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Giambattista Della Porta La Carbonaria Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Atto, scenagrigio = Testo di commento
2001 | propri 2002 3, 7| bastavano due salcicciotti, un prosciutto per segno di amorevolezza. 2003 4, 5| che l'impresa cominciata e proseguita con tanta gloria, or ci 2004 1, 2| autoritá sua per quel che vale, prosume saper piú di tutti i tristi 2005 3, 3| sciagura che non fusse da me provata assai disconvenevole al 2006 4, 3| poco.~Dottore. Di grazia, provatene alcune.~Mangone. Odorerò 2007 2, 2| Pirino. Questo secreto l'ho provato molte volte e non mi è riuscito.~ 2008 4, 5| vendicheremo di Panfago, e io provederò alla mia schena: faremo 2009 1, 5| disponi a dirmi la veritá, proverai lo sdegno di un padron irato 2010 4, 11| un turco; ma dice bene il proverbio: che molti benefíci fanno 2011 4, 3| Panfago. Diteli che le provi un poco.~Dottore. Di grazia, 2012 5, 3| di me stesso. O infinita Providenza, con quanti vari accidenti 2013 3, 2| Panfago. Di Donnazapi, della provincia di Rabasco.~Mangone. Che 2014 5, 5| Forca. Amboduo poco anzi, provisti delle cose necessarie, si 2015 5, 2| molesti con poca ragione e mi provochi a ira con molta ragione.~ 2016 1, 1| compagni: e veramente, chi le pruova conosce che queste sono 2017 5, 4| offenderemo tra noi, e la cosa si pubblicará; e il meglio sarebbe la 2018 5, 2| ladro morirai nell'aria publica.~Raguseo. E tu per il tuo 2019 5, 2| Mangone. O ladro de' ladri publichi, tornami quel che m'hai 2020 1, 1| vi paia che ci manchi un pugno; non il mustaccio, che non 2021 4, 7| diverrá bella, bianca e pulita, e se volete veder piú innanzi, 2022 1, 3| è un giovane attillato, pulito, che non ha che fare se 2023 2, 1| riconduce.~Pirino. Troppo pungente e pien di spine è il mio 2024 4, 11| infideltá, e queste parole pungenti fanno disconvenevole ogni 2025 3, 3| altrimente che ogni vostro atto pungessi e che ogni vostra parola 2026 4, 3| innamorata.~Mangone. Son punito delle beffe che m'ho fatto 2027 1, 2| porte, serra le fenestre, puntella dietro, tura i buchi, sbalestra 2028 1, 1| facciami quante offese ella puote, non sará mai che quei disgusti 2029 | purché 2030 2, 5| serviti.~Filigenio. Dite pure in che posso servirvi.~Alessandro. 2031 4, 10| il mio giudice, poi ch'io purgherò le mie calunnie, e m'averete 2032 3, 3| ostinazione dell'anima e la puritá della mia fede, con la quale 2033 1, 4| sète un ammalato troppo pusillanimo e disobediente; non volete 2034 4, 10| ecco il liberator delle puttane, il venditor de' liberi 2035 4, 2| una vescica sgonfiata, che puzzate di cimitero e che piatite 2036 5, 3| di uomo nobile e di gran qualitade.~Dottore. Certo che m'è 2037 | qualunque 2038 | quaranta 2039 2, 3| Di giudei.~Forca. I tuoi quarti?~Panfago. L'un di birro, 2040 1, 4| tutti credono che non ho un quatrino.~Forca. Bisogna dunque farvi 2041 4, 11| questa catena d'oro che val quattrocento, e vedi si puoi rimediare.~ 2042 | quell' 2043 1, 1| le mosche da dosso con un querciuolo. E piacesse a Dio che vi 2044 2, 7| accioché non abbiamo a far questione poi, che, ingannandolo con 2045 1, 1| fra gli innamorati delle questioni e delle bòtte, e pur non 2046 3, 2| amicizia.~Mangone. Eccovi quindici scudi; in casa vi darò gli 2047 5, 1| andremo in casa sua, che quivi troveremo le vesti e le 2048 3, 2| Donnazapi, della provincia di Rabasco.~Mangone. Che nome voi mi 2049 3, 7| Monteladrone.~Panfago. Egli vi si raccommanda di tutto cuore. A dio, Mangone.~ 2050 3, 7| ricordarvi che vi son servo, e raccommandatemi a misser Rastello Fallatutti 2051 1, 3| vo' partire; il presto ti raccommando.~Mangone. Ed io vo' al molo 2052 4, 5| sovviene! facciamo cosí, ché racconciaremo l'errore e daremo miglior 2053 1, 5| entrato nelle mie lodi, racconta il catalogo delle mie virtú).~ 2054 1, 1| andate parlando solo e raccontando i vostri difetti a chi non 2055 1, 1| infermo dá piú noia l'aver a raccontare a ciascun la sua infirmitá, 2056 5, 3| fusse vivo quel dottore, e raccontargli il suo furto, accioché n' 2057 4, 11| Andrò a Sua Eccellenza, raccontarò il fatto: ella dará ordine 2058 4, 4| Vòlgeti qua, se non mi racconti il fatto come sia gito, 2059 4, 1| della battaglia, almeno raccorrò le spoglie de' nemici: tic, 2060 2, 5| promessa, e chi serve presto, raddoppia la promessa. Eccolo che 2061 4, 8| amari, sempre nel fin la radice è dolce. E perché in tanti 2062 1, 4| pericoli, perché l'animo si raffredda e si fa pauroso. Bisogna 2063 4, 6| alquanto ricoperti i suoi raggi di nuvoli, come le due chiare 2064 4, 10| Forca.~ ~Filigenio. La ragion n'insegna, l'esperienza 2065 5, 2| primo e cominciamo un altro ragionamento piú importante. Son d'intorno 2066 5, 5| è Pirino, accioché possa ragionargli?~Forca. Con Pirino non potrete 2067 1, 1| amore e datami commoditá di ragionarle o di vederla almeno, conoscendo 2068 1, 5| oltre.~Forca. Non è cosa da ragionarsene in piazza: potrebbe egli 2069 1, 1| ritornata al suo luogo, ragionava con lei.~Forca. Conosco 2070 1, 1| Ma, di grazia, voi di che ragionavate con voi?~Pirino. Apunto 2071 5, 2| Mangone. Di questa giovane ragioniamo ora, che sotto nome di costui 2072 2, 6| che il padron della nave ragusea con un suo amico passaggiero 2073 3, 3| come vera gentildonna - or rallegrandolo con speranze, or rammorbidendolo 2074 2, 1| quel color di sangue mi fa rallegrar tutto il sangue; fresco 2075 3, 2| cantar questo schiavo che le rallegrará un poco li spiriti. Noi, 2076 4, 7| modo, ché vogliamo tutti rallegrarci: to' gli danari.~Panfago. 2077 2, 3| gioie al collo, chi vuol rallegrare il core; la mia teriace 2078 4, 6| mia padrona, accioché mi rallegri cosí il cuor con la sua 2079 4, 2| terra...~Dottore. Di chi ti rammarichi?~Panfago. ...e si sconquassi 2080 3, 3| rallegrandolo con speranze, or rammorbidendolo con le promesse, or fingendo 2081 1, 1| stieno lividi, o che abbia il ranno troppo forte che l'abbia 2082 1, 2| per ogni scappata te la rapisce. Ha quel suo Forca che, 2083 Per | suo amico.~ ~La favola si rappresenta in Napoli.~ ~ ~ 2084 Per | PERSONE CHE RAPPRESENTANO LA FAVOLA~ ~Pirino innamorato~ 2085 4, 5| cose avvenire. La nostra rappresentazione ha mutato faccia: rappresentiamo 2086 4, 5| rappresentazione ha mutato faccia: rappresentiamo una favola contraria a quella 2087 4, 6| impastate di perle, quel raro paragon di bellezza, dinanzi 2088 3, 1| mai che foste Pirino: cosí rassembrate un schiavo al naturale; 2089 4, 3| chiamava Rastello, ché ti rastellava, e Fallatutti, ché fallava 2090 5, 6| allegrezze si risentiva e si rattristava, e con certi occulti e nascosti 2091 1, 5| lunghe fatiche sono state raunate in casa mia, vanno in essilio 2092 4, 4| inghiottir mai piú intieri i ravioli!~Dottore. Di nuovo è tornato 2093 2, 3| negoziare.~Forca. Di che razza sei?~Panfago. Di giudei.~ 2094 2, 3| cerretano.~Forca. Come sei reale?~Panfago. Come zingano.~ 2095 4, 11| riscatto e restituirlo al suo reame. Il dottor ha lettere del 2096 3, 3| schiavo, che di tutti i reami del mondo. Sète sua, foste 2097 4, 4| pazzo?~Mangone. Filace, recami qui un bastone, ché quel 2098 3, 7| Panfago. Padron mio caro, vi rechiamo alcune coselline; se ben 2099 5, 5| medesima facciamo le nozze con reciproca sodisfazione. Forca, perché 2100 1, 4| che ad un ammalato è gran refrigerio aver un medico allegro.~ 2101 5, 2| Orsú, vieni innanzi al Reggente.~Raguseo. Tu cerchi briga 2102 3, 3| capo!~Pirino. Dio ti salvi, reina di tutte le belle.~Melitea. 2103 1, 5| intelletti il zelo della santa religione, con quella si viene a dar 2104 1, 3| restai sola e infelice reliquia del mio legnaggio, del che 2105 4, 8| e il passato pericolo vi renda assai piú cauti e diligenti: 2106 4, 9| tinta a nasconderla, anzi la rende piú chiara e piú risplendente! 2107 5, 7| amata donna giamai; e per rendergli guiderdone di tanto amore, 2108 5, 7| segnale per lo quale possiate rendervi piú certo che sia vostra 2109 1, 1| saltasse la mosca non me lo rendessi da senno e con l'usura ancora.~ 2110 4, 7| scherniti dal lor scherno. Rendetemi lo schiavo e io darò a voi 2111 3, 3| oltraggio della fortuna, e me ne rendono degna. Ma io dubito che 2112 1, 6| fatto? farmi suspetto e reo appo mio padre! Ti arai 2113 2, 5| vostro servigio.~Alessandro. Replicandomi: non essendo servati da 2114 2, 5| lettere, avisandomi con replicati ricordi l'importanza del 2115 5, 3| avendola per moglie, arò meno reprensori; e se per rispetto del mondo 2116 4, 9| figliuola Alcesia. Anzi reputa, da oggi innanzi, che io 2117 4, 11| Filigenio. Voi me l'avete resi con iniquo cambio che non 2118 5, 3| rispetto del mondo faceva prima resistenza alle mie voglie, or le farò 2119 1, 3| con fortezza e costanza resistere alle passioni, e devria 2120 3, 6| prezzo d'oro, a lui m'ho reso schiavo con prezzo di amore: 2121 4, 4| dicesse a lui! non si degna respondere. Dimmi, dove è quella donna 2122 1, 3| trarne nulla di costrutto, restai sola e infelice reliquia 2123 4, 1| gir a desinar con lui come restammo d'accordo: perché ho complito 2124 3, 2| entriamo in casa, ché vi darò i restanti danari, e faremo un poco 2125 4, 5| savio che sia, sempre suol restare ingannato.~Pirino. Ma cosa 2126 2, 2| del naturale; e chi non ci restarebbe ingannato? Ma come caverai 2127 1, 5| tante bòtte che amboduo restaremo stracchi, io di dar, tu 2128 5, 4| come poi piú minutamente restarete sodisfatto.~Filigenio. Mi 2129 3, 3| non lo sapria ridire, e restariano molto a dietro le parole 2130 5, 5| vostro figlio. Né voi potrete restarvi di apparentar meco; perché 2131 2, 5| me molto; non vorrei che restassero ingannati di tanta speranza. 2132 2, 7| perdere il presente, e noi restassimo i burlati. Ma avèrti, accioché 2133 3, 3| vi vegga. Ma non è desso, restate.~Pirino. Bisogna farla, 2134 2, 7| provature e i confetti, resterai stupito; e sará non men 2135 4, 7| danari; anzi con un bel fatto resteranno scherniti dal lor scherno. 2136 1, 1| tenebre? Morrá Melitea, e io resterò vivo? Tu per non essere 2137 4, 5| sospetto; e quando fusse restio a crederlo, della veritá 2138 2, 3| grande apparecchio.~Pirino. Restisi qui per parlar con Alessandro 2139 1, 4| quando gli aremo gli li restituiremo.~Pirino. Buon'arte m'insegni.~ 2140 4, 5| creduto al dottore; voi ve lo restituirete in vostra grazia, ed io 2141 5, 5| dell'onore se non mi sia restituita, vorrei che facesti pensiero 2142 2, 2| bevuta, datomi i danari e restituito voi nella sua grazia.~Pirino. 2143 4, 12| diversamente incappato in una lunga rete di artifici: e quanto piú 2144 2, 2| dalla forca - ché era la piú reverenda persona del mondo; - io 2145 1, 5| restando in tutela di un servo ribaldissimo, furfante della cappellina, 2146 1, 3| io sarei sodisfatto, ella ricca e tu padron della mia casa, 2147 2, 7| la tua presenza con vesti riccamente addobbate, che farai miracoli.~ 2148 2, 7| quelle per lo schiavo, son ricche e pompose: almeno, se non 2149 1, 5| una puttana; e che quelle ricchezze che con tanto risparmio 2150 1, 2| zibetto e profumi. Tutta è ricci e belletti e abbigliamenti 2151 5, 3| di sua propria natura, la ricercò piú volte dell'onor suo. 2152 4, 9| fatto un poco piú opaco, ricevé tal temperamento che confortano 2153 3, 4| valore.~Mangone. Come non le riceverò con buon animo? ne terrò 2154 3, 4| farò parte: vorrei che le riceveste con quello amore che ve 2155 4, 2| burla è stata accetta e ricevuta, ...~Dottore. Per farmi 2156 4, 11| Alessandro. Confesso aver ricevuto da voi molti favori, e confesso 2157 2, 5| essendo servati da me come si richiede, rimarrebbono ruinati. Son 2158 3, 3| del giuramento, e che non richiedendovi di propria volontá, voi 2159 3, 3| verso voi, se non quando lo richiedevate di simil giuramento, quasi 2160 5, 2| molto poca; perché tu mi richiedi di cose senza ragione, mi 2161 4, 8| Melitea. Ed io riserbo la ricompensa, quando sarò in miglior 2162 5, 7| debito può ricever cambio e ricompenso, e solamente l'amore non 2163 3, 3| s'è fatto servo e, per ricomprar voi, s'ha fatto vender per 2164 5, 5| che voi con buona dote ricompriate il mio figlio per vostra 2165 5, 7| Alessandro, ché venghi a riconciliarsi con mio padre e goder insieme 2166 2, 1| tempesta della fame mi vi riconduce.~Pirino. Troppo pungente 2167 4, 2| cappa che costui non mi riconosca.~ ~ ~ ~ 2168 5, 7| avessimo potuto vedere e riconoscerci insieme, e quando avessimo 2169 5, 7| mi avesse fatto grazia di riconoscere mio padre, - e questi bracciali.~ 2170 1, 3| la vedeste adesso, non la riconoscereste, cosí son gli occhi scoloriti 2171 2, 4| padre, ché non venisse a riconoscergli.~Alessandro. Andrò or ora 2172 5, 7| Forca mio, giá è tempo di riconoscerti de' piaceri ricevuti da 2173 5, 7| conosciuto il tuo balio, riconosci ora il tuo vero padre.~Dottore. 2174 5, 4| Dottore. Se ben non ho riconosciuta mia figlia, né so fin ora 2175 3, 3| per tutte le vene, e mi riconosco incapace di tanta gioia. 2176 4, 6| sole, quando ha alquanto ricoperti i suoi raggi di nuvoli, 2177 5, 3| fanciulla non se lo poteva ricordare, che non giongeva a duo 2178 2, 6| che obliga il venditore a ricordarsi piú di lui che di ogni altro; 2179 3, 7| appresso.~Mangone. Vi prego a ricordarvi che vi son servo, e raccommandatemi 2180 2, 6| Che ho a far io, ché ti ricordassi di me?~Mangone. Sapete bene 2181 5, 6| non solo ogni volta che mi ricordavo le persone, ma quando io 2182 3, 7| giá venuto il male, e ti ricorderai spesso del mio nome! Andrò 2183 5, 7| Carissima figliuola, non ti ricorderesti del tuo vero nome?~Melitea. 2184 1, 5| costoro e sai questi maneggi, ricorro a te, mi pongo nelle tue 2185 4, 10| a vostro dispetto io ho ricoverati i miei cento ducati e scacciata 2186 3, 7| Mangone. Mentre costoro si ricreano, noi fra tanto ragionaremo 2187 3, 7| discaricagli e dágli alcuna ricreazione: ponigli assai robbe e vino 2188 4, 4| raguseo, chiarirmi del tutto e ricuperar il mio; tu resta guardiano 2189 4, 5| Dottore. Se mi darai modo che ricuperi Melitea e mi vendichi di 2190 4, 7| maggior vostra beffe e per ridersene fra loro alla sgangherata, 2191 4, 9| consolazione all'anima mia. Ma tu ridi, scherzi e balli: o che 2192 3, 3| vi baciò or non lo sapria ridire, e restariano molto a dietro 2193 3, 3| che egli proprio saprebbe ridirlo.~Pirino. ...Vo' dir piú 2194 4, 2| svillaneggiarvi che per altro: or si ridono di voi, dicendo che abbracciar 2195 3, 3| non da povera schiava ridotta in sí misero stato dove 2196 4, 11| Filigenio. L'avea comprato giá e ridotto a casa; poi, venuto il dottore, 2197 2, 2| che verrá in Napoli, gli riempia la casa di schiavi e poi 2198 4, 5| risanandome, dell'altra riempiendomi di speranza. Fa' questo, 2199 3, 2| che verrá in Napoli, vi riempirá la casa di schiavi, e voi 2200 2, 1| petto, che bastarebbe a riempirne tutte le fère del mondo.~ 2201 4, 1| la romperò io a voi: li riempirò l'animo di gelosia, l'aspreggiarò 2202 3, 3| foste veduta da lui, gli riempiste gli occhi di tanta meraviglia 2203 1, 3| ordinarle, ma a far che riescano, eh ci vuol altro che parole!~ 2204 5, 2| duoli di lui, io voglio rifar il danno.~Raguseo. Isoco, 2205 5, 2| giovane bellissima; e mi fu riferito che la vendero in Napoli 2206 5, 2| Mangone. E se pur il mar ti rifiuta per un cattivo guadagno, 2207 4, 10| ad intendere che voleva rifiutar la puttana?~Forca. Voi li 2208 5, 3| mostrò sempre gelosissima e rigida defenditrice dell'onor suo.~ 2209 4, 1| bocconcello, alcun miserabil rilevo per me?~Alessandro. Nulla.~ 2210 4, 6| lampi; né cosí i carboni rilucono sotto il cenere, come porporeggiano 2211 2, 5| da me come si richiede, rimarrebbono ruinati. Son uomini veramente 2212 4, 5| buona voglia, ch'io gli rimborserò i suoi cento scudi.~Panfago. 2213 4, 11| facciasi quel che si può per rimediarci.~Alessandro. Se avevate 2214 4, 2| Melitea sia in casa e poi rimediaremo al tutto.~Panfago. Andiamo.~ 2215 5, 4| Come dunque faremo per rimediargli?~Filigenio. Ecco, ecco il 2216 1, 5| nelle tue mani; vorrei che rimediassi, ché non si procedesse piú 2217 5, 4| ultimi a sapergli. Ma che si rimedino gli errori, io lo desidero 2218 3, 3| suspirate?~Melitea. Della rimembranza de' passati piaceri. Ma 2219 4, 12| di casa sia quel che mi rimeni?~Dottore. Che so io che 2220 4, 11| cento scudi: almeno non arò rimordimento di conscienza di aver fatto 2221 4, 5| disgrazia? Oimè, oimè!~Forca. Rincora te stesso e sta' in buon 2222 1, 1| appresso di voi, accioché vi rinfreschino la memoria de' nostri amori. 2223 1, 3| vecchio, con lei mi pareria ringiovenire; e se piacesse a Dio che 2224 4, 10| trovar cosí belle parole per ringraziarvi di cosí illustri titoli 2225 1, 4| quel manigoldo. Penso e ripenso, e tuttavia non mi riesce 2226 1, 1| misero padre: vi priego a ripigliarvele e tenerle appresso di voi, 2227 2, 3| allegro, fuor di paura, mi riporrá l'anima in corpo; come ho 2228 3, 3| gentildonna che fui, - che riporrei questo beneficio nel fondo 2229 1, 2| innamorato in cento anni.~Filace. Riposatevi nella mia diligenza.~Mangone. 2230 4, 9| uomini di consiglio e di riputazione. Ma perché non entro, non 2231 4, 3| mei guai pur mi vengon le risa. Fa' cercar meglio per la 2232 4, 5| di gelosia: e dell'una risanandome, dell'altra riempiendomi 2233 1, 5| suspetto).~Forca. So che lo risaprá, e le spalle ne patiranno 2234 2, 1| foco tacito che tutto mi riscalda. Non posso saper io la cagion 2235 4, 7| di grazia, ch'io son cosí riscaldato dall'ira che dubito con 2236 4, 12| ne' tuoi sensi. Io pensava riscattar la mia innamorata Melitea; 2237 1, 5| ché con i tuoi dinari la riscattaremo).~Filigenio. E se non fusse 2238 1, 5| rubbarmi cinquecento ducati per riscattarla.~Forca. (Fa' e di' quanto 2239 3, 3| son io che merito esser riscattata con sí gran prezzo? Ma questo 2240 4, 9| confortano non abbagliano, rischiarano non acciecano, avvivano 2241 3, 3| vender per ischiavo e, per rischiarar gli oscuri nuvoli de' vostri 2242 5, 6| delle sue allegrezze si risentiva e si rattristava, e con 2243 1, 3| Mangone. Ella è vivanda riserbata per la tua bocca.~Dottore. 2244 4, 8| verso me.~Melitea. Ed io riserbo la ricompensa, quando sarò 2245 3, 3| valore. Ma come io potrò riservirvi tanta cortesia, essendo 2246 4, 11| confesso parimente non averli riservíti non per mancamento d'animo, 2247 1, 1| vincer ogni cosa, e io son risoluta e ostinata. Onde pria che 2248 1, 2| annoverar l'ossa dentro. Son risoluto farle un buco sotto le reni 2249 1, 4| fatti, animo da imperadore: risoluzione, animo e danari fanno tutte 2250 1, 4| danari.~Forca. Pur che non si risolva in qualche buona somma di 2251 1, 3| da mangiare; e se non si risolve di far a mio modo, io perderò 2252 1, 4| splendere, mancherá l'aria, si risolverá il mondo, che possa lasciar 2253 1, 4| come fusse indebolita si risolverebbe in nulla, mano a' fatti, 2254 1, 5| non posso contenermi, mi risolvo lasciar il rispetto da parte, 2255 1, 1| uomo, l'inteneriscono e lo risolvono in lacrime.~Pirino. «... 2256 2, 5| comprarlo non si avesse a risparmiar danari. Intendo che Mangone, 2257 1, 5| ricchezze che con tanto risparmio e lunghe fatiche sono state 2258 1, 3| vecchi abbiam un natural piú rispettoso, sempre le comparemo innanzi 2259 5, 7| come anco nelle miserie risplende la maestá della vostra bellezza!~ 2260 4, 9| la rende piú chiara e piú risplendente! Lo splendor che scintilla 2261 1, 4| presto ad un amico, subito ti risponde che non gli ha e ti diventa 2262 1, 4| mezzo delle fiamme ardenti. Rispondemi.~Forca. Io sono cosí internato 2263 2, 2| domandará, non saprá che rispondergli; e perché è molto gagliardo, 2264 5, 5| proponete, ogni cosa ch'io rispondessi in contrario, mostrerei 2265 3, 3| e vi canti una canzona? Rispondetemi.~Melitea. Il dolore è cosí 2266 4, 10| bene.~Filigenio. Vien qua, rispondimi a quanto ti domando.~Forca. 2267 3, 6| libertá.~Mangone. Mirate che risposte argute. Di grazia, dimandateli 2268 1, 4| furfante ruffianello? Diménati, risvégliati, dimostra che sei vivo e 2269 5, 4| di farmi pagare?~Dottore. Ritenetevi ne' termini della prudenza 2270 2, 5| testa i quali, se non me li ritoglie, non mi lascieranno mai 2271 4, 5| conservator della mia vita, ritornami vivo con qualche speranza!~ 2272 1, 1| abbandonato senza anima; or ch'era ritornata al suo luogo, ragionava 2273 2, 7| Avèrti che, subito che ritorno, ritrovi la tavola apparecchiata, 2274 3, 3| poiché tanto sapete, dove si ritrova egli ora?~Pirino. In questa 2275 5, 2| anzi per giovarti: ché ritrovandosi lei e suo padre, sarai per 2276 5, 3| Mangone, diasi ordine di ritrovarla: non si perda piú tempo. 2277 2, 2| per l'innanzi non potrá ritrovarsene un altro simile.~Forca. 2278 5, 2| saper nuova di costei, e ritrovata, so che ti sará di non poco 2279 2, 7| che, subito che ritorno, ritrovi la tavola apparecchiata, 2280 5, 6| avea ella mai desiderio di riveder suo padre?~Isoco Anzi, nel 2281 5, 6| il desiderio che avea di rivederlo, e per lo piú sempre stava 2282 5, 7| tempo quando meno sperava di rivedervi.~Isoco O figlia cara - ché 2283 2, 3| per la bocca, se di ciò rivelerò mai cosa alcuna.~Forca. 2284 4, 1| ora al dottore e non gli riveli tutte le furbarie che gli 2285 5, 7| occhi pieni di lacrime e riverenti, giurammo ne' nostri cuori 2286 3, 3| quale sommamente l'osservo e riverisco, parmi che suppliscano all' 2287 2, 3| né la lingua assaggi e rivolga boccon per la bocca, se 2288 3, 6| schiacciato, quelle labra grosse rivolte in fuori; sempre col riso 2289 4, 2| gelosia. La malinconia mi rode, la vergogna mi confonde, 2290 4, 4| andar in malora, che si rompa il collo!~Filace. Ecco il 2291 2, 2| Romper la testa a chi se la rompe ogni ora per pensar trappole 2292 2, 2| Romperti la testa.~Forca. Romper la testa a chi se la rompe 2293 4, 10| scamperai da un scoglio, romperai in un altro). Padrone, voi 2294 4, 1| Avete rotto la fede a me, la romperò io a voi: li riempirò l' 2295 2, 2| che volete fare?~Pirino. Romperti la testa.~Forca. Romper 2296 4, 12| lingua? Se non rispondi, ti rompo la testa. Oimè, oimè; aiuto, 2297 1, 1| la pelle, e calci che si rompono l'ossa.~Pirino. È cosí gran 2298 4, 6| al mondo quella faccia di rose, quelle carni impastate 2299 5, 3| persona?~Isoco Una macchia rossa nella mammella sinistra 2300 2, 1| porchetta grassa che si rostiva; si burlava di me, perché 2301 4, 5| s'accorgano che vogliamo rovinargli e possano preveder l'apparecchio.~ 2302 5, 2| lapidato da' giovani che rovini.~Mangone. E se pur il mar 2303 4, 2| vai?~Panfago. Se non vi rovino tutti, ...~Dottore. Che 2304 3, 3| ditemi, s'egli vi volesse rubare a Mangone, fuggireste con 2305 5, 2| spesso non spogliasse e rubasse me!~Mangone. Or tu che osi 2306 5, 1| vesti e le robbe che ha rubate, e le porteremo in Vicaria.~ 2307 1, 2| sovra, chi nasconde, chi rubba, chi s'empie il ventre e 2308 3, 4| costiere di Schiavonia, e rubbane liberi e cristiani e li 2309 2, 3| mano, e come tu non puoi rubbare, non ci è pericolo.~Panfago. 2310 1, 5| Dove pensa avergli?~Forca. Rubbargli a voi come meglio potrá.~ 2311 5, 1| visto entrare in casa mia, rubbarle e portarle via.~Panfago. 2312 4, 10| dal tuo padrone, bisogna rubbarlo, assassinarlo a tutto suo 2313 5, 7| oltraggio che, rubbando me, mi rubbaro il mio vero nome, il quale 2314 5, 1| sia entrato in casa mia, rubbatemi certe vesti da raguseo d' 2315 5, 1| Io ladro, eh? voi m'avete rubbato il pasto, e io sono il ladro! 2316 1, 4| interessi, scrocchi, usure e rubberie.~Pirino. Chi me li dará, 2317 5, 3| un vassello de scocchi la rubbò e la vendé qui in Napoli 2318 4, 6| porporeggiano i vostri labrucci di rubini: anzi la tinta istessa par 2319 5, 3| che i corsari che me la ruborno, la vendero come la tolsero 2320 1, 1| amara della morte. Ahi, ruffian rustico, incolto, nemico 2321 1, 2| subito via: ché fa piú una ruffiana in una ora, ch'un innamorato 2322 1, 4| vilipesi da un furfante ruffianello? Diménati, risvégliati, 2323 4, 3| maggior ruffiano di tutto il ruffianesmo.~Filace. Mangone, la camera 2324 4, 10| schiavi, l'ingannator de' ruffiani, l'assassino de' vecchi, 2325 2, 5| si richiede, rimarrebbono ruinati. Son uomini veramente di 2326 5, 2| e mille cancheri e mille ruine!~Mangone. E non contento 2327 4, 1| beffe ne germoglino danni, rumori e morti e quanto piú se 2328 1, 1| della morte. Ahi, ruffian rustico, incolto, nemico delle cose 2329 5, 2| dicessi un spogliamari, saccheggialidi, cacciator d'uomini; come 2330 1, 5| all'incanto. Giá sleghi lo sacco delle bugie per vomitarmele 2331 1, 4| parte, mi spaventa con le saette e col fuoco e con la morte. 2332 2, 3| festa non è chi spazza la sala: chi ave avuto il suo intento, 2333 2, 2| io con quattro palmi di salciccia - compráti il giovedí mattina 2334 5, 5| desidèri giovanili, ma su salde leggi di santissimo matrimonio.~ 2335 1, 1| da scherzo, quando poi vi saltasse la mosca non me lo rendessi 2336 1, 5| scoprirete un giorno, ed egli mi salterá adosso con un bastone; e 2337 3, 2| conoscendovi, primo non vi ho salutato.~Mangone. Non accadono simili 2338 5, 5| non l'avrò piú mai, ed era salva quando l'avea perduta!~Forca. 2339 2, 2| intendere?~Forca. Che per salvar voi dal pericolo del dottore 2340 1, 5| rimediare: vi mostrerò modo di salvarlo.~ ~ ~ ~ 2341 1, 5| buon Forca, come l'hai ben salvata!).~Filigenio. Cosí mi burli, 2342 3, 3| nel capo!~Pirino. Dio ti salvi, reina di tutte le belle.~ 2343 5, 7| appresso quelli che non sanno che cosa sia, mi potrebbono 2344 3, 3| guardiano, ve lo mostrerò sano e vivo.~Melitea. Non so 2345 1, 5| intelletti il zelo della santa religione, con quella si 2346 5, 5| giovanili, ma su salde leggi di santissimo matrimonio.~Dottore. Filigenio, 2347 4, 8| figlio che si trovi, io un santo e i nostri emuli traditori. 2348 5, 4| e noi siamo gli ultimi a sapergli. Ma che si rimedino gli 2349 2, 3| non mangiarai boccone che sapesse del suo sapore; se hai fretta 2350 3, 3| inveschiati da quella, non sapevano dipartirsi, un'altra lo 2351 1, 5| questo e peggio. Or non sapevo io che i maggiori inimici 2352 2, 3| il palato non gusti piú sapor de' cibi, ma diventi come 2353 2, 3| boccone che sapesse del suo sapore; se hai fretta di mangiare, 2354 3, 3| né altri che egli proprio saprebbe ridirlo.~Pirino. ...Vo' 2355 3, 3| bocca che vi baciò or non lo sapria ridire, e restariano molto 2356 4, 5| influsso di bastonate che mi sarebbon piovute dal Cielo.~Pirino. 2357 | sareste 2358 2, 3| Panfago. Come il can delle sassate.~Forca. Orsú, hai dato al 2359 1, 1| di varie voglie, non si sazia mai, facile a piegarsi; 2360 2, 5| dateli sin tanto che basti a saziar la ingordigia.~Filigenio. 2361 1, 3| per contrario, non potendo saziarcene, l'amore è sempre nuovo. 2362 4, 7| mi curo di perderli per saziarmi di sangue e con un castigo 2363 4, 7| vendetta! Contro la puttana mi saziarò ben di schiaffi, pugna e 2364 3, 3| meraviglia che non potean saziarsi di mirarvi; perché, mentre 2365 1, 2| puntella dietro, tura i buchi, sbalestra gli occhi per ogni cantone, 2366 5, 1| trovarete, se non l'ará sbalzate in altra parte.~Panfago. 2367 4, 5| tien or adosso Melitea; e sbalziamo Melitea fuor di casa tua 2368 2, 2| vostro amico ha quel servo sbarbato che conduce le legna dalla 2369 5, 2| questa la prima volta che sia sbarcato di nave, ne son buon testimone.~ 2370 4, 11| costui, fuggendo in una nave sbattuta dalla furia della tempesta, 2371 5, 3| essendomi cosí affermato, li sborsai ducento ducati; e in mia 2372 2, 1| cagion della tua rabbia? sbuffi, e mordi l'ugne: hai meco 2373 2, 1| grosso. Son gionto al porto: scacciami quanto vuoi, che la tempesta 2374 1, 1| persona, che non mi volesse scacciare le mosche da dosso con un 2375 4, 7| non perdiate nulla: non scacciarete il figlio e non perderete 2376 4, 10| ricoverati i miei cento ducati e scacciata la puttana di casa.~Forca. 2377 1, 1| dubito che altro fuoco la scaldi. Ella è di bellezza tale 2378 1, 5| Forca, ché il padron non ti scalza).~Filigenio. Che padrone? 2379 4, 5| sia femina o maschio, le scalzi le brache e lo vederá.~Pirino. ( 2380 4, 12| casa vostra non sia stata scambiata e posto costui in suo luogo?~ 2381 4, 12| fuor la lingua.~Panfago. Scampa, dottore, ché non ti còglia 2382 4, 3| fenestre, non ha potuto scampar altronde.~Dottore. Che dici 2383 2, 2| colui de' panni di Melitea e scamparete fuora con gli altri, e il 2384 4, 5| fatele spogliar le vesti, e scampate per la porta di dietro; 2385 4, 10| in un mar di bugie, e se scamperai da un scoglio, romperai 2386 4, 1| gran sciocchezza a farmi scappar Pirino dalle mani; ché per 2387 5, 1| pensi con le tue paroline scappare ch'oggi il boia non ti abbia 2388 4, 4| che non ti scappi, ché ne scapperebbe la speranza di non averne 2389 2, 2| suoi ladroneggi, con questa scappò mille volte da prigionia, 2390 5, 3| furto, accioché n'andasse scarica e contenta all'altra vita; 2391 1, 4| peso di dolore.~Forca. Lo scaricheremo di peso di argento.~Pirino. 2392 2, 3| informaremo meglio di una scarpa. Su, finiamola.~Panfago. 2393 1, 5| mondo?~Forca. È deliberato scassar lo scrittorio, se non lo 2394 4, 11| ipocresia cuopre ogni sua sceleraggine, e stima, non dico me, ma 2395 4, 7| de' vostri dinari: eccoli scelerati contro voi, ingiuriosi contro 2396 4, 5| per tanti travagli l'amor scema, anzi piú cresce: o disgrazia 2397 5, 5| contrario, mostrerei che fussi scemo di cervello; ed è ben ragione 2398 4, 11| croce; overo ciò dite per schernirmi, o forse vi movete da alcuna 2399 4, 9| che fastosamente altieri schernivate la mia semplicitá, o voi 2400 1, 1| gli asini soli, quando scherzano, si dán morsi che si stracciano 2401 2, 2| padre, dirò che ho voluto scherzar seco.~Pirino. Forca mio, 2402 4, 7| o sciocco me! - con un scherzevol riso, con certe cerimoniose 2403 3, 6| vede in costui quel naso schiacciato, quelle labra grosse rivolte 2404 4, 7| puttana mi saziarò ben di schiaffi, pugna e calci e tirare 2405 1, 2| che non è altro che fumo, schiuma, neglia e vento: vivono 2406 4, 8| non è per altro che per schivar una burasca che n'è sovragionta, 2407 4, 5| in vostra grazia, ed io schivarò un maligno influsso di bastonate 2408 5, 7| tutto e per tutto, o che mi schivi o che mi batta o mi venda 2409 1, 1| baciatemi e non abbiate a schivo e in orrore quel corpo ch' 2410 3, 3| non è stato scontento o sciagura che non fusse da me provata 2411 4, 9| risplendente! Lo splendor che scintilla da' tuoi chiari soli, non 2412 4, 11| ingiuriarmi, accioché non la scioglia allo sdegno per difendermi.~ 2413 4, 5| trappola che han tesa contro te scoccherá contro loro: gli faremo 2414 5, 3| della marina, un vassello de scocchi la rubbò e la vendé qui 2415 1, 3| riconoscereste, cosí son gli occhi scoloriti e le labra smorte e sparito 2416 4, 8| fortuna non ha bastato a scompagnarci, fo fermo augurio che i 2417 4, 8| io pregherò Iddio che mai scompagni cosí bella coppia di sposi 2418 2, 3| non dicessi a proposito, scompigliaresti in un punto quanto s'è consertato 2419 1, 4| levo di qua, pono di lá; sconcia di qua, poni di lá, andrò 2420 2, 5| esser accadute alcune parole sconcie fra noi; e chiedendolo io, 2421 4, 11| Marocco e il re di Borno: fu sconfitto il re di Borno, e il figlio, 2422 2, 4| Alessandro. Perché tanti scongiuri?~Pirino. Con questo verrò 2423 4, 2| rammarichi?~Panfago. ...e si sconquassi il mondo!~Dottore. Panfago, 2424 5, 2| Mangone. Qui ti saranno scontati i tuoi ladronecci.~Raguseo. 2425 3, 1| incontrandovi con Melitea non sarete scoperto, se diventerete pallido 2426 3, 3| Pirino. Bisogna farla, ché scoprendovi sareste rovinata voi e il 2427 4, 5| andiamo a Filigenio, scopriamogli la veritá; essageraremo 2428 4, 10| avete lavata la faccia per scoprir la veritá?~Filigenio. Non 2429 1, 5| Forca. Dubito che voi lo scoprirete un giorno, ed egli mi salterá 2430 2, 3| se non mangio ben poi, scoprirò ogni cosa.~Pirino. Fa' quanto 2431 4, 10| sono state molto tempo a scoprirsi. Ma ecco il liberator delle 2432 1, 3| sempre nuovo. Ma io vo' scoprirti il mio pensiero, Mangone 2433 1, 4| nostro è invecchiato, non può scordarsi: ella è cosí tenacemente 2434 1, 1| vostre passioni, quando scorgeva ch'erano in voi nel maggior 2435 4, 6| nella vostra faccia, né scorgono gli occhi miei cosa piú 2436 1, 1| che pur un tempo eri mio scorporato, non lasciavi mai far cosa 2437 3, 2| schiavo. Fra tanto tu da' una scorsa con la vista intorno, ché 2438 1, 1| troppo forte che l'abbia scorticato la fronte, e però non si 2439 1, 4| Almeno ne guadagnasse le scorze di quel frutto che sarebbe 2440 1, 4| occhi il fuoco della còlera: scostati da me, che non ci veggia 2441 4, 5| dicesse cosa che non sapessi. Scostiamoci e ascoltiamo che dicono).~ 2442 1, 1| posso dirvelo a bocca, ve lo scrivo in questa carta con speranza 2443 1, 4| mano a cambi, interessi, scrocchi, usure e rubberie.~Pirino. 2444 1, 1| imaginate che abbia rotto lo scudellino del belletto, o che abbia 2445 4, 5| Forca. (Chi sa se gli scuopre i nostri secreti?).~Pirino. ( 2446 1, 1| non l'ho dato occasione di sdegnarse meco, onde dubito che altro 2447 2, 7| questo solo vo' che voi secondiate il mio: ho tolto il barilotto 2448 1, 5| servo fidele e ho una spia secreta di mio padre).~Filigenio. 2449 5, 4| Filigenio. Ecco, ecco il secretario de' suoi pensieri: ecco 2450 5, 4| e il meglio sarebbe la secretezza possibile. Bastivi alfin 2451 4, 12| Dottore. E se non stavi securo che fusse l'innamorata di 2452 3, 7| in Raguggia?~Panfago. Da Segna in Raguggia, e d'indi li 2453 1, 1| donatemi da voi e parte mie, segnali infelici per trovar il mio 2454 1, 1| affanni, e sai che solo sei segretario de' miei pensieri: non t' 2455 1, 1| inteso dir mille volte che i seguaci d'amore erano il riso, il 2456 3, 3| scolpita nel core. Cosí seguendo ad amarvi, come voi v'accorgeste 2457 3, 3| gradiste la sua affezione. Vi seguí fin a casa, e nel dispartirsi, 2458 1, 1| per compiacermi; non ho seguitato piacer in mia vita, di cui 2459 3, 6| andiamo a casa.~Melitea. Vi seguo con gran desiderio, né veggio 2460 1, 5| straordinario, ha molti bravi che lo seguono, per un pelo se la torrebbe 2461 2, 2| perpetua galea e prepararmi un seminario continuo di buone bastonate: 2462 4, 11| regno.~Filigenio. Ho peccato semplicemente; confesso l'errore, e se 2463 4, 7| innamorata di mio figlio; e io sempliciaccio non me n'accorgeva. Ma che 2464 4, 9| altieri schernivate la mia semplicitá, o voi che solo pensavate 2465 5, 4| mi fu rapita dalla balia, sendo piccina; e or l'abbiamo 2466 1, 1| mosca non me lo rendessi da senno e con l'usura ancora.~Pirino. 2467 5, 3| desidèri e involatamela dal seno.~Isoco Di grazia, fatemela 2468 1, 4| Chi me li dará, se non è sensal ne' banchi che non m'abbia 2469 4, 12| non so se tu stai ne' tuoi sensi. Io pensava riscattar la 2470 4, 9| dolce anima mia; fa' che senta il suono di quelle parole 2471 3, 3| parlarvi, vi baciò e baciandovi sentí tanta dolcezza che l'istessa 2472 1, 5| non sapete che tremo in sentirlo nominare?~Filigenio. Non 2473 1, 4| abbia in lista; e quando mi sentono nominare: «O che ditta, 2474 | senz' 2475 5, 5| han piú dubio che sieno separati fra loro, falli tornar da 2476 1, 3| il cuore, io la mandavo a sepelire.~Dottore. L'altro giorno 2477 3, 3| abisso di oscuritá dove sepelita mi trovo.~Pirino. Egli vi 2478 4, 2| cimitero e che piatite con la sepoltura, e che la notte la terreste 2479 3, 3| di fame in prigione. Qual será il fine di tanti affanni, 2480 3, 3| altro il suo core, che per serbare inviolabilmente nella sua 2481 5, 6| tolse Galasia, non ne ha serbata alcuna Alcesia per ricordo 2482 5, 7| di quelle coselline d'oro serbate teco, che ti diè Galasia 2483 5, 2| molta ragione.~Mangone. Oh, seria bella certo, ch'essendo 2484 2, 1| di veleno di vipre e di serpenti.~Panfago. Verrò con la pietra 2485 1, 2| Guardatevi da loro come dalle serpi! Quando entrano nella strada, 2486 1, 2| fuggi, chiudi le porte, serra le fenestre, puntella dietro, 2487 1, 1| con la sua bellezza? tu serrata in tenebre, di cui gli occhi 2488 5, 1| ecco la sua casa: voi lo serrate qui ligato; e voi altri 2489 1, 1| ha chiusa in una camera e serrati gli usci e fenestre con 2490 1, 2| molo, al raguseo: entra e sèrrati dietro.~Filace. Entro e 2491 1, 2| dietro.~Filace. Entro e mi serro dietro.~Forca. (Andiamcene 2492 2, 3| Panfago. Se volete che serva bene, bisogna che sia ben 2493 2, 5| Replicandomi: non essendo servati da me come si richiede, 2494 4, 8| augurio che i Cieli v'abbino servato per me, e che saremo nostri.~ 2495 3, 2| da schiavo.~Pirino. Anzi, servendo voi, mi parrá di servire 2496 3, 2| grandissimo amore.~Mangone. Servendomi lealmente, ti terrò da figlio, 2497 1, 1| bastonate il giorno: ché servendovi o disservendovi, senza mirar 2498 2, 2| pensar trappole per vostro serviggio? fermatevi, vi dico.~Pirino. 2499 3, 6| colui che serve con animo servile, patisce due servitú, e 2500 4, 5| se l'ha spogliate; e noi serviremo per testimoni: ché se non 2501 2, 5| non vo' perder tempo in servirlo! ché chi serve tardi, mostra 2502 3, 2| medesimamente fiducia di servirsi di me, delle mie robbe e 2503 2, 5| comando: ché colui che non servisse voi volentieri, non meritarebbe