Atto, scena

 1     1,   1|         istessa febre. Se lo sai meglio di me, perché farmelo dire?
 2     1,   3|     tempo, del resto non sono io meglio di lui in tutti i conti?~
 3     1,   3|        morirá; e il padron non è meglio di lui, servo degno di tal
 4     1,   5|      Forca. Rubbargli a voi come meglio potrá.~Pirino. (Ecco che
 5     2,   2|          per amor di Dio.~Forca. Meglio sará per me che non m'impacci
 6     2,   2|          siamo al medesimo. Sará meglio per me tornare i danari
 7     2,   2| intendere. O bello inganno! e il meglio che abbia, è che ha del
 8     2,   3|  informato.~Forca. T'informaremo meglio di una scarpa. Su, finiamola.~
 9     2,   5|          e non è altro che sappi meglio di lui i negozi di mio figlio,
10     3,   5|          comprato un schiavo piú meglio assai di quello che m'avete
11     3,   5|         Io non mi doglio di quel meglio, ma che tu con questo meglio
12     3,   5|     meglio, ma che tu con questo meglio mi vogli impiccar per la
13     3,   6|      carezze, ho stimato che sia meglio per te venderti a lui. Dimmi,
14     3,   6|        l'animo. Ma poiché vi par meglio vendermi a questo gentiluomo,
15     3,   6|       gentiluomo, a me par ancor meglio, poiché quello che piace
16     4,   3|       vengon le risa. Fa' cercar meglio per la casa se forse Melitea
17     5,   3|           non avria potuto esser meglio allevata nella vostra istessa:
18     5,   4|         cosa si pubblicará; e il meglio sarebbe la secretezza possibile.
19     5,   5|         meco; perché non so come meglio si possa rimediare all'acerbitá
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