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Alfabetica [« »] dotto 1 dottor 5 dottoraccio 1 dottore 169 dove 48 dovea 2 dovero 3 | Frequenza [« »] 184 filigenio 181 piú 179 le 169 dottore 165 ma 164 voi 162 me | Giambattista Della Porta La Carbonaria Concordanze dottore |
Atto, scena
1 Per | ruffiano~Filace suo servo~Dottore~Filigenio vecchio~Panfago 2 1, 1| Mangone mi ha venduta al dottore per cinquecento ducati; 3 1, 1| cibo, e vuol o che vada al dottore o muoia cosí di fame. Sapete 4 1, 2| arei pensato mai che il dottore, essendo vecchio, avesse 5 1, 3| SCENA III.~ ~Dottore, Mangone.~ ~Dottore. M'hai 6 1, 3| III.~ ~Dottore, Mangone.~ ~Dottore. M'hai tolto la fatica di 7 1, 3| io la mandavo a sepelire.~Dottore. L'altro giorno la viddi 8 1, 3| innamorata ed ella la vita.~Dottore. Dio me ne guardi; vorrei 9 1, 3| ch'io vo' danari, danari.~Dottore. Perché Melitea ama piú 10 1, 3| volontá non vogliono fare.~Dottore. Essendo in mio potere, 11 1, 3| Mangone. Dite il vero.~Dottore. Che ha un giovane piú di 12 1, 3| ve ne arò assai obligo.~Dottore. ...Tanto piú che ho una 13 1, 3| riserbata per la tua bocca.~Dottore. Mangone, sai che vorrei 14 1, 3| ci vuol altro che parole!~Dottore. Intendo che ha un servo 15 1, 3| porta il grano al molino.~Dottore. ...«e che non ha tanti 16 1, 3| servo degno di tal padrone.~Dottore. Mi vo' partire; il presto 17 1, 4| dato a Melitea di gir al dottore, è il termine della mia 18 1, 5| ruffiano che l'ha venduta ad un dottore per cinquecento ducati; 19 1, 5| esser peggio?~Forca. Quel dottore è un cervello bizaro, straordinario, 20 2, 1| mi va a traverso. Vo al dottore per desinar con lui, e mi 21 2, 2| salvar voi dal pericolo del dottore bisognava pagargli cento 22 2, 2| fatti nostri e riferirgli al dottore.~Forca. Serve ancora a spirare 23 2, 2| ancora a spirare i fatti del dottore e riferirgli a noi.~Pirino. 24 2, 4| Mangone ruffiano ha venduto al dottore la mia Melitea.~Alessandro. 25 2, 5| saper che cosa ha fatto col dottore: m'ha lasciato certi bisbigli 26 4, 1| mondo, che non vada ora al dottore e non gli riveli tutte le 27 4, 2| SCENA II.~ ~Dottore, Panfago.~ ~Dottore. Panfago, 28 4, 2| II.~ ~Dottore, Panfago.~ ~Dottore. Panfago, dove vai?~Panfago. 29 4, 2| non vi rovino tutti, ...~Dottore. Che cosa hai?~Panfago. ... 30 4, 2| cieli, se abissi la terra...~Dottore. Di chi ti rammarichi?~Panfago. ... 31 4, 2| si sconquassi il mondo!~Dottore. Panfago, tu smanii; certo 32 4, 2| fame.~Panfago. Oh sète qui, dottore! la rabbia m'avea offuscata 33 4, 2| proprio non la posso digerire.~Dottore. Io dubito che tu abbi digesto 34 4, 2| da qualche mio interesse.~Dottore. Che cosa dunque?~Panfago. 35 4, 2| sta in poter di Pirino?~Dottore. Non può essere.~Panfago. 36 4, 2| cosa con gli occhi propri.~Dottore. Mangone si guarda da Pirino 37 4, 2| accetta e ricevuta, ...~Dottore. Per farmi credere una bugia, 38 4, 2| stato presente a tutto...~Dottore. O che testimonio m'adduci!~ 39 4, 2| afforcato prima che nascesse?...~Dottore. Orsú, basta, basta.~Panfago. ... 40 4, 2| non vi può star in mezo...~Dottore: Taci, non piú: ché me l' 41 4, 2| se dormisse con voi. ...~Dottore. Ogni tua parola m'è un 42 4, 2| aggiongevano l'ingiurie.~Dottore. Io mi sento l'anima in 43 4, 2| esser a parte d'ogni fatica.~Dottore. Assaltiamgli all'improvviso; 44 4, 2| tutto.~Panfago. Andiamo.~Dottore. E se troverò che sia vero 45 4, 2| noia dell'una e dell'altra.~Dottore. Ecco la casa, io batto.~ 46 4, 3| SCENA III.~ ~Mangone, Dottore, Filace, Panfago.~ ~Mangone. 47 4, 3| ella è, ve la darò or ora.~Dottore. Dove è ella?~Mangone. Chiavata 48 4, 3| in camera strettamente.~Dottore. Dici il vero; ma non in 49 4, 3| Forca non me l'abbino tolta?~Dottore. Non lo dubito, ma lo tengo 50 4, 3| prima sbalzati da una forca.~Dottore. Di grazia, toglimi da tale 51 4, 3| Melitea, ché la vuole veder il dottore.~Filace. Vado.~Mangone. 52 4, 3| potuto scampar altronde.~Dottore. Che dici ora? non parli?~ 53 4, 3| Forca m'ha strangolato.~Dottore. Che ti dissi io?~Mangone. 54 4, 3| ti dia la mala ventura!~Dottore. Tu l'hai avuta giá. Ma 55 4, 3| saranno o sono. O tristo me!~Dottore. Anzi, me!~Mangone. Son 56 4, 3| Mangone. Son rovinato.~Dottore. Son rovinato ben io.~Mangone. 57 4, 3| perduto cinquecento ducati.~Dottore. Ho perduto l'innamorata.~ 58 4, 3| beffe che m'ho fatto di lui.~Dottore. Come t'hai lasciato ingannare?~ 59 4, 3| cagione della mia ruina.~Dottore. Come ti colse quel raguseo?~ 60 4, 3| vi mostri quel presente.~Dottore. Di grazia, fammi veder 61 4, 3| che mi portò il raguseo.~Dottore. Sai tu come si chiamava 62 4, 3| Fallatutti di Monteladrone.~Dottore. Se ti disse che si chiamava 63 4, 3| Rampicone di Maltivegna.~Dottore. Venghi il malanno a te 64 4, 3| una buonissima collazione.~Dottore. Questo è il peggio, che 65 4, 3| Diteli che le provi un poco.~Dottore. Di grazia, provatene alcune.~ 66 4, 3| giongeva ingiurie ad ingiurie!~Dottore. Con tutt'i mei guai pur 67 4, 3| avessi a trattar cosí male?~Dottore. Deve essere amico di Pirino 68 4, 4| SCENA IV.~ ~Filace, Dottore, Mangone, Panfago, Muto.~ ~ 69 4, 4| adosso le vesti di Melitea.~Dottore. Mangone, da costui si potrá 70 4, 4| colei a cui le togliesti?~Dottore. Mira come sta saldo, come 71 4, 4| greco? Dimmi, come sei qui?~Dottore. Finge il sordo: noi parliamo 72 4, 4| e cava fuori la lingua.~Dottore. Balla, salta e fa atto 73 4, 4| il fatto come è passato.~Dottore. Finge il muto e il sordo.~ 74 4, 4| dovero non sia sordo e muto.~Dottore. Parlagli con i cenni e 75 4, 4| parlargli con le mani da dovero.~Dottore. Zappiamo nell'acqua.~Mangone. 76 4, 4| indicio di alcuna cosa.~Dottore. Chi ha fatto la pentola, 77 4, 4| sordi e parlare a muti.~Dottore. Mentre egli viene, io vo' 78 4, 4| uccide; aiutami, aiutami, dottore!~Dottore. Oimè, che mi stringe; 79 4, 4| aiutami, aiutami, dottore!~Dottore. Oimè, che mi stringe; aiutami, 80 4, 4| mai piú intieri i ravioli!~Dottore. Di nuovo è tornato a me. 81 4, 4| Per trovar armi e amici.~Dottore. Férmati, pazzo indemoniato, 82 4, 4| resta guardiano della casa.~Dottore. La dovevi far guardar prima: 83 4, 5| SCENA V.~ ~Dottore, Panfago, Forca, Pirino.~ ~ 84 4, 5| Panfago, Forca, Pirino.~ ~Dottore. Panfago, non star piú nascosto: 85 4, 5| precipizio di me stesso.~Dottore. Una tempesta di pensieri 86 4, 5| arai ben di me tutt'oggi.~Dottore. Se mi darai modo che ricuperi 87 4, 5| per cento, anzi per nulla.~Dottore. Tu mi curerai di due malatie, 88 4, 5| campagna. Veggio Panfago e il dottore a stretti ragionamenti).~ 89 4, 5| Intendo, sto attento; taci).~Dottore. Egli nol crederá.~Panfago. 90 4, 5| effetto cosí bell'opera).~Dottore. Io non vo' che la cacci 91 4, 5| chi ordina la tagliola.~Dottore. M'hai tirato nel tuo parere 92 4, 5| Alessandro. Qua verrá il dottore a lamentarsi con Filigenio, 93 4, 5| tanto l'aver creduto al dottore; voi ve lo restituirete 94 4, 6| entriamo, ché veggio il dottore e Panfago e di lá spunta 95 4, 7| SCENA VII.~ ~Dottore, Panfago, Filigenio.~ ~Dottore. 96 4, 7| Dottore, Panfago, Filigenio.~ ~Dottore. Sappiate, Filigenio caro, 97 4, 7| amore, la rabbia la pietade.~Dottore. Fermatevi, non bisogna 98 4, 7| condur a qualche sproposito.~Dottore. Io vo' che voi non perdiate 99 4, 7| d'ingiurie sí vituperose.~Dottore. Questo non vorrei io, ch' 100 4, 7| prestati per man di Forca?~Dottore. Che Forca? che scudi? chi 101 4, 7| chiesti Forca da vostra parte.~Dottore. Ho sempre un par di migliara 102 4, 7| ogni banda sono aggirato.~Dottore. Entriamo in casa e ve li 103 4, 7| contarò.~Filigenio. Entriamo.~Dottore. Panfago, va' a casa, apparecchia 104 4, 8| fuori, vi potrebbe vedere il dottore o Mangone o il padre istesso, 105 4, 9| SCENA IX.~ ~Dottore, Muto.~ ~Dottore. Ecco che 106 4, 9| SCENA IX.~ ~Dottore, Muto.~ ~Dottore. Ecco che tocco il ciel 107 4, 10| cento scudi per dargli al dottore, con darmi ad intendere 108 4, 10| li avete dati a me, io al dottore.~Filigenio. Egli m'ha detto 109 4, 11| ridotto a casa; poi, venuto il dottore, mi disse ch'era la bagascia 110 4, 11| del mondo! Sappiate che il dottore è mio capital nemico, e 111 4, 11| taglierá la testa. Onde il dottore, per guadagnarsi questi 112 4, 12| SCENA XII.~ ~Dottore, Filigenio, Panfago, Muto.~ ~ 113 4, 12| Filigenio, Panfago, Muto.~ ~Dottore. Férmati, Filigenio, non 114 4, 12| fronte la sfacciataggine?~Dottore. Che hai tu meco? vuoi esser 115 4, 12| farlo essere decapitato?~Dottore. Che re di Borno, che decapitare? 116 4, 12| Filigenio. Chi è dunque?~Dottore. Tanto ne so io quanto tu.~ 117 4, 12| che vuoi tu dunque da me?~Dottore. Che ti togli il tuo schiavo 118 4, 12| sia quel che mi rimeni?~Dottore. Che so io che Melitea che 119 4, 12| chiederlami con tanta voglia?~Dottore. E se non stavi securo che 120 4, 12| parlar dice che non sa nulla?~Dottore. Non so che voglia dir, 121 4, 12| poco anzi, nol conoscete?~Dottore. Certo che mi par quello: 122 4, 12| lingua.~Panfago. Scampa, dottore, ché non ti còglia un'altra 123 5, 3| SCENA III.~ ~Dottore, Mangone, Isoco.~ ~Dottore. 124 5, 3| Dottore, Mangone, Isoco.~ ~Dottore. Mangone, hai saputa alcuna 125 5, 3| cose che voi non sapete.~Dottore. È dunque in poter di Pirino?~ 126 5, 3| Dico altro che voi pensate.~Dottore. Che cosa dunque?~Mangone. 127 5, 3| è libera e gentildonna.~Dottore. Che non sia qualche nuovo 128 5, 3| nobile e di gran qualitade.~Dottore. Certo che m'è carissimo, 129 5, 3| che si chiama Mangone.~Dottore. Come si chiamava la balia?~ 130 5, 3| la balia?~Isoco Galasia.~Dottore. Galasia? oimè, che dici? 131 5, 3| padre il dottor Carisio.~Dottore. O Dio, che intendo? son 132 5, 3| cercato se fusse vivo quel dottore, e raccontargli il suo furto, 133 5, 3| ho promesso e osservato.~Dottore. O Dio, non potrei esser 134 5, 3| generoso e d'ingegno vivace.~Dottore. Questa è dessa, certissimo; 135 5, 3| toccarsi alla mammella.~Dottore. Questa è dessa: non bisogna 136 5, 3| defenditrice dell'onor suo.~Dottore. La rapina, la povertá, 137 5, 3| dal corpo di sua madre.~Dottore. Che costumi mostrava in 138 5, 3| principalissima gentildonna.~Dottore. Io del suo acquisto e del 139 5, 3| vero quanto vi ho detto.~Dottore. Su, Mangone, diasi ordine 140 5, 4| SCENA IV.~ ~Filigenio, Dottore, Isoco.~ ~Filigenio. Veggio 141 5, 4| sará per finir tutto oggi.~Dottore. Filigenio, io vengo a ragionar 142 5, 4| cambio di farmi pagare?~Dottore. Ritenetevi ne' termini 143 5, 4| scoverta di mio figlio?~Dottore. Io vengo or per coprir 144 5, 4| in casa di un ruffiano?~Dottore. Di cosí picciola cosa vi 145 5, 4| ventura. Ma che cercate da me?~Dottore. Se ben non ho riconosciuta 146 5, 4| lo desidero piú che voi.~Dottore. Come dunque faremo per 147 5, 5| SCENA V.~ ~Forca, Filigenio, Dottore, Isoco.~ ~Forca. (Or sí 148 5, 5| questo gentiluomo che dice.~Dottore. Forca mio, se per l'addietro 149 5, 5| gentiluomo tutto è vero.~Dottore. ... Onde io sapendo certissimo 150 5, 5| Pirino che ve la restituisca.~Dottore. Dove è Pirino, accioché 151 5, 5| risponda con la sua lingua.~Dottore. La somma è che mi restituisca 152 5, 5| cervello a vostra posta.~Dottore. Io con la giustizia gli 153 5, 5| volontaria la violenta.~Dottore. Ti do podestá che s'elegga 154 5, 5| Filigenio il suo Pirino.~Dottore. Come?~Forca. Amboduo poco 155 5, 5| quello che mi dici, Forca?~Dottore. Dunque a tempo che ho ritrovato 156 5, 5| di santissimo matrimonio.~Dottore. Filigenio, io conosco che 157 5, 5| schiavo di vostra figlia.~Dottore. E mia figlia, perché sotto 158 5, 5| li veggiate qui presenti.~Dottore. Per l'amor di Dio, presto: 159 5, 6| SCENA VI.~ ~Dottore, Isoco.~ ~Dottore. Or dimmi, 160 5, 6| VI.~ ~Dottore, Isoco.~ ~Dottore. Or dimmi, di quelle cose 161 5, 6| penso che debba avergli.~Dottore. Dimmi, avea ella mai desiderio 162 5, 6| in una tacita malinconia.~Dottore. Dio cel perdoni! ché m' 163 5, 7| SCENA VII.~ ~Melitea, Isoco, Dottore, Pirino, Forca.~ ~Melitea. 164 5, 7| riconosci ora il tuo vero padre.~Dottore. Carissima figliuola, non 165 5, 7| nome, il quale è Alcesia.~Dottore. Dimmi, figliuola cara, 166 5, 7| innamorato me l'abbi donati.~Dottore. Pazzia sarebbe dubbitar 167 5, 7| certo che sia vostra figlia.~Dottore. Figlia, giá son certificato 168 5, 7| di amarci fin alla morte.~Dottore. Carissimi figliuoli, se 169 5, 7| lei, tutto m'è riuscito.~Dottore. Figlia, entriamo in casa,