Atto, scena

 1     1,   5|        furbi del mondo.~Forca. (Giá è entrato nelle mie lodi,
 2     1,   5|         Come serpe all'incanto. Giá sleghi lo sacco delle bugie
 3     2,   1|     avessi compassione; però di giá vattene, ch'io me la torrei
 4     2,   2|   credibile come quella, perché giá mezza la credeva, e v'era
 5     2,   2|         in casa vostra.~Pirino. Giá comincio ad intendere. O
 6     2,   6|         certi amici.~Filigenio. Giá l'hai trovata. Dici che
 7     3,   7|        quaranta in cinquanta, e giá li voleva portare in Ispagna;
 8     3,   7|     Maltivegna.~Panfago. A te è giá venuto il male, e ti ricorderai
 9     4,   3|         Dottore. Tu l'hai avuta giá. Ma perché non cominci il
10     4,   4| toccherai delle busse.~Mangone. Giá ti è stato detto due volte;
11     4,   5|    Ascolta quanto dico.~Forca. (Giá espugnata la fortezza e
12     4,   5|       son di natura sospetti, e giá del fatto v'è in sospetto;
13     4,   5|       a' vivi, ho preso animo e giá con la speranza abbraccio
14     4,   7|       di queste cose: l'error è giá fatto; delle strade cattive
15     4,  10|         non ve l'abbi attaccata giá; e faccia Dio che il mio
16     4,  10|      perché sète stato aggirato giá.~Filigenio. Sempre tu meschi
17     4,  11|        Alessandro. Ditemi se di giá avete comprato lo schiavo
18     4,  11|      Filigenio. L'avea comprato giá e ridotto a casa; poi, venuto
19     5,   1|       faremo.~Forca. Eccolo che giá viene.~Panfago. Quel maledetto
20     5,   2|        son Isoco, e mia moglie, giá morta, era detta Galasia.
21     5,   5|    elezione, ché se l'ha eletto giá; anzi una cosa vi fo saper
22     5,   7|       che non sia mia figlia, e giá m'accorgo che allo splendor
23     5,   7|        figlia.~Dottore. Figlia, giá son certificato da tutti
24     5,   7|  comandate.~Melitea. Forca mio, giá è tempo di riconoscerti