Atto, scena

 1     1,   1|          dolori.~Forca. Buon dí, padrone.~Pirino. O Dio, che amara
 2     1,   1|         in questa vita.~Forca. O padrone, è caduta una lettera dalla
 3     1,   3| volendomi per amante, mi ará per padrone. Ma toltone che sia un poco
 4     1,   3|          lui, servo degno di tal padrone.~Dottore. Mi vo' partire;
 5     1,   4|       bisogna trovar la pecunia, padrone.~Pirino. Non è giorno che
 6     1,   5|    pedagogo sarebbe stato il mio padrone!).~Filigenio. Cosí, al contrario,
 7     1,   5|        te ben, !~Forca. Vengo, padrone.~Filigenio. Come serpe all'
 8     1,   5|        Signor no, signor , eh, padrone.~Filigenio. Che «signor
 9     1,   5|          scalza).~Filigenio. Che padrone? mi fai del balordo; che
10     1,   5|  penitenza. Ma alfin voi sète il padrone, vo' piú per voi che per
11     2,   2|       Panfago.~ ~Forca. Fermate, padrone: che volete fare?~Pirino.
12     2,   2|       per me tornare i danari al padrone.~Pirino. Perché farmi stentare
13     2,   3|         fare.~Forca. Lo ci dirá, padrone.~Panfago. Perché cosí faresti
14     3,   1|        lo schiavo deve pregar il padrone.~Pirino. Ecco la casa.~ ~ ~ ~
15     3,   2| contentate di darmi, cosí il mio padrone desia la vostra amicizia.~
16     3,   2|          parrá di servire non un padrone, ma mio padre.~Mangone.
17     4,   4|         Panfago, Muto.~ ~Filace. Padrone, ho ritrovato costui nascosto
18     4,   6|    generositá dell'animo del suo padrone.~Pirino. Dove è vero amore,
19     4,   6|       lusinghe e inganni.~Forca. Padrone, questo non è tempo da scherzi:
20     4,  10|           romperai in un altro). Padrone, voi mi avete per un tristo,
21     4,  10|      esser stimato buono dal tuo padrone, bisogna rubbarlo, assassinarlo
22     4,  10|       comprata per lui.~Forca. O padrone, avete avuto gran torto
23     4,  11|    informazione.~Forca. Vedrete, padrone, che tutto sará falsitá
24     4,  11|   favorito.~Forca. Che vi dissi, padrone?~Alessandro. Vo' scoprirvi
25     4,  11|         v'ho stimato mio padre e padrone, a termini cosí fatti.~Filigenio.
26     5,   3|        gli disonesti assalti del padrone, se ne fuggí di casa sua
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