Giambattista Della Porta
La Carbonaria

ATTO V.

SCENA VI.   Dottore, Isoco.

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SCENA VI.

 

Dottore, Isoco.

 

Dottore. Or dimmi, di quelle cose che mi tolse Galasia, non ne ha serbata alcuna Alcesia per ricordo di suo padre?

Isoco bene: un anello con una fede scolpita, con certi piccioli diamantini intorno; e certi bracciali d'oro che mia moglie tolse con lei: e se l'ha ella sempre portati su' diti, e se i corsari non gli han tolti, penso che debba avergli.

Dottore. Dimmi, avea ella mai desiderio di riveder suo padre?

Isoco Anzi, nel mezo sempre delle sue allegrezze si risentiva e si rattristava, e con certi occulti e nascosti sospiri manifestava il dolor della perdita di suo padre e il desiderio che avea di rivederlo, e per lo piú sempre stava sommersa in una tacita malinconia.

Dottore. Dio cel perdoni! ché m'ha fatto buttar piú lacrime e piú sospiri che non ho peli adosso, non solo ogni volta che mi ricordavo le persone, ma quando io son venuto col pensiero da me stesso. Ma eccola che viene.

Isoco Questa è Alcesia mia.

 

 

 


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