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Elia Lattes L'italianità nella lingua etrusca Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Parte grigio = Testo di commento
1004 3 | diversamente adoperato dia frutti ora pessimi, ora, al più, 1005 4(4)| SCHWEIZER-SIDLER nella Zeischrift für vergl. Sprachforschung, 1006 2(2)| Come a Roma il funebre jejunium Cereris.~ 1007 7 | di vino, propria de' riti funerari e portata dal Lazio, o senza 1008 7 | Mini), e in kara una voce funeraria connessa col dio infero 1009 1 | abbia in vita esercitate funzioni sacerdotali, e adoperato 1010 5 | intitolarsi Tu-chul-cha una Furia infernale, dal cui cranio 1011 1 | sarebbesi sperato soccorso al futuro Edipo etrusco dal paese 1012 7 | ora, nelle linee 11-12 e γ 3 di quella, come in cinque 1013 4 | mani il suo coraggio di galantuomo e di scienziato, anteponendo 1014 5 | Italia stessa, i Liguri, i Galli della Lombardia e del Piemonte, 1015 5 | sospetto, il latino della Gallia Cisalpina, e la differenza 1016 5 | come mai quel popolo che sì gelosamente, sino ancora nel primo secolo 1017 5 | avrebbe con altrettanta gelosia conservato i suoi nazionali 1018 3 | precisamente «doppia»; che poi «gemella» o «doppiettina» possa essersi 1019 3 | deità, lo mostrano Giano Gemino o «bifronte» e la sterminata 1020 3 | ara doppia;» ora le aræ gemninæ furono di rito, ognun sa, 1021 5 | gente»; sentenza nella sua generalità così vaga, da indicare appena 1022 Bibl | l'attesa di cento e cento generazioni di dotti: sicchè torni omai 1023 4 | poi rifiutare tutte le più geniali conghietture e spiegazioni 1024 1 | essere anche pienamente genuino. Sin da principio infatti, 1025 5 | Bergomum, e tant'altre voci geografiche dell'Italia superiore, manifestamente 1026 5 | insegna, nella Mingrelia e fra Georgiani e i Lazi del Caucaso. In 1027 3 | benemeritissimo continuatore del Gerhard su di uno specchio, e riconosciutavi 1028 4 | la stessa via batteva in Germania il valentissimo orientalista 1029 5 | le greche del Lazio e le germaniche del vocabolario italiano; 1030 6 | finora da nessuna scoperta, o geroglifica, o cuneiforme, o qual che 1031 2 | sarebbero comprese le scritture geroglifiche e cuneiformi, o le etrusche, 1032 4 | chiese aiuto fra noi il gesuita Camillo Tarquini, mentre 1033 5 | dei quali esse avrebbero gettato in mare le loro proprie; 1034 5 | vinto e povero e inculto, gettò mai all'aria la più intima 1035 7 | epitafio, che il defunto giaceva Manim arce, ovverosia «in 1036 3 | Italia una deità, lo mostrano Giano Gemino o «bifronte» e la 1037 3 | Juno Re per «Giunone Re[gina]», sembra verisimile che 1038 5 | pagg. 441-42), che poi Ginevrini «le caractère et le parler 1039 1 | noi sogliamo coi vecchi giornali: più probabilmente però, 1040 6 | cesserà di predicare ai giovani per allontanarli dalle eretiche 1041 4 | Centoventott'anni or sono, Giovanni Battista Passeri affermò 1042 6 | ciò che pure alla per fine giovasse scrivere, sicchè insieme 1043 7 | che va col lat. iterum) la Giovia luna», e indichi il secondo 1044 7 | novilunio del mese di Giove o «gioviale» e vendemmiatore, che sarà 1045 2 | pel novilunio del mese Giovio1 nell'anno quinto o lustrale2, 1046 7 | di dì in dì più numerosi, giriamo noi pertanto ai compagni 1047 2 | diventar moltitudine in breve giro di tempo.~Anzitutto più 1048 3 | nostri quelle che da loro si giudicano «onninamente assurde», o « 1049 7 | documenti a noi pervenuti, per giudicare fondatamente dell'intero 1050 2 | patria, ben potrebbe per ora giudicarsi ostinazione dissennata la 1051 4 | qualche saggio, salutato da' giudici indulgenti come tale, che 1052 3 | ed alla serietà dei loro giudizi. E il dubbio si avvalora, 1053 7 | VII.~ ~Giungo così all'ultima parte del 1054 3 | nostri avversari: le quali giungono sì oltre, che, per esempio, 1055 2 | abbandonare opinioni da essi giurate ed rigiurate, per adottare 1056 5 | diversità della condizione giuridica. In secondo luogo, si dissero, 1057 2 | Corssen, l'uomo che parve giustamente il più preparato a combattere 1058 2 | avvertiti o solo diversi per giusti e facili mutamenti fonetici; 1059 3 | insostenibile,» ma si rifiutasse di giustificare simile giudizio, per trattarsi 1060 4 | non gli veniva fatto di giustificarle in modo conforme all'opinione 1061 3 | della lingua, con quella giustizia e verità, che ciascuno vede. — 1062 6 | vecchi e ignoranti sia titolo giusto di autorità.~Che nei tempi 1063 5 | Roma sentire vergogna e non gloria: sicchè più torna probabile, 1064 6 | città e borgata d'Italia, si gloriarono di rannodare le origini 1065 Bibl | serbata alla fine del nostro glorioso secolo anche la soluzione 1066 4 | sembravano rincalzarle. Glottogolo massiccio, ma non geniale; 1067 7(7)| ASCOLI, Arch. Glottol., vol. VII, pag. 460.~ 1068 Bibl | Etr. Studien (voll. I-III, Göttingen, 1879-80; voll. IV, V, Stuttgart, 1069 7 | della più bell'acqua latina, governato dal verbo passato pute, 1070 5 | chi lo dice, è Tiberio Gracco, padre del tribuno, adirato 1071 3 | interpretazioni in ugual grado condannate, omettono di 1072 2 | suono F mediante la formola grafica VH, e all'esistenza del 1073 1 | misteriose combinazioni grafiche di Agram; e sta il fatto, 1074 1 | e prive affatto di segni grafici. Le scritte, da lui ingegnosamente 1075 4 | sens en étymologie et en grammaire» e la «vraisemblance parlant 1076 5 | nè piccole, delle loro grammatiche rispettive.~Non importa 1077 4 | quella (1874-75) col suo grandioso tentativo: il quale, per 1078 1 | avverti pel primo «con sua grandissima sorpresa» come fossero coperte 1079 4 | Deecke, e confonderne il grano schiettissimo col loglio, 1080 6 | avvocato romano, onde risero grassamente, «quasi si trattasse d'etrusco», 1081 5 | disse, agli oppositori sì grave, che s'industriarono a scemarlo, 1082 3 | e fa «pesar ciò il più gravemente sulla bilancia» per separare 1083 6 | un tempo reputate assai gravi: cioè dire, la leggenda 1084 4 | sembrati in sino allora indizio gravissimo per l'italianità dell'etrusco: 1085 5 | es. Pittacos, anzichè alla greca Pittacòs, secondochè noi 1086 5 | dalle latine, quanto le greche del Lazio e le germaniche 1087 1 | elementi mostravano figura «greco-europea.» Il Brugsch nel 1872 chiamò 1088 4 | col mezzo delle favelle greco-latine». — Passati dieci anni, 1089 7 | cent'anni»: oltrechè poi ne' Grigioni, paese di molti e notabili 1090 1 | chi richiami insieme la grotta d'Iside a Vulci, e gli oggetti 1091 5 | non la compresero, e si guardarono in faccia l'un l'altro, 1092 5 | codeste notiziette, senza guardarvi dentro più che tanto, nè 1093 2 | etrusco: valore, che ben ci guarderemo dal disconoscere noi, i 1094 3 | più o meno sinonimi. Noi guardiamo dunque con modesta fiducia 1095 5 | favelle di questi: ma si guardò egli bene dallo asserire 1096 7 | fra l'altro, si credette guarissero le donne «sterili», percuotendole 1097 6 | oscure delle tavole umbre di Gubbio e de' monumenti oschi, e 1098 5(6)| spesso in compagnia di quelli guerreggiarono contro altri Etruschi.~ 1099 1 | Karnak, Medinet Abu e Medinet Gurob ne' monumenti dei secoli 1100 4 | valentissimo orientalista Gustavo Stickel: ma con sì scarso 1101 Bibl | Altital. Studien (voll. I-V, Hannover, 1883-87); Altital. Forschungen ( 1102 4 | vraisemblance parlant plus haut que les règles de la phonètique»5: 1103 3 | la Mummia mostrarci hechz he[c]tum accoppiati insieme. 1104 3 | ecco la Mummia mostrarci hechz he[c]tum accoppiati insieme. 1105 3 | modi tormentato un ignoto hectam: ed ecco la Mummia mostrarci 1106 1 | contenesse le parole: Aiseras e hilar, note da un pezzo agli etruscologi. 1107 7 | morte e coi defunti (nacum e hinthu), il che ben conviene al 1108 Bibl | PAULI, Etr. Studien (voll. I-III, Göttingen, 1879-80; voll. 1109 Bibl | Altital. Studien (voll. I-V, Hannover, 1883-87); Altital. 1110 7 | solo, precede la voce suci, identica, almeno in apparenza, al 1111 7 | direbbe a primo aspetto identico, secondochè pur da tutti 1112 7 | quale, quant'è manifesta la identità materiale della parola etrusca 1113 4 | etrusche ripose sull'altare l'idolo abbattuto, e annunciò ai 1114 1 | caratteri greci misti a ieratici.» D'altronde, come mai sarebbesi 1115 1 | teologiche filosofiche e igieniche prevalenti.~ ~ 1116 7 | per significare: «arae ignariae». Come pertanto dubiteremo 1117 6 | quasi che l'essere vecchi e ignoranti sia titolo giusto di autorità.~ 1118 3 | verbi, che a noi, lontani ignorantissimi posteri, appaiono più o 1119 3 | alla misura della presente ignoranza i testi più difficili. Così, 1120 3 | i nostri critici; noi l'ignoriamo di certo, o, trattandosi 1121 5 | natura dei rimanenti ancora ignoti, e il senso probabile dell' 1122 5 | bel mezzo di Grecia stata «ignotissima» la lingua degli Etoli Euritani, 1123 3 | égarés par des patriotiques illusions.»~ ~ 1124 2 | più vivi che mai, affermò illusorie le congruenze etrusco-italiche 1125 7 | vorrebbe in realtà, dietro illustri esempi, intitolarsi dalla 1126 1 | forse per mero caso gl'imbalsamatori egizi, trovatisi in qualche 1127 6 | altresì degli arricchiti loro imitatori. Di qui l'origine plebea 1128 7 | sfrenata e macabra possa immaginare alcuna relazione. Ebbene, 1129 6 | de' somiglianti oggetti immaginari atterrati dal piccone geniale 1130 3 | replicatamente allegati contro quella immaginaria particola, ma studia appena 1131 5 | fondate sopra certe non meno immaginarie particolarità dell'idioma 1132 1 | fra due bende; e può anche immaginarsi, che la donna abbia in vita 1133 1 | rannodare, secondo una sua immaginazione, le nordiche rune con certe 1134 7 | prématurée». Ma nessuna immaturità od incertezza rimanevano, 1135 7 | deità, ma sì ancora nella immediata società di Nettuno, il dio 1136 7 | parola cisum, sempre seguita immediatamente dalla parola pute: or che 1137 6 | sacrali, sia per effetto d'immigrazione e d'incrociamenti famigliari, 1138 7 | malvi pel -molavit del lat. «immolavit», mentre poi l'umbro pel 1139 4 | prima volta avesse dovuto impallidire4. Lo accettò anche il Corssen, 1140 3 | raffronto dei contesti s'impara oggi da quella, che sono 1141 2 | massime di quei dominii, tanto imparammo e impariamo. Sebbene adunque 1142 5 | oppositori avergli dovuti imparare gli Etruschi. Ma in nessun 1143 5 | che gli Etruschi abbianle imparate da' vicini, per simpatia 1144 5 | questa dovesse essergli d'impedimento nelle relazioni coi soggetti 1145 6 | riassume il caso avvenuto imperando Tiberio; allorchè vale a 1146 1 | merito del Krall; il quale impetrato nel 1891 l'invio a Vienna 1147 4 | Corssen troppo spesso «l'importance du sens en étymologie et 1148 5 | pei vincoli famigliari più importanti e comuni abbiano quelli 1149 2 | fatica di straordinaria importanza, e segni nella loro disciplina 1150 5 | sempre e dovunque, senza che importi per le origini del popolo 1151 5 | indicare appena una esteriore impressione di lui e del suo fonte. 1152 2 | sforzo da loro contr'a noi impugnata, primachè le Fasce risorgessero 1153 5 | Già notammo come a torto s'imputino all'etrusco dei genitivi 1154 3 | letter. quasi un lat. «in-ves-tu-s»), il Pauli non solamente 1155 2 | secondo già si accennò, inchinano tuttodì verso gli oppositori 1156 6 | Arvali di Roma, che mentre incidevano sul marmo ad onore de' loro 1157 6 | etruschi a noi pervenuti, e la inclinazione ad abbreviare e racchiudere 1158 2 | fatta ragione delle molte incognite, che ancora avanzano, e 1159 3 | dell'altra poi (marem) dà incompleta la spiegazione da noi porta 1160 5 | trattasi per contro del fatto incontestabile, a nostro avviso, che tali 1161 5 | quali, mentre nessuno s'incontra, o per la forma, o per la 1162 2 | inesplicati, divennero chiari; incontrammo anche nelle fasce alquante 1163 5 | e tu-chla e thu-chele-m incontrarsi sulle fasce della Mummia 1164 3 | accadde che gli oppositori s'incontrassero in qualche particolare di 1165 1 | in quelle parole e frasi incontrate fino allora soltanto nel 1166 7 | nominati in compagnia di vinum, incontravamo testè Mlach: siami ora lecito 1167 6 | effetto d'immigrazione e d'incrociamenti famigliari, sia per la prevalenza 1168 5 | volgare bazzesco e crojo la incrudiscono, come sono i Lombardi; quali 1169 3 | clan, e ne argomentano l'incuria del lapicida, e se ne prevalgono 1170 5 | mostrano; ma tali sono, che indarno si cercherebbero parole 1171 1 | parlava di «caratteri finora indecifrati, unico esempio di un ignoto 1172 | indi 1173 1 | estrinseci e intrinseci indicarono, formano parte di un pannolino 1174 5 | precipua delle quali l'indicazione della parentela materna 1175 3 | più avanti: qui di corsa indicherò le riprove. Primieramente, 1176 7 | iterum) la Giovia luna», e indichi il secondo annuncio di questa, 1177 6 | pure ombra di tradizione indigena, ma è semplicemente un semi-dotto 1178 6 | subisso di troianerie, le indigene tradizioni etrusche.~Nè 1179 5 | diversa nazionalità degl'indigeni e dei dominatori; e nell' 1180 5 | anzidette, le quali solo per via indiretta poterono acquistare il significato 1181 6 | finora a combatterla, più che indirettamente con pregiudizi vaghi e campati 1182 3 | render probabile, per via d'indirette combinazioni, che quella 1183 2 | perduta. Il secondo sta nell'indiscutibile valore da molti fra gli 1184 4 | chi scherza, persino gl'indizi estrinseci della scrittura 1185 4 | sembrati in sino allora indizio gravissimo per l'italianità 1186 4 | italiche e loro cognate indo-europee, nessuna lingua antica o 1187 Bibl | den etrusk. Zahlwörtern (Indog. Forschcungen, vol. V, 1995, 1188 2 | più affatto all'origine indogermanica di Arnth e Larth.»~ ~ 1189 2 | appalesano senz'alcun dubbio per indogermanici», e nel 1866 dichiarasse 1190 4 | latino soltanto una «variam indolem dialecti»; lo affermò perchè 1191 7 | vino. Significò pertanto indubbiamente l'etr. vinum in generale 1192 2 | opera si pose infatti senz'indugio, delle due scuole armeggianti, 1193 4 | saggio, salutato da' giudici indulgenti come tale, che la sfinge 1194 5 | oppositori sì grave, che s'industriarono a scemarlo, contestando, 1195 1 | comunicazione del cimelio per anco inedito, potè avvertire e annunciare, 1196 5 | parler vaudois restent un inépuisable sujet de divertissement 1197 4 | geniale; buon filologo, ma inesperto nel rischiarare colla face 1198 5 | la verità è, che quelle inesplicate appellazioni non significarono 1199 1 | oltre un anno, senzachè l'inestricabile loro aspetto e la scrittura 1200 6 | sacro bosco.~S'aggiunge l'inevitabile varietà dei dialetti nel 1201 4 | schiettissimo col loglio, che inevitabilmente, come sempre suole in simili 1202 Bibl | muliebre, e alla dotta, infaticabile diligenza dell'egittologo 1203 1 | conghietturò il Krall subito, non infelicemente, potersi tenere eziandio 1204 7 | Sorano, deità eminentemente infera; e sappiamo da Servio che 1205 4 | tale rispetto infinitamente inferiore al tentativo del Deecke: 1206 4 | frutto entrambi, da doversene inferire pur sempre, secondo allora ( 1207 7 | che ben conviene al vinum inferium dei Latini; 4.° che quattro 1208 5 | intitolarsi Tu-chul-cha una Furia infernale, dal cui cranio schizzano 1209 7 | sterile», sacra alle deità infernali, e Taurii certi ludi in 1210 6 | Etrurie, e la conseguente infiltrazione dei numerosi doppioni, specie 1211 3 | e dei sepolcri, con una infinita ricchezza di nomi, di aggettivi, 1212 4 | apparisce per tale rispetto infinitamente inferiore al tentativo del 1213 5 | proposito di certe elezioni infirmate per decisione degli aruspici 1214 Bibl | sull'archeologia italica, informava i lettori dell'Antologia ( 1215 4 | fieramente rassettò la sua.~Infrattanto metteva a rumore il campo 1216 6 | lunghe e ripetute cure d'ingegni elettissimi, per le parti 1217 1 | grafici. Le scritte, da lui ingegnosamente con molta fatica ordinate, 1218 5 | come i Tedeschi, Ungari ed Inghilesi»; ma, rincarando assai la 1219 1 | F. Burton, morto console inglese a Trieste, gli narrò il 1220 5 | allo scopo di evitare l'ingrato soccorso dei vicini italici. 1221 6 | testè sotto lieti auspici iniziata dal Pauli, si cesserà di 1222 6 | concorrenti città l'onore d'innalzare al principe un tempio, presentarono, 1223 3 | pienamente sicuri della insanabile demenza e cecità nostra, 1224 Bibl | PAULI e DANIELSSON, Corpus inscr. Etruscarum (vol. I, Lipsia, 1225 5 | salvochè, come da ultimo ci s'insegna, nella Mingrelia e fra Georgiani 1226 4 | anni, il medesimo maestro insegnava nelle sue Lezioni essere « 1227 3 | conforme il Deeke da un pezzo insegnò, senza che, certo involontariamente, 1228 4 | abate Luigi Lanzi il suo insigne Saggio di lingua etrusca 1229 3 | continuare il solco, sul quale insistiamo da un quarto di secolo. 1230 3 | porgono gli avversari, quando insistono nel porre a catafascio le 1231 5 | peculiare accento e dizioni insolite la lingua nostra, ma non 1232 4 | vaneggianti.~Contro il Corssen insorse il Deecke, a rivendicare, 1233 3 | siffatta dichiarazione «insostenibile,» ma si rifiutasse di giustificare 1234 Bibl | già ci pare, per fortuna d'insperate scoverte, passato un grande 1235 5 | Toscani, malmenandola la insudiciano e abbruniscono»; e conclude 1236 2 | dimostrava, con evidenza insuperabile, essere stato, secondo suona 1237 5 | gli spettano, punto non intaccano l'arianità e italianità 1238 5 | ancora la prima, non vanno intaccate pel latino, per l'umbro, 1239 3 | Meanpe debbasi all'incirca integrare in Mean-pe[scatric], cioè 1240 6 | antichi latini.~E come nella intelligenza di questi con molta lentezza 1241 2 | meglio, ma si disputa se s'intendano, e, per opinione dei più, 1242 5 | loro parlare fiorentinesco intendendola e facendola rincrescevole, 1243 3 | cisum) confessa di non intendere affatto, senza toccare tuttavia 1244 4 | o di latino poco o nulla intendesse, ben potrebbe pretendere 1245 6 | sino ad un certo punto; e intendo all'incirca il punto, cui 1246 2 | linee, e finalmente di tutta intera l'ultima colonna a saggio 1247 5 | quella medesima che oggi intercede fra l'italiano di un culto 1248 4 | Dempstero (Lucca, 1747), intercedere fra l'etrusco e il latino 1249 1 | appunto riuscì di molto interesse, perchè tutto inteso a rannodare, 1250 7 | un Omero sonnecchiante l'interpretamento testè proposto per le parole 1251 5 | quest'ultimo, da tutti s'interpretano le sue parole con discrezione, 1252 3 | avendo noi, per esempio, interpretata la voce etruscolemnia e-vis-tho 1253 3 | pari contro il metodo degli interpreti e la qualità della lingua, 1254 5 | come usò, retrograda, senz'interpunzioni, e quasi priva di vocali!~ 1255 5 | caso di prodigi o portenti interrogare gli aruspici etruschi, se 1256 4 | e se, cioè, più o meno s'intese il senso dei nuovi testi, 1257 5 | quel che dissero veramente, intesero ciò che oggi s'intende, 1258 1 | interesse, perchè tutto inteso a rannodare, secondo una 1259 5 | gettò mai all'aria la più intima e nazionale delle sue proprietà 1260 4 | casi la dottrina da cui s'intitolano queste pagine, fu il frutto 1261 5 | facendola rincrescevole, la intorbidano e rimescolano con occi e 1262 6 | parecchie però già si vedono o s'intravvedono: così la scrittura spesso 1263 6 | che nessuna più lunga ed intricata epigrafe etrusca sarebbe 1264 5 | ne conseguirebbe la sua intrinseca diversità dalle favelle 1265 1 | minuti criteri estrinseci e intrinseci indicarono, formano parte 1266 7 | provincia: che, vale a dire, «le intuizioni recenti altro non siano 1267 4 | italiano per iscompigliarne inutilmente a sproposito la grammatica, 1268 | invece 1269 7 | palleggiata sugli Ebrei; che cioè investigassero se voleano credere, o non 1270 4 | E per vero, di codesta investigazione, che domanda rigore di metodo 1271 4 | col quinto volumetto delle Investigazioni etrusche ripose sull'altare 1272 1 | quale impetrato nel 1891 l'invio a Vienna delle fasce monumentali, 1273 7 | studio ancora increduli, l'invito di Tertulliano a' pagani 1274 1 | fuori d'uso, per coprire ed involgere, secondochè noi sogliamo 1275 3 | insegnò, senza che, certo involontariamente, per disgrazia ciò si ricordi.~ 1276 Bibl | paziente acume seppe da quegl' involucri dilacerati ricuperare ben 1277 6 | dalla critica trascorre all'ipercritica, e scambia spesso, direi, 1278 3 | gli avversari ci chiedano ironicamente perchè mai non siasene da 1279 5 | Piedmontese, whose own language is comprehensible only to themselves»; 1280 4 | latino e dell'italiano per iscompigliarne inutilmente a sproposito 1281 5 | fra' funebri monumenti così iscritti; ecco infine intitolarsi 1282 1 | richiami insieme la grotta d'Iside a Vulci, e gli oggetti egizi 1283 4 | di famiglia diversa e in ispecie ai semitici. A questi esclusivamente 1284 5 | avviliscono le alte sentenze ed isquisiti e propri latini, con begli 1285 4(4)| pag. 1-43; ASCOLI, Rendic. Ist. Lomb. 1870, pag. 704; SCHWEIZER-SIDLER 1286 7 | oppositori pretendono, e per un istante concederemo, molte centinaia 1287 6 | meno ancora, un assioma istorico. Tale non potrà dirsi quella 1288 5 | di un romano ignorante o istruito. In ogni modo, e il gallico, 1289 4 | attoniti la sua conversione all'italianesimo. — Ma principe fra quelli, 1290 5 | sentenziava di un idioma italico omai moribondo e parlato 1291 7 | riti sacri del funerale italo-greco; 5.° che in due linee insieme 1292 7 | lettera: «reiterò (lat. iteravit, da etr. etera che va col 1293 | iterum 1294 Bibl | dell'egittologo viennese J. Krall, il cui paziente 1295 2(2)| Come a Roma il funebre jejunium Cereris.~ 1296 7 | manca pure in Atene e a Jerapoli di Siria il riscontro di 1297 3 | fondamento il D'Arbois de Jubainville afferma essere i «savants 1298 1 | declinata una voce etrusca (kalatnenis) di cui nessuno sapeva prima 1299 7 | per le parole etrusche: kalike apu mi-ni kara (Narce), 1300 7 | l'ant. milan. e bergam. kantè, portè, per l'it. cantò, 1301 1 | senza dire dei Tursha di Karnak, Medinet Abu e Medinet Gurob 1302 Bibl | Sprache der Etrusker, eine Kritik (Stuttgart, 1875); Etr. 1303 3 | fa altrove riscontro sva[l]n svalce e ridà il lat. 1304 7 | tutti consentesi, col lat. Laberius: così torna ragionevole 1305 1 | anzi, conforme ad esso, le lacerò senza misericordia, sicchè 1306 1 | sinistra. Il testo. spesso lacunoso, ma abbastanza continuo, 1307 5 | del vocabolario italiano; laddovve, non solamente siffatte 1308 3 | non si profitta per le lamine di Volterra delle acute 1309 7 | calunnia del sangue, da essi lanciata contro i seguaci della nuova 1310 5 | the Piedmontese, whose own language is comprehensible only to 1311 5 | vere etrusche (per esempio: lanista, tebenna, thensa, ecc.). 1312 3 | argomentano l'incuria del lapicida, e se ne prevalgono per « 1313 7 | s'ha, per esempio, Dana e Lardia per etr. Thana e Larthia. 1314 5 | forse «l'aratore»; così Larnth, Larth, «l'arricchitore», 1315 7 | Lardia per etr. Thana e Larthia. Ora ad arth precede fir-in, 1316 5 | orbe antico e moderno. Or lasciamo la stranezza, che appunto 1317 3 | protesta di reputar «lecito lasciare senza confutazione» le nostre « 1318 7 | Conclûre d'un mot vinum au latin vinum, nous parait une assertion 1319 3 | reso questo alla lettera latinamente, giusta le regole della 1320 3 | e che una gente latina o latino-etrusca si addimandò dei Pescennii; 1321 5 | lat. Laverna, la[vi]tro, lautus, lucrum; così Thanchvil, « 1322 5 | arricchitore», se va col lat. Laverna, la[vi]tro, lautus, lucrum; 1323 5 | Mingrelia e fra Georgiani e i Lazi del Caucaso. In effetto, 1324 5 | gli Etruschi designarono i legami più stretti della famiglia 1325 6 | assai gravi: cioè dire, la leggenda erodotea intorno alla provenienza 1326 3 | ossia la «cella sepolcrale», leggendosi, a tacer d'altri fatti, 1327 7 | così, e non mlach, doveasi leggere quella voce sul piombo di 1328 5 | nè thu «due»: ma ecco leggersi thun-sunu sotto la pittura 1329 2 | già almeno su per giù si leggevano, perchè d'alfabeto quasi 1330 5 | popoli, che nel secondo delle Leggi prescrive «doversi in ogni 1331 5 | latini, con begli colori di leggiadro stile adorna», rimprovera 1332 3 | sepolcrale»; quanto a c[e]lel buone ragioni e riscontri 1333 Bibl | Ursprung der Etr. durch zwei lemn. Inschr. erläutert (Christiania, 1334 6 | intelligenza di questi con molta lentezza giorno per giorno sicuramente 1335 4 | vraisemblance parlant plus haut que les règles de la phonètique»5: 1336 5 | favellare barbaramente» que' di Lesbo, compaesano di Saffo e di 1337 7 | meno poi delle congruenze lessicali etrusco-italiche, abbondano 1338 6 | saggiati, e quant'al senso letterale, e quant'al concetto, e 1339 2 | e che i suoi monumenti letterari coll'aiuto del latino, dell' 1340 3 | concederà facilmente il discreto lettore, che mentre gli avversari 1341 Bibl | archeologia italica, informava i lettori dell'Antologia (1892) intorno 1342 | li 1343 7 | nelle iscrizioni di tazze libatorie; sicchè anzi una fra queste « 1344 7 | fortunato, quanto dotto e liberale scopritore delle Fasce, 1345 1 | scrive queste pagine, avuta liberalmente antecipata comunicazione 1346 5 | luogo, si dissero, per es., liberi fra' Latini i figli per 1347 7 | abbia toccato con uguale libertà alla parte comune delle 1348 5 | la moglie e lo schiavo o liberto presente o passato di Tite 1349 1 | attendevasi di trovare «un testo libico, o cario, od anche paleocopto,» 1350 3 | una maniera di Venere Libitina o Mania o, come usavano 1351 6 | libretti, di opuscolini e libracci, tutti quasi quei documenti 1352 6 | una farraggine di libri e libretti, di opuscolini e libracci, 1353 1 | narra Livio sulla fede di Licinio Macro; e altresì alla maniera 1354 5 | italiche (per esempio: bulla, lictores, fissum, ecc.), ma tali 1355 6 | iscrizioni etrusche, testè sotto lieti auspici iniziata dal Pauli, 1356 4 | dei testi etruschi anche a linguaggi di famiglia diversa e in 1357 5 | Provenzali, quali collo scuro linguaggio l'offusca, come i Tedeschi, 1358 4(5)| Mémoires de la Soc. de linguistique, vol. VI, pagg. 163-75.~ 1359 1 | parte dell'intero libro linteo, a spese del quale si fecero 1360 7 | come per contenere due liquidi diversi» (Gamurrini), quali 1361 5 | chimthm per lat. centum e lituano szimt-, ecc. E tale risultato, 1362 1 | magistrati annuali, secondo narra Livio sulla fede di Licinio Macro; 1363 2 | nominativi, accusativi, ablativi, locativi, genitivi, singolari e plurali, 1364 3 | stesso documento ceptaphe locu, ossia il lat. cepotaphium [ 1365 3 | il lat. cepotaphium [et] locum o lucum, in cepen tenu e 1366 7 | lucu, «cepotaphium (et) locus», Mean-pe, «Mania piscatrix», 1367 6 | all'incirca il punto, cui lodatamente si pervenne, dopo lunghe 1368 5 | nostra, e ridiamo, poco lodevolmente, degli stranieri che spropositino 1369 4 | grano schiettissimo col loglio, che inevitabilmente, come 1370 4(4)| 43; ASCOLI, Rendic. Ist. Lomb. 1870, pag. 704; SCHWEIZER-SIDLER 1371 5 | incrudiscono, come sono i Lombardi; quali con vocaboli ambigui 1372 5 | i Liguri, i Galli della Lombardia e del Piemonte, gli Euganeo-Veneti, 1373 5 | Etruria «C. Alfni Nuvi, Lth. Seiante Trepu»: congruenza 1374 4 | Etruria regale del Dempstero (Lucca, 1747), intercedere fra 1375 5 | Laverna, la[vi]tro, lautus, lucrum; così Thanchvil, «la sagace», 1376 7 | Gemna gemina», ceptaphe lucu, «cepotaphium (et) locus», 1377 3 | cepotaphium [et] locum o lucum, in cepen tenu e lupu, o 1378 7 | infernali, e Taurii certi ludi in onore di queste, anche 1379 7 | fienatore», si appellò il 1° luglio. Ben potè adunque addimandarsi 1380 4 | Francia, pubblicava l'abate Luigi Lanzi il suo insigne Saggio 1381 5 | ciò che oggi s'intende, a lume di probabilità attuale, 1382 5 | qual diritto si omette di lumeggiarlo coi simili degli antichi 1383 2 | come mai raccogliervi quei luminosi parallelismi, coll'aiuto 1384 2 | riverberato su questi il fascio luminoso del faro egiziano, raccogliemmo 1385 4 | senza il soccorso di qualche lunghissima bilingue tornasse impossibile 1386 | lungo 1387 7 | dissero «lupi», e precisamente luperci, come noverca si disse la « 1388 7 | più preciso e profondo pei lupi-tori italici che a primo tratto 1389 7 | un dio Suris; pertanto «lupo» o «lupuccio Sorano» o « 1390 7 | Suris; pertanto «lupo» o «lupuccio Sorano» o «Sorasio» potè 1391 7 | punto per punto al lat. lupus, torna evidente; sembra 1392 1 | Agram; e sta il fatto, poco lusinghiero per la scienza moderna, 1393 2 | Giovio1 nell'anno quinto o lustrale2, da un sodalizio funerario 1394 5 | dei vicini italici. Così m-ach, «uno», che ricorda il Maccus, 1395 5 | Etrusco-Campani, va col gr. m-ià per «una»; così thu, «due», 1396 5 | esempio, come nel Lazio «M. Tullius Cicero», così in 1397 7 | addimandò il sepolcro anche ipa Maani[m], dove sin l'ortografia 1398 7 | riscontro nell'antico latino Maanium; e sta altresì scritto in 1399 7 | fantasia più sfrenata e macabra possa immaginare alcuna 1400 5 | m-ach, «uno», che ricorda il Maccus, ossia la maschera dello 1401 1 | Livio sulla fede di Licinio Macro; e altresì alla maniera 1402 3 | alla maniera degli odierni «Madonnina Servatoriello» e simili. 1403 7 | noverca si disse la «nuova» madre o matrigna: e, fra l'altro, 1404 6 | dal piccone geniale dei maestri demolitori, e finora da 1405 5 | Etruria; nomi propri per la maggior parte identici a quelli 1406 5 | pretendesi. In effetto, la grande maggioranza dei testi etruschi, adopera 1407 1 | stavano scritti i nomi dei magistrati annuali, secondo narra Livio 1408 5 | mascolino in pui-ac o pu-l-i-ac, malamente interpretato col lat. «uxor-que»; 1409 4 | etrusco-italica sia stata un sogno di malati vaneggianti.~Contro il Corssen 1410 2 | corssenianismo, era tanto quanto una malattia mentale, sicchè vano tornava 1411 7 | ci danno del resto anche malave e malvi pel -molavit del 1412 5 | arrozziscono; e alquanti, meno male che gli altri, come sono 1413 | malgrado 1414 5 | altri, come sono i Toscani, malmenandola la insudiciano e abbruniscono»; 1415 2 | discutere con chi, per sua malora, n'andasse affetto.~Sgraziatamente 1416 7 | del resto anche malave e malvi pel -molavit del lat. «immolavit», 1417 5 | notevole, in quanto che non mancano fra le numerosissime somiglianze 1418 1 | resto del pannolino manca; e mancherebbe, giusta il Krall, la terza 1419 2 | Sebbene adunque non ci manchi pure oltr'Alpe qualche caldo 1420 3 | alcun preciso senso, anche mandando a spasso, se bisognava, 1421 3 | confermato potersi l'etr. achnaz mandare, sino a prova contraria, 1422 7 | all'esteriore sembianza, manderemo anche l'etr. suci col lat. 1423 5 | che gli Etruschi abbiano mangiato o vestito in modo affatto 1424 5 | lingua degli Etoli Euritani, mangiatori di carne cruda, e però, 1425 5 | stesso dialetto in «quattro maniere» diverse. Similmente afferma 1426 7 | nuovo esempio, fra' molti manifestissimi, ricorderò anzitutto vinum, 1427 3 | abbiano relazione, torna manifesto; che poi significhino circa « 1428 7 | che il defunto giaceva Manim arce, ovverosia «in arca8 1429 3 | che Venere «buona» (lat. manis Mania) fu adorata dai pescatori 1430 3 | e sempre le posteriori mantengano qualche parte delle precedenti 1431 5 | piacimento. E tanto poco accenna Marco Tullio con quel suo «barbari» 1432 5 | esse avrebbero gettato in mare le loro proprie; e ci si 1433 3 | appresso: dell'altra poi (marem) dà incompleta la spiegazione 1434 5 | alquanti altri con favella maremmana, rusticana, alpigiana l' 1435 7 | conghietturavasi insieme, dalla marina Malacia dei Latini. Sette 1436 7 | società di Nettuno, il dio marino per eccellenza dell'Italia 1437 5 | proprio paterno, materno o maritale, oppure gli aggettivi già 1438 5 | il nome di «due» defunti, marito e moglie, scolpiti entrambi 1439 6 | che mentre incidevano sul marmo ad onore de' loro dèi la 1440 5 | ricorda il Maccus, ossia la maschera dello scempio (cioè lat. 1441 5 | perchè se n'ha eziandio il mascolino in pui-ac o pu-l-i-ac, malamente 1442 4 | rincalzarle. Glottogolo massiccio, ma non geniale; buon filologo, 1443 2 | i quali da' loro libri, massime di quei dominii, tanto imparammo 1444 6 | riguarda alla sostanza, la matassa arruffatissima dei numerali 1445 7 | quant'è manifesta la identità materiale della parola etrusca colla 1446 3 | verbo dei numerosi fatti materiali accumulati dal Bugge, dal 1447 5 | del nome proprio paterno, materno o maritale, oppure gli aggettivi 1448 7 | disse la «nuova» madre o matrigna: e, fra l'altro, si credette 1449 5 | materna per via del ricordato matronimico in -al. Ora, come mai quel 1450 6 | lunghe e ripetute prove di maturata elaborazione. Solo allora 1451 4 | il frutto degli anni più maturi e di una molto maggiore 1452 3 | riconosciutavi la solita Mean o Meani — una maniera di 1453 4 | antiquaria i mille tortuosi meandri del pensiero classico, disconobbe 1454 3 | riconosciutavi la solita Mean o Meani — una maniera di Venere 1455 3 | usavano dire anche i Falisci, Meania — non seppe che fare del - 1456 7 | lupi» o «lupi sorani» medesimamente si appellarono nel Lazio 1457 | medesimi 1458 | mediante 1459 7 | miele» e per «vino melato» (mel e mulsum), mentre poi mul-ven-, 1460 7 | per «miele» e per «vino melato» (mel e mulsum), mentre 1461 Bibl | della Mummia (Torino, 1894); Mem. e Rendic. dell'Istituto 1462 4(5)| BRÉAL. Mémoires de la Soc. de linguistique, 1463 6 | ad onore de' loro dèi la memoria delle cerimonie per essi 1464 4(4)| Memorie dell'Istituto Lombardo, 1465 5 | rispetti colla «sapiente» Menerva, il cui nome mal si affaticano 1466 5 | separare dal lat. mens per gr. menos.~Un secondo ed analogo argomento 1467 5 | nostri a separare dal lat. mens per gr. menos.~Un secondo 1468 2 | tanto quanto una malattia mentale, sicchè vano tornava discutere 1469 2 | per anco in ogni riguardo mentecatti.~Più volte inoltre di questi 1470 2 | se in siffatte occasioni mentecatto vi fu, non fu sicuramente 1471 1 | perchè di frequente vi si menzionano note deità. Scritto forse 1472 3 | Pauli, a proposito del già menzionato etr. VH per F, non solo 1473 6 | de' tanto numerosi testi meramente onomastici, secondo il vario 1474 5 | forestiere, noi tutti ci meravigliamo di non comprendere le varietà 1475 1 | lo scopritore prudente, meravigliato egli stesso della singolare 1476 7 | fu la colonna ottava del meraviglioso cimelio, trascritta di sua 1477 2 | rivendicarla, come confessano, con meridiana evidenza; e però qui ancora 1478 1 | composto assai prima, forse per mero caso gl'imbalsamatori egizi, 1479 7 | verisimilmente lat. temperavit, «meschiò», ma ben quattro volte presso 1480 5 | avendo in certo suo discorso messa una frase latina fuori d' 1481 5 | Piemonte, gli Euganeo-Veneti, i Messapi, conservarono in grande 1482 1 | indicare l'età del defunto. Messo così il Krall sull'avviso, 1483 Bibl | ivi, 1894, pagg. 389-398 (Metro e ritmo nell'iscr. etr. 1484 5 | pretendessero costoro di metter bocca nella religione delle 1485 4 | rassettò la sua.~Infrattanto metteva a rumore il campo etruscologico 1486 3 | senza ricordar mai Edoardo Meyer, oggigiorno la prima autorità, 1487 7 | parole etrusche: kalike apu mi-ni kara (Narce), le quali direbbero 1488 1 | in Egitto nel 1848-49 da Michele Baric', ufficiale di concetto 1489 4 | Vermiglioli, l'Orioli, il Migliarini, i due Campanari, il Conestabile, 1490 3 | precedenti e s'adoperino a migliorarle, come accade nei più difficili 1491 4 | felicemente con lezione migliore dal Milani: ed ecco il Deecke 1492 7 | signavit, e quasi come l'ant. milan. e bergam. kantè, portè, 1493 4 | con lezione migliore dal Milani: ed ecco il Deecke afferrar 1494 5 | la lingua» agli Joni di Mileto o Chio, ed «essersi solamente 1495 5 | etrusche, e soldati etruschi militarono sotto bandiera romana: ora, 1496 | mille 1497 5 | ultimo ci s'insegna, nella Mingrelia e fra Georgiani e i Lazi 1498 7 | particole pronominali (non Mini), e in kara una voce funeraria 1499 6 | abbreviare e racchiudere in minimo spazio, eziandio con artifizi 1500 7 | apud) il capo (gr. kara) di Minnio». Benchè infatti possa forse 1501 7 | agli occhi, ma proviene da minute considerazioni, altrove 1502 3 | thi o thii o thei; e col minuto raffronto dei contesti s' 1503 Bibl | storia dell'antica Italia. Il miracolo si deve in gran parte alle