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Alfabetica [« »] pirinaica 1 pirino 253 piscio 1 piú 181 placa 1 placarti 1 plebei 1 | Frequenza [« »] 208 da 193 panfago 184 filigenio 181 piú 179 le 169 dottore 165 ma | Giambattista Della Porta La Carbonaria Concordanze piú |
Atto, scena
1 1, 1| non fate prova qual sia piú duro o la schena o il bastone: 2 1, 1| portar le carni sempre di piú colori de' panni d'arazzi. 3 1, 1| castigo e non se ne parli piú.~Forca. Ve lo darei per 4 1, 1| la mia fé di non toccarti piú mai.~Forca. Avete giurato 5 1, 1| Pirino. All'infermo dá piú noia l'aver a raccontare 6 1, 1| caro, che non vive uomo piú scontento di me sovra la 7 1, 1| quelle offese non mi sien piú dolci di quante dolcezze 8 1, 1| Non posso intender piú, sono intenerito di sorte 9 1, 1| amaritudine. Io sto in vita assai piú amara della morte. Ahi, 10 1, 1| di cui gli occhi luceno piú d'ogni sole? e dove tu non 11 1, 1| essere d'altri hai voluto piú tosto esser della morte; 12 1, 2| amor lavora, batte e cava piú scudi d'ogni martello.~Filace. 13 1, 2| mangia per diece e sta piú magra d'una gatta che mangia 14 1, 2| vigilie. Mi ha fatto spendere piú che non vale, per darle 15 1, 2| Filace. I legni vecchi ardono piú volentieri e senza fumo.~ 16 1, 2| che vale, prosume saper piú di tutti i tristi del mondo.~ 17 1, 2| mandala subito via: ché fa piú una ruffiana in una ora, 18 1, 3| straziandomi, me la facci ricever piú caramente.~Mangone. Certo 19 1, 3| accidente. La sua infirmitá è piú finta che vera: vorrebbe 20 1, 3| Dio me ne guardi; vorrei piú tosto perder quante robbe 21 1, 3| Dottore. Perché Melitea ama piú tosto costui che me?~Mangone. 22 1, 3| Dottore. Che ha un giovane piú di me? In quel fatto proprio, 23 1, 3| vecchi abbiam un natural piú rispettoso, sempre le comparemo 24 1, 3| chino e le trattiamo con piú creanza. A' giovani quel 25 1, 3| obligo.~Dottore. ...Tanto piú che ho una dozzina di parenti 26 1, 3| le facoltá e le mie cose piú care. Però non vorrei che 27 1, 4| fuora di me: il desidero piú di voi per vendicarmi di 28 1, 4| impresa?~Pirino. Lascieranno piú tosto i cieli di muoversi, 29 1, 4| il vostro cuore è fondato piú tosto in maturo consiglio 30 1, 5| tu la pelle delle spalle piú indurita di quella degli 31 1, 5| do con le mani, offenderò piú me che te. O che unguento 32 1, 5| voi sète il padrone, vo' piú per voi che per lui.~Filigenio. 33 1, 5| in cervello e mi guardo piú di voi che di tutti i ladri 34 1, 5| rimediassi, ché non si procedesse piú oltre.~Forca. Non è cosa 35 1, 5| da me, e non si potrebbe piú rimediare: vi mostrerò modo 36 1, 6| Come arò animo di comparir piú mai dove il mio padre sia? 37 2, 1| abbandonato, perché non avea piú succo - perché noi siamo 38 2, 1| pidocchi: quando non avemo piú sangue da succhiare, l'abbandoniamo; - 39 2, 1| Panfago. Ben sai che son piú tosto avaro delle tue lodi, 40 2, 2| con giuramenti non volermi piú maltrattare, e or mi volevi 41 2, 2| No, no: non mi ci correte piú: tornerò i danari a vostro 42 2, 2| No, no: non ci è ordine piú.~Pirino. Forca, non afforcar 43 2, 2| placarti?~Forca. Non è cosa che piú mitighi l'animo d'un offeso, 44 2, 2| offeso. Vo' esser di animo piú generoso verso voi, che 45 2, 2| secreti a noi.~Pirino. È piú tristo con noi che con lui.~ 46 2, 2| pongo in gola, e non potrá piú parlare.~Pirino. Questo 47 2, 2| grassi lo faranno vomitar piú tosto quanto saprá di noi.~ 48 2, 2| ho esperimentata con voi piú volte.~Pirino. Fa' come 49 2, 2| dalla forca - ché era la piú reverenda persona del mondo; - 50 2, 3| denti, e il palato non gusti piú sapor de' cibi, ma diventi 51 2, 3| suo intento, non si cura piú d'altro.~Forca. E tu, come 52 2, 3| allegramente: duo becchieretti, non piú, starò allegro, fuor di 53 2, 4| miei amori che mi premono piú assai della robba e della 54 2, 4| ruffiano, come poi vi dirò piú a lungo in casa vostra. 55 2, 5| imaginarmi persona sufficiente piú di voi nel maneggio di questo 56 2, 6| al mondo a cui mi volga piú volentieri. Ditemi, che 57 2, 6| certi amici per venderlo piú caro.~Mangone. Dico il vero, 58 2, 6| il venditore a ricordarsi piú di lui che di ogni altro; 59 2, 6| potrai annoverargli con piú agio in casa tua: son cinquanta 60 3, 1| Pirino. Sempre quello che piú si desidera piú si teme. 61 3, 1| quello che piú si desidera piú si teme. Tremo non so se 62 3, 2| se ben conosco che val piú, e quel piú lo ricevo in 63 3, 2| conosco che val piú, e quel piú lo ricevo in dono, accioché 64 3, 2| comandandomelo cosí voi, vo' piú tosto servirvi cosí goffamente 65 3, 2| fará viver dieci anni di piú: dispiacemi averlo promesso 66 3, 3| aspettano e mi minacciano, son piú gravi di quelli che si soffriscono? 67 3, 3| io bella? O con quanta piú ragione mi aresti chiamata 68 3, 3| ragione mi aresti chiamata la piú miserabile di quante vivono.~ 69 3, 3| inviolabilmente nella sua piú interna parte la bellezza 70 3, 3| vostri costumi: e si gloria piú del titolo di esser vostro 71 3, 3| non esser d'altri, voglio piú tosto esser della morte. 72 3, 3| vostri affanni, s'è fatto piú oscuro dell'istessa oscuritá.~ 73 3, 3| nel core, e che non era piú vivo: cosí vi parlò con 74 3, 3| ridirlo.~Pirino. ...Vo' dir piú innanzi... .~Melitea. Non 75 3, 3| innanzi... .~Melitea. Non piú, basta. Ben vi giuro che 76 3, 3| d'infedeltá, avendo egli piú timore d'offendervi che 77 3, 3| e ragionate meco; e v'è piú dappresso che non pensate.~ 78 3, 3| istessa - che si può dir piú della morte? - e se ben 79 3, 3| amara, per ciò mi sarebbe piú cara della vita.~Pirino. 80 3, 4| innanzi, che la casa sia piú vostra che mia o almanco 81 3, 4| uomini del di d'oggi son piú tosto di levante che di 82 3, 4| cinquanta scudi, che val piú di cento, come a punto mi 83 3, 5| v'ho comprato un schiavo piú meglio assai di quello che 84 3, 5| diciotto anni, bello di corpo e piú bello d'animo: ha un bel 85 3, 6| tesoro? vedeste mai schiavo piú bello, di miglior garbo 86 3, 6| bello, di miglior garbo e di piú nobile apparenza? Non si 87 3, 6| allegrezza; anzi, quanto piú lo miri piú ti piace mirarlo: 88 3, 6| anzi, quanto piú lo miri piú ti piace mirarlo: or se 89 3, 6| che si potrebbe mirar cosa piú bella? e ti giuro che mi 90 3, 6| ti giuro che mi par ora piú bello che quando lo comprai 91 3, 6| questa servitú cara e dolce piú d'ogni libertá: avendo il 92 3, 6| regno?~Filigenio. Quanto piú lo miro e ascolto ragionare, 93 3, 6| miro e ascolto ragionare, piú mi piace. Su, quanto ne 94 3, 6| cosa che allegri il cuore piú dell'oro.~Filigenio. Amor, 95 3, 7| Verrá a voi al tardi o al piú domani, tratterá su questo 96 3, 7| nostra nave, l'è paruto piú sicuro fermarsi qui in Napoli, 97 4, 1| rumori e morti e quanto piú se può peggio. Un par mio 98 4, 2| mezo...~Dottore: Taci, non piú: ché me l'hai espressi cosí 99 4, 2| Panfago. ... L'han fatto piú per svillaneggiarvi che 100 4, 2| vendicarvi, bisogna prestezza e piú fare che dire, anzi il dire 101 4, 3| colpa n'ho io?~Mangone. Son piú misero di quanti uomini 102 4, 3| Mangone. Ponnosi veder le piú belle provature, formaggi, 103 4, 4| non averne a sapere mai piú il fatto come è passato.~ 104 4, 4| non potrò inghiottir mai piú intieri i ravioli!~Dottore. 105 4, 5| Dottore. Panfago, non star piú nascosto: il pazzo è gito 106 4, 5| strangolato e non poter piú mangiare! Or non poteva 107 4, 5| non poteva attaccarmisi piú tosto con i denti al naso, 108 4, 5| tal mancia che non arai piú a morirti di fame mentre 109 4, 5| se la volpe è maliziosa, piú malizioso è chi la prende: 110 4, 5| tanta allegrezza né curan piú d'altro, non s'accorgano 111 4, 5| altronde.~Forca. Voi foste piú presto a esseguire ch'io 112 4, 5| proposito.~Pirino. E quel che piú mi molesta è che l'impresa 113 4, 5| ingannato.~Pirino. Ma cosa si ha piú astuta della disgrazia? 114 4, 5| Melitea di casa, e io non arò piú animo di comparirgli dinanzi.~ 115 4, 5| travagli l'amor scema, anzi piú cresce: o disgrazia senza 116 4, 6| scorgono gli occhi miei cosa piú bella di lei. Deh, lascia 117 4, 6| invidioso carbone, e non celar piú al mondo quella faccia di 118 4, 6| casa vostra ancor temo? chi piú infelici di noi, se anco 119 4, 7| pulita, e se volete veder piú innanzi, la troverete femina 120 4, 7| schiavo ch'io comprai avea piú fattezze donnesche che virili, 121 4, 8| mia, con tanta cortesia piú m'obbligate e mi sforzate 122 4, 8| obbligate e mi sforzate ad esser piú vostro che mio, e se il 123 4, 8| delle dolcezze, non si fa piú memoria del povero Forca, 124 4, 8| pericolo vi renda assai piú cauti e diligenti: ché qui, 125 4, 8| credere che voi siate il piú onesto figlio che si trovi, 126 4, 9| col dito. Chi è al mondo piú felice di me, che della 127 4, 9| nasconderla, anzi la rende piú chiara e piú risplendente! 128 4, 9| anzi la rende piú chiara e piú risplendente! Lo splendor 129 4, 9| sostenerlo; or fatto un poco piú opaco, ricevé tal temperamento 130 4, 10| autoritá ne conferma che camina piú tardi un bugiardo che un 131 4, 10| Filigenio. Io non so che dir piú, né posso dir tanto che 132 4, 10| che non sia mille volte piú di quel che dico.~Forca. 133 4, 10| un tristo che stimo te il piú tristo uomo del mondo?~Forca. 134 4, 10| non lo dica altri a cui piú conviene. (A tuo dispetto 135 4, 10| avuto gran torto creder piú ad un bugiardo che ad Alessandro, 136 4, 10| gran ladro.~Forca. Sarò piú tosto un grande indovino.~ 137 4, 11| capitalissimo inimico; e vo' piú tosto l'odio di molti, che 138 4, 11| Ascoltate.~Filigenio. Non piú parole.~Alessandro. Io, 139 4, 11| trapassano il core. Non mi fate piú penare.~Filigenio. Guarda 140 4, 11| son condotto! io son il piú disperato uomo del mondo! 141 4, 11| vostro figlio che è un de' piú gentili giovani della cittá 142 4, 11| era mio, e voi non avevate piú potestá sovra quello; e 143 4, 12| rete di artifici: e quanto piú cerco svilupparmene, piú 144 4, 12| piú cerco svilupparmene, piú mi ci trovo dentro, senza 145 5, 1| maledetto boccone.~Forca. (Via piú gran travaglio ti sta apparecchiato, 146 5, 2| Raguseo. O fussi incontrato piú tosto con la nave in un 147 5, 2| Mangone. O fussi venuto piú tosto in Napoli un diavolo 148 5, 2| costui non sia stato mai piú in Napoli e questa la prima 149 5, 2| cominciamo un altro ragionamento piú importante. Son d'intorno 150 5, 3| propria natura, la ricercò piú volte dell'onor suo. Ed 151 5, 3| onor suo. Ed avendogli ella piú volte detto che nel fatto 152 5, 3| non potrei esser oggi il piú felice uomo del mondo! Dimmi, 153 5, 3| Questa è dessa: non bisogna piú dubitare; e io son quel 154 5, 3| con speranza di cavarne piú guadagno.~Mangone. Ed io 155 5, 3| vergine cinquanta ducati di piú, la feci veder dalle commari, 156 5, 3| ritrovarla: non si perda piú tempo. Ma ecco Filigenio: 157 5, 4| non scoprirgli al mondo piú che sono. Sappiate che Melitea 158 5, 4| abbiamo riconosciuto, come poi piú minutamente restarete sodisfatto.~ 159 5, 4| tutti i complici; e sará piú duro il vero male che l' 160 5, 4| gli errori, io lo desidero piú che voi.~Dottore. Come dunque 161 5, 5| per l'addietro t'ho odiato piú che la morte, come ostacolo 162 5, 5| Sappi che Alcesia - non piú Melitea - non è schiava 163 5, 5| dalla balia, come potrai piú a lungo intenderlo da costui... .~ 164 5, 5| si privarebbe con assai piú agevolezza della vita che 165 5, 5| desiderarlo.~Forca. Non bisogna piú elezione, ché se l'ha eletto 166 5, 5| certissima: che né voi vedrete piú lei, né Filigenio il suo 167 5, 5| di loro non si sappia mai piú novella.~Filigenio. Che 168 5, 5| perdo: e avendola non l'avrò piú mai, ed era salva quando 169 5, 5| non ha animo di comparirvi piú innanzi per vergogna, ed 170 5, 5| uno è dell'altro e non han piú dubio che sieno separati 171 5, 6| avea di rivederlo, e per lo piú sempre stava sommersa in 172 5, 6| perdoni! ché m'ha fatto buttar piú lacrime e piú sospiri che 173 5, 6| fatto buttar piú lacrime e piú sospiri che non ho peli 174 5, 7| rapita dalla balia; poi, con piú malvaggia fortuna, fui rapita 175 5, 7| cosa sia, mi potrebbono piú tosto esser cagione di cattiva 176 5, 7| Pazzia sarebbe dubbitar piú che non sia mia figlia, 177 5, 7| quale possiate rendervi piú certo che sia vostra figlia.~ 178 5, 7| inganni e senza simulazione, piú svisceratamente che sia 179 5, 7| qual uomo sarebbe al mondo piú ingrato di me, se non l' 180 5, 7| ruffiano, che si può dir piú? benché dalle sue maniere 181 5, 7| casa, ché ivi ragionaremo piú a lungo. Forca, trova Mangone