Gian Pietro Lucini
Prose e canzoni amare

Poesia

Monologo del Guardiano

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Monologo del Guardiano15

 

 

 

 

Cattivo tabacco: foglie secche, non tabacco: e s’avvelena il pubblico

con questa merce ingrata. Oh, bella sera si attende:

fresca, calma, profonda. Dolce il passeggiar tra i viali sicuri,

spaziosi e gravi al scendere del giorno. Grato. –

Bah! Luna di miele... una volta. Perrette? Bah!

Perrette, la buona, fu morta radiosamente. – Ah! cattivo tabacco

in vero. E qui, intorno, crescono erbe e muschii

sui basamenti delle statue e dentro alle fessure delle pietre:

e s’arrampican l’ellere gelose intorno alle colonne.

Monda, raspa, togli; ma la natura sboccia e si rivela verde. –

Bei tempi eh, statue antiche? Tempi passati e un poco

burrascosi: novità voi vedeste allora, uscite al sole, queste,

che già per noi risuggella la storia. Ingrato ufficio, osservare l’Inglesi;

questi Inglesi cimelii si portan d’ogni luogo che vanno a visitare

e sfregian col martello e le cesoje taglienti: non mentono la razza:

ricordi materiati e sterline ammucchian nella patria isola, vigilante

e presta ai balzi sul mare. Bella sera per certo.

Farà un magnifico chiaro di luna. La luna, in queste notti,

rende un sapor più dolce e più profondo ai baci.

...I baci... L’Inglesi... e Perrette... Cattivissimo tabacco.

 

(Passa).





15 Da La prima Ora della Academia.



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