107-conco | conda-fruga | frutt-mirac | miro-repli | repug-tisu | tite-zwei
              grassetto = Testo principale
     Parte    grigio = Testo di commento

1504 4 | a-c at-que). Sopratutto mirò tuttavolta il Deecke ad 1505 4 | e con maggiore o minore miscela di errori: vale a dire, 1506 2 | mai cavare da così fastosa miseria la grammatica e il dizionario 1507 1 | ad esso, le lacerò senza misericordia, sicchè di proposito le 1508 3 | difficili. Così, per esempio il misterioso thisu d'un epitafio cornetano 1509 4 | già l'etrusca lingua è un mistero», e si tura le orecchie 1510 1 | chi «di caratteri greci misti a ieratici.» D'altronde, 1511 5 | duo, duones e foggiato a mo' dei latini sin-gulu-s per « 1512 5 | scrittura, dall'un canto era moda rannodare tutto alla Grecia, 1513 7 | vicine e lontane, antiche e moderne, fra i vocaboli per «morire» 1514 3 | Noi guardiamo dunque con modesta fiducia all'avvenire, bene 1515 5 | tale risultato, comechè modesto rimpetto ai molti enimmi 1516 3 | Similmente erasi in molti modi tormentato un ignoto hectam: 1517 5 | speciali qualità di figli e di mogli, connesse colle forme diverse 1518 7 | anche malave e malvi pel -molavit del lat. «immolavit», mentre 1519 1 | sociali ed economiche del momento, oltrechè alle dottrine 1520 4 | e gli studiosi dei due mondi ne argomentarono, che omai 1521 1 | quelli del tempio di Giunone Moneta in Roma, su' quali stavano 1522 7 | certe famiglie le quali sul monte Soratte prestavano culto 1523 1 | egizi per es. di Cere e Monteroni, senza dire dei Tursha di 1524 5 | locali dell'Etruria, o sia di monti e fiumi, o di popoli e città, 1525 1 | invio a Vienna delle fasce monumentali, vi si affaticò intorno « 1526 4 | intorno alla sincerità del monumento; eccoli poi rifiutare tutte 1527 5 | di un idioma italico omai moribondo e parlato in Roma, dov'egli 1528 2 | dell'italianità «il colpo mortale»; appresso, veduto che costoro 1529 6 | però anche in questa parte mostrammo omai di trovarci, per nostra 1530 4 | etrusco: sicchè, per esempio, mostrando le etrusche epigrafi, oltre 1531 6 | delle antiche tradizioni mostransi cotanto teneri, da citare 1532 3 | notare come si fosse da tempo mostrato, e poco prima ripetuto, 1533 1 | tuttavia che alcuni elementi mostravano figura «greco-europea.» 1534 2 | appresso, veduto che costoro mostravansi più vivi che mai, affermò 1535 4 | se mai sorgesse di terra, mostrerebbe come la parentela etrusco-italica 1536 3 | Mentre noi, secondo già si mostrò d'occasione e appresso con 1537 7 | il Bréal «Conclûre d'un mot vinum au latin vinum, nous 1538 2 | transalpini. E ciò per due motivi principalmente. Il primo 1539 5 | questo, che «qual col parlare mozzo la tronca, come i Franceschi 1540 3 | precedenti opinioni, dal Müllenhoff. Similmente il Pauli, a 1541 Bibl | vol. XLI, pagg. 460-464). – MÜLLER-DEECKE, Die Etrusker (voll. I, 1542 5 | sappiamo dal famoso canto delle mugnaie. Quando pure adunque Dionisio 1543 7 | mel e mulsum), mentre poi mul-ven-, congiunti in una unica 1544 7 | insieme con vinum occorre mula, vocabolo prossimo ai latini 1545 Bibl | tarda e dimenticata mummia muliebre, e alla dotta, infaticabile 1546 7 | per «vino melato» (mel e mulsum), mentre poi mul-ven-, congiunti 1547 7 | oltrepassino il problema da cui si muove»7. Per contro nessun perito 1548 Bibl | Inschriften von Lemnos (Rhein Museum, 1886, vol. XLI, pagg. 460- 1549 7 | interpretato: «[circum]cisitium (mustum) potavit», cisum è un accusativo 1550 2 | diversi per giusti e facili mutamenti fonetici; raccogliemmo nuovi 1551 2 | ammesse fra le due lingue, si mutano in anelli preziosi che le 1552 4 | fossero errati, non s'era mutata d'un punto; sicchè quando 1553 5 | criteri, siano pure oggi guari mutati fra noi o fuori, lo prova, 1554 6 | esse riguardano cose troppo mutevoli, perchè oggimai più alcuno 1555 1 | abbiano mutato coi tempi, e mutino pure oggidì, non solamente 1556 3 | al modo che duellus si mutò poi in bellus, il nostro « 1557 | n 1558 1 | trattarsi di cosa arabica o nabatea, così ad Agram chi parlava 1559 5 | comprende, se non da chi nacque in Piemonte: «the unmistakable 1560 7 | colla morte e coi defunti (nacum e hinthu), il che ben conviene 1561 5 | dubbiosi la dividono, come i Napoletani e Regnicoli; alquanti altri 1562 6 | dei profughi Troiani, la narrazione di Erodoto abbia trovato 1563 5 | sa infatti, come Erodoto narri non avere gli Joni di Efeso 1564 1 | console inglese a Trieste, gli narrò il caso, che a costui appunto 1565 1 | di Diakovar, e la donò al nascente museo di Agram; dove separatamente, 1566 6 | ora la somiglianza formale nascose una sostanziale disparità.~ 1567 1 | 1872 chiamò sul «tesoro nascosto» l'attenzione della Società 1568 4 | etrusco si dovesse reputar nato da -sa, e l'-al, non già 1569 5 | rigoroso, per argomentarne la natura dei rimanenti ancora ignoti, 1570 6 | decaduta Etruria, torna tanto naturale, che appunto il contrario 1571 3 | voce, eransi da noi date naturalmente le prove, attinte al confronto 1572 5 | all'aria la più intima e nazionale delle sue proprietà per 1573 5 | non attestino la diversa nazionalità degl'indigeni e dei dominatori; 1574 3 | odierna compagine della loro nazione», ricorderemo noi, a tacer 1575 5 | presso colle latine (per es., nefts, «nipote», prumfte, «pronipote») 1576 5 | us-tu-s; e così altri. Non si nega però che un qualche nome 1577 3 | latino. Forse a torto però negai io testè che a niente di 1578 4 | fino ad oggi, che se si neghi la sua affinità col latino 1579 4 | trovate italiane, respinte o neglette dal Corssen, specie riguardo 1580 5(6)| degli Etruschi come del «nemico ereditario», perchè «di 1581 | neppur 1582 7 | Mania piscatrix», Nethuns, «Nepthunus», sethuma-ti, «in septuma», 1583 3 | dell'etr. Nethuns pel lat. Neptunus, traduciamo: in septuma; 1584 7 | nella immediata società di Nettuno, il dio marino per eccellenza 1585 4 | si squaglia, oggi, come neve al sole, e la disputa verte 1586 7 | verisimilmente servile, in mi in ni due particole pronominali ( 1587 5 | che thu significa «due», e nient'altro che «due»; e sta insieme, 1588 3 | si parla d'achnaz. Ed era nientemeno che la seguente: ci danno 1589 5 | latini sin-gulu-s per «uno» e nin-galu-s per «nessuno». Sta adunque, 1590 5 | latine (per es., nefts, «nipote», prumfte, «pronipote») 1591 7 | come olivo di pace, la nobile professione del Brugmann, 1592 6 | delle famiglie più antiche e nobili, e però altresì degli arricchiti 1593 | nol 1594 6 | secondo il vario tipo delle nomenclature.~Già però anche in questa 1595 2 | perchè confusa fra le forme nominali, sicchè non pochi testi, 1596 7 | Etruschi vena.~Fra gli dêi nominati in compagnia di vinum, incontravamo 1597 2 | piene mani esempi novelli di nominativi, accusativi, ablativi, locativi, 1598 7 | Cerùrum il sepolcro, dove il nominativo ipa è l'ibe dai Greci usato 1599 | nonne 1600 Bibl | vol. I, Die Inschriften nordetr. Alphabets, Lipsia, 1885; 1601 3 | allemands» fautori della nordica origine degli Etruschi « 1602 1 | una sua immaginazione, le nordiche rune con certe scritte arabiche, 1603 3 | o eco, pel posteriore e normale ego. Inoltre nella stessa 1604 7 | Grigioni, paese di molti e notabili ricordi romani, calenda 1605 2 | nelle latine; e però due notevoli differenze, sino a poco 1606 5 | tuttodì ripetono codeste notiziette, senza guardarvi dentro 1607 5 | significato a noi tanto quanto noto. Di una può anzi già quasi 1608 7 | mot vinum au latin vinum, nous parait une assertion prématurée». 1609 7 | orsit», ossia: «Dea (luna) nova orta est»; prefazione supremamente 1610 7 | a un dipresso: «Aesaria novaria orsit», ossia: «Dea (luna) 1611 2 | raccogliemmo a piene mani esempi novelli di nominativi, accusativi, 1612 5 | Bibliothèque Universelle del novembre 1894 (pagg. 441-42), che 1613 7 | precisamente luperci, come noverca si disse la «nuova» madre 1614 7 | precedono le parole: Esèra nuèra arse, o, come alla lettera 1615 2 | e statue e tempietti dei numerati sepolcri, onde componevasi 1616 5 | quanto che non mancano fra le numerosissime somiglianze alcune singolarità 1617 7 | verisimilmente suonata all'incirca: «nundina turcolivae sacrivae», ovverosia « 1618 7 | Ci la Mummia la frase: nunthen zusleve zarve, e si prova 1619 5 | così in Etruria «C. Alfni Nuvi, Lth. Seiante Trepu»: congruenza 1620 2 | confessano che, se in siffatte occasioni mentecatto vi fu, non fu 1621 5 | intorbidano e rimescolano con occi e poscia, aguate e vievviata» 1622 1 | documento, dove, fra l'altro, occorrevano le parole: eslem zathrumis, 1623 5 | anticamente coloni romani occuparono terre e quartieri di celebri 1624 5 | posizione rispetto a thu occupata da ci e sa sui famosi dadi 1625 3 | sacrali, alla maniera degli odierni «Madonnina Servatoriello» 1626 5 | the unmistakable accent of the Piedmontese, whose own 1627 5 | omai gli elementi italici offerti da' monumenti dell'etrusca 1628 4 | esempio simile a quello offerto a' nostri dalla famosa 1629 6 | peccato dello scrivere, e l'offesa fatta alla santità della 1630 3 | di omissione, fra molti, offre in questi giorni altresì 1631 1 | della situla tridentina offrisse, in parte declinata, in 1632 5 | collo scuro linguaggio l'offusca, come i Tedeschi, Ungari 1633 | ognor 1634 | Ognuno 1635 7 | presentiamo loro, come olivo di pace, la nobile professione 1636 4 | allora dicevano, la dignità oltraggiata del sapere alemanno: e prima 1637 7 | riprove scaturiscano da e oltrepassino il problema da cui si muove»7. 1638 6 | decreto non contiene pure ombra di tradizione indigena, 1639 4 | diceva in allora le parole omeriche: «Onoriamo l'uomo pari al 1640 7 | che sia brutto sogno di un Omero sonnecchiante l'interpretamento 1641 3 | giorno, com'egli avesse prima omesso di accorgersene. — Accadde 1642 3 | e ripetuta un anno dopo, omettendo, per involontaria dimenticanza 1643 3 | capitolo spiacevolissimo delle omissioni così frequenti negli scritti 1644 5 | language is comprehensible only to themselves»; e lo riprova 1645 5 | modo delle combinazioni onomastiche etrusche combacia sopratutto 1646 6 | numerosi testi meramente onomastici, secondo il vario tipo delle 1647 5 | natus»), conservò un uso onomastico che a' Romani dovè sembrare 1648 7 | perchè fra quegl'increduli onorandissimi, più d'uno ci fu e ci è 1649 3 | solo tace del nostro così onorevole incontro, ed anzi della 1650 4 | allora le parole omeriche: «Onoriamo l'uomo pari al divo Ettore»; 1651 4 | egli voluto e presunto di operare, anche il suo insuccesso 1652 4 | quantunque il Corssen molto abbia operato in pro del problema etrusco, 1653 4 | secondo il capriccio dell'operatore, ai risultamenti più disparati. 1654 5 | principio fra noi erasi opinato.~Ultimo riserbai il cavallo 1655 3 | di Toscanella tra noi si opinò; e non accennano pur di 1656 7 | prefazione supremamente opportuna all'annunzio di un novilunio.~ 1657 2 | spontaneamente dall'una opinione all'opposta; e così, per esempio, accadde 1658 | oppure 1659 6 | di libri e libretti, di opuscolini e libracci, tutti quasi 1660 5 | vocaboli differenti da tutto l'orbe antico e moderno. Or lasciamo 1661 | orbene 1662 1 | ingegnosamente con molta fatica ordinate, secondochè minuti criteri 1663 1 | viennese, e raccoglitore ad ore perse di quadri, vasi e 1664 5 | Gellio, se ai ben temprati orecchi romani chi parlasse etrusco 1665 4 | un mistero», e si tura le orecchie per udir meglio, e chiude 1666 7 | se non uno sviluppamento organico e conseguente degli studi 1667 3 | confutazione» le nostre «orgie corsseniane».~Non meno singolare 1668 4 | Germania il valentissimo orientalista Gustavo Stickel: ma con 1669 4 | italiani - il Vermiglioli, l'Orioli, il Migliarini, i due Campanari, 1670 2 | chiunque presuma ricalcarne le orme e vincere la partita da 1671 6 | Etruschi sia dimostrato ornai del tutto erroneo; - 1672 7 | sacre fanciulle dette «orsi» e qua «buoi», riscontro 1673 5 | di Roma odierna, nel Don Orsino (I, 107) del 1892, che cioè 1674 7 | dipresso: «Aesaria novaria orsit», ossia: «Dea (luna) nova 1675 7 | ossia: «Dea (luna) nova orta est»; prefazione supremamente 1676 7 | ipa Maani[m], dove sin l'ortografia ha riscontro nell'antico 1677 5 | la sagace», se va con l'osc. tang-ino «consiglio», e 1678 6 | etrusche.~ tuttavolta osiamo noi asserire che il racconto 1679 Bibl | pagg. 613-623, 627-672 (Osserv. critiche sopra il nuovo 1680 7 | siffatta interpretazione con osservare, che in due fra' sette luoghi, 1681 5 | themselves»; e lo riprova l'osservazione della Bibliothèque Universelle 1682 4 | de' pii difficili umbri e osti: quella obiezione, dico, 1683 5 | al lessico latino, umbro, osto, parecchi fin d'ora trovano 1684 7 | saggio; e fu la colonna ottava del meraviglioso cimelio, 1685 2 | metodo da noi adoperato e gli ottenuti risultamenti, concludemmo 1686 5 | of the Piedmontese, whose own language is comprehensible 1687 5 | pronunciavano alla latina p. es. Pittacos, anzichè alla 1688 7 | presentiamo loro, come olivo di pace, la nobile professione del 1689 7 | invito di Tertulliano a' pagani per la calunnia del sangue, 1690 3 | minutamente documentata nella pagina medesima dove si parla d' 1691 7 | italici che a primo tratto non paia.~Non meno poi delle congruenze 1692 7 | connesse col «bere» (pevach e paiveism, lat. bibax, bibesium); 1693 1 | libico, o cario, od anche paleocoptoriconobbe che dei caratteri 1694 5 | forme diverse del matrimonio paleoitalico, e colle conseguenti diversità 1695 Bibl | E. LATTES, Le iscr, paleolatine dei fittili e dei bronzi 1696 7 | nuova fede, e da questi poi palleggiata sugli Ebrei; che cioè investigassero 1697 1 | segrete, sopra foglie di palma. Ne conseguì, che nel 1879, 1698 7 | vinum au latin vinum, nous parait une assertion prématurée». 1699 7 | comparazione di tutti i testi paralleli.~Passo ad un esempio, dove 1700 2 | raccogliervi quei luminosi parallelismi, coll'aiuto dei quali la 1701 5 | proprio, e l'etrusco si trova pareggiato a favella non pure ariana, 1702 7 | possa forse a prima giunta parere codesta una versione tirata 1703 5 | dativi in -sa e -si, altrove parimente inauditi, salvochè, come 1704 5 | stranieri che spropositino parlando questa, non però se parlino 1705 4 | grammaire» e la «vraisemblance parlant plus haut que les règles 1706 5 | da nessuno compresi, se parlarono lingua straniera affatto, 1707 5 | temprati orecchi romani chi parlasse etrusco non tornava più 1708 5 | l'etrusco differì dalla parlata di tutt'i popoli vicini, 1709 1 | nabatea, così ad Agram chi parlava di «caratteri finora indecifrati, 1710 5 | eppure, non che greco, parlavano tutti lo stesso dialetto 1711 5 | Ginevrini «le caractère et le parler vaudois restent un inépuisable 1712 5 | parlando questa, non però se parlino la loro propria, per differente 1713 6 | seguono.~Le quali, se provano, parmi, come sia ben fondata l' 1714 4 | commescolato; eccoli infine parodiare l'interpretazione deeckiana 1715 4 | Battista Passeri affermò nei Parolipomeni all'Etruria regale del Dempstero ( 1716 7 | più d'uno, a primo aspetto parrebbe diverso affatto; come, per 1717 5 | etruschi, se così fosse parso al Senato».~Infine, quanto 1718 3 | contro quella immaginaria particola, ma studia appena due delle 1719 7 | servile, in mi in ni due particole pronominali (non Mini), 1720 2 | ricalcarne le orme e vincere la partita da lui perduta. Il secondo 1721 4 | afferrar pel capo il nuovo parto della sfinge, e proporne 1722 2 | quella colla quale io sto: e parvele senza più confermata dal 1723 4 | speranze; cui tanto meno parvero corrispondere i risultamenti, 1724 6 | frequente omissione totale o parziale delle vocali, secondo certe 1725 2 | negli ultimi vent'anni di passare spontaneamente dall'una 1726 6 | oggigiorno rispondere, più che di passata, a due obiezioni, un tempo 1727 5 | Francesi più vicini». Il Passavanti, contemporaneo di Dante, 1728 5 | dialetto prenestino, a dieci passi da Roma; e per verità ben 1729 5 | come, per esempio, Ateste o Patavium o Bergomum, e tant'altre 1730 4 | esempio, di lat. vectigal e paterfamilias, laddove in realtà il -s 1731 5 | genitivo del nome proprio paterno, materno o maritale, oppure 1732 3 | Etruschi «égarés par des patriotiques illusions.»~ ~ 1733 2 | alleato, e numerosi amici e patroni, fra caldi e tepidi, ci 1734 Bibl | anche la soluzione di quel pauroso enimma, così importante 1735 Bibl | viennese J. Krall, il cui paziente acume seppe da quegl' involucri 1736 6 | volta con rito peculiare il peccato dello scrivere, e l'offesa 1737 5 | identici, una dozzina di peculiari anche gli Etruschi, al pari 1738 5 | Dante dimostrasse bestiali o peggio i dialetti della Penisola, 1739 2 | secolo avesse dovuto dar pegno, se prima si sarebbero comprese 1740 3 | libro, dei Tirreni e dei Pelasgi, senza ricordar mai Edoardo 1741 7 | percuotendole colle striscie delle pelli sacrificali: ora, mentre 1742 5 | peggio i dialetti della Penisola, Roggero Bacone scrisse 1743 6 | tempi storici: esso andrà, pensiamo, ad accrescere felicemente 1744 4 | mille tortuosi meandri del pensiero classico, disconobbe il 1745 1 | ufficiale di concetto pensionato della Corte viennese, e 1746 7 | Nessuno pertanto saprà, io penso, negare quind'innanzi facilmente 1747 7 | ossia in bocca latina: «arae perariae» per significare: «arae 1748 7 | cippo di Perugia aras peras per l'aasai perasiai dell' 1749 7 | aras peras per l'aasai perasiai dell'osca tavola di Agnone, 1750 | perciò 1751 7 | guarissero le donne «sterili», percuotendole colle striscie delle pelli 1752 2 | vincere la partita da lui perduta. Il secondo sta nell'indiscutibile 1753 7 | pensare ad origini ormai perdute. Ora, che lupu somigli punto 1754 4 | grammatica e il dizionario del perduto idioma, e chi sta contento 1755 6 | Grecia, all'Asia e alle peregrinazioni dei profughi Troiani, la 1756 2 | raccogliemmo nuovi esempi di perfetto attivo alla terza persona 1757 7 | muove»7. Per contro nessun perito contesterà che sia brutto 1758 7 | risulta da ciò che il suo perpetuo compagno cisum s'ha quasi 1759 1 | viennese, e raccoglitore ad ore perse di quadri, vasi e anticaglie; 1760 3 | per gli oppositori, che perseverano a cambiare l'unico svan 1761 5 | una ben fondata opinione personale, di cui si reputa verosimile 1762 3 | dissennata ostinazione che ci persuade a continuare il solco, sul 1763 3 | buone ragioni e riscontri persuadono a ravvisarvi il lat. cellula, 1764 2 | ostinazione dissennata la pertinacia nostra, se buoni argomenti 1765 7 | scopritore delle Fasce, perveniva di queste in Italia il primo 1766 6 | punto, cui lodatamente si pervenne, dopo lunghe e ripetute 1767 3 | raddoppiare le consonanti, e fa «pesar ciò il più gravemente sulla 1768 3 | manis Mania) fu adorata dai pescatori di Plauto, e che Venere 1769 3 | piedi della dea vedesi un «pesce»: e però, ricordato che 1770 3 | latino-etrusca si addimandò dei Pescennii; ricordato che Venere «buona» ( 1771 3 | adoperato dia frutti ora pessimi, ora, al più, non buoni; 1772 7 | probabilmente connesse col «bere» (pevach e paiveism, lat. bibax, 1773 3 | se bisognava, l'incomodo phe; al quale, forse perchè 1774 3 | cepen tenu e lupu, o cepen phelucu o cepen tenuce, senza cavarne 1775 4 | haut que les règles de la phonètique»5: abbandonò egli così interpretazioni 1776 5 | Stato e farle e disfarle a piacimento. E tanto poco accenna Marco 1777 5 | scrisse che «l'idioma de' Picardi faceva drizzare i capelli 1778 6 | contrario recherebbe non piccola meraviglia: per contro, 1779 5 | particolarità, poche, piccole, delle loro grammatiche 1780 6 | immaginari atterrati dal piccone geniale dei maestri demolitori, 1781 3 | stranezza etrusca. Ora, fra i piedi della dea vedesi un «pesce»: 1782 5 | unmistakable accent of the Piedmontese, whose own language is comprehensible 1783 5 | 1892, che cioè il dialetto piemontese, causa l'accento, non si 1784 2 | parimenti, per esempio, la piena sincerità del piombo di 1785 2 | egiziano, raccogliemmo a piene mani esempi novelli di nominativi, 1786 3 | un popolo famoso per la pietà verso i defunti e le superstizioni 1787 7 | latini si lessero sopra pietre in figura di tori; manca 1788 4 | antichi e controversi, e de' pii difficili umbri e osti: 1789 7 | fir ci richiama all'umb. pir e al gr. pyr, «fuoco»; tanto 1790 7 | locus», Mean-pe, «Mania piscatrix», Nethuns, «Nepthunus», 1791 5 | pronunciavano alla latina p. es. Pittacos, anzichè alla greca Pittacòs, 1792 5 | Pittacos, anzichè alla greca Pittacòs, secondochè noi medesimi 1793 5 | leggersi thun-sunu sotto la pittura di un «suonatore» di «doppia» 1794 5 | de divertissement et de plaisanteries».~ ~ 1795 5 | per la «dieta». Infine Platone dice «educati a favellare 1796 2 | davano al contesto senso plausibile; e proponemmo l'interpretazione 1797 4 | proseguite (1875-1881) coll'usato plauso siffatte indagini, acquistata 1798 6 | imitatori. Di qui l'origine plebea de' più fra' testi etruschi 1799 7 | dei tempi suoi racconta Plinio, che lupi s'intitolarono 1800 2 | locativi, genitivi, singolari e plurali, prettamente italici, identici, 1801 4 | la «vraisemblance parlant plus haut que les règles de la 1802 | poca 1803 4 | Fabretti, il Gamurrini, il Poggi - con maggiore o minore 1804 6 | famigliari, sia per la prevalenza politica or dell' uno, or dell'altro 1805 3 | presenta negli affreschi pompeiani; ricordato infine che su 1806 3 | singolare esempio di omissione porgono gli avversari, quando insistono 1807 3 | avversari, quando insistono nel porre a catafascio le più balorde 1808 7 | rassomigliano, già qui sopra ci porsero saggio: achnaz, «agnatus», 1809 3 | incompleta la spiegazione da noi porta due anni prima, e ripetuta 1810 7 | propria de' riti funerari e portata dal Lazio, o senza più dall' 1811 7 | portò, al lat. cantavit, portavit; le iscrizioni etrusche 1812 7 | milan. e bergam. kantè, portè, per l'it. cantò, portò, 1813 5 | in ogni caso di prodigi o portenti interrogare gli aruspici 1814 6 | per nostra ventura, a buon porto: perchè omai qua e sparpagliatamente, 1815 7 | portè, per l'it. cantò, portò, al lat. cantavit, portavit; 1816 4 | appena in allora erasi pôrto qualche saggio, salutato 1817 5 | e rimescolano con occi e poscia, aguate e vievviata» e persino 1818 5 | insieme, in causa della posizione rispetto a thu occupata 1819 7 | ardente» (con in per lat. in, posposto alla umbra e alla osca), 1820 | possano 1821 1 | trovatisi in qualche modo a possederlo, se ne servirono, come di 1822 3 | sicchè, se tanto sapessimo e possedessimo di latino, quanto d'etrusco, 1823 3 | Latini ed Umbri accanto a duo possedettero du-plo-; e però si conferma 1824 | possiamo 1825 2 | ecco tutto ciò diventar possibile d'un tratto mercè del Krall 1826 6 | escludere per l'etrusco le possibili future traccie dell'incontro 1827 | possono 1828 5 | di Tizio», potrà a sua posta argomentare che sia genitivo 1829 3 | lontani ignorantissimi posteri, appaiono più o meno sinonimi. 1830 3 | stabilis eqo o eco, pel posteriore e normale ego. Inoltre nella 1831 3 | rimpetto all'altra; e sempre le posteriori mantengano qualche parte 1832 7 | apparenza a lat. potus e potare per «pozione» e «bere» nessuno 1833 | potemmo 1834 | poterono 1835 4 | lingua italica, dovrebbero potersene comprendere i documenti, 1836 7 | eccellenza dell'Italia antica. Potevasi egli desiderare più manifesta 1837 | potranno 1838 5 | italiane in -ale, di cui potrebbesi alla stessa stregua pretendere 1839 7 | accosti nell'apparenza a lat. potus e potare per «pozione» e « 1840 7 | giunta, che fra' lupi e i poveri morti nessuna fantasia più 1841 5 | soggetti, ma nemmeno vinto e povero e inculto, gettò mai all' 1842 7 | lat. potus e potare per «pozione» e «bere» nessuno contesterà; 1843 1 | sepoltura conforme alle pratiche del paese adottivo, sopra 1844 7 | ad ogni confronto, deve precedere, e più di qualsivoglia somiglianza 1845 5 | singolarità del tutto etrusche, precipua delle quali l'indicazione 1846 6 | insieme collo strascico delle precise formole e parole locali 1847 2 | volte, in questi anni, ora precorremmo agli oppositori, ora concorremmo 1848 5 | insieme occorrono le parole predette, vuolsi sospettare si accenni 1849 7 | Dea (luna) nova orta est»; prefazione supremamente opportuna all' 1850 3 | con questa voce italica, preferiamo la più conveniente al senso 1851 1 | siffatta gente abbia potuto preferire la sepoltura egizia all' 1852 6 | più che indirettamente con pregiudizi vaghi e campati in aria. 1853 2 | una le antiche obiezioni pregiudiziali contro il metodo da noi 1854 7 | nous parait une assertion prématurée». Ma nessuna immaturità 1855 5 | essa il suo giudizio si prende alla lettera? E con qual 1856 3 | nel dialetto latino di Preneste, si disse per gemina, ossia 1857 5 | al pari dei Romani, dei Prenestini, dei Falisci, e di tutte 1858 5 | etrusco, così del dialetto prenestino, a dieci passi da Roma; 1859 5 | questi non è quasi nome o prenome o cognome etrusco, che non 1860 2 | etruschi ed originari fra' prenomi etruschi,» cioè Arnth e 1861 2 | parve giustamente il più preparato a combattere la battaglia 1862 7 | cui tale sacra bevanda si preparava. — Ancora nella Mummia sette 1863 Bibl | 1893); Di due nuove iscr. preromane trovate presso Pesaro (Novilara), 1864 3 | perchè mai non siasene da noi prescelta una affatto diversa e del 1865 5 | nel secondo delle Leggi prescrive «doversi in ogni caso di 1866 6 | innalzare al principe un tempio, presentarono, narra Tacito, un decreto 1867 5 | frase latina fuori d'uso, i presenti non la compresero, e si 1868 7 | uno ci fu e ci è maestro, presentiamo loro, come olivo di pace, 1869 1 | in morte. Certo è che la presenza di gente etrusca in Egitto 1870 4 | Pertanto nel 1882, il Deecke, preso a due mani il suo coraggio 1871 4 | che il metodo del Pauli «presta il fianco a molte critiche», 1872 7 | senza mai dimenticarlo, prestata in questi anni, vorrebbe 1873 7 | quali sul monte Soratte prestavano culto peculiare a Dite Sorano, 1874 2 | studiosi serii contro chiunque presuma ricalcarne le orme e vincere 1875 5 | e se nessuno pure oggidì presume, per ignorante che sia, 1876 2 | Come mai pertanto, chi presumeva comprenderne alcun che, 1877 7 | sacro agli dei Mani.~Non presumiamo noi tuttavia con questi, 1878 4 | più avendo egli voluto e presunto di operare, anche il suo 1879 6 | rilevati, checchè da taluno pretendasi, ad illusione di o d' 1880 3 | replicassero gli avversari mal pretendersi la prova contraria da chi 1881 5 | in medesime, ciò che pretendesi. In effetto, la grande maggioranza 1882 5 | chiedono, con quale autorità pretendessero costoro di metter bocca 1883 7(8)| Spoleto cedito, a Falerii pretor, ecc.~ 1884 2 | genitivi, singolari e plurali, prettamente italici, identici, co' già 1885 5 | solamente siffatte parole sono prette italiche (per esempio: bulla, 1886 1 | filosofiche e igieniche prevalenti.~ ~ 1887 6 | incrociamenti famigliari, sia per la prevalenza politica or dell' uno, or 1888 3 | incuria del lapicida, e se ne prevalgono per «emendare» eziandio 1889 2 | lingue, si mutano in anelli preziosi che le rannodano, e provano 1890 7 | vinm. Appena pubblicato il preziosissimo documento, scrisse a ragione 1891 2 | loro contr'a noi impugnata, primachè le Fasce risorgessero a 1892 Bibl | etrusca (Milano, 1892); Primi appunti ermen. intorno alla 1893 7 | torchiato», e sacrima la primizia del vino nuovo offerta a 1894 2 | transalpini. E ciò per due motivi principalmente. Il primo è l'insuccesso 1895 3 | incontro, ed anzi della nostra priorità, ma conserva un suo enimmatico 1896 1 | Krall, alle scritte — e prive affatto di segni grafici. 1897 7 | e cosiffatte le sicure o probabili congruenze etrusco-italiche, 1898 6 | e se, mentre felicemente procede la nuova raccolta critica 1899 7 | Usil (sole), «ustus».~Procedendo ora a qualche nuovo esempio, 1900 7 | prucuna e pruchs, gr. prochun), già nota da' testi etruschi ( 1901 2 | nuove; ma s'accontentò di proclamar prima che la Mummia dimostrava, 1902 5 | figlia», puia «moglie», per proclamare che gli Etruschi designarono 1903 Bibl | Brizio, coll'autorità che gli procurano i molti servigi felicemente 1904 1 | in Egitto, avendo voluto procurare alla moglie sepoltura conforme 1905 5 | doversi in ogni caso di prodigi o portenti interrogare gli 1906 6 | stata salva dalle nostre profanazioni, già si avverò e la promessa 1907 7 | olivo di pace, la nobile professione del Brugmann, l'eresiarca 1908 Bibl | dacchè il valentissimo professore Edoardo Brizio, coll'autorità 1909 Bibl | sicchè torni omai lecito profetare serbata alla fine del nostro 1910 6 | campati in aria. La loro profezia, che nessuna più lunga ed 1911 3 | come, per esempio, non si profitta per le lamine di Volterra 1912 5 | suo «barbari» a diversità profonda nelle parlate de' due popoli, 1913 7 | riscontro forse più preciso e profondo pei lupi-tori italici che 1914 6 | alle peregrinazioni dei profughi Troiani, la narrazione di 1915 6 | si progredisce, così si progredì e ognor più si progredisce 1916 6 | etruschi; e più sempre si progredirà, sopratutto se nuove forze 1917 6 | profanazioni, già si avverò e la promessa del primo editore dell'epitafio 1918 4 | risultamenti, quanto più le promesse e aspettazioni dell'autore 1919 5 | nefts, «nipote», prumfte, «pronipote») si afferma, senza una 1920 2 | egli è,» sibbene ma un pronome, e suthi un nome per dire « 1921 7 | in mi in ni due particole pronominali (non Mini), e in kara una 1922 7 | in altri una persuasione pronta, e via via maggiore, perchè 1923 4 | disquisizioni etimologiche, pronto e saldo in più d'un caso 1924 5 | accentare sull'ultima sillaba e pronunciavano alla latina p. es. Pittacos, 1925 2 | contesto senso plausibile; e proponemmo l'interpretazione di più 1926 4 | nuovo parto della sfinge, e proporne subito l'interpretazione 1927 7 | l'interpretamento testè proposto per le parole etrusche: 1928 4 | dopo avere per alquanto proseguite (1875-1881) coll'usato plauso 1929 6 | sicchè, ora le genti più prossime e affini in tale rispetto 1930 3 | cioè vi allude egli, quando protesta di reputar «lecito lasciare 1931 4 | riuscirono affatto, o nemmeno si provarono. L'antica obiezione contro 1932 2 | suggerita da un luogo risulta provata da più altri? Ed ecco tutto 1933 6 | sospetto di falso col falso provato - affermeremo che riducasi 1934 5 | laddove nessun danno sarebbe provenuto a quelle dalla conservazione 1935 5 | tronca, come i Franceschi e Provenzali, quali collo scuro linguaggio 1936 7 | per «bicchiere» (prucuna e pruchs, gr. prochun), già nota 1937 7 | nota da' testi etruschi (pruchum); 2.° che pur due linee 1938 7 | una voce per «bicchiere» (prucuna e pruchs, gr. prochun), 1939 1 | principio infatti, lo scopritore prudente, meravigliato egli stesso 1940 5 | per es., nefts, «nipote», prumfte, «pronipote») si afferma, 1941 5 | già quasi asserirsi: ed è pu-ia, o pu-l-ia, che va assai 1942 5 | il mascolino in pui-ac o pu-l-i-ac, malamente interpretato 1943 5 | asserirsi: ed è pu-ia, o pu-l-ia, che va assai bene col lat. 1944 4 | rivoluzione di Francia, pubblicava l'abate Luigi Lanzi il suo 1945 5 | che va assai bene col lat. puella, puer, anche perchè se n' 1946 5 | assai bene col lat. puella, puer, anche perchè se n'ha eziandio 1947 5 | eziandio il mascolino in pui-ac o pu-l-i-ac, malamente interpretato 1948 1 | rigo con sovrapposta linea punteggiata; con inchiostro rosso sono 1949 5 | oppositori richiamarvisi puramente, senza punto o poco risaggiarle 1950 7 | richiama all'umb. pir e al gr. pyr, «fuoco»; tanto più, che 1951 1 | raccoglitore ad ore perse di quadri, vasi e anticaglie; la ereditò 1952 | qualora 1953 7 | deve precedere, e più di qualsivoglia somiglianza valere, lo studio 1954 5 | romani occuparono terre e quartieri di celebri città etrusche, 1955 6 | la decisione di capitali quesiti etnografici: accadde invero 1956 7 | di risolvere senza più il quesito generale dell'italianità 1957 | quest' 1958 7 | saprà, io penso, negare quind'innanzi facilmente a codesti 1959 3 | dell'epigrafe latina del Quirinale e del carme latino degli 1960 1 | incontratosi per viaggio con R. F. Burton, morto console 1961 6 | inclinazione ad abbreviare e racchiudere in minimo spazio, eziandio 1962 2 | lingua sconosciuta? come mai raccogliervi quei luminosi parallelismi, 1963 1 | della Corte viennese, e raccoglitore ad ore perse di quadri, 1964 3 | a tale proposito da noi raccolto, di Cenqunas allato a Cencunia. 1965 3 | romaneggianti,» l'uso di raddoppiare le consonanti, e fa «pesar 1966 6 | chiara sostanza perchè si radichi la persuasione della italianità: 1967 7 | spegnevasi appunto non di rado col «succo della vite»; 1968 7 | innanzi facilmente a codesti raffronti «quella forza convincente 1969 3 | thii o thei; e col minuto raffronto dei contesti s'impara oggi 1970 7 | maniera di «mosto»; quindi, ragguagliate le voci etrusche pute e 1971 7 | meno assai probabile il ragguaglio latino per questo, umbro 1972 7 | tiurim, e con varii e minuti ragionamenti e confronti si rende probabile 1973 4 | mera illusione. Il quale ragionamento sta tanto poco, che potrebbe 1974 7 | lat. Laberius: così torna ragionevole credere che non di tutte 1975 3 | pietra di Lenno colle più ragionevoli, per argomentare, «in nome 1976 5 | cavrete delle bonti, se non mi ramognate. Che poi le cose, 1977 2 | in anelli preziosi che le rannodano, e provano esser buono, 1978 2 | per esempio, quanto alla rappresentazione del suono F mediante la 1979 4 | siffatte indagini, acquistata rara dimestichezza coi testi 1980 6 | qualche conto, salve ben rare eccezioni, da settant'anni 1981 4 | casacca, egli fieramente rassettò la sua.~Infrattanto metteva 1982 7 | latine, cui estrinsecamente rassomigliano, già qui sopra ci porsero 1983 3 | e riscontri persuadono a ravvisarvi il lat. cellula, ossia la « 1984 7 | Osservo infine, che della reale congruenza delle voci etrusche 1985 7 | fasce insieme con vinum recano una voce per «bicchiere» ( 1986 6 | che appunto il contrario recherebbe non piccola meraviglia: 1987 4 | sebbene a noi pur troppo recisamente contrario, quando riconosce 1988 2 | linee con 1200 parole da lui regalate agli etruscologi; ed ecco 1989 4 | Parolipomeni all'Etruria regale del Dempstero (Lucca, 1747), 1990 5(6)| antichi e moderni di ciascuna regione senza dire che il Tevere 1991 4 | parlant plus haut que les règles de la phonètique»5: abbandonò 1992 6 | quando e Roma, e la Casa regnante, e ogni città e borgata 1993 5 | dividono, come i Napoletani e Regnicoli; alquanti altri con favella 1994 7 | significhi alla lettera: «reiterò (lat. iteravit, da etr. 1995 5 | essergli d'impedimento nelle relazioni coi soggetti e coi vicini, 1996 5 | di molto gl'insegnamenti religiosi e civili venuti ai Romani 1997 7 | tant'è di primo aspetto remoto il significato proprio dell' 1998 7 | fuoco» con arth, «ardente» renda per lo meno assai probabile 1999 7 | ragionamenti e confronti si rende probabile che tale formola 2000 3 | dotti uomini si affaticano a render probabile, per via d'indirette 2001 2 | se buoni argomenti non rendessero tuttavia probabile, stare 2002 3 | contraria, col lat. agnatus, replicassero gli avversari mal pretendersi 2003 3 | egli di accennare ai fatti replicatamente allegati contro quella immaginaria 2004 5 | de' nuovi fatti e delle repliche nostre. Già notammo come


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