abbag-certa | certi-fere | ferit-melan | mele-propo | propr-servi | servo-vizi | vizio-zucch
                grassetto = Testo principale
     Atto, scenagrigio = Testo di commento

2504 2, 2| naturale.~Pirino. A che servono i carboni?~Forca. In simili 2505 4, 7| diverrò savio, se a capo di sessanta anni mi lascio beffar da 2506 3, 3| assai disconvenevole al mio sesso e alla mia giovanezza; e 2507 4, 11| Alessandro. Ah, dir cosí sfacciatamente mal degli uomini è ufficio 2508 4, 5| m'incende d'amore; vorrei sfogar l'ira, ma l'amor mi tien 2509 4, 11| Alessandro. Orsú, perché avete sfogata l'ira con ingiuriarmi, sarebbe 2510 1, 1| contro i poveri servi - sfogate la rabbia contra di me, 2511 5, 3| la maestá della bellezza sforza ancor le genti barbare a 2512 4, 8| cortesia piú m'obbligate e mi sforzate ad esser piú vostro che 2513 4, 2| volentieri; ma non potendo, vengo sforzato a dirvelo: è cosa che proprio 2514 1, 5| strabocchevol concupiscenza, corre sfrenata ad ogni precipitoso consiglio, 2515 4, 7| ridersene fra loro alla sgangherata, se hanno voluto servir 2516 1, 2| se s'accostano alla casa, sgombra, fuggi, chiudi le porte, 2517 3, 7| Avviatevi innanzi alla nave, sgombrate tosto: che fate? non vo' 2518 4, 8| Ma la sua porta s'apre: sgombriamo tosto.~ ~ ~ ~ 2519 4, 2| senza nervo, una vescica sgonfiata, che puzzate di cimitero 2520 1, 1| che non vi stia bene uno sgrugnone; non nello stomaco, che 2521 5, 7| vostra bellezza!~Melitea. Siami lecito abbracciarvi con 2522 4, 8| me ma per voi, stando io sicura che mi aiutarete, se non 2523 2, 2| stato pregato, vi comprará sicuramente. Come sarete dentro, arete 2524 1, 4| di noi?~Forca. Ti fo la sicurtá con le mie spalle.~Pirino. 2525 1, 1| disgusti e quelle offese non mi sien piú dolci di quante dolcezze 2526 | siete 2527 4, 7| cerimoniose e oscure parole significava esser innamorata di mio 2528 4, 11| buon vicino.~Alessandro. La sinceritá della mia fede credo l'avete 2529 5, 3| macchia rossa nella mammella sinistra come di un vovo; e diceva 2530 1, 5| Come serpe all'incanto. Giá sleghi lo sacco delle bugie per 2531 3, 7| se forse li potesse qui smaltire.~Mangone. Filace, vien qui 2532 4, 2| mondo!~Dottore. Panfago, tu smanii; certo tu devi arrabbiar 2533 2, 4| possa servirvi: non mi son smenticato, padron degno, di tante 2534 1, 2| Andate sicuro, ché non mi smenticherò del mio ufficio.~Mangone. 2535 3, 3| che possa nasconder cosí smisurato contento!~Pirino. Ecco ch' 2536 1, 2| stesso).~Filace. Morendo smorberá il mondo.~Mangone. Però 2537 1, 3| occhi scoloriti e le labra smorte e sparito il fior delle 2538 2, 3| Con quel córso per darti soccorso.~Forca. Nel bisogno fuggi; 2539 5, 5| purché vivano insieme e si soddisfaccino l'un l'altro, e mostrino 2540 2, 2| di buone bastonate: per sodisfare a' vostri capricci, cado 2541 2, 2| perdonarvi, ma procurar la sodisfazion di chi mi ha offeso. Vo' 2542 5, 5| facciamo le nozze con reciproca sodisfazione. Forca, perché son chiari 2543 3, 3| fatta rapina di corsari e, sofferti pericoli del mare, son stata 2544 1, 1| Pirino. È cosí gran cosa soffrir due bòtte per un amico?~ 2545 3, 3| piú gravi di quelli che si soffriscono? quando osarò sperar dalla 2546 1, 1| darvi cosí amara novella, ma soffritela con pacienza. Mangone mi 2547 4, 2| temeritá e paura in un medesimo soggetto. Andiamo a Mangone prima, 2548 4, 5| espugnata la fortezza e soggiogati i nemici, potrai entrar 2549 2, 5| qui appresso, n'abbia o ne soglia aver de buoni e belli; però 2550 5, 3| che intendo? son desto o sogno? Ma tu come sai questo? 2551 1, 4| i cieli di muoversi, il sol di splendere, mancherá l' 2552 | solamente 2553 3, 3| dependeva la sua, non prendendo solazzo delle sue pene e afflizioni, 2554 5, 2| Mangone. Tu sei un di quei soldati che non dái batterie se 2555 5, 2| Raguseo. Un corsaro si chiama soldato e non ladro.~Mangone. Tu 2556 1, 4| che fará costui: alcuna solenne astuzia gli uscirá di mano.~ ~ ~ ~ 2557 3, 3| motivo con la bocca, che cosí soleva far egli; e hai parlato 2558 5, 7| come l'altre, fatele il solito segno di allegrezza.~ ~ TML 2559 3, 1| ricòrdati, partito di qua, sollecitar Alessandro, ché solleciti 2560 1, 1| innanzi fia per vedersi: però sollecitata e presentata da molti. È 2561 3, 3| dipartirsi, un'altra lo sollecitava e violentava e strascinava 2562 3, 1| sollecitar Alessandro, ché solleciti mio padre a tor Melitea; 2563 2, 6| questa mattina per star sollecito al vostro fatto. Vedrò che 2564 4, 6| e senza lasciar ponto di sollecitudine avanziamogli di prestezza. 2565 1, 2| d'ora in ora aspetti la soma.~Mangone. Non mi mancherá 2566 3, 3| della mia fede, con la quale sommamente l'osservo e riverisco, parmi 2567 4, 10| conviene. (A tuo dispetto ti sommergerò in un mar di bugie, e se 2568 5, 6| per lo piú sempre stava sommersa in una tacita malinconia.~ 2569 3, 3| Pirino.~ ~Melitea. (O Cieli, sonovi elle bastevoli le passate 2570 2, 4| prontezza dell'animo ha sopplito dove han mancato l'occasioni.~ 2571 5, 5| non di amore ordinario o sopportabile, ma di un desiderio irrefrenabile; 2572 5, 5| vita pellegrina e vaga, e sopportar ogni incommoditá e ogni 2573 2, 3| zingano.~Forca. Bene. Come sopportaresti le corna?~Panfago. Cosí 2574 2, 3| le corna?~Panfago. Cosí sopportassi la fame!~Forca. Come le 2575 3, 6| vorrei.~Filigenio. Come sopporti la servitú?~Melitea. Con 2576 3, 3| Mirami in fronte, leggi nel soprascritto: come può capir alcuna consolazione 2577 1, 4| disobediente; non volete sorbir le medicine.~Pirino. Queste 2578 4, 4| virtú di far intendere a sordi e parlare a muti.~Dottore. 2579 3, 3| poter star con lui come sorella.~Pirino. ... È vero; né 2580 4, 3| custode, molto astuto e sospettoso, e teme insin delle mosche. 2581 4, 9| soli, non bastava un uomo a sostenerlo; or fatto un poco piú opaco, 2582 5, 5| che potrò ben andar a sotterrarmi vivo per non incappar nelle 2583 1, 3| un servo molto astuto e sottile...~Mangone. Come quello 2584 3, 3| e mentre sarò viva, sarò sottoposta a' crudeli arbitri della 2585 1, 1| Conosco la sua mano. La sottoscritta dice: «La vostra viva e 2586 1, 5| in piazza: potrebbe egli sovragiongere e stimarebbe che il tutto 2587 4, 8| schivar una burasca che n'è sovragionta, ché portavamo pericolo 2588 1, 3| ordine per venir a trovarvi, sovrapresa da un strano accidente, 2589 4, 9| sapere al mondo, ecco ch'io sovrasto a voi quanto pensavate di 2590 4, 5| molte cose. O bel tiro mi sovviene! facciamo cosí, ché racconciaremo 2591 3, 7| Napoli?~Panfago. Mentre dará spaccio alla sua mercanzia. Verrá 2592 2, 2| impeciati, neri, con un cesto in spalla, carichi di provature e 2593 4, 6| tuo, ma suo falso colore! sparisci via, invidioso carbone, 2594 1, 3| scoloriti e le labra smorte e sparito il fior delle guancie. Io 2595 2, 3| fatta la festa non è chi spazza la sala: chi ave avuto il 2596 2, 3| tardiamo?~Pirino. Forca, spediamola, ch'ogni picciolo indugio 2597 5, 2| espedirlo in un anno, lo spedissi in un giorno e liberassi 2598 3, 7| bevano una volta per uno. Speditevi tosto.~Mangone. Mentre costoro 2599 1, 2| quel suo Forca che, se ben spende l'autoritá sua per quel 2600 1, 2| quel fastidio: mi facea spender un tesoro per comprar muschio, 2601 2, 4| quel poco ch'io vaglio, spendetelo a vostri commodi.~Pirino. 2602 1, 5| cattiva educazione sono state spente e atterrate. Onde poco stima 2603 2, 2| meni a casa. Esso, perché spera guadagnarvi con Filigenio 2604 3, 3| e alla mia giovanezza; e sperando che il tempo partorisse 2605 5, 5| della mia etá e inabile alla sperata successione. Fate voi la 2606 2, 6| tutti i miei schiavi; ma spero accommodarvene fra poche 2607 2, 6| Filigenio.~ ~Mangone. Ho speso i passi indarno: son ito 2608 4, 6| suavissima sua voce, cosí sia spettatore della sua leggiadria: e 2609 5, 7| non merito tanti favori. Spettatori, Alessandro, Panfago e Mangone 2610 4, 1| ponno essere amici chi ne spezzano le porte?~Panfago. Aprite 2611 1, 5| un servo fidele e ho una spia secreta di mio padre).~Filigenio. 2612 1, 5| ammazzare e li tiene le spie sovra.~Pirino. (Non gli 2613 4, 5| d'amore e d'ira: l'uno mi spinge a tor vendetta di costoro, 2614 1, 1| un dolor cosí forte mi spinse il core, che cadei tramortita. 2615 2, 2| Pirino. Non sa far altro che spirar i fatti nostri e riferirgli 2616 2, 2| dottore.~Forca. Serve ancora a spirare i fatti del dottore e riferirgli 2617 4, 6| occhi.~Pirino. Non cosí splende il sole, quando ha alquanto 2618 1, 4| cieli di muoversi, il sol di splendere, mancherá l'aria, si risolverá 2619 5, 2| Mangone. Come si dicessi un spogliamari, saccheggialidi, cacciator 2620 2, 2| vostre persone, si lascia spogliare, vestire e tingere a nostro 2621 2, 2| voi starete su l'aviso e spogliarete uno di quelli e vi vestirete 2622 3, 7| spesso del mio nome! Andrò a spogliarmi, e a casa di Alessandro 2623 5, 2| che il mar ben spesso non spogliasse e rubasse me!~Mangone. Or 2624 4, 5| troveranno, perché ivi se l'ha spogliate; e noi serviremo per testimoni: 2625 4, 6| però, vita mia, entriamo e spogliatevi le vesti.~Melitea. Non si 2626 4, 3| provature vessiche piene di sporchezza! O Dio, non gli bastava 2627 5, 2| piene di furfantarie e di sporchezze; e se tutti i napolitani 2628 5, 7| volontá. Io mi trovo esser sposa, e amata da questo cavalliero 2629 4, 8| scompagni cosí bella coppia di sposi i quali, per etá, per nobiltá 2630 1, 5| stima Dio, manco il padre, sprezza ogni buon ricordo; e fattosi 2631 4, 9| è del tuo sommo giudicio sprezzar i giovani e amar uomini 2632 4, 7| non mi condur a qualche sproposito.~Dottore. Io vo' che voi 2633 4, 6| dottore e Panfago e di spunta Filigenio. Fate presto e 2634 1, 5| toglie in braccio e se la squinterna sul ventre e se l'accomoda 2635 1, 4| Oh, come sei colerico! stammi allegro, che ad un ammalato 2636 2, 3| Chi me n'assicura?~Forca. Stanne sopra di me.~Panfago. Tu 2637 1, 3| sarebbe fra noi commune la stanza, le facoltá e le mie cose 2638 4, 5| a trovare il pazzo, che stará in casa di Alessandro, conduciamolo 2639 | starai 2640 | stare 2641 | starete 2642 2, 2| padrone.~Pirino. Perché farmi stentare a saperlo? non me lo potevi 2643 | steste 2644 1, 4| mi vanno per la testa: mi stillo il cervello e ordisco gran 2645 5, 2| stato tacito insino adesso, stimando che la tua importunitá avesse 2646 4, 10| Quei che sono cattivi, stimano che tutti gli altri sieno 2647 1, 5| potrebbe egli sovragiongere e stimarebbe che il tutto fusse uscito 2648 4, 2| Panfago. Ma vorrei che stimassi che le parole mie nascano 2649 5, 7| maniere e sue creanze l'ho stimata sempre nobile e onorata, 2650 4, 11| fatto non sia fatto? Io non stimava tal cosa: essendo come voi 2651 2, 1| con denti calzati di buoni stivali.~Pirino. Mi pasco di veleno 2652 1, 1| noti i nostri amori, per stizza m'ha chiusa in una camera 2653 1, 5| temerari desidèri della strabocchevol concupiscenza, corre sfrenata 2654 1, 5| bòtte che amboduo restaremo stracchi, io di dar, tu di ricevere.~ 2655 4, 2| morde, una tigre che mi straccia.~Panfago. ...Né gli bastava 2656 1, 1| scherzano, si dán morsi che si stracciano la pelle, e calci che si 2657 4, 7| error è giá fatto; delle strade cattive eleggasi la migliore.~ 2658 2, 1| mi mirava con certi occhi stralunati e con la lingua pendente 2659 3, 1| trasformar gli uomini in strane foggie; poiché tu da libero 2660 4, 4| stringe cosí forte che mi strangola, che non potrò inghiottir 2661 5, 1| pazzo ha mancato poco a strangolarmi: ho passato un gran pericolo.~ 2662 5, 5| Forca. L'uno e l'altra si strangolerá, e preverrá con una morte 2663 3, 3| della propria casa, e in strani paesi non è stato scontento 2664 1, 5| dottore è un cervello bizaro, straordinario, ha molti bravi che lo seguono, 2665 1, 5| con la sua libraria, la strapazza e se la tiene aperta innanzi.~ 2666 4, 5| tosto con i denti al naso, strapparmi l'orecchie o ficcarmi i 2667 1, 3| tutte le dimenano e le strappazzano senza rispetto; noi vecchi 2668 3, 1| mercadante?~Pirino. Te ne prego e straprego.~Panfago. Or che dici 2669 5, 1| Capitano, di grazia, fatelo strascinare, ch'io mi muoio di voglia 2670 5, 2| vieni di bona voglia, ti strascinarò a forza.~Raguseo. Dubito 2671 5, 2| Raguseo. Dubito che lo strascinato sarai tu.~Isoco Io son stato 2672 3, 3| sollecitava e violentava e strascinava a sé, e prima che si fermasse 2673 4, 4| pazzo indemoniato, dove mi strascini?~Mangone. Tieni, para, Panfago, 2674 3, 5| mercanzia, è segno che vuoi stravendere. Mi bastava solo che fusse 2675 1, 3| se non lo fai ché cosí straziandomi, me la facci ricever piú 2676 1, 3| in contegno e ci vogliono straziare. Ma le bastonate alfin le 2677 4, 3| Mangone. Chiavata in camera strettamente.~Dottore. Dici il vero; 2678 1, 1| non è ora che non abbia da stridere sotto le vostre mani.~Pirino. 2679 5, 1| uscir parola.~Forca. Te la stringerá il capestro, la gola.~Panfago. 2680 4, 4| Forca? S'ha servito per stromento di questa trappola d'un 2681 2, 7| far altro; ché Pirino deve struggersi di desiderio di far presto.~ 2682 1, 5| fucina dove si fabricano gli strumenti della ruina della misera 2683 2, 7| provature e i confetti, resterai stupito; e sará non men gloria averlo 2684 5, 3| sua verginitá per molto stupore son fuor di me stesso. O 2685 2, 2| molto gagliardo, se sará stuzzicato, dará mazzate da cieco.~ 2686 4, 6| son stato uditore della suavissima sua voce, cosí sia spettatore 2687 2, 1| ponendolo in bocca, quel suavissimo odore mi conforta il naso 2688 4, 11| esperienza che voi sète, dar cosí subita credenza ad un uomo senza 2689 1, 3| prego Iddio, ché tosto gli succeda.~Mangone. Non bisogna pregarne 2690 2, 2| pericolo, animo grande, e succedane quel che si vuole: vada 2691 2, 2| fine; ma ancorché fusse per succederne qualche pericolo, animo 2692 4, 5| ho saputo e potuto, e v'è successo ogni cosa contra la vostra 2693 2, 1| non avemo piú sangue da succhiare, l'abbandoniamo; - e disse 2694 2, 1| abbandonato, perché non avea piú succo - perché noi siamo come 2695 1, 4| aver danari mi fa venir il sudor della morte.~Pirino. Se 2696 2, 5| saputo imaginarmi persona sufficiente piú di voi nel maneggio 2697 4, 5| per savio che sia, sempre suol restare ingannato.~Pirino. 2698 5, 1| abbia a far una pavana senza suoni sovra le spalle?~Forca. 2699 4, 9| anima mia; fa' che senta il suono di quelle parole che solo 2700 4, 6| istessa par troppo festosa e superba nella vostra faccia, né 2701 4, 11| vi costerá caro. Andrò a' superiori e mi farò far giustizia: 2702 1, 5| sua, si butta sul letto supino, se la toglie in braccio 2703 2, 2| pasticci, grasso di caponi in suppa, e la domenica mattina a 2704 1, 2| darle tartarughe boglite, suppe la mattina e vuova fresche 2705 3, 3| osservo e riverisco, parmi che suppliscano all'oltraggio della fortuna, 2706 1, 1| Tutta la notte v'ho inteso suspirare, non so se da amore o da 2707 3, 3| Ahi, ahi!~Pirino. Di che suspirate?~Melitea. Della rimembranza 2708 4, 2| notte la terreste sempre svegliata con l'orologio delle correggie, 2709 1, 4| levarmela dal core quanto svellerne l'istesso core.~Forca. Orsú, 2710 5, 2| rubbata la mia schiava, per svillaneggiarmi mi mandasti un presente 2711 4, 2| L'han fatto piú per svillaneggiarvi che per altro: or si ridono 2712 4, 12| artifici: e quanto piú cerco svilupparmene, piú mi ci trovo dentro, 2713 5, 7| e senza simulazione, piú svisceratamente che sia stata amata donna 2714 1, 3| guadagno della mia vergogna, tacere e soffrire: ché se è cattivo 2715 5, 6| sempre stava sommersa in una tacita malinconia.~Dottore. Dio 2716 4, 11| morire in una prigione o li taglierá la testa. Onde il dottore, 2717 4, 5| volpe e altro chi ordina la tagliola.~Dottore. M'hai tirato nel 2718 2, 3| peggio.~Panfago. Orsú, che tardiamo?~Pirino. Forca, spediamola, 2719 2, 3| Panfago. S'è presto a te, è tardo a me: che vuoi misurar il 2720 1, 2| che non vale, per darle tartarughe boglite, suppe la mattina 2721 2, 1| che mangiava altrove. Alla taverna non mi posso accostare, 2722 3, 3| Melitea. Or ora.~Pirino. Senza temer alcuno accidente?~Melitea. 2723 1, 5| la virtú moderatrice dei temerari desidèri della strabocchevol 2724 4, 2| ché sempre sogliono essere temeritá e paura in un medesimo soggetto. 2725 4, 6| e in casa vostra ancor temo? chi piú infelici di noi, 2726 4, 9| poco piú opaco, ricevé tal temperamento che confortano non abbagliano, 2727 1, 4| agitata da tante onde di tempeste, come determinerai questa 2728 4, 10| son troppo buono: ché a tempi d'oggi per esser stimato 2729 2, 3| di fregarti i polsi e le tempie di teriaca per i vermi per 2730 1, 4| può scordarsi: ella è cosí tenacemente scolpita nel mio core, che 2731 3, 3| collo con nodi e groppi cosí tenaci, che non timor di Mangone 2732 3, 3| da spiriti folletti che tenemo nelle caraffine indoviniamo 2733 1, 5| introducendosi a poco a poco ne' teneri intelletti il zelo della 2734 1, 3| viva forza ad amarla. Poi è tenerina, poco fa levata dalla balia, 2735 1, 1| priego a ripigliarvele e tenerle appresso di voi, accioché 2736 3, 2| a Filigenio, ché vorrei tenermelo per mio spasso. Ma poiché 2737 5, 7| Il tempo camina, figlia: tenetelo voi, ché stia fermo, e io 2738 4, 3| Dottore. Non lo dubito, ma lo tengo per certo: perché intendo 2739 4, 10| Filigenio. Perché tutti lo tengono per fermo.~Forca. Quei che 2740 4, 11| rimediare.~Forca. Non lascierò tentar per ogni via, per amor vostro. 2741 1, 1| che amara compagnia m'han tenuto questi tutta la notte! ho 2742 2, 3| fregarti i polsi e le tempie di teriaca per i vermi per la paura.~ 2743 2, 3| rallegrare il core; la mia teriace e il mio allegracore è il 2744 4, 1| pro vi facci: ché non mi terranno tutte le catene del mondo, 2745 5, 7| lui è la mia gloria e mia terrena beatitudine: me li sono 2746 4, 2| sepoltura, e che la notte la terreste sempre svegliata con l'orologio 2747 1, 5| scelerato pensiero indurgli terrore?~Forca. Ma tutto ciò è nulla: 2748 2, 3| birro, l'altro di boia, il terzo di cerretano.~Forca. Come 2749 4, 5| che la trappola che han tesa contro te scoccherá contro 2750 4, 1| raccorrò le spoglie de' nemici: tic, toc.~Alessandro. Chi è 2751 4, 4| pazzo.~Mangone. Filace, tienlo che non ti scappi, ché ne 2752 1, 5| Forca. Io, quando lo vedo tiepido e disamorato, l'aguzzo l' 2753 4, 2| velenoso che mi morde, una tigre che mi straccia.~Panfago. ... 2754 3, 1| in uno istesso tempo una timida allegrezza e un allegro 2755 4, 2| audace ne' piaceri, sará timido nelle avversitá, ché sempre 2756 2, 2| lascia spogliare, vestire e tingere a nostro modo; e se Mangone 2757 2, 2| della medesima polvere, tingerete la faccia e le mani a Melitea 2758 4, 6| Eccovi la tinta di carboni, tingete la faccia del pazzo e vestitelo 2759 4, 5| conduciamolo in casa tua, tingiamoli la faccia con carboni e 2760 3, 3| fu donato dal Cielo per tiranneggiare e tirare a sé con dolce 2761 1, 5| natura vengono atterrate e tiranneggiate da' vizi e difetti del tempo. 2762 4, 11| degli uomini è ufficio di tirannica lingua! però, di grazia, 2763 3, 4| ponente, overo zappe che tirano a sé che badili che buttino 2764 4, 5| tagliola.~Dottore. M'hai tirato nel tuo parere e m'hai posto 2765 3, 3| altra tanta forza a sé lo tirava; talché vedendosi egli stracco 2766 4, 5| l'animo molte cose. O bel tiro mi sovviene! facciamo cosí, 2767 4, 10| ringraziarvi di cosí illustri titoli che mi date.~Filigenio. 2768 3, 3| costumi: e si gloria piú del titolo di esser vostro schiavo, 2769 4, 7| vogliamo tutti rallegrarci: to' gli danari.~Panfago. Sia 2770 4, 5| restará bianca e, se vuol toccar con mano se sia femina o 2771 5, 3| frutti, e venne a caso a toccarsi alla mammella.~Dottore. 2772 1, 1| giuro su la mia di non toccarti piú mai.~Forca. Avete giurato 2773 4, 7| benedetto Dio che pur m'è toccato di apparecchiare un desinare 2774 4, 4| pugna. Non vuoi rispondere? toccherai delle busse.~Mangone. Giá 2775 4, 9| Muto.~ ~Dottore. Ecco che tocco il ciel col dito. Chi è 2776 1, 1| volontieri; ma dubito che or togliendolo da scherzo, quando poi vi 2777 4, 5| se ho perduto l'animo? e togliendomesi Melitea, mi si toglie l' 2778 1, 2| dovreste pagar chi ve la togliesse di casa: ella è brutta di 2779 4, 4| vesti, ove è colei a cui le togliesti?~Dottore. Mira come sta 2780 4, 3| forca.~Dottore. Di grazia, toglimi da tale ambascia, ché mi 2781 4, 7| di alcuno, alla prima gli togliono la prudenza. Ma io ne farò 2782 4, 4| qui, traditore; onde hai tolte le vesti, ove è colei a 2783 5, 1| le vesti, ecco le robbe toltemi! cosí, furfantaccio, s'entra 2784 5, 6| se i corsari non gli han tolti, penso che debba avergli.~ 2785 1, 3| mi ará per padrone. Ma toltone che sia un poco di tempo, 2786 2, 6| hai trovata. Dici che vuoi tòrlo da certi amici per venderlo 2787 1, 3| inchini e parole profumate tormela di mano; ma erra, ch'io 2788 1, 3| bastasse a farmi amare, non a tormentarla. E come potresti tu batter 2789 5, 2| ladro de' ladri publichi, tornami quel che m'hai rubato.~Raguseo. 2790 3, 7| negozio e, liberato dal peso, tornará quanto prima a Raguggia.~ 2791 2, 2| medesimo. Sará meglio per me tornare i danari al padrone.~Pirino. 2792 5, 2| che me ne dái, son uomo da tornarmene in nave or ora, far vela 2793 1, 1| quel maladetto ghiribizzo, tornate come prima e peggio. Un 2794 2, 2| Panfago!~Panfago. Or ora torno.~Pirino. Assassin cane, 2795 2, 7| se non per la persona, lo torrá per le vesti. Ecco i barilotti, 2796 5, 1| travaglio, e non ho potuto tòrre un maledetto boccone.~Forca. ( 2797 1, 5| seguono, per un pelo se la torrebbe col diavolo; ne sta geloso 2798 2, 2| ho il torto.~Forca. Mille torti, non ch'uno.~Pirino. Perdonami.~ 2799 5, 2| morto; e qui non son per tòrti alcuna cosa, anzi per giovarti: 2800 4, 7| con un parlar delicato e toscano, anzi - o sciocco me! - 2801 4, 5| prima, che costui ci avrebbe tradito, ché era uomo che parlava 2802 1, 5| che unguento di cancheri! Traditorissimo, se non ti disponi a dirmi 2803 1, 3| era stata compra da voi, trafitta dalla disperazione, le venne 2804 4, 12| mi ci trovo dentro, senza trametter tempo di mutar consiglio. 2805 1, 1| spinse il core, che cadei tramortita. Egli a cui sono noti i 2806 3, 3| tanta dolcezza, vi restò tramortito fra le braccia, e voi ne 2807 4, 11| sono ferite mortali che mi trapassano il core. Non mi fate piú 2808 2, 2| rompe ogni ora per pensar trappole per vostro serviggio? fermatevi, 2809 1, 3| Ragugia: mandai e non potei trarne nulla di costrutto, restai 2810 2, 2| inganno e la furberia: questi trarranno i danari di man di vostro 2811 3, 1| credono che amore non basti a trasformar gli uomini in strane foggie; 2812 1, 2| poni nuda incontro al lume, traspare come una lanterna, che se 2813 1, 5| Legge; e tutto il giorno si trastulla con la sua libraria, la 2814 1, 1| qualche garbuglio: ogni suo trattamento ne potrebbe giovare.~ ~ ~ 2815 4, 12| entrare ancora: avemo a trattare alcune cose insieme.~Filigenio. 2816 4, 11| Filigenio. ... poiché cosí trattate gli amici vostri.~Alessandro. 2817 3, 3| dilatando le promesse, - l'avete trattenuto vivo sin adesso. Onde egli 2818 3, 7| al tardi o al piú domani, tratterá su questo negozio e, liberato 2819 1, 6| cagion della mia morte. Mi tratterrò da qui intorno finché venghi, 2820 1, 3| innanzi col capo chino e le trattiamo con piú creanza. A' giovani 2821 4, 8| quanto merita l'amor mio; e travaglimi la fortuna quanto gli piace.~ 2822 | traverso 2823 3, 6| SCENA VI.~ ~Melitea travestita, Mangone, Filigenio.~ ~Melitea. 2824 3, 1| tosto.~Panfago. Che hai, che tremi?~Pirino. Sempre quello che 2825 3, 3| del volto che sète molto tribulata d'amore.~Melitea. Poco è 2826 2, 1| sapessi da quanta angoscia e tribulazione è afflitta l'anima mia, 2827 4, 9| acquistata vittoria porto meco il trionfo e le spoglie de' nemici, 2828 1, 1| Pirino. Tu ben t'accorgi, tristarello, quanto t'ami e quanto vaglio 2829 1, 5| che voi parlaste di cose triste, ma della sua Legge; e tutto 2830 1, 2| prosume saper piú di tutti i tristi del mondo.~Forca. (Fa' quanto 2831 2, 2| ed è peccato a non esser trombetta.~Forca. È a nostro proposito, 2832 1, 3| vissuto e vivo da disperato; e trovandomi da quarantamila ducati di 2833 2, 2| poi partire il guadagno. Trovaremo quattro fachini giovanetti 2834 5, 1| cercate la casa, ché le trovarete, se non l'ará sbalzate in 2835 3, 5| Filigenio. Mangone, son venuto a trovarti secondo l'appuntamento doppo 2836 1, 3| ponesse in ordine per venir a trovarvi, sovrapresa da un strano 2837 2, 6| amici.~Filigenio. Giá l'hai trovata. Dici che vuoi tòrlo da 2838 1, 1| oscuro, con ogni cosa che vi trovate in mano, mi fate piovere 2839 2, 2| eccetto che come Mangone troverá quello in casa vestito de' 2840 4, 2| Andiamo.~Dottore. E se troverò che sia vero quanto hai 2841 4, 8| piú onesto figlio che si trovi, io un santo e i nostri 2842 5, 5| gabbia.~Filigenio. Orsú, trovinsi costoro, e questa sera medesima 2843 3, 3| senza accorgersene ponto trovò che le spine velocissime 2844 4, 5| non avessi mai fatto altra truffa, ho avuto fede ad uno che 2845 1, 2| fenestre, puntella dietro, tura i buchi, sbalestra gli occhi 2846 3, 3| Pirino. ... È vero; né si turbò egli giamai verso voi, se 2847 4, 11| sarebbe stato fatto ad un turco; ma dice bene il proverbio: 2848 1, 5| del suo ozio, restando in tutela di un servo ribaldissimo, 2849 2, 4| v'ho servito come dovea, tuttavolta la prontezza dell'animo 2850 1, 5| ubbidisce a voi, perché vuol ubbidir me?~Filigenio. Quando va 2851 1, 5| proposito?~Forca. Se non ubbidisce a voi, perché vuol ubbidir 2852 5, 2| infernetichito o devi star ubbriaco, poiché cerchi da un uomo 2853 4, 11| ché l'uno vi fu sempre ubidientissimo e l'altro venti anni un 2854 5, 5| figliuolo: e dove si ha pensato uccellar me, ará posto l'uccello 2855 4, 4| vuoi. Io... oimè, oimè, mi uccide; aiutami, aiutami, dottore!~ 2856 1, 1| che la fame m'uccida, m'ucciderá il dolore in pensar solo 2857 4, 10| cagione avresti cagione di uccidermi di bastonate, disgraziar 2858 1, 4| Pirino. Aiutami.~Forca. Mi uccidete.~Pirino. Il breve termine 2859 4, 9| acciecano, avvivano non uccidono l'altrui viste. Or quanto 2860 4, 11| ogni persona aspetterei di udir simili parole fuorché da 2861 4, 6| e come fin ora son stato uditore della suavissima sua voce, 2862 2, 1| rabbia? sbuffi, e mordi l'ugne: hai meco alcuna cosa?~Pirino. ( 2863 5, 4| loro amori, e noi siamo gli ultimi a sapergli. Ma che si rimedino 2864 1, 5| virtuosi e il fondamento delle umane felicitá, e tanto necessaria 2865 5, 3| con modestia, di nobiltá umile e onoratissima nella bellezza: 2866 2, 2| animo d'un offeso, che l'umiltá del nemico; però non solo 2867 2, 5| cattivissimo, conosce gli umori delle persone, e non è altro 2868 2, 2| Forca. Con quella polvere ti ungerò le mani e la faccia, che 2869 1, 5| offenderò piú me che te. O che unguento di cancheri! Traditorissimo, 2870 4, 9| consorte e la rapina dell'unica mia figliuola Alcesia. Anzi 2871 1, 2| si lascia volgere come l'uom vòle, lasciamola per quei 2872 2, 2| inventata e consertata, se vi s'usa diligenza in esseguirsi, 2873 3, 2| dite?~Panfago. Nomi che si usano in Schiavonia.~Mangone. 2874 2, 7| notte.~Forca. Ricòrdati di usar buone parole - ché non è 2875 2, 7| vedrai l'architettura ch'usarò in contrafar i salciciotti 2876 1, 1| mie vendette. Ma perché usate meco piacevoli parole? 2877 2, 2| buona memoria di mio padre usava spesso ne' suoi ladroneggi, 2878 5, 3| stata cosí conservata come uscí dal corpo di sua madre.~ 2879 4, 3| oggi di casafuor dell'uscio; e se non ha poste l'ali 2880 1, 4| alcuna solenne astuzia gli uscirá di mano.~ ~ ~ ~ 2881 1, 2| inarcate, con le groppe uscite fuori, che par che d'ora 2882 5, 2| intorno a tre anni che certi uscocchi depredando i lidi della 2883 1, 3| gusto, ma s'inganna, ché io uso ostinazione con gli ostinati, 2884 1, 4| cambi, interessi, scrocchi, usure e rubberie.~Pirino. Chi 2885 3, 1| Panfago, Pirino.~ ~Panfago. Or vadansi ad appicar tutti coloro 2886 3, 6| O che allegro cuore! or vadasi ad appiccare chi dice che 2887 2, 3| informarò e lo disporrò che vadi a mio padre, e gli darò 2888 2, 3| parlar con Alessandro e vadisi per le vesti e per lo presente.~ 2889 4, 3| veder il dottore.~Filace. Vado.~Mangone. Filace è un gran 2890 5, 5| essiglio e vita pellegrina e vaga, e sopportar ogni incommoditá 2891 2, 5| altrimente, m'è forza a valermi del suo favore.~Filigenio. 2892 5, 5| figlio, e la mia robba è di valor di quarantamila scudi; sono 2893 3, 7| divorata e menano le mani assai valorosamente.~Panfago. Son usati a menarle 2894 2, 5| Filigenio. Per non trattenermi vanamente in cerimonie, ché ho fretta 2895 5, 5| amori non erano fondati in vani desidèri giovanili, ma su 2896 4, 10| Dio che il mio dubitar sia vano!~Filigenio. Ma a vostro 2897 5, 3| infinita Providenza, con quanti vari accidenti hai sospesi i 2898 5, 3| costiera della marina, un vassello de scocchi la rubbò e la 2899 2, 1| compassione; però di giá vattene, ch'io me la torrei con 2900 1, 2| Mangone. Se venisse alcuna vecchia con qualche scusa, mandala 2901 5, 7| cuore? Da quel ponto che ci vedemmo insieme - o fusse caso o 2902 3, 6| dignitá e di cortesia; poi, vedendo quanto i miei servigi saranno 2903 3, 3| forza a sé lo tirava; talché vedendosi egli stracco e non potendo 2904 5, 7| mi rallegro in vederti, vedendovi a tempo quando meno sperava 2905 4, 5| le scalzi le brache e lo vederá.~Pirino. (O Dio, che odo, 2906 1, 1| che fia presto, venite a vedermi; e quando son partite le 2907 4, 7| credete, potrete or ora vederne l'esperienza, perché lavando 2908 1, 1| né per l'innanzi fia per vedersi: però sollecitata e presentata 2909 5, 7| oh quanto mi rallegro in vederti, vedendovi a tempo quando 2910 5, 2| cerchi da un uomo che mai vedesti, che ti restituisca la tua 2911 5, 3| Mangone. L'uomo che qui vedete, dice ch'è napolitana, figlia 2912 3, 5| servire.~Mangone. Eccolo, vedetelo bene, consideratelo; non 2913 2, 7| miracoli.~Panfago. Quando vedrai l'architettura ch'usarò 2914 2, 6| sollecito al vostro fatto. Vedrò che si fa in casa, e poi 2915 4, 10| effetto cattivo avete di me veduto?~Filigenio. Puoi negar tu 2916 3, 3| presto, presto, ché non vi vegga. Ma non è desso, restate.~ 2917 4, 2| contemplo presenti, e non veggendogli par di vedergli.~Panfago. ... 2918 3, 2| Filace. Entrate sicuro e vegghiate con gli occhi miei.~ ~ ~ ~ 2919 4, 2| Andiamo a Mangone prima, veggiamo se Melitea sia in casa e 2920 5, 5| viaggio e far ch'or ora li veggiate qui presenti.~Dottore. Per 2921 | vel 2922 5, 2| tornarmene in nave or ora, far vela e girmene all'Indie nuove, 2923 4, 2| tua parola m'è un serpe velenoso che mi morde, una tigre 2924 4, 11| senza anima, che con un velo d'ipocresia cuopre ogni 2925 2, 3| aiutarti.~Forca. Con quel veloce córso?~Panfago. Con quel 2926 3, 3| ponto trovò che le spine velocissime erano discese al petto e 2927 5, 3| de scocchi la rubbò e la vendé qui in Napoli ad uno mercatante 2928 3, 2| la casa di schiavi, e voi vendendoli poi col vostro commodo, 2929 2, 2| schiavo che ha comprato, gli venderá Melitea; e cosí vostro padre 2930 3, 4| condurremo delli schiavi e voi li venderete, e saranno fra noi le perdite 2931 3, 7| Quanti ne ha portati per vendergli?~Panfago. Da quaranta in 2932 5, 2| schiavi e schiave belle e venderle poi a' giovani che se n' 2933 2, 6| tòrlo da certi amici per venderlo piú caro.~Mangone. Dico 2934 3, 5| vogli impiccar per la gola e vendermelo soverchio.~Mangone. Non 2935 3, 6| Ma poiché vi par meglio vendermi a questo gentiluomo, a me 2936 3, 1| veder l'esperienza, ché ti venderò or ora.~Pirino. Hai ragione, 2937 3, 6| stimato che sia meglio per te venderti a lui. Dimmi, lo servirai 2938 1, 1| Un giorno ne farò le mie vendette. Ma perché usate meco 2939 4, 2| fatto: e se l'avessi potuto vendicar io senza la vostra saputa, 2940 1, 6| mio padre! Ti arai voluto vendicare di quelle bastonate de quali 2941 4, 12| con beffe? sarò uomo da vendicarmene.~ ~ ~ ~ 2942 4, 5| che ricuperi Melitea e mi vendichi di costoro, ti darò tal 2943 3, 1| ora.~Pirino. Hai ragione, vendimi tosto.~Panfago. Che hai, 2944 4, 10| liberator delle puttane, il venditor de' liberi per schiavi, 2945 2, 6| tal obligo, che obliga il venditore a ricordarsi piú di lui 2946 2, 6| potrei servirvi, ché ho venduti quasi tutti i miei schiavi; 2947 4, 10| di carboni a mio figlio e vendutolo al ruffiano? poi tinta la 2948 5, 2| ben il tuo fattore che, vendutomi un schiavo in tuo nome, 2949 | venendo 2950 3, 6| Melitea. L'aspetto suo venerando mi mostra che i suoi costumi 2951 | vengon 2952 | venite 2953 | veniva 2954 | vennero 2955 1, 2| fumo, schiuma, neglia e vento: vivono di nebbia e si pascono 2956 | venuta 2957 4, 2| stato promesso da desinare e venutoti meno, tu ti muoia della 2958 1, 1| conosce che queste sono vere e l'altre imagini di dolori.~ 2959 5, 3| volendomela vendere per vergine cinquanta ducati di piú, 2960 5, 3| macchiato fior della sua verginitá per molto stupore son fuor 2961 4, 2| testimonio d'occhi. Né si ha vergognato di far una simile beffa 2962 5, 2| dicessi e io ci fussi. Non mi vergogno dell'arte mia; ma qual arte 2963 2, 3| tempie di teriaca per i vermi per la paura.~Panfago. N' 2964 2, 2| e cose simili; e quando verran dentro, e voi starete su 2965 | veruno 2966 4, 2| sète pelle senza nervo, una vescica sgonfiata, che puzzate di 2967 2, 7| proposito ho comprato le vesiche e i budelli?~Forca. Non 2968 4, 3| di pietra e le provature vessiche piene di sporchezza! O Dio, 2969 4, 6| avendole vestite voi prima e or vestendole io, par che da tutte le 2970 2, 2| che camino per le paterne vestigia, imitator della sua virtú, 2971 4, 5| la faccia con carboni e vestimolo delle vesti che tien or 2972 2, 2| persone, si lascia spogliare, vestire e tingere a nostro modo; 2973 2, 7| bisogno: ecco le vesti per vestirsi da raguseo; ecco quelle 2974 4, 11| tinta la faccia di carboni, vestita da maschio; l'ho cacciata 2975 4, 6| Melitea. Perché avendole vestite voi prima e or vestendole 2976 4, 6| tingete la faccia del pazzo e vestitelo de' panni di costei; ma 2977 2, 6| se non facessi torto alla vicinanza e alla vostra autoritá, 2978 1, 3| Dottore. L'altro giorno la viddi bellissima.~Mangone. Se 2979 1, 4| Dunque questa pragmatica vieta ancora a me, che non t'abbi 2980 1, 2| vi si digiunino tutte le vigilie. Mi ha fatto spendere piú 2981 | VIII 2982 1, 4| tu e io siamo scherniti e vilipesi da un furfante ruffianello? 2983 3, 3| afflizioni, come sogliono alcune vilissime feminelle, ma come vera 2984 4, 6| schiava nera, venduta per vilissimo prezzo, vile, brutta e disgraziata, 2985 3, 2| Ben sarei discortese e villano, se, voi avendomi comprato 2986 1, 3| e con ostinata perfidia vincerò la sua perfidia. Son tre 2987 1, 1| poter morire! O morte, tu vinci tutte le cose e non puoi 2988 5, 7| vinto dalla di tutte cose vincitrice natura, per tirarmi nel 2989 1, 1| Sta dunque prigione la vindice della mia libertá e che 2990 5, 5| una morte volontaria la violenta.~Dottore. Ti do podestá 2991 3, 3| un'altra lo sollecitava e violentava e strascinava a sé, e prima 2992 1, 4| tue medicine son troppo violenti per lo pericolo della vita, 2993 2, 1| Pirino. Mi pasco di veleno di vipre e di serpenti.~Panfago. 2994 4, 7| piú fattezze donnesche che virili, e con un parlar delicato 2995 1, 5| e l'origine degli abiti virtuosi e il fondamento delle umane 2996 5, 3| si maritò meco; e siam vissuti insieme dodici anni, pensandomi 2997 4, 9| avvivano non uccidono l'altrui viste. Or quanto sarai bella, 2998 4, 9| me, che della acquistata vittoria porto meco il trionfo e 2999 4, 7| vendicarmi d'ingiurie vituperose.~Dottore. Questo non vorrei 3000 1, 3| dalle donne.~Mangone. Ella è vivanda riserbata per la tua bocca.~ 3001 5, 5| incommoditá e ogni miseria, purché vivano insieme e si soddisfaccino 3002 1, 1| almeno, conoscendo bene che viveva in lei e per lei. Or son 3003 1, 5| atterrate e tiranneggiate da' vizi e difetti del tempo. Ecco


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