita la lettera e sigillata colle armi del marchesato, 5172 V | intelaiature di legno e vetri sigillati col piombo, a mo' di losanghe, 5173 V | comandante della porta, veduto il sigillo coll'arme di Genova, avea 5174 V | nome antico del pari, a significare, non già la finezza dell' 5175 V | alla sprovveduta, vogliamo significarvi che dobbiate aspettar guerra 5176 V | salute.~ ~«Tutto quanto mi significate nella vostra lettera, magnifico 5177 V | appoggiata al pomo della spada, significavano le represse pugne dell'animo 5178 X | falde dell'Appennino, e signoreggiato da un Ansaldo Cicala, cavalier 5179 XI | con qualche pezzo grosso e sii soldato fedele! Voleva anche 5180 V | si sarebbe ricattata dei silenzi sforzati del messaggero 5181 XIV | suoi trecento fanti escono silenziosi dal battifolle di Pertica, 5182 V | tratto su d'una carretta simbolica da due leoni aggiogati.~ 5183 VIII | il caso, doveva riuscire simigliante il concetto.~- Chi altri, - 5184 IV | tal guisa a pari di quel simulacro della melensaggine.~- Orbene, 5185 X | parsa soverchia, epperò simulata) che madonna Nicolosina, 5186 XII | testimone del suo sonno simulato, avendo dovuto allontanarsi 5187 VII | era Nicolosina, onesta e sincera come un cavaliere senza 5188 VI | Marina al Borgo, si sarebbe sincerato della sfidata condizione 5189 XVII | noi quello di Coronata; sinceri ambedue come i nostri cuori, 5190 XIII | Madonna! - gridò tra i singhiozzi14 che le facean nodo alla 5191 Ded | rara fortezza d'animo e singolar gentilezza di costume. O 5192 II | era la famiglia dei Pico; singolarmente caro a Galeotto il loro 5193 XIV | iraconde e le armi erano sinistramente illuminate dalla torbida 5194 X | per infino a settembre? Sissignori; ma badate, gli è come a 5195 V | ampio salone, che appariva situato nel mezzo del castello, 5196 XI | tutto raumiliato, lavorava a slegarlo, soggiunse:~- Che te ne 5197 XIV | armi, battessero de' piedi sll'impiantito d'un corridoio 5198 X | guidò il fiore de' suoi a sloggiare il nemico da Gorra. E cotesto 5199 VII | giorni non avesse pigliato la smania di restar solo, almeno per 5200 XI | strette, si scontorceva e smaniava, ma invano; due maledetti 5201 IX | valore, a lei dello tue smanie amorose? Egli è il tuo signore, 5202 XVII | dato il Borgo alle fiamme e smantellato il castello. Ed altro narra 5203 VII | teneano più fede.~Non si smarrì tuttavia, non si perdette 5204 IX | facendogli palese il suo smarrimento.~Giacomo seguitava a parlare. 5205 IV | Ma egli non era uomo da smarrirsi per così poco, e trovò subito 5206 XV | ritrovò in un subito le forze smarrite.~- Voi non uscirete di qui! - 5207 IX | sicure, come a momenti dirò. Smesse adunque il pensiero d'inseguire 5208 II | dei Doria verso di noi; smettano dunque di ricordare l'antica 5209 IV | addosso all'ostiere.~- Orsù, smetti, alla croce di Dio, - gridò 5210 VII | nella strombatura d'una smilza finestra, dond'egli beve 5211 II | che avevano di soverchio sminuzzate le forze di que' discendenti 5212 VI | mazza, oppure una picca di smisurata lunghezza. Dicevansi tavolaccini 5213 VI | ferro, portati da cavalli smisurati e coperti anch'essi di ferro, 5214 II | passi dal borgo, perchè smontano essi da te?~- Eh, l'ho detto 5215 II | ho detto ancor io; perchè smontare da me? Ma che volete, messer 5216 XI | ricattava con certi suoi lazzi, smorfie e marachelle degne d'una 5217 VII | convulsi di quella labbra smorte, che per lunga pezza non 5218 VII | andarsi a posare sul viso smorto di lui!~Che pensare di ciò? 5219 XIV | parecchi dei capi si erano smossi dai loro alveoli di piombo. 5220 XII | dirmene, si sa, non lo si snocciola così su due piedi e a labbro 5221 VII | celestiali e ammantata di tanta soavità, di tanta amorevolezza pietosa. 5222 IV | piccino, e di tanto in tanto socchiudeva gli occhi, quasi per non 5223 XV | fermò titubante. L'uscio era socchiuso e la luce trapelava dal 5224 VII | adunque lo scorno patito, soccorrendo il Finaro contro i Fregosi. 5225 XI | pietosamente si recava a soccorrere i caduti, era stata colta 5226 XIV | la bontà del tessuto non soccorresse, la fune si ruppe, e il 5227 XIV | Antonio, per carità, soccorretelo; andate con lui. Io già 5228 XVI | in mezzo i mal capitati soccorritori. Violento fu l'urto, e più 5229 VI | cavaliere; daga, e spada soda, lancia a posta sul piè 5230 XVI | ginocchia, e notato con grande soddisfazione di non essersi levato di 5231 II | l'offesa; non così poter sofferire che Giorgio e Galeotto s' 5232 VII | l'essenziale.~Gran danni soffersero i fanti delle tre podesterie 5233 XIII | rovaio che già cominciava a soffiare dalle gole di Rialto, addensando 5234 XIV | vicino e di fronte, aveva soffiata quella calunnia negli orecchi 5235 IX | fama, dando egli stesso una soffiatina nella tromba di questa compiacente 5236 IX | Alle inattese parole e al soffio infuocato delle labbra di 5237 III | tra le palme, tentando di soffocare un singhiozzo.~- Tommaso 5238 III | non so perchè; vedo che soffri; sono il tuo medico e ti 5239 IX | mi è più caro morire, che soffrir come faccio da un'ora. -~ 5240 IX | bella, così; e lo amava, e soffriva per lui.~S'inginocchiò, 5241 II | doversi ai Genovesi, e come soggetta e come venduta. Sai esser 5242 III | accetto di me, ma sempre come soggetto, ai signori del luogo. A 5243 IV | sua presenza può tenere in soggezione gli avversarii. Capisco 5244 III | casa nostra! - replicò sogghignando quell'altro. - Casa dei 5245 VII | battaglia dagl'Inglesi invasori; soggiungeva essere egli stato mai sempre 5246 XIII | lettori conoscono. Varcata la soglia e l'androne, dove gli parve 5247 XIV | d'un sonno leggiero, come soglion le donne e gl'infermi. In 5248 XII | stringendosi nelle spalle. - Avrò sognato ad occhi aperti,~E tornò 5249 III | nella mota comune, quel sognatore, quel pazzo, che cavalcava 5250 III | altre castella nel paese dei sogni?~- Sì, canzonami, lingua 5251 XV | grazia! Voi mi vendete il sol di luglio, mia bella ritrosa. 5252 XII | sentieruolo, ogni ciglione, ogni solco. Quante volte non le aveva 5253 XVI | glielo daremo noi, in lire, soldi e danari. -~Poco stante, 5254 V | di tanto ha cresciuto la solennità della sfida, mandandola 5255 X | balestrieri nemici, che solevano stare in agguato alle falde 5256 Ded | gustare la poesia delle solitudini. Il culto delle antiche 5257 XVI | mastro Bernardo e il Cappa, sollecitati i loro uomini, s'inerpicarono 5258 IX | marchese Galeotto aveva sollecitato per modo il passo de' suoi, 5259 XIV | la voce del Campora, che sollecitava i più tardi.~- Son fritto! - 5260 VI | dovettero dare indietro solleciti e sparpagliarsi pei campi; 5261 IX | per sostenerla meglio e sollevarle la testa, ma più, ancora 5262 IV | Sangonetto da piedi, lo sollevarono riguardosamente da terra 5263 IV | sorreggeva il ferito; - sollevatelo un pochino, e mettetegli 5264 VIII | ma col cuore un tal po' sollevato, scende la scala dell'Alfiere.~ 5265 XIV | quali, detenne cento venti some di mercanzia di gran valuta, 5266 VIII | piacere ad altri chi non somigli in tutto o in parte all' 5267 VI | delle solite a farsi in somiglianti occasioni; capace era e 5268 XIII | mastro Bernardo, faceva somigliare il bravo ostiere soldato 5269 VIII | dialogo, che doveva tornarle sommamente spiacevole.~Il lettore sa 5270 VI | dire che potesse giudicare sommariamente. E così fece messer Giorgio 5271 V | dalla Signoria Vostra con somme offese negli anni trascorsi; 5272 XIV | nemico? - chiese Galeotto sommessamente ad Antonio.~- Chetatevi, 5273 IX | suggellato il patto della mia sommessione. Per questo sangue, dolce 5274 V | tornato a Genova e salito ai sommi onori della repubblica.~ 5275 VI | ciascheduno Giovanni da Cuma, Soncino Corso e Carlo del Maino; 5276 XII | conto di schiacciare un sonnellino, in onore dell'ospitalità 5277 XIV | dormiva tranquillo i suoi sonni. E se non era che Santino 5278 X | in quella vece allegre e sontuose nella chiesa di san Biagio, 5279 I | che cominciava allora a soppiantare le terre cotte di Majorica), 5280 VII | arditamente i pericoli, ma a sopportare con fermezza i danni della 5281 X | di Rialto.~Cotesto fu un sopraccapo non lieve per Galeotto; 5282 XV | la cortina pendente dal sopraccielo impediva la via alla luce 5283 IV | Pietro ristette, spianò le sopracciglia, che s'erano a tutta prima 5284 VIII | era scura, aggrondato il sopracciglio, il labbro chiuso, il portamento 5285 IX | fingendosi mandato dal sopracòmito della anzidetta galèa, li 5286 VI | facean ressa al palancato, sopraffatti da quella pioggia di fuoco, 5287 XI | morto e un altro ferito; ma sopraffatto dal numero, non aveva potuto 5288 XII | un atto di accorgimento sopraffino, che a messer Pietro Fregoso 5289 XI | dei nemici.~Fortunatamente sopraggiunse il marchese Galeotto, che, 5290 X | suo farsetto, con tanto di soprascritta al capitan generale. «A 5291 X | inforcatura il Borgo, la vetta soprastante di castel Gavone e la roccia 5292 III | volgarità del compagno pigli il sopravvento sulla fibra umana (già, 5293 XIII | al punto di toglierle la sopravveste, la sua anima candida non 5294 X | ma badate, gli è come a sorbire un uovo fresco; l'autore 5295 VI | per non veder passare i sorci; e frattanto si struggeva 5296 X | morirono due altre donne, sorde e mute dalla nascita, le 5297 XVI | guisa; il furore è cieco, e sordo per giunta, e la prudenza, 5298 I | al castello. Mia moglie è sorella della madre di Gilda, la 5299 X | di montagna presso alle sorgenti del Calice, e lasciando 5300 I | sparsa sui greppi che gli sorgevano intorno, e per le valli 5301 XVII | per quella dei vini. Quel sornione di mastro Bernardo scovò 5302 VI | Vigna Donna.~ s'ingannava. Sorprese e rovesciate la scolte, 5303 VIII | Per altro, non fu molto sorpreso da quella improvvisa venuta. 5304 VII | le si accostò, come per sorreggerla.~- Non mi toccate! - gridò 5305 IV | poscia al Sangonetto, che sorreggeva il ferito; - sollevatelo 5306 VIII | Nicolosina del Carretto. Voi sorridete? È bello ora il vostro sorridere 5307 II | d'un fiato.~Messer Pietro sorrise, salutò e spinse il cavallo 5308 V | bisbiglio d'approvazione e certi sorrisi mal rattenuti commentarono 5309 IV | gliene fece andar giù una sorsata.~- Guardate; questa è la 5310 V | calarono a Pertica, dove sorse appunto il castel Gavone, 5311 XIV | e delle lenzuola ancora sospese al davanzale,~- Ah, ah! - 5312 VI | sconcerta sempre e fa rimanere sospesi.~Ora, l'incertezza non garbava 5313 XIII | Volevo domandare se si sospetta per avventura di lui. Sono 5314 II | Galeotto era ben lungi dal sospettare che nuova specie di fantasie 5315 X | sopra e gli assediati non ne sospettarono punto. Mercè quel trapasso, 5316 XIII | che da lunga pezza ella sospettava, e che, paurosa o magnanima, 5317 X | fuga dei Greci da Troia e sospettò d'una insidia. Ma dov'era 5318 I | della sua terra lo facea sospettoso per giunta. E qui cade in 5319 III | aria lo dici! e con che sospirone di rincalzo! - esclamò Tommaso, 5320 X | vasellame e mandando ogni cosa sossopra.~Parecchi dei commensali 5321 IX | lui.~S'inginocchiò, per sostenerla meglio e sollevarle la testa, 5322 VII | al corpo, mentre da solo sosteneva l'assalto di cinque nemici. 5323 XIII | innanzi, con un tal poco di sostenutezza, a vestir la padrona. Ma 5324 Ded | raccontar questa dello assedio sostenuto dai vecchi marchesi del 5325 XV | ad una donna, per una sostituzione di donna. Pensò brevemente, 5326 VI | sua forma più antica, che sottentrò ai màngani, ai trabocchi, 5327 XVI | essere almeno quattro palmi sotterra. Pure, gli bisognò fare 5328 IV | malvasia, e attraverso alla sottil parete di vetro i suoi occhi 5329 IX | tirato a con quelle arti sottili che le sue pari conoscono, 5330 XI | fretta, per cansarsi da un sottonsù che gli era scoccato senza 5331 XIV | assedio intorno alla città sottoposta, non ne concedevano loro 5332 I | torri di Castel Gavone e i sottoposti declivii, risplendono al 5333 X | amore di brevità, e perchè sottosopra tutti compagni, tralascio 5334 IX | nel fianco d'una rupe a sottosquadro, non teme insidia di cacciatori 5335 VIII | mura e le torri del borgo sottostante. E cinque o sei di questi 5336 I | siede a custodia dei passi sottostanti. Veduto a quella distanza, 5337 XVI | egli non può altrimenti sottrarre ad un castigo esemplare 5338 II | altro stesso, mandava di sovente d'una in altra villata a 5339 VIII | tuo braccio non saranno soverchi. A voi, conte e figliuol 5340 VI | imperversare di tante fazioni e il soverchiare di tante tirannidi. Piccoli 5341 VIII | istante; ma il desiderio aveva soverchiato la ragione, e si era mosso 5342 XIII | di voci lontane, tanto le soverchiava la furia del vento. Era 5343 XI | prove di fortezza non erano soverchie. Il Finaro reggeva a stento 5344 III | instabile e non c'è da far conto sovr'essa; meglio un nobile di 5345 V | afforzando sempre più il castello sovrastante.~Dicevasi castel Gavone, 5346 XII | con desiderio infinito le sovrastanti colline, di cui conosceva, 5347 IV | intenzione del feritore, doveva spaccargli la testa, corse veloce con 5348 XIII | che il Pico se ne potesse spacciare con un duello, dopo la presa 5349 VI | le mura del Borgo. Simili spacconate eran comuni in que' tempi. 5350 I | ci avessero il ruzzo di spadronare in casa d'altri. Ma vedete, 5351 XVII | dopo vi si allogarono gli Spagnuoli, per avere una rada sicura 5352 I | giunsero davanti al portone spalancato, che lasciava scorgere un' 5353 IV | ciglia, strabuzzò gli occhi, spalancò la bocca ad un grido, e 5354 III | archibugio e se lo gittò in spalla; con un colpo della palma 5355 II | rivendicata in libertà non avrebbe spalleggiato i nemici della repubblica 5356 XIII | le mura del castello, si spandeano per le sale.~La Gilda raccolse 5357 XVI | guidato dal Cappa, che spandendosi per le sale e non pensando 5358 IV | mastro Bernardo, non mi spandere il vino; e' sarebbe peccato 5359 XII | le giravolte a due o tre spanne dalla secchia. Bisognava 5360 II | che facean capolino dallo sparato, insieme colla punta d'una 5361 IX | lagrime che io t'ho fatto spargere poc'anzi. Dimmi, Gilda, 5362 XII | allo sprone. -~Intanto, si spargeva tra i crocchi la voce che 5363 XIII | Gilda, poichè l'ebbe veduta sparire per quella fuga di sale, 5364 XII | suo aguzzino, il cui capo spariva dietro le spalle, incurvate 5365 XIV | afferrando il davanzale, sparivano prontamente nel vano. I 5366 VI | aveva, quei furfanti si sparpagliarono qua e per la casa, sguisciarono 5367 VI | dare indietro solleciti e sparpagliarsi pei campi; intanto una torbida 5368 X | chinandosi a terra, dov'erano sparpagliati tra i cocci gli avanzi della 5369 XVI | Trezzo e i mastri di legname, sparsi nei dintorni, lavoravano 5370 I | Aleramo, l'eredità sua andò spartita in tre figli, e l'ultimo 5371 XIV | freddo il povero Falamonica. Spartiti in dieci bandiere, ognuna 5372 V | nel qual tempo, per la spartizione avvenuta fra i tre figli 5373 XIII | dove rimase, ansante e spaventata, in ascolto.~ ~ ~ ~ 5374 X | griderà qualche lettore spaventato; siamo a mala pena in febbraio 5375 I | tavola, - temevo non aveste a spazientirvi e a prendere in uggia l' 5376 IV | Vattene, allora! - ripiccò spazientito il Bardineto1.~- Ma.... 5377 VI | Bene per moneta, o grazia speciale, si consentiva al comandante 5378 | specialmente 5379 XI | per malagevoli sentieri a specolar quelle vette, lo vide formicolar 5380 X | occhio destro, mandò lui a specolare lassù, se c'era verso di 5381 IV | poco, e trovò subito uno spediente da rimediare allo sconcio.~- 5382 XVI | capitano si giova di tutti gli spedienti e accoglie ogni servizio 5383 II | Genovesi, aveva disegnato di spedire Giacomo Pico alla torre 5384 V | Lega, perchè incontanente spedisse gli aiuti promessi al Finaro.~ 5385 V | negozio richiedeva la massima speditezza nel messaggero e pari conoscenza 5386 IV | conseguenza col passo più spedito di prima, si fece innanzi 5387 VI | tornano indietro.~Comandava la spedizione Francesco del Carretto, 5388 XIV | cautamente, ma senza, poter spegnere affatto il suono dei passi 5389 XVI | proprio nel punto che si spegneva la lampada. Egli stesso 5390 III | ogni loro bisogno, come si spende un castaldo, un procuratore, 5391 XVII | signoreggiarono il marchesato, spendendovi tesori, fino al 1713; nel 5392 VI | il tempo soverchio che si spendeva a caricarle, ed anche in 5393 III | buona pasta, ti adoprano, ti spendono in ogni loro bisogno, come 5394 XV | di aprir la finestra e di spenzolare allo ingiù la lunga e salda 5395 XII | secchia. Bisognava dunque spenzolarsi sull'orlo del pozzo e allungare 5396 IX | più spedite le mani, e spenzoloni fece le bracciate di due 5397 II | guadagnar tempo, o perchè sperassero di smuovere dalla lega alcuno 5398 III | ho domandato che cosa tu sperassi per lo addietro da lei: 5399 IV | di quella nuova e non più sperata ventura, corse sollecito 5400 X | Giustenice che fino allora aveano sperato soccorsi, e che da due giorni, 5401 II | in Lombardia, d'onde più speravano aiuto in quel loro bisogno, 5402 III | in quella vece che cosa speri adesso, poi che ella ti 5403 III | consideriamola ignuda. T'hanno sperimentato di buona pasta, ti adoprano, 5404 XI | assediante. Il Castagnola sperò di venirne a capo, facendo 5405 III | dargli l'alloggio e fargli la spesa, uno o più giorni dell'anno, 5406 I | con lui, o dal medesimo spesseggiar dei messaggi argomentasse 5407 VI | breccia i difensori, facendo spesseggiare colà i colpi d'artiglierie 5408 IV | da lasciar credere ad uno spettatore inesperto che egli non facesse 5409 XI | stizzito, - e a noi due spetterebbe la taglia.~- Eccoti la taglia, 5410 XV | immobile, bianca come uno spettro, di rincontro al tappeto 5411 I | sta scritto a lettere da speziali: «Fermatevi all'Altino; 5412 IX | condurmi in mal punto, e spezzare il tuo povero cuore. Imperocchè, 5413 II | nonnulla si è malamente spezzata.~Per altro, egli non era 5414 IV | che così parlava a frasi spezzate, come voleva lo stato dell' 5415 VII | una donna non brutta, spiacente, e non incomincia a coniugarle 5416 VIII | doveva tornarle sommamente spiacevole.~Il lettore sa che la Gilda, 5417 V | tirannia non attecchisce sulle spiagge; però non si sta molto ad 5418 VI | genovesi e colle partigiane spianate venivano incontro a quelle 5419 VI | I Finarini, che stavano spiando tutto ciò dalle loro beltresche 5420 IV | messer Pietro ristette, spianò le sopracciglia, che s'erano 5421 XII | al nemico, gli dette un spianta gagliarda, che lo fe' andare 5422 I | sulla sua rupe, in atto di spiare intorno e meditare da qual 5423 VII | occasione, poi, egli l'aveva spiata con tanta cura, attesa con 5424 VIII | soltanto gli sciocchi ardiscono spiattellarlo sul volto ad una sconosciuta 5425 VII | dirittura con questa e dirle spiattellato: madonna, io muoio d'amore 5426 VIII | di padre. Nicolosina, che spiava attentamente, quantunque 5427 I | per l'appunto incomincia, spiccandosi dall'altura del Settepani, 5428 XII | che aveva avuto cura di spiccare dai due capi del suo strumento 5429 XV | su lei, e le sue mani si spiccarono dall'uscio che avea ceduto 5430 XV | cui si erano un istante spiccate. Ma non fece più in tempo 5431 X | esercito nemico, tanti furono spiccati quel per mettere le fiorite 5432 X | maestoso fico dond'egli spiccava ogni anno cinquecento dozzine 5433 I | erano da scalco, faceva a spicchi il pollo infilzato nel forchettone, 5434 II | prego messer Giacomino, spicciatevi; - soggiunse egli tosto, 5435 XII | approva. Il vostro è più spicciativo, non nego; ma abbiatelo 5436 I | alta voce, in quella che spicciava le sue faccende. Il Maso, 5437 X | autore è discreto e va per le spiccie; sicchè, non temete ch'egli 5438 XVI | si è sempre fatto delle spie, dei disertori e dei furfanti 5439 VI | luogo dove non potrei certo spiegare tutta la mia gente in battaglia?~- 5440 XII | di gittare, o di bere.~- Spiegatevi meglio; ci vedo buio pesto, 5441 III | ridere. Cose che non si spiegherebbero altrimenti, senza questa 5442 XVII | ne versate dell'altro, mi spiegherò ancora meglio. Grazie infinite! 5443 I | di questa valuta. E ciò spieghi la meraviglia della contentezza 5444 X | inaspriti in quella giostra spietata, che da tanti anni avevano 5445 XIII | messere Antonello e gli spiffero ogni cosa.~Mastro Bernardo 5446 III | strada maestra, con quel fare spigliato e contento di chi s'è sciolto 5447 IX | incertezza dei difensori, spignendo quanti più poteva sui merli; 5448 XV | chiuse le mani intorno agli spigoli, mostrava negli atti e nello 5449 I | aver detto la sua, andò a spillare il migliore, per servir 5450 IX | Non l'hai sentita tu una spina nel cuore, quando mi udivi, 5451 XI | perchè i balestrieri lo spingeano da tergo, incalzati com' 5452 XI | lungo tratto mescolati si spingevano sotto le mura, mettendo 5453 III | rode il freno d'acciaio, e, spinte o sponte, si tira il carro 5454 VI | i braveggiatori s'erano spinti troppo sotto, e balestroni, 5455 IV | guardava con certi occhi da spiritato!~Così perdette la ciarla 5456 IX | e trarre a fior di virtù spirituale questo che è sempre ne' 5457 VIII | frattanto il marchese, a cui splendevano d'inusata luce i grandi 5458 VIII | la Beatrice di Dante, o splendida di consapevoli vezzi come 5459 VIII | ozi antichi e delle memori splendidezze dal castello Gavone.~A un 5460 V | giudice e padrone, che è splendore e difesa dei giusti e terror 5461 VII | esempio, e l'alterezza, spogliate di quella grazia languida, 5462 I | stagione inoltrata apparivano spogliati di fronde. L'insegna, poi, 5463 XIII | andata a servirla nel suo spogliatoio, ma più rigida e più taciturna 5464 I | aiuto al marchese Guido di Spoleto.~Di questo Aleramo, che 5465 III | freno d'acciaio, e, spinte o sponte, si tira il carro simbolico, 5466 XII | disse il Falamonica, sporgendo un braccio dietro di . - 5467 I | poi, era un ramo di pino, sporgente sull'angolo dell'edifizio, 5468 III | si lasciò cadere sulla sporgenza d'un masso che ingombrava 5469 IV | indietro colla persona, sporgeva tuttavia la mano per prenderlo, 5470 XVI | que' massi biancastri che sporgono fuor della ripida costa, 5471 VIII | passo verso di lui e gli sporse amichevolmente la mano. 5472 V | caditoie aperte sotto gli sporti, donde all'occorrenza si 5473 IX | appoggiarla a dirittura contro lo sporto di un torrione, e con atto 5474 IV | ambizione! Credersi degno di sposare la figlia del marchese!... 5475 XII | sappiamo che la ci ha poi sposato il suo conte di Cascherano, 5476 XV | letto le sostenne il fianco spossato.~Il Bardineto la vide e 5477 X | proseguir cammino su Noli e Spotorno, per rifarsi al campo di 5478 XIV | Antonio Porro afferrò le spranghe e le scosse con tutto il 5479 VII | Senonchè, la povera Gilda sprecava ingegno e fatica; Giacomo 5480 VI | condurli allo stremo, senza spreco de' suoi. Il Picchiasodo 5481 I | lettere dell'alfabeto, ne spremerò tutto il sugo) si alza il 5482 I | volgendosi a messer Pietro e sprofondandosi fino a terra, - la grazia 5483 IV | osteria dell'Altino; indi, spronato il cavallo, si mosse verso 5484 VIII | vermiglio; per un paggio, se gli sproni d'oro che gli fregiavano 5485 XIII | fu scavalcato, così, alla sprovvista, e non s'addiede del tiro 5486 IX | ancor madida degli ultimi spruzzi del nembo. Era bella nel 5487 IV | aveva aperto la via ad uno spruzzo di sangue. Balenò un tratto 5488 II | l'avrebbe da starsene a spulciare il gatto? È bella, è savia, 5489 IV | passi al suo palafreno. - E spulezzami tosto, o ch'io lascio al 5490 X | accettevoli ai condottieri, spulezzavano tosto; e talfiata anco passavano 5491 XVI | nascondere un sorriso che gli spuntava già sotto i baffi. - Dal 5492 IV | avuto tempo A pigliare lo spunto. -~Mastro Bernardo, tutto 5493 III | vassalli. Il notaio David, lo sputasentenze, nel cui studio ho passato 5494 III | marchesato, e cui non piace la sputi. Ruvida di modi, non nego, 5495 VI | cervello, non ci verranno a squadronare i genovesi; e dopo tutto, 5496 X | Giacomo suo cugino a meno squallida prigionia nel castello di 5497 XI | artiglierie. - Vedi che squarcio! E come son ruzzolati! Ne 5498 VI | le mura un araldo. Allo squillar della tromba, Antonio Del 5499 IV | spoglie, e si potrebbe anco stabilire il riscatto del vinto; Ma 5500 V | bambinerie), ma dall'essere colà stabiliti i confini tra gl'Ingauni 5501 III | gran mercè se alla seconda stacciata riescono a darti cruschello.


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